INTRODUZIONE Salve a tutti, era parecchio che non mi facevo sentire in questo forum, e ho deciso di ritornare con un AAR (stavolta lo completo, ve lo prometto!). Sto giocando la partita con una splendida mod di Burning per Darkest Hour: "Arms,Armistice and Revolutions" (AAR), una mod dal nuovo e caratteristico scenario nel quale il gioco inizia nel 1914 con la prima guerra mondiale (accurata con aggiunte varie), attraversa il primo dopoguerra ed il periodo interbellico (25 anni resi meno noiosi di quanto possano sembrare dall'enorme mole di eventi e decisioni varie), continua con la seconda guerra mondiale ed il secondo dopoguerra, fino a concludersi ai primordi della guerra fredda nel 1963. Un'esperienza di gioco continua e ininterrotta, ma la mod è ancora in un fase beta ed è molto probabile (mi è capitato in quasi ogni partita) che gli eventi prendano un andamento irregolare e spesso antistorico (ad esempio alcune volte il secondo conflitto potrebbe addirittura non scoppiare). Non sono un gran giocatore ed è quindi probabile che mi troverò in alcune situazioni scomode data la mia poca esperienza, in tal caso non esitate a darmi i vostri consigli! Ho deciso di giocare con l'Italia (come sempre dopotutto) e spero che questo AAR vi possa divertire parecchio! OPZIONI Lingua di gioco: Inglese. Mi dispiace per i non anglofoni, sto sopportando anche io a malincuore la lingua della "Perfida Albione" dall'inizio della partita ma purtroppo la mod non è tradotta in italiano e quindi tutti gli screen non saranno nella nostra lingua. Nazione: Italia Difficoltà: Normale Aggressività: Normale Le democrazie possono iniziare guerre: No Acquisizione totale della PI: No Acquisizione totale delle squadre tecnologiche: No REGNO D'ITALIA 27 giugno 1914. In questa data si riuniscono a Roma gli elementi più importanti del gabinetto di governo italiano per discutere di un importante bilancio generale. Sono presenti il Re Vittorio Emanuele III, il Presidente del Consiglio dei Ministri nonché Ministro dell’Interno Antonio Salandra, il Ministro degli Esteri Sidney Sonnino, il Ministro delle Finanze Eduardo Daneo, il Direttore dell’Ufficio Informazioni Rosolino Poggi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Cadorna, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Carlo Porro, il Capo di Stato Maggiore della Marina Paolo Thaon di Revel e il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Maurizio Moris. In primis è stata analizzata la situazione economica del paese: l'Italia è uno stato troppo poco industrializzato in confronto alle altre nazioni europee ed è stato incentivato un piano per la costruzione di fabbriche nella regione settentrionale dell'Italia. Questo in modo tale che l'economia italiana possa sollevarsi a livelli accettabili, poiché la debolezza economica ha un importante riscontro sulle potenzialità della nazione. Per favorire questa linea è stata proposta unanimemente la politica dell'economia pianificata, che entro circa una decina di anni potrà permettere il totale controllo economico/commerciale regolato dallo stato. Tra i progetti a lungo termine vi è una grande riqualificazione dell'Italia meridionale insieme alla realizzazione di infrastrutture in tutte le colonie italiane. Tuttavia persiste uno dei problemi principali: la mancanza di risorse economiche necessarie a far funzionare il sistema industriale italiano. L'Italia è tutt'ora in carenza di carburanti (petroli) combustibili fossili (carbone) e metalli (elementi inevitabili per la siderurgia), dato che il suolo italiano è molto povero di giacimenti. Saremo costretti a comprare queste risorse dagli altri paesi. Nell'ambito delle relazioni diplomatiche è stato deciso di consolidare le nostre relazioni con l'alleato Austro-Ungarico intensificando gli utili rapporti commerciali (nella speranza che ci aiutino a superare i nostri problemi economico-industriali). Il governo cercherà di accontentare il Ministro degli Esteri Sonnino il quale richiede maggiori investimenti nella diplomazia in vista di grandi progetti da attuare in politica estera. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa L. Cadorna ha mostrato un ampio resoconto sulle forze armate italiane. L'Esercito è appena sufficientemente grande, ma le armi, gli equipaggiamenti e l'organizzazione tattico-strategica lascia alquanto a desiderare. Il numero di divisioni di fanteria deve essere aumentato per permettere la protezione tanto dei confini quanto delle zone costiere. Le divisioni di cavalleria devono essere incrementate ed impiegate nella difesa delle colonie, in particolare la Libia, il cui deserto privo di strade rallenta spaventosamente la mobilità delle truppe appiedate. Il numero dei reparti alpini è sufficiente per permettere un totale controllo sulle catene montuose dell'Italia settentrionale, così come la milizia coloniale, che non necessita di incremento. Tuttavia per assicurare un maggior controllo sulle colonie si necessita della disposizione di ulteriori organi di comando per la coordinazione delle truppe. La marina italiana è abbastanza estesa ma gran parte delle navi sono obsolete e superate, inoltre si ha bisogno di più naviglio pesante (in particolar modo corazzate) e qualche gruppo di squadriglie di cacciatorpediniere. Da affiancare all'unica squadriglia di bombardieri tattici l'aeronautica richiede una squadriglia di intercettori ed inoltre una massiva costruzione di aeroporti sul suolo italiano, visto che l'unico posseduto è quello di Venezia. Questo è il progetto per delle forze armate maggiormente efficienti e preparate. Ecco l'organigramma attuale: Per favorire questi piani sono stati assegnati molti fondi alla ricerca militare, in particolare per quanto riguarda la fanteria, il corpo portante dell'esercito. Poiché i precedenti progetti richiedono una grande spesa di denaro, è stato deciso di bloccare i finanziamenti all'Ufficio Informazioni, poiché si ritiene che lo spionaggio italiano sia già abbastanza efficiente. Non tutti i cittadini italiani concordano con la politica che l'Italia sta svolgendo, si avrà a che fare con piccoli movimenti di protesta e sicuramente manifestazioni operaie che comprometteranno l'economia del paese bloccando la produzione industriale. La situazione probabilmente si aggiusterà col tempo. Si è affrontata poi la situazione libica: la confraternita islamica della Senussia, insediatasi nella piccola oasi di Giarabub, ha ottenuto il supporto delle tribù beduine della Cirenaica meridionale, convertitesi all'Islam. Il capo della confraternita Sayyid Ahmad al-Sharif ibn Sayyid Muhammad al-Sharif al-Sanusi, già oppostosi alla guerra di Libia nel 1911-1912 e all'espansione dell'impero coloniale francese nel Sahara algerino, si è schierato contro di noi e contro i possedimenti inglesi in Egitto e Sudan, spinto dall'ambizione di creare uno stato islamico autonomo in Africa settentrionale. Le loro truppe incombono sul Fezzan, minacciano l'interruzione della linea terrestre di rifornimento che congiunge la Cirenaica alla Tripolitania e si stanno facendo vicine a Benghazi, da cui il Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica ha ricevuto l'ordine di spostarsi a sud, mentre il Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania di stanza a Tripoli si muoverà verso il Fezzan. È previsto l'invio nella colonia libica di un corpo composto da due divisioni di cavalleria il quale sbarcherà probabilmente ad Agedabia. L'obbiettivo primario è di contenere le armate nemiche per poi lanciare un attacco decisivo su Giarabub eliminando la base della confraternita. L'Italia vuole portare avanti un progetto di crescita ambizioso e difficilmente realizzabile, volendosi elevare al pari delle altre potenze mondiali, il mondo intero sta a guardare, chiedendosi fino a dove arriverà l'esperimento italiano.
28 giugno 1914 Cattive notizie giungono da Vienna: l'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria-Ungheria è stato assassinato quest'oggi a Sarajevo. Il clima è tesissimo è si teme sui riscontri che questo evento possa avere. 29 giugno 1914 L'Italia instaura un rapporto commerciale con gli Stati Uniti. Si spera che possa essere duraturo e che possa dare avvio a ottime relazioni diplomatiche. 30 giugno 1914 Il Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania arriva nella città di Garian. Vi ci rimarrà qualche giorno per riposarsi e riorganizzarsi. 3 luglio 1914 La 1a Divisione di Cavalleria e la 2a Divisione di Cavalleria, distaccatesi dal Comando Truppe di Cavalleria di stanza a Brescia, si riorganizzano e formano il XV Corpo d'Armata. Questo giunge al porto di Venezia dove è ad attenderlo lo Squadrone di Trasporto. Caricate sulle navi, le due divisioni di cavalleria sbarcheranno ad Agedabia dove presumibilmente incontreranno il nemico. 6 luglio 1914 In serata il XV Corpo d'Armata sbarca ad Agedabia e viene subito schierato nei i deserti circostanti la città, attendendo impazientemente il nemico. Tuttavia i rapporti di ricognizione riportano che le armate Senusse, appena venute a conoscenza della presenza di soldati italiani a difesa della città, si sono ritirate prima ancora di attaccar battaglia. È stato impossibile valutare il loro numero. 8 luglio 1914 Poiché gli ultimi rapporti indicano una scarsa organizzazione del nemico, ma anche un'estesa grandezza delle loro armate, è stato deciso l'invio di un'ulteriore divisione di cavalleria nella città di Tobruch. 13 luglio 1914 Oggi un messo di Sayyid Ahmad al-Sharif ibn Sayyid Muhammad al-Sharif al-Sanusi si è presentato all'avamposto di Agedabia con una proposta di pace, chiedendo di ottenere pacificamente il controllo dei territori della Cirenaica meridionale. È stata quasi una risata la risposta del Tenente Generale Bernezzo, che ha rispedito indietro l'inviato dicendogli di riferire al suo signore che l'Italia rifiuterà ogni proposta di pace presentata dai Senussi. 16 luglio 1914 La 3a Divisione di Cavalleria si separa dal Comando Truppe di Cavalleria formando il XXI Corpo d'Armata. Imbarcato a Venezia raggiungerà Tobruch da cui, si suppone, marcerà verso Giarabub. 19 luglio 1914 In seguito all'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando, il 19 luglio 1914 l'Austria-Ungheria lancia un ultimatum alla Serbia (sarebbe infatti di uno studente serbo l'opera dell'assassinio dell'erede austro-ungarico). Se la Serbia non accontentasse le loro richieste il rischio di una guerra sarebbe chiaro. Il comportamento del governo di Vienna è stato del tutto sconsiderato, l'Italia non è stata neanche informata in precedenza di questa preoccupante decisione ed è stato deciso di abbandonare l'alleanza con l'Austria-Ungheria, per evitare di essere coinvolta in una guerra che non è di sua pertinenza. Nel frattempo il XXI Corpo d'Armata sbarca a Tobruch 22 luglio 1914 In mattinata il Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica raggiunge Zauiet Msus. Ancora una volta il nemico (probabilmente in marcia verso Benghazi) è costretto alla ritirata alla sola vista del nostro esercito. Nessuna perdita. Intanto il XXI Corpo d'Armata si muove da Tobruch verso Bir el Gobi, a pochi chilometri da Giarabub, mentre il Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania stanziato a Garian si dirige verso la città di Sebha, nel Fezzan. 26 luglio 1914 È giunta notizia che il governo serbo ha accettato solo parzialmente le richieste austro-ungariche. La risposta di Vienna ha raggelato il sangue nelle vene di tutta l'Europa. L'Austria Ungheria è ora ufficialmente in guerra con la Serbia. Non sono tardate le reazioni di Montenegro e Russia, che si sono schierata dalla parte dell'alleato serbo. L'Impero russo infatti ha appena mobilitato il suo esercito, con il grande disaccordo dell'Impero tedesco che ha a sua volta mandato un ultimatum a San Pietroburgo chiedendo la smobilitazione. La catena di alleanze ha tirato in questa crisi mezza Europa. Il governo italiano si sente soddisfatto di aver abbandonato la triplice Alleanza e non essersi quindi trovato immischiato in questa crisi internazionale. 29 luglio 1914 La Germania entra ufficialmente in guerra insieme all'alleata Austria-Ungheria contro la Russia e la Serbia (e Montenegro). 1 agosto 1914 La Francia mantiene l'alleanza con la Russia ed entra in guerra insieme all'alleato contro Germania ed Austria-Ungheria. L'Italia decide di mantenersi neutrale, così come la Grecia. 2 agosto 1914 La Svizzera si aggiunge alla Triplice alleanza al fianco di Germania ed Austria-Ungheria. Intanto i tedeschi sono penetrati in Polonia, hanno occupato le città di Płock, Włocławek, Cestocova e si apprestano a raggiungere Varsavia.
16 agosto 1914 Viene dato inizio al processo di rinnovamento delle forze armate. Buona parte dell'industria italiana viene così impiegata nella produzione di equipaggiamenti militari all'avanguardia con i quali munire le truppe. Nessun particolare evento accade nelle successibili ed interminabili settimane di guerra, se non che i tedeschi hanno raggiunto Łódź e si accingono ad attaccare Varsavia da più fronti. Tuttavia la Russia sull'altro fronte ha varcato i confini dell'Austria-Ungheria, prendendo Ternopil' e facendosi strada fino a Leopoli. Più tranquilla la situazione del teatro occidentale, dove né la Francia né l'Impero Tedesco (con l'aiuto dell'alleato svizzero) sono riusciti a sfondare. Ancora più tranquilla la Serbia che, supportata dal Montenegro, riesce a resistere tutt'ora agli attacchi austriaci. 26 ottobre 1914 I tedeschi marciano su Varsavia. A nulla è servita la riconquista russa di Łódź, che ha ispirato l'idea di un'eroica controffensiva. Al contrario i tedeschi hanno sfondato anche dalla Prussia Orientale conquistando Białystok e Łomża. 1 novembre 1914 Se le cose per l'Impero Tedesco sembrano mettersi piuttosto bene, tanto non si può dire dell'Austria-Ungheria, poiché anche la città di Przemyśl è caduta in mani russe. 18 novembre 1914 Finalmente il Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania attraversa il deserto e raggiunge Sebha in Fezzan, soggetta ad un'incursione dei Senussi che si sono dati alla fuga prima di avvicinarsi alla città. Più di ogni altra cosa questi ribelli desidererebbero una pace che sicuramente non sarà loro concessa. Nel frattempo giungono notizie da quel conflitto iniziato dall'Austria-Ungheria che sta imperversando in Europa e a cui hanno attribuito il nome di "Grande Guerra". l'Impero Tedesco pare proprio aver sfondato nella regione polacca: dopo la conquista di Varsavia i tedeschi sono penetrati nelle pianure dell'entroterra fino a quasi lambire il bassopiano sarmatico. Hanno conquistato in successione le città di Sosnowiec, Radom, Siedlce, Lublino e Chełm, formando due sacche ed accerchiando l'esercito russo nelle città di Łódź ed Ostrołęka. La Russia sarà probabilmente costretta ad abbandonare i territori austro-ungarici appena conquistati per stabilire una linea difensiva contro il prorompente esercito tedesco.
Si può considerare terminato l'AAR, sono stato costretto a disinstallare Darkest Hour e purtroppo mi sono reso conto di aver dimenticato di fare un backup del save di questa partita. Sono proprio un nabbone xD Ricomincio dall'inizio dai, tanto non mi ero spinto tanto lontano per fortuna.
