1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

Democrazia, la migliore forma di governo oppure no?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Re_d'_Italia, 13 Gennaio 2010.

  1. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

    Registrato:
    16 Febbraio 2009
    Messaggi:
    653
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +0
    E' da un po' di tempo che sto pensando di interrogarvi tutti su un quesito fondamentale nella storia dell'Umanità. Un quesito che spesso diamo per scontato, lo lasciamo perdere. La domanda è:

    "La Democrazia è nel 2010 la migliore forma di governo?"

    Spesso sento dire in giro per le strade o nelle scuole, o nei bar, ecc. frasi come "Ci rivorrebbe Baffone" oppure "Benito" e cose del genere alludendo a regimi totalitari che in passato hanno oppresso secondo la storia moderna i popoli.

    Io credo che ci sia una buona fetta di popolazione (mondiale) ma ancor di più italiana che allude al ritorno a regimi anti-democratici e dittatoriali. Una fascia più ristretta invece sarebbe proprio pronta ad appoggiarli.

    Ora, io sono cresciuto e vissuto in una famiglia nella quale ideali come quelli predicati dalla Rivoluzione Francese sono sempre stati preservati. Ho una mentalità formata negli anni che mi porta a preferire la peggiore delle democrazie alla migliore delle dittature o regimi totalitari. Insomma, sono una persona di parte! :D:D

    Ma secondo voi questo sistema di governo è ancora valido? Perché le falle sono tante, la gente è scontenta, i dislivelli sociali stanno tornando a riaccentuarsi e io temo dal più profondo della mia coscienza un ritorno globale in un'Era buia per gli uomini.

    Secondo voi il pericolo esiste? E' concreto? Dobbiamo lottare per la "Democrazia", che ormai troppo spesso non va più a braccetto con la parola "Libertà" nel senso alto del termine :facepalm:, oppure dobbiamo lasciar scivolare l'Italia e l'Occidente in regimi dittatoriali-totalitari?

    Spero mi chiariate un po' le idee perché sinceramente sono preoccupato (e questa volta il primo ministro S.B. non c'entra niente, è il mondo in generale che mi proccupa! :))
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

    Registrato:
    1 Febbraio 2007
    Messaggi:
    7.448
    Località:
    Pisa
    Ratings:
    +0
    E' la migliore nel senso "la meno rischiosa": un pessimo governo democratico prima o poi va a casa. Un pessimo governo dittatoriale va rovesciato con la forza, ergo violenza, ergo morti.

    Di sicuro non è la più efficiente.

    Considerando che i rischi di un malgoverno dittatoriale sono molto più alti di quelli di un malgoverno democratico, e considerando quanto il potere corrompa gli esseri umani (già troppo imperfetti), per me la risposta è SI.
     
  3. Blede

    Blede

    Registrato:
    8 Agosto 2008
    Messaggi:
    1.650
    Località:
    Massa Lombarda (Ra)
    Ratings:
    +0
    Certamente sì, ma quale democrazia ?
    Non bisogna infatti dimenticare che, come disse (ehm... non mi ricordo chi lo disse) "non c'è democrazia senza giustizia sociale". Questo perchè altrimenti tutto diventa un gioco di lobby e gruppi di potere (come nel maggior esportatore mondiale di democrazia e anche nel nostro paesello), e la democrazia è svuotata di significato. E purtroppo l'attuale democrazia NON prevede giustizia sociale.
    Quindi secondo me la democrazia è la migliore forma di governo, ma dobbiamo ancora lavorare molto per arrivarci.
     
  4. Cobra1983

    Cobra1983

    Registrato:
    29 Gennaio 2008
    Messaggi:
    224
    Località:
    Grosseto
    Ratings:
    +0
    [modalità "politologo": on] :D

    Per quello che ho studiato dei sistemi politici, e per l'idea che mi sono fatto in questi anni, la "democrazia" (dopo spiego il perché delle virgolette) è la forma di governo più inefficiente che esista. Laddove sono in tanti a poter mettere bocca nelle decisioni, non si decide niente. Se non ricordo male già Aristotele, a suo tempo, nella catalogazione fra forme di governo buone e cattive, la annoverava tra le seconde, e se non sbaglio la indicava come la peggiore di tutte (ricordi annebbiati, però: l'esame di storia delle dottrine politiche l'ho dato circa 7 anni fa :) ).

    Uno dei tanti problemi della democrazia è proprio nel nome stesso. Quella che gli stati "democratici" conoscono è tutt'al più un'oligarchia (governo di pochi); nella migliore delle ipotesi dovrebbe essere un'aristocrazia (governo dei migliori), ma credo che indipendentemente dai colori e dalle ideologie sia lampante, ovunque si guardi, che non sono certo i migliori ad essere scelti per amministrare un paese. La democrazia dovrebbe essere, alla lettera, una forma di governo dove il potere è "nelle mani del popolo". Si crede davvero che dando il proprio voto a qualcuno (ammesso che questi vinca le elezioni) si influenzano in qualche misura le decisioni che saranno prese? E se chi è al governo (che si sia votato o meno) non sta bene, cosa si può fare? In buona sostanza aspettare le prossime elezioni, sperando che la maggioranza dei votanti non scelga di rieleggerlo, o di votare qualcuno addirittura peggiore. Questa non credo sia democrazia. Per questo le virgolette di prima.
    Altra ragione per cui la democrazia non è un bene è un rischio che porta con sé: viene chiamato "dittatura della maggioranza", e consiste nel fatto che potenzialmente una comunità particolarmente coesa, con idee e obiettivi comuni, e rilevante dal punto di vista numerico, potrebbe ottenere sempre la maggioranza alle elezioni, a discapito delle varie minoranze, legittimando così una vera e propria dittatura.
    L'unica forma reale di democrazia sarebbe quella diretta, dove ogni membro di una comunità ha un uguale peso rispetto agli altri nel processo decisionale, ma questo, inevitabilmente, porterebbe all'anarchia, o altrimenti alla paralisi delle decisioni, data la difficoltà di trovare un accordo, al crescere dei partecipanti alla discussione: sarebbe un modo di governare che in ultima istanza porterebbe alla morte del governo stesso. Senza contare che questo sistema può essere usato in un piccolo borgo, non certo in una nazione di decine di milioni di abitanti.

    Per quanto invece concerne la dittatura...

    E' una forma migliore della democrazia, perché, almeno teoricamente, elimina i rischi della democrazia, almeno quelli che riguardano il processo di policy (politica intesa come decisione), e dovrebbe garantire, se correttamente applicata, un maggiore ordine, ma ne porta con sé altri, quali la mancata possibilità di scelta da parte dei cittadini, e il rischio di essere soggetti all'arbitrio, al limite, di un pazzo, che potrebbe svegliarsi con l'idea che il pizzetto è abominevole (e non saprei dargli torto :D), ed emanare un editto per cui chiunque abbia il pizzetto dovrà essere decapitato (mmm... corro a scrivere la proposta di legge, magari sono fortunato! :p), e questo sarebbe decisamente lesivo della libertà individuale.

    A proposito di libertà: molti, soprattutto nei tempi più recenti, sono cresciuti con l'idea che libertà è "faccio quel *bip* che mi pare, e se te vieni a metterti nel mezzo te le do anche". Questa è anarchia, non libertà. La libertà è il diritto di fare quello che si vuole, nei limiti del rispetto delle altrui libertà, e della legge (che dovrebbe servire a risolvere i casi di conflitti di libertà). Punto. La libertà non è altro.

    Detto questo, quale è la forma di governo migliore?

    In teoria sarebbe la monarchia (intesa come "governo di uno solo", non come carica ereditaria), poiché azzera i rischi di conflitti e rallentamenti nelle decisioni. Oggigiorno è però impossibile che una persona sola sia in grado di amministrare uno stato da solo, ci sono troppi fattori da tenere presenti, e troppe materie tecniche. La soluzione potrebbe essere, quindi, che quest'uno fosse affiancato da uno staff di tecnici dei vari settori che si occupa di fornire al "monarca" gli strumenti e le informazioni per poter prendere le decisioni migliori per le varie situazioni, fermo restando che l'unico a poter mettere bocca nelle scelte da fare dovrebbe essere lui. Colui che ha tale compito, però dovrebbe avere spiccate qualità morali, un forte senso del bene della nazione, ed un'ottima capacità di analisi, e secondo questi canoni dovrebbe essere scelto. Non ci sarebbe nessuno, insomma! :)

    Questo è un modello decisamente utopico, che avrebbe dei problemi ad essere applicato in questo mondo. Guardiamo in faccia la realtà.

    Siamo esseri umani. Niente ci andrà mai bene, se non sarà come diciamo noi. E siamo più di 6 miliardi di "tuttosommatoegoisti". A meno di non avere qualche centinaio di milioni di stati, che raggruppano quelle persone che la pensano allo stesso modo, non ci saranno forme di governo "perfette".
    Inoltre siamo (parlo sempre nel complesso, non sentitevi chiamati individualmente in causa. Del resto, comunque, nessuno di noi è santo) fortemente legati ai nostri interessi, che sono perlopiù di natura economica [come diceva il buon Niccolò (Machiavelli), parafrasando: ad un uomo puoi uccidere il padre, ma non mettergli le mani nel borsello], e questi tendono a prevalere, per cui c'è sempre il rischio che un politico, un dittatore, un monarca (sia in senso dinastico che letterale), o chicchessia, sarebbe guidato dal soddisfacimento dei propri interessi, piuttosto che dal bene della nazione. Alla fine anche nel loro piccolo le persone cercano di fregare il prossimo come possono, figurarsi che farebbero a poter davvero contare qualcosa.
    Insomma, l'essere umano è a forte rischio "male", quindi anche la miglior forma di governo teorica, potrebbe trasformarsi in un cattivo governo.

    In conclusione... Per poter parlare di "forma di governo migliore" si dovrebbero fare prima le seguenti cose:

    1) Rieducare gli esseri umani al rispetto reciproco, al senso civico, e all'onestà, tanto per dirne alcune (deliziosamente impossibile);
    2) Eliminare il denaro, e sostituirlo con un mezzo più efficiente di distribuzione delle risorse, che garantisca l'equità;

    Solo a questo punto sarebbe realizzabile il miglior governo.
    [modalità "politologo": off]

    Scusate per essermi dilungato, ma è un tema che mi è particolarmente caro. :D
     
  5. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

    Registrato:
    1 Febbraio 2007
    Messaggi:
    7.448
    Località:
    Pisa
    Ratings:
    +0
    Quindi in pratica vale quello che ho detto io: è maledettamente inefficiente ma finché non cambia l'uomo stesso è la più "sicura"? XD
     
  6. Lord Attilio

    Lord Attilio

    Registrato:
    14 Giugno 2008
    Messaggi:
    2.928
    Località:
    Socialismo
    Ratings:
    +128
    La miglior forma di governo è la geniocrazia, la dittatura degli intelligenti e degli onesti, incaricati di diffondere benessere e intelligenza affinchè prima o poi tutti diventino onesti e intelligenti e facendo così sì che la democrazia si possa effetivamente realizzare. Comunque se scelgo tra dittatura e democrazia, scelgo democrazia, perchè almeno in una democrazia mi faccio i cazzi miei e dico quello che voglio.
     
  7. Marder II

    Marder II

    Registrato:
    1 Dicembre 2009
    Messaggi:
    739
    Località:
    Val Cismon
    Ratings:
    +0
    Se si tratta di un buon governo dittatoriale si potrebbe anche fare,però a molte condizioni...
     
  8. Markenos

    Markenos Guest

    Ratings:
    +0
    Questa da te citata è esattamente la forma di gioverno che io ritengo sia la più adatta...:contratto::contratto:
    Secondo me ci vuole, come ho già ribadito in altre discussioni (e blueberry ne sa qualcosina :D:D) un solo imperatore con potere assoluto affiancato da un gruppo, uno staff di persone serie e responsabili nel proprio compito che gli consiglierebbero cosa fare...
    Purtroppo è così: se si vuole veramente cambiare nel mondo, non ci si può affidare al governo di più di 1000 persone, in cui c'è un'alta probabilità che ci siano di mezzo dei corrotti.....
    bisogna mettere al potere una e una sola persona che abbia le capacità di guidare la gente verso la stabilità, la giustizia sociale, e verso i veri valori da tempo dimenticati.....:contratto::contratto:

    dopotutto, quando si parla di governi e sul numero di persone che dovrebbero governare vale il detto:
    "Il troppo storpia"...:contratto::contratto::approved:
     
  9. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

    Registrato:
    16 Febbraio 2009
    Messaggi:
    653
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +0
    Uhm... ho capito i vostri discorsi ma, lasciando perdere la natura umana, anche trovando il miglior "dittatore", "monarca", "tiranno", "imperatore" e così via non credete che un regime monarchico-dittatoriale debba prevedere per forza l'annientamento o quantomeno la limitazione di diritti quali:

    -libertà di stampa
    -libertà di espressione
    -libertà di manifestare le proprie idee

    e così via?

    Insomma per reggere un sistema come quello teorizzato da Cobra1983, Marder II e Markenos limiterebbe le libertà personali e i diritti dell'uomo, secondo voi no? Oppure come si potrebbe evitare pragmaticamente questo problema? :humm:
     
  10. bjb

    bjb

    Registrato:
    8 Marzo 2009
    Messaggi:
    757
    Ratings:
    +1
    La democrazia è la meno pericolosa,ma c'è il rischio che degeneri in oclocrazia o similari.


    Preferisco una forma di governo mista,come la Roma Repubblicana,con democrazia,oligarchia e monarchia unite e bilanciate.
     
  11. Markenos

    Markenos Guest

    Ratings:
    +0

    Guarda re, alla fine anche con la democrazia succede la stessa identica cosa......alla fine vince sempre la maggioranza che sta al governo e comunque, anche con l'alternanza delle fazioni politiche, sta di fatto che comunque vanos empre su sempre e solo delle persone che sono inquadrate in un ben definito gruppo ideologico/sociale.....
    guarda qua in italia....che sia la destra, che sia la sinistra, nessuna di entrambe le parti, per quanto possano avere idee diverse, nessuna però avrà mai idee "forti" come potrebbe essere quella di preoccuparsi di dare meno soldi ai calciatori, agli attori, ecc. ecc....
    alla fine quindi vince sempre la "maggioranza ideologica" che la pensa in un certo modo...:contratto:
     
  12. j4c0p0

    j4c0p0

    Registrato:
    13 Settembre 2008
    Messaggi:
    105
    Località:
    Arezzo
    Ratings:
    +0

    tempo fa ho visto questo film, che consiglio a tutti di guardare, che parla di un professore che per spiegare la genesi di una dittatura mette in atto un 'singolare' esperimento: cioè di indurre una classe a forme di cameratismo attraverso l'uso della disciplina, dell'uniforme, e di un gesto di riconoscimento (l'onda per l'appunto). L'esperimento finirà per sfuggirgli tragicamente di mano quando il 'movimento' creato acquisterà vita propria. Le conseguenze ottenute da questo esperimento sono certamente una maggior coesione ed efficienza nello studio, ma anche un aumento della violenza e soprattutto della discriminazione verso chi non partecipa al progetto.
    il fim era ispirato a degli esperimenti come quello del carcere di Stanford http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_carcerario_di_Stanford
    o come quello di Milgram
    http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_Milgram
    esperimenti in cui gli esseri umani subivano un processo di deindividuazione, ovvero che gli individui tendono a perdere l'identità personale, la consapevolezza, il senso di responsabilità, alimentando la comparsa di impulsi antisociali, che li porteranno ad un abuso di potere. Quindi anche se ci fosse il migliore dei dittatori sarà sempre psicologicamente indotto ad un comportamento autoritario e quindi i diritti da te citati saranno oppressi.
    Io quindi sono d' accordo con Mime.
     
  13. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    Lincoln. ;)

    Mi sembri Robespier. :D

    Anche lui si sentiva un'illuminato che lavorava per il popolo.

    Detto questo però hai c'entrato un punto cruciale, secondo me: il fatto che scelte di una democrazia non sono per forza le scelte migliori. Non oso immaginare, per esempio, che decisioni potrebbero uscire da una democrazia diretta in Italia. Quante scelte si fanno perchè "politiche", cioè servono per accontentare il popolino, che vuole una cosa non sapendo, in certe situazioni, che la cosa gli crei più danni che altro. Insomma, oltre ad essere inefficiente come dice Cobra, può essere addirittura dannosa. Anche se ovviamente, parimenti, c'è il rischio di trovarsi col dittatore che se ne frega completamente di tutto e nessuno può fermarlo.

    La soluzione più semplice a questo sarebbe una tecnocrazia, a questo punto. Il problema di una tecnocrazia è che ha bisogno di un appoggio politico che non avrà mai in questo tipo di società di oggi, e se mai un giorno lo avesse vuol dire che si sarebbe arrivati ad un mutamento culturale così profondo, che gli intelligenti sarebbero la nuova aristocrazia, è si comporterebbero da nuova nobiltà. Sarebbe una società spietatamente discriminatoria e classista. Un pò come la società di "gattaca" o la società dei borg di Star Trek. :D Insomma, non una grande prospettiva.

    Sì deve arrivare quindi a mio parere a un buon livello di fusione tra tecnocrazia e democrazia, con settori di governo come l'economia dati a tecnici in tutto e per tutto(e fin qui ci potremmo anche essere) e una più elevata istruzione generale, che permetta alle persone di capire la sempre più complicata gestione della cosa pubblica, magari insegnando economia e diritto anche alle medie. Ma questa è ovviamente una chimera, sopratutto in Italia.

    Tu confondi democrazia con stato liberale. Nell'800 ci son stati molti casi di monarchie liberali, illuminate, cioè di monarchie che davano molti diritti individuali alla nazione, senza cedere molto potere. Non sono 2 cose per forza in contrasto. Diciamo piuttosto che per salvaguardare uno stato liberale, la miglior forma è la democrazia.
     
  14. Cobra1983

    Cobra1983

    Registrato:
    29 Gennaio 2008
    Messaggi:
    224
    Località:
    Grosseto
    Ratings:
    +0
    Dipende da quello che uno cerca: se il valore di riferimento è la libertà individuale, sì, la democrazia è il male minore. Se invece si cercano la sicurezza e la stabilità, la dittatura è la forma migliore, a patto che non degeneri del delirio di potenza del dittatore e che sia in grado di reprimere l'eventuale dissenso che potrebbe generarsi, o, meglio ancora, di tenere la popolazione contenta.

    [fantapolitica: on]
    [FONT=&quot]Paradossalmente anche per la stessa libertà,in un'ottica di lungo periodo,una dittatura potrebbe essere la forma di governo migliore,se non l'unica in grado di creare una società giusta.Mi riferisco ad una dittatura che si riproponga come scopo quella "rieducazione" e quel cambiamento dell'essere umano che non sarà mai possibile in regimi democratici dove vengono rispettate le libertà individuali, e che duri solo per il tempo di un paio di generazioni, in modo tale che la nuova mentalità sia sufficientemente radicata. Insisto[/FONT], si tratta di mera astrazione, nella realtà non è applicabile.
    [fantapolitica: off]

    Sarebbe un po' come dire: "Va bene, il sole c'è, ma se non ci fosse..." ;) E' l'essere umano che fa i governi, e che li vive... come è fatto condiziona tutto quanto.
    Per rispondere alla tua domanda, comunque: fintanto che uno si potrà trincerare dietro un diritto, o una libertà, sarà praticamente impossibile fare modifiche incisive. Il problema della limitazione delle libertà individuali sarebbe aggirabile soltanto se si facesse un uso corretto delle libertà stesse, ma se così fosse, non saremmo qui a discutere di quale sarebbe la miglior forma di governo: ci vivremmo. :)

    Il problema non è solo italiano, ma in generale di tutti i paesi che applicano, per ragioni varie, ma che in Italia sono perlopiù riconducibili ai vincoli del sistema, un modello decisionale incrementale, che consiste nel non adottare cambiamenti significativi, ma procedere aggiustando di poco le politiche precedente (molto in breve. Se mi legge il mio professore di Analisi delle politiche pubbliche mi picchia! :D ). Anche negli Stati Uniti c'è la stessa situazione (vedi a dimostrazione le difficoltà incontrate dall'amministrazione Obama per apportare un cambiamento paradigmatico, ovvero radicale, come quello del sistema sanitario).
     
  15. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

    Registrato:
    16 Febbraio 2009
    Messaggi:
    653
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +0
    :eek: Questa me la devi spiegare! :p

    E comunque nell'800 è vero che c'erano casi di monarchie liberali, ma erano quasi sempre costituzionali, una categoria per me più simile alla democrazia che alla dittatura :cautious:
     
  16. Blede

    Blede

    Registrato:
    8 Agosto 2008
    Messaggi:
    1.650
    Località:
    Massa Lombarda (Ra)
    Ratings:
    +0
    Lincoln ? Io pensavo Pertini :humm:...
     
  17. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    Noooooo!

    Ho cannato, volevo dire democrazia e non dittatura, edito. ;)

    Comunque dire monarchie costituzionali allora era diverso... vuol dire che magari c'erano un parlamento e un governo, ma questi potevano essere fatti e disfatti da un Re come voleva. E altre volte magari non c'era manco un parlamento con qualche compito importante.
     
  18. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

    Registrato:
    16 Febbraio 2009
    Messaggi:
    653
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +0
    :asd: Menomale! Mi prendeva un colpo sennò! :D

    Sì però non si può dire che le libertà siano state concesse a manica larga, basti vedere le repressioni post-napoleoniche per non parlare di quelle nel 1848
     
  19. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    A sì, forse ho sbagliato, era simile a un'altra sua frase, però non mi sembra sia neanche di Pertini...

    Ma quelle sono anche dovute a un mix di scontento sociale e nazionalistico...
     
  20. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    Si, perchè è l'unica che permette un ricambio di un eventuale governo non funzionante.

    La forma migliore in assoluto sarebbe l'assolutismo illuminato, ma mancando la certezza di un moarca (nel senso greco del termine) illuminato, meglio potersi permettere di bilanciarne e terminarne il potere legalmente.
     

Condividi questa Pagina