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C:MANO Commonwealth Collision

Discussione in 'Wargames - Generale' iniziata da GeorgePatton, 16 Maggio 2018.

  1. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Commonwealth Collision - AAR

    Lo scenario completato qualche giorno fa ambientato nella penisola coreana, mi ha spinto a continuare a giocare a Command Modern Air Naval Operations (CMANO).
    Per questa nuova partita e questo nuovo AAR, ho deciso di acquistare la DLC appena uscita, intitolata Commonwealth Collision.
    Lo scenario sembra decisamente più semplice di quello della Corea, ma forse anche più difficile. Staremo a vedere.
    Ecco l’introduzione.

    Commonwealth Collision

    India and Pakistan have been in an armed conflict since partition and independence, one that periodically flares into a major war, as it did in 1948, 1965, 1971, and 1999. The continuous sore point is Jammu and Kashmir, with low-intensity conflict having the potential to turn much sharper very quickly.

    In early 2018, rocket strikes on Indian Army bases near the Pakistani border increase in intensity, one killing a group of visiting British officers. An unexploded round from the same salvo is examined and found to be a brand-new, advanced rocket, one that rag-tag militants could not possibly have access to. Pakistan’s waffling diplomacy angers the British military and public, and as the subcontinent edges closer to war, London has New Delhi’s back. But Beijing has Islamabad’s as well, with waves of modern Chinese equipment being “purchased” by Pakistan and being crewed by either “Volunteers” or “contractors” that mysteriously “quit” the PLA.

    To counter this, the British have, in an effort comparable to the rapid, frenzied preparations that preceded the Falklands War, rushed the brand-new carrier Queen Elizabeth and its air-wing of F-35s into service. The fighter jet has been extremely controversial since the program began, and now it faces its baptism of fire. Likewise, the Indians have been pushing everything that can float into service, including making the unfinished carrier Vikrant capable of basic flight operations.

    Last-minute peace negotiations fail, and on June 3, 2018, the subcontinent flares into war yet again. Most of the fighting is along a narrow, grinding front. The Commonwealth armies have adopted a broad front grinding approach, one designed to take advantage of India’s greater population and just as importantly, be less likely to lead to a spooked nuclear launch.

    But their navies are going deep, with an improvised task force of three carriers striking strategic targets far beyond the border lines. They face Chinese technology and Pakistani defenders eager to sink the first carriers since World War II. Both sides have “cobbled-together” assets-the carriers and their wings are either brand new or limited, while the defenders can spare very few planes from the front. The question is which ramshackle strike complex will triumph over the other.


    Riassumendo brevemente, come anche chi non conosce l’inglese avrà di certo capito, lo scenario si svolge nel subcontinente indiano.

    La tensione tra India e Pakistan, sempre presente negli anni passati, tra guerre, battaglie e semplici schermaglie, ha una nuova impennata, nel 2018, quando, dopo uno scambio di lancio di missili lungo il confine indo-pakistano, una salva di questi missili lanciati dall’esercito pakistano colpisce ed uccide un gruppo di ufficiali britannici in visita in India. Grazie al ritrovamento di uno di questi missili inesploso, sono evidenti le prove che si tratta di un razzo sparato dall’esercito pakistano e non da una delle numerose organizzazioni paramilitari più o meno supportate dal governo di Islamamad. Le scuse e le negazioni del governo pakistano non fanno altro che provocare la rabbia del governo britannico. Londra e New Dehli si ritrovano così vicini come non succedeva da decenni.

    Ma Islamabad non è affatto isolata, anzi, è appoggiata in modo molto deciso da Pechino che provvede a rifornire l’alleato pakistano con moderno armamento e munizionamento. Tale armamento è utilizzato non solo dalle forze regolari pakistane ma anche da “volontari” o “contractors” che, misteriosamente, lasciano il PLA (l’Esercito Popolare Cinese di Liberazione).

    Per contrastare questa escalation, i britannici, in un modo molto simile al veloce build-up che portò poi alla guerra delle Falklands, immette in servizio la nuova portaerei Queen Elizabeth ed il suo gruppo imbarcato composto dai nuovi, ma controversi F-35, che affronteranno così il loro battesimo del fuoco.
    Anche l’India schiera tutto ciò di cui dispone, compresa la non ancora ultimata portaerei Vikrant.

    Le negoziazioni di pace dell’ultimo minuto falliscono e, il 3 giugno 2018, il subcontinente ripiomba ancora una volta in guerra. La maggior parte dei combattimenti si svolge lungo uno stretto ma turbolento fronte. Le forze del Commonwealth, oltre a sfruttare a massimo il vantaggio dato dall’enorme numero della popolazione indiana, cercheranno soprattutto di evitare che questi scontri portino ad una guerra nucleare.

    Ma le loro marine militari opereranno in profondità, su tre gruppi, che avranno il compito di colpire obiettivi strategici ben oltre il confine indo-pakistano. Avranno di fronte la tecnologia cinese e le forze armate pakistane, desiderose di affondare la prima portaerei dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

    Entrambi gli schieramenti hanno risorse limitate. Le portaerei e i rispettivi gruppi aerei imbarcati sono nuovi di zecca e contati di numero, mentre i difensori possono opporre loro pochissimi aerei sottratti al fronte principale, che si trova lungo il confine indo-pakistano.

    La domanda, ora, è: quale dei due traballanti schieramenti, trionferà sull’altro?
     
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  2. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Lo scenario si può giocare con entrambi gli schieramenti. Siccome sono molto curioso di vedere le potenzialità della nuova portaerei britannica e, soprattutto, perché mi sento un britannico d’adozione avendo studiato in Inghilterra, decido, almeno per questa partita, di scegliere lo schieramento anglo-indiano.

    Ecco il briefing introduttivo.

    -ATTN: Commander, Combined Carrier Task Force

    Background:

    War has broken out. So far, the front remains in a brutal grind, with little hope of a breakthrough from either side.

    This impromptu carrier group serves as our deep strike capability. So strike deep.

    Friendly Forces:

    The QE, Vikramaditya, and Vikrant carrier groups are at your disposal. The former houses F-35s, which have only been cleared for basic weapons. The latter two are deployed with MiG-29Ks. All carriers house an array of ASW helicopters as well.

    The nuclear submarines INS Chakra and HMS Ambush, alongside the diesel-electrics INS Sindhuraj and INS Shalki are prepared.

    Enemy Forces:

    At least one HQ-16 battery has been detected near Omara and numerous radar-assisted AAA batteries have been spotted deploying at nearly every airport in the country. Two squadrons of Mirages and one of JF-17s, likely all deployed with anti-ship missiles, have been detected in the west of the country. One understrength squadron of F-16s has likewise been deployed as an A/A escort, and a significant number of "leased" Chinese AEW and tanker aircraft have been spotted coming and going from Quetta. It is unclear how many are permanent fixtures.

    The entire surviving Pakistani navy has put to sea in search of the task forces, both its surface and undersea vessels. The American, Australian and Indonesian navies have tracked a massive surge of PLAN submarines into the Indian Ocean, but it is unclear how many will deploy to the AO.

    -Execution:

    The carriers are to hit targets in the Ormara area. Targets of note are:

    -Pakistan has an armoured brigade and a marine infantry battalion near the city. Both function as a potential general reserve, and preventing their movement to the front is vital. This may be acheived by striking the units themselves and/or attacking the Makran Coastal Highway bridge nearby.

    -The city has the significant Jinnah Naval Base. Much of the base is not worth a risky and limited sortie. The oil refinery on the premises is. Strike it if possible.

    A rumoured visit by the head of the Pakistani navy is possible. If it occurs and is convenient, then attack his aircraft. It will likely be either a VIP jet or a helicopter.

    -A very large deconfliction zone has been established. Do not violate it, for our friendly fire record is higher than expected already. It's there for a good reason, especially for the unfamiliar British aircraft. Also, do not enter Iranian airspace under any circumstances.

    Command:

    (REDACTED)

    EMCON State C, unrestricted emissions.

    Come di consueto, ecco una veloce traduzione.

    All’attenzione del comandante della Task Force Combinata di Portaerei

    Background:

    La guerra è scoppiata. Per ora il fronte è abbastanza stabile, con poche speranze di vittoria o di sfondamento da parte di entrambi gli schieramenti.

    Il gruppo di portaerei ci da la capacità di colpire in profondità. Quindi colpite in profondità!

    Forze amiche:

    I gruppi portaerei Queen Elizabeth, Vikramaditya e Vikrant sono a sua disposizione. Il primo dispone di F-35, che , al momento, sono in grado di utilizzare esclusivamente l’armamento base. Gli altri due sono dotati di MiG-29K. Tutte le portaerei dispongono di diversi elicotteri ASW.

    I sottomarini nucleari INS Chakra e HMS Ambush, insieme ai sottomarini diesel-elettrici INS Sindhuraj e INS Shalki, sono a disposizione.

    Forze Nemiche:

    Almeno una batteria di HQ-16 è stata rilevata nei pressi della città di Omara e numerose batterie AAA radar-assistite sono state individuate in quasi tutti gli aeroporti del Pakistan. Due squadriglie di Mirage ed uno di JF-17, probabilmente tutti equipaggiati con missili anti-nave, sono stati individuati nell’ovest del paese.
    Uno squadrone sotto organico è probabilmente stato rischierato con missione di scorte ed un significante numero di aerei AEW e tanker cinesi sono stati noleggiati e sono stati segnalati facenti la spola con Quetta. Non è chiaro quale sia realmente il loro numero.

    Esecuzione:

    Le portaerei hanno il compito di colpire gli obiettivi nella zona di Ormara. Gli obiettivi sono:

    - IlPakistan ha una brigata corazzata ed un battaglione di fanteria di marina vicino alla città. Entrambi fingono da potenziale riserva generale ed è vitale prevenirne il possibile movimento verso il fronte. Ciò può essere possibile colpendo le unità stesse oppure attaccando il ponte sulla strada costiera di Makran.

    - In città si trova l’importante base navale di Jinnah. La maggior parte delle installazioni non valgono una rischiosa missione. L’unico obiettivo di valore è la raffineria di petrolio. Se possibile è da colpire.

    - E’ possibile che il capo della marina pakistana arriverà in visita. Se ciò avverrà e si presenteranno le condizioni favorevoli, attaccate il suo aereo. Sarà probabilmente un jet VIP o un elicottero.

    - E’ stata stabilita una zona molto ampia in cui non dobbiamo intervenire. Non violatela, perché già ora il nostro fuoco amico è più alto del previsto. E’ stata stabilita per una buona ragione, specialmente per gli aerei britannici che non sono molto familiari. Inoltre, per nessuna ragione, sarà permesso entrare nello spazio aereo iraniano.

    Comando:

    (REDACTED)

    EMCON State C, emissioni illimitate
     
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  3. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Nello screen sotto potete vedere le forze a mia disposizione. Non sono moltissime, ma certamente lo scenario sarà più facile da gestire che non quello del mio precedente AAR in Corea.
    Non ho assolutamente idea di ciò che mi troverò contro. Lo scoprirò man mano che lo scenario andrà avanti.
    Per iniziare stabilirò nelle zone di CAP e di ASW, in quanto ritengo possibile, anche se non vengono menzionati, che i sottomarini pakistani tentino di colpire le mie portaerei.

    01 - Start.JPG
     
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  4. PPCT

    PPCT

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    Cosa hai a disposizione per fare ricognizione?
     
  5. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    In realtà niente di particolare come ricognitore specializzato. Mi devo affidare agli aerei che ho a disposizione e che ho indicato nella mappa.
    Gli elicotteri AEW saranno particolarmente importanti. Ho dimenticato di citarli nello screen sopra, ma ho poi corretto nel prossimo post che vedrete.

    Inoltre mi baso molto sul sensore AN/ASQ-239 Barracuda degli F-35. Si sono già rivelati molto utili nello scenario della Corea e sono certo che anche in questo saranno fondamentali.
     
  6. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Per iniziare stabilirò nelle zone di CAP e di ASW, in quanto ritengo possibile, anche se non vengono menzionati, che i sottomarini pakistani tentino di colpire le mie portaerei.

    Una piccola correzione sulle forze a mia disposizione. Vi sono ulteriori 2 MiG-29K appartenenti al gruppo di volo della portaerei Vikrant che non avevo conteggiato in quanto, all’inizio dello scenario, si trovano già in volo.
    Inoltre, per ciascuna delle due portaerei indiane, vi è una coppia di Ka-31 Helix per missioni di AEW.
     
  7. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Lo scenario, complessivamente, ha una durata di 48 ore. Dopo aver settato tutte le varie missioni, do il via alla partita, che ha inizio alle ore 07.00 locali (03.00 Zulu).
    Dopo qualche minuto dal loro decollo, gli F-35 della Q.E. iniziano a rilevare contatti sui cieli pakistani. Vengono anche avvistate tre contatti navali di superficie. Una viene identificata come una fregata classe Alamgir (ex-Perry americana), dotata di Harpoon.
    Utile la nuova funzione della versione 1.14 del gioco, che elenca i vari rilevamenti relativi al potenziale bersaglio, come potete vedere dallo screen allegato.

    02 - Alamgir.JPG
     
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  8. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Poco dopo viene identificata anche un’altra fregata. Si tratta di una appartenente alla classe Jiangwei II (F-22P), una delle ultime entrate in servizio nella marina pakistana ed armata con missili antinave di progettazione cinese C-802.
    A pochi secondi di distanza vengono rilevate altre due fregate appartenenti alla stessa classe.

    Alle 07.35 sono almeno 4 gli F-16 pakistani che si stanno avvicinando ai tre gruppi di portaerei. Decido di intervenire perché non voglio che acquistino troppe informazioni su composizione, rotta e velocità dei 3 CVBG.
    Ordino quindi ai miei 2 F-35B in CAP di prendere una rotta d’intercettazione ma, non appena lo fanno, gli F-16 nemici invertono la rotta.

    Dopo qualche minuto viene rilevato un aereo da trasporto in territorio pakistano. Potrebbe essere il capo della marina pakistana che sta giungendo a Jinnah? Per indagare faccio decollare altri 2 F-35B armati anche con 4 GBU-32, oltre ai 4 AMRAAM.
    Si rivela poi essere un BN-2T, bimotore ad elica da ricognizione, della Guardia Costiera pakistana.
     
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  9. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Alle 08.00 primo atto di forza. Uno dei MiG-29K lanciati dalla Vikramaditya lancia un missile antiradar Kh-31P contro la postazione radar pakistana di Gwadar. Due minuti più tardi il radar, un YLC-2 di fabbricazione cinese, viene colpito e distrutto.

    Anche l’altro MiG-29K lancia i suoi missili Kh-31P contro i radar di due delle fregate classe Jiangwei. Una viene colpita di sicuro, mentre l’altro missile non riesco a capire bene se sia andato a bersaglio oppure no.
    Sulla via del ritorno il MiG-29 abbatte il ricognitore BN-2T, che si era spinto forse un po’ troppo a sud.

    Anche il primo dei due MiG-29 lancia il suo Kh-31P rimanente contro una delle fregate pakistane. Nel frattempo, infatti, ne sono comparse altre due, non ancora ben identificate. Si tratta proprio una di queste due ad essere colpita e, viene poi identificata come la F182 Babur, una vecchia fregata classe Amazon di costruzione britannica, dotata comunque di missili Harpoon.

    I Kh-31P, essendo dei missili antiradiazioni, non avranno certamente provocato dei grandi danni strutturali, ma avranno invece per certo messo fuori uso alcune apparecchiature radar.
     
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  10. GeorgePatton

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    Intendo far penetrare in territorio pakistano i 2 F-35B lanciati verso le 8.00 dal fianco destro, ma per facilitarne la penetrazione occorre eliminare il radar da sorveglianza aerea pakistana MODR-45, situato sulla costa, a ridosso del confine con l’India. Affido quindi il compito ad un MiG.29K della Vikramaditya, che lancia i suoi 2 Kh-31P e lo distrugge, mentre un suo compagno dirige dritto in direzione delle fregate pakistane in navigazione davanti ad Ormara, per eventualmente attirare su di sé gli F-16 nemici.

    Alle ore 09.00 colpisco la fregata Alamgir (ex-classe Perry) con un Kh-31P, mentre un altro di questi missili lanciato contro una postazione AAA da 35mm nei pressi della base aerea di Pasni ha un malfunzionamento e manca il bersaglio.
    Lo stesso MiG-29 che ha lanciato i due Kh-31P, sulla via del ritorno verso la portaerei Vikramaditya, abbatte un drone del tipo BZK-005, di fabbricazione cinese, diretto verso i tre gruppi di portaerei.
     
  11. GeorgePatton

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    Alle 09.10, la coppia di F-35B della Q.E., penetrata indisturbata in territorio pakistano, abbatte un Y-8W Cub, aereo AEW di fabbricazione cinese. Si tratta certamente di una perdita importante per la capacità difensiva pakistana.
    Sulla via del ritorno, assolvono alla loro missione principale, ovvero la distruzione del viadotto autostradale di Makran, demolito con una singola GBU-32(V)2/B.
    Le rimanenti 3 bombe vengono quindi lanciate contro la raffineria della base navale di Jinnah, che viene devastata dalle esplosioni.

    Il punteggio mi da già un trionfo, ma ora faccio decollare un altro F-35B dalla Q.E. Vediamo di distruggere qualche altro bersaglio. Mi sembra, onestamente, che, fino ad ora, sia tutto troppo facile. Vedremo quando e se entreranno in gioco i Mirage pakistani armati di missili antinave. Per prevenirne l’utilizzo, decido di lanciare qualche Tomahawk dall’Ambush, contro la pista di volo di Ormara.

    Alle 10.10 circa si svolge un bell’attacco combinato, a cui partecipano 3 UGM-109E Tomahawk lanciati dal sottomarino Ambush, un F-35B ed un MiG-29K.
    Per contrastare i Tomahawk in arrivo, i pakistani attivano il radar dalla postazione missilistica SAM di HQ-16B, situata a nord della base di Ormara.
    Due dei Tomahawk vengono abbattuti, uno invece colpisce la via di accesso alla pista di volo, ma, fattore importante, il MiG-29 indiana aggancia il segnala di emissione da parte del radar pakistano e lancia i due missili antiradar Kh-31P.
    Contemporaneamente l’F-35B lancia una GBU-32 contro il radar principale della base navale di Jinnah e contro la postazione SAM pakistana.
    Sotto tiro i pakistani lanciano diversi SAM, uno dei quali colpisce la GBU-32 diretta contro la batteria. Tutti gli altri SAM vanno a vuoto. L’altra GBU-32 distrugge il radar di Jinnah.
    Il rapporto mi dice che i due Kh-31P impattano ma mancano il veicolo di 11 metri. Chissà se l’esplosione avrà comunque causato dei danni? Presumo di si, ma la certezza ce l’avrò solamente più avanti.

    03 - Ormara.JPG
    04 - Ormara.JPG

    05 - Ormara.JPG

    06 - Ormara.JPG
     
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  12. GeorgePatton

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    Alle 10.22 il sottomarino britannico Ambush rileva un contatto sottomarino sospetto 60 miglia più a nord, 140 miglia circa a nord dei gruppi di portaerei, ma solo 35 miglia a nord del sottomarino indiano Sindhuraj.
    Qualche minuto più tardi, il contatto viene identificato come un nucleare, 87 miglia a nord dell’Ambush. Non mi risultano in servizio sottomarini a propulsione nucleare nella marina pakistana. Significa che i cinesi gliene hanno ceduto uno dei loro.
    Passano altri due minuti ed il sottomarino nemico viene identificato come un nucleare classe Han Type 91, di fabbricazione cinese.

    Successivamente decido di lanciare un altro Tomahawk dall’Ambush, giusto per saggiare le condizioni della pericolosa batteria di SAM a nord di Ormara.
    Le prime impressioni erano corrette. La batteria è virtualmente inutile e il missile raggiunge il bersaglio senza problemi, arrecandole ulteriori danni.
    Un altro UGM-109E diretto contro la pista di volo di Ormara viene invece abbattuto da un F-16 pakistano grazie ad un AMRAAM.

    Decido ora di prendermi una pausa dalle operazioni, per rifornire e riarmare i miei (pochi) aerei e stare un attimo in attesa per vedere le intenzioni pakistane.
     
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  13. GeorgePatton

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    Pochi minuti prima delle 12, l’aviazione pakistana decide di passare all’azione. Due F-16, che si erano spinti a sud delle unità navali della marina di Islamabad, lanciano diversi AMRAAM contro due MiG-29 della portaerei Vikramaditya. Il missile di produzione USA ha una gittata maggiore rispetto agli AA-12 Adder (R-77) di cui sono equipaggiati gli aerei indiani, perciò non posso fare altro che cercare di difendermi.
    I due F-35B della Q.E. vengono in soccorso e lanciano a loro volta degli AMRAAM, ma prima che possano colpire i velivoli pakistani, un MiG-29 viene abbattuto. Purtroppo non posso pareggiare i conti, perché i miei AMRAAM vanno a vuoto. Poco dopo anche il gregario indiano viene colpito e, anche se riesce a lanciare tutti i suoi quattro R-77, non riesce a vendicare il compagno.
    Nella mischia intervengono altri 2 MiG-29 della Vikramaditya che riescono ad abbattere un F-16 pakistano ma al prezzo di un altro Fulcrum.
    Dopo di che gli F-16 di Islamabad si allontanano.

    Ma i Falcon pakistani continuano nella loro tattica, ovvero di lanciare gli AMRAAM dalla massima distanza, e poi invertire la rotta. In questo modo non riesco mai a colpirli, mentre i miei MiG-29 rimangono entro il loro raggio di tiro.
    Alle 12.45 è un Fulcrum della Vikrant a cadere, mentre il gregario, continuando ad utilizzare il postbruciatore per evitare i missili nemici, termina il carburante ed il pilota è costretto a lanciarsi con il paracadute.
     
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  14. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Alle 12.58 decido di dar loro qualcosa di cui occuparsi. Alla massima gittata il cacciatorpediniere indiano Ranjit (classe Kashin II), lancia 6 missili antinave PJ-10 Brahmos contro le tre fregate pakistane più vicine. Due missili ciascuno quindi contro la Alamgir (classe Perry), e contro la Babur e la Tariq, entrambe Type 21 Amazon di costruzione britannica.
    Con una testata da 1'000 kg, il Brahmos, se dovesse colpire il bersaglio, dovrebbe mandarlo a fondo. L’unica unità in grado di difendersi in modo più o meno valido è la Tariq, su cui è stato montato un lanciatore per SAM Aspide.
    I Brahmos impiegano appena 7 minuti per percorrere le 160 miglia che separano le due squadre navali. Il primo missile colpisce proprio la Tariq e la spezza in due. Il secondo missile seleziona automaticamente un altro bersaglio e impatta la Alamgir, decretandone la morte.

    Pochi secondi dopo il terzo missile centra la Babur, affondandola.
    Ora rimangono le 3 fregate della classe Zulfiquar. Derivate dal progetto cinese Type 053-H3, queste unità da 2'500 tonnellate sono dotate di un sistema SAM Crotale, per proteggersi dai missili antinave. Una di esse è però già stata danneggiata seriamente dai missili antiradar Kh-31P e, come già accaduto alla Alamgir ed alla Babur, questi danni ne compromettono sicuramente l’efficacia.

    Alle 13.15 un F-35B di pattuglia presso la costa pakistana, avvista un velivolo del tipo ATR-72-500. Si tratta di un bimotore ad elica che vola a bassa quota, diretto ad Ormara. Questa volta si, potrebbe essere l’aereo che trasporta il comandante della marina pakistana. Ma potrebbe anche essere un aereo civile.
    Nel dubbio ordino all’F-35 di aumentare la velocità e di abbatterlo prima che atterri. Se poi scoprirò che si trattava di un aereo civile, negherò tutto
    Il primo AMRAAM manca il bersaglio, ma il secondo abbatte l’ATR. Immediatamente mi arriva il messaggio che, a bordo, si trovava proprio il comandante della marina pakistana. Un bel colpo ed è stato proprio un colpo fortunato. Non avevo programmato di inviare un F-35B in zona in questo momento. L’ho fatto esclusivamente per distrarre un po’ gli F-16 pakistani che mi stavano causando troppe perdite tra i miei MiG-29.

    07 - Admiral.JPG
     
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  15. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Alle 13.50 un MiG-29 della Vikramaditya si prende una piccola rivincita e, dopo essere penetrato in territorio pakistano, abbatte un altro aereo AEW del tipo Y-8W Cub.

    Ore 14.15. Le due squadre navali indiane si sono avvicinate ulteriormente ed ora sono in grado di lanciare altri tre missili antinave contro le tre rimanenti fregate indiane. Il caccia Ranjit lancia i suoi ultimi due PJ-10 Brahmos, mentre la fregata Shivalilk lancia un unico SSN-27. Dovrebbero bastare a finirle.

    Mentre il missili sono in volo vengono rilevati altri due contatti sottomarini. Ancora è prematuro capire di che battelli si tratta, ma si trovano tutti nei pressi dei miei quattro sottomarini.

    Alle 14.20 un Brahmos colpisce la prima delle tre fregate pakistane superstiti, mentre il secondo missile, depistato dai chaff, viene confuso e manca il bersaglio. Il missile ritorna comunque sul punto in cui, nella sua testata, era indicata la presenza della nave nemica e la riacquisisce. Prima che possa colpire viene però abbattuto dai cannoncini da 30 millimetri della nave.

    Alle 14.24 un sussulto. Viene rilevato un siluro diretto presumibilmente contro il sottomarino nucleare Chakra, della classe Akula. Poco dopo i siluri diventano due. Mentre il Chakra cerca di evadere, dirigo uno degli elicotteri della Q.E. verso il punto in cui sembra ci sia il sottomarino nemico. Purtroppo non vi sono altri elicotteri a disposizione in questo momento, a meno di toglierne altri dalla cintura protettiva ASW. E non mi sembra davvero il caso ora.

    08 - Torpedo.JPG
     
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  16. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Intanto l’altro missile SSN-27 viene abbattuto da un SAM Crotale lanciato da una delle fregate pakistane. Lancio allora altri 4 SSN-27, due per ciascuna nave, sperando di farla finita con questo gruppo navale nemico.

    Il Chakra riesce a fuggire e perde le tracce dei due siluri nemici. Nel frattempo viene identificato il tipo di contatto sottomarino più a nord. Si tratta di un diesel-elettrico di progettazione francese, Agosta 90B, classificato come Khalid Migliorato nella marina pakistana. A poca distanza si trova il sottomarino Shalki, della classe di progettazione tedesca Type 209-1500. Non appena nel raggio di tiro, lo Shalki lancia due siluri del tipo SUT Mod 1. Com’era prevedibile, il sottomarino nemico lancia sul rilevamento e presto vengono segnalati due siluri diretti verso lo Shalki. Vengono tagliati i cavi dei due siluri lanciati in quanto la velocità di fuga è eccessiva per poter continuare a guidarli.

    09 - Shalki.JPG

    Alle 14.48 accade qualcosa che non mi era ancora capitato di vedere. All’improvviso vengono rilevati due SAM lanciati da un sottomarino nemico, nei pressi del gruppo da battaglia della Queen Elizabeth. Ora la situazione è drammatica, perché i potenziali bersagli dei SAM nemici, che presto diventano quattro, sono gli elicotteri ASW ed AEW in volo a protezione del gruppo della Q.E.

    10 - Sub SAM.JPG
     
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  17. GeorgePatton

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    Alle 14.50 lo Shalki viene colpito da uno dei siluri pakistani ed affonda. E’ la mia prima perdita navale dello scenario. Il sottomarino nemico, invece, continua il tentativo di evitare i siluri lanciati dal mio sottomarino ormai perduto.
    Anche i 4 missili SSN-27 lanciati qualche minuto fa vengono tutti abbattuti, salvo uno che manca il bersaglio.

    All’improvviso, quelli che sembravano essere 4 SAM lanciati da un sottomarino nemico, si rivelano essere missili antinave del tipo YJ-82Q, lanciati comunque da un sottomarino.
    Se passa la paura per i miei elicotteri ASW ed AEW, cresce la paura per le mie unità navali. Le mie unità di scorta alle Q.E., in particolare il caccia Duncan e la fregata Monmouth, fanno buona guardia e, grazie ai missili Aster 15 e Sea Wolf, i quattro YJ-82 vengono tutti abbattuti.

    Dopo qualche secondo arriva anche la notizia che il sottomarino pakistano classe Agosta viene colpito ed affondato. L’equipaggio dello Shalki ha ottenuto comunque la sua vendetta.

    Altri quattro missili YJ-82 vengono lanciati da un altro sottomarino pakistano che naviga nei pressi della zona in cui è affondato lo Shalki, ma vengono abbattuti da due MiG-29 di pattuglia.
    Grazie all’aiuto del Merlin proveniente dalla Q.E. individuo con precisione la posizione del sottomarino nemico.
    Il sottomarino Chakra si prepara all’attacco, risalendo a 40 metri di profondità per poter lanciare i suoi missili antisottomarino SSN-15. Nel corso della risalita però, forse rilevato dai sensori nemici, il Chakra rileva a sua volta due siluri diretti verso di lui.
    Nella lotta interviene anche il Merlin britannico che lancia due siluri Stingray contro quello che si rivela essere un sottomarino d’attacco nucleare di fabbricazione cinese Tipo 093, affondandolo.

    Alle 15.17 un altro sottomarino Tipo 093 viene affondato da due siluri lanciati da altrettanti elicotteri britannici. Si tratta del sottomarino che aveva tentato l’attacco missilistico contro il gruppo da battaglia della Queen Elizabeth.


    Alle 15.20 nuovo tentativo di farla finita con le due fregate pakistane superstiti. Altri 4 missili SSN-27 vengono lanciati dal gruppo da battaglia della Vikrant.
    Il sistema difensivo Crotale+cannoncini da 30 mm si rivela ancora una volta efficace e 3 missili su 4 vengono abbattuti. Uno però centra in pieno une delle due fregate e la testata da 200 kg esplode provocando gravi danni. La sua velocità scende in breve tempo a 2 nodi e la nave è in preda alle fiamme.
    Voglio farla finita con queste due navi, ma occorre mettere fuori uso il loro sistema difensivo. Visto che l’aviazione pakistana è completamente assente, faccio alzare in volo 2 MiG-29 dalla Vikramaditya, armati con missili antiradar AS-17 Krypton per colpirle nelle loro parti vitali per quanto riguarda difesa aerea.

    11 - Fire.JPG
     
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  18. GeorgePatton

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    Venti minuti più tardi i due MiG-29 lanciano due Krypton ciascuno, contro ciascuna delle due fregate, i cui radar sono attivi e vigili.
    I due Krypton bastano a finire la fregata già danneggiata, mentre l’altra subisce comunque gravi danni. A questo punto credo che anche un singolo SSN-27 dovrebbe mandarla a fondo. E’ quello che scopriremo presto.
    Ma non ci sarà bisogno di attendere. La fregata superstite, già danneggiata, affonda mentre il missile SSN-27 è in volo.

    Alle 15.55 si rifà viva l’aviazione pakistana. Due F-16 vengono avvistati e diretti contro le mie portaerei, seguiti poco dopo da altri 2. I due F-35B della Q.E. in CAP intervengono e lanciano i loro AMRAAM. Anche gli aerei pakistani lanciano i loro missili.
    Con mia grande sorpresa i due Lightning II vengono colpiti ed abbattuti, così come i due Falcon nemici. Sono abbastanza perplesso sulla mancanza di efficacia dei due F-35B nell’evitare i missili nemici. Per fortuna che gli altri 2 F-16 invertono la rotta e se ne tornano a casa.

    A questo punto il contatto del sottomarino classe Han di fabbricazione cinese comincia a darmi qualche problemino. Appare un po’ qui e un po’ la. Una volta al largo, sulla dritta, del gruppo della Vikrant, per poi scomparire e riapparire sulla sinistra del gruppo della Vikramaditya.

    Alle 17.00 si verifica un nuovo lancio di 4 missili antinave da parte di un sottomarino pakistano, che appare improvvisamente 60 miglia a nord del gruppo della Q.E.
    Questo lancio è accompagnato da un attacco da parte di 2 F-16 contro la mia CAP. Questa volta i due F-35 abbattono uno dei due F-16, sfuggendo ai missili nemici, ma solo grazie alla velocità.

    I 4 missili antinave vengono tutti abbattuti: 3 dagli Aster 30 lanciati dal Duncan ed 1 da un missile lanciato da un MiG-29.

    Alle ore 18.14, dopo una lunga ricerca, finalmente localizzo con una certa precisione un altro sottomarino nemico. Si tratta di un altro Type 091 e si trova poco meno di 4 miglia a nord-est del caccia Ranjit, scorta della portaerei Vikramaditya. Questo pone la mia nave entro il raggio di tiro dei suoi siluri antisommergibile e, immediatamente, ne lancio uno seguito, qualche istante dopo, da un secondo, mentre faccio allontanare il CVBG. Faccio intervenire anche un Sea King della Vikrant, che lancia uno dei suoi siluri, ma non è necessario. Il primo siluro lanciato dal Ranjit colpisce il bersaglio e lo affonda.

    Ora pausa fino a metà luglio. I guerrieri vanno in vacanza.
     
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  19. GeorgePatton

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    Eccomi di rientro.

    Alle 18.43 ecco che arriva il tanto atteso e temuto attacco aereo pakistano contro le mie navi. Si tratta di almeno 7 Mirage 5PA3, provenienti dalla zona costiera di Gwadar e Pasni e che dirigono dritti contro il gruppo della Q.E. Decido di impiegare i 2 F-35B di pattuglie per lanciare contro i Mirage, mentre i SAM delle navi si occuperanno di eventuali missili antinave. I MiG-29 fungeranno da supporto in entrambi i casi.

    In teoria i Mirage dovrebbero essere dotati di Missili Exocet Blk I, una vecchia conoscenza della Royal Navy. Credo uno per ogni aereo. Vediamo come se la caverà la difesa aerea di sua maestà, ma sono fiducioso che con i mezzi oggi a disposizione non ci saranno problemi, a differenza del 1982. Confido inoltre che una parte dei Mirage non arrivi nemmeno entro il raggio di tiro degli Exocet, che è di 36 miglia nautiche (circa 65 chilometri).

    11 - Mirage.JPG
     
  20. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Mentre gli F-35B si avvicinano alla distanza utile di tiro, i Mirage avvistati diventano 12. Potrei fare alzare altri 2 F-35, ma poi non me ne rimarrebbero per la CAP per un’altra ora e mezza, perciò faccio intervenire i MiG-29. I 2 F-35B dispongono di soli 8 AMRAAM e, a patto che colpiscano tutti il rispettivo bersaglio, cosa di cui dubito, rimarrebbero ancora 4 Mirage.
    Alle 18.45 i primi 4 AMRAAM lasciano il ventre dei Lightning II e si dirigono verso altrettanti Mirage che, nel frattempo, sono diventati 14. Da Pasni, infatti, continuano a decollarne altri. Una volta passata l’emergenza, mi sa che dovrò occuparmi anche di questo problema.
    Tutti e 4 gli AMRAAM mancano il bersaglio, anche grazie alla bravura dei piloti pakistani, abili a schivarli. Sicché ne devo lanciare altri 4, esaurendo la scorta a bordo. La seconda serie di quattro missili abbatte 3 Mirage. Un rateo di successo del 37.5%, un po’ pochino direi. Vediamo se va meglio con gli AA-12 dei MiG-29, mentre non posso più tergiversare e sono costretto a far alzare in volo anche gli altri 2 F-35B che ho sul ponte di volo, anche se uno dei due è dotato di soli 2 AMRAAM in quanto è armato anche con 2 GBU-32.
    La situazione si complica ulteriormente. I Mirage avvistati fino ad ora sono, come detto, 14, di cui 3 abbattuti. Ma da Pasni stanno decollando anche dei JF-17 Thunder, di produzione cinese e pakistana. I Thunder hanno una svariata possibilità di configurazione e possono portare dalle bombe a caduta libera, ai missili antiradar MAR-1 (32 miglia di range), ai missili antinave YJ-83K, con una gittata di 100 miglia, a quelli, sempre antinave, H-4, con una gittata da 60 miglia oltre, ovviamente, a missili antiaerei.

    Decido perciò di fare alzare altri 2 Fulcrum dalla Vikramaditya armati ciascuno con 6 AA-12 e 2 AA-11 a corto raggio. Rimangono pronti altri 3 MiG-29, tutti e tre in configurazioni differenti, ma pur sempre utili in caso di necessità. La Vikrant non ha aerei pronti nell’immediato (i suoi due nell’hangar necessitano di un’altra ora di preparazione), e la Q.E. ha appena lanciato i suoi 2 F-35B disponibili. Altri 2 sono in preparazione e 2 stanno ritornando per riarmarsi.

    Mentre accade tutto questo, alle 18.51 il sottomarino indiano Sindhuraj lancia due siluri contro un contatto sottomarino che si trova poco meno di 3 miglia più a nord ed a sole 26 miglia a nord della Queen Elizabeth.
    Intanto che i due siluri corrono, viene lanciato l’allarme “Vampiri”, ovvero missili in volo. Non è ancora ben chiaro se si tratta di missili antiaerei o antinave. Siccome sono stati lanciati dai Mirage più lontani, che si trovano ad oltre 50 miglia dai miei Fulcrum e siccome i velivoli francesi dovrebbero essere armati, in autodifesa, solamente con missili Magic che hanno una gittata di 5 miglia, presumo siano missili antinave. Però c’è qualcosa che non torna: la velocità dei missili diretti verso le mie forze è di 1'600 nodi, ben superiore a quella di qualsiasi missile antinave, anche dei più veloci, ovvero i missili antiradar del tipo MAR-1 (velocità max 1'180 nodi. Attendo ancora un attimo prima di decidere il da farsi.
    I miei Fulcrum intervengono autonomamente e lanciano i loro AA-12 Adder A, sia contro i Mirage che contro i missili in arrivo.

    12 - 18.52.JPG
     
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