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[CAM] Jogoslavia 1936 Mimmmo [Attila Balcanico HoI2 DD 1.1]

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Mimmmo, 6 Febbraio 2007.

  1. Mimmmo

    Mimmmo Banned

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    Si riparte ancora una volta dalla polveriera balcanica, il nemico è sempre lo stesso: la Romania. Terra da depredare, conquistare, saccheggiare! Per arrivare ad annientare il popolo rumeno bisogna sfornare fabbriche, industrie in gran quantità nella Serbia centrale, prepararsi per una lotta continua con tutti gli stati limitrofi. Poi bisogna circondarla, isolarla, e infine abbatterla con un colpo netto.

    CAPITOLO I: UNGHERIA

    Siamo agli inizi del 1936, l’esercito jugoslavo si raduna e parte verso nord. L’Ungheria è un paese fascista che nel giro di un paio d’anni potrebbe decidere di entrare nell’asse. Ciò non gli deve essere permesso. I diplomatici partono per la volta dell’Austria a imbonire i politicanti mentre l’esercito lesto e letale raggiunge Budapest. Tutti i membri del governo vengono catturati e fucilati, l’Ungheria entra a far parte della Jugoslavia.

    CAPITOLO II: ALBANIA

    Il vittorioso esercito jugoslavo non viene abbastanza festeggiato nel suo ritorno in Patria, l’improvvisa guerra ha creato una certa dose di dissenso, e non c’è nulla di meglio di una seconda guerra vittoriosa per calmare il clima. Esiste al sud-ovest della gloriosa Jugoslavia un infida terra chiamata Albania, il suo popolo nutre addirittura mire espansionistiche sul nostro suolo. La guerra è inevitabile. Sarà lunga per far calare i bisogni del popolo e sfamarlo con più facilità. Entro poco tempo anche l’Albania è nostra.

    CAPITOLO III: AUSTRIA

    Ora che il dissenso è ai minimi storici non c’è nulla di meglio che una bella campagna militare epr risvegliare il popolo sopito. Austria, terra floridissima popolata da gente tedesca. Prima che il Terzo Reich risorga bisogna occupare questa terra, strapparla agli artigli della rinata Germania. I mercanti della nostra terra barattano ogni bene per oro e denaro, le casse dello stato si riversano in attività diplomatiche con i tedeschi. Adolf Hitler giunge a vedere di buon occhio un’alleanza tra i nostri popoli ma prima deve pagare un forte prezzo: la sua amata Austria.

    L’esercito avanza nel mezzo del paese da conquistare, si prende Vienna e poi si insaccano diverse divisioni a nord. Le truppe si radunano quindi tutte a sud intorno a Innsbruck, la città è sotto assedio ma non vuole cedere, ci vogliono diversi mesi ottenere la resa senza condizioni del governo.

    CAPITOLO IV: BULGARIA

    La Jugoslavia si unisce all’asse, i tedeschi vengono ancora imboniti dai diplomatici di Belgrado che alla fine ottengono un gran numero di progetti per tecnologie d’avanguardia. L’esercito è annoiato, dopo un breve riassetto dei ranghi viene inviato al confine Bulgaro. Quando viene consegnata la dichiarazione di guerra i tedeschi inviano un gran numero di squadriglie aeree, il nemico viene logorato dal cielo e poi steso da una impetuosa avanzata. Sofia è conquistata e con essa un magnifico affaccio sul Mar Nero.

    CAPITOLO V: SLOVACCHIA

    A Nord della Jugoslavia c’è questo infido stato democratico che è la Cecoslovacchia. E’ ignobile il solo fatto che esista, essa dovrebbe essere spartita con i tedeschi. Le truppe si ammassano al confine, poi attendono. L’occasione dell’attacco giunge quando Hitler reclama i Sudeti. L’esecito Cecoslovacco è nel panico perché deve riassettare la sua difesa ad ovest, nella crise soggiunge la dichiarazione di guerra della Jugoslavia, e dunque dell’Asse. L’esercito marcia lesto su Bratislava e poi continua verso nord, i tedeschi si riuniscono ai nostri ranghi e poi ci aiutano a finire il nemico con la loro strabiliante aviazione. Belgrado invia un telegramma al fuhler: “Entrambi i nostri popoli hanno avuto soddisfacenti risultati dalla nostra alleanza, ora vorremmo ritirarci nei nostri confini per dedicarci alla normalizzazione delle nuove terre di Jugoslavia.”. Si tratta evidentemente di una menzogna, i tedeschi non la prendono bene ma accettano l’uscita di Belgrado dall’Asse. La Germania rimane sola e siamo nel 1939.

    CAPITOLO VI: ITALIA DEL NORD

    Le fabbriche Jugoslave cominciano a sfornare modernissima aerei e imponenti carri armati. Un piccolo cacciatorpediniere viene inviato in ricognizione nel mediterraneo mentre la Germania si abbatte sulla Polonia scatenando un conflitto con gli Alleati. La ricognizione scopre una grande concentrazione di truppe italiane sul confine egiziano, forse in previsione di un suo ingresso nell’Asse. La Jugoslavia non può perdere l’occasione, bisogna colpire finché il nemico è isolato. I diplomatici tentano di recuperare i rapporti con la Germania, le truppe si ammassano dietro il confine poi i tedeschi avviano la loro offensiva ad ovest. Non si deve perdere tempo. I carri Jugoslavi vengono sfondano a Venezia, poi continuano verso Milano, l’economia Italia accusa il colpo essendo privata dei suoi più grossi nuclei industriali. L’aviazione arranca a causa della nutrita schiera di caccia nemici, le Truppe catturano le divisioni rinchiuse nel trentino, dunque l’avanzata continua verso Ferrara, Bologna e infine La Spezia. L’Italia è ora divisa in due, affrettandosi prima dell’arrivo di rifornimenti nel porto di Genova le truppe Jugoslave attaccano e annettono tutto il Nord, poi continuano a scendere verso Roma. Quando giungono alle porte della capitale il Duce chiede la pace: alla Jugoslavia va tutta l’Italia del nord, le terre più ricche conquistate fin’ora.

    CAPITOLO VII: LA GRECIA

    Mentre i diplomatici sono impegnati ad intessere buoni rapporti sia con l’asse che con gli alleati all’esercito viene assegnata un’altra conquista, assai meno faticosa dell’ultima: La Grecia. Le truppe si ammassano ordinatamente sui confini e avanzano falciando il nemico come fosse burro. Il controllo dei cieli è totale. In meno di un mese i generali s’accampano ai piedi del partenone.

    CAPITOLO VIII: LA ROMANIA

    Venne dunque l’ora tanto agognata. La Romania viene travolta da un colpo di stato del movimento Legionario, il governo che vi si instaura è fascista, da tempo le spie nel paese stanno operando sabotaggi ed ora indicano che la cartella diplomatica della Romania è vuota, nessuno stato gli assicura l’indipendenza e non fa parte di alcuna alleanza. Prima che Sima si getti tra le braccia di Hitler l’esercito accorse sul lungo confine, truppe motocorazzate si attestano a sud per prendere in fretta la capitale, la resistenza è nulla e benché Belgrado viene continuamente bombardata i nostri aerei macellano le truppe romene che accorrono dalla Bessarabia (ancora in loro possesso). Il nemico è meno audace del previsto, Dopo Bucarest cadono anche i pozzi petroliferi di Ploesti, i corazzati avanzano in fretta verso le regioni centrali affiancato da numerosa fanteria. Sima, l’intrepido legionario muore in battaglia, i generali si arrendono, la Romania è ora annessa alla Jugoslavia.
     

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  2. Ghienar

    Ghienar Banned

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    Bella campagna, continua così :approved: ! Siamo in spasmodica attesa del seguito...:sbav:
     
  3. GyJeX

    GyJeX

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    Ma che gli ha preso ad Adolfo ??? Come mai non si garantisce la benzina rumena ??? Voglio proprio vedere con cosa vanno i suoi carri...
     
  4. Mimmmo

    Mimmmo Banned

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    La presa della Romania non me l'aspettavo neanche io, avevo appena finito la campagna di Grecia quando mi scopro che in seguito al colpo di stato di Sima (stranamente fascista e non nazionalsocialista) gli si è azzerata la cartella della diplomazia. Era un'occasione troppo succosa per non approfittare. :D

    Il problema è cosa fare ora. Il problema è che ho una belligeranza a dir poco mostruosa quindi dovrò indirizzare molti PI a procurami denaro per imbonirmi tutto il mondo. Sinceramente pensavo di prendermi la Svizzera, la Francia di Vichy (ma solo una volta che ha perso i suoi domini Africani) e mi interesserebbe Instambull che è l'unico territorio Balcanico non mio

    In seguito potrei sperare in una guerra Russia Germania, che mi consente una smilitarizzazione tedesca dai miei confini e quindi una possibile mia penetrazione Berlino (Fantasticando mooooolto). Forse a quel punto mi converrebbe entrare negli alleati.

    X Gyjex: effettivamente mi sono incuriosito e sono andato a vedere: Il petrolio tedesco viene in gran parte dal Cremlino, poi glie ne forniscono molto gli stati nordici (Norvegia, Finlandia, Svezia), un po la Svizzera (deve aver investito nei paesi arabi) e infine anche io glie ne passo un po.
     

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