Ragazzi...non c'entra che relativamente, ma avete seguito ieri sera sul LA7 il pezzo di Paolini sugli alpini nella guerra di russia? A me ha fatto venire i brividi...come tutti i monologhi di Paolini (Vajont, Olivetti...etc..etc..). Bello..bello e ancor di più bellissimo!!
Ma non ho capito una cosa: Nikolajevka non è il nome del luogo della famosa battaglia di sfondamento...ma allora da dove arriva sto nome? Leggendo "il sergente nella neve" si parla di quel luogo con quel nome... ma dove l'ha preso Rigoni Stern?
Stessa reazione che ho avuto io! Paolini l'ha deto chiaramente...quel luogo non si chiama e non si è mai chiamato così, ma in un'altra maniera...minchiazza la mia memoria...!!
intanto link questo: http://blog.panorama.it/culturaesoc...-neve-paolini-porta-di-nuovo-il-teatro-in-tv/
Due ore e mezza scivolate via come in immersione nel '43 , in mezzo a fantasmi di persone vere.....che potevano essere i montanari delle vallate delle mie parti. Anche se erano Bresciani, Bergamaschi, Comaschi, Veneti, Piemontesi o di qualsasi altra parte d'Italia, sembrava si parlasse di fratelli! Confesso che mi sono commosso!
come scrivevo in un altro post, mi commossi per un intervista a Rigoni Stern fatta da Fazio (che non è certo un premio nobel); mi spunta la domanda: mi commuovo perché sono vecchio?
non ti commuovi perchè sei vecchio ma perchè sei VECIO dentro!!! siamo tutti un po' veci dalle nostre parti... o almeno lo sono quelli che hanno avuto un parente alpino... mio nonno era nella taurinense... albania, grecia, montenegro... e poteva andargli peggio... ha rischiato di finire in russia anche lui...
in effetti mio nonno era alpino, sarebbe finito anche lui in Russia credo, solo che morì di polmonite prima della guerra, poveraccio, il nonno della mia ragazza era alpino (tridentina mi sembra, o forse Julia?) fece la guerra in ALbania (aviotrasportato a Tirana)
Scusatemi ...continuo l'OT..ma dopo ieri sera mi è venuto spontaneo mettere questa: Pietà l'è morta Laggiù sotto terra trova un alpino Caduto nella Russia con il "Cervino'' E` morto nella steppa assiderato Ferito o da amputare congelato. Ma prima di morire ha ancor pregato Che Dio maledica quell'alleato Che Dio maledica chi ci ha tradito Lasciandoci sul Don e poi è fuggito. Tedeschi traditori l'alpino è morto Ma un altro combattente oggi è risorto Combatte la sua guerra da vecchio alpino Fatiche, freddo e fame gli son compagne. Combatte il partigiano la sua battaglia Tedeschi e fascisti fuori d'Italia Tedeschi e fascisti fuori d'Italia Gridiamo a tutta forza Pieta` l'è morta. Come a conferma, oltre alle parole e testimonianze di Rigoni Stern ed altri sopravvissuti, del comportamento dei nostri alleati sul fronte orientale...checchè ne dicano i soliti revisionisti. Onore alle penne nere (e detta da un fantaccino). Chiudo l'OT chiedendo scusa e ringraziando per la pazienza.
il ritorno dalla Russia fu, a mio avviso, la fine del regime nel cuore degli italiani, in particoalre di quelli del nord, "fiamme verdi" non è un nome dato a caso. In URSS ci fu una guerra che gli italiani non riuscirono a comprendere, la "crociata contro il bolscevismo" fu un boomerang per il regime. Invece di unire gli spiriti per combattere il nemico rosso, fece emergere l'avversione per una guerra inutile.
Quoto in pienissimo... Tanto più che la popolazione con cui ebbero a che fare molto spesso non pareva avversa ma disponibile (Stern lo sottolinea spesso). Ora qualcuno mi verrà a dire che Stern non è attendibile e che non era sergente in Russia, ma i rapporti del comando tedesco dicono che...etc..etc...mi verrebbe da rispondere: "a Gè...ma vedi dannà.....". Tutto clamorosamente e grossolissimamente IMHO. Molti degli alpini tornati nelle loro valli, organizzarono o si unirono in maniera quasi automatica alle formazioni partigiane, che nelle zone montagnose costituirono le loro prime basi.
un mio caro amico aveva un nonno medaglia d'argento per alcuni atti di eroismo in russia durante la ritirata, con i suoi uomini ha tenuto per 48 ore un villaggio permettendo il ripiegamento del reparto. ogni volta che vado a casa del mio amico e vedo il quadretto con la medaglia e la motivazione mi vengono i brividi. Però un pò mi dispiace che ci ricordiamo sempre dell'Armir e ci "scordiamo" di quelli di El Alamein e dei mille altri morti in grecia, montenegro e chissà dove
Ho visto il programma, mi ero segnato la data perchè qualcuno sul forum ne aveva messo le anticipazioni. Devo dire che è stato davvero pronfondo, il gelo mi saliva davvero sulla schiena anche se stavo sdraiato sul pavimento. Un'immersione in un'atmosfera, un vero viaggio mentale nell'orrore. Davvero stupendo e commovente.
Negativo caro Mc..non è vero che quelle sono tragedie dimenticate. Sul forum vi sono diversi topic che ne parlano e nell'opinione pubblica sono fatti piuttosto ben conosciuti (chiaro non nei ragazzetti di 16 - 18 anni, ma questo è normale). Tu ti chiedi perchè si parla molto più spesso dell'Armir..è molto semplice: per la dimensione colossale del disastro, per l'apoteosi negativa dimostrata della criminale incapacità organizzativa del regime e del comando supremo italiano in genere. Dal riassumersi di tutti gli errori/orrori che si erano verificati già, ma in scala più ridotta, in Grecia e sul Montenegro. Dal fatto che un pugno di EROI, nonostante i comandi, nonostante il gelo, la paura, la scarsezza di tutto, siano riusciti a farcela, a sfondare e fare in modo che migliaia di altri siano riusciti a tornare a casa (80.000 purtroppo non ce l'hanno fatta). Una immane tragedia che però ha "creato" una piccola seppur significativa vittoria. La consapevolezza che nel dramma c'è stato un fievole lieto fine. Gli Alpini del Don non sono degli eroi da leggenda come i soldati di El-alamein, sono sostanzialmente degli uomini" nel vero senso della parola. Gente che, durante la ritirata, non combatteva per la patria o il duce o chissà che cosa....combatteva per tornare alla loro "baita", alle loro vallate. Io non lo so spiegare molto bene...se avessi visto il programma di Paolini capiresti cosa voglio dire. Abbi pazienza.
