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La famiglia Meier - una storia bavAARese

Discussione in 'Victoria: Un Impero Sotto il Sole' iniziata da Dark_Angel_Of_Sin, 20 Settembre 2011.

  1. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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  2. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    news

    21/09/2011 l'inizio è rinviato, in quanto sto ancora cercando un modo decente di scrivere l'AAR, per scostarmi dal mio solito stile. Oltre a questo sono arrivato al 1931; la Baviera è la III potenza mondiale :D
    21/09/2011 finita la partita.. per pochi punti non ho scalzato la Francia dalla II posizione :(



    saluti
    DAoS
     
  3. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    Capitolo I - Introduzione

    1.
    Monaco era molto fredda ed umida quel pomeriggio constatò Hans Meier, forse anche troppo anche se era gennaio; con questi pensieri accellerò il passo verso la sede dello 'Zeitung von München', dove aveva appuntamento col suocero.
    Arrivato al giornale corse subito verso l'uffocio del direttore, si sistemò come meglio potè ed entrò nella stanza.
    "mi avevate fatto chiamare, signore?" chiese Hans, entrando nel sancta sanctorum del suocero
    "si, figliolo, siediti pure" rispose Wilhelm Hansen, accendendosi la sua pipa, reliquia delle campagne napoleoniche "ci sono importanti novità che vorrei discutere con te"
    "con me?" chiese Hans
    "dopotutto sei il mio erede" disse Hansen, espirando del fumo "ad ogni modo, conosci gli ultramontani?"
    "non sono quel partito cattolico?"
    "già, alquanto ortodosso oserei anche dire" continuò il direttore "non è che mi stiano molto simpatici, intendiamoci"
    "ma?"
    "il freiherr Karl Gräser, che tu conosci, mi ha fatto un'offerta per loro conto"
    "per il giornale?"
    "esatto, vogliono assumerne il comando" il direttore aspirò il fumo dalla pipa e, espirandolo, continuò "ma abbiamo un disperato bisogno di danaro"
    "capisco.." disse Hans, scuotendo la testa "è necessario"
    "già. Ad ogni modo domani il freiherr sarà qui per discutere dell'accordo" posò la pipa sulla scrivania "non c'è altro per il momento"
    "a domani, allora"
    Hans uscì dalla stanza, un turbinio di pensieri nella sua mente, e si diresse a casa a consigliarsi con la moglie, in quanto la proposta del vecchio lo aveva molto stupito, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto prendere le redini del giornale, ma non se lo aspettava così presto.

    2.
    Il pomeriggio seguente si tenne, presso la sede dello Zeitung, si tenne la riunione tra i maggiori esponenti del partito ultramontano e la direzione del giornale.
    "sono lieto di avervi qui" esordì il direttore "io sono Wilhelm Hansen e questo è il signor Hans Meier, marito di mia figlia e vicedirettore del giornale" hans si stupì della nuova qualifica
    "grazie a voi, signor Hansen" rispose Gräser "ha considerato la nostra offerta?"
    "si, freiherr" rispose il direttore "ma vorrei entrare nel merito dei cambiamenti che vorreste effettuare"
    "la direzione resterà a voi, s'intende" cominciò il politico "ed alla vostra famiglia" guardò per un momento Hans, per sottolineare la sua frase "poi ci premureremo di togliere alcuni elementi, come dire, indesiderati"
    "capisco" mormorò il direttore
    "in sostanza questo è quanto, il vostro giornale potrà continuare sulla sua linea editoriale, mentre noi ci occuperemo della parte finanziaria"
    "e quella politica?" intervenne Hans
    "confido nel vostro buon senso" il politico sorrise "avete altro da chiedere?"
    "mi pare un ottimo accordo"
    "molto bene, signor Hansen, le farò avere in dettaglio quanto ci serve"
    "vi ringrazio, freiherr"
    "grazie a voi, direttore"
    "sottomessi, uh?" chiese Hans, dopo che la porta si fu richiusa alle spalle della comitiva politica
    "non potevo fare altro, spero tu capisca"
    "si, signore" sospirò Hans scuotendo la testa "tuttavia questo accordo ci limiterà molto"
    "lo so perfettamente, ma dobbiamo sopravvivere anche noi e, comunque ci lasceranno un'ampia libertà d'azione"
    "speriamo"
    "torna al lavoro ora" chiuse il direttore "voglio le correzioni delle bozze entro un'ora"
    "sissignore" rispose Hans, uscendo


    [​IMG]
    Stato della Baviera ad aprile 1836

    3.
    Qualche mese dopo a Monaco Hans sentì bussare alla porta di casa; non avendo servitù, a causa delle strettezze economiche, andò di persone e, attraverso lo spioncino vide una persona vestita di nero, nonostante il grande caldo di quella sera.
    Hans mise la catena ed aprì la porta "che volete?"
    "mi manda il ministro Gräser, vogliate seguirmi, prego"
    "il ministro?" Hans si stupì, anche se gli ultramontani erano al governo da qualche mese non si aspettava che il freiherr fosse un personaggio così importante
    "guardi qui" lo sconosciuto gli fece vedere un documento, che attestava la veridicità delle sue affermazioni
    "d'accordo, datemi il tempo di vestirmi ed arrivo" disse Hans, prima di chiudere la porta. Poi andò ad avvisare la moglie, si vestì e fu subito in strada. Lo sconosciuto si diresse verso una carrozza, sulla quale salirono.
    "che vuole da me il ministro?" chiese Hans, una volta salito a bordo
    "affari di Stato" disse lo sconosciuto "non so altro"
    il resto del viaggio venne passato in silenzio, perché ogni tentativo che Hans fece per discorrere con il compagno di viaggio veniva rapidamente frustrato dal silenzio di quest'ultimo.
    Dopo una mezz'ora arrivarono al palazzo del governo dove, velocemente, Hans fu introdotto alla presenza del ministro
    "buonasera, ministro" disse una volta entrato
    "a Voi, herr Meier" rispose "sedetevi, vi prego" Hans obbedì "mi scuso per il modo in cui vi ho fatto chiamare, ma la questione è importante e confidenziale"
    "ditemi pure, signor ministro"
    "il partito è in crisi, l'ala oltranzista del partito, con le sue leggi restrittive, sta mandando su tutte le furie sua maestà, Luigi I"
    "lo immaginavo" rispose di getto Hans
    "cosa?" il ministro si stupì "sono informazioni riservate"
    "ho le mie fonti e so interpretarle, signor ministro" rispose Hans
    "giusto, giusto" rispose, accondiscendentemente, Gräser "vi capisco. Comunque, la questione è questa: il Re probabilmente scioglierà il parlamento per affidarlo ai conservatori del vecchio Riesch"
    "ed io, come direttore del vostro giornale, dovrei fare qualcosa?"
    "no, non è questo che voglio da voi, signor Meier" Hans si stupì molto dell'affermazione "cos'avete signor Meier?" chiese il politico
    "questa vostra affermazione mi stupisce, signor ministro"
    "date le mie capacità diplomatiche, Riesch mi ha contattato per confermarmi alla guida di questo ministero, anche vista la mia appartenenza all'ala liberale degli ultramontani"
    "mi congratulo per le vostre doti, signor ministro" ironizzò Hans
    "e data la mia affezione" il ministro non fece caso alle parole di Meier "per il vostro giornale ho chiesto a lui, come capo del partito, se era interessato a finanziarlo"
    "ora la cosa si fa interessante"
    "e lui ha risposto in modo affermativo"
    "ne sono felice"
    "anche io, avete sempre fatto un buon lavoro, sia voi che il bostro predecessore, che riposi in pace" rispose Gräser "tuttavia bisognerà aspettare il via libera"
    "e come mi comporterò nel frattempo?"
    "come ha sempre fatto, signor Meier, quando cadranno gli ultramontani voglio subito un articolo che dichiari come la migliore guida del Paese, Riesch, sia di nuovo al timone del governo"
    "sarà fatto, signor ministro"
    "sapevo di poter contare su di voi" il ministro si appoggiò allo schienale della poltrona, compiaciuto "poi potrà dare libero sfogo ai suoi uomini, contro i precedenti finanziatori" Hans stava per rispondere ma il ministro lo zittì "so che avete accettato l'accordo con poca voglia, siete uno spirito libero"
    "già"
    "e patteggiate per i conservatori"
    "Riesch è una brava persona"
    "infatti; ad ogni modo questo è quanto. Alla prossima, signor Meier"
    Hans si alzò, salutò il ministro e si avviò verso casa, sempre scortato dall'uomo sconosciuto che lo aveva prelevato poche ore prima.
    Poche settimane dopo il Re sfiduciò il governo ed incaricò Arnold Riesch di formarne uno nuovo. I conservatori, appena saliti al potere, abolirono rapidamente tutte le leggi volute dal passato regime e, onorando l'accordo di Gräser, cominciarono a finanziare lo Zeitung von München che divenne rapidamente uno tra i più popolari giornali di Monaco, grazie anche ai suoi dettagliati articoli di politica estera, riguardanti l'area germanica.

    4.
    I successivi cinque anni videro una grande espansione dello Zeitung von München, che divenne il più letto del regno. Grazie all'imponente flusso di denaro generato da questa diffusione Hans Meier fu in grado di riordinare la sua vita e di cominciare, grazie anche alle raccomandazioni di Gräser, a frequentare i circoli politici più in vista della capitale.
    In una di queste occasioni, nel settembre del 1841, che il ministro degli esteri, freiherr Karl Gräser, lo prese da parte e, dopo i saluti di rito, gli disse di seguirlo in un ufficio lì accanto
    "vi ho fatto venire qui, signor Meier" cominciò il ministro "perché la questione è riservata"
    "riguarda all'articolo sui monopolisti di Ingolstadt?"
    "non solo" rispose il politico "per prima cosa devo dirvi che anche il Re legge il vostro giornale"
    "ne sono onorato" rispose Hans, inchinandosi "spero che Sua Maestà lo trovi di suo gradimento"
    "si, si" il ministro liquidò la faccenda "comunque ho un incarico per voi"
    "sentiamo"
    "ho letto i vostri articoli sulle rivolte nell'Hessen-Darmstadt e nell'Hannover"
    "dei buoni pezzi" ammise Hans
    "comunque il Re, per mio tramite, vuole vederci chiaro"
    "con tutto il rispetto, non sono un suo agente"
    "al momento no" ammise Gräser "ma penso che per denaro.."
    "di che cifra stiamo parlando?" Hans si fece più interessato
    "mille corone al mese," rispose il ministro "la riconoscenza del Re e, inoltre, soddisfazione per il vostro gusto per l'avventura"
    "e cosa dovrei fare?"
    "niente di impossibile, recarvi a Wiesbaden e riferire a me" Gräser sorrise "ed al vostro giornale, gli avvenimenti"
    "mi pare un buon incarico"
    "accettate, quindi?"
    "chiaramente, signor ministro"
    "eccellente"


    [​IMG]
    Le prime avvisaglie della rivoluzione in Germania

    5.
    Hans Meier, per i successivi due anni, continuò a fare la spola tra Wiesbaden e Giessen, riferendo quasi mensilmente gli sviluppi delle rivolte in quelle città a Monaco. Questi continui viaggi non gli impedirono, tuttavia, di presenziare all'apertura del Valhalla, a Donaustauf, e di occuparsi della faccenda di Ingolstadt.
    Quest'ultima, che si concluse nel 1843 con l'arresto di numerosi esponenti della classe imprenditoriale, diede grande prestigio allo Zeitung von München, che aveva seguito da vicino l'inchiesta ed aiutato gli sforzi delle autorità per porvi fine. L'anno successivo, con l'estinzione degli ultimi focolai di rivolta nell'Hessen-Darmstadt Hans Meier fu richiamato da Gräser a Monaco.
    Come le altre volte l'incontro si tenne al ministero degli esteri, dove il freiherr Gräser aveva il suo ufficio
    "benvenuto signor Meier" disse "ed ancora complimenti per il suo lavoro"
    "grazie, signor ministro"
    "non dovete ringraziarmi, signor Meier" rispose il ministro "avete sentito della costituzione greca?"
    "qualcosa, non ne so molto, ed il giornale non ha interessi in quella zona"
    "guardia!" gridò il ministro e, quando questa si presentò "chiama il consigliere Weissmann e digli di attendere nella sala blu"
    "sissignore" rispose questa, allontanandosi
    "Weissmann?"
    "è il nostro agente ad Atene, le fornirà tutte le informazioni necessarie"
    "a fare che?"
    "quella costituzione porta con sé idee pericolose, signor Meier, e sarà vostra cura smontarle quanto prima, ha visto le conseguenze di queste idee liberali a Wiesbaden"
    "mhm"
    "non ne siete convinto?"
    "penso che deciderò in seguito, dopo aver sentito il signor Weissmann"
    "ricordatevi che non è saggio mordere la mano che vi nutre"
    "capisco, signor ministro" disse Hans alzandosi "mi troverete nella sala blu, allora"
    "buon lavoro, signor Meier"
    Pochi giorni dopo usciva, sullo Zeitung von München, un duro articolo sulla costituzione greca, a firma del direttore Meier.


    [​IMG]
    La Costituzione Greca

    6.
    Negli anni successivi il giornale di Hans Meier continuò a diffondersi in Baviera ed anche all'estero, soprattutto negli Stati confinanti. Questa diffusione aumentò le entrate e di conseguenza il benessere di Hans che, finalmente libero da preoccupazioni finanziarie, prese a viaggiare, visitando gli uffici del giornale nel Baden, nel Württemberg, nella Sassonia ed a Francoforte.
    La situazione nell'area tedesca, dopo le rivolte del '41 e le idee portate dalla costituzione greca, restò tranquilla fino all'inizio del 1845 quando nuove rivolte scoppiarono in Prussia, nel Württemberg e nel Baden. In quest'ultimo Stato il dilagare delle rivolte fece impensierire non poco il Luigi I, Re di baviera, che decise di muovere l'esercito verso il confine, preoccupato della piega che la situazione stava prendendo.
    Nel giro di un anno gran parte delle città del Baden, infatti, avevano capitolato alle forze ribelli, ed erano da queste controllate mentre l'esercito regolare andava dissolvendosi.
    In quei giorni pieni di preoccupazioni, Hans Meier venne nuovamente convocato dal ministro Gräser, anche lui preoccupato dalla situazione nello Stato confinante.
    "mi avete chiamato per la situazione nel Baden?" chiese Hans dopo i saluti di rito
    "siete perspicace, signor Meier" rispose il ministro
    "non era difficile immaginarlo"
    "questa volta, però, Sua Maestà è molto più preoccupato"
    "immagino, i miei corrispondenti parlano di intere città cadute in mano ai ribelli"
    "temiamo che queste rivolte si propaghino" sospirò il ministro "avete fatto un buon lavoro cinque anni fa"
    "volete inviarmi di nuovo all'estero?"
    "questa volta sarà più facile per voi, il vostro giornale viene letto abitualmente nel Baden" ripose il ministro "potrà spacciarsi per inviato dello 'Zeitung von München' ed ottenere molte informazioni"
    "a maggior gloria del giornale e del regno, uh?"
    "esatto, signor Meier" Gräser sorrise "accettate quindi"
    "non penso di avere altra scelta, freiherr Gräser"
    "ma è un'ottima scelta" il ministro sorrise nuovamente "attendo i suoi rapporti sulla situazione"


    [​IMG]
    Le rivolte liberali infuriano nel Baden
     
  4. Pandrea

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  5. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    why???


    saluti
    DAoS
     
  6. Pinky

    Pinky

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    Perchè lol
     
  7. Mac Brian

    Mac Brian

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    Bell'AAR, si preannuncia interessante. Comunque siamo in un forum, i vari rotfl, lol li potete scrivere in chat, alla fine è spammaggio puro, dato che poi si aggiungerà un post in qui dovete spiegare che cosa intendevate dire :D
     
  8. Vestinus

    Vestinus

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    Idea originale e ottimo stile! Vogliamo la confederazione germanica del sud!!!

    Che voglia da AAR :)asd:) dopo il 28 farò delle partite di prova per valutare un aar di vick2 con gli Stati Uniti d'America Centrale
    Sono indeciso sul nome: opzioni
    -c'entra sempre!
    -c'entra, c'entra...
    -centralmente
    -i centralissimi
    -là nel centro!
     
  9. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    niente confederazione germanica del sud (almeno nel nome) sarei stato vassallo dell'austria e non mi andava :p
    ad ogni modo mi tocca stoppare il tutto perché devo perdere il mio tempo dietro alla tesi di laurea al momento XD

    saluti
    DAoS

    p.s.
    io c'entro?
    casini.. LoL
     
  10. Vestinus

    Vestinus

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    capisco...il28 c'ho un esamozzo tosto e sto pure messo malissimo

    sennò "c'entriamo?" :lol:
     
  11. andy

    andy

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    Molto carino!Lo seguirò!
     
  12. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    aar sospeso per mancanza di una connessione seria.. i'm sorry

    saluti
    DAoS
     

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