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Panther : un mito esagerato ?

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da rob.bragg, 1 Maggio 2011.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il Panther è sempre stato considerato il miglior / uno dei migliori carri della II GM
    Nell'ultimo decennio però alcuni storici (in primis Zaloga) hanno messo parzialmente in discussione la superiorità tecnica del Panther.

    Oltre a tutti gli aspetti conosciuti (evoluzione, armamento, corazzatura), già discussi in un topic di qualche anno fa (Panther vs IS-2, di GyJex), vorrei soffermarmi su due elementi interessanti :

    1) affidabilità : il Panther NON era un carro affidabile, nemmeno nell'ultima Ausf.G : motore con una vita massima di 1000 km (una decina di giorni, nessuna mobilità sub-strategica), e soprattutto una trasmissione drammaticamente inaffidabile; secondo Spielberger e altre fonti, il "final drive" della trasmissione doveva essere sostituito ogni 150 km circa !!!, dovendo smontare l'intero blocco trasmissione / cambio. Corazzature con problemi di "qualità" dell'acciaio.

    2) "Panzer-assi" sul Panther : nonostante migliaia di libri dedicati ai carri tedeschi, sembrano non esserci stati "assi" sul Panther, che pure fu prodotto in 6000+ esemplari e utilizzato per 2 anni. Ci sono biografie di "assi" sui Tiger, sugli StuG, persino su Pz III e Pz IV, nulla sul Panther. Vorrà dire qualcosa ?

    La battaglia di Arracourt (19.9.44), tra la Pz.Bde.113 (50+ di Panther + 10 StuG + 2 PzGr.Batl. + 1 Aufkl.Kp.) e il CCA/4th A.D. (50+ Sherman, 17 Stuart, 1 Armd.Inf.Bn +) è un caso estremo, ma significativo.

    Meeting engagement, con nessun supporto aereo per gli US (quindi potenzialmente la battaglia ideale per i panzer), ma alla fine della giornata si contano : 43 carri tedeschi distrutti(quasi tutti Pz V nuovi di fabbrica) contro 5 M4 e 3 M18.

    Sicuramente l'addestramento delle Pz.Bde 1944 era scarso; il TO&E sbilanciato; ma il risultato è comunque disastroso.

    Chiedo : il Pz.V Panther fu veramente un "gran carro" ?
     
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  2. stciaram

    stciaram

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    ...sono d'accordo con te. Il Panther tecnicamente parlando era un gran carro ma afflitto da problemi di dentizione tali da minarne drammaticamente l'affidabilità come tutti (o quasi ) i mezzi interamente nuovi immessi affrettatamente nella fucina del conflitto. Perciò rimane immenso il valore dello sherman che come quasi tutte le macchine americane non era ottimo, ma affidabile, funzionale, efficiente, facile da mantenere e da produrre in grandi numeri. Inoltre la genialità americana è stata appunto nei motori e nelle trasmissioni. Motori aeronautici a stella, automobilistici (cinque messi assieme), diesel o a benzina. Trasmissione in unico blocco facilmente sostituibile senza dover smontare tutto il carro. I carri tedeschi degli ultimi anni di guerra sono stati un mito, gli stessi carristi tedeschi continuarono a preferire in molte occasioni l'affidabilità, la velocità del vecchio tipo IV, anche ai sovraccalibrati stug e pzjgr. I tedeschi ebbero solo il motore maybach non prevedettero alternative se non sperimentando turbine a gas se non erro. Per le trasmissioni fallirono miseramente sui felini tanto decantati (e che fin da piccolo ho sempre amato) non risolvendo mai del tutto il problema del rapporto potenza peso dei carri. Solo sui cannoni rimasero eccellenti, ma anche lì per esempio molto ci sarebbe da dire del tanto criticato 57 mm inglese e molto ancora sul sistema di girostabilizzazione e meccanismi di rotazione delle torrette molto migliori e veloci nei carri alleati. Ottimo invece l'addestramento degli equipaggi tedeschi e la loro forza motivazionale che però andò scemando con il corso della guerra, in definitiva i successi del blitzkrieg vi furono con carri molto più modesti rispetto alle controparti, è quindi l'addestramento e le tecniche d'impiego che rendono, a mio parere, più o meno efficaci le macchine di guerra.
     
  3. GyJeX

    GyJeX

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    assi del panther ? Ernst Barkmann, Hans strippel... i primi che vengono in mente
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    OK : dire "nulla su Panther" è una esagerazione; però da : Kurowski - Panzer Aces: German Tank Commanders in World War II (e altre fonti) ho contato 57 Panzer-assi (con più di 20 AFV distrutti), dei quali 27 sulle varie versioni di Tiger, 21 su StuG e/o Panzerjager / Jagdpanzer e solo 9 (di lungo corso) su un mix di Pz III, Pz IV e alla fine Panther. Di questi Barkmann con circa 80 kills è il migliore. Ma nell'immaginario di tutti (penso) rimangono i vari Carius, Bolter, Hartmann, Knispel e Lang (su StuG). Nei 17 (?) con più di 100 kills nessuno (o forse in parte Giesen) su Panther.

    Rimane il fatto che lo stesso Barkmann fu più volte appiedato dal suo Panther, e quindi il discorso sull'affidabilità e il giudizio ultimo sull'efficacia del Panther, a mio modesto avviso, del tutto aperto. E - come ha sottolineato anche stciaram - anch'io sono sempre stato un fan dei "felini" : ho perso il conto di quanti Panther di tutte le versioni ho costruito (persino un fantastico Ausf F).
     
  5. stciaram

    stciaram

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    ...la realtà è che la macchina industriale tedesca iniziò ad operare a pieno regime di guerra solo dopo il 1941 inoltrato, perdendo il vantaggio strategico ottenuto dalle prime immense vittorie, contro un'industria come quella alleata già avvantaggiata ma che aveva scelto la mobilitazione totale già 2 anni almeno prima. Il prezzo lo si pagò sull'affidabilità e il numero delle armi prodotte. Questo perché? E' l'oggetto del dibattito storico più interessante. Già nel 1939 il governo degli stati uniti chiedeva bombardieri intercontinentali e nel 40 dopo la caduta della Francia prevedeva la possibilità di una guerra senza GB con basi in Africa e medio oriente, questo spinse subito il governo degli USA verso un riarmo teso più alla riproducibilità che alla qualità comunque sempre buona e attenta alle esigenze del fronte. Nel 1943 gli usa erano in grado di produrre anche loro carri pesanti ma optarono per mantenere il ritmo produttivo strabiliante con i modelli in servizio (gli M4 prodotti superarono le 40.000 unità una cifra impressionante per ogni epoca, ma numeri mostruosamente simili come valore valgono per il tonnellaggio navale , per gli aerei , per gli automezzi e veicoli ausiliare di ogni sorta, per le armi) e solo al finire della guerra introdussero i Pershing . I tedeschi sbagliarono la razionalizzazione delle industrie acquisite nelle conquiste, non ripartirono quasi mai con gli alleati dell'Asse le loro risorse anche perchè non si accordarono mai come gli Angloamericani la cui collaborazione era molto di più che una semplice alleanza ma una vera e propria partnership militare, industriale economica e scientifica, facilitata dalla comune lingua e cultura.
     
  6. rob.bragg

    rob.bragg

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    Penso che i tedeschi, quando si accorsero che la Blitzkrieg (termine peraltro inventato dagli inglesi) intesa in termini strategici (guerra di breve durata, con obiettivi limitati e senza la piena mobilitazione delle risorse - scarse) era fallita, optarono coscientemente su qualità invece di quantità : ciò era necessario per un paese che non aveva risorse (in primis petrolio - solo una decina di mil. ton annue overall) per permettersi la quantità. Una WH con 10.000+ carri operativi e 200 divisioni motorizzate non era sostenibile, logisticamente e materialmente.

    Il problema vero - imho - è che confusero qualità con complessità, generando sistemi avanzatissimi ma poco affidabili. Il KwK42 L/70 era un cannone fantastico, ma si poteva installare su un carro meno pesante; il diesel era un motore molto più efficiente (peraltro inventato dai tedeschi) ma la Maybach che era monopolista non era in grado di produrre diesel compatti da 700 hp : probabilmente avrebbe potuto farlo con motori da 400/500 hp, ma il carro avrebbe dovuto essere di 30 t e non di 45/50t ... ecc. ecc..

    La stessa cosa penso si possa riscontrare in tutti i sistemi d'arma del 1942-45.
    La "complessità" era del resto una "mania" di Hitler, che spesso tra un progetto più semplice ed uno più complesso optava per il secondo.

    Non dimentichiamo infine che per motivi "hitleriani", la R&D fu di fatto bloccata per almeno 2 anni (39-40) e che probabilmente tutto ciò che fu progettato a partire dal 1941 avrebbe potuto essere sui tavoli un bel pò di mesi prima.
     
  7. stciaram

    stciaram

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    quoto molto di ciò che dici, ma non capisco perché gli alleati riuscissero ad istallare motori aeronautici (lasciamo stare i derivati AUTOMOBILISTICI) che erano leggeri e avevano potenze comprese tra il 500 e i 2000 e oltre HP (a fine guerra), certo le benzine avio erano più costose e difficili da reperire. Certamente anche erano motori delicati ma con la durata di vita media di un carro questo non era un problema. Ma anche il quello del T 34 fu un ottimo motore che non si volle copiare. I carristi italiani chiesero più volte l'istallazione dei motori ormai non più vitali con potenze almeno sui 500 hp invece dei fiat montati sui M 13/40 che sviluppavano potenze di 150 hp ca, proprio a fronte dell'esperienza africana. Di nuovo il T34 è un ottimo punto di paragone con le scelte industriali tedesche. Il T34 pure fu un "mito" inizialmente" i difetti superavano abbondantemente i pregi, tanto che i tecnici tedeschi si rifiutarono di farne una copia come richiesto dalle truppe al fronte. Eppure pur rimanendo deficitario in molte cose fu distribuito in quantità impressionanti. Su il pallino di Hitler per la qualità (sicuro che sia stato di Hitler e non del sistema tedesco?) sono d'accordo anche se Speer fece molto per semplificare in maniera egregia (così si chiusero nel cassetto gli inutili superpanzer) e certe scelte furono a quanto pare egregie, come l'istallazione sui carri obsoleti dei 75 russi o dei pak 40. Ma il vero scandalo o almeno quello che a me sembra fu l'incapacità e la non volontà di coordinare l'immensa macchina industriale europea con un obiettivo unico, cosa che si cercò di fare solo a fine guerra.
     
  8. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il problema dei motori è ben evidenziato nell'immagine :

    1.jpg

    Il Maybach HL-230 da 700hp è il n.76. Eccezionalmente compatto, ma a benzina
    Il V2 sovietico da 500-600hp è il n.77
    I diesel tedeschi della classe 800-1200hp i n.87, 88, 95 : Enormi.
    Anche i motori del M4 (radiale, diesel o il Ford V8) era della classe 450-550 hp.
    Scegliere un motore meno potente, ma più affidabile, con una trasmissione adeguata, significava rinunciare ad un carro da 45-50 ton

    La tecnologia sproporzionata all'efficacia la si ritrova per esempio nella disposizione del treno di rotolamento a ruote sovrapposte : massimizzazione della distribuzione dei pesi ma un incubo per la manutenzione

    Io penso che Hitler amasse la "grandiosità" e i dettagli tecnologici. La tecnologia "sproporzionata" era sicuramente "tedesca".
    Ma dai campi di battaglia e da generali come Guderian vennero inviti in senso diverso, che l'industria non seppe / non volle ascoltare (Porsche era amico intimo di Hitler, ecc.)

    La Germania aveva un problema "energetico" e quindi di trasporti. A cui si aggiunse quello della sicurezza (sabotaggi). Sia Todt che Speer ritennero più utile portare lavoratori specializzati in Germania (a sostituire quelli partiti per il fronte) piuttosto che far produrre all'estero (che poi era Francia e Belgio - in Cechia - vedi Skoda ecc. - si produsse eccome).

    Nel 1944 nell'industra tedesca c'erano 14,3 mn di addetti, esattamente come nel 1939, nonostante la mobilitazione di 12 mn di uomini. Ma nel 1944 il 30/35% era straniero. Vuol dire che ci sarebbe stata una capacità inutilizzata di pari importo, senza quei lavoratori. E del resto, la Germania, per prodotti agricoli e materie prime non si fece scrupoli a fare la spesa a costo quasi zero nei paesi occupati. IMHO, le scelte di Todt / Speer non furono così sbagliate.

    IMHO : la Germania aveva dei limiti "energetici" e "logistici" a ciò che poteva mantenere sul campo di battaglia. Aumentare la produzuone oltre certi limiti avrebbe avuto poco senso (quanta "roba" fu prodotta e abbandonata nel 1944 !?). Produrre sistemi più efficienti e affidabili sarebbe stato essenziale.
     
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  9. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Rimaniamo su punti di forza e di debolezza del carro tedesco.
    Non divaghiamo troppo sulla produzione (se lo ritenete aprite un'altra discussione),
    grazie.
     
  10. Sicut leones

    Sicut leones

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    Personalmente non ho mai trovato il design del PzV ben bilanciato , è sottoarmato e poco corazzato per un mezzo da 45ton
    sembra che la priorità sia la comodità dell'equipaggio e la possibilità di operare per lunghi periodi , che è parametro anche importante ma che associato alla scarsa affidabilità dovuta anche al peso troppo alto non mi sembra indovinata.

    Per l'inaffidabilità dovuta ai pochi collaudi un mezzo più leggero, perchè più compatto, avrebbe avuto sicuramente meno problemi avendo i componenti meno sollecitati
     
  11. andy

    andy

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    Knispel operò sul Panther?
     
  12. Panzer

    Panzer

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    Credo di no...:humm:
     
  13. rob.bragg

    rob.bragg

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    Robert Forczyk

    Robert Forczyk.jpg

    Perchè fu abbandonato lo sviluppo del diesel e perchè vennero ridotti al minimo i test di manovrabilità e affidabilità ?

    Steven Zaloga

    S.Zaloga - 1.jpg

    S.Zaloga - 2.jpg

    S.Zaloga - 3.jpg

    Particolarmente interessati i commenti di Zaloga sull'operatività del Panther (35-40% non operativi), sulle perdite "non in combattimento" (42% nelle Ardenne) e l'invito di Guderian ad utilizzare un criterio di "costo / efficacia" nel scegliere le missioni nelle quali usare i Panther !
     
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  14. Sicut leones

    Sicut leones

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    Ma i requisiti originali richiesti da Guderian quali erano?
     
  15. stciaram

    stciaram

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    Grazie Rob, davvero interessante. In effetti limitarsi qui solo alla descrizione delle qualità/difetti del Panther non coglie appieno il problema correttamente posto da te, ossia le implicazioni di ordine strategico industriale nella scelta di un'armamento di un esercito.
     
  16. rob.bragg

    rob.bragg

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    Per esempio, nel giugno 1943, Guderian - nella sua nuova carica di Ispettore delle Panzertruppen - chiese lo sviluppo di un Mehrzweckpanzer ("carro universale"), sul quale standardizzare l'intera produzione, sia per i carri medi che per tutte le altre versioni (aufklarerpanzer, jagdpanzer, flakpanzer, haubitze-selbstfarhlette-panzer, beobachtungpanzer, ecc. ecc.).

    Il carro avrebbe dovuto avere un peso di circa 27-30 ton, possibilmente motore diesel (classe 500hp), trasmissione automatica affidabile (Olvar), barre di torsione con grandi ruote non sovrapposte, layout con corazzatura fortemente inclinata (almeno 50mm con inlinazione di 45/55°), dimensioni relativamente contenute, mobilità (per capirci il Pz IV di dimensioni e pesi analoghi aveva un motore da 300 hp, quindi si sarebbe passati da 12 a 16+ hp/ton)

    Questo è un disegno preliminare che fu preparato da Krupp

    1.jpg

    sicuramente non era la panacea, ma molte indicazioni (standardizzazione, limitazione dei pesi a vantaggio di affidabilità, mobilità e consumi, layout innovativo - lasciate perdere la torretta, che per ragioni di "fretta" Krupp propose come stretta evoluzione del Pz IV ma avrebbero sicuramente potuto fare di meglio e migliorarla - stessa cosa per l'armamento) erano interessanti. Il fatto di poter avere l'intera Panzerwaffe su un singolo tipo di mezzo avrebbe favorito enormemente sia la produzione che la logistica.

    PS : la tecnologia di una simile famiglia di AFVs era pienamente disponibile del 1940/41, se solo le idee fossero state chiare e le strategie lungimiranti
     
  17. rob.bragg

    rob.bragg

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    Sono pienamente d'accordo, ma sembra che l'ortodossia non lo preveda (mero et mixto imperio), quindi limitiamoci.
     
  18. Panzer

    Panzer

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    Osservazione interessante...:approved:
    Di certo si sentiva la necessità, almeno da parte di Guderian, di standardizzare il più possibile la produzione, rendendo inoltre affidabili i componenti di base (trasmissione, treno di rotolamento, ecc...)
     
  19. stciaram

    stciaram

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    Nell'ottimo "Storia dei mezzi corazzati" che ancora sfoglio da quando ero bambino, è riportato il giudizio di guderian sul tiger, che definiva essere una specie di cassone portamobili...E' evidente che concettualmente la II^ GM è la fucina del concetto del Main Battle tank...il carro universale in grado di poter compiere la maggior parte delle missioni tipiche dell'arma corazzata. Però alla fin fine devo riconoscere che il concetto fu raggiunto in concreto dagli alleati con lo sherman, che si avvicina in tutte le versioni alla specifica di guderian
     
  20. rob.bragg

    rob.bragg

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    Intendi lo "Storia dei Mezzi Corazzati" edito a fascicoli alla fine degli anni '70 da Fabbri, a cura di N.Pignato (se non erro) ?
     

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