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Multiplayer aar: Non è un pianeta per vecchi!

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da uriel1987, 29 Aprile 2010.

  1. uriel1987

    uriel1987

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  2. uriel1987

    uriel1987

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    Prima sessione
    Frenetica espansione contro l'ia da parte di quasi tutti i giocatori.
    Notevoli eccezioni sono Novgorod che è stata sconfitta (a vedere la mappa in maniera piuttosto grave :cautious:) mentre l'austria è stata in reggenza per parecchio ma è riuscita a prendere due province teutoni.
    I timuridi sono sopravvissuti ai primi casini causati dal tribalismo, mentre l'hre viene conteso da boemia e austria a colpi di doni. Milano è diventato elettore
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  3. Coach

    Coach

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    Ciao a tutti! Faccio l'Austria in questo multy e spero che mi seguiate con tanto ardore!

    1399-1414
    L'Austria nella prima sessione ha ovviamente tentato al soglio imperiale, non riuscendoci tuttavia, e ha conquistato due province teutoniche, in una sanguinosa guerra a difesa dei compari Pommerani. Poi abbiamo accolto le richieste di supporto francesi, che temono l'invasione Borgognona, e infine abbiamo attaccato la Turingia per avere l'unione personale o magari la vassallizzazione, ma si cercherà di tenere bassa l'infamia.
    Di questa sessione ricordiamo il coraggio di re Albrecht IV, morto in battaglia per sfondare le linee teutoniche, e la straordinaria azione francese in difesa nostra, andando a fermare l'esercito bavarese, alleato della Turingia, che stava assediando Trento, mentre le truppe di riserva scendevano le steppe polacche per andare a intercettare l'esercito nemico, prima che arrivasse a Vienna. Questo per ora è tutto, alla prossima sessione.
     
  4. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Francia, 1399-1414

    Anni inquieti per la Francia, che vede in appena una decina d'anni succedersi 3 diverse dinastie sul trono, come conseguenza dei feroci scontri all'interno della nazione, ancora colpa di vincoli feudali: alla morte di Carlo VI Valois sale al trono l'ex duca di Berry Luigi XI of Berry, che a sua volta, ucciso in battaglia, lascia suo malgrado il trono a Luigi di Lorena, che sale al trono francese come Luigi XII.

    Nonostante queste debolezze politiche, tuttavia, la spinta unificatrice non si ferma in nessun momento, e nel 1414 già tutti i vassalli francesi sono stati inglobati, con l'aggiunta della Bretagna che ci aveva incautamente attaccati. Mancano all'appello solo le terre dell'ex duca di Foix, cadute sotto il giogo aragonese, ma contatti con il sovrano castigliano lasciano presagire bene: non è da sud che verranno, almeno per il momento, i principali pericoli. Nemmeno da nord, in quanto l'Inghilterra e il suo sovrano appaiono molto disponibili alla trattativa, e pensiamo che a breve riusciremo a comprare le province della guascogna.

    La principale fonte delle nostre preoccupazioni invece sta ad est: la Borgogna, con il suo grande esercito e i suoi ricchissimi territori, sembra porsi in posizione da arrestare ogni nostra velleità continentale: con essa condividiamo quasi tutto il confine, dal mare del nord al piemonte, e questo non può farci piacere. Tanto più che il dislocamento militare borgognone, concentrato ai confini francesi, riempie tutti di sgomento.

    Viene dunque deciso, mancando le risorse finanziarie per un attacco frontale, di agevolare in qualche modo quanti possano un giorno costituire un'altra nazione rivale per la Borgogna: da qui i nostri incentivi aa Danesi e Austriaci, i secondi dei quali godono in questo preciso momento dei servigi di un'intera armata francese.
     
  5. dest

    dest

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    Impero dei Timuridi


    Tutto iniziò alla fine del 1300: un capo salì al comando di una tribù destinata a diventare un grande impero. Tuttavia le problematiche erano numerose: l'Impero Timuride per quanto vasto non aveva un'organizzazione statale, l'economia era praticamente inesistente, le vie di comunicazione poche e l'inflazione alle stelle. Per cause esterne si ritrovava inoltre coinvolto in varie guerre con gli Ottomani, la Georgia ed alcuni stati dell'asia minore.

    C'era però qualcosa negli occhi di quegli uomini: grinta e ardore con cui avrebbero devastato e dominato qualunque altro esercito o nazione che si fosse opposto al potente Impero Timuride. Tuttavia, occorreva anche un po' di diplomazia e astuzia, anche compromessi.

    Come prima mossa l'Impero stipulò una pace bianca con Georgia e gli Ottomani per avere le spalle coperte ad ovest: questo causò malcontento nel palazzo del sultano, alcuni osarono insinuare che fosse stato stipulato un accordo segreto tra i due imperi. Non si è mai saputa la verità.

    Conclusa la tregua per prima cosa i Timuridi si assicurarono giacimenti di grano e spezie preziose nel tentativo di portare nuove entrate e potenziare la rete commerciale: molti territori furono occupati a scapito di Qara Koyunlu e Jalayirids.
    Finita la guerra le truppe si mossero ad est verso l'India lasciando solo un presidio per controllare i confini con gli Ottomani e sedare possibili rivolte.

    In questo stesso periodo alcuni territori vennero ceduti all'Impero Ottomano che andava espandendosi ad ovest. Il nuovo sovrano iniziò a coniare sempre più monete d'oro: se da un lato aumentava l'inflazione, si riuscì a porre un rimedio temporaneo alla penuria finanziaria. I soldati furono veramente contenti di ricevere la propria paga!

    Intanto Delhi inziava ad unificare la varie provincie indiane: se l'India fosse diventata un'unica nazione, avrebbe costituito un grande pericolo per l'Impero. I feroci guerrieri timuridi iniziarono la progressiva conquista dell'India, sfogando i loro animi brutali. Le truppe nemiche furono massacrate fino all'ultimo uomo, non c'era nessuna resa, l'unica scelta era l'annessione totale.


    A causa di queste azioni brutali e barbare il resto del mondo iniziò a provare rabbia e terrore verso i Timuridi che per alcuni anni furono costretti a fermare le loro conquiste, iniziando a consolidare il proprio territorio. A differenza di molti gruppi musulmani, scelsero di concedere libertà di culto, pur incentivando la religione musulmano e tutti coloro che avevano intenzione di convertirsi.

    Le rivolte però non mancavano, ma la brutalità e la forza del sovrano assieme al suo esercitò contennero senza difficoltà ogni insurrezione. Nessuno poteva opporsi al potere del sovrano. In questi anni venne rinforzata l'economia, la religione e le condizioni di vita dei cittadini lentamente migliorarono.

    L'Impero scelse di non avere relazioni diplomatiche con altre nazioni, non ritendoli alleati fedeli. Tuttavia, dopo alcuni anni di relativa pace e stabilità era giunto il momento di sterminare il regno di Delhi e dei suoi alleati una volta per tutte! L'impresa era difficile, a causa della grande rete di alleanze di Delhi, ma il sovrano con astuzia e furbizia iniziò a provocare rivolte nella parte sud del regno: le truppe nemiche vennero inevitabilmente attratte, in quel momento iniziò l'attacco.


    Anche se in superiorità numerica, nulla poterono contro le orde di Timuridi che scendevano dalle montagne. Tuttavia il popolo Gujarat attaccò a tradimento l'impero timuride che fu costretto ad inviare alcune truppe per salvaguardare i confini; Delhi ne approfittò e i suoi eserciti superarono il blocco ed entrarono nell'impero marciando verso il suo cuore.


    Era giunto il momento di fare una scelta, una scelta dolorosa: 14.000 uomini si sacrificarono contro l'intero esercito di Delhi per rallentarlo. Nel frattempo, dopo una veloce pace con Gujarat (a cui vennero addebitate le spese di guerra), l'esercito timuride l'esercito si avviava gridando vendetta contro le truppe di Delhi. Nel fronte a nord-est, Nogai, alleato di Delhi, veniva fermato e, dopo una tregua, le truppe del reggimento est sedarono alcune rivolte in Azerbaijan.


    Intanto l'ora era giunta per Delhi, l'esercito invasore venne devastato dalla cavalleria: ogni soldato nemico fu massacrato in modo diverso per vendicare i compagni timuridi uccisi nella loro eroica impresa. Senza più alcun esercito a difenderlo, il regno di Delhi inziò ad essere invaso e conquistato dalle potenti armate timuridi, decise più che mai a creare il più grande impero che la storia abbia mai conosciuto.

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  6. paul

    paul

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    Danimarca

    Vediamo che la nostra economia va male e ci vengono aiuti dalla Boemia sopratutto ma anche da altri.
    La scozia ci dichiara guerra assedia orkoney, ma facciamo pace bianca. Mi alleò con francia, inghilterra, boemia, novgorod e holstein. Con questi ho un matrimoni reale. Holstein è anche mio vassalo.
    Novgorod dichiara guerra allsa moscovia insieme a me e novgorod viene quasi totalmente conquistata.
    La svezia insieme alla scozia mi dichiarano guerra vedo però che la scozia è totalmente inglobata nell' Inghilterra e la svezia anche se la norveggia tiene io no infatti mi occupa 2 province al sud della svezia stessa.
    Novgorod diciara guerra alla moscovia e io la seguo.
    Finisce cosi la prima sessione.
     
  7. Magu11

    Magu11

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    IMPERO MING (1399-1414)

    Isolato da tutti gli altri giocatori, mi concentro sull'espansione ai danni degli stati confinanti, in 3 direzioni:
    - indocina, dove viene annesso il vietnam e inizia la conquista verso l'interno;
    - manciuria, praticamente spartita tra me e la corea;
    - orda oirat, dove viene presa una sola provincia ma che permette di confinare con il chagatai khanate, tecnologicamente più avanzato (muslim).
    Vengono intraprese politiche matrimoniali, che portano un ramo cadetto della dinastia Ming al trono in Corea.
    Rapporti tra giocatori ancora nulle: nessuno è stato scoperto.
     
  8. Arminio90

    Arminio90

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    Incredibile, di già?:D:D
    Escono dalle fottute pareti!(me sui multy di EU3):D
    Continuate così, naturalmente tifo i Timuridi:D
     
  9. bjb

    bjb

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    E' cominciata la gloria della Borgogna.

    Questa nazione,stretta fra la Francia e il Sacro Romano Impero,nel 1399 trova i suoi territori spezzettati e sotto la minaccia estera.

    I primi passi sono l'unificazione,ottenuta conquistando il Barrios e la conquista di quei territori limitrofi,sui quali la corona di Borgogna aveva da tempo messo gli occhi,vengono annesse l'olanda e il munster,l'hainaut e il luxemburg,si conquistano le regioni di Brabant,Calais e Savoie,si vassallizza l'elettore Imperiale Colonia.Si cede alla Francia la provincia di Nevers in cambio di Metz e Lothringen.

    A causa di nuovi problemi(dovuti alla nuova patch) l'infamia sale vertiginosamente intorno al valore di 25,per eliminare l'incremento si decide di uscire formalmente dal Sacro Romano Impero,ma comunque si continua a tentare la scalata al soglio del Sacro Romano Imperatore,basterebbe un solo voto in più oltre a quello di Colonia per assicurarci il trono.

    Per evitare problemi di ottenere troppa infamia si passa da un'antiquata monarchia feudale,a una monarchia dispotica,che si adatta meglio ai nostri sliders.

    Gli sliders non sono ottimali,paese abbastanza decentrato,molto libero mercato,molto offensivo.Si avvia una politica mercantilista che porta ad un avanzamento di due spostamenti in tale direzione.

    L'inflazione è salita a 0.4 solo per pura dimenticanza del Sovrano,che ora comunque si stà adoperando per ridurla.Siamo in attesa di ingaggiare buoni diplomatici per accelerare il ridimensionamento dell'infamia,che già così si riduce di 0.60 per anno.

    Ora siamo in reggenza,e abbiamo avuto la calamità di un evasione fiscale senza precedenti,che stà riducendo del 20% le entrate fiscali,ma fra 6 mesi le nostre politiche punitive porteranno all'eliminazione del problema e ad un'economia a pieno regime,supportata dal nostro mercato di Anversa,che contiamo di rendere più competitivo,per qualche tempo i nostri mercanti hanno pure dominato il mercato parigino,ma avendo optato per il mercantilismo preferiamo puntare tutto sui nostri centri di commercio e appena possibile ne apriremo un altro.
    Siamo inoltre entrati nella trade league di Venezia,ci aspettiamo un fiorire di stazioni commerciali nei nostri territori.

    La reggenza terminerà a breve e a quel punto molte problematiche si presenteranno per il giovane Sovrano.

    Ai confini sentiamo l'ostilità di Francia e Austria,che cooperano in guerra e stringono a tenaglia la povera Borgogna.

    Se non riusciremo a ottenere il trono Imperiale probabilmente manderemo emissari al prossimo Imperatore,per stringere accordi.

    A nord con l'Inghilterra i rapporti sono buoni,specie dopo la vicenda di Calais.

    Con la Francia ci sono state le prime schermaglie,dopo aver generosamente concesso l'accesso militare i Francesi ricambiano la cortesia invadendo la lorena,alle nostre lamentele e minacce rispondono con un accordo che ci soddisfa parzialmente,cediamo nevers per metz e lothringen.

    Ma a Digione sono tutti preoccupati,questa Francia si è espansa in maniera molto rapida,troppo.

    La nostra alleata bretagna è stata inglobata,la provenza sconfitta,permane l'aquitania inglese ma probabilmente verrà pacificamente ceduta.

    Austria e Francia collaborano troppo,pertano il consiglio dei nobili che governa il paese decide di optare per un'economia di guerra.

    L'esercito viene portato al fantastico numero di 46mila effettivi,tecnologicamente siamo la potenza più avanzata,eccetto gli Ottomani.La prima idea nazionale presa è il military drill.
    I nostri sliders ci vedono orientati all'attacco,i nostri forti sono deboli,ma i nostri eserciti sono possenti,composti da arcieri ad arco lungo,uomini alle armi, e possente cavalleria.

    Terminata la reggenza si penserà ad ottenere l'unificazione dei territori del Munster con quelli nazionali,a scapito probabilmente del Brabante.


    Allons enfants de la Bourgogne!
     
  10. Giank56

    Giank56

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    Le cronache di Boemia:
    Prima sessione piuttosto tranquilla per la Boemia, che si è impegnata soprattutto nel diffondere la prole dell'imperatore in Germania, e al mantenimento dello status di imperatore, cosa che è riuscita anche se con non poche difficoltà.
    si è cercato di evitare il più possibile l'intervento in guerre contro nazioni troppo lontane, anche al costo della perdita di prestigio.
    Si è inoltre trovata un'alleanza con la Danimarca, che abbiamo aiutato finanziandola durante la sua guerra, e un valido alleato si è trovato in Milano, che grazie ai buoni rapporti che ci accomunano è ora elettore.
    tuttosommato la Boemia è, apparentemente, in buoni rapporti con tutte le maggiori nazioni d'Europa, tuttivia c'è dell'attrito con l'Austria, ma spero di riuscire a trovare un accordo al più presto.
    Per quanto riguarda la politica interna, si è cercato di migliorare l'economia con discreti successi, inoltre si è giunti all'anessione pacifica della Silesia.
     
  11. Gabriele

    Gabriele

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    Regno d'Inghilterra




    La fine del XIV secolo appariva propizio per il popolo anglosassone, relegato nelle isole britanniche, lontano, ma non tanto da non esserne beneficamente influenzato, dal caos continentale.
    Il sovrano Enrico IV, aveva un figlio legittimo, ormai adulto, e si diede ad una equilibrata amministrazione del paese, prendendo contatti con le più importanti corti europee. Furono conclusi matrimoni reali con le più importanti casate di Castiglia, Francia, Borgogna, Milano, e infine con alcuni principi tedeschi e la casa Imperiale.
    Dal punto di vista diplomatico rimaneva scottante la questione normanna, alcuni influenti esponenti della corte reale infatti premeva affinché le perdite del precedente re Giovanni fossero ricuperate. Il pragmatico Re però escluse a priori questa possibilità, giudicando invece opportuno rinunziare alle pretese continentali, magari in cambio di ricchi doni, ottenendo in questo modo cordialità e amicizia dall'altra parte della manica, e concentrarsi sull'unificazione delle isole britanniche.

    Le richieste di cessione, dietro compenso, vennero accettate, ma penuria di denaro dovuta probabilmente alle incessanti guerre che si svolgevano nella regione francese, rimandarono a lungo l'inevitabile, tanto che ancora oggi la corona inglese amministra una parte dell'Aquitania, dove però si sono scatenate in pochi anni già 2 gravi ribellioni a stento stroncate dalla esigua guarnigione locale, una delle quali ancora in corso.

    D'altra parte un matrimonio con la casata scozzese, fece presagire una possibile unione dinastica. Purtroppo però, verso il 1410, un grave lutto colpì la famiglia reale, infatti l'erede al trono, ormai un uomo fatto, morì improvvisamente di malattia venerea, già in precedenza il sovrano dovette rimproverarlo pubblicamente per lo scarso decoro pubblico dimostrato, ma ora la sua morte, e l'assenza di un nuovo erede, fosse anche illegittimo, metteva in dubbio il proseguimento della linea dinastica dei Lancaster.

    Il vecchio re tentò di accentrare il suo dominio, e quando una malattia lo colse in età avanzata, preferì delegare poteri ad un consiglio di nobili, seppur con riluttanza, piuttosto che cedere poteri alle autonomie locali, già considerati troppo vasti.

    Nel frattempo negli archivi regi si cercava qualche scartoffia o documento che potesse giustificare l'invasione scozzese, o almeno degli staterelli irlandesi, visto che ormai l'ipotesi di unione dinastica era tramontata nel momento in cui fu sigillata la bara del principe erede. Nulla di valido però fu trovato, e il re iniziava a persuadersi della necessità di aggredire l'ingombrante regno a settentrione anche senza un casus belli appropriato.
    Trattative in merito per spingere biecamente alla guerra la Scozia furono fatti, sondando alcuni sovrani europei, che glissarono, o si dimostrarono del tutto incompetenti nel comprendere la strategia inglese.

    Come un fulmine a ciel sereno però il passo falso venne proprio dalla Scozia, che seguendo il suo alleato svedese, dichiarò guerra alla piccola Danimarca, da qualche anno alleata di Londra, dopo aver subito una precedente devastante invasione.
    Fu immediatamente spedito un messo a Copenaghen, chiedendo con insistenza che la guida della guerra, seppure spettante di diritto al sovrano danese, venisse assunta dall'Inghilterra, che avrebbe fornito uomini e navi per chiuderla il più rapidamente possibile. Era intenzione del sovrano inglese sfruttare subito l'occasione mettere fuori gioco una volta per tutte la monarchia scozzese.
    L'esercito, 20.000 uomini, era stato da tempo preparato, e la flotta, già la più grande d'Europa, era stata rafforzata con alcune caracche.
    Furono infini promossi a Generali alcuni ufficiali, piuttosto inesperti di cose belliche, ma evidentemente nel regno non c'era di meglio, e il re giudicò se stesso troppo vecchio, e senza erede troppo rischioso, guidare personalmente un'armata.

    L'esercito scozzese era valutato in circa 9.000 uomini, quindi quasi pari a un'armata inglese, i due eserciti ne attesero l'arrivo, sperando di attirare in una trappola i reggimenti scozzesi, accerchiarli e distruggerli e poi procedere indisturbati agli assedi. Invece nessuno si vide, poiché l'esercito scozzese era già nelle Isole Orcadi norvegesi, l'alleato dinastico danese. A questo punto il Re diede ai due riluttanti generali l'ordine di avanzare. Venne presa la capitale, ma la regione confinante resisteva, e l'esercito scozzese, finalmente prese le Orcadi, ridiscese e riuscì ad infliggere una sconfitta all'esausto esercito inglese. Per ristabilire le sorti l'altro esercito più fresco fu impegnato in battaglia e riuscì ad allontanare gli scozzesi, ma non a distruggerli. Il rimpiattino continuò sulla linea di confine, mentre non si riusciva ad assediare, per cui fu ordinato alla flotta di portare in aiuto alcuni reggimenti dall'Irlanda, che si diedere subito ad assediare, ma non erano in grado di sostenere scontri campali essendo di sola fanteria.
    Dopo alterne vicende l'esercito scozzese fu infine sconfitto, con maggior fatica del previso, mentre la flotta scozzese, più grande del previsto, fu completamente affondata dal brillante ammiraglio inglese che la costrinse in due occasioni ad uscire dai loro sicuri porti.
    L'occupazione totale del territorio comportava un'unica pace possibile: l'annessione.
    L'infamia del regno crebbe notevolmente tra gli stati confinanti, ma ciò non preoccupò troppo la corte, che si sentiva relativamente al sicuro e che anzi già progettava l'occupazione dei piccoli ducati irlandesi.
    Rimaneva la questione delle Orcadi, che il Re lascia sicuramente in eredità al suo successero, che sia della famiglia dei Lancaster o meno, un'isola britannica che non sarà lasciata a nessun costo in mano norvegese, nonostante la Norvegia sia un fedele vassallo dell'alleato danese.
     
  12. paul

    paul

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    Rimaneva la questione delle Orcadi, che il Re lascia sicuramente in eredità al suo successero, che sia della famiglia dei Lancaster o meno, un'isola britannica che non sarà lasciata a nessun costo in mano norvegese, nonostante la Norvegia sia un fedele vassallo dell'alleato danese.[/QUOTE]

    è una minaccia?
    Per caso!
     
  13. Gabriele

    Gabriele

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    Siamo disposti a comprarle, per una cifra ragionevole, ma le rivendichiamo come parte della Corona britannica.
     
  14. paul

    paul

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    non so se la erditiamo la norvegia
     
  15. Gabriele

    Gabriele

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    altri resoconti della sessione gente? attendiamo in particolare gli ottomani. Poi se qualcuno sa fare le statistiche... avrebbe tutta la nostra gratitudine!
     
  16. agent_45

    agent_45 Guest

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    CASTILLA

    1399-1414

    Sessione castigliana che ha visto l'annessione di granda e navarra; la presa delle regioni alicante,valencia e pireneo, dalla guerra contro l'aragona. Nonostante un intenso reclutamento militare nel primo decennio del 400, La castiglia fallisce (e forse 2) l'invasione in marocco, e stabilisce ottimissimi rapporti con il portogallo, sperando che al ritorno del sovrano portoghese, i rapporti non decaderanno.


    IL santissimo regno di Castiglia, ritienere la richiesta inglese riguardo alle isole orkney del tutto inutile, in quanto piu non sono nemmeno core... qualsiasi tentativo di conquista con le armi, sarà ostacolato dalle armate castigliane.
     
  17. paul

    paul

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    Missiva al Re di Castiglia



    A noi le orkney, anche se forse le ereditiamo, non ci interessano.

    Tanti Saluti il Re di Danimarca Paul
     
  18. Purfa

    Purfa

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    Paul, cosi non interpreti affatto il tuo personaggio. Secondo te il re di Scandinavia cederebbe mai le terre di suo ancestrale possesso? (le orcadi sono danesi sin dall'invasione vichinga delle isole inglesi nel X secolo)
     
  19. agent_45

    agent_45 Guest

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    buon per lui xD se ha scelto questa iniziativa perchè bloccarlo? :humm:
    ergo... rispetto la scelta del re della danimarca :asd:
     
  20. paul

    paul

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    tanto mi espanderò in nord america.
     

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