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[ HOI 1.4 AAR] ITALIA 1936 Hard: Impero Italiano

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Giovi, 16 Agosto 2012.

  1. Giovi

    Giovi

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    [ HOI 1.4 AAR] ITALIA 1936 Hard: Impero Italiano
    Ciao a tutti,
    sono nuovo del forum ma vi seguo da qualche tempo perché mi piace molto questo gioco, che trovo uno dei migliori wagame per pc oggi disponibili, e trovo molto interessanti le esperienze che avete raccontato.
    Inizialmente ero in dubbio se scrivere questo AAR e pensavo di tenerlo solo per mantenere memoria delle mie imprese, ma ora ho deciso di condividere con voi la mia avventura.
    Innanzi tutto vi sorprenderà constatare che, con tutte le espansioni disponibili, la versione del gioco che sto utilizzando sia solo quella base con patch 1.4, ma chiarisco subito che la cosa è voluta.
    Lo scenario che sto giocando e l’impresa che voglio compiere (più facile in HOI 2 credo quasi impossibile in HOI 3) è infatti quella di giocare con l’Italia da sola, senza affiliarmi ad alcuna fazione e tentare la conquista della maggior parte di mondo possibile: sono curioso di vedere dove posso arrivare.
    L’obbiettivo primario, già questo bello tosto, è quello di riacquisire i territori dell’Impero Romano nel suo momento di massima espansione. Se ci riesco, si vedrà poi come continuare.
    Le espansioni del gioco Semper Fi e For the Motherland rendono HOI 3 molto più conforme alla realtà storica e diventa pertanto impossibile non ritrovarsi subito in guerra con mezzo mondo. Già nel primo attacco obbligato che tutti seguono giocando con l’Italia del ’66, l’invasione della Jugoslavia, ti ritrovi subito contro anche la Romania per il patto Balcanico.
    Io invece voglio tentare qualcosa di veramente diverso: acquisire sin dai primi anni un numero di territori tali da incrementare velocemente soprattutto PI e MP per poi potermi portare al livello delle grandi potenze mondiali e giocarmela ad armi pari.

    Premetto che ho iniziato a scrivere l’AAR solo dopo diverse ore di gioco, durante le quali mi sono sempre fatto gli screen per mantenermi la possibilità di scrivere l’AAR e visto come si sono messe le cose (ora sono ad inizio del 1939 la situazione è veramente interessante) mi sono finalmente deciso a scriverlo.

    Non voglio comunque anticipare nulla e procederò con la narrazione descrivendo i fatti esattamente come si sono svolti, partendo sin dalle battute iniziali.

    Fatte queste doverose premesse, partiamo con il racconto.

    Introduzione: la situazione al 1 gennaio 1936

    E’ a tutti nota la situazione iniziale dell’Italia riprodotta da HOI 3: che disastro!
    Esercito scarso e organizzato in divisioni binarie (in HOI 3 non hanno nemmeno le brigate di artiglieria). Aeronautica decente rispetto a quelle delle altre nazioni (non butterò mai giù però che avevamo ancora i caccia biplani … ) e marina mediocre … Per noi parlare poi della situazione industriale e produttiva: ritengo che questo sia il gap in assoluto più rilevante all’inizio.
    Italia inoltre impegnata in una guerra del tutto inutile: il corno d’Africa è praticamente privo di risorse significative e anche la sua posizione strategica è, almeno in questa fase, assolutamente secondaria.
    E con queste risorse di partenza l’Italia dovrebbe conquistare il mondo ??? Mah, si vedrà …:humm:

    Senza scoraggiarmi già all’inizio, per raggiungere gli obiettivi prefissati seguirò per tutta la partita una linea guida di fondo: cercare di sfruttare le risorse disponibili e le varie situazioni traendone il massimo vantaggio possibile. Tutte le difficoltà che si presentano possono infatti trasformarsi … in opportunità!
    Uno dei fattori più strategici della partita sarà il tempo: la velocità e la rapidità d’azione, sia sul piano strategico che su quello tattico, saranno fondamentali. Mai come in altre partite che ho giocato (classica quella col la Germania) questi fattori sono stati così importanti.

    Da cui ecco le prime decisioni:

    1) Guerra in A.O.I. Verrà di fatto abbandonata quasi subito. Il Governo Italiano rinsavisce e decide di ritirare tutte le divisioni di fanteria sul territorio nazionale, disponendole al confine con la Jugoslavia per iniziare a preparare la forza d’invasione per il mio primo target obbligato. Inoltre decide di trasferire ad ED tutte le divisioni alpine per ritardare l’avanzata delle unità etiopi il più possibile. Dato l’obiettivo di abbandonare entro la fine dell’anno tutto il territorio, per concentrare l’esercito al confine con la Jugoslavia e risparmiare rifornimenti preziosi, l’unico scopo di questa mossa è duplice: far acquisire esperienza ad alcune unità di terrà e di aria e ad alcuni generali.
    In realtà la decisione di abbandonare temporaneamente il corno d’Africa ha una ragione ancor più strategica: mantenere la nazione in stato di guerra permanente. Il conflitto con l’Etiopia si protrarrà a distanza per tutti i primi anni di gioco, consentendo all’Italia di sopperire con la mobilitazione generale, anche se pur parzialmente, al cronico gap produttivo della fase iniziale (linea guida di fondo: trasformare le difficoltà in opportunità …)

    2) Riorganizzazione dell’Esercito. Poiché le divisioni binarie possono essere accorpate, il gap più grave in questa versione del gioco è la mancanza delle brigate di artiglieria, che dovranno essere prodotte pian piano. L’obiettivo è di avere tutte le divisioni di fanteria su tre reggimenti base + 1 di artiglieria. Per il momento la riorganizzazione verte pertanto sul semplice accorpamento di 2 divisioni in una, creando di fatto divisioni quaternarie con 12.000 uomini! Vengono sciolte tutte le divisioni di milizia che sono inutili anche come presidi, visto che di certo verrano sprecate preziose ricerche nel loro aggiornamento e che al contempo ciucciano comunque supply. I numerosi corpi d’armata in eccesso vengono eliminati: l’obiettivo è quello di mantenere sempre corpi d’armata con 4/5 divisioni a seconda delle necessità. Le 10 brigate alpine vengono mandate in Africa per rallentare l’avanzata etiope e riorganizzate in 4 divisioni: anch’esse diverranno a target strutturate su 3 regg. alp + 1 art, andando a comporre un corpo d’armata alpino.
    Un discorso tutto a parte lo meritano le unità di cavalleria. So che c’è un dibattito sull’opportunità del loro utilizzo, perché alcuni le reputano inutili, altri invece le utilizzano proficuamente. Nella mia partita saranno fondamentali, almeno nelle fasi iniziali.
    Come scrivevo prima, il fattore celerità sarà strategico per l’Italia. Le unità di cavalleria non sono molto più veloci di quelle di fanteria (5 km/h vs 4 km/h) ma già quel 25% in più può essere sfruttato. Inoltre ad inizio del gioco quelle italiane non sono affatto malaccio a statistiche (possono tranquillamente essere utilizzate sino a tutto il 1938) e possono anche essere costruite in tempi relativamente rapidi. Quindi decido addirittura di produrne molte di nuove per raggiungere rapidamente la consistenza di un corpo d’armata.
    Tali unità, con il relativamente basso consumo di supply, possano essere sfruttate anche in modo flessibile nella seconda fase di gioco, sostanzialmente dal 1939 in poi. In coordinamento con le divisioni di presidio delle province più strategiche, potranno infatti essere utilizzate come unità polizia militare veloce (1/2 regg.cav + 1 MP) contro i partigiani, come riserve di zona per eventuali interventi di copertura antisbarco e infine, magari con qualche aggiornamento, potrebbero ancora tornare utili nella guerra in Africa, che ad eccezione della costa mediterranea e del canale di Suez è comunque l’ultima delle mie priorità.
    Data l’assoluta necessità di unità veloci è ovvio che l’Italia dovrà rapidamente puntare anche alla costruzione di unità corazzate leggere (fase iniziale) e appena possibile di quelle medie, che andranno a costituire il nerbo dell’esercito di manovra.
    La consistenza delle divisioni corazzate sarà di 2 rgmt. arm + 1 rgmt bersaglieri + 1 arm car, che ha anche il benefico effetto di incrementare la velocità di tutta la divisione in pianura, innalzandone la media.

    3) Aeronautica e Marina. Non saranno sostanzialmente modificate nella fase iniziale.
    L’aeronautica viene riorganizzata in 2 gruppi di volo da tre caccia ciascuno (oltre ai cinque iniziali ne metto subito in costruzione uno, un gruppo di bombardamento tattico (da tre unità) e uno da bombardamento navale (ancora da tre). Completa il quadro l’unità di trasporto visto che in Hoi 3 1.04 non ci sono gli idrovolanti aggiunti nelle successive espansioni. La Marina viene accorpata il più possibile per categoria in modo da creare gruppi navali efficienti (3/4 di sottomarini per la guerra ai convogli e ai trasporti, unità leggere di pattugliamento antisom e di scorta alle due unità da trasporto da 3 TP l’una e un paio di gruppi navali da battaglia) con base principale a Taranto e secondaria a Savona/La Spezia. Vengono poi messe in produzione le due corazzate già previste nelle espansioni, che non sono malaccio (lo faccio solo per non dimenticarmene perché in realtà all’inizio non mi sono assolutamente sufficienti i PI per produrre tutto quello che ho messo in cantiere …)

    4) Distribuzione dei punti Leadership. Ecco una delle scelte più strategiche. Ed ecco la decisione: nei primi mesi della partita, il grosso (12/13) dei circa 16 punti inizialmente disponibili va in ……… SPIONAGGIO. Si, proprio Spionaggio! L’obiettivo è semplice e coerente con le linee guida dichiarate prima: bisogna abbassare il più rapidamente possibile la neutralità dell’Italia e al contempo incrementare il threat dei paesi da attaccare per primi. Sino a che non ci saranno dieci spie sul territorio nazionale e altrettante nei paesi target i Punti Leadership dedicati allo spionagio dovranno essere elevatissimi. Il fattore tempo è strategico e dopo i primi 2/3 attacchi il rapporto neutralità threat dovrebbe consentire all’Italia di dichiarare guerra a chiunque, se non addirittura rendersi vittima di attacchi altrui per l’eccessivo threat generato. Questa è però un’altra delle ragioni per cui gioco con la versione base del gioco, che mi dovrebbe lasciare un po di libertà d’azione in più prima che l’AI riconosca nel Leader Italiano il nuovo demone assolutamente da sconfiggere. La strategia sullo spionaggio individua quindi tre target con priorità massima: Jugoslavia, che vista la vicinanza e avendo pretese territoriali sull’Italia (ciò abbassa il rapporto neutralità/threat necessario per dichiarare guerra) è il target più ovvio, Ungheria, che a sua volta ha pretese territoriali sulla Jugoslavia (e quindi ancora sull’Italia quando la Jugoslavia verrà annessa) e … Austria!. Non ce ne vogliano a male gli amici sudtirolesi, ma il Governo Italiano esige che l’Austria faccia parte sin da subito dell’Impero Italiano. E dovrà riuscirci entro la fine del 1937, altrimenti rischierà di vedersela sfilare dal naso con l’”Anchluss” da parte tedesca. (Ve l’ho già detto e lo ribadisco: voglio assolutamente andare contro la storia, per crescere con la massima velocità possibile).
    5) Produzione industriale. Di questa si è già detto in gran parte nelle parti che precedono e di fatto la situazione è veramente grave. I punti a disposizione sono davvero pochi e in parte devo dedicarli anche alla produzione di risorse di supporto, che mi servono anche come beni di commercio da vendere per equilibrare un minimo la situazione delle altre risorse …

    Sul 1936 e sui primi mesi del 1937 non c’è molto altro da aggiungere. Oltre alla scaramuccia iniziale in Eritrea che procura esperienza, l’attività è sostanzialmente gestionale e volta ad arrivare il più rapidamente possibile ai primi obiettivi prefissati.
    Nel frattempo l’esercito si sta preparando allo scontro con la Jugoslavia, iniziando il suo riposizionamento lungo tutto il confine. Il governo vuole una guerra davvero rapida e L’alto comando militare decide di concentrare tutte le risorse militari disponibili per portare sin da subito l’impatto maggiore sui prossimi eventi bellici.
     
  2. Mac Brian

    Mac Brian

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    Molto ben scritto, ti seguo!
     
  3. Luigi

    Luigi

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    Ti seguo anch'io. Son proprio curioso di vedere come gira HoI III vanilla.
     
  4. Ciresola

    Ciresola

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    Qualche screen, ti seguo :D
     
  5. Giovi

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    Prova Italia1.jpg
     
  6. Giovi

    Giovi

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    Grazie mille per l'attenzione:). Spero di riuscire a trasmettervi le emozioni che sto provando giocando a questa partita. Ieri sera sono arrivato al 18 maggio del 1939 e vi assicuro che la situazione è davvero intrigante! Purtroppo le immagini che ho salvato non sono di buona qualità (non riesco a capire come migliorarle perchè gli screen che ho salvato su un documento word sono buoni ma poi non vengono convertiti bene). Lo screen di prova che ho effettuato è il primo e riguarda proprio le scelte iniziali in materia di leadership, prevalentemente focalizzate sullo spionaggio. Ecco invece quello relativo alla produzione

    Italia2.jpg
     
  7. Giovi

    Giovi

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    Il 17 marzo '36 ottengo il risultato tanto atteso: ora ho 10 spie in ognuno dei paesi target ad incrementare il treath generato e 10 in italia ad abbassare la neutralità. Italia3.jpg

    Nel frattempo le truppe alpine e i bombardieri tattici si fanno un pò di esperienza in Eritrea, rallentando l'avanzata etiope. La Somalia invece è già stata completamente evacuata.

    Italia4.jpg
     
  8. Giovi

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    Al 13 maggio gli alpini hanno già eliminato qualche unità di miliziani etiopi e l'aviazione continua a martellare le truppe su più provincie con i bombardieri tattici.
    Italia5.jpg

    Il 2 agosto un pò di volontari incrementano del 10% il Manpower
    Italia6.jpg
    Mentre il primo settembre Il Regio esercito è già schierato sul confine Slavo fremente di iniziare l'azione ... ma si dovrà aspettare ancora un pò ...
    Italia7.jpg
     
  9. Giovi

    Giovi

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    Il primo gennaio 1937 la situazione è ancora di febbrile attesa. La produzione di nuove unità va avanti con mille difficoltà ma va avanti. Dopo aver completato la produzione delle unità di cavalleria stanno arrivando anche le brigate corazzate leggere ... Italia8.jpg

    A metà giugno invece, dopo aver inferto numerose perdite al nemico, si sta per completare il ritiro delle truppe italiane dall'Eritrea ... La provincia di Ed diventa per l'Italia quella che qualche decennio dopo potrebbe essere Saigon per gli USA
    Italia9.jpg

    Potrebbe ... non è detto che sarà cosi, perchè qui si riscrive la storia ...
     
  10. Giovi

    Giovi

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    Capitolo 1: la Jugoslavia

    Durante lafase di preparazione la forza d’invasione è stata organizzata su 6 corpid’armata. Quattro di fanteria con cinque divisioni (per un totale di 20 divisioni, composte in massima parte da 4 reggimenti ciascuna) e due corpi d’armata celeri, con una divisione corazzata leggera e due divisioni di cavalleria ciascuno. Questi due corpi sono il frutto della produzione dei primi 15 mesi di gioco a cui avevo dato la massima priorità. Si è dovuto in questa fase sacrificare la produzione di brigate di artiglieria, perché non c’erano PI disponibili …

    Le unità aeree vengono concentrate su Venezia (caccia e bombardieri tattici) e Taranto (bombardieri navali).

    Ci siamo! Siamo al 19 giugno 1937 e l’Italia può dichiarare guerra alla Jugoslavia. La politica di spionaggio ha portato finalmente i suoi frutti e prosegue, anche se con un ritmo meno serrato, nei confronti delle altre nazioni target per continuare ad innalzare il threat che generano nei nostri confronti. Credo, con questa politica così spinta sullo spionaggio, di aver guadagnato 3 / 4 mesi sui tempi normalmente previsti. Speravo di arrivare prima alla guerra con la Jugoslavia ma le spie dirottate su Austria e Ungheria hanno rallentato un po i tempi.

    Comunque oraci siamo e il ristrutturato Regio Esercito è pronto a sperimentare la propria forza contro un avversario più competitivo dei pur lodevoli etiopi, che nelfrattempo si sono presi tutto il corno d’Africa (anche perché erano del tutto incontrastati): SI BALLA!

    Ecco lo schieramento iniziale
    Italia10.jpg
    Ed ecco i primi risultati: l'impatto iniziale per gli Yugoslavi è tremendo, non erano ancora molto preparati per una Guerra moderna ...
    Italia11.jpg
     
  11. Giovi

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    Il primo di luglio, in meno di 2 settimane di guerra, il Regio Esercito si è già ben innoltrato nel territorio jugoslavo
    Italia12.jpg
    E anche la marina si dà da fare eliminando un som,mergibile che dava fastidio alle rotte di rifornimento
    Italia13.jpg
    La settimana successiva l'avanzata continua ...
    Italia14.jpg Italia15.jpg
    Sino a creare una sacca più consistente di quelle iniziali ...
    Italia16.jpg
     
  12. Ciresola

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    Non male, sei stato veloce, ora ti muovi uniformemente o fai qualche sfondamento veloce sul mare magari ?
     
  13. Giovi

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    Come avrai notato nell'ultimo screen le divisioni corazzate leggere, le unità più veloci dell'esercito, hanno una spianata davanti che le porta diritto verso Belgrado e dovrebbero essere oramai praticamente incontrastate ...
    Quindi mentre continua la sitematica eliminazione delle truppe slave circondate, una prima divisione corazzata ha già intrapreso la strada per arrivare alla capitale slava
    Italia17.jpg
    Uno sbarco non si rende più necessario ma diventa più conveniente continuare a macinare terreno proseguendo con la Blietzkrieg italiana! Il Regio esercito è stato ripensato proprio in quest'ottica.
    Italia18.jpg
    [​IMG]
     
  14. Giovi

    Giovi

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    Il primo di agosto le truppe italiane hanno circondato la città portuale di Split e sono oramai alle porte di Belgrado
     
  15. Giovi

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    Il 6 agosto la battaglia per Split è vinta e prosegue l'accerchiamento di Belgrado
    Italia20.jpg
    e il giorno 9 inizia la Battaglia per la conquista della capitale nemica
    Italia21.jpg
    Le truppe a difesa della città, non molte per la verità, si arrendono il 16 agosto
    Italia22.jpg
     
  17. Giovi

    Giovi

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    Infine, il giorno successivo, il 17 agosto 1937, perduta anche la capitale, il popolo slavo non se la sente più di combattere e la Yogoslavia si arrende.
    Italia23.jpg
    Questo è il primo passo di una piccola nazione che aspira a diventare un Grande Impero!
     
  18. Ciresola

    Ciresola

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    E viva l'Italia allora ! :D Avanti così.
     
  19. Giovi

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    Finalmente, il 17 agosto1937, in meno di due mesi di guerra, la Jugoslavia si arrende e tutto il territorio viene annesso. Successo pieno per le forze armate italiane. La guerra con la Jugoslavia è stata un ottimo banco di prova e soprattutto le divisioni celeri del Regio Esercito si sono dimostrate particolarmente efficaci: appena una linea nemica cede partono immediatamente per effettuare rapidi accerchiamenti o per rendere ancor più profonda l’avanzata.

    Sul piano tattico le cose sono andate proprio come il Governo sperava.
    Ma è sul piano strategico che nel frattempo si è presentato un avvenimento che ha mandato all’aria le priorità: l’Ungheria è entrata nell’Asse. Questo passaggio davvero non ci voleva perché si sperava di riuscire a prenderla prima che ciò potesse avvenire. L’Italia, con tutte le truppe schierate lungo la linea di confine ungherese potrebbe attaccarla comunque e sperare poi in una pace con la Germania, ma se questa non accettasse la situazione sarebbe insostenibile: l’Italia non è in grado di reggere uno scontro con la Germania e non potrebbe più sperare di prendersi l’Austria senza troppi problemi. Il governo deve assolutamente cambiare strategia, continuando a puntare all’annessione di Austria il più presto possibile e nel frattempo individuare un nuovo target.

    E’ qui che prende corpo una significativa evoluzione dei piani strategici: se l’Italia riuscisse a conquistare l’Austria entro il 1937, potrebbe proseguire su questa direttrice e cercare di sfilare anche la Cecoslovacchia alla possibile conquista germanica. Riuscire in questo intento porterebbe sicuramente molti vantaggi: il posizionamento in centro Europa, a ridosso di Germania e Polonia, eventualmente sfruttabile in futuro allo scoppio del conflitto mondiale …

    Un posizionamento vantaggioso anche nei confronti del target successivo, che dovrà per forza essere la Romania,che sarebbe a quel punto costretta a difendersi su due fronti: quello a nord e quello a sud dell’Ungheria. Questa mossa potrebbe inoltre portare ad un significativo guadagno di tempo nei piani di conquista dei Balcani.

    Certamente, così facendo, rimarrebbe una spina nel fianco del costituendo nuovo Impero: l’Ungheria. Ma la possibilità di espandere l’Italia proprio nel centro dell’Europa è una tentazione troppo forte per resistere e tutti i piani del Governo vengono modificati per puntare ai nuovi obiettivi strategici.
     
  20. Giovi

    Giovi

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    Questa è un’altra dimostrazione di come a volte le criticità si possono trasformare in ghiotte opportunità: mai il Governo italiano sarebbe arrivato ad ipotizzare una simile linea d’azione se l’Ungheria non fosse entrata nell’Asse. Quindi vedremo come si svilupperanno gli eventi e poi si decideranno le successive azioni.

    Cosa certa è che il prossimo passaggio obbligato per espandere la nazione è la conquista dell’Austria. Pertanto, mentre il ministero dello spionaggio si assicura che gli agenti in loco siano sempre al massimo dell’organico per fomentare odio nei confronti degli italiani e generare la conseguente minaccia necessaria come pretesto alla dichiarazione di guerra, le truppe iniziano a disporsi lungo i confini austriaci per cogliere la prima opportunità che si presenterà.

    Nel frattempo, nell’attesa che i tempi maturino e rinvigorita dai nuovi impianti yugoslavi, che hanno contribuito ad innalzare un minimo la produzione industriale nazionale, riparte con più di slancio (comunque poco) anche la realizzazione di nuove strutture e unità.

    Oltre a 5 stabilimenti industriali (questa idea mi era molto piaciuta leggendo il report di mg822), vengono finalmente messe in produzion eanche numerose unità di artiglieria, che serviranno per portare pian piano le divisioni di fanteria allo standard previsto (3 regg fant+ 1 art), alcune unità corazzate medie (che finalmente hanno raggiunto uno standard tecnologico accettabile), un’unità di bombardieri tattici e un’altra di bombardieri navali, per portare rispettivamente a 4 i reparti di queste tipologie di unità (le unità di caccia invece sono già 6, accorpabili in gruppi da 3 o da 2 a seconda delle necessità). La regia Marina esige inoltre le nuove avanzatissime corazzate e ne vengono pertanto impostate due nei cantieri navali. I PI non bastano assolutamenteanche perché le esigenze sono davvero molte (bisogna iniziare a produrre anche unità di presidio, di polizia militare, etcc) ma pian piano, lavorando per ordine di priorità, si procede.

    Anche la ricerca di nuove tecnologie procede con un ritmo più sostenuto: gli scienziati italiani sono chiamati a dare un prezioso contributo alla crescita della nazione e si focalizzano in particolare sullo sviluppo di nuove tecnologie volte a potenziare le unità di terra (sia quelle di fanteria che quelle corazzate), le relative tattiche militari (must assoluti da innalzare per me sono Schwerpunkt, Blitzkrieg, Infantry Warfare e Operational level organization) e ad ampliare la produzione industriale, rendendola anche più efficiente. Non è ancora il momento per pensare ad altre tecnologie (marine e aeree) che al momento sono già ad un buon livello.
     

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