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[Interactive AAR] Habsburgs send their regards

Discussione in 'Victoria 2' iniziata da Purfa, 9 Maggio 2014.

  1. forzainter2010

    forzainter2010

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    Sebastian,dopo aver comprato il giornale, rimase stupito dalla prima pagina. Infatti Leonard era stato scoperto mentre "insultava" l'Imperatore.
    Scrisse immediatamente una breve lettera a Grof Farkas Andràssy:
    "Caro compagno,
    ho recentemente scoperto della sua accusa contro Leonard.
    Vorrei sapere quali prove ci sono contro di lui, e come avete fatto a scoprirlo. Spero che la questione si risolva al più presto"
    Cordiali saluti,
    Sebastian Egger
     
    Ultima modifica: 14 Maggio 2014
  2. Mac Brian

    Mac Brian

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    Il Conte Otto von Ulrich è pronto a dare la sua testimonianza di discorsi sovversivi da lui uditi inneggianti all'anarchia pronunciati dal sedicente giacobino Leonard Bronstein al fine di assicurare alla giustizia questo nemico della Nazione che si rifiuta di riconoscere l'autorità del nostro Santissimo Sovrano nonostante le enormi concessioni che esso ha già concesso, fiducioso che egli sarà trattato in modo adeguato al mantenimento dell'Ordine costituito.

    Dio è con Noi.

    Graf Otto von Ulrich
     
  3. SkySpace

    SkySpace

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    Novità sul fronte liberale
    Mentre succedevano tutti questi eventi, da tutte le sedi del PIM uscivano i vari membri che urlvano: ''Stasera incontro generale a Venezia in Piazza San Marco con comizio al popolo e subito dopo incontro al Salotto più in della città. Si attendono grandi nuove che daranno un nuovo equilibrio agli assetti politici d'Italia e di tutto l'Impero! Per chi non potrà esserci, alle 22 in qualsiasi sede verrà aperta la busta inviataci dalla nostra guida Leone Nerli e sentiremo le grosse novità che ci attendono! Infine domani sui giornali potrete trovare la descrizione dell'evento e i suoi contenuti! Udite, udite!...''
     
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  4. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    Lettera aperta a tutti i giornali, alle prefetture, all'imperatore,

    Signori,

    sono appena stato formalmente accusato di atti sovversivi! Non ne sono stupito. In fondo viviamo in un paese dove ancora ci si appella a dio per giustificare il potere, dopo che ormai ovunque nel mondo questo non avviene. Mi vengono in mente gli Stati Uniti d'America, o, senza voler arrivare a citare repubbliche, il Regno Unito.
    Qualcuno ancora nega che il potere derivi dalla nazione! Eppure immaginate cosa possa accadere se la nazione tutta (ossia il 98% che non fa parte della classe dominante) si rifiutasse improvvisamente di appoggiare quel 2%. Nessuno che lavora più i campi, nessuno in miniera, nessun ai telai. Dove andrebbe a finire la nazione? Gli aristocratici sarebbero ancora così sicuri di detenere il vero potere? Attualmenti gli arisocratici hanno un solo vantaggio sul resto del popolo: quest'ultimo non ha preso totalmente coscienza del suo potere! Ma piano piano lo sta facendo. Sono 50 anni che viviamo in una situazione di aperta ribellione. Ogni 10 anni nuove barricate, nuove ribellioni, nuovi spargimenti di sangue. Ogni volta il potere è costretto ad usare sempre più forza per reprimere i moti: alla fine arriverà ad usare tanta forza da strangolare anche se stesso, e senza che io debba attuare alcun atto giacobino e rivoluzionario. Il potere mi considera troppo importante e potente. Io sono solo uno studente che esprime le suo opinioni. E se questo dovesse essere un reato, rivendico la mia livertà di filosofo, intellettuale e libero pensatore di farlo!
    Mi si rimprovera di negare il cristianesimo, di essere un bestemmiatore, di essere blasfemo. Eppure 8 anni fa al mio collega Feuerbach tutto questo non è stato rimproverato, nemmeno nelle terre prussiane. A da quel che mi risulta, non è l'anticristo a governare sulle terre prussiane.
    Se poi gli aristocratici hanno paura che le mie opinioni li danneggino, che portino il popolo a sollevarsi e al rovesciamento dell'ordine costituito, allora mi chiedo: non è che hanno la coda di paglia? Forse che siano ormai logarati da un potere che detengono ininterrotto da mille anni?
    Con questo quesito chiudo questa lettera, certo della vostra razionalità,

    Vostro Fedelissimo,
    Leonard Bronstein

    Frei leben oder sterben
     
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  5. Purfa

    Purfa

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    "Leonard Bronstein è stato catturato e confinato agli arresti domiciliari. Il processo in cui potrà provare la propria innocenza avrà inizio a partire dalla settimana prossima. La sua persona, come si confà ad un uomo della sua statura intellettuale, non è stata colpita in alcun modo dalle forze dell'ordine."

    Comunicato del prefetto di Vienna
     
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  6. forzainter2010

    forzainter2010

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    ARTICOLO DEL GIORNALE "IL LIBERALE"

    Come state vedendo, ci avviciniamo ad un altro periodo buio per L'Austria, dove il destino di molti, è controllato da politici corrotti e gente incompetente. Non oso immaginare dove si ritroverebbe questo paese tra 100 anni se continua così. Ma per fortuna ci sono persone intelligenti e che guardano al futuro, e non solo persone stolte e che guardano al passato. Non mi stancherò mai di ripeterlo: La gente è stanca! Non se ne può più! Perchè le persone che mandano avanti il paese e che lavorano tutto il giorno per salari bassissimi non possono avere il diritto a votare, mentre gente che non fa altro che mangiare pasticcini tutto il giorno può continuare la sua carriera politica? Perchè lo stato non vuole capire, che il destino di una nazione è più importante di cosa pensa Dio? Ma mi fermo qua, altrimenti rischierei sanzioni come quella ricevuta dal mio amico Leonard Bronstei, accusato di libertà...
    Guardate le altre nazioni, con i suoi imperi coloniali e con i loro cittadini che possono vivere felici come stanno andando avanti, grazie ai loro governi che hanno aperto le porte alla libertà, mentre l'Austria è ferma a grattarsi la pancia. Ma non tutti lo fanno. C'è gente che lavora, che fa sacrifici, che ama la patria e che è la maggioranza, il 98%, mentre c'è gente, che appunto, si gratta la pancia e che si fa il bagno con i soldi. Perchè non si possono fare riforme serie, non si può investire nella ricerca, nell'educazione, nell'amministrazione, nell'aiuto ai poveri e agli anziani, nel progresso dell'industrializzazione, nei diritti di uguaglianza e libertà e nell'unione tra i popoli dell'Impero? Perchè siamo governati da conservatori e reazionari idioti! E si, potete anche chiamarlo insulto e andare a piangere, ma non mi pentirò mai di quello che ho appena detto!
    Ma mi fermo qua, altrimenti rischierei di finire in carcere, solamente perchè amo la libertà...
    Popolo dell'Impero, svegliatevi!

    Sebastian Egger
     
  7. gianandrea doria

    gianandrea doria

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    Il prezzo del tradimento
    Dalla una nota 'Della Voce del Danubio' quest'oggi si legge:
    Il Partito Nazional Liberale si dissocia in ogni sua parte, forma e componente da queste forze sovversive guidate da Herr Branstein (@Sir Matthew )atte a danneggiare la sua maestà imperiale e il dominio secolare da esso costituito, perciò non volendo certamente uccidere i suoi sostenitori, perchè forse sobillati dalla rivoluzione ancora ardente e da alcuni dei suoi sogni utopici, io Antun MIlanovic dichiaro decaduto anche come alleato il partito guidato da Sebastian Egger (@forzainter2010 ), non possiamo permettere che questi partiti, pieni di idee sovversive e pericolose, possano condurre la strada del cambiamento verso brusche e repentine accelerate spesse devianti dalla giusta ed equa via già predisposta.
    Inoltre ricordo ad ogni buon cittadino imperiale, che questo non vuole essere un monito ad essere liberale, associarsi e dar frutto alle proprie idee è un conto, ma pensare di voler cambiare pericolosamente lo stato delle cose in questo modo, nascosto e subdolo è deplorevole. Perciò dimentichiamo le diaboliche e machiavelliche idee di Branstein ed amici, puntiamo verso il nostro amato Danubio verso l'aquila piumata dei sei popoli che la compongono, viva le sei corone, viva il Danubio, viva l'imperatore e viva l'Austria
    --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Questo fu il testo inviato in tutto il regno mentre Antun spediva due lettere di natura privata, una a Grof Farkas Andrássy (@Magicbus )a Leone Nerli(@SkySpace ) e a Aster Von Rosenkreuz(@Dixie )
    Uno un fiero ungherese, moderato riformista l'altro il moderato italiano che l'aveva invitato ad un incontro a Venezia e forse ci sarebbe anche andato perchè voleva sapere fino a che punto gli altri liberali italiani avrebbero supportato quegli stolti indipendentisti ed invece di natura pubblica al boemo Aster Von Rosenkreuz per richiedere un incontro con i rappresentati dell'Iron Ring.

    [​IMG]
    La lettera spedita a Venezia
    [​IMG]
    E quella spedita a Budapest.

    Antun confidava nel tempo, presto o tardi sarebbe giunto un cambiamento epocale ai vertici dell'impero che lo avrebbe fortificato e resto immortale, allora quel giorno avrebbe finalmente preso dell'agognato riposo, ma ciò era ben lungi dall'avvenire.​
     
  8. forzainter2010

    forzainter2010

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    Sebastian capì, ma non si pentì, che l'unico modo per continuare a sperare nella Repubblica, perchè ormai si era innamorato di questo progetto, era di scappare in Regno Unito. Ma, se l'imperatore l'avrebbe concesso, sarebbe anche potuto tornare in Austria e riprendere la sua carriera politica, anche se non ci sperava tanto. Con lui lo seguì tutto il partito. Prima di abbandonare la sede, scrisse un manifesto:
    Viva la libertà, viva la Repubblica, viva l'Austria...e viva la Giustizia
    Voleva scrivere altro, ma il tempo a sua disposizione era poco. In cuor suo, sperava che i liberali salissero al governo...
     
  9. Dixie

    Dixie

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    Lettera Aperta a Antun Milanovic

    "Abbiamo ricevuto la Vostra Lettera e appreso che il Vostro Partito si è dissociato dai Sovversivi.
    Questo è quello che speriamo facciano altri.
    Come promesso, come è stato detto, l'Iron Ring invita formalmente a Praga un gruppo di rappresentanti del Partito Nazional Federale, per meglio discutere di punti in comune da sfruttare alla Costituente e, forse, anche nelle future Elezioni.
    Vi attendiamo quanto prima, consci che anche Voi avrete il vostro da fare in questi Tempi
    Aster Von Rosenkreuz, Iron Ring"​

    @gianandrea doria
     
  10. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    Le guardie in fondo lo trattavano bene, e nessun male gli fu fatto alla sua cattura. Appena arrivato a casa, ai domiciliari, una piccola folla si presentò alla sua porta, appena tenuta indietro dall guardie. Gridavano "Libertà!". Gridavano "Frei leben oder sterben!". Portavano tutti la coccarda.

    Affacciato alla finestra Leonard sorrise. In fondo non era solo. Aveva anche appena ricevuto della fuga di Sebestian Egger a Londra. Sperava sinceramente che lì avesse più fortuna. Intanto le grida in strada aumentavano: pareva che tre o quattro manifestanti fossero riusciti a passare i cancelli. Ed infatti poco dopo i suoi cari amici Vladimir Laenin e Joseph Stahl entrarono nella sua stanza.
    "Bene, ora che ci siamo scoperti, dobbiamo fare qualcosa."
    "Cari, mi fa piacere che voi siate venuti. Ma spero che la vostra amicizia non vi porti problemi. Io tanto non posso averne di maggiori, ormai."
    "E qui ti sbagli. Già qualche nobile parla di "pena di morte", "eliminare i sovversivi alla radice" e minacce di questo tipo. Leonard, devi scappare. Fai come Sebastian, è stato saggio e veloce."
    "Se morirò, diverrò un martire. Non ho nessuna intenzione di fuggire come un normale ladruncolo. Ho ragione, e il Popolo lo sa."
    "Questo è vero, ma ti consigliamo lo stesso di fuggire al più presto. Abbiamo organizzato qualcosa, e non potrai fermarci."
    Detto questo, Joseph colpì alla testa Leonard, che svenne sul colpo.
     
  11. forzainter2010

    forzainter2010

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    Londra, Nuova sede del Partito, Settembre 1848

    Sebastian non perse tempo e si mise subito al lavoro. Trovò immediatamente una piccola casa inabitata e ne fece la nuova sede del Partito. Prima di cercare degli alleati che lo aiutassero nella sua impresa in Austria, fece un breve discorso ai membri del partito, che erano quasi tutti partiti con lui... tranne uno. Infatti tempo fa mandò un giovane ragazzo a controllare la situazione a Trieste, e poco prima di partire gli diede il compito di tenerlo aggiornato sugli avvenimenti che capitavano in Austria. Contava molto su quel ragazzo. Poi pensò anche a Leonard, che aveva avuto una sorte più sfortunata della sua e sperava vivamente che si fosse salvato anche lui... Ma trattenne le lacrime e iniziò a parlare:
    "Oggi, purtroppo, non parleremo di come programmare la nostra campagna elettorale, ma di come farci sentire forte in Austria, dai nostri votanti, seppur dall'Estero. Ringrazio con tutto il cuore voi, cari amici, che mi avete seguito in quest'impresa, portando con voi familiari e abbandonando i vostri amici. Ma vorrei anche dire che non siete i soli ad aver fatto sacrifici. Tra tanti anni, nei libri di storia, si parlerà di noi, di Leonard, e di tutti quelli che stanno contribuendo alla nostra impresa. Quella di fare il mondo, una Repubblica. Non dobbiamo mollare, troviamo contatti in Regno Unito, qualcuno che ci possa aiutare, e quando saremo forti e pronti, torneremo in Austria, dove spero che qualcosa sia cambiato profondamente, e cercheremo di proteggere la futura Repubblica d'Austria! E ricordate, che se non ci riusciremo, ci riusciranno quelli dopo di noi, magari anche i nostri figli, quindi non temete e andate avanti!"
    Applausi, solo applausi. Poi riprese:
    "Dobbiamo cercare qualcuno che ci aiuti, sia nella nostra impresa, sia economicamente. Ognuno andrà in giro per Londra a cercare persone interessate al nostro progetto, e stasera ci riuniremo qui per decidere cosa fare. Non abbiamo soldi, quindi, almeno per oggi, dormiremo tutti qui. Spero di poter raggiungere questo grande obbiettivo insieme a voi." Dopo, tutti si prepararono per uscire e dopo un rapido pranzo uscì anche Sebastian.

    Trovò la casa di un vecchio imprenditore che amava, come Sebastian, la Repubblica. Bussò e gli aprì un vecchio
    -"Chi siete voi?" Chiese il vecchio
    -"Sebastian Egger, un giovane ragazzo che sta cercando aiuto per la sua nobile causa. La Repubblica in Austria."
    -"Ma io ne ho sentito già parlare di lei! Qui ormai siete famosi. Prego entrate" Sebastian rimase sorpreso. E' già possibile che all'estero si parlava di lui? La casa era molto bella, nulla di dire.
    -"Desiderate qualcosa?" Chiese ancora il vecchio
    -"No, grazie. Mi scuso per l'arroganza, ma dobbiamo fare in fretta, non ho tempo da perdere. Vi prego di sedervi e di iniziare a parlare" Il vecchio non si offese, ansi, sorrise e si mise seduto:
    -"Prego"
    -"Come ho già detto, sto cercando aiuto per compiere la mia impresa in Austria, e ho visto che lei, come me, ama la Repubblica. Sareste disposto a seguirmi, dandomi anche però un aiuto economico, visto che qui non ho una sterlina? E' una causa molto importante per me, ho fatto molti sacrifici per venire qui..."
    -"No..."
    -"Perchè no?"
    -"Perchè ci dovrete riuscire da solo, altrimenti non entrerà nella storia, proprio come vuole lei..." Il vecchio non fece tempo a finire che Sebastian si alzò e abbandonò l'abitazione. Aveva già preso la sua decisione. In Regno Unito nessuno poteva aiutarlo, come temeva. Ancora non c'era una forte presenza Repubblicana...

    In serata, quando tutti tornarono, apprese che anche gli altri non avevano trovato nessuno. Ottimo, tanto aveva già programmato tutto. Senza perdere tempo, annunciò ai suoi amici:
    "Partiamo di nuovo. Andiamo in America. Negli Stati Uniti. Nella Repubblica. A New York. Lì potremmo fare ciò che vogliamo, e troveremo sicuramente tante gente pronta ad aiutarci. Non vedo l'ora di arrivare, e voi?"
    "Siiii" Rispose in coro l'aula
    "Bene, allora partiamo!!!"
    Sebastian, a New York, sperava di poter trovare anche qualche Repubblicano austriaco, magari anche lo stesso Leonard, di cui non riceveva più notizie da tempo. Diede l'ordine di spedire una lettera al giovane ragazzo rimasto a Trieste, per informarlo della partenza. Dopo, Sebastian andò a dormire...
     
  12. TheDOC

    TheDOC

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    Lettera ad Aster Von Rosenkreuz


    Mio carissimo amico, da oggi mi trovo in licenza, e con la mia adorata moglie visiteremo la sua famiglia nelle terre magiare.
    Potremmo approfittare dell'occasione per intrattenere dialoghi con qualche esponente locale del nostro schieramento, in caso ve ne sia bisogno vi preghiamo di avvertirci al più presto. Ci troverà al recapito postale di Pècs allegato nella lettera.
    Con la speranza di un futuro prospero per l'Impero, le sue genti e le Nostre famiglie

    František Dvorak



    Inserto giornalistico, František Dvorak


    Signori, risulta ora più che mai evidente che le mie parole corrispondevano al vero. Questi giacobini sovversivi hanno ricevuto il trattamento che meritavano. La loro propaganda spicciola e prettamente incentrata su delle sporche menzogne ha raggiunto il punto di non ritorno.
    Tutti i popoli dell'impero sanno bene che sarà un cammino difficile, quello che ci aspetta. Dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, sia che siate Boemi, Austriaci, Ungheresi.

    Dall'Iron Ring abbiamo sempre supportato la teoria del merito. Chi tanto ha dato all'Impero, riceverà tanto da esso.
    Bene, il liberalismo scellerato italiano ha dimostrato di portare solo delle illusioni e dolore al popolo. Quale sarà la ricompensa per tutto ciò?

    Semplice. Ogni sovversivo come Bronstein o Egger dovrà essere imprigionato finche la morte non lo separi da questo mondo, e considerate già grazia il fatto che non venga fatto fucilare. Cambiare la politica dell'impero è un conto. Sovvertire l'ordine naturale delle cose è un proposito scellerato che non può portare altro che sventura e rovina. Speriamo vivamente che tutti coloro che avevano in mente propositi ridicoli come la repubblica ora si rendano conto della impossibilità e scelleratezza di ciò che si erano proposti.

    La strada per il cambiamento c'è, ed è quella del cambiamento graduale. Non si può scalare una montagna in mezz'ora. Non lo si può fare senza aiuto. L'aiuto sarà quello dei soldati, dei burocrati, dei nobili, degli uomini che danno anima e corpo per l'Impero, ogni giorno. Ogni giorno dimostrano la loro fedeltà, e saranno ricompensati come meritano. I popoli Ungheresi e Boemi, uniti agli Austriaci da ormai 300 anni di storia, sono fratelli. Ora il Kaiser ha dato la possibilità a tutto l'impero di cambiare e ha ampiamente dimostrato di essere dalla nostra parte. Volete veramente sprecare quest'occasione votando dei liberali e lasciando che essi conducano azioni violente e sovversive, tradendo la fiducia del Kaiser?

    A voi la scelta. Il paese, da Milano a Cluj, da Praga a Zagabria ha bisogno di voi.

    Gott erhalte, Franz den Kaiser!

    Austriae Est Imperare Orbi Universo!​
     
  13. forzainter2010

    forzainter2010

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    Lettera di risposta a František Dvorak

    Perchè chi vuole la Repubblica, deve essere associato ad un sanguinario e un violento? La Repubblica è la cosa più bella che ci possa essere in una nazione. Guardate gli Stati Uniti, sono diventati in poco tempo un modello da seguire. La violenza la scatenate voi, con frasi del tipo:"Ogni sovversivo come Bronstein o Egger dovrà essere imprigionato finche la morte non lo separi da questo mondo, e considerate già grazia il fatto che non venga fatto fucilare."
    Lei crede che al popolo piaccia una frase del genere? E' come dirgli:" Chi difende la vostra libertà e i vostri diritti verrà fucilato, tornate a lavorare"
    Loro non aspettano altro che voi vi ribelliate, che veniate uccisi e così loro potranno dire:"Ogni bestemmiatore è stato ucciso, l'Austria ha vinto contro il bene e contro la libertà. Ora potremmo vivere felici"
    Ma veramente volete votare persone del genere, amici austriaci...

    Sebastian Egger
     
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  14. bacca

    bacca

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    Caffè Florian Venezia 3 ottobre 1848
    [​IMG]

    Buonasera bellissima e cara Venezia, buonasera anche a Voi che mi avete raggiunto, perdonate la mia voce tremolante, ma troppo forti sono i ricordi che mi legano a questa piazza.
    Vi ringrazio di essere giunti così numerosi con così poco preavviso, ma dalla mia partenza da Parigi sono successe molte cose e ho buone nuove per tutti i popoli dei regni dell'impero. L'impresa è compiuta e in poco tempo siamo riusciti nel compito che mi ero prefissato, unire i liberali moderati in un unico partito da presentare alle prossime elezioni che si terranno per eleggere l'assemblea costituente.
    Vedo che anche fuori si è radunata molta gente, in fondo non è passato molto tempo da quando in questo stesso caffè organizzavamo la rivolta e la gloriosa rifondazione della repubblica Serenissima.
    Ora voglio chiedervi però una cosa: Che cos'è per Voi la libertà? In questi giorni ho sentito alcuni comizi di liberali giacobini che parlavano della libertà come di qualcosa di astratto che avesse a che fare con la forma di uno stato e sul suo funzionamento.
    Mai più discorsi efferati ho sentito.
    La libertà , in verità , è tangibile quanto una catena.
    La libertà è la sicurezza della persona e la certezza che il proprio non verrà rubato, la libertà è la possibilità di scegliere come vivere la propria vita, come condurre i propri affari e come disporre del proprio tempo.
    Eccola la libertà!
    Dobbiamo stare molto attenti nel distinguere tra ciò che le rivoluzioni del secolo scorso ci hanno portato, non tutto da esse si può cogliere, perchè alcuni dei loro frutti sono avvelenati. In particolar modo è dalla rivoluzione Francese che dobbiamo allontanarci , perchè in essa sono presenti i frutti dell'odio che porta alla violenza e al terrore.
    Uomini senza Dio che hanno martoriato la loro terra per scopi egoistici e di potere.
    Mi domando: E' questo che volete per la Nostra Venezia?
    Io voglio una Venezia sicura, in cui il commercio rifiorisca, in cui ogni Veneziano possa sentirsi a casa!
    Napoleone ci ha portato solo fame e miseria,e le nostre insurrezioni hanno inasprito il clima e peggiorato i nostri rapporti con il precedente imperatore d'Austria.
    Io non voglio vedere ancora la nostra città soffrire , così come non voglio più vedere i nostri giovani morire per la libertà, perchè la morte è l'esatto opposto della libertà.
    L'imperatore ci ha aperto una porta per cambiare il nostro destino, ci ha offerto la possibilità di contare nella formazione della nuova costituzione imperiale e noi non possiamo perdere un'occasione irripetibile!
    Scorgo nelle parole dell'imperatore la figura del buon padre di famiglia, che cerca di crescere sani e forti i suoi figli, affinchè un domani anche senza la sua guida questi possano mantenere la retta via. Io sono d'accodo, in effetti di questo ha bisogno l'impero di un padre, che dentro le sue larghe braccia sappia raccogliere i suoi figli, tenerli al sicuro e liberi dai pericoli che il mondo nasconde. E' questo in verità il divino compito di un sovrano, purtroppo a lungo dimenticato da molti.
    Nell'assemblea costituente , se Dio e Voi ci darete l'onore di farne parte, cercheremo di premere per la formazione stabile di un assemblea eletta da tutti i cittadini maschi (nobili e borghesi) che rappresenti le varie genti e che sia di aiuto all'imperatore nelle sue scelte , che sia però anche promulgatore e giudice di buone leggi per amalgamare l'impero nella giustizia e nell'economia. Ma cosa più importante che l'assemblea rispetti il sacrosanto principio della "nessuna tassazione senza rappresentanza".
    Allo stesso tempo cercheremo di dare una natura federale all'impero, e di far riconoscere a livello locale le tradizioni del luogo in tema di organizzazioni politiche e di sistemi amministrativi, senza che questo collida però con le esigenze di unificazione come ad esempio infrastrutture, misure istruzione e lingua. Spero , e son quasi convinto che riusciremo, a ripristinare ancora una volta la nostra repubblica. almeno come realtà amministrativa locale sotto il regno d'Italia, così che Venezia possa ritornare ad avere il suo maggior consiglio e il suo Doge.
    Ma ecco finalmente è arrivato Leone Nerli @SkySpace , lui frà un attimo Vi parlerà della nuova realtà, del nostro nuovo partito.
    Io mi dilungo solo brevemente per dire che , ieri sera mi sono fermato a Milano dove ho conosciuto molte persone interessanti su cui ci siamo trovati d'accordo sulle linee de seguire, e è stato fondato un nuovo giornale che, seppur in poche copie, dovrebbe iniziare a essere stampato già da domani, si chiamerà "Il borghese di Milano", ecco anche qui a Venezia vorrei ripetere la stessa esperienza, così come proverò a fare anche nelle prossime città del mio viaggio che mi porterà in Croazia @gianandrea doria Ungheria @Magicbus e Polonia, per poi tornare a Venezia alla fine delle elezioni passando per Praga@Dixie e Vienna.

    Chi era con me allora , mi segua pur certo ora, che nulla avrà da rimpiangere che il glorioso passato non verrà mai dimenticato, non voglio più vedere spargere sangue per le strade di Venezia, mai più, voglio una Venezia bella e libera! Il Kaiser per mano di Dio ci farà da guida, da padre, questo è quello che speriamo, il percorso sarò lungo, difficile ma io ho fiducia nel nostro domani.
    Viva la Serenissima Repubblica! Viva la libertà! Viva San Marco!
     
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  15. TheDOC

    TheDOC

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    František Dvorak - Inserto a risposta di Sebastian Egger

    Risponderò a tutte le domande che lei pone, mi scuso in anticipo se porrò domande per rispondere ad altre domande. Risponderò anche se lei in teoria è fuggito dall'Austria per ben noti motivi, e rischio apertamente di essere associato a lei. Anche se, dato il palese differenziale tra il nostro orientamento politico, dubito della cosa.

    Chi vuole la repubblica è associato alla violenza, perchè OGNI rivoluzione repubblicana ha usato la violenza per salire al potere. Persino nella monarchia Inglese, notoriamente aperta, come ben sappiamo, per quanto riguarda i diritti e la limitazione del potere del Re, Cromwell si è ribellato. E io mi chiedo: come è andata a finire? Di tutte le rivoluzioni liberali, una sola è riuscita: come ha detto lei, quella delle Tredici Colonie. Ma è innegabile che il panorama sociale e il contesto storico sono completamente diversi da quello che viviamo noi ora. L'Europa non è l'America.

    Noi non aspettiamo che vi ribelliate. Noi non vogliamo la vostra ribellione. Non capite che è inutile? Solo il cambiamento graduale porta benefici. Belgio e Regno Unito sarebbero gli esempi lampanti da prendere in considerazione, se fossi un Liberale.

    Le vostre rivoluzioni portano morte, tragedie e scontri. Padri con i figli, Fratelli dalle parti opposte che si fronteggiano. I Liberali saggi (non nego che ne esistano, anzi) cercano il cambiamento attraverso il parlamento, la costituzione, il voto. I folli come lei, Egger, cercano una fantomatica rivoluzione, che verrà, inevitabilmente, schiacchiata dopo qualche mese o, se siete fortunati, anno. L'Austria, nel 1848, non ha vinto contro il vostro fantomatico "bene". Ogni rivoluzione è una sconfitta. Dopo la rivoluzione bisogna ricostruire, ricreare l'ordine dal caos, bisogna spendere tempo, energie e denaro.
    Tutto questo a spese del popolo.

    Ecco perchè il popolo vota i conservatori. Rappresentano la stabilità, la giustizia, la garanzia del cambiamento, ma quando esso deve avvenire. Non forzate la mano alla storia, essa sa prendersi cura di se stessa. I Liberali sono necessari al mondo quanto i Conservatori e i Reazionari, ma finchè hanno la misura di ciò che può essere e ciò che non può essere. Credere di poter instaurare una repubblica in Austria è da folli, e lo sa bene.

    Nota a margine: dovrebbe ben saperlo, ormai. Gli Austriaci non sono più suoi amici. Nessuno può esserlo, qui nell'Impero, anche volendo.

     
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  16. SkySpace

    SkySpace

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    Salve a tutti, è un piacere incontrarvi in questo stupendo Caffè Signori.
    Negli ultimi tempi io, Daniele e altri esponenti liberali eravamo praticamente scomparsi dalla scena politica. Ma per un motivo necessario: tutti noi liberali senza distinzione di nazionalità ci siamo riuniti per decidere insieme il futuro del Liberalismo nell'Impero.
    Alcune conseguenze di quella riunione le avete già sapute indirettamente. Infatti man mano che ci inoltravamo nelle argomentazioni alcuni esponenti si son fatti sempre più radicali eccedendo in estremismi politici infondati di ragione. Come avrete capito mi sto riferendo a Sebastian Egger e a Leonard Bronstein. La riunione aveva come fine quello di riunire in un unico partito tutti i liberali ma ha comportato un effetto non prevedibile e cioè la scrematura degli esponenti. Di fatto ci siamo liberati dell'estremismo che si stava diffondendo all'interno dei movimenti liberali. E per fortuna direi!

    Detto questo passo a presentarvi il nuovo partito nato dalla fusione di tutti i movimenti e partiti liberali compreso il Partito Imperiale Moderato.
    Freiheit unter christliche Kaiser (F.U.C.K.) è il nuovo partito liberale che si impegnerà a guidare come sudditi fedeli del Kaiser l'Impero verso i valori da noi proposti senza cadere in inutili eccedenze ed estremismi!
    A guida di tutto ciò si ha deciso di offrire l'onore e l'onere a una eroe di grande notorietà esterna ed interna all'Austria: Daniele Manin.
    Per la Costituente abbiamo buonissime idee che potranno offrire all'Impero una solida base di valori liberali. Alcune di queste idee sono state già enunciate da Daniele. Le questioni che tratteremo saranno per l'appunto la rappresentanza in parlamenti consultivi per nazionalità, la cittadinanza e l'istruzione. I dettagli non sto qui a spiegarveli perchè sono ancora in fase di assestamento. Ma entro l'inizio della Costituente avremo linee riformistiche chiare da discutere insieme agli altri Costituenti e ad ascoltare il volere del Kaiser.

    Con questo concludo la serata. E ricordatevi, votate gli esponenti principali del FUCK: Daniele Manin e il sottoscritto Leone Nerli.
    Grazie tutti per l'ascolto,
    Viva il Kaiser!
     
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  17. bacca

    bacca

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  18. forzainter2010

    forzainter2010

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    Ultima risposta a František Dvorak

    Non voglio dire tante parole, anche perchè sono stanco. Lei dice: "Ecco perchè il popolo vota i conservatori. Rappresentano la stabilità, la giustizia, la garanzia del cambiamento, ma quando esso deve avvenire."
    Ha ragione, il popolo vota i conservatori per questo, ma non per la cosa più importante: la Libertà
    Cordiali saluti,
    Sebastian Egger
     
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  19. Mac Brian

    Mac Brian

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    Palazzo Ulrich Gurschler, Sölden, Tirolo settentrionale, 5 giorni dopo l'arresto di Bronstein.

    Il Palazzo dei conti di Ulrich a Sölden, normalmente utilizzato come residenza estiva, si ergeva come un gioiello incastonato tra le montagne del Tirolo. Usato un tempo come fortezza a difesa delle valli tirolesi, era stato radicalmente trasformato dall'opera di ristrutturazione voluta da Johan Ludwig von Ulrich, generale austriaco distintosi nella Guerra di Successione Spagnola e per questo ricompensato dal Kaiser con terre e titoli, che lo aveva reso il palazzo elegante che ora era.

    Otto era affacciato alla grande terrazza che dava direttamente sul villaggio di Sölden, godendosi il panorama dato dalla radiosa giornata in compagnia di suo cugino Joseph. Nessuno avrebbe mai detto che quei due uomini potessero essere neppure parenti. Tante prestante e avvenente si presentava Otto, grazie ai suoi decisi lineamenti teutonici e i suoi penetranti occhi verdi, così poco invidiabile si presentava invece Joseph, nel suo fisico minuto e con i piccoli occhi da miope che lo contraddistinguevano. Ma Otto sapeva, dato che in due si erano frequentati strettamente fin da bambini, che dietro quegli occhi si celava una mente estremamente intelligente e pertanto era sempre felice di poter passare del tempo con quel suo cugino così atipico:

    "Cosa mi stavi dicendo riguardo alla situazione a Vienna?" - chiese Joseph riprendendo un discorso lasciato a metà durante il pranzo.

    "Che la situazione era diventata abbastanza pesante e sinceramente non mi dispiace essere tornato qui per un po'. Anzi ti ringrazio per essere venuto appena ti ho chiamato".

    "Figurati" - rispose Joseph - "Da qui a Innsbruck sono solo poche ore e anch'io sono felice di essere qui. Ogni tanto fa bene darsi una pausa dal lavoro". Dopo una deludente carriera militare infatti Joseph aveva deciso, con sommo dispiacere da parte dei suoi genitori, di abbandonare l'esercito per dedicarsi a studi naturalistici e scientifici, finendo poi affiliato all'Accademia delle Scienze Naturali di Innsbruck.

    "Tuttavia" - riprese il cugino - "mi pare di aver capito che la tua parte per scaldare gli animi a Vienna ce l'abbia messa anche tu, o sbaglio?" - insinuò con un sorriso divertito, alludendo alle testimonianze contro Leonard Bronstein.

    "Non sono felice per come si sono messe le cose, avrei preferito evitare anch'io imprigionamenti e esecuzioni che non fanno altro che aizzare il popolino contro di noi, ma hai visto anche tu cos'ha scritto quell'uomo, un attacco diretto all'Imperatore!".

    "Sì si, lo so, però non sono del tutto convinto che questo sia stato il modo giusto per gestire la situazione. Lasciandolo in libertà avreste potuto dimostrare a tutti che i liberali avevano perduto il senso della misura e molti votanti probabilmente si sarebbero ravveduti e li avrebbero abbandonati, mentre ora pare che si stiano nuovamente ricompattando sotto due nuovi leader più assennati, l'italiano e il croato." - concluse Joseph con aria di sfida.

    Otto sospirò - "Forse non hai tutti i torti".

    Un istante dopo una serva molto giovane, vestita con il tipico abito nero e la cuffietta bianca premuta sui capelli dorati aprì la porta dietro di loro, con il volto visibilmente preoccupato. "Signor Conte" - disse la donna accennando un inchino e abbassando il capo - "Sua moglie la Signora Contessa chiede che la raggiungiate nella sua camera da letto. Mi ha detto di riferirle che è molto urgente" - disse la donna in tono concitato e al tempo spesso impaurito, come se temesse di poter contrariare Otto aggiungendo anche una sola parola di troppo. E in effetti von Ulrich era vagamente contrariato, non tanto dalla presenza della serva, quanto piuttosto dal fatto di dover essere costretto ad interrompere il suo discorso con Joseph.

    "Vorrà dire che riprenderemo stasera, dunque" - disse rivolto al cugino.

    "Mi dispiace, ma temo che non potrò restare per la cena, prendersi una pausa fa bene, ma ho ancora molto da sbrigare all'Accademia".

    "Oh, beh in questo caso, fa buon viaggio, spero avremo ancora occasione di incontarci tra non molto"

    "Sicuramente" - disse Joseph abbracciandolo, prima di incamminarsi verso il piano inferiore, mentre Otto si dirigeva verso gli appartamenti di sua moglie Heidi.

    La casa pullulava di servitori, messi alquanto in allarme dall'arrivo imprevisto del Conte, che li costringeva a mantenere il regime solitamente estivo anche il quel periodo. Nella residenza tirolese di Otto, al contrario di quanto accadeva nel suo palazzo a Vienna, vigeva la regola che al passaggio del conte la servitù fosse tenuta a girarsi faccia al muro se non interpellata dal conte stesso o dai suoi familiari. Alcuni la trovavano una pratica medievale, ma Otto la considerava un buon esercizio di memoria per la servitù, che non doveva mai dimenticare come funzionassero le cose. Mentre camminava, Otto rifletteva su quale poteva essere il motivo che avesse spinto Heidi a chiamarlo a quell'ora del giorno. Otto l'amava molto, questo era indubbio, ma da quando il loro figlio Karl era morto, a Otto era parso che i loro rapporti si limitassero al minimo richiesto per una coppia sposata e, durante la sua permanenza a Cracovia subito dopo l'accaduto, si era ritrovato più volte a desiderare altre donne, che generalmente ricambiavano con entusiasmo.

    Arrivato alla camera da letto di sua moglie, bussò leggermente, entrando senza aspettare la risposta. Heidi era seduta sul magnifico letto a baldacchino e il suo sguardo tradiva forti emozioni. Era felicità quella che vedeva Otto? Non ebbe il tempo di rispondersi poiche la moglie si alzò e si abbandonò tra le sue braccia, iniziando a piangere. Sconcertato, Otto le chiese quale fosse il problema.

    "Aspetto un bambino. Tre mesi" - rispose lei, sorridendo.

    "Ne sei certa?" - chiese lui incredulo. Lei, sopraffatta dalle emozioni, si limitò a fare sì con la testa.

    'Un erede', pensò Otto, 'il nome dei von Ulrich vive ancora'.
     
  20. forzainter2010

    forzainter2010

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    New York, Liberty Island, Ottobre 1848

    Arrivato a New York e superato i controlli, Sebastian si incamminò verso la banca, dove voleva prendere in prestito una piccolissima somma di denaro per comprare una casa e farci la sede del Partito. Non vedeva l'ora di mettersi da fare. Alla fine scelse una casa in centro città e nel pomeriggio era già pronto per ospitare la sua prima riunione americana:
    "Benvenuti, e grazie ancor di più di essere rimasti qui con me. L'obbiettivo è simile a quello nel Regno Unito, ossia cercare qualcuno che ci possa aiutare. Io andrò nella casa di un certo Antonio Meucci, un italiano che grazie alle sue invenzioni ha guadagnato molti soldi. Spero che ci potrà dare una mano. Non perdiamo tempo, mettiamoci a lavoro!" In due minuti tutti erano già fuori, compreso Sebastian

    Bussò alla porta del padrone, e ad aprirlo fu direttamente Antonio Meucci che senza lasciare il tempo a Sebastian di presentarsi lo fece accomodare subito. Sebastian, che non era stupido, sapeva che Meucci già lo conosceva:
    "E così lei è quel Sebastian Egger di cui in America si sta parlando tanto" Esordì Antonio "Desidera qualcosa?"
    "Un bicchiere d'acqua non mi farebbe male" Antonio prese un bicchiere e lo riempi d'acqua, poi si mise seduto di fronte a Sebastian e glielo consegnò. Poi riprese a parlare:
    "Sa, nella mia casa ho visto passare tanti Repubblicani: Francesi, Inglesi addirittura Russi. Ma mai un Austriaco. Lo sa che qui negli Stati Uniti è molto famoso? Ma cosa lo spinge a presentarsi nella mia casa?"
    "Un aiuto, mi serve un aiuto."
    "Economico?"
    "Non solo... lei non ha mai nascosto le sue tendenze repubblicane, perchè non potrebbe aiutarmi in quest'impresa?"
    "Lei è giovane e furbo...ma inesperto. Tutti quelli che sono passati qui, dicendomi di volere la Repubblica a tutti i costi, sono finiti male. Deve andare piano, non correre. La strada che stava percorrendo era quella giusta, poi ha deciso di cambiare improvvisamente rotta, e si è perso. Deve tornare ad essere più moderato, aspettare un periodo buono e approfittarne per la sua impresa. Non può urlare alla Repubblica in un paese ancora molto legato alla monarchia. Doveva aspettare che un governo liberale facesse delle riforme pro-repubblicane, guadagnare il consenso del popolo e poi poteva gridare alla Repubblica. Ma non temere, non è ancora spacciato."
    "Cosa dovrei fare secondo lei?"
    "Deve rafforzare il sup partito qui in America, guadagnare l'appoggio di molti repubblicani, aspettare che in Austria si faccino importanti riforme pro-repubblicane, aspettare che in Austria si siano tutti dimenticati di te, e poi potrà tornare. Per fare ciò, ci vuole molto tempo e dovrà essere paziente."
    "Lei mi darà una mano?"
    "Si, la considero una persona coraggiosa e intelligente. Per prima cosa ti ripagherò il debito, poi ti darò una casa dove dormire."
    "Come posso ricambiare?"
    "Per ora non voglio niente in cambio. Ora va, e porta notizie a Libertà e Serietà" Sebastian non rimase stupito del fatto che sapesse anche il nome del suo partito, quindi si alzò, salutò e tornò a casa.
     

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