Si articola in 14 punti la proposta che la commissione presieduta da Stefano Rodotà ha formulato per ridefinire le leggi che regolano la vita sul Web. Al primo punto: 1 - Riconoscimento e garanzia dei diritti Sono garantiti in Internet i diritti fondamentali di ogni persona riconosciuti dai documenti internazionali, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, dalle costituzioni e dalle leggi. Tali diritti devono essere interpretati in modo da assicurarne l’effettività nella dimensione della Rete. Il riconoscimento dei diritti in Internet deve essere fondato sul pieno rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza e della diversità di ogni persona, che costituiscono i principi in base ai quali si effettua il bilanciamento con altri diritti. Voglio ricordare che tra i diritti di ogni persona c'è: - la libertà di pensiero e opinione (art 18-21 della Carta Internazionale dei diritti umani) - libertà di ricevere o comunicare informazioni o idee (art 11 dela Carta dei diritti fondamentali dell'UE) - libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione (art 19 della Costituzione Italiana). Se questa proposta diverrà legge conservandone lo spirito iniziale, finalmente esisterà un riferimento giuridico anche per disciplinare la vita sui forum, e soprattutto garantire i diritti degli utenti.
In teoria tutto molto bello, ma mi sovviene la massima ciceroniana: "Summa lex, summa iniuria". Se poi c'è di mezzo Rodotà mi viene in mente un'altra massima: "Timeo Danaos et dona ferentes".
Ma serviva specificarlo? P.S. il problema è che molti non discernono tra libertà di espressione e conseguenze della libera espressione (della serie insultiamo su Facebook il presidente del consiglio e dopo lamentiamoci che rischio di essere accusato per vilipendo alle istituzioni)
Premesso che mi sono imposto di non intervenire mai in materie che riguardano la politica, intervengo consentendomi una parziale deroga, in quanto credo che la questione posta da Silvan sia correttamente sul tema, più che sul proponente o sull'idea di parte. Ciò premesso (premessa per me non secondaria) mi chiedo quale sia la ratio di tale norma, e quali gli effetti pratici su un forum. Quanto alla prima questione, non capisco quale sia il bisogno, a livello comunitario, di intervenire sul tema con una norma ad hoc. Se un diritto è sancito in uno Stato, lo è a prescindere dallo strumento tecnico utilizzato. Non mi risulta che da qualche parte nei Paesi membri dell'Unione (certamente non in Italia) ci sia scritto: è garantito a tutti di esprimere la propria opinione ad eccezione del fatto che sia scritta col pennarello su un foglio di carta a quadretti o urlata in un megafono di cartone. Il web è solo uno strumento tecnico, come lo è l'assembramento di persone in piazza, il comizio, la riunione di condominio e il giornalino dei piccoli. A mio modesto parere, quando non si sanno affrontare questioni di rilievo (per esempio una crisi economica senza precedenti), si interviene a normare materie per le quali non si ritiene - da parte dei più - necessario intervenire con la stessa urgenza con la quale sarebbe opportuno legiferare per consentire - ai più - di pagare la rata del mutuo a fine mese. Quanto alla seconda questione, non comprendo in cosa tale - a mio parere pleonastica - precisazione possa apportare di nuovo e di diverso in un forum, come per esempio il nostro. Se appare necessario precisare che "Il riconoscimento dei diritti in Internet deve essere fondato sul pieno rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza e della diversità di ogni persona", a me prima facie non sembra affatto - pronto a ricredermi se mi verranno fornite valide argomentazioni - che tale novella possa comportare sensibili stravolgimenti dei nostri dibattiti. Io mi sentirò sempre libero di sparare le mie cazzate, come chi talvolta mi legge può testimoniare, senza che questa autorevole presa di posizione legislativa possa minimamente influire sulla considerazione che io ho di me stesso, e - probabilmente - su quella che gli altri hanno di me.
Ma ci infileranno dentro anche il diritto di non essere molestato dai caga cazzi ? Tipo, un utente che litiga con un altro sul forum per le solite bambinate (età totale dei contendenti quasi un secolo) e in privato mi minaccia di adire le vie legali perché io, admin o salcazzo cosa, non l'avrei tutelato ? Ecco quello è un caga cazzo. PS: non mi riferisco a te Silvan, mi riferisco ad altri episodi/utenti.