1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

Carre 53 a.C. : e se una legione fosse sopravvissuta?

Discussione in 'Antichità' iniziata da Il legato di Roma, 15 Settembre 2013.

  1. Il legato di Roma

    Il legato di Roma

    Registrato:
    9 Settembre 2013
    Messaggi:
    68
    Località:
    Ostia
    Ratings:
    +3
    Sto leggendo alcuni romanzi ambientati nella storia antica, tra cui l'impero dei draghi di Valerio Massimo Manfredi. Durante la lettura, si parla di una legione romana che, dopo essere sfuggita miracolosamente allaccerchiamento dei cavalieri parti durante la battaglia di Carre fuggì andando verso oriente, per depistare i parti e non farsi inseguire. Si parla che questa legione, si aprì combattendo la strada nel Pashtun,oltrepassò l'Himalaya e andò a finire in Cina, dove divenne la forza d'elite più potente dell'esercito cinese. Quando ho voluto ducomentarmi, avevo grandi riserve riguardo al fatto che fosse una vera teoria, ma andando su wikipedia e guardando la pagina relativa riguardante la pagina della battaglia di Carre, ho trovato numerose informazioni che testimoniano che alcuni romani arrivarono veramente in Cina.

    Quindi, prima di arrivare a conclusioni affrettate, vorrei un vostro parere. Secondo voi,è solo una leggenda oppure è verità?
     
  2. blubasso

    blubasso

    Registrato:
    28 Marzo 2009
    Messaggi:
    3.496
    Località:
    Vienna Austria
    Ratings:
    +717
    Che alcuni romani arrivarono in Cina posso anche crederci. In fondo anche i Vichinghi arrivarono nel Continente americano molto prima di Colombo, oppure le popolazioni che colonizzarono le isole del Pacifico non sono arrivate per magia...

    No so pero' se fossero legionari o semplici mercanti, spinti dalla sete di guadagno.
     
    • Like Like x 1
  3. Il legato di Roma

    Il legato di Roma

    Registrato:
    9 Settembre 2013
    Messaggi:
    68
    Località:
    Ostia
    Ratings:
    +3
    http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Carre

    A questo punto fra i Romani vi fu grande scoramento e i Parti assalirono il campo nemico. Solo 10.000 soldati al comando di Cassio, uno dei migliori ufficiali di Crasso, sopravvissero, ma vennero presi prigionieri. Si disse in seguito che i feriti fossero massacrati, e che a Crasso, probabilmente uno degli uomini più facoltosi della storia di Roma, fosse versato dell'oro fuso in bocca, come punizione per la fame di ricchezze che lo aveva spinto nell'impresa. Altre fonti invece dicono che i prigionieri di quella battaglia, sperduti in luoghi sconosciuti alla ricerca di una meta, vennero assunti come mercenari in oriente in guerre contro l'impero cinese (nella regione delGansu, presso Liqian, nel 36 a.C.); documenti scritti cinesi infatti parlano di soldati che combattevano uniti e in cento formavano una formazione a scaglie di pesci (come una testuggine romana).[1] Recentemente una scoperta in un villaggio nella regione cinese dello Xinjiang, sembra dimostrare che i tratti somatici di alcuni di questi abitanti deriverebbero da quelli mediterranei, che secondo alcuni studiosi moderni apparterrebbero geneticamente a quelli dei Romani di 2.000 anni fa.[2]


    Questo dice wikipedia.
     
  4. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    Mbah, è una mezza leggenda, non ci sono prove. Ci sono prove evidenti che i villaggi in questione, dell'ovest della Cina, abbiano sangue caucasico, ma questo può essere benissimo dovuto a qualsiasi commercio sulla via della seta.

    Anzi, grazie per avermi fatto vedere wikipedia, la modifico.
     
  5. qwetry

    qwetry

    Registrato:
    29 Giugno 2006
    Messaggi:
    6.799
    Località:
    Emilia/Sicilia
    Ratings:
    +1.003
    non so quanto sia attendibile, ma ricordo un servizio di superquark proprio su questa legione scomparsa e sulla presunta origine romana degli abitanti di quel villaggio, se non ricordo male avevano trovato anche oggetti romani in quel villaggio
     
  6. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    Il villaggio si trova sulla via della seta, e non credo ci fosse tanta differenza tra un piatto persiano ed un piatto della giudea romana. Così, per dire, poi se han trovato l'aquila della legione è un altro discorso. :asd: Di prove vere non ce ne sono.
     
  7. qwetry

    qwetry

    Registrato:
    29 Giugno 2006
    Messaggi:
    6.799
    Località:
    Emilia/Sicilia
    Ratings:
    +1.003
    oggetti romani per certo mi pare di ricordare, in particolare monete ora ricordo
     
  8. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    Ancora peggio: sulla via della seta che ci siano monete romane non lo trovo impossibile. Raro, che una moneta romana arrivi così lontano invece di fermarsi in Persia o a Samarcanda e dintorni, ma non impossibile.
     
  9. Il legato di Roma

    Il legato di Roma

    Registrato:
    9 Settembre 2013
    Messaggi:
    68
    Località:
    Ostia
    Ratings:
    +3
    Quindi forse quei soldati che combattevano come soldati romani, forse erano stati addestrati da ex legionari in cerca di fortuna oppure composti interamente da cittadini romani emigrati, forse. Per quanto riguarda gli oggetti romani ritrovati in quel villaggio, potrebbero benissimo appartenere ad una famiglia romana allontanata o esiliata dalli'impero
     
  10. huirttps

    huirttps

    Registrato:
    1 Novembre 2009
    Messaggi:
    2.304
    Località:
    shamalaya
    Ratings:
    +674
    Un bell'articolo, davvero ben fatto, sulla battaglia di Carre. Ma di superstiti finiti in Cina non se ne parla...
     
  11. Il legato di Roma

    Il legato di Roma

    Registrato:
    9 Settembre 2013
    Messaggi:
    68
    Località:
    Ostia
    Ratings:
    +3


    L'ha modificata armilio

    Ecco guardate qua:
    http://www.romanoimpero.com/2013/01/la-legione-cinese.html
     
  12. huirttps

    huirttps

    Registrato:
    1 Novembre 2009
    Messaggi:
    2.304
    Località:
    shamalaya
    Ratings:
    +674
    Nel tuo stesso link, in fondo alla pagina, c'è scritto che anche altre popolazioni (uiguri) hanno tratti caucasici, ma sono imparentati con i turchi, non con i romani e, come dice Armilio, chi può dire che questi tratti non derivino da mercanti della via della seta di 1300anni dopo?

    Anche le rovine dellle fortificazioni non dicono nulla perchè :

    1. sono un cumulo di macerie

    2. anche gli accampamenti di diverse dinastie cinesi avevano pianta perpendicolare come quelle romane

    Insomma ipotesi affascinante ma, per ora, senza alcun fondamento.

    ps. I giornalisti di Repubblica e CorSera fanno davvero pena. Leggendo i due resoconti sembrano due storie diverse.

    Sul tema della legione scomparsa, l'articolo che ho citato potrebbe dare una spiegazione più logica e meno fantasiosa, cioè che Crasso aveva lasciato nel 54 a.C. circa 7000 fanti e 100 cavalieri di presidio a delle città appena conquistate nel nord della Partia, al confine dell'Armenia. Però nel 53 queste guarnigioni erano state assalite dai Parti e distrutte.

    Inoltre Crasso, prima di passare l'Eufrate attaccando la Partia da sud, aveva distaccato una legione per difendere il confine siriano.

    Dal link che ho postato :

    Quel che è certo, comunque, è che l'esercito con cui Licinio Crasso entrò in Mesopotamia nel 53 non era a ranghi completi. Ai circa 50.000 uomini iniziali che abbiamo ipotizzato si devono infatti sottrarre: le perdite della campagna dell'anno precedente; i 7.000 fanti e 100 cavalieri messi nelle varie guarnigioni durante l'inverno e finiti in gran parte massacrati dai Parti; le truppe di certo lasciate in Siria a presidiarla. Calcolo perciò che l'esercito romano che attraversò l'Eufrate nel 53 a.C. potesse contare su 35.000 uomini tra fanteria pesante, fanti leggeri e cavalleria
    Quindi gli uomini mancanti all'appello potrebbero essere o i caduti dell'anno precedente o le unità lasciate di guardia ai confini che poi, dopo la disfatta, furono assediate ma resistettero fino all'arrivo dei soccorsi nel 51 aC
     
    Ultima modifica: 16 Settembre 2013
  13. Il legato di Roma

    Il legato di Roma

    Registrato:
    9 Settembre 2013
    Messaggi:
    68
    Località:
    Ostia
    Ratings:
    +3
    Beh, quel che dici è giusto, ma come storico posso dire che il detto "mai dire mai" nella storia è molto azzeccato.Come dici tu, potrebbe essere solo una leggenda, ma come altre cose, chissà...lascio spazio anche ad altre ipotesi ;)
     
  14. Enok

    Enok

    Registrato:
    15 Ottobre 2009
    Messaggi:
    4.607
    Località:
    Roma
    Ratings:
    +160
    È incredibile come gran parte dei siti italiani con i migliori materiali siano così carenti dal punto di vista tecnico e nascosti tra i meandri di internet. Grazie per il link.
     
    • Like Like x 1
  15. ivaldi79

    ivaldi79

    Registrato:
    2 Aprile 2010
    Messaggi:
    1.952
    Ratings:
    +208
    crasso che generale incompetente perdere un esercito potente come il suo cosi...
     
  16. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

    Registrato:
    6 Febbraio 2009
    Messaggi:
    3.319
    Località:
    Padova e Udine
    Ratings:
    +328
    Non sono un esperto di storia romana, ma credo che la Legione Romana fosse forte quando giocava secondo le sue regole, se invece, per vari motivi, non era possibile adottare le tattiche adatte aveva i suoi limiti... Credo che andare nel deserto a combattere fosse davvero difficile, sia per un territorio sconosciuto in cui non si riuscivano a mettere in pratica le dottrine Romane sia per le difficoltà logistiche...
     
  17. huirttps

    huirttps

    Registrato:
    1 Novembre 2009
    Messaggi:
    2.304
    Località:
    shamalaya
    Ratings:
    +674
    Ma difatti, se leggete il documento sulla battaglia, vedrete che la fanteria di linea resse tanto alle cariche dei catafratti quanto alle frecce. Chi subì grosse perdite furono i cavalieri e i fanti leggeri (probabilmente arcieri arabi).

    Dal documento, molto interessante :

    Dopo un primo tentativo di schermaglia attuato dai fanti leggeri romani (una mossa classica della tattica legionaria), che si scontrarono con un primo attacco dei catafratti e si ritirarono tra le file della fanteria, i Parti si lanciarono selvaggiamente all'attacco secondo il loro costume, ma la loro cavalleria pesante non riuscì a passare e si ritirò
    ...
    Fu allora la volta dei cavalleggeri partici che, senza venire a contatto con le schiere romane ma caracollando loro intorno, le bersagliavano da distante con i loro temibili archi.
    ...
    la strage tra le file romane è stata esagerata ad arte da Plutarco e semmai l'effetto deleterio delle frecce partiche può essersi
    esercitato tra gli ausiliari armati alla leggera piuttosto che nelle linee della fanteria pesante italica. In ultimo presumo, e ci ritornerò sopra, che la maggior parte delle perdite dovute alla pioggia di frecce nemiche era costituita da feriti leggeri e comunque curabili.
    ...
    Crasso ordinò il contrattacco dell'ala sinistra comandata dal figlio Publio. Questi sferrò la sua offensiva con 1.300 cavalieri
    (probabilmente quelli portati con sé dalla Gallia), 500 arcieri (non sappiamo se montati o a piedi) ed 8 coorti.
    I Parti, fingendo il panico, condussero gli inseguitori in direzione sud-ovest fino ai loro pesanti cavalieri catafratti già schierati ad accoglierli; poi gli arcieri a cavallo circondarono le unità nemiche ed iniziò la carneficina. Per primi caddero i cavalieri galli. Publio combattendo eroicamente con i suoi si rifugiò su un piccolo colle disponendo gli uomini delle coorti a quadrato con i cavalli superstiti al centro e inviando delle staffette a chiedere soccorso al padre.
    ...
    L'atteggiamento del proconsole Marco Licinio Crasso a Carre fu fortemente difensivista, obbediva ad una tradizione consolidata e secolare della tattica romana, che più o meno consisteva nel seguente schema: provocare l'attacco del nemico pungolando le sue prime linee con i veliti; ritirare i fanti leggeri dietro le file della fanteria pesante; attenderlo a pie' fermo mentre questo si disuniva nella foga della corsa; arrestarlo e poi iniziare a ranghi serrati l'avanzata e il contrattacco degli hastati e dei principes; tenere in riserva o avvolgere l'avversario con i triarii e i velites.
    ...
    Occorre subito dire che, a mio avviso, la disfatta subita in quella tragica giornata non doveva aver troppo falcidiato l'esercito romano, al contrario di come vuol farci credere Plutarco. Erano certo andati perduti 7.000 uomini dell'ala sinistra e forse alcune altre migliaia feriti, piuttosto che uccisi, dalla precedente pioggia di frecce dei Parti.
    ...

    La breve marcia notturna dei legionari verso Carre costò tuttavia parecchio sangue. I feriti dai dardi (che i chirurghi avrebbero saputo senz'altro salvare in gran numero se ne avessero avuto il tempo) dovettero essere necessariamente abbandonati a se stessi. Inoltre 4 coorti si perdettero nella notte e furono accerchiate e distrutte dal nemico.
    Poi le forze romane si dividono. Alcune migliaia di fanti e cavalieri seguono Cassio Longino verso la Siria e la salvezza. Crasso, con circa 7000 fanti procede verso nord e viene circondato dai Parti. Con un inganno gli ufficiali romani vengono uccisi e la fanteria si arrende, ma solo per essere massacrata.

    In definitiva Crasso ha si commesso degli errori nel condurre lo scontro come aver diviso i propri uomini perdendoli un po' alla volta, ma non gli attribuirei addirittura la qualifica di incompetente.
     
    • Like Like x 2
  18. Armilio

    Armilio

    Registrato:
    18 Settembre 2007
    Messaggi:
    6.034
    Località:
    Hinterland di Milano
    Ratings:
    +173
    Erano anche i primi scontri che si facevano contro le tattiche e le unità partiche. L'andare nel deserto con poca cavalleria e fanteria leggera a cercar battaglia fu un errore strategico. Dopo proprio per quanto accaduto i romani cercarono di portare guerra ai parti/sassannidi sulle montagne caucasiche e più raramente in territorio nemico, dove Antonio prese un'altra batosta. Col tempo comunque i romani svilupparono anche delle contromisure a livello tattico: si introdussero più arcieri e cavalleria leggera (fino ad arrivare nel tardo impero a copiare gli arcieri a cavallo) nei confini orientali, e l'uso di lance in prima linea e mazze nelle seconde linee per combattere le cariche dei catafratti.
     
  19. Il legato di Roma

    Il legato di Roma

    Registrato:
    9 Settembre 2013
    Messaggi:
    68
    Località:
    Ostia
    Ratings:
    +3
    Dal libro di Giuseppe Cascarino, vedo che Crasso portò nella propria campagna un contingente di circa 35.000 legionari e 10.000 cavalieri, mentre i catafratti partici erano ben più di diecimila, quindi le stime di wikipedia sono un po' sballate. Effettivamente, Crasso non brillava per capacità strategica e tattica. Intanto, non aveva attaccato la partia per un motivo ben preciso, ma solo perchè credeva che i parti avrebbero resistito poco e lui avrebbe potuto fare bella figura con il senato. Per quanto riguarda la battaglia, posso dire per conoscenza personale (per correttezza cito comunque una fonte: "Il Triumvirato", di Giulio Camino), che fu persa a causa di molti fattori, tra cui la stanchezza dei soldati e la scarsa conoscenza del territorio. Ma soprattutto per l'ingenuità di Crasso. Infatti, il suo primo e più grande errore, fu di non frenare la cavalleria, che, anziosa di dare battaglia, iniziò a inseguire una pattuglia partica. Inseguendola, entrarono in una sorta di gola, e vennero colti da un imboscata e attaccati da tutte le parti da arcieri e catafratti parti. I sopravvissuti della cavalleria furono pochissimi. Da quasi 10000 cavalieri che disponeva Crasso, rimasero all'incirca in 200, del tutto inefficaci per contrastare i parti. Dopo aver distrutto la cavalleria, non si sa per certo, ma da alcune fonti si presume che il bombardamento di frecce degli arcieri parti durò quasi sei ore. I legionari, decimati e sfiniti, vennero infine spazzati via da una carica di catafratti. Si dice che le perdite partiche furono meno di 500 uomini, mentre l'intero contingente romano venne annientato.

    Inoltre, la mia versione è confermata anche da ciò che viene detto durante la battaglia di Carre sul primo Rome Total War. ;)

    Comunque, non si può essere sicuri della veridicità dele informazioni che abbiamo. La maggior parte delle informazioni rinvenute sulla battaglia sono arrivate soprattutto da sopravvissuti, oppure da congetture. Non penso che sarebbe un errore totale dire che gli alti piani romani avrebbero potuto insabbiare un po' la faccenda, magari non rivelando le vere stime delle perdite, per evitare conseguenze come quelle dopo tetoburgo.
     
  20. Pandrea

    Pandrea Guest

    Ratings:
    +0
    La legione romana era forse la macchina bellica più adattabile del mondo antico, ben più della falange macedone o della cavalleria partica. Crasso ignorò tutte le regole fondamentali della guerra, a confronto la condotta di Varo a Teutoburgo è da manuale.
     

Condividi questa Pagina