LA CROCE E LA MEZZALUNA PROLOGO Sin dal tempo delle legioni romane le aspre montagne della penisola iberica hanno visto il passaggio di innumerevoli schiere di soldati e sui loro aridi pendii sono stati fondati moltissimi regni e principati.Il regno di Leon, unito da pochi anni al regno di Castiglia, è l' ultimo di questo regni ad essersi stabilito tra i picchi montuosi affacciati al Golfo di Biscaglia e la dinastia degli Jimena, emersa da meno di cento anni, domina su un vasto territorio, esteso dalla Galizia al confine col piccolo regno di Navarra, dall' Atlantico al fiume Douro. La capitale è posta a Leon.La morte di Sancho II e l' ascesa al trono del fratello Alfonso segna l' inizio della storia gloriosa della Reconquista e della cacciata degli infedeli dal suolo della Spagna. Un'era è finita, un' altra era sta per cominciare e i libri di storia parleranno di essa per secoli come l' era " della Croce e della Mezzaluna ".
caruccio il regno di leon: se sei veloce puoi ritrovarti con 4 regni senza usare una volta l'esercito...
A dire il vero al momento è una fase leggermente delicata .... sono già al terzo sovrano, il Leon si è staccato e la Navarra ancora non si è unita e dubito che si unirà a breve ... spero di risolvere la faccenda Leon in fretta e portare a termine la riconquista ...
ma quindi non sei riuscito a complottare per assassinare e prenderti nemmeno uno dei 3 regni? che sfortuna, di solita in galicia vogliono tutti assassinare il re...stai attento però: è inutile andare a reconquistare alcunché se prima non si sono uniti i regni cristiani sotto un'unica bandiera, altrimenti appena arrivano gli almohravidi e gli almohlaidi non riesci a tenere nulla...
Sono partito nel 1080 ... C'è solo più il regno di Castiglia ... Leon e Galizia sono già state riunite sotto il dominio dei Jimena. Rimangono Aragona e Barcellona. Ma sono già state circondate dai miei domini e messe al riparo.
ALFONSO IV JIMENA detto IL VALOROSO 1072 - 1095Parte prima Quarto figlio di re Ferdinando I di Castiglia e consorte di Leon e della regina Sancha I di Leon e consorte di Castiglia, Alfonso nacque nel 1040.Salito al trono alla morte del fratello Sancho II, avvenuta il 7 ottobre 1072, Alfonso riunì sotto il suo scettro i domini che la madre aveva spartito alla morte del marito, creando un regno esteso dal Finisterre ai Pirenei occidentali e dal Golfo di Biscaglia al fiume Douro. Dopo aver riunito i suoi possedimenti, Alfonso si sposò con Costanza di Borgogna, figlia del duca Roberto il Vecchio e nipote del re di Francia Roberto II.Per 8 anni il sovrano si dedicò al suo regno, restaurando chiese, edificando conventi, innalzando mura e torri, fondando nuove città e castelli, riformando l' esercito in vista di future campagne di espansione verso sud e cercando di mantenere i vassalli in pace con lui e tra di loro. Aveva capito infatti che il solo modo per impedire agli arabi di proseguire l' avanzata verso nord era creare davanti al loro cammino un regno solido, compatto, unito al suo interno e sopratutto militarmente importante.Finalmente, nella primavera del 1080, Alfonso ebbe l' occasione per dare inizio alla nuova fase della Reconquista, e a metà maggio dichiarò la guerra santa per Beja.Per prima cosa Alfonso divise il suo esercito in tre tronconi: i primi due, guidati dai duchi di Porto e di Leon, forti di circa 5000 uomini ciascuno si schierarono ai confini del regno, pronti ad avanzare e intercettare le forze arabe in risalita per poi sconfiggerle e iniziare gli assedi alle loro fortezze; un terzo gruppo di uomini, forte di 6000 uomini sarebbe rimasto in Galizia e di li sarebbe imbarcato per attaccare Lisbona dal mare.Andò tutto o quasi come Alfonso aveva previsto: i mori furono sconfitti ai primi di giugno poco oltre il loro confine dalle forze congiunte di Porto e di Leon, mentre il contingente in Galizia fu inviato a difendere Bragança dall' assedio di un piccolo contingente arabo che fu battuto alla fine di giugno e costretto alla ritirata. Subito dopo l' esercito di riserva tornò in Galizia, fu imbarcato e dopo dieci giorni di navigazione sbarcò presso Lisbona che fu posta sotto assedio. La guerra proseguì con gli assedi e qualche rara scaramuccia fino all' autunno del 1081, quando l' emiro di Beja si arrese.Il primo passo per la riconquista della penisola era stato fatto e da quel momento la stella di Alfonso cominciò a splendere nella storia.Nel frattempo era divenuto anche padre di una bambina, Isabella, nata il 10 gennaio 1081 e destinata ad essere l' erede. Dopo la nascita di Isabella, Alfonso si dedicò alla cura dei nuovi domini, affidati ad un cortigiano nominato appositamente duca di Beja, e per tre anni restaurò edifici, mura, riconvertì le antiche moschee in chiese, aprì mercati, porti e innalzò nuovi castelli. Era un ducato di confine e andava protetto al massimo da eventuali ritorsioni arabe.Essendo un fautore della teoria secondo la quale la difesa migliore è l' attacco, Alfonso, a partire dal 1083, si diede da fare per organizzare nuove spedizioni, e questa volta decise che la vittima sarebbe sarebbe stato l' emiro di Saragozza, cui Alfonso intendeva strappare i possedimenti che rientravano nel ducato di Aragona.La guerra iniziò il primo marzo 1084. Ancora una volta Alfonso architettò una strategia d' attacco e di difesa assieme: due corpi d' armata, partendo dalle postazioni a Soria e dalla Navarra, avrebbero invaso l' emirato da ovest e da nord, mentre un terzo contingente sarebbe rimasto di guarda a Najera, in modo da poter attaccare sia attacchi da sud che da est o da nord-est. Sventato il pericolo lo stesso corpo d' armata doveva fungere da rinforzo al più debole degli altri due contingenti.La tattica di Alfonso funzionò ancora: i primi due contingenti invasero l' emirato sconfiggendo facilmente le forze arabe che tentavano di riunirsi per marciare su Soria, e ponendo poi l' assedio ai castelli arabi. Il terzo contingente invece fu inviato a nord, in Biscaglia per bloccare un tentativo arabo di penetrare nel regno lungo la costa atlantica. Tentativo che fallì miseramente il 25 maggio con la battaglia di Bilbao. Subito dopo la vittoria, il terzo contingente marciò a sua volta su Saragozza, la pose sotto assedio e il 24 settembre 1085 entrò nella città conquistata.Nemmeno tre mesi dopo l' emiro si arrendeva e tutti i suoi domini furono annessi al regno di Castiglia-Leon.Alfonso li trasformò nel ducato di Aragona e lo affidò alle cure di uno dei suoi cortigiani. La Reconquista procedeva. Presto forse, la Spagna sarebbe stata libera dalla feccia araba e unita sotto la corona di Castiglia-Leon.
ottimo inizio! ora vinci la battaglia con le immagini (sono tutte piccoli e non si ingrandiscono, o forse mi sono perso qualcosa io?) e la spagna sarà tua!
è pur sempre un inizio ..... è che non riesco io a metterle grandi ... di solito quale opzione scegliete voi con imageshac?
Punto 1: quando uploadi seleziona 1280x1024. Punto 2: Apri l'immagine e poi prendi l'URL con il tasto destro del mouse. Sempre fatto così, sempre andato benissimo.
Il 10 giugno 1086 Alfonso potè festeggiare la nascita della seconda figlia., chiamata Sancha come la nonna, e subito dopo diede inizio ai preparativi per la mossa successiva: sottrarre all' emiro il ducato di Badajoz e spingersi in tal modo nel cuore dei possedimenti arabi nella Spagna centrale. Ma mentre stava per terminare i preparativi gli Abbadidi furono sconfitti dagli Almoravidi che si presero tutti i loro possedimenti e costringendo pertanto Alfonso a cambiare i piani, per proteggere il fronte più esteso. Questa volta il piano fu semplificato al massimo: prima di qualsiasi assedio gli eserciti castigliani uniti avrebbero cercato di dare battaglia alle truppe arabe in modo da renderle inoffensive e solo dopo dividersi e assediare le città e i castelli rivendicati. La guerra scoppiò il primo febbraio 1087 e come Alfonso aveva previsto gli Almoravidi erano più forti dell' ultima volta ma ingenui allo stesso modo. Marciarono verso la capitale castigliana con due eserciti di circa 9000 uomini ciascuno e pertanto Alfonso si limitò a riunire tutto il suo esercito, rinforzato dai 2.500 mercenari che aveva arruolato, e dalla sua posizione centrale potè attaccare separatamente i due eserciti arabi e sconfiggerli infliggendo per altro numerose perdite agli arabi. Subito dopo gli eserciti castigliani si divisero e diedero inizio all' invasione e agli assedi. La guerra fu più lunga delle precedenti perchè più volte gli assedi dovettero essere sospesi per impedire a sparuti contingenti arabi di penetrare nel regno. Comunque, dopo oltre due anni era ormai chiaro che Alfonso aveva vinto e, seppure a malincuore, il sultano almoravide cedette e firmò la pace di Astorga, il 10 luglio 1089. Il regno di Castiglia dopo la conquista di Badajoz ( 1087 - 1089 ) Felice per la conquista di Badajoz e galvanizzato per la terza vittoria sui mori, ritenuti fino ad allora quasi invincibili, Alfonso non perse tempo a organizzare una strategia per la guerra successiva. Si limitò a decidere di attaccare il piccolo e debole emirato di Balansija, con l' obbiettivo di entrare in possesso in seguito del ducato di Valencia.La guerra scoppiò il 10 febbraio 1090 e le truppe castigliane non persero tempo ad invadere l' emirato, spazzando via le sue milizie e ponendo sotto assedio la sua capitale.I deboli tentativi del emiro Hudida di intervenire in soccorso dell' alleato fallirono tutti miseramente e già il 5 novembre 1091 il piccolo emirato era stato occupato e conquistato dall' esercito castigliano.L' esercito castigliano si prepara all' invasione dell' emirato di Valencia La prima guerra per Valencia era stata vinta facilmente e Alfonso attese solo 3 mesi prima di iniziare la seconda, attaccando direttamente l' emiro Hudida questa volta.Anche questa volta non utilizzò nessuna strategia particolare, limitandosi ad invadere e sbaragliare ogni esercito che gli fosse capitato a tiro.La guerra iniziata il 10 marzo 1092, era già formalmente conclusa sei mesi dopo con la sconfitta delle forse arabe presso Deniyya il 13 settembre. Gli undici mesi successivi furono impiegati assediando e conquistando una dopo l' altra tutte le città e i castelli nemici. La pace fu firmata a Castellon il 7 agosto 1093. Il nuovo ducato di Valencia fu affidato a Xelmirio Xelmirez, che era un cortigiano ma anche l' ultimo esponente di una importante famiglia nobiliare.Bloccata ogni via di avanzata verso nord agli infedeli e allo stesso tempo tempo bloccando ogni via di espansione verso sud al re di Navarra e al duca di Barcellona, Alfonso si diede alacremente da fare per ricacciare ulteriormente indietro i potenti Almoravidi e preparò attentamente i piani per l' invasione del ducato di Toledo che intendeva conquistare.Questa volta era necessario il massimo sforzo per poter battere i potenti eserciti arabi e Alfonso decise di tendere una trappola ai nemici, lasciando un ampio varco aperto tra i due eserciti che aveva creato. In tal modo avrebbe potuto tagliare loro la ritirata quando l' esercito principale li avesse sconfitti in una grande battaglia campale. Bloccata ogni via di fuga le truppe arabe sarebbero state cancellate con poco sforzo.Le forze castigliane e almoravidi all' inizio delal guerra di rivendicazione per Toledo ( 1094 - 1095 )Il piano funzionò alla perfezione. Il 3 maggio 1094, dopo aver respinto il primo tentativo arabo di attaccare Badajoz, le forze castigliane presero in trappola l' intero esercito nemico presso Toledo e lo sconfisse in un' epica battaglia campale che costò la vita e oltre 5000 musulmani e a 3500 castigliani.La battaglia di Toledo ( 3 maggio 1094 )Dopo la disastrosa sconfitta e la subitanea perdita di Toledo, il sultano, scampato alla morte per un soffio, tornò in Marocco e si diede da fare per arruolare tutte le truppe possibili ed entro sei mesi un nuovo esercito di 22000 uomini era in marcia contro Toledo.Alfonso sapeva di non poter battere un esercito di quelle dimensioni con i suoi 15000 soldati già provati, fu così per decise di beffare nuovamente gli arabi e inviò un contingente per nave a minacciare le coste marocchine. Il sultano ci cascò e lasciò indietro 5000 uomini che naturalmente non trovarono nessun esercito nemico, che non era mai sbarcato. Il 24 aprile 1095, davanti alle mura di Madrid, il 18000 arabi furono sbaragliati nuovamente dalle truppe castigliane rinforzate nel frattempo da 3000 aragonesi giunti in soccorso e da 2000 mercenari arruolati dal Alfonso. A quel punto il sultano non potè fare altro che chiedere la pace e il trattato fu firmato il 20 luglio. Ma non fu Alfonso a firmare la pace, bensì suo fratello Garcia, salito al trono 5 mesi prima.Alfonso infatti era morto a 55 anni il primo febbraio 1095. La sua salma fu tumulata con tutti gli onori nella cattedrale di Leon, per l' ultima volta. Garcia infatti avrebbe spostato la capitale a Madrid e da allora li avrebbero riposato i sovrani di Castiglia.
ora che anche le immagini si sono convinte del tuo potere, nulla potrà fermarti! ottima espansione, comunque.
Se solo sto stronzo di un computer non decidesse di bloccarsi nel momento clou del gioco facendomi perdere 1 anno di gioco andrebbe meglio.
GARCIA II JIMENA detto IL CRUDELE 1095 - 1099 Nato nel 1042, fratello minore di Alfonso, salì al trono alla morte del fratello avvenuta il 1 febbraio 1095.Cresciuto con uno spiccato senso della cattiveria si mostrò, una volta sovrano, decisamente malvagio con i nemici e decisamente poco amichevole con gli alleati e i vassalli. Probabilmente proprio a causa della sua crudeltà se, pochi mesi dopo l' ascesa al trono e poche settimane più tardi alla pace con gli Almoravidi, Garcia dovette affrontare una pericolosa rivolta dei suoi sudditi, la cui scintilla era esplosa nel ducato di Badajoz. Egas infatti, che era il duca di Badajoz, rivendicò per se il trono del Leon e se Garcia lo avesse concesso il regno si sarebbe spaccato e indebolito.Naturalmente il re rifiutò le pretese di Egas e questi, alleatosi con il duca di Navarra, dichiarò guerra a Garcia, scatenando la prima guerra civile nel regno di Castiglia-Leon. La prima guerra civile castigliana ( 1095 - 1096 ) Nonostante le forze in campo fossero sostanzialmente pari di numero e di forza, Garcia usò mezzi assai poco diplomatici per porre fine alla rivolta. Inviò sicari a Badajoz e in Navarra col compito di uccidere i due duchi ribelli. Non ci riuscì, per loro fortuna, ma nel frattempo le forze realiste avevano sconfitto le truppe di Egas presso Caceres il 3 febbraio 1096 e poco dopo Badajoz era stata conquistata. Il 7 novembre 1096 la guerra civile aveva termine con la firma della pace di Toledo. Entrambi i duchi furono imprigionati ma Garcia non infierì oltre, conscio che ulteriori crudeltà avrebbero sicuramente sollevato l' intero regno contro di lui. I tre anni che gli restarono da vivere trascorsero tranquilli. Era già piuttosto anziano e non aveva la tempra del fratello per imbarcarsi in una crociata contro gli Almoravidi. Pertanto si limitò a qualche incursione oltre il confine giusto per valutare la forza delle truppe in difesa e le fortificazioni delle città, convincendosi ulteriormente che per il momento l' ultima cosa da fare era un guerra contro di loro. Il 19 gennaio 1099 Garcia spirava nel suo palazzo a Toledo, che aveva trasformato in capitale appena asceso al trono al posto della più piccola e povera Leon, a 57 anni, dopo 4 di regno. Una cosa saggia era però riuscito a farla, oltre allo spostamento della capitale. Appena terminata la guerra civile Garcia, con un bando pubblico, aveva annullato i titoli regi di Leon, Galizia e Portogallo. In questo modo, oltre ad evitare possibili spaccature e separazioni del regno, impediva ai vassalli di rivendicare quei titoli e mettere a rischio la compattezza del regno. Dal 1096 perciò Garcia fu noto solo come re di Castiglia.Sui libri di storia invece fu chiamato " Garcia II di Castiglia, il sanguinario, il crudele e il folle ".