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Impero dei Parti, superpotenza militare

Discussione in 'Antichità' iniziata da archita, 23 Maggio 2010.

  1. archita

    archita

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    Impero dei Parti è stata l'unica civiltà del mondo conosciuto a rimanere per lungo tempo indipendente dall'Impero Romano a parte brevi periodi di sottomissione formale di parte del suo territorio al tempo dei grandi Antonini. La sua capitale Ctesifonte è stata più volte distrutta e ricostriuita ma il suo potere rimase indiscusso su molte popolazioni alleate ed ausliarie del deserto anche nei momenti di guerra civile interna fra i signori della Persia. L'armenia era conteso per secoli con i romani e le varie dinastie e monarchi veivano continuamente imposti e sostituiti dalle due potenze imperiali. I parti inoltre cercavano di controllare anche la via della seta cioè il rapporto commerciale fra l'Impero Cinese e l'Impero Romano. l'Impero dei Parti era di carattere feudale e arretrato dal punto di vista industriale e di manifattura e ingegneristica rispetto a Roma ma conservava parte dell'eredità dell'antico impero alessandrino e persiano e dunque le grandi dinastie imperiali, sopratutto i Sassanidi del periodo più tardo che diedero all'Impero una "missione" di recuperare e riunificare infatti l'Impero-persiano-alessandrino dunque con ambizioni ben oltre l'Armenia come si vedrà quando ci hanno provato contro l'Imperatore Giuliano l'apostata.

    la sua forza militare era basata principalmente sulla cavalleria da tiro e masse di catafratti che annullarono il vantaggio della fanteria pesante romana che nei primi momenti non poteva ottenere il contatto per far prevalere le sue armi ed addestramento a corpo a corpo superiori e difatti a Carre la cavalleria persiana potè perfino essere rifornita con catene di cammelli carichi di frecce alle retrovie mentre si decimava la legione con continui cerchi cantabrici. Inoltre i romani non erano abituati a quel clima ed essendo obbligati a restare in posizione statica erano sottoposti anche all'offesa del sole agli occhi e al caldo e alla sete...

    inoltre i parti avevano ereditato anche le falangi dai seleucidi. Tuttavia si deve considerare che non c'era un vero e proprio esercito imperiale. I feudatari fornivano se stessi e il loro seguito personale nella cavalleria pesante il che può indicare quanto i catafratti fossero comunque numericamente esigui rispetto al grosso dell'armata costituita sopratutto da nomadi e mercenari greci con tutti i problemi di una catena di comando e di disciplina specie prima della battaglia nel consiglio di guerra. Tuttavia pare che esistesse una struttura organica di unità assimilabili ai manipoli romani costituita da formazioni detti drafsh costituiti ciascuno di 1000 uomini circa. Si ritiene che la cavalleria pesante costituisse soltanto un 1/10 dell'armata. I sassanidi resero l'esercito più disciplinato secondo lo strategikon bizantino. è interessante notare che gli Immortali, da fanteria appiedata dell'età persiana erano divenuti cavalleria pesante d'elite. Inoltre esistono testimonianze che parlano di presenza di donne nell'esercito con funzioni militari, presumilmente di comando per un certo periodo fra il III e il IV d.c ma non ci sono certezze assolute.
     
  2. Dohor

    Dohor

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    Su Rome Total War era uno spasso giocarci o combatterci contro... Spettacolari i Parti, mi han sempre affascinato... Bella trattazione Archì ;)
     
  3. Markenos

    Markenos Guest

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    I parti....mi hanno sempre affascinato, anche se non si hanno molte informazioni al riguardo....nei libri di storia se ne parla relativamente poco, nonostante in effetti siano stati per parecchio tempo uno scudo contro cui i romani hanno sbattutto molte testate.....:approved::approved:
     
  4. feste

    feste

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  5. andy

    andy

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    Bisogna dire che hanno avuto parecchio culo contro i romani e in più d'una occasione...
     
  6. archita

    archita

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    direi che i parti hanno avuto la fortuna di avere avuto insieme i migliori elementi della cultura militare allessandrina e persiana senz cedere troppo nè alle sole falangi come i seleucidi nè alla sola cavalleria come i Daci e senza troppo basarsi sul numero come i pontici di Mitridate :approved:
     
  7. Enok

    Enok

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    Chissà se il destino sarebbe stato diverso per i Parti, se Giulio Cesare non fosse stato assassinato. Quella era la sua prossima campagna, sia per pacificare i territori orientali che per vendicare l'amico Crasso.
     
  8. archita

    archita

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    forse avrebbe avuto lo stesso destino di Crasso, il momento migliore per battere i parti in modo decisivo in quel periodo era nelle prime fasi della campagna di Crasso quando l'impero partico era in preda ad una guerra civile :facepalm:
     
  9. Enok

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    Beh, tra Crasso e Giulio Cesare ci passa un abisso in ambito strategico: il primo non si può certo definire un fenomeno, stava per prenderle anche da Spartaco in superiorità numerico-logistica schiacciante. Poi, per carità, non era certo una passeggiata neanche per Cesare... così come non lo erano i celti (galli, iberici, belgi, britanni e compagnia cantante).
     
  10. archita

    archita

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    Cesare aveva delle carte che gli hanno reso la vittoria totale in Gallia, la divisione e la lotta fra galli e a loro volta fra galli e germani e la cavalleria ausiliaria e nell'Asia contro i Parti non avrebbe potuto disporre di uguali vantaggi sia perchè i parti erano di nuovo uniti sotto il regno di Orode e sia perchè la cavalleria celtica utilizzata a Carre ha sì dimostrato il suo valore ma non tale da neutralizzare la cavalleria da tiro partica in un terreno tra l'altro sconosciuto.

    i romani hanno iniziato a vincere sul serio contro i parti quando hanno preso il controllo dell'armenia fonte di ausiliari e reso le legioni più versatili e supportate da cavalleria di tipo sarmatico e dacico, le legioni di età pre-augustea ancora non erano adatte a quel tipo di guerra.
     
  11. Megalomane

    Megalomane

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    dal punto di vista militare qual era il migliore modo possibile per battere l'esercito partico? loro disponevano di abile cavalleria leggera , pesante da tiro...in più nei loro territori tra la siria e l'iraq non c'erano rilievi e quindi lo spazio per la battaglia pianeggiante si dilungava a perdita d'occhio favorendo ulteriormente la cavalleria..ora che ci penso il terreno era adatto anche per i carri da guerra , anche se da quel che so non usavano
     
  12. archita

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    molte campagne svolte fra bizantini e parti erano in Armenia, si preferiva fare guerriglia piuttosto che battaglie in campo aperto e gli assedi erano molto più frequenti e la manovra era spesso essenziale. I romani quando conquistarono Ctesifonte in lunghi assedi è perchè avevano capito che l'unico modo per batteli era appunto evitare battaglie in campo aperto e manovrare in modo tale da obbligare i parti a chiudersi dentro le mura dove la superiorità romana in fatto di poliocertica era assoluta :approved:
     
  13. Megalomane

    Megalomane

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    lo sospettavo...ma questa è una strategia efficace fino ad un certo punto...se un'armata romana mentre assedia una città viene raggiunta da un'armata partica allora sono cavoli amari Ps i parti quando hanno capito il gioco che volevano fare i romani come hanno reagito?
     
  14. archita

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    nulla, nn essendo un impero accentrato come quello romano dovevano fare affidamento solo a quello che concedeva il sistema feudale e continuare la guerra nel deserto e nelle montagne con supporto delle popolazioni nomadi alleate e mercenari.. certo ci sono stati assedi di successo da parte partica ma in realtà i romani persero la mesopotamia perchè anche loro erano avviati ad un declino e rispetto ai parti erano condannati da un eccessiva estensione dell'impero e appunto dall'eccessiva burocratizzazione militarizzazione dello Stato.
     
  15. Megalomane

    Megalomane

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    il limite d'estensione è relativo..secondo me i due fattori che lo influenzano di più sono le vie di comunicazione e il sentimento di appartenenza allo stato da parte del popolo...anche i parti dal canto loro avevano un impero esteso che considerando il sistema feudale e la natura impervia del territorio dava altrettante difficoltà a tenere coeso l'impero
     
  16. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Penso che il più grande vantaggio dei parti sia stato il deserto che li divideva da Roma...
     
  17. archita

    archita

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    questo è indubbio anche se non il fattore decisivo visto che in realtà i romani conquistarono effettivamente parte dell'Impero dei parti ma mantennero i territori per un periodo relativamente breve. Chissà se Allessandro Magno avrebbe potuto vincere con le falangi lo stesso tipo di esercito :humm: rispetto al sistema manipolare e di coorti romano le falangi macedoni erano ancora meno adatte...
     
  18. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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  19. andy

    andy

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    Beh Archi contro Traiano , non fosse stato per la rivolta giudaica , probabilmente avrebbero vinto i Romani.
    Dopotutto se si considera che con la cavalleria dacica-sarmatica, ma anche batava al limite, la cavalleria romana era abbastanza in grado di reggere a quella partica(eccezion fatta forse per i catafratti), ma la superiorità romana nella fanteria era schiacciante.
    D'altra parte i Parti erano, com già hai detto, un avversario particolare, contro cui serviva un esercito versatile e rapido nel spostarsi.
     
  20. archita

    archita

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    ma infatti per un pò di tempo l'impero dei parti perse la mesopotamia ed ebbe alcuni signori pagati da Roma ma non in modo definitivo. Infatti i romani abbandonarono quelle regioni dopo circa mezzo secolo dalle conquiste. la cavalleria dacica-sarmatica era cavalleria pesante ma contro una cavalleria leggera era sempre inadeguata. La stessa cosa sarebbe successa con i mongoli per le cavallerie europee. Infatti i parti hanno evitato di affrontare la fanteria romana proprio adottando quel tipo di cavalleria da tiro. Inoltre i romani hanno iniziato a rendere la legione più versatile e leggera sono nella fase più tarda dell'impero pur combattendo i parti da secoli.
     

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