[Cooperative] L'ascesa degli Stibolt

Bacca, grazie per i consigli. Vedrò cosa posso fare per portare maggior gloria al casato Stibolt. C'è solo un problema: google document non mi fa scaricare il save.

Me lo puoi caricare su una piattaforma diversa, per favore?

 

ACCIDANZA !
prova adesso, usa solo nella schermata Ctrl + S

 

MA come siam messi con la partita?
Mi s che mi son perso

 

Stà giocando Zethani, a breve penso arriverà il suo resoconto...

 

Grande Bacca, hai spezzato le reni all'Africa! Non vedo l'ora del resoconto di Zethani

 

Nessuna notizia? più che altro c'era già gente in coda disponibile...

 

E gli Stibolt si estinsero senza lasciar traccia...

 

Entro il 27 chiudo turno e AAR.

 

Perfetto, l'importante è sapere che l'ingranaggio non si è fermato.

 

Allora ragazzi una notizia buona ed una cattiva.

La notizia buona è che finalmente gli Stibolt hanno forgiato il loro Impero e che Hakon V di Svezia e i suoi successori d'ora in poi potranno fregiarsi della colona alata di Scandia.

La notizia cattiva è che, per mancanza sia di tempo che per problemi tecnici al PC, sono riuscito a giocare solo 17 anni e che non sono arrivato alla conclusione del ciclo vitale del buon Hakon.

Visto che sono dell'idea di aver tenuto il save fin troppo e non mi va di farvi attendere oltre passo il turno al prossimo in lista, che concluderà le avventure del nostro novello imperatore. In teoria, per mantenere la filosofia della partita, ci sarebbe anche la possibilità di "terminarlo" via console ma preferirei sapere il vostro parere prima di prendere una decisione così drastica.

Ecco il save: http://rapidgator.net/file/36853508/Scandinavia1248_06_03.zip.html

Entro domani sforno l'AAR.

 

Secondo me puoi finire il ciclo vitale, ma allo stesso tempo se non vuoi o puoi finirlo si può passare direttamente al prossimo (è vicino alla scadenza il vecchio? ) l'ordine per permettere a chi ha saltato il turno causa vacanze è Gigi, Zarch e Pandrea (ultimo arrivato diamogli l'occasione di fare il suo primo turno ).

 

Se il tuo pc funziona, puoi provare a fare qualche anno e vedere se schiatti !
Altrimenti vai di console, a mio parere il suicidio è consentito...

 

Hakon ha trent'anni quindi gli aspettano fra i venticinque e i cinquant'anni di regno, nella migliore delle ipotesi.

Di solito riesco a fare 5-6 anni a sessione, per una sessione al giorno, circa 4-5 volte la settimana fanno più o meno due settimane. Se uno fra Gigi, Zarch e Pandrea ha disponibilità di tempo superiore alle mia preferisco passare la mano per evitare di allungare a dismisura i tempi della mia partita. Aspettiamo per vedere se si fanno vivi, intanto a Gigi mando un PM.

 

La vita e le opere di Hakon Barbanera, quinto del suo nome, della nobile casata Stilbolt



Salito al trono di Croazia e Norvegia in tenerissima età, Hakon eredita alla morte di suo nonno Hakon IV il Conquistatore un regno vastissimo e in tumulto, specialmente nelle recentemente annesse regioni del Nord Africa e della Terrasanta. Per meglio controllare il regno, Hakon decise saggiamente di spostare la capitale del regno dalle tradizionali terre scandinave più a sud, nella città di Venezia.

Il giovane re si dedicò quindi alla organizzazione delle terre conquistate, elevando duchi che controllassero al suo posto da Algeri alla Cirenaica. Sul solco tracciato dal suo predecessore preferì che a rivestire questo ruolo fossero dei borghesi piuttosto che dei nobili e sulla costa berbera sorsero quindi le repubblice di Algeri, della Tunisia, della Tripolitania e della Cirenaica.



Domata la rivolta del Duca di Dalmazia, i primi anni del regno di Hakon trascorsero tranquillamente con il re che viaggiava fra le molte città del suo reame, in modo da stringere legami di amicizia con i suoi vassalli e far ben presente ai più riottosi che la sua autorità era ben presente anche negli angoli più sperduti del dominio. I suoi sforzi portarono a una limitazione dell'autorità dei nobili nei regni di Sicilia e Gerusalemme.

La pace ebbe vita breve. Nel 1235 il consesso dei sindaci della Tripolitania elesse inspiegabilmente come Doge un infedele della famiglia Hasun: questi non ci pensò due volte a raccogliere i vessilli e a dichiarare guerra ad Hakon, sperando di ottenere l'indipendenza. La rivolta della Tripolitania era il pretesto che serviva ai duchi della Scandinavia per ribellarsi a loro volta. Il malcontento che aveva covato sotto la cenere per gran parte del regno di Hakon IV e del suo giovane successore, entrambi considerati distanti e poco interessati agli affari della penisola, poteva finalmente trovare sfogo: in rapida successione i Duchi di Trondelag, delle Orkney, di Islanda e svariati conti si unirono alla ribellione contro quello che spregiativamente chiamavano Re Poppante.

Infuriava quindi la guerra civile. Hakon reagì prontamente radunando gli uomini fedeli e guidandoli nel sedare le rivolte ad una ad una: più il tempo passava, maggiori erano i vassalli che si sarebbero potuti schierare dalla parte dei rivoltosi. Conscio del fatto che era suo dovere garantire un futuro alla casata Stilbolt in questo momento così fosco (suo fratello Astrad era del resto un idiota conclamato), il re prese in moglie la figlia primogenita della regina di Serbia che gli diede in breve tempo un maschio battezzato Hakon.



Ci vollero tre anni perchè tutte le rivolte fossero sedate. Durante questo periodo smise di radersi, facendosi crescere sul volto una folta barba nera, che gli avrebbe dato il soprannome con cui sarebbe passato alla storia. Ma il re era profondamente cambiato anche nel profondo della sua anima: la giovalità abbandono gli occhi di Hakon che sempre più spesso pranzava da solo nella sua stanza, evitando le feste e la compagnia degli amici di un tempo. Divenne freddo e spietato. Nonostante avesse promesso il perdono reale a tutti i rivoltosi che si fossero arresi non mantenne la sua parola: i traditori furono mandati a marcire nelle umide segrete di Venezia da cui nessuno di loro sarebbe uscito per rivedere la luce del sole.



Sistemate le questioni interne, Hakon si dedicò ad espandere i confini del suo regno. In breve venne riconquistato il ducato di Vestlandet dalla Scozia, annesse la Sardegna e il contado di Bjarmia nell'estremo nord.



Approfittando di una crisi di successione all'interno del potente sultanato di Egitto, Hakon riportò in seno alla cristianità Durazzo e la Macedonia primo passo volto alla liberazione di tutti i balcani dal giogo musulmano.



Ad oriente nel frattempo cresceva la potenza dell'Orda d'Oro. Se Hakon saggiamente si era conquistato la fiducia del Khagan con regali costosi non altrettanto fortunato era stato lo Zar di Russia. Le armate mongole schiacciarono la resistenza slava, saccheggiando Novgorod e Kiev. L'Imperatore fu catturato e decapitato, il suo scettro spezzato, la corona fusa per ottenere ferri di cavallo per il Khagan. Hakon fu lesto ad approfittare del collasso russo, assicurandosi le contee della Finlandia, dell'Estonia e della Lettonia.



Con la caduta della Terza Roma e sfruttando la sua parentela con gli Zar (sua zia Ingrid era infatti la moglie dell'ultimo Imperatore russo), Hakon reclamò nell'Anno Domini 1247 la corona dei romani, proclamandosì Kaisar in vece di suo cugino Matfej, disperso da qualche parte nelle contee russe ribelle e dai più dato per morto.



Asceso alla dignità imperiale, Hakon desiderava avere al suo fianco una consorte degna di tale prestigioso titolo. Per questo motivo decise di ripudiare Zdenka di Serbia e di sposare la più giovane ed avvenente Cecilia di Bohemia, con l'aiuto di una piccola e generosa dispensa papale. La separazione non impedì all'ex moglie dell'Imperatore di mettere al mondo una figlia a cui venne imposto il nome di Helena.



L'Imperatore decise di festeggiare il suo nuovo matrimonio continuando le campagne di conquista intraprese nella penisola balcanica. Questa volta l'obiettivo sarebbe stata la provincia dell'Epiro, in mano al Emirato Abidosita. Come di consueto, Hakon si pose alla testa delle sue truppe e scese in battaglia di persona: questa scelta gli fu fatale a Megara, dove a seguito di una carica l'Imperatore venne duramente sbalzato da cavallo. L'impatto gli provoco diverse fratture scomposte ai femori di entrambe le gambe. Visitato dai più illustri luminari del tempo, tutti concordarono che Hakon Barbanera non avrebbe più potuto camminare. Condannato a rimanere uno storpio per il resto della vita, l'Imperatore tuttavia l'amputazione, malgrado il pericolo che insorgesse una setticemia nelle ossa frantumate fosse elevato.



La guerra si trascinò per altri due mesi quindi fu ufficializzata la capitolazione dell'emirato. L'Epiro era una nuova provincia scandinava.



Con l'arrivo dell'inverno fu ben presto chiaro che la decisione di Hakon era stata un'errore. Immobilizzato in un letto nel Palazzo Ducale a Venezia, le ossa del re di Scandia vennero racchiuse in un tutore di gesso quindi si attese che si saldassero naturalmente. Una volta rotto il gesso tuttavia, i medici constatarono che le gambe dell'Imperatore si erano orribilmente tumefatte. Hakon si oppose nuovamente all'amputazione, gli vennero quindi somministrati numerosi salassi nel tentativo di spurgare il sangue cattivo. L'arrivo della primavera non apportò miglioramenti alla salute del re che era ormai in preda a terribili sofferenze, giorno e notte. Quando finalmente l'imperatore si arrese all'inevitabile, la necrosi era abbastanza avanzata da non poter più essere arrestata. Sentendo avvicinarsi la fine, Hakon ordinò che venisse imbarcato sulla prima galera diretta in Scandinavia, poichè desiderava vedere per l'ultima volta la terra dei suoi avi.

Raggiunta Copenhagen, le condizioni di Hakon si aggravarono ulteriormente ed egli entrò in un coma da cui non sarebbe mai più uscito. Spirò il 28 dicembre 1250, giorno di San Antonio di Lerins, nell'anno III° dalla Fondazione dell'Impero. Gli succedette suo figlio Hakon VI, di soli 14 anni.

 

Bravo Zethani, la Scandinavia diverrà la Nuova Roma
Lunga vita agli Stibolt!

 

Continua così! E' normale che con tutte quelle guerre ci metti tanto, prova a finire dai, in fondo si tratta della tua vita...

Ti consiglio di dare un regno a tuo figlio prediletto in maniera che perda un pò il malus short reign .

 

Non vi conviene dare tutto a sindaci e repubbliche, il fatto che siate monarchie diminuisce le relazioni e non impedisce che essi abbiano pretese sui vostri territori.

 

In effetti anch'io non creerei le repubbliche (duchi), ovviamente se possibile, i sindaci invece sono come le mucche da latte.

Zethani provi a finire?

 

Visto che non si sono fatti vivi né Zarch né Gigi proseguo almeno per un altra settimana.

 

Annesso l'Epiro all'Impero.

Stavo pensando di cedere alcuni titoli reali a bassa autorità (Sicilia e Gerusalemme, in primis) a rami collaterali degli Stilbolt. Che ne pensate? E'una cattiva idea?