1. Questo sito utilizza i cookies. Continuando a navigare tra queste pagine acconsenti implicitamente all'uso dei cookies. Scopri di più.

AD 1205: L'Impero torna all'attacco

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Ioustinianos, 9 Agosto 2012.

  1. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Salve a tutti sono un nuovo iscritto del forum! :D Da anni gioco agli acclamatissimi strategici firmati Paradox, dai tempi di Hearts of Iron, al giorno in cui la mia passione per la storia tardo-antica e medievale ha incontrato Crusader Kings :love: sia il primo e ora anche il secondo.. rendendomi praticamente un Crusader Kings-dipendente, anche se in compenso ho smesso di fumare.. comunque questo è il mio primo AAR in Italiano e ho deciso di giocare con l'Impero Bizantino e un Imperatore "inventato" grazie alla DLC con lo strumento per personalizzare la dinastia. La partita inizia nel 1205 ossia un anno dopo la presa di Costantinopoli da parte dei crociati. Non ho mai giocato in questo periodo, ho sempre preferito il gioco dal 1066, ma in questo caso farò uno strappo alla regola e vivrò più "intensamente" la mia partita, raccontando le vicende importanti dei personaggi e dei regni che la caratterizzeranno, spero che vi piaccia, buona lettura!

    "AD 1205 L'Impero torna all'attacco"
    Cronache dell'Impero dei Romani dopo la Quarta Crociata


    PREFAZIONE

    [​IMG]

    Anno del Signore 1204..
    Costantinopoli cade per mano di un esercito cristiano. Gli abitanti fuggono a est, verso l'Anatolia, ma ben presto anche quest'isola felice è minacciata da un'orda assetata di sangue e distruzione: i turchi. La caduta della Capitale ha inflitto un duro colpo all'Impero, ma c'è chi ha saputo trarne vantaggio. Dalla fortezza di Darieium nella Contea di Prusa, la nuova capitale, regna un ufficiale di cavalleria acclamato Imperatore subito dopo il sacco di Costantinopoli. Di umili origini, è stato incoronato con il nome Ioustinianos III ton Rhomaion, Giustiniano III° dei Romani.

    Ioustinianos III° ton Rhomaion, Imperatore e Autocrate dei Romani

    [​IMG]

    Consapevole del ruolo che ricopre, Giustiniano dovrà fronteggiare numerose minacce, nemici potenti e pericolosi. A ovest in primis, Giustiniano dovrà affrontare Baldovino I, un conte franco, neo-incoronato "Imperatore Latino di Costantinopoli", che con il beneplacito della Chiesa e dei sovrani Cristiani d'Europa, regna sulla Tracia e la Tessalia.. mentre ad est, come una possente nube di guerra, si estende il potente Sultanato di Rum, erede degli antichi nemici di Roma. Inoltre, l'Imperatore Giustiniano dovrà scegliere bene le sue amicizie e le sue alleanze; anche se indebolita e privata dei suoi antichi fasti, la Corona dei Cesari è ancora ambita e bramata dai nobili più potenti ed ambiziosi, in particolare dai regnanti di Trebisonda, appartenenti alla dinastia Komnena, di Imperiale discendenza.

    Imperatori franchi, sultani, pretendenti assetati di potere. Riuscirà Giustiniano a destituire il falso Imperatore e riportare le insegne dei Cesari nella Città di Costantino? Riuscirà a sopravvivere alla furia dell'oriente? Riuscirà a riscrivere la storia e riportare l'Impero ai suoi antichi splendori? In quest'epoca di violenza, complotti e anarchia.. solo il Signore sa qual'è il destino di quello che fu il grande Impero Romano, ma dal trono di Giustiniano III° si leva con coraggio e determinazione un eroico grido di battaglia: l'Impero torna all'attacco.
     
  2. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

    Registrato:
    30 Marzo 2007
    Messaggi:
    2.573
    Località:
    Santa Giustina Bellunese
    Ratings:
    +0
    Una sfida coraggiosa e interessante! Benvenuto!
     
  3. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    CAPITOLO I°
    Guai ai vinti!

    Anno del Signore 1205..

    Sono passati pochi mesi dalla caduta di Costantinopoli e la notizia si è già sparsa in tutti i territori dell'Impero e oltre, seminando allo stesso tempo paura e sconcerto. Ironia della sorte, la Città che da sempre si è eretta baluardo e roccaforte orientale della Cristianità, proteggendo per secoli il continente dalla minaccia musulmana, è caduta per mano di un esercito cristiano. Anche se privato del suo cuore politico economico e culturale, l'Impero è sopravvissuto nell'Anatolia occidentale grazie alla repentina nomina per acclamazione di un nuovo Imperatore da parte delle truppe battenti la ritirata attraverso lo stretto del bosforo. Si fa chiamare Giustiniano III° e le sue umili origini narrano di un semplice soldato, premiato per essersi distinto sul campo di battaglia e promosso ad ufficiale di cavalleria, rango che ha mantenuto fino alla sua incoronazione nel Dicembre dell'anno 1204.

    Giustiniano non è come gli altri Imperatori. Non è mosso da brama di potere e ricchezza bensì da un profondo sentimento di dovere nei confronti del suo popolo e della sua eredità storica e culturale. Del resto, le sue origini popolane sono molto distanti da quel mondo di intrighi e complotti che caratterizza la corte di Costantinopoli fin dai tempi più remoti. Tra i primi editti e le prime riforme, al fine di rafforzare e rinvigorire la sua legittimità come Imperatore, vi è la reintroduzione del titolo latino "Imperator Caesar Augustus" in sostituzione del titolo in lingua Greca "Basileus" e ordina la reintroduzione del Latino come lingua ufficiale della burocrazia e della giustizia, processo che (e di questo ne è consapevole) richiederà molto tempo..


    Agosto AD 1205, Fortezza di Darieium (Contea di Prusa)

    La corte imperiale riunita nella fortezza di Darieium
    [​IMG]

    La sala del trono è stata preparata per lo svolgimento del regolare consiglio di stato al cospetto del neo Imperatore Giustiniano III°. L'ordine del giorno è la stesura di una precisa politica imperiale per la riconquista dei territori perduti. Il dibattito si svolgerà principalmente tra i vari membri del consiglio, starà poi all'Imperatore valutare le strategie proposte e scegliere quella a suo parere più efficace.. comincia quindi la seduta, che ben presto si infuoca a causa del malcontento che serpeggia nella corte, specialmente tra i vassalli che ricoprono anche una carica nel consiglio di stato e che vogliono costantemente anteporre i propri tornaconti personali (e finanziari) a quelli dell'Impero e della sua stessa sopravvivenza, quasi ad ignorare la presenza dell'Imperatore, ma di questo Giustiniano non è affatto sorpreso..

    Egli appare quindi solo.. e dalla solitudine del suo trono osserva silenzioso e imperterrito le accuse reciproche che da una scintilla hanno fatto scaturire una violenta lite. Improvvisamente però l'Imperatore si alza in piedi, reggendo lo scettro nella mano destra e putandolo verso i membri del consiglio. E'bastato un suo rapido movimento per mettere fine a quelle urla e quelle grida che ormai avevano invaso la sala del trono e potevano essere udite anche nei lunghi corridoi adiacenti. Tutti gli sguardi sono rivolti verso Giustiniano, che per tradizione non dovrebbe mai scomporsi, ma bensì rappresentare una statua vivente.. un dio terreno, una reincarnazione completa di Cristo. Ma pare che con l'avvento di un Imperatore di umili origini sia finito il tempo dei riti eccessivamente burocratizzati ed enfatizzati e dei pro forma di aristrocratica memoria, sembra che il nuovo Cesare si ispiri di più agli imperatori soldati che agli scaltri eunuchi di corte.

    "Ora basta.." la sua voce, decisa ma allo stesso tempo pacata, sembra aver pietrificato i membri del consiglio che immediatamente si prostrano di fronte al sovrano. Giustiniano si avvicina ad essi e li osserva con attenzione, uno per uno.. li scruta in ogni minimo particolare e si avvede del fatto che nessuno, neanche per un solo istante, è in grado di sorreggere il suo sguardo.. carico di rabbia, di rancore, di sete di vendetta verso i nemici dell'Impero, numerosi e potenti. "Costantinopoli è in mano nemica e non verrò ricordato come l'Imperatore che restò inerme ed immobile ad un tale affronto! Non lascerò che questo Re franco Enrico di Fiandre.. un barbaro! Regni sulla città di Costantino.. e non permetterò a nessuno.. tantomeno a voi luride serpi! Di ostacolare quella che sarà la riconquista delle terre che di diritto mi appartengono! Io sono l'erede di Cesare Augusto e come tale mi comporterò! Guardie, arrestateli!".

    I membri del consiglio al cospetto dell'Imperatore Giustiniano III°
    [​IMG]

    E così, su ordine dell'Imperatore, il consiglio viene purgato dei suoi membri, i quali vengono processati, destituiti, imprigionati e giustiziati con l'accusa di alto tradimento. Ha inizio la rinnovazione della corte di Giustiniano, che affida i dicasteri più importanti a persone di merito che hanno ottenuto la sua fiducia o quantomeno il suo rispetto. Nomina un Magister Equitum, il capo della cavalleria, carica di repubblicana memoria, nomina il Patriarca Ecumenico Alto Sacerdote per ingraziarsi i favori e l'obbedienza della chiesa ortodossa, migliora i rapporti con i vassalli e i membri della sua corte.. e nel frattempo, cerca anche una moglie forte e fedele che possa garantirgli un erede e una continuità alla sua dinastia..
     
  4. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    La situazione politica nel Gennaio del 1205

    [​IMG]

    Al momento dell'effettiva nomina dell'Imperatore, l'unità politica dei Balcani e dell'Anatolia preservata per secoli grazie all'Impero, è andata in frantumi. In seguito alla presa di costantinopoli da parte dei crociati, le regioni della Tessalia, della Tracia e dell'Achea sono cadute nel 1204 nelle mani di un Conte franco, che con il nome Baldovino I (a cui è succeduto nel 1205 il fratello, Enrico di Fiandre, incoronato con il nome Enrico I°) è stato incoronato "Imperatore Latino di Costantinopoli", a capo di un regno cristiano per così dire erede della legittimità e del potere Imperiale fino a quel momento nelle mani degli Impero dei Romani d'Oriente. Tuttavia l'Impero dei Romani è sopravvissuto nell'anatolia occidentale e ben presto dovrà avere a che fare con gli stati successori creatisi dopo la perdita dei territori balcanici.

    A ovest dell'Impero Latino, più o meno nell'area in cui si trova oggi la moderna Repubblica di Albania, si estende il Ducato di Epiro, governato dalla dinastia Komnenos-Doukas, che all'Impero dei Romani ha dato numerosi regnanti e funzionari di altissimo livello. A nord di Costantinopoli invece, sorge il potente regno ortodosso di Bulgaria, un potenziale alleato dell'Impero. A est, troviamo invece il Regno di Trebisona, retto da un Despota della dinastia Komnenos, anch'essa di Imperiale discendenza. Ancora più ad est vi è il Regno di Georgia, una nazione da secoli baluardo della cristianità nel Caucaso ai confini dell'Impero, retto dalla potente dinastia Bagrationi, anch'esso rappresenta un potenziale alleato dell'Impero. Infine, dall'Egeo all'Anatolia orientale, si estende il famigerato Sultanato di Rum, nato in seguito alla disfatta di Manzikert, che confina a sud con un piccolo regno cristiano.. il Regno di Armenia.

    I regni di Bulgaria, Trebisonda, Georgia, Armenia ed Epiro, rappresentano per l'Impero dei potenziali alleati nelle dispute politiche e militari che Giustiniano dovrà affrontare nell'immediato futuro.. e il modo migliore per legare il proprio destino a quello dei suoi potenziali alleati, è quello di unire la sua dinastia a quella dei Regnanti con cui intende stringere un'alleanza.. e il modo più efficace, nell'epoca in cui si svolgono le vicende narrate, è il matrimonio..

    Poche settimane dopo la purga del consiglio di stato, Giustiniano invia i suoi migliori ambasciatori presso la corte del Re Kaloyan I di Bulgaria. La loro missione è quella di proporre al Re Bulgaro un matrimonio combinato tra l'Imperatore Giustiniano III° e la figlia del re, la Principessa Marija, non appena ella avrà raggiunto l'età adatta per sposarsi. Ci vorrà del tempo prima che le ambascerie imperiali raggiungano la capitale bulgara, ma se gli sforzi dell'Imperatore verranno ripagati, il matrimonio sancirà un'alleanza tra le due casate, ribaltando (così spera Giustiniano) le sorti dell'Impero.

    Il Re Bulgaro Kaloyan I° esaminerà presto la proposta di matrimonio tra l'Imperatore Giustiniano III° e la principessa Marija Asen

    [​IMG]


    Gennaio 1206... Fortezza di Darieium

    Siamo verso la fine del mese di Gennaio dell'anno del Signore 1206. Un uomo calvo vestito con pregiati abiti di seta riportanti le insegne Imperiali, si aggira per i corridoi della Fortezza di Darieium, seguito da una folta schiera di funzionari militari, civili e religiosi, tutti diretti con passo veloce verso la sala del trono. Si tratta di Nikodemos di Pessinus, Signore della città di Pessinus, Cancelliere e Proconsole responsabile delle relazioni diplomatiche dell'Impero.

    Giustiniano è stato avvisato ed attende pazientemente nella sala del trono, con indosso la porpora e stringendo lo scettro nella mano destra. Il Cancelliere Nikodemus viene accolto dallo squillar delle trombe e gli onori della guardia imperiale. Tutti si prostrano al cospetto di Giustiniano, il quale fa segno al suo Prosonsole di avvicinarsi "Proconsole Nikodemus, quali notizie recate?". "Vostra Altezza Imperiale, reco importanti notizie dalla corte di Re Kaloyan.." una luce di speranza si accende negli occhi del sovrano, che sembra ora ansioso di venire a conoscenza delle informazioni in possesso del Cancelliere "Hanno accettato la proposta di matrimonio tra Voi e la Principessa Marija, presto verranno inviate rappresentanze, doni e presenti, la Principessa Marija è già in viaggio..".

    Giustiniano, pur mantenendo una postura composta ed austera, si lascia scappare un sorriso di soddisfazione "I miei complimenti Cancelliere.. avete svolto un ottimo lavoro, non lo dimenticherò. Avete altre notizie importanti da riferire?" "Si, Vostra Altezza.. il Duca di Tessalia, Bonifacio I°, ha dichiarato guerra all'Imperatore Enrico.. scatenando una guerra civile. Alcune nostre fonti sicure da Costantinopoli ci informano che la città è rimasta sguarnita.. e a difenderla resta poco più di un migliaio di uomini. Inoltre, Vostra Altezza, vi informo che il vostro vassallo, Duca di Samos, pare abbia inviato delle truppe in soccorso di Enrico I°.."

    La situazione politica nel 1206.
    Nel rettangolo rosso, il Ducato di Tessalia in guerra con l'Impero Latino.

    [​IMG]

    L'Imperatore scatta in piedi dal suo trono, così velocemente da costringere i presenti a fare un passo indietro, mentre i mormorii si perdono tra le fredde mura del maestoso salone "Voglio che vengano fatti immediatamente i preparativi per la partenza del mio esercito. Ci occuperemo più tardi del Duca di Samos.. Proconsole, informate immediatamente il Maresciallo dell'Esercito e ditegli che ho dato ordine di mobilitare le truppe, e recate questo messaggio alla corte di Enrico I°: Sono passati quasi due millenni dalla caduta di Roma per mano dei Galli di Brenno.. io, Giustiniano III°, Imperatore dei Romani, verrò ricordato dagli annali come l'uomo, che per grazie Divina, ha riconquistato la sacra città di Costantino il Grande.. dalle mani dal barbaro invasore franco.. l'Impero torna all'attacco.. DIO LO VUOLE!". Ha così inizio, nel Gennaio del 1206, la campagna Giustinianea di riconquista dei territori perduti.

    Nelle settimane successive alla formale dichiarazione di guerra, verrà radunato un esercito di 8000 uomini, comandati direttamente da Giustiniano e dai suoi migliori Generali. L'Imperatore si metterà quindi alla testa delle sue truppe, alla volta della Città di Costantinopoli..

    [​IMG]
     
  5. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

    Registrato:
    30 Marzo 2007
    Messaggi:
    2.573
    Località:
    Santa Giustina Bellunese
    Ratings:
    +0
    Non si vedono le immagini dell'ultimo post... :(
     
  6. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Risolto! C'era un problema con il link diretto all'immagine, credo o_O :D
     
  7. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

    Registrato:
    30 Marzo 2007
    Messaggi:
    2.573
    Località:
    Santa Giustina Bellunese
    Ratings:
    +0
    Perfetto! Ora lo posso ben dire: con un imperatore che si chiama Giustiniano non puoi che aver successo nella tua riconquista! All'attacco!! :D
     
  8. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Già! :D inoltre la dicitura "III°" è automatica all'inserimento del nome "Ioustinianos", perchè se si va a vedere la "storia" nell'apposita schermata, si può andare indietro fino al primo vero giustiniano, che nel gioco è appartenente ad una dinastia chiamata "ton Rhomaion", che comunque è fittizia poichè tale dinastia non è mai esistita.. in ogni caso CK2 è davvero un simulatore medievale con i fiocchi dove nulla è lasciato al caso!
     
  9. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Maggio 1206.. Contea di Nikomedeia
    nei pressi dello stretto del Bosforo



    L'esercito di Giustiniano III° in marcia verso Costantinopoli

    [​IMG]
    upload pictures

    A distanza di poche settimane dall'inizio delle ostilità tra l'Impero dei Romani e l'Impero Latino di Costantinopoli, un agguerrito esercito Imperiale di più di 8000 uomini è stanziato sulle coste occidentali della Contea di Nikomedeia, nei pressi dello stretto del Bosforo. I preparativi per l'attaversamento dello stretto sono quasi completati e presto, sotto il comando dell'Imperatore Giustiniano III°, questo esercito di Romani, o che si sono dichiarati tali, cingerà d'assedio la Città di Costantino il Grande per riportarla sotto le antiche insegne dell'Impero Romano d'Oriente. L'esercito di Giustiniano è composto all'incirca da 6000 fanti e 2000 cavalieri, ma grande ruolo verrà attribuito anche alla marina che avrà il compito di impedire la consegna via mare degli approvvigionamenti alle truppe di Enrico I° in difesa della città, mentre l'esercito si occuperà di circondare il lato occidentale e impedire qualsiasi rifornimento via terra.

    20 Maggio 1206, nell'accampamento dell'esercito..

    La mattina del 20 Maggio dell'Anno del Signore 1206, l'Imperatore Giustiniano discute il da farsi con i suoi ufficiali di rango più alto, i Generali Alexios e Matthaios. Alexios e Matthaios avranno il compito di coordinare le ali dello schieramento dal momento in cui cingeranno d'assedio le possenti mura di Costantinopoli, mentre Giustiniano si occuperà personalmente e direttamente del comando delle truppe che verranno stanziate al centro, in modo da poter osservare in qualsiasi momento e da un'angolazione ottimale la "terra di nessuno" che verrà a formarsi una volta che i preparativi per l'assedio saranno ultimati e le truppe saranno schierate. In piedi accanto al grande tavolo cosparso di mappe e simboli rappresentanti ogni singola unità dell'armata imperiale, Giustiniano impartisce ordini e disposizioni alla maniera degli antichi condottieri di Roma, che non grazie ai ricatti, non grazie all'uso spietato di serpenti e veleni, non grazie ai consigli di qualche scaltro e subdolo eunuco di corte.. ma grazie alla logica, la strategia e l'intelletto, si sono spinti fino in queste terre lontane e oltre.

    Il Generale Alexios propone quindi la sua strategia al cospetto di Giustiniano "Mio Imperatore, le mura forniscono alla guarnigione della città un notevole vantaggio, che nonostante la nostra netta superiorità numerica, rende difficile un assalto frontale con scale e torri senza il rischio di subire pesanti perdite e permettere al nemico di spezzare l'assedio.. dalla nostra abbiamo le lotte interne della corte di Costantinopoli, Enrico I° è malato e infermo.. non è più in grado di comandare un esercito e pare abbia perso anche gran parte della propria influenza. Inoltre, sta concentrando tutti i suoi sforzi nella guerra contro il Duca Bonifacio I° di Tessalia e ritengo non sia in grado di inviare forze abbastanza grandi da compromettere le nostre operazioni.. ho anche ricevuto conferma che la Guardia Varangia è in marcia e ci raggiungeranno direttamente sotto le mura di Costantinopoli quando noi già avremmo cinto d'assedio la città. Io propongo di schierarci e aspettare.. impediremo a chiunque di uscire o entrare in città, impiegheremo anche una consistente unità navale per impedire i contatti via mare.". L'Imperatore ascolta attentamente la strategia del suo generale, lancia uno sguardo verso Matthaios, che chinando lentamente il capo, avvalla le proposte del suo collega Alexios.. "E così sia.. ci schiereremo in 3 gruppi di armata: Alexios tu avrai il comando del gruppo Settentrionale, tu Matthaios avrai il comando del gruppo Meridionale, mentre io di quello centrale.. preparate i cavalli, avvisate le truppe, ci mettiamo in marcia.

    Il 4 Giugno 1206.. l'esercito di Giustiniano III° raggiunge le mura di Costantinopoli.. ha inizio l'assedio della città..

    [​IMG]
    free picture hosting
     
  10. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

    Registrato:
    30 Marzo 2007
    Messaggi:
    2.573
    Località:
    Santa Giustina Bellunese
    Ratings:
    +0
    Su quanti uomini possono contare i latini (intendo l'armata campale impegnata in Tessaglia)?
     
  11. Vestinus

    Vestinus

    Registrato:
    1 Ottobre 2009
    Messaggi:
    1.643
    Località:
    Pescara
    Ratings:
    +45
    i Variaghi (o varenghi) dove sono attualmente?
     
  12. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Onestamente non lo so :confused: ma poco prima di attaccare Costantinopoli ho visto un esercito di circa 4000 uomini andare verso Thessaloniki. In ogni caso il Ducato di Tessalia è potente e sembra che l'impero latino sia instabile, ho visto un esercito ribelle di quasi 3000 uomini a ovest di Costantinopoli e nessuno è andato a stanarlo, suppongo che l'esercito campale dell'impero latino abbia fatto una brutta fine e l'AI abbia mandato in giro quel che ne restava a raccogliere un po di riserve e provare a contrattaccare il Duca di Tessalia aggirando l'esercito Ducale!
     
  13. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Ora sono a Prusa e li ho appena reclutati! Sono 3000 uomini, reclutabili come mercenari per 145 soldi con un costo mensile di circa 2.75

    EDIT:

    Anzi, ecco lo screenshot (clicca per ingrandire)!

    [​IMG]
     
  14. Nouador

    Nouador

    Registrato:
    5 Agosto 2012
    Messaggi:
    15
    Ratings:
    +0
    Quanti sono gli insediamenti nella regione di Costantinopoli, oltre la capitale? 6? Sarà comunque un assedio lungo.
     
  15. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Invece stranamente sono solamente 3 oltre alla capitale.. il "vescovato di Hagia Sofia" la città di "Galata" e un castello di cui ora mi sfugge il nome, in ogni caso sono ben guarnite.. ordinare un assalto, anche con 11.000 uomini, è un suicidio considerando il livello di fortificazione della capitale (che ora non ricordo esattamente ma è decisamente alto rispetto alle normali capitali).. inoltre la sola capitale ha delle entrate di 83 soldi!
     
  16. Krown®

    Krown®

    Registrato:
    10 Aprile 2012
    Messaggi:
    141
    Località:
    Milano
    Ratings:
    +1
    complimenti per l'AAR , fatto molto bene :)
     
  17. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Ti ringrazio! Fra pochissimo ci sarà un nuovo aggiornamento che sto scrivendo proprio ora- Non voglio anticipare niente :p ma sarà comunque la fine del primo capitolo.
     
  18. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    Maggio 1207, accampamento di Giustiniano...
    nei pressi di Costantinopoli..


    Una rappresentazione delle insegne dell'Imperatore Giustiniano III°

    [​IMG]

    Il 27 Maggio dell'Anno del Signore 1207, un fausto evento sconvolge le sorti dell'Impero Latino. All'età di 33 anni, Enrico I°, secondo Imperatore Latino di Costantinopoli, muore malato e infermo nel proprio letto. La notizia della morte dell'Imperatore Enrico fa crollare il morale della guarnigione di Costantinopoli, mentre al contrario viene accolta con festa e giubilio tra le fila dell'esercito di Giustiniano III° accampato fuori le mura da ormai un anno. Le urla di gioia e di festa degli oltre 8000 uomini di Giustiniano a cui si sono aggiunti 3500 soldati della Guardia Varangia, possono essere uditi dagli avventori a diverse miglia di distanza e per tutta la notte, possono essere udite fin dall'interno delle possenti fortificazioni di Costantinopoli, le cui strade sono insolitamente silenziose. Tuttavia, la guarnigione non si è arresa e l'assedio è ben lontano dall'essere concluso, ma sembra che la fortuna stia volgendo il proprio sguardo verso l'Imperatore Giustiniano III°.

    La notte della morte di Enrico I°, Giustiniano preferisce restare da solo nella sua tenda al centro dell'accampamento, circondato giorno e notte da centinaia di uomini della Guardia Varangia, ora sotto il suo diretto comando. La sua temporanea residenza non ricorda molto le atmosfere nobili ed aristocratiche tipiche della corte Imperiale. Al contrario è un ambiente semplice, uno spazio vitale di modeste dimensioni degno del più umile e onorevole dei condottieri di Roma. Con se ha portato un busto dell'Imperatore Giustiniano, suo antico predecessore.. ed è proprio a lui che egli si ispira. Come il primo Giustiniano, Giustiniano III° sogna di riconquistare le terre perdute e riportare all'antico splendore il glorioso Impero dei Romani e lo vuole fare dal trono di Costantino il Grande. Seduto su una sedia, consuma in silenzio una semplice zuppa di legumi servita in una scodella di legno. Una volta terminato, si alza in piedi.. non indossa abiti sfarzosi, ma una comoda veste color porpora, il colore degli Imperatori. In vita è stretta una cintura di cuoio da cui pende una spada corta infoderata sul lato sinistro. Si sofferma di fronte al busto di Giustiniano e sospira, socchiudendo gli occhi.. fissi sulla marmorea scultura di quel suo antico predecessore e lasciandosi scappare quache mormorio sommesso, prima di raccogliersi in preghiera "Flavio Pietro Sabbazio Giustiniano.. Giustiniano I° il Grande. Cosa ne è stato di ciò che hai faticosamente costruito? Parliamo greco, ma siamo Romani.. eredi del grande Impero che fu e che presto tornerà a risplendere su tutta la Grecia.. raccoglierò quella fiamma che hai acceso, la porterò sulla cima più alta affinchè tutte le genti d'Europa, dell'Asia e dell'Africa.. sappiano che la luce dell'Impero di Roma non si è ancora spenta.. e mai si spegnerà.."

    Nonostante la morte del sovrano, l'Impero Latino è sopravvissuto politicamente grazie all'esistenza di un erede. A Enrico I° è succeduto il figlio di appena un anno, con il nome di Enrico II°.. ma la reggenza è affidata al Duca Ottone I° di Atene, che dall'Acropoli ha in mano le sorti del frammentato e indebolito stato crociato. Tuttavia la disputa tra il Duca Bonifacio I° di Tessalia e la corte Latina non sembra avere fine ma al contrario, diventa sempre più accesa ed infiamma la Grecia, che diventa teatro di scorrerie e scontri sempre più volenti tra le armati Ducali e quelle Imperiali. Anche grazie a questa sorta di anarchia feudale che si è andata a formare nei territori dell'Impero Latino, Giustiniano III° e la sua armata hanno cinto d'assedio la città di Costantinopoli per oltre un anno senza interruzione e senza nessun tentativo di spezzare l'assedio da parte delle truppe di Enrico I° e di Ottone I° di Atene, reggente del piccolo neo incoronato Imperatore Latino Enrico II°. Giustiniano III° dovrà attendere ancora 8 mesi prima di arrivare ad un decisivo punto di svolta..

    5 Gennaio 1208, accampamento di Giustiniano...
    nei pressi di Costantinopoli..

    Nel Gennario dell'Anno del Signore 1208, dopo 19 mesi, l'esercito campale di Giustiniano III° è ancora impegnato nell'assedio di Costantinopoli. Da settimane ormai alte colonne di fumo si innalzano dall'interno delle mura della città, lasciando intuire a Giustiniano che la sempre più esigua e stremata guarnigione non è più in grado di mantenere il controllo e l'ordine pubblico. Manca poco, lo sente. La mattina del 5 Gennaio, il Cancelliere Imperiale e Proconsole Nikodemus, al seguito di una folta delegazione della corte del Re Kaloyan I° di Bulgaria, raggiunge lo spiazzo antistante la tenda dell'Imperatore Giustiniano III°, il quale incuriosito dalle voci e dal rumore dei cavalli, si affaccia con indosso la sua risplendente armatura da battaglia. "Mio imperatore!" il cancelliere scende da cavallo, seguito da tutta la delegazione.. Giustiniano nota anche un piccolo calesse bianco, le cui finestre sono coperte da pregiati veli e a giudicare dal numero di cavalieri impiegati nella scorta, il passeggero deve essere una persona molto importante "Mio imperatore.." dopo essersi prostrato e aver ripreso un po di respiro, Nikodemus alza lo sguardo verso il Sovrano "La Principessa Marija è qui.. al seguito delle più alte cariche della Corte di Re Kaloyan" "Ottimo lavoro, Cancelliere.. fatela scendere". Ad un cenno del Cancelliere, decine di soldati della guardia Varangia e della scorta personale della Principessa Marija, si schierano a formare un corridoio tra il piccolo calesse e lo stesso Imperatore Giustiniano III°.

    La Principessa Marija Asen di Bulgaria, promessa sposa dell'Imperatore Giustiniano III° dei Romani

    [​IMG]
    image hosting

    Dal calesse scende la principessa Bulgara, di bell'aspetto, con un portamento degno della figlia di un Re potente e onorevole come Kaloyan I° di Bulgaria. Raggiunto il cospetto di Giustiniano, Marija fa un lieve in chino "Vi porgo i miei più umili saluti, Mio Imperatore.." Giustiniano accenna ad un sorriso, il suo sguardo sembra intenerirsi di fronte ad un tale spettacolo di aristocratico splendore "Il Vostro greco è ottimo, Principessa Marija.. farò in modo che veniate accolta e trattata nella maniera degna della figlia di un Re nobile e onorevole come vostro padre.". La sera del 5 Gennaio, i rappresentanti della corte di Re Kaloyan, al cospetto degli alti ufficiali Imperiali, prenderanno parte ad un ricco e sfarzoso banchetto dato in onore dell'Imperatore e della sua futura consorte..

    11 Gennaio 1208, Costantinopoli..

    Alle prime luci del giorno, dei rumori improvvisi destano le truppe assedianti, che allo squillar delle trombe e delle campane, vengono ammassate verso la prima linea, nelle trincee e fortificazioni da campo che da quasi 20 mesi separano l'esercito Imperiale dalla città di Costantinopoli. Anche l'Imperatore risponde alla chiamata, e al seguito della sua scorta personale e dei Generali Alexios e Matthaios, osserva attentamente l'orrizonte in direzione della città, da una posizione elevata nei pressi di una collina appena dietro la prima linea.. lo stupore e l'emozione dell'Imperatore è così forte.. che i suoi pensieri fuoriescono dalle sue labbra con voce tremante e carica di sentimento "Ditemi che sto sognando.." La possente Porta Aurea, il principale ingresso alla Città, si è aperta per la prima volta in quasi 20 mesi. Una ad una le campane della Città cominciano a suonare, le bandiere e i vessilli dell'Impero Latino vengono rimosse dalle merlature e sostituite con centinaia di bandiere bianche che mosse dal vento di ponente, annunciano la resa incondizionata della guarngione.

    L'assedio di Costantinopoli, è terminato.

    [​IMG]
    upload picture

    La gioia delle truppe è incontenibile, quella dell'Imperatore invece.. è espressa da un sorriso, timido, appena accennato, lo sguardo alto, lo sguardo fisso sulle mura della Città, uno sguardo carico di emozioni forti e a parole indescrivibili. E'il momento che aspettava da quasi due anni.. ancora fatica a credere a quello che vedono i suoi occhi. Anche i suoi generali, il suo cancelliere, la sua Guardia Varangia, tutti si lasciano andare alle più gioiose e rumorose espressioni e manifestazioni di giubilio e felicità: chi innalza e sventola con vigore i vessilli imperiali, chi rivolge grida di ammirazione verso il Sovrano, chi si prostra di fronte alla grande Croce eretta per proteggere le truppe assedianti dalle insidie e le malattie.. "Lunga vita all'Imperatore Giustiniano III°!!!" "Dio lo vuole!!!" "In questo segno vinceremo!!!".

    Radunatisi al cospetto dell'Imperatore, i generali e le rappresentanze del consiglio di stato attendono le disposizioni del sovrano "Voglio che vengano immediatamente fatti i preparativi per il nostro ingresso trionfale, nulla deve essere lasciato al caso, voglio che le uniformi e i cavalli vengano tirati a lucido, tutto deve essere perfetto.. e voglio che venga dato ordine alle truppe di distribuire parte delle nostre provviste alla popolazione, a cui nessuno deve torcere un capello. Voglio che ciò che rimane della guarnigione venga disarmata e posta agli arresti, ma anche che ricevano un trattamento onorevole, così i rappresentanti Latini ancora in Città. La principessa Marija sarà al mio fianco.. ordino che vengano fatti subito i preparativi per le nozze una volta preso il controllo delle mura e della città".

    L'ingresso di Giustiniano III° a Costantinopoli è degno dei più grandi Sovrani dell'Impero dei Romani. Le insegne riportanti il Labarum e il motto di Costantinianea memoria "In Hoc Signo Vinces", in questo segno vincerai, aprono il corteo in marcia per le vie principali della città, seguite immediatamente da Giustiniano al comando di una biga dorata come vuole la tradizione imperiale, con accanto la sua futura consorte, la principessa Marija di Bulgaria, e i Generali assieme alla Guardia Varangia. La popolazione greca di Costantinopoli accoglie i soldati dell'Impero come liberatori, che su un tappeto di fiori e coriandoli colorati, avanzano con passo fiero e le armature scintillanti, verso il Palazzo dell'Imperatore.. dove attendono le rappresentanze dell'Impero Latino, per consegnare la città nelle mani dei nuovi occupanti.

    L'Imperatore Giustininiano III° alla testa della processione trionfale per le vie di Costantinopoli

    [​IMG]

    Giustiniano ordina al corteo di fermarsi nella piazza antistante al maestoso palazzo, sede del governo della città. Attraversa le porte per entrare nel cortile principale con i suoi più stretti collaboratori ed alti ufficiali, seguito dalla sua guardia personale "Vostra Altezza.. " un uomo di bassa statura, di piccole fattezze, si inginocchia di fronte al cavallo dell'imperatore, un puro sangue di colore nero come la pece "Parlo a nome dell'Imperatore Enrico II°, ci arrendiamo senza condizioni al vostro cospetto, consegnamo la città a Voi e ai vostri uomini.. Vi imploriamo Vostra Altezza.. vi imploriamo di risparmiare le nostri umili vite.. e quelle dei nostri soldati.." con un lungo sospiro, le labbra chiuse, strette, lo sguardo sottile diretto verso quell'uomo, di cui ignora nome e grado.. ma poco gli importa "E così sia.."

    Costantinopoli, Capitale dell'Impero dei Romani

    [​IMG]
    image upload

    Quasi senza colpo ferire, l'11 Gennaio dell'Anno del Signore 1208, l'Imperatore Giustiniano III° dei Romani prende il controllo della Contea di Costantinopoli, che subito dopo tramite editto imperiale, dichiara di nuovo Capitale dell'Impero dei Romani. La guerra, è finita.

    FINE DEL CAPITOLO I°
     
  19. Ioustinianos

    Ioustinianos

    Registrato:
    9 Agosto 2012
    Messaggi:
    20
    Ratings:
    +0
    CAPITOLO II°
    Resisti, regna, vivi in eterno

    La riconquista di Costantinopoli non è che l'inizio della grande campagna di riunificazione dei territori perduti dell'Impero dei Romani. Non a caso, a portarla avanti è proprio un uomo che di Giustiniano il Grande ha preso il nome. Una settimana dopo l'insediamento della corte nei palazzi della nuova capitale, il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli celebra le nozze tra l'Imperatore Giustiniano III° e la Principessa Marija Asen di Bulgaria, che allo stesso tempo viene quindi incoronata de jure Imperatrice, ufficializzando anche l'alleanza tra l'Impero e il regno di Bulgaria.

    Ora che tutto sembra tornato alla normalità, la città riprende lentamente il proprio ritmo di vita.. anche se dalle prime stime stilate dagli ispettori dell'Imperatore, questi frequenti assedi e cambi di governo hanno severamente compromesso le finanze cittadine. Ci vorranno anni prima che la città di Costantino il Grande torni a risplendere dei suoi antichi fasti e mentre la città si riposa, Giustiniano ha già in serbo la prossima mossa. Nel febbraio del 1208, grazie alla sua polizia segreta e ai fitti rapporti che ha costruito con suoi vassalli che si affacciano sul Mar Egeo e i membri delle rispettive corti, gli si è presentata, a solo un mese di distanza dalla presa di Costantinopoli, una seconda occasione di espandere i propri domini su terre che di diritto appartengono alla sua corona.

    A sinistra, il Duca Michele I° di Epiro.
    A destra, Andronikos Kontostephanos, pretendente al trono del Ducato di Epiro.


    [​IMG]
    photo hosting

    Questa occasione prende il nome di Andronikos Kontostephanos, un semplice cortigiano presso la Corte del Ducato di Cibyrrhaeot e pretendente al trono del Ducato di Epiro, al momento nelle mani di Michele I° Komnenos-Doukas. In questi mesi gli ambasciatori di Giustiniano non sono riusciti ad intraprendere alcun dialogo significativo con il Ducato di Epiro, escludendo quindi una riunificazione "pacifica" tramite la pratica del vassallaggio. Dopo una breve trattativa quindi, Giustiniano III° e Andronikos arrivano ad un accordo. Andronikos è disposto diventare vassallo dell'Imperatore, portando così all'interno dei confini un'area ricca di uomini e anche di modeste risorse finanziarie. Questo, ovviamente, solo se l'Impero fornirà l'appoggio militare necessario per piegare il Duca Michele I° e costringerlo ad abdicare. Alla chiamata alle armi risponde prontamente anche Re Kaloyan I° di Bulgaria, che dopo le nozze tra la figlia Marija e l'Imperatore Giustiniano III°, è ora un potente alleato politico e militare dell'Impero dei Romani.

    Vengono subito fatti i preparativi per l'invasione, che avrà luogo via mare, sulle spiagge a sud del piccolo Ducato. Una flotta di più di 100 navi da guerra, vanto della flotta fin dai tempi più remoti, trasporterà un esercito di 8500 uomini capitanato dal Generale Matthaios, Maresciallo dell'Esercito Imperiale e reduce dell'assedio di Costantinopoli, con una missione precisa: conquistare i territori in mano al Duca Michele I° e piegarlo alla volontà dell'Imperatore: riportare l'Epiro sotto le insegne di Costantinopoli..

    L'esercito Imperiale comandato da Matthaios si prepara per l'imbarco.

    [​IMG]
    free picture hosting
     
  20. Krown®

    Krown®

    Registrato:
    10 Aprile 2012
    Messaggi:
    141
    Località:
    Milano
    Ratings:
    +1
    bellissimo davvero :) , mi sembra di leggere un libro
     

Condividi questa Pagina