1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

Merito dell'esercito o del generale?

Discussione in 'Antichità' iniziata da Pandrea, 12 Maggio 2008.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    Una domanda: ma nelle vittorie dei grandi conquistatori del passato quanto ha pesato la qualità del loro esercito? Penso che Giulio Cesare, Alessandro Magno, Carlo Magno e altri siano stati avvantaggiati dal fatto di avere un esercito migliore degli avversari. La falange macedone fino all'arrivo delle legioni romane non aveva rivali, l'esercito romano di Cesare aveva livelli di organizzazione rimasti ineguagliati per secoli. Quanto ha influito questo nelle loro vittorie?
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

    Registrato:
    1 Febbraio 2007
    Messaggi:
    7.448
    Località:
    Pisa
    Ratings:
    +0
    Molto, ma, come ha dimostrato Annibale, anche l'esercito più forte del mondo se non usa delle tattiche al passo coi tempi e adeguate alla situazione può essere sconfitto.

    Ergo Cesare e compagnia bella hanno unito alle loro straordinarie risorse anche un genio tattico enorme. Senza quello sarebnbero stati dei generali come gli altri e non sarebbero mai passati alla storia.

    Prendi un Leopard II: è il non-plus ultra dei carri armati, ma se lo usi male e lo cacci magari in una situazione sbagliata (es: lo porti in ambiente urbano senza fanteria al seguito) lo puoi perdere per mano di un nemico qualitativamente irrilevante al confronto (es: il tipico miliziano con RPG).
     
  3. warlord

    warlord

    Registrato:
    19 Settembre 2006
    Messaggi:
    50
    Ratings:
    +0
    generale

    Io farei propendere la bilancia dalla parte del Comandante. Nel senso che è il generale che si costruisce l'esercito, ovviamente otterrà grandi risultati se parte già da una buona base.
    Per parlare degli esempi da te citati:
    1) Alessandro III ereditava dal padre il miglior stumento bellico dell'epoca, ma è riuscì a migliorarlo ulteriormente, con l'accresciuto ruolo della fanteria leggera e con l'applicazione mirabile delle tattiche ottimali per un esercito falangitico. Non bisogna dimenticare la "fanatica" determinazione di Alessandro, che ha permesso di sfruttare le vittorie ottenute, e di mantenere motivato l'esercito almeno fino all'Indo. Inoltre la sua capacità di affrontare nuove sfide contro nemici molto diversi (i signorotti feudali delle montagne afghane, i nomadi dell'Asia centrale, gli indiani), inoltre le capacità organizzative di Alessandro di solito non vengono molto evidenziate, ma anche in questo campo - rispetto ai paramentri dell'epoca - dimostrò notevoli capacità.
    2) L'esercito di Cesare fu una costruzione sua. Naturalmente l'organizzazione, le tattiche e l'armamento erano strumenti di cui disponeva, e che cmq per certi aspetti innovò, pensiamo alla struttura di comando (valorizzazione dei Legati e dei Centurioni). E furono le sue campagne a forgiare l'esercito gallico, che si dimostrò superiore come motivazione, determinazione ed addestramento a tutti i nemici con cui si trovò a scontrasi. La qualità militare principale di Cesare mi sembra essere la sua visione strategica, sia in Gallai che poi nella guerra civile in tutto il bacino del Mediterraneo. Nonostante Cesare non possa vantare di essere rimasto imbattuto, le sue principali battaglie furono condotte in maniera magistrale dal punto di vista tattico. Pompeo ad esempio era famoso per non accettare battaglia in situazioni di inferiorità numerica (tranne che contro nemici di terz'ordine).
    3) Carlomagno non lo parogonerei neppure lontanamente agli altri due. Certo fu al personaliutà dominante della sua epoca. Sicuramente un buon condottiero. Inoltre disponeva dell'esercito numericamente di gran lunga più forte d'Europa (a mobilitazione compelta forse 100.000 fanti e alcune decine di migliaia di cavalieri). Anche nel suo caso tuttavia uanpersonalità meno determinata non avrebeb ottenuto probabilmente gli stessi risultati. Non dimentichaimo che governare un impero praticamente sprovvisto di un amministrazione è molto più difficile che vincere una singola battaglia.
     
  4. warlord

    warlord

    Registrato:
    19 Settembre 2006
    Messaggi:
    50
    Ratings:
    +0
    Annibale

    Vorrei fare un'osservazione riguardo ad Annibale. Nel senso che probabilmente era il miglior tattico della sua epoca, o almeno pari a Scipione (anche in letteratura la discussione è aperta). Secondo me era inferiore invece a livello di strategia, cmq il suo esercito non poteva definirsi il migliore, perchè le legioni erano senz'altro superiori, e se ben comandate hanno sempre battuto i cartaginesi.
     
  5. Panzer

    Panzer

    Registrato:
    26 Luglio 2007
    Messaggi:
    3.922
    Località:
    Bergamo
    Ratings:
    +9
    Penso che per il successo di un'operazione militare, si debbano unire appunto le capacità del comandante e la qualità delle truppe/mezzi schierati... Poi naturalmente un pò di fortuna non guasta...:approved:
     

Condividi questa Pagina