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[Grandi generali sconosciuti] Costantino XI

Discussione in 'Medioevo' iniziata da TFT, 13 Luglio 2014.

  1. TFT

    TFT

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    Quinta puntata.
    Costantino XI è una figura a cui personalmente sono molto legato. è ricordato più che altro per essere stato l'ultimo imperatore "bizantino" e per l'eroica difesa della sua capitale. Figura comunque di una umanità rara, di grande intelletto e di capacità militari fuori dal comune, ha avuto la sfortuna di capitare nell'epoca sbagliata quando ormai i suoi sforzi non gli hanno permesso nulla più che un'eroica fine.
    Ma andiamo per gradi.

    Costantino nasce nel 1405, figlio quartogenito dell'imperatore Manuele II. Della sua infanzia si sa che la passò interamente a Costantinopoli e che era il figlio prediletto di sua madre Elena e del primogenito Giovanni, che era uomo di immenso coraggio e abilità tattica ma un pessimo diplomatico (era infatti eccessivamente irascibile ed avventato stando a quanto disse Manuele II).
    Nel 1423 divenne governatore della costa del mar Nero bizantino e siglò un trattato di pace coi turchi. Nel 27 venne nominato Despota di Morea e andò a vivere a Mistà insieme al generale Giorgio Sfranze, che era e rimarrà il suo migliore amico per tutta la vita. Costantino ripopolò le campagne con immigrati epiroti, rinforzò le mura di Mistrà e fece una riforma dell'esercito di cui non abbiamo notizie. Avendo ottenuto il comando di un'armata formidabile (in realtà è stimata attorno ai 2-5mila uomini vista la capacità monetaria bizantina), lanciò una serie di assalti ai Tocco, signori di Patrasso, al fine di riconquistare la Grecia per Bisanzio.
    Rischiò di perdere la vita nell'assedio di Patrasso quando si espose solo contro alcuni cavalieri latini e fu disarcionato da cavallo. Si salvò grazie all'amico Giorgio che intervenne facendogli da scudo e fu catturato dai latini e trattato duramente in prigionia.
    Comunquesia la campagna fu vittoriosa e l'impero riottenne la parte nord dell'Epiro. In seguito sbarcò in Beozia e sfidò apertamente gli ottomani ma pare che le sue forze non furono sufficienti e optò per una ritirata tattica.
    In seguito fu governatore di Costantinopoli al posto del fratello Giovanni VIII, tornò poi in Morea dove si occupò dell'esercito, rinforzandolo e attorno al 1442-43 (ora non ricordo), lanciò un assalto ad Atene che conquistò, seguì poi Tebe. Entrambe le città divennero vassalle di Bisanzio anzichè degli ottomani.
    Nonostante la sconfitta di Varna Costantino decise di proseguire da solo contro gli ottomani. Conquistò tutta la Beozia, l'Epiro e arrivà fino al Pindo. Purtroppo però gli ottomani si erano riorganizzati ed avevano iniziato una campagna di riconquista che Costantino non potè contrastare con un esercito così piccolo come il suo. Fu costretto a cedere tutti i territori conquistati al Sultano e dovette subire pesanti saccheggi in tutto il Peloponneso.
    Si occupò poi di tenere buoni gli animi del popolino ortodosso contro i tentativi di suo fratello di "latinizzare" la Chiesa. Alla morte del fratello fu scelto come Basileus al posto del fratello maggiore Demetrio, che tentò di usurpargli il trono senza successo, venendo spedito a gestire la parte bassa della Morea.
    In seguito tentò di ottenere l'alleanza dell'Iberia (quello che poi sarà il regno di Imerezia, in Georgia) tramite matrimonio ma Sfranze si rifiutò di fargli da ambasciatore perchè la moglie di lui si era lamentata della sua lunga assenza per le campagne militari e minacciava di chiedere il divorzio. Non ci risulta Costantino abbia portato rancore al suo generale per questo.
    Nel frattempo le ombre dei turchi si avvicinavano. Costantino cercò di organizzare come potè la resistenza in città, facendo appello ai suoi alleati e amici personali per radunare truppe. Celebre l'arrivo dell'amico Giovanni Giustiniani e dei suoi balestrieri genovesi, o del vescovo Isidoro che pagò personalmente un reparto di 300 arcieri russi.
    Sulla difesa della città si è lungamente dibattuto e non starò a dilungarmi. Ogni tentativo di far fuggire Costantino si schiantò contro il suo senso del dovere.Si sa che alla fine gli ottomani riuscirono a sfondare con "l'ultima carica" delle truppe disponibili e sfondarono dove era di guardia Giustiniani che, ferito ad una mano, abbandonò il campo seguito dai suoi. Costantino prese combattendo personalmente con la sua guardia presso il varco nelle mura, dando tempo a qualcuno di fuggire dalla città per mare. Giorgio Sfranze fu uno di questi che fu inizialmente allontanato con una banale scusa dalla fronte avversaria (gli venne chiesto di ispezionare un tratto del muro meridionale se non ricordo male), quindi compresa come stesse andando la situazione abbandonò la città su una nave veneta
     
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  2. ivaldi79

    ivaldi79

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    il pezzo su Giorgio Sfranze è sbagliato , fu catturato nell'assedio e poi liberato in seguito, anche su Costantino ci sarebbe da parlare sulla sua morte , molti sono convinti che fuggì con una nave, più che altro tu forse che ne sai di più prima dell'assedio Ottomano i dati dicono che erano presenti 6000 armati circa , mi sembrano un po pochini , la mia domanda è, quanti abitanti aveva Costantinopoli prima dell'assedio?
     
  3. TFT

    TFT

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    Sisi intendevo quello, non so se si è capito. Giorgio viene catturato e tenuto prigioniero per alcuni mesi poi è liberato quando i Tocco firmano il matrimonio con Costantino dove in pratica gli davano una figlia in sposa e come dote tutte le terre di Grecia e i prigionieri di guerra.
    Dallo studio sulla sua personalità e sugli eventi successivi è assolutamente impossibile che sia fuggito dalla città. Ricorda che Maometto II gli aveva promesso di diventare governatore di tutta la Grecia se si fosse arreso senza combattere, non penso abbia rifiutato tale offerta per poi finire i suoi giorni nell'anonimato.
    Costantinopoli 50.000 abitanti ai tempi, il problema è che furono accettati come soldati attivi solamente 4973 uomini, gli altri vennero probabilmente considerati non adatti e utilizzati con compiti di supporto vario (riparare le mura principalmente), inoltre Costantino stesso permise a chiunque lo volesse di lasciare la città prima dell'assedio.
    Non furono utilizzati i civili in massa a combattere perchè, questa è una supposizione mia basata sul sistema militare bizantino, le fonti del tempo non ce lo dicono, i bizantini erano molto severi sulla disciplina militare e una truppa incapace di combattere avrebbe abbandonato le fila alle prime avvisaglie di pericolo causando una catena di panico e perdendo la città
     
  4. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    interessantissime le tue "rubriche". comunque noto la netta predilezione per generali bizantini...
    perché non parlare di Ivanyio il porcaro?
     
  5. TFT

    TFT

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    Perchè non ho la più pallida idea di chi sia
     
  6. ivaldi79

    ivaldi79

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    dovresti parlare anche del guerriero di avventura GIovanni Giustiniani Longo sempre in tema dell'assedio di Costantinopoli
     
  7. TFT

    TFT

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    Su Giovanni Giustiniani non c'è molto da dire.

    Nato da una nobile famiglia genovese attorno al 1418, fu un pirata attivo nell'Egeo principalmente contro le basi venete d'Eubea, Nasso e nelle Cicladi, la sua base principale era l'isola genovese di Chio. Pare abbia ricoperto il titolo di Podestà (governatore) di Kaffa per alcuni anni ma non ci è dato sapere nulla di più.
    Strinse amicizia con l'Imperatore Costantino XI in una non precisata occasione e guidò i suoi marinai fino a Costantinopoli per difenderla. Costantino lo stimava molto, tanto che gli affidò la difesa dell'area più debole delle mura. Maometto II provò a corromperlo con dell'oro ma lui gli rispose che "era un uomo d'onore". I soldati e i cittadini riponevano molta fiducia in lui ed era sicuramente fra i comandanti più coraggiosi e stimati durante l'assedio. Fu ferito ad una mano da un proiettile e fuggì durante l'ultima carica degli ottomani, seguito dai cavalieri latini rimasti. Quando Costantino XI vide la sua ferita domandò dove stesse andando, facendogli notare che il danno era lieve e lui rispose "mi ritiro, per quella stessa strada dove i nemici hanno fatto breccia" (citazione a braccio, di Gibbon).
    Riuscì a riparare a Chio e morì si dice lo stesso giorno del suo arrivo, probabilmente a causa della cancrena o di setticemia, le fonti riportano "per le conseguenze delle ferite" o "di febbri".

    Un curioso aneddoto riguarda l'ultimo incontro fra lui e Costantino, dove si dice che Costantino lo abbia maledetto e quello sia il risultato della maledizione.
    Già che ci sono vi racconto un altro paio di aneddoti sulla figura di Costantino, che è stata mitizzata fino all'estremo nel corso del tempo.

    Un ingegnere ungherese, prima dell'assedio, aveva proposto di progettare dei cannoni per i bizantini ma Costantino rifiutò per mancanza di fondi (in realtà lo fece perchè delle bombarde di tali dimensioni avrebbero danneggiato le mura con le vibrazioni sonore) e gli chiese, in nome della fratellanza fra cristiani, di non vendere le armi agli ottomani.
    L'ungherese non gli diede ascolto e Costantino lo maledisse. Le bombarde furono costruite e alla prima salva Urban (questo era il suo nome), ottenne del Sultano il permesso di essere colui che avrebbe acceso la miccia. La bombarda gli scoppiò addosso causandone la morte (questo fatto è storicamente accreditato).

    Una volta sfondate le mura, si dice che Costantino avrebbe ucciso 300 soldati turchi, dopodichè la Madonna sarebbe scesa sul campo e ne avrebbe impedito la morte inglobandolo nelle mura della città con la profezia che l'Imperatore e i suoi soldati sarebbero tornati in vita non appena un bizantino libero avrebbe messo piede nuovamente in città.

    Altra leggenda comune era che, se i turchi fossero arrivati a Santa Sofia un angelo sarebbe sceso dal cielo e avrebbe dato una spada benedetta all'Imperatore (in alcune versione diventa un povero, un mendicante, un cieco e via discorrendo) e questi avrebbe guidato le armate di Bisanzio alla riconquista di tutti i Balcani e riportato i confini imperiali ad Antiochia.

    Nella liturgia ortodossa il martedì, giorno della caduta di Costantinopoli, è l'equivalente del nostro venerdì 17
     

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