[Interactive AAR] Habsburgs send their regards

Quindi secondo lei, dovremmo metterci con le mani in mano e vedere come voi portate alla rovina il Paese? Bene.
E smettetela di accusarci di cose mai dette. Noi non vogliamo l'Indipendenza! Solo un pazzo potrebbe volere questo. Il vostro è solo un modo di comprare voti! Non risponderemo mai più ad accuse insensate dette da un conservatore.
Ah, e per la cronaca, si dice "dai una mano e ti prendono un braccio"...

Sebastian Egger

 

Firenze, casa Nerli 1849
Leone leggeva i giornali conservatori. Ad un certo punto dice alla sorella Sofia:
''Interessante che si legga la parola cittadino più sui giornali conservatori che liberali. Mi chiedo se alla fin fine non siano loro i veri riformisti! E poi tira persino fuori il congresso di Vienna. Ma per caso, Sofia, rimembri chi rappresentava gli italici?''
''No Leo, non ricordo...''
''Questo è il punto: nessuno che fosse legittimato a farlo. Ora Iddio ci ha donato un Kaiser sapiente. Peccato che quella sapienza non sia anche nelle menti dei reazionari e dei conservatori. Sofia prega che la diplomazia e la ragione vincano. Se no la Costituente verrà ricordata nella storia come l'inizio di tempi peggiori di quelli vissuti dai nostri genitori!''

 

Il Conte Andrássy sapeva che la sfida che lo aspettava era molto dura... La nazione ungherese rappresentava la seconda etnia dell'impero (20 % tot della popolazione) e le Terre della Corona di Santo Stefano erano una importante parte dei possedimenti retti dall'Imperatore Francesco Giuseppe, tuttavia i movimenti nazionalisti e liberali da una parte e dall'altra la volontá degli austriaci di non cedere la loro posizione di comando negli affari imperiali lo preoccupavano. La sfida che lo aspettava era di dimensioni epocali e sapeva che avrebbe dovuto mobilitare il piú largo consenso possibile e ingenti risorse finanziarie per avere qualche possibilitá di successo. Ma la strategia da adottare era chiara... Grazie alle sue ingenti ricchezze decise di comprare la seconda pagina di ogni quotidiano di qualche rilievo pubblicato nei territori dell'Impero, voleva che tutte le genti dell'Impero ascoltassero il suo messaggio!

ORA BASTA!
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Le genti ungheresi, slave, croate, italiane abitanti le Terre della Corona di Santo Stefano sappiano che il predominio germanico sui nostri destini é un umiliante giogo che ormai ci é intollerabile. Il Nostro Re Francesco Giuseppe d'Asburgo quando fu cinto dalla Sacra Corona di Santo Stefano e divenne per volere divino nostro monarca garantí i nostri diritti di indipendenza nei confronti del governo di Vienna. Promise che le libertá tradizionali garantite alle nostro genti sarebbero state rispettate, che la nostra Dieta sarebbe stata l'unico organo con il diritto di legiferare per conto delle terre d'Ungheria, Croazia e Transilvania. Questa promessa é stata disattesa... e ora noi ci appelliamo al nostro grande padra, Francesco Giuseppe, perché la giustizia venga fatta. Ma non solo il nostro amato monarca ha un dovere nei confronti del nostro regno e della sua libertá. L'onore di ogni abitante delle terre d'Ungheria e Croazia esige che si lotti e ci si batta fino a che i sopprusi cessino e il regno d'Ungheria torni al suo antico splendore! La Benemeritá Societá per la rinascita d'Ungheria vi esorta a mobilitarvi in vista della prossima convocazione elettorale. É fondamentale che con il vostro contributo l'Ungheria e le genti che vi abitino abbiano una voce possente all'interno della futura assemblea costituente!

Ecco i nostri Propositi:

• Pari dignitá legale e morale tra tutte le genti viventi nell'Impero d'Austria e delle Terre della Sacra Corona di Santo Stefano;
• Dieta Ungherese come unico organo legislativo per le Terre della S.C.S.S.
• Governo nominato dal parlamento di Buda con pieni poteri amministrativi sui territori delle Terre della S.C.S.S.
• Honvéd al diretto comando del nostro Re Franscesco Giuseppe, ma forza armata indipendente dagli eserciti austriaci. Reclutamento, armamenti e ogni altra materia attinente responsabilitá del governo di Budapest.
• Politica Estera concordata tra i ministri del governo austriaco e ungherese e sottoposta alle decisioni del monarca
• Bandiera che riporti l'emblema del regno d'Ungheria di fianco all'aquila asburgica;
• Mantenimento del tradizionale corpus legislativo magiaro, con un'apertura peró verso l'annullamento della servitú della gleba;
• Istruzione primaria obbligatoria per tutti;
• Istituzione di una commissione governativa per lo sviluppo industriale e infrastrutturale delle Terre della S.C.S.S.
• Espansione economica e anche militare per massimizzare le possibilitá di crescita.

I Territori della Sacra Corona di Santo Stefano (Szent István Koronájának Országai):

• Ungheria
• Slovacchia
• Croazia e Slavonia
• Fiume (territorio del Corpus Separatum)
• Dalmazia
• Bosnia
• Serbia
• Bulgaria
• Valacchia
• Moldavia
• Transilvania
• Cumania
• Galizia e Lodomeria

Fratelli di ogni etnia unitevi nella nostra battaglia per la restaurazione della libertá e grandezza del Regno d'Ungheria, facciamo rinascere la Fenice! Costruiamo un nuovo futuro di Grandezza, concordia e ordine per il Regno d'Ungheria!

 

"Lo studio statistico privato "Statisticheoffize von Brno" ha pubblicato un nuovo sondaggio su base provinciale delle intenzioni di voto nelle quattro circoscrizioni. I dati da questi riportati sono puramente statistici e non hanno valenza legale, se non conoscitiva per coloro impegnati nella campagna elettorale. Fate inoltre attenzione, in quanto il sistema di voto è in base nominativa maggioritaria, mentre i dati qui riportati mostrano solamente le intenzioni di voto dell'elettorato. Di conseguenza, coloro che effettivamente entreranno in Costituente saranno decisamente più concentrati nelle ideologie predominanti. In allegato è possibile trovare una mappa che evidenzia, su base provinciale, quale sia l'ideologia dominante trai votanti e quanto questa sia superiore alle altre.

I votanti costituiscono il 2,2% della popolazione totale rispetto all'ultimo censimento del 1846. (@SirMatthew )

Di sotto i dati che facevano riferimento a due settimane fa:

- Corone d'Austria e Boemia: reazionari 42% 41 seggi, liberali 36 % 36 seggi, conservatori 22% 22 seggi.
- Corone d'Ungheria e Croazia: reazionari 12% 10 seggi, liberali 39% 27 seggi, conservatori 49% 34 seggi.
- Corona delle terre italiche: reazionari 5% 3 seggi, liberali 61% 42 seggi, conservatori 34% 24 seggi.
- Corona di Polonia: reazionari 9% 6 seggi, liberali 49% 29 seggi, conservatori 42% 25 seggi.

Ed ecco quelli nuovi.

- Corone d'Austria e Boemia: reazionari 47% 46 seggi, liberali 25 % 25 seggi, conservatori 28% 27 seggi.
- Corone d'Ungheria e Croazia: reazionari 4% 3 seggi, liberali 45% 31 seggi, conservatori 51% 36 seggi.
- Corona delle terre italiche: reazionari 3% 2 seggi, liberali 74% 52 seggi, conservatori 23% 16 seggi.
- Corona di Polonia, reazionari 3% 2 seggi, liberali 54% 32 seggi, conservatori 43% 26 seggi.

Le attuale proiezioni dunque vedono i reazionari al 17,72% con 53 seggi, i liberali al 46,82% con 140 seggi e i conservatori al 35,45% con 106 seggi. Sotto la nuova mappa dello Statisticheoffize von Brno."

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Prima pagina dell'Allgemeine Zeitung di Vienna​

 

Manifesti propagandistici apparsi nelle Corone d'Austria-Boemia e Ungheria-Croazia:

Leali Sudditi dell'Imperatore!


Un esercito forte è emblema di una Monarchia forte.

La Patria e il suo Padre hanno bisogno di voi!

Chi può votare non butti questa occasione per dei traditori che inneggiano alla repubblica, orrendamente divisi anche tra loro.
Votate per la Costituente "Graf Otto von Ulrich" e i membri della "Coalizione Imperiale".

ASBURGO. CRISTIANESIMO. IMPERO


​

 

"Nonno Sà! Nonno Sà" urlò la bambina sgusciando fuori d'un tratto dalla porta socchiusa dello studio e saltando in braccio al vecchio Salomon, chino e pensieroso col calamo in mano su qualche misteriosa corrispondenza.
"Uh" si lascio sfuggire il vecchio "come ti sei fatta pesante!" esclamò poi ridendo. La bambina per tutta risposta rise deliziata e si mise, non senza una buona dose di impertinenza, a guardare con la fronte aggrottata le lettere che affollavano il tavolo.
"D...ev..o c..onf...essarle che s...ono molto c... c... ol.. col..." la bambina faceva uno sforzo incredibile per leggere una calligrafia che tra l'altro non era della più comprensibili.
"Colpito. C'è scritto colpito, Rachel. Sei migliorata davvero" fece bonario il vecchio "e come va con l'aramaico invece?"
"Male..." mormorò Rachel distogliendo la sguardo dalle epistole e tornando a guardare il vecchio "è noioso.."
"Ah ma non è affatto vero!" esclamo ridacchiando Salomon "ora gentilmente puoi andarmi a chiamare tuo padre?"
"Uff" sbottò Rachel alzandosi sulle sue piccole gambe e uscendo dalla stanza. Tempo qualche decina di secondi e fece capolino dalla porta la figura di Anselm.
"Si, papa?"
"Entra e chiudi la porta Anselm, devo parlarti di una cosa importante." fece misterioso Salomon, con in mano la stessa lettera che stava dando tante difficoltà alla piccola Rachel.

 

Il Manifesto Danubiano
Questi sono i punti del manifesto danubiano che dovrà porre le basi di una costituzione liberale
1)Ogni cittadino facente parte delle sette principali etnie imperiali : croati, tedeschi, polacchi, boemi, italiani, ungheresi e rumeni sono da considerarsi cittadini imperiali di pari diritto
2) Portare avanti la creazione di sottostati facenti sudditi all'imperatore e al parlamento nazionale, ma con prerogative di legislazione territoriale e rappresentativa.
3)Creazione di due camere consultive di cui una a rappresentazione territoriale e l'altra completamente nazionale.
4)Garantire il rispetto della carta dei diritti dell'uomo per le etnie imperiali.
5)Portare a risalto la questione dell'indipendentismo
6)Messa a bando dei partiti espressamente nazionalisti o anti-imperiali
7)Creazione di un numero limitato di ministeri per velocizzare la burocrazia ed in tal senso* miglioramento dell'infrastrutture amministrative locali
8)Piena libertà economica e nessuna ingerenza statale nelle questioni economiche private
9)Concentrare la ricerca imperiale sul campo industriale e militare
10)Proseguire nella riunificazione dei Balcani sotto l'egidia degli Asburgo e della Federazione, ovvero mantenimento dei patti con l'Austria e cessione definitiva dei Balcani dalla Sublime Porta alla federazione
A tutti i cittadini dell'impero questo è ciò che vogliamo.
Questo manifesto è il vento del cambiamento che ben presto diverrà tempesta.
Per l'imperatore, per i popoli del Danubio e per la madre libertà!
Austriae Est Imperare Orbi Universo, Spetta all'Austria regnare sul Mondo!

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Sotto ordine di Antun questo manifesto venne poco dopo diffuso in tutto l'impero o tramite giornali o
abili e solerti corrieri.Mentre la sua carrozza era da poco partita da Budapest,
la sua campagna per conquistare i cuori dei veri patrioti non era nemmeno iniziata.​

 

Farkas lesse l'opuscolo inneggiante al ruolo dell'esercito del conte Von Ulrich ( @Mac Brian ) e decise di inviare una lettera al suddetto.

Otto,
la minaccia dei repubblicani rivoluzionari va sicuramente avversata, e l'esercito é un arma fondamentale. Peró ti chiedo, di quale esercito parli nel tuo messaggio? Di un esercito germanico d'occupazione che con il tacco di ferro deve tenere sottomesse tutte le genti dell'impero? Vuoi che le genti di territori come quelli di Ungheria e Croazia - che ti ricordo nemmeno sono sudditi dell'Austria ma che semplicemente hanno il vostro stesso monarca - abbiano sancito il loro status di fratelli con pari diritti o no? Il sangue ungherese é stato versato per secoli nella lotta contro gli ottomani, io stesso sono un Generale delle armate ungheresi e... se la indipendenza amministrativa dell'Ungheria verrá sostenuta dal tuo partito nella costituente allora ti prometto che in me troverai un fratello di battaglie contro i rivoluzionari, se invece pensi di trattare gli ungheresi come dei sudditi allora troverai in me e nella mia gente dei nemici incrollabili.

Táborhadnagy Grof Farkas Andrássy

 

ZAGABRIA, NELLE VIE DELLA CITTA', SETTEMBRE 1848

"Cittadini dell'Impero! Avete visto come stanno andando le elezioni? Abbiamo guadagnato pochi seggi, ma è quel che ci meritiamo. Non stiamo sprecando tempo ad accusare di cose non vere gli altri partiti. Ci stiamo impegnando tutti per fare dell'Austria un paese migliore. E tra poco ne vedrete delle belle!" Un boato pauroso si alzò dalla folla. C'era veramente tanta gente, e alcuni erano molto ricchi, pensò Sebastian, poi decise di attaccare fortemente:
"Avrete sicuramente sentito parlare dei conservatori e di come loro cercano di comprare voti. Ci accusano di volere l'Indipendenza. A quanto pare liberale significa VIOLENTO e RIVOLUZIONARIO per loro. Se da oggi è vietato chiedere condizioni migliori per la popolazione e che può solamente portare conseguenze positive, smetto di far politica, perchè non avrei capito nulla di come si fa. Meglio corrompere qualche riccone...
Gli unici violenti qui sono loro! Chi è che sta chiamando l'aiuto dell'esercito? Chi è che sta cercando di farsi amico l'Imperatore?
Chi è che accusa i liberali senza prove? Sono loro, i conservatori!
Ma noi dobbiamo essere più forti. State zitti, non parlate, continuate a lavorare in silenzio. E sopratutto non ribellatevi. Se ci vogliono così, allora noi faremo così. Ma potete star tranquilli e speranzosi, perchè con noi al governo le cose cambieranno! Viva l'Impero e viva l'Imperatore!"
Tutta la folla applaudiva, alcuni addirittura piangevano, imprenditori e banchieri provenienti da tutto l'Impero facevano i complimenti.
Poi si alzò un coro" Viva l'Austia...Viva l'Austria...Viva l'Austria.
Se questo è volere l'Indipendenza...

Sebastian tornò a casa soddisfatto e contento. Sapeva di aver guadagnato parecchi voti. E gli giungevano che anche gli altri comizi avevano ricevuto gli stessi applausi!

 

Risposta alla lettera di Táborhadnagy Grof Farkas Andrássy:

Eccellentissimo Grof Farkas Andrássy,
essendo noi gentiluomini di pari livello, non dovrebbe essere un problema instaurare un rapporto civile di scambio di opinioni.
Come può notare la prima riga del nostro manifesto si rivolge a TUTTI i sudditi di Sua Maestà l'Imperatore Francesco Giuseppe, non solo a coloro che sono assogettati direttamente alla corona d'Austria, questo è stato fatto intenzionalmente, in quanto, ben sapendo che la localizzazione geografica del nostro partito è prettamente austriaca, abbiamo comunque voluto ricordare al nostro elettorato, che non ci battiamo semplicemente per conservare antichi diritti feudali, ma prima di tutto per restaurare il potere dell'unica monarchia europea che possa mantenere il controllo dell'attuale Impero Austriaco nonché del passato Sacro Romano Impero. Pur ribadendo quindi le nostra posizione circa l'importanza del nostro retaggio tedesco, siamo ben consapevoli delle richieste che derivano da territori di comprovata fede nel nostro Sovrano, di cui Ungheria e Croazia fanno certamente parte, pertanto siamo certamente disposti a ragionare con voi alla Costituente, fintanto che ci appoggerete nell'arginare l'aggressiva ondata rivoluzionaria propugnata dai liberali. La Coalizione Imperiale si batte per il mantenimento dell'ordine, i cui capisaldi sono l'Imperatore,la famiglia degli Asburgo e la Fede Cristiana.



Distinti saluti,
Graf Otto von Ulrich

 

Signor Sebastian Szily il "trascinatore" delle folle di Zagabria ( @forzainter2010 ),

ho saputo che siete abile ad aizzare il popolino con parole confuse (come pensate di migliorare la vita del popolino? quale sono i vostro intenti? dal resoconto del vostro discorso di Zagabria non ho capito quale causa portate avanti...a parte il fatto di dichiararvi liberale...) Vorrei peró darvi un consiglio, é inutile che come un profeta di medieval memoria giriate le cittá infervorando il popolo con parole che non capiscono (lo sapete che quasi tutti sono analfabeti?), forse sarebbe meglio argomentare il vostro messaggio davanti a quelle persone perbene che hanno le capacitá di capire quello che é il bene e il male e che soprattutto hanno il ceto necessario per poter votare... Io propongo crescita economica e istruzione per il nostro popolo...propongo che l'ungheria e le sue istituzioni (la dieta di Budapest) abbiano il diritto di legiferare per il nostro popolo senza interferenze austriache...insomma io propongo soluzioni reali. E spero che voi vogliate darmi una mani nella mia battaglia, sempre che il discorrere con senno e pacatezza di argomenti di sostanza e non per slogan stillati ma senza vero significato sia una cosa che puó interessarvi.

Persone con una testa sulle spalle, votate Benemerita Societá per la rinascita ungherese!

Grof Farkas Andrássy di Tarcal


Lettera pubblicata sui quotidiani dell'impero

 

Milano, 10 ottobre 1849(?)
Guglielmo passeggiava nel cortile di una caserma e i suoi pensieri erano sempre più cupi, e per lo più erano tutti rivolti a quel Sebastian Egger, un austriaco che stava col popolo italico e aizzava le folle, promettendo cose irrealizzabili, voleva rendere partecipe lo strato più basso della popolazione, sapendo che erano inutili, non potevano votare, non avevano nessun diritto di influenzare la vita politica dell'impero di sua maestà, ma stavolta siamo stati fortunati, il vento stava cambiando Sebastian era diventato un sorvegliato speciale da quando si era messo in contatto col rivoluzionario fiorentino, con questa mossa si era esposto da solo.... ripensando alle parole dette a Sebastian inizio a pensare al suo sfortunato fratello Rodolfo... ma Guglielmo vedeva nella sua scelta di una carriera politica un opportunità per arginare la politica Prussiana nei confronti dei principi tedeschi , con l'uso di trattati commerciali stavano annettendo diversi territori al loro regno, e le regioni con maggioranza di cattolici tedeschi dei vari principi ancora "liberi" , dovevano essere portati sotto l'ala protettrice del nostro impero, in questo modo avremmo potuto rafforzare e aumentare il numero di sudditi tedeschi! Ed evitare che il nostro popolo venisse messo nell'angolo da un'alleanza delle altre etnie appartenenti all'impero!!!

 

Non mi lascerò condizionare dalle suo parole caro Grof Farkas Andrássy di Tarcal (@Magicbus ), sa benissimo che in quella folla non c'erano solamente analfabeti, ma imprenditori e banchieri.
Il "popolino" , come lo chiamate voi, rendendovi ancor più ridicolo, è la parte della popolazione, il 98%, che manda avanti un paese. E le idee per aumentare la situazione sociale ed economica le ho già dette nei comizi precedenti, che sospetto che lei non li abbia ascoltati attentamente, e non ho voglia di ripeterli. Se vuole guidare un paese con solo il 2% della totale popolazione, vada avanti. Ma poi non si stupisca se qualche ribelle scenderà in strada a combattere. Siete voi che fate arrabbiare il popolo, chiudendo le porte della libertà e dell'uguaglianza, e non noi, che cerchiamo di unire tutti sotto la corona austriaca con gli stessi diritti per tutta la popolazione.

Sebastian Egger

 

Risposta alla missiva del Graf Otto von Ulrich (@Mac Brian )

Otto,
la vostra missiva dimostra il vostro buonsenso e mi ha reso particolarmente fiducioso. Le genti del mio regno sono da sempre fedeli sostenitori del potere del nostro amato monarca, peró i fatti di Debrecen di pochi mesi fa con la rivolta di Kossuth hanno reso palese il fatto che gli ungheresi sono stanchi di essere trattati da sudditi di Vienna. La nostra dieta é ferma nel proposito di sostenere i movimenti di benpensanti che vogliono arginare queste correnti di giacobini senza dio che si fanno chiamare liberali. Nelle loro di liberale non c'é nulla come dietro le parole del Bonaparte non venne altro che il soppruso e miseria. La Benemerita Societá per la rinascita Ungherese vi sosterrá fino a quando voi da parte vostra agirete per garantire all'Ungheria, al suo parlamento, al suo governo una vera indipendenza amministrativa su un piano di paritá tra fratelli tra Austria e il mio regno. Il fatto che il vostro partito sia prettamente austriaco mentre il mio sia per il Regno di UNgheria e Croazia fa si che potremo sostenerci senza entrare in competizione nella caccia di voti.

A presto

Grof Farkas

 

Risposta pubblica sui quotidiani a Sebastian Egger (@forzainter2010 )


Carissimo Sebastian,

chiedo venia, non ho seguito tutti i "comizi" tenuti dal vostro movimento, sul fatto che la popolazione abbia diritto ad un miglioramento delle proprie condizioni di vita sono concorde peró io, per quanto questo possa suonare ridicolo alle vostre finissime orecchie, penso che serva educare le persone (istituendo una educazione gratuita per tutti) prima di mettersi a volergli spiegare cosa sia il bene, il male, il giusto e sbagliato. Diciamo che mi ricordate molto i predicatori, voi non vi curate se il vostro ascoltatore é in grado di capire realmente ció che dite mentre preferite che ascolti e che poi vergonandosi di non aver afferrato nulla del senso delle vostre parole, visto che povero non ha istruzione, si professi comunque vostro seguace (perché attratto dalla veemenza della vostra declamazione). Vorrei inoltre chiedervi delucidazione riguardo due termini che mi sono desdueti: cosa significa "comizio"? É un termine che mai mi é capitato di udire prima... siete forse un poeta che crea neologismi accattivanti quanto misteriosi? Pure il termine "imprenditore" mi risulta totalmente sconosciuto. Intendete forse impresari? Cercate di attirarvi le simpatie dei lenoni e dei tenutari di compagnie di teatranti? Forse loro sono un pubblico adatto alle vostre strampalate declamazioni...

Ai virtuosi abitanti della cittá di Buda e Pest comunico che tra due giorni, nel parco della Reggia Reale di Buda si terrá un piccolo convivio per discutere con tutte le persone di buon senso che siano interessate a supportare la Benemerita Societá per la rinascita d'Ungheria.


Grof Farkas Andrássy di Tarcal

 

RISPOSTA PUBBLICA A GROF FARKAS ANDRASSY DI TARCAL (@Magicbus )

Quando dicevo che volevo migliorare la situazione della popolazione era sottinteso che volevo anche investire nell'educazione. Altrimenti il tutto non avrebbe avuto senso.
"Comizio" è un modo nuovo per dire "Convivio". Incontrare e scambiare idee tra le persone per intenderci.
"Imprenditore" è colui che compra qualcosa per farci ciò che vuole. Impresario io lo associo a chi vuole comprare cose teatrali o musicali.
Vorrei anche partecipare al suo comizio, o convivio come piace chiamarlo a voi, ma purtroppo non ho tempo e devo fare parecchie cose in questi giorni.

Sebastian Egger

 

ZAGABRIA, VILLA DI FIUME, SETTEMBRE 1848

Sebastian era andato a Fiume per partecipare personalmente all'incontro con Nobili, Banchieri ed Imprenditori. Doveva dire loro come si sarebbe comportato sul campo economico:
Il luogo in cui si doveva svolgere l'incontro era in una piccola villa fuori la città di Fiume. Sebastian non poteva sostare a lungo in quella villa, doveva partire per Vienna dove aveva accettato l'invito di Leonard Bronstein a partecipare ad una piccola riunione.
Sebastian entrò nella sala delle riunioni e iniziò a parlare:
"Grazie a tutti per aver partecipato a quest'incontro. Oggi vi vorrei parlare di come far crescere il paese.
All'Austria i soldi non mancano, e quindi investire in qualcosa di importante come l'Educazione e l'Amministrazione è di fondamentale importanza. Vorrei poter migliorare anche la Burocrazia grazie a sistemi più organizzati. L'Educazione sarà un grosso obbiettivo per me, e portare l'alfabetizzazione all'80% è il mio obbiettivo.
Ovviamente ci occuperemo di iniziare la costruzione di fabbriche e industrie. Per fare ciò, daremo somme di denaro alle banche e agli imprenditori che vorranno iniziare la progettazione di industrie. Cercheremo quindi, di dare il maggior contribuito possibile alla crescita industriale del paese.
Vorremo anche portare un idea nuova. Le persone ormai anziane e che quindi non possono lavorare, non possono vivere nella miseria. Quindi, raggiunta una certa età, dovranno avere i soldi dallo stato per potersi almeno sfamare.
Per i lavoratori, vorremmo dare un limite alle ore di lavoro, ritenute eccessive da tutti.
Ecco, questi sono i punti fondamentali." Molti di loro erano felici di cosa aveva proposto Sebastian, e dopo questa piccola discussione, Sebastian dovette abbandonare l'incontro, lasciando il compito di continuare la riunione a Vincenzo che doveva approfondire su ogni punto detto da Sebastian, per partire per Vienna dove doveva tenersi l'incontro con Leonard Bronstein e gli altri.

 

Anche quella sera la sala era gremita di persone, anche se non si vedeva un netto aumento delle stesse. Leonard iniziò immediatamente a parlare.

"Signori vi ringrazio ancora una volta per essere venuti qui. La vostra presenza significa che anche qui a Vienna vi sono persone interessate alla cosa pubblica.
Oggi ho da proporvi alcune riflessioni. Per prima cosa, dobbiamo considerare a cosa serve una Costituente. Semplice, direte voi. A dare una Costituzione ad una nazione. Giusto, senza dubbio. Ma allora ho una domanda: considerate voi le Cortes di Cadice delle Costituenti? Probabilmente no. E perché no? Perché quella Costituzione non ha dato uno dei frutti principali: la durabilità. Quella costituzione venne abrogata dopo appena due anni. Ma quindi come rendere una costituzione durevole, o almeno resistenze all'intervento esterno, sia esso di monarchi o di altre nazioni? Meno semplice. Ma l'unico modo che conosco è garantire una costituzione tale da non permettere colpi di mano di una persona. Quindi ecco alcune possibilità.

1. Questa prima possibilità è stata confezionata dal nostro collega e compagno Vladimir Länin. Quest'ultimo propone una monarchia costituzionale, in cui l'imperatore ha il solo potere esecutivo, in particolare ha il potere di scegliere i ministri, che devono essere scelti all'interno del parlamento. Il potere legislativo appartiene ad una Assemblea Nazionale, composta da 754 deputati ed eletta per la durata di due anni. L'elezione dei deputati avviene a suffragio ristretto su base censitaria: il corpo dei cittadini attivi (coloro che pagano le tasse per un valore di almeno tre giornate lavorative) elegge al suo interno gli elettori (che devono pagare tasse per un valore di almeno 10 giornate lavorative) che eleggeranno gli eletti. Ogni cittadino attivo può essere eletto all'Assemblea Nazionale. I magistrati vengono eletti con le stesse modalità, e non sono quindi più di nomina imperiale. L'imperatore mantiene il diritto di veto sospensivo sui provvedimenti approvati dall'Assemblea, ma questo veto non può applicarsi né alle leggi costituzionali, né alle leggi fiscali, né alle deliberazioni concernenti la responsabilità dei ministri. L'Assemblea inoltre può mettere in stato d'accusa i ministri, nel qual caso, se giudicati colpevoli, saranno da considerarsi desituiti e l'imperatore dovrà nominarne di nuovi. L'Assemblea infine si occupa degli Affari Esteri.
2. Questa seconda proposta invece è mia personale, spero che la mia posizione di presidente non vi influenzi nel vostro giudizio. Il potere esecutivo ed il potere legislativo appartengono entrambi all'Assemblea parlamentare. Essa viene eletta a suffragio universale e direttamente ed ha durata di un anno. I magistrati vengono pure eletti a suffragio universale. Hanno diritto di voto: chiunque sia nato e domiciliato nelle terre dell'impero e abbia compiuto 21 anni di età; ogni straniero che abbia compiuto 21 anni di età e sia domiciliato nelle terre dell'impero da un anno ed inoltre viva del suo lavoro o abbia acquistato una proprietà o sia sposato ad un cittadino dell'impero o adotti un fanciullo o mantiene un vecchio. Inoltre l'Assemblea può decidere di donare la cittadanza onoraria e con essa il diritto di voto agli stranieri meritevoli. Chiunque eserciti i diritti di cittadino è eleggibile.

In generale direi che queste sono le due proposte che vorremmo lasciarvi per la riflessione. Come dicevo, io personalmente preferisco la seconda, ma è nota la mia radicalità come pure è noto il mio aver studiato gli scritti di Saint-Just...entrambi i testi comunque permettono un governo liberale e democratico della nostra nazione. Direi che un ottimo inizio sarebbe far approvare alla Costituente la prima proposta, per poi, gradualmente, passare alla seconda, magari con scadenze temporali già preventivate. Certo, ci saranno resistenze, soprattutto se decideremo di percorrere la seconda strada, ben più radicale e ben più tortuosa. Ma sicuramente la Storia ammetterà che non siamo stati codardi, e prima o poi ci darà ragione. Inoltre vorrei far notare come una commistione delle tue carte sia possibilissima. Invito quindi chiunque abbia da dire qualcosa di non trattenersi."
A questo punto iniziò un mormorio incessante, finché un altro ragazzo all'incirca ventenne si alzò, e prese la parola:
"Buonasera. Vorrei solo aggiungere quanto segue: entrambe le proposte sono ben confezionate, e mi è difficile scegliere tra una delle due senza un po' di riflessione e studio. Comunque spero che ad entrambe venga premesso un preambolo che decida i diritti dei cittadini, in modo che si arrivi ad una definizione il più pervasiva possibile del concetto di "cittadinanza" e non si arrivi ad escludere qualcuno dalla vita politica solo per le sue credenze religioso o la sua etnia, ad esempio."
"Il suo punto è particolarmente arguto, e sicuramente giustissimo. In realtà credo che questo sia un bisogno soprattutto per la prima carta, mentre la seconda grazie al suffragio universale permette di ammettere tutti i cittadini alla vita politica. In ogni caso lavoreremo ad un preambolo in cui si discuta tutto questo e ne daremo lettura il prima possibile a voi e agli altri liberali dell'impero.
Spero che queste due proposte vi abbiano soddisfatto, ed inoltre spero che possano essere una buona base comune per discutere con le altre personalità liberali sparse per tutta la nazione.

Frei leben oder sterben"

 

Croazia, Ogulin

Il capitano di reggimento Viktor Szyli osservava cupo in volto le missive che gli giungevano dai suoi famigliari.
L'argomento era sempre lo stesso: suo fratello maggiore si era distinto in quello, l'altro era riuscito in quell'altro.
Ogni dannato membro della famiglia degli Szyli sembrava una persona eccezionale e fuori dal comune... eccetto lui. Sì certo, comandava quel reggimento di straccioni Croati, ma non era abbastanza! Neppure durante i moti del 48 aveva avuto l'occasione di distinguersi visto che qualche genio dell'Alto Comando aveva ordinato all'Oguliner di rimanere in attesa. Rimanere in attesa! La peggior sfortuna per un militare ambizioso è vivere in un periodo di pace!

Ma ora ne aveva abbastanza, avrebbe colto qualsiasi occasione per dar sfogo alle sue più nascoste ambizioni, avrebbe... l'Assemblea Costituente! Quale migliore occasione di provare il suo valore se non quella. Era senz'altro sprecato per la carriera militare e questa non faceva per lui. E tra l'altro Viktor poteva annoverare il Conte Farkas (@Magicbus ) tra le sue conoscenze, avendo in qualità di rampollo di una famiglia nobile Ungherese avuto modo di conoscere l'alta società del regno anni addietro.
Quasi d'impulso afferrò la penna e scrisse di getto una lettera.
"Vilim!" urlò e il rumore di passi dal corridoio fece intendere che il suo attendente stava accorrendo.
"Sissignore" fece l'ufficiale.
"Spedite questa lettera al conte Farkas" disse, poi inclino la sedia e porto le mani dietro la testa soddisfatto. Sì, avrebbe avuto finalmente i riconoscimenti che meritava.