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Le "Fabbriche" dell'impero Romano

Discussione in 'Antichità' iniziata da AntonioLopezDeSanta Ana, 11 Marzo 2008.

  1. Mimmmo

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    Qualcuno sa dirmi qualcosa circa la popolazione italica dei Calibri? Dovrebbe essere un'antico ceppo del nord est(da quel che ricordo) con straordinarie capacità nel forgiare le spade. Ho letto che addirittura la leggendaria spada di Excalibur sarebbe stata in realtà un antica spada romana di ottima fattura forgiata presso queste popolazioni (ex calibur). Qualcuno ne sa qualcosa?
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    calibi, senza r ;)

    Comunque tornerebbe... nel periodo dei romani in India era conosciuto un sistema di produzione di acciaio molto avanti per i tempi, una sorta di lavorazione a crogiuolo che consentiva di ottenere acciai con elevata quantità di carbonio e una migliore purezza rendendo le armi molto più dure (non solo in superfice come con la cementazione) e difficili a perdere il filo (naturalmente il metallo veniva lavorato a pacchetto...).
     
  3. Mimmmo

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    A ecco...ora capisco perchè non li trovavo cercando su internet...
     
  4. ange2222

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    calibri!

    erano bravissimi a fare misure di precisione
     
  5. Mimmmo

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    Ange per favore torna a progettare cucce per cani che è meglio. :D
     
  6. ange2222

    ange2222

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    bau!
     
  7. ange2222

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    tornando in topic, credo che le vere "fabbriche" del tempo fossero i cantieri navali, non penso che fabbri e roba del genere avessero la struttura produttiva complessa come quella dei cantieri
     
  8. pak

    pak

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    Certamente non si può parlare di distretti industriali quali li conosciamo ora. Molto più semplicemnete erano agglomerati di piccole botteghe con attrezzature il + possibile standardizzate.
    Un esempio: il materiale grezzo veniva estratto da miniere anche molto lontane dal centro di fabbricazione. A quel punto veniva inviato verso i forni dove veniva raffinato il ferro. per farlo è sufficiente un forno di terracotta alimentato a legna o a torba. Si ottiene così una ghisa molto sporca verso il fondo del crogiuolo e un acciaio migliore verso la parte + alta...un professore di istituto tecnico ha fatto un esperimento poco tempo fà, di archeologia metallurgica molto interessante. Molto spesso questo procedimento veniva fatto in loco
    In seguito il materiale in lingotti veniva portato nelle fucine.
    Quì veniva di nuovo fuso e versato in forme (che molto probabilmente erano di misure standart). Con la rifusione si ottiene una prima lieve decarburazione che migliora le caratteristiche dell'acciaio.
    In seguito si eseguiva la sbozzatura, la tempra e la coniatura (a martello).
    Intendiamoci...l'acciaio non era di buonissima qualità..molto probabilmente il gladio non era esente da rottura durante il combattimento. Ogni piccola officina eseguiva il procedimento indipendentemente dalle altre. Non c'era un ciclo di produzione organizzato. Ma la manodopera non mancava e l'insieme delle botteghe sfornava abbastanza armi per coprire il fabbisogno.
     
  9. pak

    pak

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    Mi correggo....onde evitare tuoni e fulmini. Ho detto una cazzata colossale.
    I lingotti non venivano fusi...semplicemente venivano portati allo stato plastico (color giallo chiaro). Non erano quindi liquefatti ma bensì molto malleabili. In seguito veniva modellata la forma del futuro gladio tramite presse a maglio..o + semplicemente a mazzate. Poi seguiva la sbozza, la coniatura, la tempra e la rifilatura.
    Tutti questi procedimenti e il repentino cambio di temperatura favorivano in parte una sorta di cementazione semplice (decarburazione alle nella superficie esterna della lama) ed in parte raffinavano l'acciaio.
    Chiedo ancora scusa per l'imprecisione...ma al mattino ci metto un attimo a carburare..altro che acciaio!!:shy:
     
  10. ange2222

    ange2222

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    hai fatto bene a specificare,
    tanto non ho capito niente lo stesso :D
     
  11. GyJeX

    GyJeX

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    Stavo giusto per correggerti, te la sei scampata :facepalm:
    Comunque senza cementazione la tempra non funzionava granchè, anzi, rischiava di spaccare il ferro... Mi sfugge la questione dei crogioli, ero convinto fosse stato importato in europa solo nel 1600... Gli indiani usavano l'acciaio wartz che sfruttava appunto i crogioli fin dall' avanti cristo
     
  12. pak

    pak

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    Non ci credo....essendo un "quasi architetto" (toglierei il quasi) avrai sicuramente fatto un minimo di "scienza dei materiali" ... giusto per sapere da cosa è formata l'armatura del calcestruzzo.
    In ogni caso...è più semplice di quanto tu non creda.
    Tempra: trattamento termico consistente nel portare l'acciaio a temperatura superiore al valore di trasformazione austenitico (es: 1000°) per poi riportare repentinamente e velocemente il pezzo a temperatura ambiente (immersione in acqua).
    Cementazione: non è il caso del procedimento Romano in quanto è un trattamento termico-chimico. Parlerei di decarburazione. Perdita di carbonio in superficie che trasforma la struttura in martensite (molto dura per i primi 0.02 - 0.08 mm.
    Sbozza: Eliminare i bordi frastagliati.
    Coniatura: ribattitura a caldo o a freddo di un pezzo per definire la sua forma ...in genere è un implemento alla idoneità visiva ma nel caso di un gladio..diciamo che definiva la lama.

    EDIT: tutto sto casino per dirti che c'era una specie di primitiva industrializzazione.
     
  13. ange2222

    ange2222

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    con quello che pago di INARCASSA!
     
  14. Mcgerm

    Mcgerm

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    la storia industriale è un tema che mi appassiona ma che a parte qualche cosa ho poco approfondito.
    ricercando nel cervelletto qualche ricordo.
    lo stato romano controllava una serie di imprese che riforniva l'esercito di strumenti standardizzati (più o meno) quali: i gladi, e in generale le armi più diffuse e parti di vestiario (calzari, tuniche) e qualche elemento delle armature.
    penso che le "fabbriche" siano da intendere come un agglomerato omogeneo di botteghe artigiane, quindi 10-15 botteghe con magari una decina di addetti cadauna, ma conoscendo i romani potrebbero aver sviluppato anche un organizzazione più complessi con siti industriali di medie dimensione, giustamento come ricordava pak la manodopera non era un problema.
    naturalmente poi i fabbri della lagione potevano lavorare per esigenze immediate, riparando le armi rovinate o insieme ai genieri costruendo macchine per usi particolari (tipo le macchine d'assedio)
     
  15. pak

    pak

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    Non si tratta di "cementazione"....probabilmente ti riferisci ad un procedimento di "rinvenimento"....per rendere meno fragile la struttura....o di decarburazione...come ho scritto prima.
    In questo caso si parla di Bonifica (tempra + rinvenimento).
    I forni a crogiuolo...magari è improprio chiamarli così..ma non mi viene un altro termine, (moooolto rudimentali) appaiono molto prima dei Romani...altrimenti come avrebbero potuto realizzare forme complesse come una grata o una recinzione senza poter fondere il l'acciaio (che probabilmente era una ghisa ± ricca di carbonio)?
     
  16. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Ma la qualità generale delle armi romane come era? Rispetto a quelle di altri eserciti dell'epoca diciamo.
     
  17. GyJeX

    GyJeX

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    Magari non erano fabbri romani a produrre grate e recinzioni ;)
     
  18. Maglor

    Maglor

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    quotissimo... secondo alcuni studiosi nel cosiddetto periodo dei 5 "imperatori buoni" (ovvero nerva, traiano, adriano, antonino pio e marco aurelio) ci sarebbero state le potenzialità per fare il "salto" verso la rivoluzione industriale, potenzialità non sfruttate dal sistema economico romano, ancora troppo legato allo schiavismo...
     
  19. Armilio

    Armilio

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    Bhè,media...i così detti "barbari" erano ottimi fabbri...;)
     
  20. Armilio

    Armilio

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    Già.C'erano tutte le condizioni:capitali,manodopera,potenzialità tecnologiche.Solo che chi poteva far partire questa industrializzazione,i grandi proprietari terrieri,non avevano alcuna spinta a farlo,perchè gli schiavi costavano pochissimo,e quindi non c'era bisogno di diminuire il numero dei salari da pagare...
     

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