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Considerazioni su armamenti e tattiche dell'esercito italiano durante la WWII

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da AntonioLopezDeSanta Ana, 13 Dicembre 2006.

  1. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    punto primo io sono al V ginnasio del Liceo Classico Statale "Vivona".
    punto secondo ti invito a tenere i tuoi pareri, offensivi, per te,mi sembra che nei pochi messaggi che hai inserito...ti sei cimentato solo a fare del sarcasmo giocando su una tua "presunta" conoscenza del Lessico e della tua grande cultura,cerca di parlare di cose concrete e miraccomando quando cammini attento a non sbattere il naso da qualche parte;)
     
  2. Romulus

    Romulus

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    Adesso si spiega tutto. Buon proseguimento.

    [ignore]AntonioLopezDeSanta Ana[/ignore]

    Romulus
     
  3. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    bene, molto bene,ammesso e concesso che tu sappia cosa sia il V ginnasio.cmq buon proseguimento anche a te.
     
  4. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    a e grazie del Ignore:non conoscere,ignorare,essere all'oscuro.
     
  5. Caronte

    Caronte

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    A livello di addestramento della classe ufficiali l'esercito italiano era veramente così indietro rispetto alle altre nazioni?
    In diversi libri di diversi autori si legge sempre dei "soldati italiani mal comandati". C'è un fondo di verità o i classici pregiudizi?
     
  6. BadBlackBear

    BadBlackBear

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    Bhè, sull'addestramento e micromanagment non sono informato, ma basti vedere come noi eravamo legati alle tattiche, strategie e mentalità del 15-18 [oddio non che fossimo gli unici, ma noi sicuramente piu' di ogni potenza che è scesa nella WWII]
     
  7. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Premesso che non sono un esperto, dal (poco) materiale che ho letto io sulla nostra Marina, sembra che uno dei più grandi limiti fosse la scarsa capacità di autonomia data ai comandanti di flotta. Troppe cose dovevano essere preventivamente concordate con il comando centrale e ciò limitava in maniera drastica la capacità di reazione delle nostre navi. Americani ed inglesi invece hanno sempre promosso la massima indipendenza per gli ammiragli in qualche maniera premiando i più reattivi, guardando più al risultato che all'esecuzione del "piano" (errore che, in misura minore, fecero anche i giapponesi).

    CIAO!!!
     
  8. Caronte

    Caronte

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    Tornando invece al discorso equipaggiamento: come mai non ci fu un consistente scambio di tecnologie tra Italia e Germania?
    La Germania continuò a scambiare tecnologie e metodi produttivi (soprattutto legati all'aereonautica) con la Russia anche poco tempo prima di Barbarossa (con le ovvie conseguenze di palesare al nemico le proprie capacità),mentre con l'Italia, che grazie alle tecnologie tedesche avrebbe potuto aiutare meglio gli stessi tedeschi, non mi risultano questi scambi (nemmeno con la RSI).
    Quali possono essere state le eventuali cause di questo comportamento?
     
  9. GyJeX

    GyJeX

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    Io credo che fosse perchè gli industriali italiani avevano una sorta di monopolio nei riguardi del governo e quindi cercavano di trarre quanto maggior profitto dalla situazione... Mussolini non poteva opporsi ai piani industriali di Fiat ed Ansaldo perchè ne avrebbe perso l'appoggio con conseguenze drammatiche, e quindi si continuava a costruire CR-42 e altri trabiccoli rifiutando i progetti tedeschi di sicuro più decenti, tant'è che poi, una volta al servizio dei tedeschi, dalle industrie italiane uscivano persino i Panther. In Germania la situazione era diversa perchè Adolfo aveva concentrato nelle sue mani un potere tale da militarizzare strettamente le industrie, tanto da costringere gli industriali a trarre profitti unicamente assecondando le direttive dei comandi centrali... Ma anche in Germania si cercava di privilegiare ditte o gruppi di ricerca più di altri, tant'è che quando c'era Milch (mi pare) puntualmente Henkel perdeva le gare d'appalto nei confronti di Messershmidt pur portando progetti migliori, le cose migliorarono con Speer ma è anche vero la guerra stava prendendo tutt'altra piega...
     
  10. Piccolo Messe

    Piccolo Messe

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    Allora se mi permette voglio fare da mediatore in questa disputa... da quanto ho letto da una parte ci sono quelli ke affermano una inferiorità totale italiana... e dall'altra solo Antonio a difendere il nostro paese... bè se è possibile io mi voglio schierare in mezzo tra i due fuochi...

    Allora è sciocco affermare che l'Italia poteva equipaggiare solo 800000 uomini... sono curioso di vedere le immagini dei fanti italiani in avanzata... ma è ugualmente sciocco dire che il nostro paese era pronto ad affrontare il confilitto più devastante della storia del genere umano... i nostri carri? inadeguati... la nostra marina? svogliata... la nostra areonautica? priva di un comando centrale delle operazioni e soprattutto incapace di collaborare con le altre armi... Per quanto rigurda l'equipaggiamento.. forse eravamo di poco ma di poco inferiori...

    Tutti fattori che determinano la sconfitta delle nostre truppe... ovvio che mandare in guerra un simile esercito.. non ci sarebbe stato niente di strano... ma credete che gli inglesi fossero tanto superiori? credete che i francesi sarebbero arrivati al po'?

    La differenza tra gli alleati e l'asse... sta.. nel nome.. loro erano alleati nel vero senso della parola... collaboravano scambiavano informazioni dettagli tecnologie.. noi e i tedeschi non lo facevamo.. le mie fonti sono attendibili.. mio nonno ha combatto nel csir diventato poi come sapete armir.. mi raccontava sempre ke quando attaccavano una postazione, o un paese spesso capitava.. che era già distrutto, o che c'erano già i tedeschi a combattere... una totale assenza di cooperazione...

    Ah c'è poi una cosa fondamentale... voi parlate di equipaggiamenti di fucili, di bombe, di aerei, di navi... cavolo è giusto.. giustissimo... ma al di la tutto cosa serve ad un uomo per sopravvivere? nn dico soldato.. ma uomo.. il pane sotto i denti è chiaro... i nostri soldati avevano un rancio di poco più 1100 chilocalorie (se si trovavano riforniti).. i tedeschi.. erano a 1750.. gli inglesi idem.. i russi 1800.. gli americani 2000.. ora come si fa combattere se nn ci si regge in piedi??

    Nonostante ciò il nostro esercito, ma anche la nostra aereonautica hanno combattutto come meglio potevano.. sacrificandosi... consiglio di leggere il diario di Rommel che parla in due capitoli delle delle divisioni Brescia,Pavia,Ariete in africa... Non spendo nessuna parola per la marina pechè secondo me i suoi comandanti sarebbero stati da fucilare per la facilità con cui si arrendavano...

    Capite che poi anche il nostro leader ci ha messo del suo.. il Duce.. se avesse avuto un po' meno "foga" se si fosse preparato meglio l'invasione dell'egitto.. avremmo veramente rispedito gli inglesi in mare... senza contare degli errori logistici in albania per preparare l'inavasione della grecia...

    Poi i rifornimenti... L'Italia è povera di risorse... la Libia è ricca di petrolio ma all'epoca non lo si sapeva.. ci mancavano rifornimenti di tutto.. acciaio, petrolio, carbone,rame,ferro.. cose indispensabile per una guerra..

    Per concludere anche se con tutti questi deficit.. noi italiani abbiamo combattutto con i controcazzi nell WWII:approved:
     
  11. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    In un ipotetico discorso, generalizzato, avete perfettamente ragione, però poi la realtà delle guerra è ben diversa, non si può parlare di equipaggiamenti, di armamenti di confronti senza scendere nei particolari.
    Il tuo discorso è fuorviante. Fai dei paragoni specifici, confronta "qualcosa di italiano" con qualcosa di "estero" e ti accorgerai che la realtà è ben differente, allo stesso tempo, poi i dettagli vanno collocati nel quadro generale.
    Non stiamo parlando di 1 bomba atomica dove, l'averla da 10megatoni o da 5 non fà differenza, paragonare equipaggiamenti ed armamenti della II guerra mondiale è un tantinello più complesso.


    Discorso interessante quello della qualità degli ufficiali italiani, mi piacerebbe approfondirlo, qualcuno ha una lista, buoni cattivi? O qualche riferimento a qualcuno in particolare. (Naturalmente stiamo parlando di "greche" vero?)

    ciao
     
  12. Caronte

    Caronte

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    Riguardo alla marina,la mia opinione è che il comando supremo (Supermarina) decise di conservare le navi maggiori come minaccia per eventuali forze che avessero attaccato il territorio metropolitano.
    Vista la carenza di nafta la soluzione migliore forse fu proprio quella di mantenere le navi all'interno dei porti sfruttandono il potere potenziale piuttosto che quello realmente offensivo,in maniera simile a quello che fecero i tedeschi con la Tirpiz.
     
  13. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Più o meno si. Il discorso è leggermente differente, trovandosi ad affrontare la Royal Navy, la flotta italiana si trovava in grave difficoltà, perchè se noi perdevamo un incrociatore, per la durata della guerra avremmo avuto 1 incrociatore in meno. Se gli inglesi perdevano 1 incrociatore, lo toglievano da un'altra parte, e nel frattempo ne costruivano un'altro. Cosa impossibile per l'italia.
    Quindi prima di infliggere perdite al nemico, Supermarina doveva stare attenta a non perdere navi. Questo infatti si rispecchia sul comportamento degli ammiragli, aggressivi gli inglesi, più restii gli italiani. Dalla fine del 42 in poi il discorso cambia, la nafta era finita, quindi si doveva dare la precedenza al naviglio sottile per la scorta ai convogli, in caso di ultima possibilità, si sarebbe ricorso alle scorte delle scorte per far uscire le 5-6 unità maggiori moderne in stile Kamikaze, per ostacolare gli sbarchi. (Alcune navi più vecchie come le "CAvour" erano in disarmo, perchè vecchie e perchè tanto non avevamo la nafta per farle camminare).

    Diciamo che la flotta italiana era stata costruita sul metro francese, ossia, avrebbe dovuto affrontare la flotta francese e tenersi alla larga da quella inglese, in caso di confronto a 3. Vedi la classe Condottieri per contrastare i super-cacciatorpedinieri francesi, o le Vittorio Veneto costruite sulle specifiche delle Jean Bart, Reichelieu etc....

    Poi la guerra è stata completamente diversa, la Regia M. si è trovata contro la Royal Navy. Quindi diciamo che era tecnicamente, impreparata.

    La marina da guerra, era stata costruita ipotizzando scontri navali, con le flotte avversarie, ossia.....esco dal porto, combatto e rientro in porto. (vedi la scarsa autonomia o le "pessime" qualità di tenuta in mare delle nostre navi).

    Invece la guerra si è trasformata in un.....io scorto il convoglio X verso la Libia, tu me lo devi impedire, tu scorti il convoglio Y verso Malta, sono io che ti devo bloccare. Quindi una guerra di convogli, la Regia era come minimo "impreparata" per assolvere questo compito. Specialmente in 2 campi, quello materiale e quello teconologico.

    Se devo combattere contro 3 corazzate è inutile costruire 20 cacciatorpediniere e 1 corazzata, costruisco 3 corazzate e i necessari ct di scorta.

    Quindi mancavano i modelli di navi necessari (all'inizio della guerra avevamo 3 navi per la lotta ai sommergibili, di cui 1 sperimentale).

    E sopratutto mancava la tecnologia, se devo colpire una corazzata nemica, sviluppo i cannoni, i telemetri, i proiettili, non gli ecogoniometri, le bombe di profondità, le armi a/a etc......

    Quindi per un paese arretrato come l'italia, il cambiamento di obiettivo per la marina ha posto fuori gioco, il 75% della flotta. Il rimanente 25% è stato reimpiegato in ruoli che non gli competevano, e nonostante ciò, non si è comportato malaccio.
     
  14. Maglor

    Maglor

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    sul discorso marina sono d'accordo con SPQR, tanto più che sui presunti "disastri" degli ammiragli italiani grava sempre il peso di ULTRA-ENIGMA... considerando che gli inglesi spesso conoscevano i piani di Supermarina ancor prima degli ammiragli stessi direi che han fatto quello che han potuto...
     
  15. GyJeX

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    Visto che si parla di navi italiane, sapete quali calibri avevano i coloranti per indicare i colpi a segno ? Ho visto un video su punta stilo e si parla di coloranti su un colpo a segno della Cesare...
     
  16. Caronte

    Caronte

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    non bastavano le esplosioni dei colpi?
     
  17. GyJeX

    GyJeX

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    con AP a grandi distanze non sempre si vedevano esplosioni...
     
  18. Caronte

    Caronte

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    Come mai non vi fu un tentativo di standardizzare un poco l'equipaggiamento italiano? che senso poteva avere utilizzare sui bombardieri delle vecchie mitragliatrici Lewis, quando i caccia dovevano spesso usare una mitragliatrice da 12,7 e una più piccola per carenza delle prime?
     
  19. Amadeus

    Amadeus

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    I coloranti sui proiettili navali di grosso calibro servivano per distinguere a chi appartenevano le salve che cadevano e non per individuare i colpi a segno (cosa difficile dato che coloravano l'acqua).
    Inoltre mi risulta che la RN impiegasse questo sistema ma non ho mai letto nulla di simile per la RM. Hai qualche informazione in più?

    ciao
     
  20. GyJeX

    GyJeX

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    Il video, un cinegiornale luce riedito di recente su dvd, dice qualcosa del genere: "Nonostante la forte reazione inglese, la Cesare indomita continua a sparare all'indirizzo della warspite e un proiettile colorante ne conferma il centro, la vedetta vigile informa pronta l'ammiraglio etc..."
     

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