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Morrowind - Diario di un Imperiale

Discussione in 'Altri Videogiochi' iniziata da MaxHeadroom, 24 Giugno 2011.

  1. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Improvvisamente, in questi giorni mi è ripresa una voglia matta di giocare a Morrowind così, ieri, ho installato il base più le due espansioni, ho creato il mio personaggio e mi sono fiondato in questa mirabolante avventura.
    Il Personaggio si chiama Serminius Kravius, è un Sacerdote Guerriero dei Nove Divini originario di Cyrodill, abile nell'utilizzo delle armature pesanti, delle spade lunghe, delle armi contundenti, nell'uso degli scudi e nella magia di recupero. Nato sotto il segno del rituale, il quale gli conferisce notevoli poteri curativi unitamente a un'innata capacità di scacciare i non morti, Serminius incarna alla perfezione (o dovrebbe) l'archetipo del chierico quale classe giocante di D&D.
    Fatto gettare in galera dall'invidioso Allerius Hidalner, Prevosto e Castaldo di Chorrol, Serminius ha eluso la carcerazione grazie alle conoscenze del fratello maggiore in seno alla corte imperiale. Come risultato, Serminius è stato imbarcato su una nave diretta a Morrowind con le precise istruzioni di presentarsi alle autorità di Seyda Neen, il villaggio in cui sarebbe approdato all'arrivo.
    Seyda Neen, più che un villaggio vero e proprio, si è rivelato, in realtà un ammasso di baracche fatiscenti e misere abitazioni su palafitte, sperduto nel bel mezzo di un terreno infido e paludoso. Al povero Serminius è stato ordinato di recarsi a Balmora e incontrare, nel South Wall Corner Club, l'agente imperiale Caius Cosades, dal quale riceverà ulteriori delucidazioni circa la natura del suo incarico.
    I primi istanti di vita a Seyda Neen sono trascorsi non privi di dubbi e timori. Come prima cosa, Serminius ha reputato opportuno farsi dei nuovi amici, in una terra pericolosa e sperduta come quella di Vvanderfell. Il primo di essi è stato Fargoth, un bosmer al quale le guardie imperiali avevano sottratto un cimelio di famiglia, un anello dai poteri curativi ritrovato fortuitamente da Serminius nel fondo di un lurido barile. Fargoth, alla vista del manufatto, ha compiuto dei veri e propri salti di gioia, ringraziando infinitamente Serminius per la sua generosità. Spinto da somma gratitudine, il bosmer si è fiondato nell'emporio locale, di proprietà di un certo Arrille, un dunmer, con lo scopo di elogiare il magnanimo straniero appena giunto a Seyda Neen. Come risultato, Arrille si è visto disponibile nel concedere a Serminius un lauto sconto nell'acquisto di una spada lunga e di alcuni pezzi di corazza di ferro. Se non altro, ora Serminius non andrà più in giro vestito soltanto dei suoi lerci stracci da prigioniero.
    Al piano superiore il rinnegato ha fatto la conoscenza di Hrisskar, una guardia imperiale dedita al gioco d'azzardo. Hrisskar sa che Fargoth nasconde del denaro sottratto agli esattori delle tasse locali (leggasi, estorsori), ma ignora dove il bosmer lo abbia celato, Così, ha chiesto (o meglio, ha sottilmente e velatamente ordinato, snudando appena la lama della sua arma) di trovarlo. Quale ricompensa, Hrisskar ha garantito una parte della somma di Drachi appartenenti a Fargoth.
    Sebbene Serminius detesti tradire qualcuno che si fidi di lui (come, appunto, Fargoth), non ha potuto fare a meno di non obbedire a Hrisskar e al suo tono perentorio. Anche se dubita che quell'uomo mantenga la sua parola, Serminius è ben consapevole dell'incerta situazione in cui si trova, e non è certo intenzionato a mettere a repentaglio la sua vita in quello squallido villaggio di frontiera.
    Hrisskar gli ha consigliato di attendere il calare della notte e di salire in cima al faro, da dove avrebbe potuto dominare l'intera Seyda Neen e scorgere i movimenti di Fargoth.


    Credo che Morrowind e Oblivion siano i due giochi degli equivoci. Il concetto "fai quel che vuoi" è stato da molti interpretato come "entra a far parte di tutte le gilde, fai tutte le quest, diventa un dio in terra". Sbagliato. Interpretare un ruolo significa, in Morrowind come in Oblivion, piazzare dei paletti oltre i quali non si deve andare.
    Ad esempio, il mio personaggio, un chierico, oltre alla quest principale, potrebbe benissimo unirsi alla gilda dei guerrieri, alla casata Redoran (guerrieri), alla legione imperiale ma, soprattutto, al culto imperiale e al tempio, tralasciando gilde dei ladri e dei maghi, camonna tong e le altre casate. Questo, anche al costo di accorciare di molto la longevità del gioco, favorisce ampiamente la possibilità di giocare di ruolo e impersonare la propria classe senza dover, per forza, diventare un tuttologo.
    Continua nei prossimi post...
     
  2. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    bella narrazione, ti seguo
     
  3. TrueKnight

    TrueKnight

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    Bell'idea, bravo! L'estrema libertà di questi giochi farà anche vendere di più, ma il vero gioco di ruolo è un altra cosa; mettendosi qualche paletto l'immedesimazione aumenta enormemente. Buona fortuna!
     
  4. Arminio90

    Arminio90

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    Bellissimo, ti seguo.
     
  5. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Seyda Neen - Giorno 1, mezzanotte

    Passo dalla terza alla prima persona:
    Dal diario di viaggio di Serminius Kravius, Sacerdote Guerriero al servizio di sua maestà Uriel Septim VII
    "Ebbene, sembra che non abbia altra scelta. Dovrò svolgere l'incarico assegnatomi da Hrisskar Piede-Piatto e recuperare il denaro di Fargoth. Dannazione! Mi duole tradire quel bosmer, ma non ho altra scelta. Il tono di voce di Hrisskar e il riflesso sull'acciaio della sua spada non ammettevano repliche. La benevola legge dell'Impero, in queste lande dimenticate dai Nove, vale meno di uno sputo. E' ancora giorno, e Fargoth non è uno stolto. Mi converrà, quindi, attendere che cali la notte. Nel frattempo, ho avvicinato alcuni degli avventori della taverna di Elone, e ho chiesto informazioni a Elone stessa, la quale, a giudicare dalle sue parole, ha un passato da esploratrice. Ho iniziato, così, a farmi un'idea circa il territorio di Vvanderfell e l'ubicazione dei centri abitati più grandi.
    Il distretto di Vvanderfell non è altri che un'immensa isola sormontata, al suo esatto centro, da un vulcano conosciuto come Montagna Rossa, e circondata dal Mare Interno. Sono le coste ad essere state colonizzate, lasciando l'entroterra, arido e spazzato da violente tempeste di cenere, al dominio delle fiere selvagge. Vivec è la metropoli più antica e prospera del distretto, e sembra essere la sede del Tempio. Mi sono rirpromesso di visitarla il prima possibile, sperando di poter ritrovare un poco di quella luce che risplende nella lontana Cyrodill.
    Balmora, la mia meta, è un insediamento piuttosto sviluppato sorto sulle rive del fiume Odai. Una delle tre casate di Morrowind l'ha eletta a suo "quartier generale".
    Pelagiad è una cittadina imperiale di recente edificazione. Edifici che seguono lo stile architettonico dell'Impero e coloni provenienti dalle terre centrali di Tamriel la rendono apparentemente un'accogliente destinazione. La stessa cosa si potrebbe dire di Caldera, colonia mineraria nata da pochi mesi e già laboriosamente attiva. Infine, Ebonheart gode di grande importanza in quanto è il luogo da cui si estrae il prezioso ebano, il minerale dal quale i fabbri Imperiali più abili ricavano delle robuste corazze. Il ruolo vitale di Ebonheart in seno alla politica imperiale è reso evidente - stando alle affermazioni di Elone e di un altro scout di nome Ratlod - dall'ubicazione, nei suoi pressi, di un robusto fortilizio, dalla presenza del maniero del Duca Dren e della sede dell'Alto Consiglio Legislativo Imperiale.
    Dovrò abituarmi ai nomi, alla geografia e alla politica di questa terra barbara; è il solo e unico modo per tentare di sopravvivere. Che i Nove Divini e Akatosh mi aiutino e mi guidino.
    Parlando con gli abitanti di Seyda Neen, sono venuto a conoscenza di altre informazioni: primo, l'esattore delle tasse locale, Processus Vitellius, sembra essere sparito nel nulla. Secondo, un antico artefatto chiamato Anello di Mentor sembra essere custodito all'interno di una tomba lungo la costa occidentale e, terzo ma non meno importante, dei briganti hanno eletto a loro covo una caverna nei paraggi del villaggio. Le guardie locali si sono dimostrate incompetenti, sia nella cattura di tali malfattori, sia nello sventare le continue attività di contrabbando operate dai furfanti. Alcuni villici mi hanno velatamente implorato di provvedere a entrambi i problemi. Dei! Sono appena arrivato, ho detto loro. Non sono ancora abile a sgominare un solo, debole goblin, figuriamoci un'intera banda di briganti. Ma come poter ignorare gli sguardi supplicanti di quegli uomini?
    Nel corso del pomeriggio, ho inoltre stretto amicizia con un mago da battaglia di nome Albecius Colollius. I maghi da battaglia sono la norma nelle terre dell'Impero. Versati sia nell'uso delle armi che degli incantesimi, possono rivelarsi avversari temibili. Albecius ha anche dichiarato di essere un abile alchimista. Ora, l'arte del miscelamento di piante, funghi, minerali e altri ingredienti naturali si è sempre rivelata, per me, del tutto incomprensibile. Sono quindi del parere che coltivare l'amicizia di Albecius potrebbe risultarmi utile, in futuro. Chissà che non voglia donarmi alcune delle sue mirabolanti pozioni.
    Prima di uscire dall'emporio di Arrille, per puro caso ho adocchiato un libro intitolato "Vite dei Santi". Il libro è un trattato sui martiri del luogo. Essendo da sempre uno studioso delle religioni di Tamriel, non ho potuto fare a meno di acquistarne una copia. Mi sarà utile per comprendere al meglio i complessi usi e costumi, nonchè il credo, dei Dunmer di Morrowind.
    Al calar delle tenebre, mi sono avviato verso il faro (un tozzo edificio sulla cui cima arde un debole fuoco). Poco prima di raggiungere la sommità, dimenticato sotto una panca, ho scovato un altro tomo, questa volta un racconto delle gesta dello Spettro, un'abile ladra orchesca. Leggerlo mi ha aiutato ad apprendere alcuni trucchetti nell'arte del combattimento senza armatura. Non che mi sia di grande ausilio, vista la mia specializzazione nelle corazze pesanti, ma delle nuove nozioni non possono mai far male.
    Mentre attendevo la notte, mangiucchiando un tozzo di pane raffermo abbandonato in una cesta dentro il faro, ho gettato lo sguardo sull'orizzonte sconosciuto e alieno di Vvanderfell e non ho potuto evitare di tornare con la mente alle verdeggianti foreste della mia Chorrol, alle sue dolci strade acciottolate e alla maestosa cattedrale dei Nove eretta al centro della città.
    Al calar delle tenebre, ho scorto Fargoth aggirarsi circospetto intorno alla piazza. Quando nessuno sembrava essere nei paraggi, il bosmer si è infilato in una pozza melmosa e ha gettato qualcosa in un tronco cavo nel mezzo del pantano. Quindi, è sgattaiolato via di gran lena. Quello deve essere il suo nascondiglio segreto. Aiutato dall'ora tarda, non visto da sguardi indiscreti, mi sono calato a mia volta nella fanghiglia, ho annaspato fino al tronco cavo e, infilandovi dentro la mano, ho trovato il suo anello magico, un grimaldello e un borsello colmo di Drachi. Un grimaldello! Soltanto uno scassinatore si servirebbe di tale arnese. Tra Fargoth e Hrisskar, non so chi dei due sia il più infido. Ho rapidamente afferrato il denaro, lasciando gli altri oggetti nell'incavo del tronco. Lercio di fango puzzolente, sono tornato da Hrisskar con le monete. "Un lavoro ben fatto, straniero - ha detto la guardia, storcendo nauesata il naso - ecco la tua parte, come pattuito. E vedi di non raccontare niente a Fargoth, o saprò come ricompensarti".
    "Non temere - risposi, intascando la somma - avete davanti a voi un uomo d'onore".
    Ho trascorso il resto della nottata a riposare e ripulire la corazza dal fango secco. E ora, cosa dovrei fare? Andare a Balmora, seguendo quanto riportato nella missiva che mi è stata data? Ripulire il covo di Addamasartus dai briganti, rischiando la mia vita ma aiutando i miseri abitanti di Seyda Neen? O che altro? Sono così confuso..."


    A voi la decisione, ssiori. Quale destino decretate per il povero e sperduto Serminius? Intanto posto lo screen del mio PG:
    http://imageshack.us/photo/my-images/593/screenshot0q.png/
     
  6. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Ogni uomo ha un compito da rispettare...e la missiva indica il Nostro (posso permettermi di usare il plurale maiestatis? :))
     
  7. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Il plurale maiestatis è doveroso, Sven. Se nessun altro propone qualcosa (nel qual caso la maggioranza vince), non resta che recarsi a Balmora e vedere cosa ha in serbo per noi quello zozzone di Caius Cosades.
     
  8. TrueKnight

    TrueKnight

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    Serminius sembra essere un uomo che sa qual'è il momento in cui la ragione deve avere il sopravvento sul cuore. Attaccare i briganti da solo, appena sbarcato, non servirebbe a molto se non ad aumentare l'elenco delle loro vittime. Vai per Balmora.
     
  9. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Molto bene. Vedo che avete inquadrato alla perfezione il personaggio. In effetti Serminius è pragmatico e, soprattutto, zelante nel suo dovere; talmente zelante da aver scatenato l'invidia del Prevosto di Chorrol su di lui ed essere finito in gattabuia. Ovviamente, di andare a piedi non se ne parla affatto. Logicamente parlando, un tizio che è appena arrivato in una terra sconosciuta e inospitale non si mette a girovagare a piedi. Quindi prenderà l'autobus...ehm, il silt strider.
    Ah, dimenticavo: a intervalli irregolari interromperò la narrazione per porvi le domande su come proseguire nel gioco. :)
     
  10. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Balmora - Giorno 2, primo pomeriggio

    "Passare la mia prima notte all'addiaccio deve avermi portato consiglio. Ho riflettuto parecchio sul da farsi, prima di prender sonno e, al mio risveglio, mi sono deciso a partire alla volta di Balmora onde consegnare il plico imperiale a Caius Cosades. Sono desolato nel non poter sgominare la banda di briganti che infesta le caverne limitrofe a Seyda Neen, ma ho un compito da svolgere, un compito affidatomi dal Primo Consigliere dell'Imperatore in persona. Inoltre, nelle mie attuali condizioni, affrontare quei loschi furfanti equivarrebbe a una morte rapida e sicura. Mi sono, tuttavia, ripromesso di tornare a Seyda Neen, in futuro, e di ammazzare quei luridi cani che si nascondono come ratti nelle loro tane.
    Sembrano esservi due modi per arrivare a Balmora: avventurarsi in un lungo e pericoloso viaggio a piedi nell'ignoto (sebbene disponga di precise indicazioni sulla via da imboccare, ragguagli fornitimi dall'esploratrice Elone), oppure salire a bordo di uno di quegli enormi esseri che solcano abitualmente i cieli di Morrowind. Mi riferisco ai silt strider, giganteschi insetti nel cui dorso i dunmer hanno ricavato degli scomparti atti al trasporto di merci e passeggeri. Gli elfi scuri riescono a guidare tali bestioni stimolando i loro tessuti nervosi esposti, in maniera, peraltro, assai efficiente. Prendetemi pure per un codardo, ma mi sono visto propenso per questa seconda opzione. I sentieri di Vvanderfell possono nascondere delle pessime sorprese, stando a quanto detto dagli scout con cui ho parlato il giorno del mio arrivo.
    Prima di salire a bordo del silt strider, ho scambiato alcune parole con Darvame Hleran, la dunmer carovaniera. Ella mi ha confidato che un imperiale di nome Vodonius Noccius, con il quale avevo intavolato una breve discussione al mio arrivo, non è per nulla soddisfatto di trovarsi confinato in questo buco nel bel mezzo del nulla che è Seyda Neen. Darvame, godendo di un'arte affabulatoria per nulla invidiabile a quella degli abitanti di Cyrodill, mi ha infine convinta ad avvicinare Vodonius più confidenzialmente.
    Ed è proprio ciò che ho fatto. Ho cercato e avvicinato Vodonius il quale, affranto come pochi, ha affermato, con un tono di voce spento e lugubre, di non possedere un Draco bucato e di aver sperperato i suoi ultimi averi nella compravendita azzardata e irriflessiva di un anello maledetto. Devo essere impazzito, ma non ho potuto rimanere impassibile dinanzi alla disperazione e al vuoto che gravavano lo sguardo di Vodonius. Così, mosso a pietà dall'imperiale, ho acquistato il suo anello per cento Drachi.
    "Siete davvero un uomo di buon cuore, sir Kravius. Con questo denaro, mi imbarcherò nella prima nave in partenza per l'ovest. Vi ringrazio, vi sarò eternamente debitore".
    Ho sorriso a Vodonius, salutandolo debolmente. L'anello in questione reca ben incise delle rune magiche piuttosto chiare: esso conferisce delle doti atletiche innaturali piuttosto valide, se indossato, ma ha il difetto di debilitare l'organismo del suo possessore, fino a condurlo alla morte. Un oggetto, quindi, completamente inutile. Ma come mi è saltato in mente di acquistarlo? Dubito che riuscirò a trovare qualcuno a cui rivenderlo"

    Fine prima parte. In realtà ho già parlato con Caius ma, vista l'ora tarda, proseguirò domani la narrazione.
     
  11. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Balmora - Giorno 2, primo pomeriggio (continua)

    "L'arrivo a Balmora non è stato dei migliori. A poche miglia di distanza dalla città si è scatenata un violento acquazzone, greve di tuoni e fulmini fermamente decisi a squarciare il cielo in due metà. La tempesta deve aver spaventato l'altrimenti placido e quieto silt strider, il quale si è imbizzarrito e ha minacciato di rovesciare il suo "carico" a terra. Darvame ha faticato non poco per tenerlo a bada, riuscendo nel suo intento solo grazie ai nervi saldi di cui gode e all'esperienza accumulata in anni e anni di professione.
    All'attracco era ad attenderci il carovaniere di Balmora, un dunmer cupo e altero, il volto segnato dalla sagoma nera di una mano. Ho chiesto informazioni a costui su dove si trovasse il South Wall Corner Club, nonchè sulla planimetria cittadina e sugli usi e costumi del posto. La città di Balmora è divisa in tre quartieri: la città alta, sede delle abitazioni dei nobili, dei negozi più raffinati e del tempio locale, il quartiere commerciale e la città povera, dove vivono manovali, mendicanti e stranieri.
    Prima che continui nel mio resoconto, è bene che dia un ragguaglio ai miei lettori circa le complesse tradizioni che vigono tra gli abitanti di Morrowind, così come le ho apprese dal carovaniere dunmer.
    Morrowind è una provincia imperiale soltanto da poco tempo. Rancori e ribellioni covano ancora vivamente nel profondo degli animi dei suoi abitanti. Gli elfi scuri sono esseri fermamente attaccati al loro fiero retaggio, per loro natura maldisposti nei riguardi di qualsivoglia tentativo di estirpare la loro cultura da parte dei coloni imperiali.
    Nel distretto di Vvanderfell vige, quindi, una situazione particolarmente tesa: da una parte, le antiche istituzioni dunmer mantengono salde le tradizioni natìe, dall'altra i conquistatori dell'Impero tentano di allacciare rapporti con i loro sottomessi e di mantenere ben salda la presa di potere di Cyrodill.
    Le tre grandi casate degli elfi scuri che, un tempo, si spartivano il dominio di Morrowind, sono: la casata Hlaalu, la casata Redoran e la casata Telvanni. Gli Hlaalu, di stanza a Balmora, sono, a detta di molti principi mercanti infidi e scaltri. E' grazie a loro se l'Impero ha avuto la strada spianata nella conquista di Morrowind. Gli Hlaalu sono estremamente fedeli ai nuovi colonizzatori e tuttavia indegni di fiducia. Personalmente, farò di tutto per non avere niente a che fare con costoro.
    I Redoran sono nobili guerrieri al servizio del Tempio del Tribunale, il culto locale. Sono fortemente nazionalisti, e di rado accettano stranieri tra i loro ranghi.
    Infine, i Telvanni, potenti signori-stregoni, vengono considerati come xenofobi crudeli e isolazionisti. estremamente ostili sia verso l'Impero che verso le altre casate. Dubito che avrò mai modo di incontrare uno dei loro affiliati.
    Il Tempio del Tribunale è la religione Dunmer sviluppatasi intorno alle figure delle tre divinità viventi: Almalexia, Sotha Sil e Vivec. Trovo che ciò non sia niente più che un'empia eresia, paragonabile alla deificazione dell'Imperatore Tiber Septim. Ma devo abbandonare tali idee, poichè mi hanno causato soltanto guai, a Chorrol.
    La Morag Tong e la Camonna Tong sono delle locali gilde di assassini. La prima garantisce i suoi servigi al miglior offerente, mentre la seconda è composta di elfi scuri crudeli, i quali odiano profondamente gli stranieri e godono nell'ucciderli. Sembra che il loro leader sia il Conte Orvas Dren, ma questa è soltanto una voce che ho udito in seguito da Caius Cosades.
    Le istituzioni imperiali sono costituite dalle tre gilde principali, dalla Legione e dal Culto Imperiale. Le tre gilde fungono da punto di riferimento per gli stranieri (la gilda dei ladri non sembra avere un vero e proprio quartier generale. Essa è, inoltre, in aperta ostilità con la Camonna Tong e la Morag Tong). La Legione Imperiale, di stanza a Gnisis, accetta nuove reclute mentre il Culto Imperiale sembra offrire ottime opportunità per un sacerdote guerriero del mio pari.
    Caius mi ha riferito di recarmi al Forte Moonmoth, semmai fossi interessato a servire il Culto Imperiale oppure, nel caso voglia divenire un Servitore Laico, di raggiungere le Cappelle Imperiali a Ebonheart. Qui, mi si prospettano tre scelte: divenire un Guaritore Laico, un Elemosiniere oppure un Sergente del Santuario, la carica più onorevole ma anche maggiormente gravida di incombenze.
    Trovare l'abitazione di Caius non è stato difficile, seguendo le indicazioni di Bacola Closcius, il locandiere del South Wall. Prima di uscire dalla locanda, uno degli avventori mi ha avvicinato e mi ha confidato che Larrius Varro, l'attuale Comandante della Legione, il quale sta svolgendo una personale crociata contro la corruzione imperante rappresentata dal magistrato locale Nolus Atrius, ha saputo del mio arrivo e mi sta cercando. Ignoro cosa voglia da me, e devo prima di tutto trovare Cosades.
    Giunto a casa dell'Imperiale, mi sono rispettosamente presentato e gli ho consegnato la missiva sigillata. Egli l'ha letta rapidamente e mi ha fissato per alcuni istanti, in silenzio. Ho ricambiato il suo sguardo con severa impassibilità.
    "Qui c'è scritto che, in base agli ordini di Sua Maestà Imperiale, io devo nominarti Novizio delle Lame", ha detto successivamente.
    Immaginate la mia sorpresa dinanzi a cotanta affermazione. "Non lo so, mio signore. La missiva era riservata a voi".
    Caius annuì, soppesando la cosa. Infine, indifferente, ha detto: "Beh, se è questo ciò che l'Imperatore desidera...per volere di Sua Altezza Imperiale Uriel Septim VII, ti nomino Novizio delle Lame. Da oggi sarai gli occhi e le orecchie dell'Impero, svolgerai delle mansioni segrete all'insaputa delle autorità locali e giurerai completa fedeltà alla corona. Per il momento ti consiglio di crearti una copertura: sta a te decidere quale. Arruolati nella Legione, oppure entra al servizio di una delle gilde del posto. Hai detto di essere un sacerdote? Bene! Allora il Culto Imperiale sembra essere adatto per te. Parla con Synnolian Tunifus a Ebonheart, o recati a Moonmoth. Insomma, la scelta sta a te. Ah, dimenticavo. Semmai dovessi aver bisogno di qualche aiuto, ecco i nomi degli altri agenti sotto copertura di stanza a Morrowind. Uno di essi lo avrai sicuramente conosciuto, provenendo da Seyda Neen. Si tratta di Elone, l'esploratrice. Questi sono i nomi degli altri, lascia che te li segni sul tuo diario di viaggio. Di' loro che sono io a mandarti, e non ti disdegneranno un favore. Torna da me quando sarai sufficientemente preparato per ricevere nuovi ordini. Puoi pernottare in casa mia, se ne hai bisogno. Ma qualunque cosa vedi qui dentro, beh, fa' sì che resti dove si trova".
    Incredibile! Un membro delle Lame, l'organizzazione più importante dell'Impero, le braccia stesse dell'Imperatore. Uriel Septim deve nutrire nella mia umile persona la massima fiducia, per avermi gratificato con un simile merito. Farò bene a non tradirla"


    Nota extra-narrativa: nel South Wall Corner Club Serminius ha incontrato un guaritore argoniano di nome Solo-Lui-Sta-Qui (no comment). Egli è un fabbricante e venditore di incantesimi, il quale ha prestato solenne giuramento al Collegio della Ristorazione. Si è, tuttavia, dimostrato poco incline a condividere i suoi segreti con Serminius.
    Bene. Altro bivio, altre domande:
    come costruiamo la copertura di Kravius? Io scarterei a priori gilda dei ladri, dei maghi, camonna tong, morag tong e tempio del tribunale (sempre che, in quest'ultimo caso, non vogliamo che Serminius si accosti alla religione dunmer). Quindi restano gilda dei guerrieri, legione e culto imperiale (servitore laico o meno). Per ora, le casate le lascerei fuori (troppo presto).
    Oppure vogliamo che continui con la quest principale? O forse dovrebbe recarsi da Larrius Varro e vedere cosa vuole?
    E come dovrebbe comportarsi se, nel corso di eventuali viaggi a piedi, dovesse incappare in dungeon o roba simile? Dovrebbe fermarsi ed esplorarli oppure tirar dritto. Insomma, aiutatemi a creare la personalità di questo personaggio, usando la dovuta logica. Sono nelle vostre mani :D
     
  12. Kael

    Kael

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    visto il personaggio direi legione o culto imperiale (piu il secondo in effetti).
    Hai messo qualche mod?
     
  13. Vestinus

    Vestinus

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    infatti vorrei sapere che mod usi...

    nell'ottica di servitore del culto imperiale o come legionario potresti cercare nei dungeon per o cercare falsi idoli locali ed estirparli...oppure cercare dei facinorosi che si vogliono ribellare all'impero

    inoltre se non ricordo male la schiavitò è una pratica esclusiva di vvardenfell...come imperiale potresti opporti a tale pratica e salvare um pò di schiavi che si trovano nel primo dungeon e nelle coltivazioni...

    TROVA una scusa per andare in un dungeon vicino ai campi di riso, sulla riva nord se non ricordo male, ci dovrebbe essere uno stringer (o come diavolo si chiamava) che non ti attaccava, ma se uccidi contiene un ottimo per l'inizio (e molto bello) elmo in ebano tutto nero dalla foggia unica!
     
  14. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Grazie dei suggerimenti ragazzi. In effetti di mod, tranne la traduzione italiana, non ne uso, proprio a causa della propabile incompatibilità con essa. Se invece alludete ai better head, body, armor ecc..., mah...non m'attirano particolarmente.
    Vestinus, il dungeon di Addamasartus non l'ho fatto perchè, insieme ad altri "spettatori" avevamo concordato che urgeva maggiormente raggiungere Balmora e contattare Caius. Volendo, potrei tornare a Seyda Neen e farmelo ora. Per quanto riguarda i campi di riso, mai stato, rischierei senz'altro di perdermi. Cos'è uno stringer? Attaccare qualcuno che non ti attacca va un po' in contrasto con l'allineamento (per parlare in termini ruolistici) del personaggio. Prossimamente prometto di postare qualche screen.
     
  15. Kael

    Kael

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    Io usavo la traduzione e di mod avevo(che secondo me rendevano piu realistico il gioco):
    NPC Replacer che migliorava i volti e ironicamente era piu leggero dei volti del gioco originale :approved:
    Traveling Merchants
    Lights300 il mio preferito che rende realistica la gestione della luminosità(senza torcia, candela o luce magica non si vede nulla) e in piu lega Sneaking alle luci e ombre
    Seyda Neen Docks che ingrandisce l'omonima porto non mi ricordo se andava in contrasto con la traduzione ita sono passati eoni da quando ho giocato l'ultima volta :cautious:
    poi per il resto giocavo liscio.
    Si potresti andare a risolvere quel problema con i banditi
     
  16. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Mah ti ripeto, Kael, non sono un grande amante dei mod. Il fatto è che sono peggio delle figurine. Se inizi a installarne uno, li vuoi tutti, e diventa un casino. Per quanto riguarda le luci, il fatto che senza torce, candele ecc...non si veda niente beh, ha un suo realismo, se non altro nei dungeon. I travelling merchant li avevo installati una volta, ma sono in inglese, e vederti un mix italiano/anglosassone non è il massimo. Avevo anche installato necessities of morrowind, ma finiva per trasformare il gioco in una specie di The Sims. Molto meglio imitare l'alimentazione e il sonno imponendomi, ad esempio, da me medesimo, e non da un mod, di mangiare e dormire a intervalli regolari, mi son detto alla fine. L'unico mod che mi garberebbe sarebbe quello che ti dia un'abitazione (in futuro ho intenzione di darmi al collezionismo di oggetti vari) comprensiva di mobilio, ma ho letto che proseguendo nella carriera delle casate, avrai addirittura come premio un intero villaggio.
    Attendo che Sven e TrueKnight si facciano vivi e poi proseguo con la sessione di gioco.
     
  17. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Per rimanere alla logica del personaggio direi culto imperiale, come servitore laico.
     
  18. Blede

    Blede

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    Non so, il Culto è MOLTO malvisto a Vvanderfell, sarebbe più prudente la Legione secondo me. Senza contare che nella Legione è attivo un gruppo di adoratori di Tiber Septim, cosa che a quanto ho capito il tuo Serminius non gradisce, avresti l'occasione di combattere l'"eresia"... Anche se Gnisis è parecchio lontano da Balmora (ci puoi arrivare con lo strider o la barca però).

    Comunque le casate non ti danno un villaggio, giusto una casa con dépandance e due-tre servitori (guardia del corpo e fornitori di oggetti da ladro, se non ricordo male), che poi è quello che volevi.

    Aaaah, mi stai facendo venire voglia di ricominciare a giocarci...
     
  19. MaxHeadroom

    MaxHeadroom

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    Sono felice di appurare che il 3d sta riscuotendo un enorme successo. Lo dedico interamente a quell'immenso capolavoro che è Morrowind e a tutti coloro che ancora amano giocarci. A questo punto mi avete messo in crisi, in quanto della faccenda dell'eresia il mio personaggio non ne sa niente ed, effettivamente, il Culto Imperiale sembrerebbe più adatto alla sua figura. Senza contare che a Moonmoth, se ricordo bene, dovrebbe esserci qualcosa o qualcuno a che fare con i guaritori.
    Però devo ammettere che la faccenda dell'Eresia mi garba non poco. In fin dei conti, affiliarsi al culto può sempre venire in tempo. Attendo Trueknight e poi procedo. Sven, per quanto riguarda il culto, abbiamo a disposizione tre strade: appunto guaritore (che si tratti di questo, e non di forte Moonmoth?), elemosiniere e sergente del santuario. Quale proponi? L'elemosiniere ha il compito di raccogliere fondi e rendite per la manutenzione del culto, a quanto c'ho capito.
    Nel frattempo, parlando di mod, me ne sono concessi altri due e mi fermo qui: il portable campfire e il portable bedroll. I lunghi viaggi a piedi non saranno più un cruccio.
    Blede, non ricordo dove, ma avevo letto che completare le quest delle casate ti dava un mini-villaggio, addirittura. Possibile che mi sbagli, o che si tratti di qualche plug-in? Ad ogni modo, a me basta solo una casa ammobiliata.

    Credo che questo sarà il post più editato della storia. Stavo riflettendo sul fatto che Serminius, semmai dovesse unirsi al culto imperiale come servo laico, sarebbe maggiormente adatto a ricoprire la carica di sergente del santuario piuttosto che guaritore. Perchè questo? Se avessi voluto un personaggio guaritore, avrei creato qualcosa di diverso, magari un tizio con alchimia, combattimento disarmato e senza armatura tra le principali. Invece, il fatto di avere molte combattive tra le primarie e di essere nato sotto il segno del rituale, lo rende più una specie di crociato. Ergo, sergente del santuario mi sembra più opportuno. Voi che ne dite?
     
  20. Kael

    Kael

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    concordo, mi sembra il più indicato visto il personaggio
     

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