i colpi di stato militari in Giappone

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da archita, 17 Febbraio 2012.

  1. archita

    archita

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    in Giappone il periodo di sviluppo industriale e urbano e sociale del periodo Taisho finì in modo graduale ma inesorabile alla fine della IWW quando vennero frustrate le ambizioni imperialistiche del paese e ci fu la crisi economica dovuta alla contrazione delle esportazioni a causa di politiche di embargo antigiapponese delle grandi potenze occidentali. La Dieta perse ogni controllo sull'esercito e marina che acquisirono sempre maggiore autonomia anche nella gestione di questioni di politica estera quali l'amministrazione della Corea e della Manciuria. In pratica il governo "civile" rappresentato dal partito Minseito "abdicò" a vantaggio dell'amministrazione Seiyukai che aveva concesso tramite Tanaka Giichi l'opportunità all'esercito di annettersi la Manciuria tramite l'uccisione del collaborazionista filo-giapponese Chang Tso-Lin nel maggio del 1928. I militari, nonostante l'opposizione dell'Imperatore Hirohito, ripeterono il colpo ancora una volta nel 1931-32 con la creazione dell'impero Manchiuko senza che la Dieta potesse fare alcunchè. La politica manciuriana era completamente in mano all'esercito che a sua volta era diviso da due correnti quali i "Kodoha" che sostenevano colpi di mano illegali in Cina e i riformatori quali i "Toseiba" che propugnavano maggiore attenzione allo sviluppo tecnologico delle forze armate. A sua volta esercito temeva l'URSS nei territori settentrionali mentre la Marina desiderava risolvere la dipendenza dal greggio importato dalle Indie Orientali Olandesi e dagli Stati Uniti. Nel 1932 alcuni giovani membri del Kodoha assassinarono il primo ministro Inukai Tsuyoshi che venne sostituito dal governatore militare della Corea Saito Makoto che a sua volta trasmise la carica nel 1934 ad un altro militare quale Keisuke Okada della Marina che permise una massiccia infiltrazione di militari nell'amministrazione civile. Nel 1936 la I Divisione dell'esercito partecipò all'uccisione dello stesso Saiko Makoto e si salvò Keisuke Okada ritenuto nemico di fazioni dell'Esercito in una lotta di potere. Il colpo di stato dei militari divenne fatto compiuto con il ritiro di Okada e con l'avvento dell'amministrazione Koki le forze armate ebbero il pieno controllo del governo nonostante la maggioranza dei partiti anti-militaristi nella Dieta dominata dal partito moderato Minseito e dal partito di sinistra Shakai Taishuto. Nel 1937 venne istituito l'Ufficio di Progettazione nel gabinetto con funzioni di gestione del Bilancio e anche il famigerato Dai Hon'ei cioè il Quartier Generale totalmente gestito dall'Esercito e dalla Marina con completo controllo di tutte le principali funzioni del governo e formalmente presieduto dall'Imperatore e senza alcun esponente civile. il generale Tojo Hideki nel 18 ottobre del 1941 divenne ministro dell'esercito,degli interni e degli esteri suggellando il potere dei militari sul paese.
     
  2. Vestinus

    Vestinus

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    ...minchia...non la sapevo così assurda la storia giapponese tra le due guerre...

    In pratica la supremazia militare stile shogunato, uscito dalla porta, era tornato dalla finestra :asd:
     
  3. archita

    archita

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    con una differenza però, lo shogunato vero era presieduto essenzialmente da una sola dinastia ( Ashikaka,Tokugawa ) e per varie ragioni non pensò mai di centralizzare il governo mentre le forze armate degli anni '30 erano comandate da ufficiali di origine urbana e della media borghesia e le decisioni venivano prese a vantaggio dei cartelli industriali ( zaibatsu ) anche quelle nate dal ceto mercantile e da piccoli feudatari decaduti divenuti grandi imprenditori.
     

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