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La resistenza italiana

Discussione in 'Off Topic' iniziata da marcus_flx, 1 Giugno 2008.

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  1. Solctis

    Solctis

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    Ma se il PCI nel 1943 decise di allinearsi coi democratici e coi borghesi non dimostrò nei fatti di tradire le promesse di rivoluzione socialista?
    Inoltre assoggettandosi al volere di Mosca non dimostrò di tradire le promesse al popolo italiano subordinandosi di fatto al comitato centrale del PCUS (organo di un altro popolo come quello russo)?
    Si o no?
    Se si, parlare di orgoglio resistenziale è assurdo, com'è assurdo cercare di dare quella sorta di virginale purezza ad un movimento che colluse, porcheggiò e mangiò quanto se non più degli altri partiti a guerra finita con lo stesso nemico che proclamava di voler estirpare dal sacro suolo nazionale (liberato dall'invasore solo di nome dato che ad uno ne è seguito un'altro che si sciacqua i ciapet ancora oggi nei nostri mari). Movimento che quindi tradì de facto i rivoluzionari idealisti (come il Cascione di prima) che diedero la vita per una rivoluzione sconfessata dai dirigenti più che inclini a scendere a patti coi bVutti capitalisti (per dirla bertinottianamente).
    E' quindi possibile dire che come al solito i compagni italiani si dimostrarono molto poco compagni o troppo italiani e come tali, usi al servilismo verso la potenza di turno (in questo caso Mosca)?
    Ripeto, se si vuole parlare di purezza nelle cose, è cosa buona e giusta controllare il proprio passato per evitare di far venire a galla spiacevoli connivenze e siacevoli accordi con coloro che proclamavi tuoi nemici in tribuna politica, ma con cui ti accordavi al circolo del bridge.
    Io rispetto molto di più quei greci che mantennero fede a quanto detto (il potere ai lavoratori) e per questo furono spazzati via dalle forze conservatrici e dai servizi segreti americani ed inglesi, rispetto a quegli onorevoli pater patriae che si sciacquavano le fauci con socialisticheggianti annunci e poi finivano per accordarsi coi plutocratici capitalisti.
    Questione di coerenza che in Italia, si sa, è piuttosto carente.
    Per questo io Cascione, da scismatico eretico, lo rispetto molto di più di un qualunque Togliatti.
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    Vabbeh dai, ma è una cosa che fecero anche gli americani e gli inglesi... Il ciclotrone preso dai tedeschi a Parigi e montato a Berlino venne spedito a Philadelphia quando venne rinvenuto smontato per essere trasferito a sud... Il Torio Belga finì in Ighilterra, gli impianti di idrogenazione vennero smontati e divisi in parti uguali tra Francesi e Inglesi. Le torri di distillazione dell'acqua pesante della Siemens AEW vennero smontate e portate a los alamos, idem per il ciclotrone delle poste del reich, i francesi s'impossessarono di tutte e le 6 grandi fabbriche di cemento della Ruhr, per non parlare di tutti i capitali tedeschi in Inghilterra, Francia, USA, Norvegia, Italia, tutto fatto sparire, le aziende tedesche all'estero prima sequestrate, poi nazionalizzate e infine rivendute nel piano marshall, i libri salvati dai bombardamenti e custoditi a Coblenza vennero trasportati ad Hannover ma quasi 9mila volumi si sono "persi" in viaggio...

    Una particolarità sull'ossido di uranio catturato dai russi a Kummensdorf, si trattava dei cubi di uranio impiegati negli esperimenti G, praticamente esauriti durante le reazioni autoalimentati e la produzione di neutroni, serviva a ben poco, tant'è che per il loro primo reattore impiegarono uranio giapponese e cecoslovacco... Molto più utile l'uranio recuperato a Stoccarda (stuttgard, giusto ?) da john lansdale, che lavorava per alslos, a metà aprile del '45, si trattava di una parte delle scorte di ossido che "serviva" ad eisemberg per i suoi esperimenti sulle reazioni autoalimentate.
     
  3. feste

    feste

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    Minchia che guerriglia destra o sinistra partigiani o fascisti nazi o bolscevichi liberatori o invasori la verità sta sempre nel mezzo.
    Non serve scannarsi tutto è semplice lineare e naturale "prova a camminare solo sulla gamba destra poi prova con la sola sinistra e ti accorgerai che con entrambe si cammina meglio ed è più difficile cadere".;)
     
  4. ange2222

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    le tue sono parole "belle", ma la politica è una cosa diversa;
    la scelta di non fare la guerra civile fu sofferta, ma fu sacrosanta.

    Ti ricordo che il PCI (e in parte il PSI) continuarono per decenni ad opporsi all'adesione alla NATO e a richiedere l'uscita dall'Italia delle truppe USA.

    Riguardo alla subordinazione del PCI al PCUS c'è poco da dire, si era già visto in Spagna, purtroppo.
     
  5. ange2222

    ange2222

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    no
     
  6. Taglia

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    Si parlava di URSS e tedeschi, e io mi limitavo a quello dato che già siamo OT abbastanza pure parlando di URSS e tedeschi :asd: Comunque stavo riportando dei fatti, non è che intenda con questi apologizzare il comportamento di una o dell'altra parte.

    Grazie comunque per le informazioni, precise come sempre :approved:
     
  7. pak

    pak

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    No! si chiama "Real Politik".


    Bè...ma non hai scoperto l'acqua calda! Bisogna però analizzare il contesto....non era il momento di fare i "puristi" sulla pelle degli italiani.


    In nome della coerenza, tu mi giustifichi qualche centinaio di migliaia di morti, perlopiù innocenti? Non sono della tua idea.


    Il PCI (contrariamente al PCUS) nasce e si sviluppa (anche grazie al tanto criticato Togliatti) come movimento/partito in ambito democratico. Anche prima del famoso strappo del '69 (Berlinguer, primo e unico leader comunista ad aver rifiutato di sottoscrivere il trattato dell'internazionale in un infuocato discorso a Mosca ...due palle così) la subordinazione all' URSS è più di facciata che non nei fatti.
    La coerenza del non voler versare altro sangue è quella che mi piace di più...anche se ormai è fuori moda.
     
  8. feste

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    Quello che intendo dire io è che è inutile cadere sempre nel confronto chi ne ha fatte di più e chi è stato il più cattivo intanto non si arriverà mai ad una conclusione ed ognuno continuerà a pensarla a modo suo.Personalmente mi sento molto neutro ma pur sempre critico sia per ciò che riguarda le dittature,ma anche per quello che riguarda l'impocrisia di tutti i cosidetti liberatori,(questa mia posizione anche se la mia famiglia è stata toccata dalla guerra in modo da potermi far maturare un odio contro una fazione ben precisa,e difficile che possa cambiare)
    E' facile ragionare ora a freddo su fatti che sono accaduti in un passato si ancora recente,ma determinati da un contesto storico completamente diverso da quello attuale.La situazione europea dopo la prima guerra mondiale era una situazione molto particolare e se non si parte sempre da questo credo che a poco serva fare delle discussioni,ma ovviamente questa è mia opinione personale e quindi non condivisibile.
     
  9. Solctis

    Solctis

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    Le mie non son belle parole, sono (ovviamente a mio opinabilissimo giudizio) un'occhiata reale su di una cosa dipinta come epopea e fatta passare come leggenda, che in realtà si è rivelato un immenso affare economico e politico, come molte altre cose.
    Lo si può accettare o meno, a seconda dei punti di vista.
    Il PCI ed il PSI continuarono a contestare per decenni l'entrata nella NATO?
    Ci credo, perchè volevano farci entrare nel Patto di Varsavia e farci servire un tiranno che invece di stare a Washington stava a Mosca.
    Bell'affare, alla faccia della storiella della liberazione dallo straniero.
     
  10. Solctis

    Solctis

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    No si chiama doppiogiochismo; ossia l'arte di saper promettere la giustizia sociale pasteggiando coi capitalisti e spartendosi i soldi del piano Marshall portati dai servi dei padroni (d'oltreoceano).

    Infatti si fece gli opportunisti, sempre sulla pelle degli italiani, dato che si promettevano rivoluzioni sociali alle elezioni facendo accordi con quegli stessi borghesi che si proclamavano nei comizi come 'servi del capitale'. Diversamente invece i greci ci provarono, dimostrando che alle parole facevano seguire i fatti.


    Io non giustifico, io distinguo. Distinguo chi ebbe la coerenza per 'farla' la rivoluzione di cui parlava da chi invece ne 'parlò' fermandosi a questo.
    Per questo io rispetto i singoli rivoluzionari morti per le proprie idee, mentre mi fanno ridere i dirigenti nostrani.


    Demoche?
    Ma parli di quelli che spazzarono via (col tradimento) la Osoppo perchè non allineata sulle posizioni del PCI circa la questione orientale?
    Alla faccia della democrazia.:)
     
  11. marcus_flx

    marcus_flx

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    Vabbè mi sa che per ora mi limito ad scoltare tutti, vediamo se mi viene nel frattempo qualche cosa da chiedere :D
     
  12. ange2222

    ange2222

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    lo contestarono anche quando la scelta divenne quella dell'eurocomunismo.

    io guardo alla Resistenza non come ad un totem da adorare, ma come ad un movimento che contribuì a salvare il popolo italiano dall'abisso in cui si era gettato;
    non credo che le azioni umane tendano alla perfezione, ma credo che la scelta di combattere l'occupante di allora e il governo da esso appoggiato fosse l'unica scelta attuabile.
    La presenza ingombrante degli USA nel dopoguerra in Italia ci fu imposta dalla sconfitta militare e dalle scelte politiche dei nostri governanti da noi democraticamente eletti.
    In Francia decisero che non servivano truppe USA e ne fecero a meno.
    Da noi si riteneva fossero necessarie per arginare il patto di varsavia e restarono.
    Presenza ingombrante quella degli usa, soprattutto dopo il 1989, vista l'inutilità di essa per la difesa dei confini nazionali. (Sto andando troppo avanti con gli anni?)
     
  13. ange2222

    ange2222

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    o l'una o l'altra!
    o rispetti che cercò di fare la rivoluzione o rispetti che scelse la via democratica,
    se ti stanno sui maroni tutti e due allora capisco e accetto.
     
  14. Solctis

    Solctis

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    Per gettarci in un altro?
    Dai seriamente, accostare PCI e coerenza (o qualunque altro partito italiano sia ben chiaro) è una scelta impossibile da fare.
    Poi uno crede alla favolette che vuole.

    Rispetto chi combattè per i propri ideali cercando di fare la rivoluzione e non si comportò da infame per interessi di POTERE.
    Il PCI infatti nel giuliano non si allineò al CLN e stette con l'armata jujoslava per una questione di potere, dato che non voleva concorrenti scomodi nell'ambito della liberazione della zona.
    Questo lo si vide con la pulizia di tutti i non allineati durante l'occupazione jugoslava di Trieste.
    La Osoppo stava nel mezzo e nel pagò le conseguenze solamente perchè per loro resistenza non voleva dire cedere Trieste, Gorizia, l'Istria e la Dalmazia, bensì voleva dire libertà di decidere cosa fare senza che qualcuno decidesse da un balcone (scelta rispettabilissima per carità).
    Cascione fu umano col nemico e dimostrò la propria buona fede, quelli della Garibaldi-Natisone non posso dire cos'erano; per questo umanamente lo rispetto.
     
  15. pak

    pak

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    E figurati se non finivi nell'irredentismo!!
    Vai a monte delle cause. Se il tuo buon crapapelada si fosse fatto i mazzi suoi probabilmente l'Istria e la Dalmazia sarebbero ancora tricolori, non staremmo quì a parlare di resistenza o altro ma di come sono belle le viole di maggio.
    Come dice Angee, non considero la resistenza priva di difetti o estranea a errori/orrori, ma da quì ad imputargli ogni male possibile dell'Italia odierna ce ne passa.
    Nonostante le divergenze tra rossi, bianchi e monarchici, i partigiani e chi li comandava, evitarono una guerra civile che sarebbe potuta essere sanguinosissima a cui sarebbe potuta seguire una sorta di tirannia reazionaria (destrosa o sinistrosa) come avvenne per i Greci.
    Sinceramente sono contento che qualcuno sia stato incoerente, sono felice che qualcuno abbia inghiottito orgoglio e peteggiato onore.
     
  16. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Sinceramente anch'io. In fondo il PCI dell'epoca come dice giustamente Solctis mirava ad un comunismo allineato all'URSS, il che ci avrebbe portato a condividerne il destino. Oltretutto, all'epoca ben pochi conoscevano gli orrori stalinisti quindi moltissimi non avevano idea dell'incubo a cui avrebbero potuto dare vita.

    Una rivoluzione col suolo occupato da ingenti forze angloamericane sarebbe stata un mezzo suicidio, o peggio l'innesco per una guerra URSS-USA tutt'altro che fredda.

    Sinceramente, anch'io preferisco che abbiano lasciato perdere e abbiano tentato di vincere democraticamente, almeno di provarci.

    Gli inciuci e i tradimenti vari sono arrivati dopo, a mio parere. La scelta della rivoluzione/non rivoluzione credo sia stata dettata dallo stato pietoso in cui versava il Paese.

    E poi insomma, Solctis, si stigmatizzano le stragi partigiane (anche quelle ""coerenti"") e poi dici che avresti apprezzato idealmente un tentativo di rivoluzione che avrebbe moltiplicato le atrocità? Se certe formazioni si comportavano in quel modo contro formazioni formalmente "alleate" cos'avrebbero fatto in una guerra civile? Si sarebbe risolta in un bagno di sangue e alla fine gli angloyankee avrebbero calmato la situazione a bombardamenti e cannonate. O peggio, si sarebbe mossa l'URSS!
     
  17. hallroach

    hallroach

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    Non credo che il PCI avrebbe potuto scegliere una via diversa dall'accettazione delle elezioni democratiche. Yalta aveva stabilito le sfere d'influenza e l'Italia ricadeva in quella americana. Inoltre con tutte quelle truppe USA sparse nel territorio gli eventuali resistenti comunisti sarebbero stati spazzati via in breve tempo.
     
  18. picocco

    picocco

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    Giusto! Io poi continuo a pensare che Togliatti, che gli orrori staliniani li conosceva bene, non avesse molta voglia di diventare "sovietico".
     
  19. ange2222

    ange2222

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    la risposta non è così semplice e immediata!
    anzitutto c'è l'esempio della Grecia, poi non bisogna scordare che in quel momento gli alleati dei sovietici erano a pochi metri da Trieste.

    Gli USA sarebbero stati disposti a intervenire sia in Grecia e in Italia contro i loro stessi ex-alleati?

    L'opinione pubblica americana avrebbe accettato altri migliaia di morti americani in Italia?

    boh!

    io non en sono sicuro.
    Avremmo avuto un'Italia del Nord e un'Italia del Sud come Vietnam, Corea e Yemen?
     
  20. hallroach

    hallroach

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    Possibile, ma difficilmente i sovietici si sarebbero mossi considerati appunto gli accordi di Yalta e soprattutto la la superiorità nucleare degli USA.
     
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