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Perchè il fascismo è di destra?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da TFT, 22 Luglio 2013.

  1. TFT

    TFT

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    DOmanda che sorge spontanea. Perchè il fascismo, come in nazismo, è classificato come regime di estrema destra?.

    Il fascismo deriva dal socialismo, non certo di destra.
    Il fascismo era contro la borghesia e il sistema liberale di destra
    Il fascismo aveva carattere popolare ed attuava politiche tipiche della sinistra popolare
    ecc
     
  2. Mac Brian

    Mac Brian

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    Suppongo per la deriva moralista, tradizionalista e quindi religiosa, che invece è l'opposto del socialismo.
     
  3. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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    Secondo me devi studiare un po' di storia oltre a fare il filo a questa :asd:

     
  4. Mac Brian

    Mac Brian

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  5. agent_45

    agent_45 Guest

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    Il movimento e i suoi adepti in 10 minuti. lol
     
  6. TFT

    TFT

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    Il fascismo nasce come movimento laico, così come il nazismo, che poi abbia fatto il concordato ecc è stata una scelta data da necessità da loro percepite, ma ovviamente rimaneva l'impronta laica a differenza di movimenti come quello Falangista che era prettamente filoclericale
     
  7. TFT

    TFT

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    Capisco di starti sul cazzo ma la mai era una domanda seria.
    No spam
     
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  8. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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    Mica mi stai sul cazzo, la mia era una risposta serissima. Devi da studia' la storia, ma proprio quella di base. ;)

    Se non ti fidi della storia dei vincitori, cerca almeno in qualche archivio di darti una letta a quello che raccontavano i giornali di quell'epoca, cercando però di variare testate.
     
  9. Armilio

    Armilio

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    C'è la solita questione del fascismo di "sinistra" (spesso accomunato a quello originario) e quello di "destra", che poi è quello che è passato alla storia.

    Quello di destra non era ne contro la borghesia, ne contro il liberalismo. E poi c'è il nazionalismo, il clericalismo e l'antagonismo con i socialisti a formare una idea di destra del fascismo. Ma sono d'accordo che definire il fascismo l'archetipo di destra è sbagliato.
     
  10. feste

    feste

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    ti consiglio di leggere:"rivoluzione in camicia nera" e " fascisti rossi" di buchignani
     
  11. rob.bragg

    rob.bragg

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    Destra e Sinistra sono due etichette totalmente astruse, oggi ancora più che nel XX secolo.

    Reazionari laici e cristiani, conservatori di ogni risma, imperialisti, razzisti, fascisti, nazisti = destra ?

    Socialdemocratici, socialisti, radicali, internazionalisti, comunisti, trozkisti, stalinisti, maoisti = sinistra ?

    Semplificazioni assolutamente demagogiche (ma sicuramente politicamente utili), stupide, anti-storiche.

    Semplificazioni estreme di chi la storia non la conosce affatto, o di chi la storia la conosce benissimo ma vuole confezionarla per i tanti (la larghissima maggioranza) che vivono beatamente in una sana ignoranza, fatta di luoghi comuni.

    E poi comunque, i tre-quarti di tutte quelle idee e di tutti quei movimenti sono ormai totalmente sorpassati dagli eventi, dall'evoluzione socio-economica, dalla 'Storia'. Non sono più applicabili come erano stati pensati, sono fuori dal tempo, anacronistici.

    E questo senza scomodare sussidiari di storia 'di base' e giornali d'epoca ...
     
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  12. Armilio

    Armilio

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    Caro Rob., tu (come me, per inciso) puoi trovare quelle divisioni troppo rozze e semplicistiche. Però su quelle divisioni spesso si è deciso da che parte stare; e allora bisogna tenerne conto.
     
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  13. bacca

    bacca

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    Forse sarebbe corretto definire il fascismo come la terza via, e disporre le ideologie su un triangolo piuttosto che su una linea.

    Io faccio questa osservazione in maniera grossolana, ma è un ragionamento che porto avanti da un pò :
    la destra classica crede nel libero mercato, il lasciar fare , non solo in ambito economico ma sociale, con la limitazione dell'ordine pubblico e del non ledere ingiustamente l'altrui diritto.
    la sinistra crede che il libero mercato non possa portare a un risultato utile per tutti e crede che vada corretto per portare a tutti beneficio.
    il fascismo crede che il libero mercato porterà sicuramente a il risultato migliore possibile ma non è detto che lo faccia per un determinato gruppo e accetta di modificarlo per salvaguardare quell'interesse.
    L'anarchico colui che crede che il libero mercato porterà al risultato migliore anche senza le limitazioni dell'ordine pubblico.

    per me fascismo e sinistra sono molto simili, ma differiscono per quella che io considero la vera distinzione tra uno di destra e di sinistra, e cioè l'interesse primario per il proprio gruppo... famiglia patria dio...
     
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  14. Kapitsky

    Kapitsky

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    Mah ,destra , sinistra concordo con Rob ... etichette prive di senso al giorno d'oggi , ma anche 30 o 40 anni fà o ancora più indietro ,
    sul mio vetusto ( ed ormai inutile ) libretto di lavoro ( non so più nemmeno dov'è ) una conquista sicuramente "socialista " c'era scritto
    ( in piccolo però ) D.M. bla ...bla.. bla del ... 1938 !!! Ed io mica l'ho avuto nel '43 ma negli anni 70 , insomma qualcosa di socialista
    il Fascismo tentò di farla ( e pare ci riuscì , ma meglio non dirlo ) d'altro canto sempre negli anni '70 sono stato testimone di assemblee di gruppi dell'estrema sinistra che se non finiva a scazzottate era un miracolo e vi giuro che se un malcapitato in una di
    queste assemblee avesse , per esempio , proposto di parlare dei diritti dei gay sarebbe stato additato come " provocatore Fascista
    che tentava di gettare discredito sulla classe operaia " e l'avrebbero picchiato , assolutamente si ! Destra , sinistra boh vallo a capire
    dove sono i confini , Berlusconi è di destra ? Per me assolutamente no, al massimo destronzo , anzi è l'antitesi del leader di destra
    quali la storia ce li ha fatti conoscere , Letta è di sinistra ?.... ma dai . Poi non dimentichiamo che Fascismo , NazionalSocialismo
    e Comunismo ( inteso come rivoluzione bolscevica ) nacquero tutti dalla I^GM ,uomini più avvezzi alle trincee che ai minuetti parlamentari dei giorni nostri .
     
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  15. Enok

    Enok

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    Se proprio si volessero rappresentare geometricamente le ideologie politiche, bisognerebbe usare un piano cartesiano piuttosto che una linea retta che va da destra a sinistra. Le assi delle X misurano il pensiero economico di una proposta politica, da "tutto deve essere condiviso collettivamente" a "non deve esistere alcuna proprietà pubblica", mentre l'asse delle Y misura il livello di libertà concessa dallo stato, da "ognuno fa quel che vuole finchè riesce a farlo" a "lo stato controlla le persone in maniera totalitaria".

    [​IMG]

    Prendetelo come esercizio mentale piuttosto che una cosa seria. :asd:
     
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  16. GyJeX

    GyJeX

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    Comprendere la poesia di Johnathan Evans Prichard,
    Professore emerito. Per comprendere appieno la poesia, dobbiamo,
    innanzitutto, conoscere la metrica, la rima e le figure retoriche e,
    poi porci due domande: uno con quanta efficacia sia stato il fine
    poetico e due, quanto sia importante tale fine.
    La prima domanda valuta la forma di una poesia, la seconda ne
    valuta l’importanza. Una volta risposto a queste due domande,
    determinare la grandezza di una poesia, diventa una questione
    relativamente semplice.
    Se segniamo la perfezione di una poesia sull’asse orizzontale di un
    grafico e la sua importanza su quello verticale, sarà sufficiente
    calcolare l’area totale della poesia per misurare la grandezza.
    Un sonetto di Byron può avere valori alti in verticale, ma soltanto
    medi in orizzontale, un sonetto di Shakespeare avrà, d’altro canto,
    valori molto alti in orizzontale e in verticale con un’imponente area
    totale, che, di conseguenza, ne rivela l’autentica grandezza.
    Procedendo nella lettura di questo libro, esercitatevi in tale metodo
    di valutazione, crescendo così la vostra capacità di valutare la
    poesia, aumenterà il vostro godimento e la comprensione della
    poesia.

    :lol::lol::lol:
     
  17. skuby

    skuby

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    Oh capitano mio capitano
     
  18. feste

    feste

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  19. Invernomuto

    Invernomuto -

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    D'accordo con te che il fascismo perseguito anche obiettivi del socialismo, d'altronde il suo fondatore ne ha dato questa definizione:

    Però se dovessi collocarlo a "destra" o a "sinistra", avrei pochi dubbi, per me sta a destra perché (banalizzando all'estremo):
    1) si pone nettamente in chiave anti-marxista: molti hanno accettato / aderito al Fascismo perché l'alternativa era un rischio di rivoluzione stile URSS nel '17;
    2) i valori che propone vanno dall'esaltazione della virilità e dell'individuo-nazione (intesa come comunità etnicamente omogenea), dell'idea che il forte debba prevalere sul debole, ecc, sono valori che, tipicamente, attribuiamo alla "destra" e abbastanza in antitesi con quelli "ugualitari" della sinistra.

    Ciao.
     
  20. rob.bragg

    rob.bragg

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    Sono 'categorie kantiane', fallaci, illusorie, iper-riduzioniste ...

    se dovessimo giudicare ed etichettare un movimento o una ideologia in base all'anti-marxismo, allora la socialdemocrazia di Kautsky era di destra, così come lo sarebbero tutti i movimenti radicali/libertari ecc.

    se dovessimo giudicare ed etichettare un movimento o una ideologia sulla base dei principi di 'egalitarismo' e 'fratellanza', 'internazionalismo', ecc., allora tutti i movimenti iper-reazionari cattolici sarebbero (teoricamente) di sinistra ...

    Come ha suggerito giustamente Enok, il mondo e le idee non sono monodimensionali.

    Il marxismo era l'analisi critica di un capitalismo che ormai non esiste più. Cosa significa, oggi, essere marxisti o anti-marxisti ? Nulla. E' voler essere pro o contro una realtà ormai inesistente. Sarebbe necessario tentare di superare ideologie ormai anacronistiche e queste etichette ridicole.

    Possiamo valutare storicamente : leninismo, stalinismo, fascismo, nazismo sono state ideologie, del XX secolo, complesse, per nulla assimilabili ai concetti tradizionali di destra (conservatori) e sinistra (riformatori) che arrivavano dal XIX secolo. Ma ora tutte queste categorie sono 'morte'.

    Proviamo semmai a confrontarci con idee e valori che riguardino questo mondo del XXI secolo, che è drammaticamente differente da quello dei nostri nonni; molto più di quanto il mondo di Lenin, Stalin, Mussolini ed Hitler fosse da quello del Congresso di Vienna.
     

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