Quanto ho detto in una precedente discussione (carica di cavalleria napoleonica 15/20 Km/h, cioé circa 5m/s) non sono riuscito a trovare dove l'ho letto e pertanto non escludo di essermelo sognato (una volta ho anche sognato che andavo a cena fuori con Nicole Kidman, e quello è stato sicuramente un sogno più bello). Però sul Chandler (Le campagne di Napoleone) ho trovato che la cavalleria aumentava la velocità verso 150 m dal nemico, per poi scatenare il galoppo verso i 50 m.
Le cariche di cavalleria Napoleonica, non erano le travolgenti cavalcate che ci mostrano in genere nei film pseudo-storici. Si deve poi distinguere tra cavalleria leggera o pesante. In genere i corazzieri del Napo caricavano molto più lentamente di quello che si possa pensare, dipendeva poi dal tipo di terreno e dalla quantità di cariche consecutive che venivano eseguite. Direi che la velocità media delle cariche era sui 10 - 15 Km/h con galoppata finale "al tutta manetta". A questo proposito consiglierei la lettura di un bel libro "La battaglia" di non sò più quale autore, che descrive la battaglia di Aspern-Essling. Durante la battaglia di Eylau, infine, vennero effettuate una quantità di cariche sotto una tempesta di neve (se riuscivano ad andare ai 5 Km/h era già tanto). Naturalmente fu un massacro.
Ho letto anch'io quel bellissimo libro, ma purtroppo non ricordo il nome dell'autore.... Effettivamente la cavalleria fu letteralmente mandata al macello....
Patrick Rambaud, Bompiani, 1997 Interessante "vivere" la battaglia sotto il punto di vista di un "volteggiatore", di un corazziere e dello stato maggiore napoleonico. Non è un capolavoro ma l'ho trovato molto bello e godibile da leggere.
Non c'ho mai capito niente, sono stato sincero. La cavalleria del periodo napoleonico è impossibile da catalogare a meno o che uno non stà 10 anni a studiarci sopra. Da quello che ho capito.......esistono 800 tipi di cavalleria tra cui: Carabinieri - Cavalleria armata di carabina, addestrati al combatittimento a piedi.......nell'esercito francese erano cavalleria pesante, negli altri d'elite. Cavalleria Leggera - cavalleria....leggera appunto.....tranne che nell'esercito austriaco.......che aveva la: Cavalleria Leggera.....che era leggera e la Cavalleria-Leggera.....che è cavalleria pesante Cacciatori a cavallo - cavalleria leggera Corazzieri - Cavalleria pesante per eccellenza Cosacchi - Solo russi ....cavalleria leggera Dragoni - un........casino enorme a seconda dell'esercito cavalleria leggera, pesante, fanteria a cavallo. Dragoni leggeri o meglio Light Dragoons (solo inglesi) cavalleria leggera......mentre i Dragoni o meglio Dragoons (sempre inglesi) cavalleria pesante. Gendarmi - in teoria il TOP l'elite della cavalleria francese, ma anche solo polizia a cavallo, c'erano anche: Gendarmes d'elite e i Gendarmes d'ordonnance la guardia del corpo di napoleone Granatieri a cavallo - cavalleria pesante d'elite lascio perdere per pietà le varie giovani.....media e vecchia... Lancieri - peggio dei dragoni almeno 10 tipi diversi per esercito. Lancieri polacchi (il top) lancieri prussiani Cavalleria Leggera-Lancieri francesi, Dragoni-Lancieri etc........ a seconda del nome cambiava equipaggiamento......alcuni non avevano nemmeno la lancia :humm: Ulani - ancora non l'ho capito....quelli più famosi erano quelli prussiani Ussari - cavalleria leggera in teoria erano ungheresi, quindi anche austriaci e poi una volta diffusi......praticamente spuntano ovunque anche se parecchi dell'Ussaro hanno solo l'uniforme mi arrendo qui..... anche se le cariche russe invece ebbero successo.
Uh, forse il primo post traeva in inganno, io intendevo una carica di cavalleria in generale, cioè più o meno a quale distanza iniziava una carica, quando si cominciava ad aumentare la velocità, vale a dire in che punto veniva meno l'obbligo di mantenere la formazione (50/100m?), e le velocità medie.
ma davvero pensate che gli eserciti si scontravano ad una certa ora posto e giorno....magari gli ussari cercavano con dei mordi e fuggi di avventarsi sulle colonne in marcia.....oppure i caccatori a cavallo di fare fuori qualche ufficiale ....e perchè no....distruggere o catturare qualche lenta batteria di cannoni....e dai.
Ad Eylau ci fu la famossissima carica doppia francese, i francesi caricarono sfondarono le linee russe e si ritrovarono tagliati fuori al di là di esse. I russi allora ne chiesero la resa e i francesi risposero "Vedete forse qui qualcuno che voglia arrendersi?" (più o meno, vado a memoria) Si riorganizzarono e risfondarono al contrario le linee russe, una delle più grandi cariche della storia. Famoso anche l'aneddotto di non so quale colonnello francese che rivolto ai suoi uomini che si abbassavano sul cavallo per evitare i colpi avversari disse "Su la testa, sono pallottole, mica merda" Precisazione, sia il primo che il secondo aneddotto si riferiscono al colonnello Louis Lepic (1765-1827)
C'è un bel libretto di Arturo Perez Reverte, "L'Ussaro", che descrive appunto alcuni momenti di vita di un reggimento francese inviato in Spagna, compresa la caricha sotto il fuoco di fanteria appiedata e scontri contro i lanceri spagnoli. Da una buona idea soprattutto dell'atmosfera all'interno del gruppo che si considera di elitè, e della difficoltà di usare efficacemente questo tipo di unità
ma credo che sia cosi , gli schermitori (fucilieri singoli) lasciano le linee non tanto x ammazzare qualcuno ma x valutare la distanza , ma se nota che , chi attacca in colonna si avvicina troppo , si vanno bene cariche di alleggerimento , queste sono mordi e fuggi (lanceri vanno bene --lance piu lunghe dei moschetti e baionetta), invece se attacchi e la fanteria nemica è chiusa a quadrato , si và alla carica vera è propria si aumenta nelle unltime centinaia di metri , devono urtare rompere il quadrato nemico , ovvio tutto coperto da artiglieria. ovvio all'inizio si galoppa diciamo aperti , poi negli ultimi metri ci si stringe a punta di lancia
Cito dal sito www.warfare.it (si può fare?): Louis Lepic era colonnello maggiore dei "grenadiers à cheval de la garde impériale", i Granatieri a cavallo della guardia di Napoleone. Il secondo giorno della battaglia di Eylau (7-8 febbraio 1807) durante un attacco russo il reggimento di Lepic venne incaricato di alleggerirne la pressione: la giornata era fredda e sulla pianura prussiana infuriava una bufera di neve che riduceva la visibilità. Tutti i combattimenti, quindi, avvenivano ad una distanza molto ravvicinata. Mentre i 4 squadroni del reggimento prendevano posizione, i russi non mancarono di bersagliarli intensamente con i fucili e coi cannoni caricati a mitraglia, provocando perdite tra uomini e cavalli. Il nervosismo delle truppe saliva e gli uomini sembravano intimoriti dall'intensità del fuoco. Fu allora che una voce superò il frastuono del combattimento: il colonnello Lepic si rivolse ai suoi uomini avvisandoli: «Haut les têtes, la mitraille n'est pas de la merde!» Un incitamento opportuno al quale seguì immediatamente l'ordine di carica. I francesi rovesciarono gli avversari e penetrarono in profondità nelle loro linee, tanto da accorgersi prima di esseri persi e subito dopo di essere circondati dai nemici. Tre linee di fanteria russa si interponevano tra il reggimento e il resto dell'esercito francese, li informò cortesemente un ufficiale russo avvicinatosi a Lepic per chiederne la resa. Lepic indicò al parlamentare i suoi uomini: «Li guardi. Le pare che abbiano l'aria di chi si vuole arrendere?» Era un no. «Amici, oggi o si vince o si muore» disse a quel punto Lepic ai suoi uomini «Abbiamo di fronte a noi tre linee di fanteria da attraversare. Molti tra noi ci resteranno certamente, ma se dovesse tornarne anche uno solo a portare la notizia, l'onore del nostro corpo e della nostra bandiera sarebbero salvi». La risposta non si fece attendere: «Carichiamo, carichiamo e passeremo!» gridarono uniti i granatieri. Lepic li ordinò in colonne serrate di plotone, ovvero in una colonna di circa venti metri di fronte e li guidò nell'impresa. Le tre linee russe furono travolte al costo di sei granatieri ed un ufficiale. Altri due granatieri rimasero uccisi dal fuoco dei loro commilitoni che quando videro spuntare quegli indiavolati dalle linee russe non fecero molte domande e spararono"
Bellissimo. Probabilmente però la ridotta visiibilità li aiutò molto: i russi se li vedevano sbucare a corta distanza dalla nebbia/neve e non facevano in tempo a sparare abbastanza salve da rompere la carica... Anche se le condizioni meteo rallentavano la carica... boh.
i fucili napoleonici erano afficaci a 15-30 metri.......anche se ci fosse stato un sole da ferragosto dubito che riuscissero a sparare 2 scariche efficaci prima dell'urto......discorso diverso per l'artiglieria.
Probabilmente se una regola c'era, era interpretata "ad personam" dal comandante di turno e raramente rispettata. D'altronde, un'infinità di fattori dovevano essere valutati prima di lanciare un reggimento alla carica. Secondo me, la carica veniva lanciata all'ultimo momento possibile, in modo da avere un quadro il più chiaro possibile della situazione. Una volta lanciati al galoppo, era impossibile cambiare qualcosa. In caso di nebbia, pioggia o neve, le cose erano ancora più complicate. Bisogna anche tenere conto che non sempre una prima carica era risolutiva ma, anzi, spesso ne erano necessarie diverse, prima di aver ragione del nemico, con il conseguente affaticamento dei cavalli e dei cavalieri e l'abbassamento dell'impeto di attacco.
Rispondendo ad SPQR sulla ridda di cavallerie: non è che siccome ci sono 1000 nomi differenti allora erano 1000 (o 800) tipi differenti. Fondamentalmente potresti dividere la cavalleria fra Pesante (Corazzieri e Dragoni --si ricordi che i dragoni sono cav.pesante nel napoleonico--) e Leggera (Ussari, Ulani e Cosacchi). I compiti sono quindi differenti. Rimanendo sull'argomento della prima domanda direi che la carica napoleonica differisce per èlan (impeto) rispetto a quella di cavalleria pesante della seconda metà del 1700 (Guerra dei sette anni per capirsi). La carica si porta al piccolo trotto e solo alla fine galoppo e carica a non molto dal nemico e viene orchestrata su diverse linee di carica. La componente fondamentale della carica napoleonica non è spesso però quella di Eylau, la cavalleria in carica per napoleone ha due compiti: Caricare un nemico in fuga al fine di annientare ogni velleità di riorganizzazione, ragione per cui distruggere tutto il nemico e con una battaglia sola finire la Guerra. Caricare (durante uno scontro tattico) al fine di obbligare la fanteria a mettersi in quadrato e quindi ritirare la cavalleria e far posto a fanti e artiglieri che massacrano il quadrato (tattica scelta da napò anche a Waterloo ma eseguita male).
dipende, come ho scritto prima i Light Dragoons sono cavalleria leggera anche se si chiamano dragoni. ad esempio secondo di Digby Smith gli inglesi nel periodo napoleonico non avevano cavalleria pesante........eppure c'erano decine di reggimenti di Dragoni inglesi......e tutti e 2 i tipi di dragoni inglesi sia i Light che i Dragoon non sono ne pesante ne leggera, ma cavalleria di linea. Da quello che ho sentito in giro, non sono propio un esperto del periodo. La cavalleria napoleonica viene classificata in 4 gruppi: Cavalleria Pesante Cavalleria Leggera Cavalleria di Linea Lanceri Riguardo gli 800 tipi......... gli inglesi "considerano" e sottolineo GLI INGLESI......i dragoons cavalleria pesante.......provate a chiedere a un corazziere francese che ne pensa. Idem per la "leggera" sentite un Ussaro Ungherese e chiedetegli che ne pensa degli Ussari russi........mi pare che qualcuno ci provò nel 1814 a fare il paragone la risposta è stata: "Io sono un Ussaro il russo è un arlecchino". Sempre "in tema di 800" tipi. Buttate un occhio all'equipaggiamento della cavalleria inglese in particolare Light Dragoons e Dragoons, sempre dragoni sono, ma controllate il taglio delle cavalcature, il tipo di sella........ eppure nonostante c'ho operavano allo stesso modo. Idem per gli Chevaux-Légère Austriaci, confrontateli con i Corazzieri..... Corazzieri=cavalleria pesante Chevaux-Legère....pure nonostante il nome Secondo me il nome (o il tipo di cavalleria, es. Dragoni) non è sufficiente a classificare la cavalleria nel periodo napoleonico, vanno confrontati equipaggiamento, addestramento, cavalcature e impiego. ciao
io userei la seguente distinzione: cavalleria leggera cavalleria pesante fanteria a cavallo la distinzione tra leggera e pesante è nel ruolo, ovvero è la pesante che carica i quadrati, la leggera insegue, esplora, ecc. Può funzionare? Se ci mettiamo ad analizzare tutte le specialità di cavalleria dell'era napoleonica ne vien vuori un mulino PS: avevo trovato una decina di anni fa un gioco in internet, ambientazione era napoleonica, reparti di ogni tipo tra cui "patisserie" ecc. ecc.
appunto era quello che intendevo io. Purtroppo la divisione in 3.........non sembra andare bene per tutti i tipi.......... I dragoni in teoria cavalleria leggera............secondo gli inglesi caricano come i corazzieri francesi etc...etc....