L'istituto per la ricostruzione industriale è considerato uno dei maggiori protagonisti del "Miracolo Italiano" nel dopo guerra. Fondato nel 1933 per aiutare le industrie italiane che stavano soffrendo la crisi del 29. Effettivamente aiutò molto,l'IRI prese il controllo di molte imprese,facendole rifiorire,e garantendo così il licenziamento di migliaia di operai. Nel dopo guerra l'IRI era un enorme ente,era considerata la 7a società più grande al mondo(per fatturato) Secondo voi è stato un errore sciogliero e aver privatizzato tutto? Oggi potremmo riprovarci?magari avremmo potuto evitare il fallimento della Parmalat,farla ritornare in carreggiata e poi rivenderla,stessa cosa vale pe Alitalia
Sarebbe una grossa spesa per lo stato,e,a quanto pare,si tende sempre più a diminuire la spesa pubblica ad ogni costo,quindi non credo sia una cosa probabile...sinceramente ho sempre pensato anchio a una cosa del genere,cioè uno stato che in certi casi si appropri di una fabbrica(che sta fallendo) o la crei(magari per rompere un monopolio tipo quello dell'enel o per obbligare ad abbassare i prezzi),per poi venderla ai privati...penso però che si abbia poca fiducia sulle imprese guidate dallo stato,per sprechi ecc ecc...
La condizione fondamentale che manca è forse una: la volontà di risollevare le aziende italiane sul territorio nazionale. Ma chi glielo fa fare ad un imprenditore a tenere aperto nel bel Paese? Traferisco tutto in Romania e bafantogulo! Oltretutto oramai siamo in un clima di selvaggia privatizzazione e tra un pò ci ritroveremo peggio che negli U$A, figurati se si pensa a costruire un ente statale così potente, senza contare l'antistatalismo che è radicato oramai in buona parte della Nazione. Già Draghi ci ha dato un anticipo di quello che ci aspetta...avanti così, domani ci privatizziamo l'acqua, dopodomani quello e dopodomani ci vendiamo pure st'italietta.....
per me non è stato un errore, e ti vorrei citare proprio alitalia come esempio di azienda statale che è andata a rotoli... e poi attualmente non mi sembra che ci siano molte aziende private in situazioni disperate...
bhè,grosse no,ma nel 90% delle piccole se non piccoleissime aziende italiane c'è grossa difficoltà...
si ma se si volesse aiutare ogni azienda che presenta un minimo di difficoltà, tanto varrebbe diventare uno stato comunista con tutte le aziende di proprietà statale...
La storia italiana insegna che qualsiasi cosa data in mano allo Stato prima o poi fallisce di brutto (alitalia? ferrovie?) o viene venduta a gente senza scrupoli (telecom?). Meglio lasciare da parte l'Iri, non voglio nemmeno immaginare come potrebbe approfittarne un governo guidato da Berlusconi
Sviluppo Italia è un IRI in miniatura, basta vedere cosa è successo in piccolo per avere una vaga idea di cosa potrebbe essere in grande...
Non tuttel le aziende statali vanno male,ENI e Finmeccanica sono due gioielli che il mondo ci invidia...fra l'altro l'ENI è ormai la più grande azienda italiana per fatturato(persino bill gates compra azioni ENI)....fra l'altro le privatizzazioni possono non beneficiare il consumatore finale:esempio le autostrade italiane,sono state privatizzate (benetton mi sembra possieda una fetta importante delle azioni)ma la gente la coda in autostrada la fa ancora
Direi un qualsiasi governo. Comunque quoto Woland. Come la solito i primi nemici di noi stessi siamo proprio...noi stessi!
Beh ma ENI e Finmeccanica operano in settori a dir poco vitali quindi non conviene a nessuno che falliscano o vadano male :contratto:. In mano ai privati non saranno tanto sicure, ma di sicuro meglio che in mano ai politici . Ho detto Berlusconi per citare l'esempio peggiore, qualsiasi governo attuale farebbe un disastro
le ferrovie e alitalia operano in settori altrettanto vitali ma non vanno così bene(soprattutto alitalia,hanno fatto tanto casino per malpensa 2000 hanno fatto traslocare interi comuni per il rumore degli aerei e poi dicono ,scusate ma dobbiamo ridurre il traffico aereo,dobbiamo chiudere malpensa).Ti ricordo poi che l'ENI pur essendo sempre stata statale è stata fatta grande da un manager (Mattei,pace all'anima sua)che ha sempre tenuto a distanza i politici,che un'azienda sia statale non significa che debbano comandare i politici,i soldi dell'azienda statale sono dei cittadini è dunque una questione di etica e merito far fruttare al meglio l'azienda.In Norvegia per esempio è di stato l'azienda che estrae il petrolio dal mare del nord,va bene e i profitti ricavati vengono redistribuiti ai cittadini sottoforma di ospedali pubblici,scuole,etc.....In Germania le ferrovie sono pubbliche ma funzionano che è un piacere.....negli USA aziende totalmente private come ENRON,WORLDCOMMCI,tyco...sono fallite
Socializzazione ora e subito, altro che cacchi! Poi vedi come si ribaltano le cose! Comunque ancora una volta mi trovo a dover quotare Woland nella sua 'privataria' sull'esempio americano. Il problema, tanto per cambiare, rimane politico e di conseguenza incancrenante per l'intero sistema nazionale. Invece di svendere il vendibilie bisognerebbe nazionalizzare i settori strategici e bloccare committenze e manageriati atti e fatti a vantaggio dei privati che, con l'interessa nazionale, non hanno nulla che vedere! Basta con la religione del vendere e della privatizzazione; vogliamo ridurci come gli U$A dove una classe dirigente di pochi individui domina de facto su una sterminata massa di individui nel più completo stato di povertà?
Sai che non so se quotarti ridendo tristemente o non quotarti piangendo di felicità? Scherzi a parte è la realtà dei fatti che l'èlite in america rappresenta uno strato estremamente circoscritto dell'intera popolazione americana che in linea di massima, vivendo di 'sano e selvaggio' capitalismo, domina su di una maggioranza che è ridotta (leggi stà riducendo) sull'orlo della povertà.
Insomma,sull'orlo della povertà...certemente non sono più conciati di quanto lo siamo noi o la Francia...questa elitè,poi,non vedo come possa omandare se non attraverso il ricatto riguardo sui finanziamenti fatto ad un presidente o a un partito...quindi non è un dominio "totale"...certo è che ci sono dei poteri forti molto potenti...
Concordo in parte su quello che scrivi..ma mein gott quanto sei pessimista... Sulla privatizzazione selvaggia (ma solo quella che non rovina la supremazia di eventuali colossi finanziari, come la Telecom, Mediaset etc...etc...) sono d'accordo...se non stiamo attenti andiamo a finire come in Argentina. L'IRI era però un carrozzone che faceva acqua (leggi: sprechi) da tutte le parti.... Per farti un esempio di come venivano gestite le cose, l'Alfa venne svenduta alla Fiat per 1000 lire....mille lire!!! Vabbè....oggi come oggi non servirebbe ad una ricca ceppa!! Anzi...di zavorre ne abbiamo già fin troppe...ci manca solo più la reintroduzione della "Cassa del Mezzogiorno" e poi siamo a posto. Qualcuno citava esempi impresa privata come Benetton .. bè...rispondo solo che se gli utili li fanno solo a scapito dei cittadini (la gestione autostrade è a dir poco scandalosa) allora preferisco il sistema Sovietico. Della Telecom...non parliamo nemmeno Per ciò che riguarda le aziende statali o a partecipazione statale, non andiamo poi molto meglio. L'Eni è controllata in maniera indiretta da Geronzi & Co in tandem con lo Stato. In pratica gli utili se li pappano coloro che siedono in consiglio di amministrazione, le spese fuori bilancio li paga lo stato e le bollette di Gas e luce (aumenteranno del 3 - 5%) le paghiamo noi. Acquisisce centrali nucleari vecchie in Slovenia a prezzo del pane ma ci fa pagare l'energia elettrica sempre allo stesso prezzo. Conclude in Azerbagian contratti vantaggiosissimi per il rifornimento di metano ma aumenta i prezzi all'utente finale. Bè...sinceramente di imprese così ne faccio volentieri a meno..oltretutto osteggia in modo a dir poco vergognoso qualsiasi tentativo di concorrenza. Il sistema perfetto non c'è....tornare indietro o andare avanti è la stessa cosa....i metodi sono anche giusti è la mentalità che è criminale.
Ma quanto ti fai odiare, Pak... Il sistema perfetto c'è, acqua ed energia sono considerati il minimo indispensabile per ogni persona, senza la quale è impossibile vivere, bene, diventano a gestione statale e consegnati a dirigenti formati in apposite scuole e non assunti o dati in appalto, in questo modo è possibile seguire il percorso formativo di queste persone e comprovarne l'integrità (almeno di facciata). Quindi che succede ? Io Stato dico alle università, mi servono tot dirigenti in grado di guidare l'enel, offro 1 miliardo di euro ogni 10 anni per questo compito a chi si sente di garantire il risultato finale, la Sapienza (università Talebana per eccellenza) mi risponde, noi possiamo riuscirci, apriamo dei corsi, contattiamo degli insegnanti appositamente preparati, selezioniamo i giovani, offriamo loro incentivi etc in 10 anni abbiamo dei dirigenti coi controcazzi formati per dirigere un'azienda energetica e farla crescere e non un esperto di borsa che non sa come cazzo si accende una lampadina che sta lì solo per generare profitti e ridistribuire i dividendi fregandosene della manutenzione, del rinnovabile e di altre stronzate simili... Ma con un sistema del genere, lavorare di corruzione e di distrazione di fondi è moooolto più difficile, meglio evitare che esistano simili situazioni e continuare coi vecchi metodi, no ? E non mi si parli di libero mercato, perchè l'unica merce liberamente vendibile rimasta in questo mercato è il proprio culo... Non so se v'è capitato di leggere il sole 24 ore negli ultimi tempi, ma le previsioni per il bilancio 2007 dell'Enel è una roba allucinante, debito salito fino a 56 miliardi, utili in aumento da anni, margini operativi in aumento e saliti a 11 miliardi di euro, quindi vuol dire che nel 2007 sarà possibile abbattere l'indebitamento di 11 miliardi, pensa uno che di finanza non ne capisce una mazza, macchè, risponde il finanziere, quegli 11 miliardi vanno ridistribuiti in dividendi da 50 centesimi per azione... Uno che di finanza non ne capisce una mazza allora si chiede: ma com'è questa storia ?? preferiscono dividersi gli utili tra azionisti piuttosto che ripianare i debiti ?? Ma perchè ?? Invece di levarsi dalle balle le banche, ogni anno continuano a mangiare interessi su interessi ma siamo scemi ?? Ma poi uno che di finanza non ne capisce una mazza si chiede, aspetta un po', ma se ci sono 11 miliardi di utili perchè cazzo mi aumentano la bolletta della luce ?? Con 11 miliardi dovrebbe scendere altro che aumentare! Vuol dire che gli italiani hanno speso 11 miliardi di corrente in più di quello che è giusto!! 11Miliardi di euro divisio 57milioni di abitanti fanno quasi 200 euro in bolletta a persona che se ne vanno, NON IN RISANAMENTO DEL DEBITO o in MANUTENZIONE o in stracazzi vari per migliorare la rete o ricerca, sono 200 euro a persona che se ne vanno in dividendi per gli azionisti... In pratica ogniuno all'anno versa 200 euro per pagare il PUTTANONE di Geronzi, la Ferrari a Tronchettino, il Negro da 30cm per la moglie di questo o quell'impasticcato di Viagra che guida chissà quale gruppo finanziario!! Invece, uno che di finanza qualcosa ne capisce cosa pensa ? Cazzo, missà mi compro delle azioni enel tanto mi regalano 50 euro ogni 1000 azioni, è un'affare, missà ne compro un milione, tanto siamo in crisi di borsa, qualche deficente poveraccio che ha paura lo trovo e me l'inculo
Be no dai, non possiam paragonare la situazione sociale ed economica attuale italiana con quella ameri-cana. Vuoi per la disparità in termini di grandezza del mercato e della società stessa. Detto questo, l'America sopravvive (e si fonda) su di un sistema che premia il ricco a danno del povero e che vede una ristretta èlite che domina economicamente, socialmente e 'spiritualmente' su di una massa di medio e piccolo borghesi e su una crescente massa di indigenti. Il problema è che questa borghesia e questi poveri vengon formati al mito del progresso e del self-made man, il che li spinge alla deizzazione del denaro e del successo personale. Un paese insomma dove non ci sono valori autentici (se non il danaro) e dove di fatto la parola di un ricco vale più di quella di un povero. Discorso peraltro tipico dei paesi protestanti ed anglicani che si fondano sulla dottrina sociale del protestantesimo (Dio benedice i suoi diletti col successo economico, ergo chi ha successo è un eletto dio Dio, chi non ce l'ha è un novello Caino) che ha visto l'America gettarsi nel vortice del turbo-capitalismo mentre il resto dei paesi protestanti (eccezion fatta per il Commonwealth) sviluppava quel famoso welfare avanzato che tanto 'ce piace'. Detto questo vediamo questa Nazione (e l'intera Europa)avviarsi vero il tramonto della socielità a vantaggio di un sempre maggiore turbo capitalismo che, nel giro di poco tempo, annullerà tutto ciò che ci differenzia dagli ameri-cani. Il problema poi è che ogni cosa vagamente sociale viene percepita automaticamente dal popolo come una 'sovietizzazione' o un 'caravanserraglizzazione' o un 'solita italianata' (ma esisteranno sti termini?) e ci ritroviamo con un autentica damnatio memoriae di tutto ciò che non sia liberismo (e derivati). A mio modesto giudizio (per tornare in tema) la situazione italiana richiederebbe certamente un invertimento della tendenza attuale (privatizzazione selvaggia) e senza dubbio un reinvestimento, specie in questi tempi di crisi internazionale, nel sociale e nello statale di modo che ci siano più beni per tutti e soprattutti che siano di tutti, senza che nessuno possa specularci sopra. Fuori gli speculatori, fuori i politici, fuori i profittatori e gli arrampicatori commerciali. Si organizzi un serio piano di statalizzazione dei settori strategici, tenendoli fuori dal controllo dei privati interessati a specularvi; si garantiscano (come sul modello nordico) i servizi essenziali (acqua, cibo, riscaldamento, movimento) attraverso aziende pubbliche (leggi di tutti) e si privatizzi (se proprio si deve) in maniera oculata ed intelligente i settori non rilevanti. Gli utili si reinvestano nell'abbattimento del debito pubblico e nella modernizzazione delle infrastrutture (qualcuno ha detto ferrovie?). Fuori i Draghi, fuori i Prodi e fuori i Ciampi della situescion... Il problema (tanto per ri-cambiare) rimane però che tutte queste belle parole non significano assolutamente nulla in presenza di una classe (ladra, truffatrice, vigliacca, infame e senza valori che non siano l'intrallazzo) politica come quella attuale nostrana. GyJeX: smettila di farti quotare! pak: non sono pessimista, mi fa schifo il liberismo e ciò che ne deriva e nella situazione attuale vedo che andiamo sempre di più verso queste nefandezze economico-sociali.