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AAR WitE - Campagna 1941-1945: Antoarc (Asse) vs Amadeus (URSS)

Discussione in 'War in the East' iniziata da Amadeus, 5 Marzo 2013.

  1. Amadeus

    Amadeus

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    Da oggi inizio l'AAR di una partita a WitE in corso tra me (URSS) e l'utente Antoarc (Asse). Lo scenario è la campagna 1941-1945, e non è in uso alcuna HR particolare. Per ragioni non tanto di sicurezza quanto logistiche, questa AAR sarà in ritardo di qualche mossa rispetto alla partita in corso.


    TURNO 1

    22.06.1941
    Con un violento attacco a sorpresa le forze tedesche hanno rapidamente ragione delle truppe dell'Armata Rossa poste a difesa dei confini e si spingono in profondità nel territorio sovietico. Le tre direttrici strategiche principali corrispondono, approssimativamente, agli assi che attraversano, rispettivamente, le repubbliche baltiche, in direzione Leningrado, la Belorussia, in direzione Minsk e, in prospettiva, Mosca, e l'Ucraina, con una manovra avvolgente in direzione Černovicy per poi puntare, probabilmente, verso Kiev ed il Dnepr.
    Il GRU ha identificato tre Gruppi di Armate distinti, a cui sono state affidate le operazioni lungo le direttrici di cui sopra: lo Heeresgruppe Nord, lo Heeresgruppe Mitte e lo Heeresgruppe Süd. Per il momento la situazione è calma sui confini rumeno e finlandese.

    T1_01.jpg T1_03.jpg T1_02.jpg

    23.06.1941
    Viene costituito un Comando generale delle forze armate dell'URSS (Stavka glavnovo komandovanija vooružennych sil SSSR). In accordo ai correnti piani di mobilitazione e di difesa, i Distretti militari speciali del Baltico (PribOVO), occidentale (ZOVO), e di Kiev (KOVO) direttamente interessati dalle operazioni nemiche, sono trasformati, rispettivamente nei Fronti nordoccidentale (Severo-Zapadnyj Front, SZF), occidentale (Zapadnyj Front - ZF) e sudoccidentale (Jugo-Zapadnyj Front. JuZF). Cautelativamente, anche i Distretti militari di Leningrado (LVO) e di Odessa (OdVO) vengono convertiti a Fronti, rispettivamente settentrionale (Severnyj Front, SF) e meridionale (Južnyj Front, JuF). Rimangono con la loro struttura precedente, i Distretti militari di Mosca (MVO) di Orël (OrVO), del Volga (PriVO), di Char'kov (ChVO), degli Urali (UrVO), del Nordcaucaso (SKVO) e del Transcaucaso (ZakVO).

    T1_04.jpg

    Giungono le prime informazioni sugli esiti dei combattimenti alla frontiera. La VVS RKKA ha subito pesantissime perdite nei bombardamenti a sorpresa nelle prime ore di luce del 22 giugno. Stime parziali danno un totale di più di 3000 velivoli distrutti al suolo, in maggior parte caccia I-15 ed I-16. Le perdite tedesche dovute alla contraerea ed alla determinata reazione delle nostre forze aeree sono stimate un paio di centinaia di aerei.

    24.06.1941
    Nonostante l'eroica resistenza offerta dalle coraggiose truppe dell'Armata Rossa, la sorpresa strategica conseguita dagli invasori fascisti e la loro superiorità numerica stanno facendo sentire il loro peso. Nelle Repubbliche baltiche ed in Belorussia, le punte motocorazzate tedesche sono penetrate in profondità ed hanno accerchiato e tagliato fuori dai collegamenti con le retrovie numerose armate del primo scaglione strategico dei Fronti nordoccidentale ed occidentale. A sud delle paludi del Pripjat' la situazione è leggermente migliore, anche per il fatto che, prevedendo il compagno Stalin il massimo sforzo tedesco in caso di guerra in questo settore, il KOVO è stato debitamente rinforzato e dotato di una componente meccanizzata di tutto rispetto. Qui, l'accerchiamento di numerosi reparti del Fronte sudoccidentale, nella zona da L'vov a Černovicy, è stato rotto dalle vigorose contromosse di numerose unità. Purtroppo questi contrattacchi non sono riusciti a concretizzarsi in una vera e propria controffensiva. La disorganizzazione e l'enorme velocità delle punte corazzate tedesche hanno reso impossibile eseguire gli ordini del comandante di fronte, Kirponos, richiedenti la concentrazione e l'azione comune dei corpi meccanizzati del secondo scaglione operativo. Tali grandi unità corazzate, invece, si trovano adesso a lottare per la loro mera sopravvivenza. Nonostante alcuni casi di resistenza eroica (per due giorni consecutivi le truppe della 9.UR hanno tenuto testa alle preponderanti orde fasciste), la violenza delle azioni nemiche ha costretto al ripiegamento numerose unità e si segnalano perfino casi di panico.

    T1_05.jpg

    25.06.1941
    Riga è caduta! Dopo aspri combattimenti la città baltica è in mano delle truppe tedesche che hanno anche iniziato ad attraversare in forze la Dvina, più a sud. In questa situazione caotica, le unità del Fronte nordoccidentale che sono sfuggite alla sacca, si attestano in difesa della linea Parnu-Pskov-Ostrov con la 8, 11 e 27 armata (la seconda rinforzata dal 1MK e dal 41SK provenienti, rispettivamente, dal SF e dal MVO, e la terza, rinforzata dal 21MK). Il 5VDK si dispiega per rallentare l'allargamento della testa di ponte tedesca sulla Dvina. Le unità rimaste circondate ad ovest di Riga tenteranno di rompere l'accerchiamento.

    T1_07.jpg

    Il Fronte occidentale è nel caos. Pavlov ha spostato il suo quartier generale verso est per più di 100km abbandonando Minsk. Alle porte della capitale belorussa, difesa dalle truppe del 44SK, sono già presenti almeno due divisioni Panzer. La terza e decima armata sono completamente circondate e si stanno raggruppando per tentare una sortita in direzione sud-est, nella speranza di rompere l'accerchiamento. Rimane solo la tredicesima armata, di tutto il Fronte occidentale, ad opporsi ad un'ulteriore avanzata ad est degli invasori fascisti: in prima linea sono schierati il 44SK ed il 2SK, in riserva è il 20MK. Il 4MK è in riserva lungo la Berezina.

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    Viene revocato l'originale divieto di Stalin di effettuare operazioni aeree nello spazio aereo rumeno. I nostri servizi segreti danno per certa l'entrata in guerra della Romania al fianco della Germania nelle prossime ore. Si segnalano già movimenti alla frontiera nelle zone predisposte per il passaggio del Bug. Al fine di dare un segnale forte agli opportunisti di Bucarest, affinché non pensino che la creazione di una "Grande Romania" sia cosa già fatta e priva di seri rischi, si è deciso di eseguire una serie di offensive aeree in profondità volte a colpire i centri produttivi e le infrastruttre logistiche della Romania. Diversi reggimenti della DA vengono inviati a bombardare i campi petroliferi e le raffinerie di Ploești.

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  2. cohimbra

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    Uh oh, belle immagini. AAR sottoscritto.
     
  3. Invernomuto

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    Ci sono anch'io :)
     
  4. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    veramente interessante, sottoscrivo
     
  5. Amadeus

    Amadeus

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    TURNO 2

    26.06.1941
    Cremlino, ore 15:00: incontro tra Stalin ed il capo di stato maggiore Georgij Žukov.
    Stalin è preoccupato per la situazione in Belorussia, il collasso del Fronte occidentale e la rapida avanzata verso est della Wehrmacht minacciano il cuore stesso dello stato sovietico: Mosca. Stalin chiede al capo di stato maggiore che cosa bisogna fare. Žukov non perde la calma e dichiara che ha bisogno di quaranta minuti per elaborare una soluzione.
    Dopo poco più di una mezz'ora, che sembra un'eternità, ecco il piano di Žukov: proteggere il "ponte" naturale tra la Dvina ed il Dnepr, che, via Smolensk, porta in direzione Mosca, mediante due cinture difensive appoggiate ad ostacoli naturali. La prima cintura, più ad ovest, da Polock a Mozyr, passando per Vitebsk ed Orša. La seconda cintura, più, ad est, dal lago Seliger alle propaggini orientali delle paludi del Pripjat', passando per Smolensk e Roslavl'.

    Queste linee difensive saranno formate dalle superstiti truppe del Fronte occidentale sopravvissute agli scontri in Belorussia occidentale, dalle armate di riserva che, all'inizio delle ostilità, costituivano il secondo scaglione strategico e dalle nuove armate in via di formazione ed equipaggiamento. Più in dettaglio, la prima linea difensiva sarà così composta e disposta: 22 armata Idrica-Polock, 19 armata (rinforzata dal 23MK) Vitebsk, 20 armata (rinforzata dal 5MK e dal 7MK) Vitebsk-Orša, 13 armata (rinforzata dal 20MK e dal 4VDK) Orša-Rogačev, 21 armata (rinforzata da 67SK, 25MK) Rogačev-Rečica. La seconda linea difensiva, in attesa della mobilitazione di ulteriori armate, viene occupata dalla 16 armata (a Smolensk, proveniente dall'Ucraina) e dalla 4 armata, già impegnata negli scontri in Belorussia, che ripiega in secondo scaglione.

    27.06.41
    Nonostante le punte corazzate dello Heeresgruppe Süd abbiano circondato gran parte delle armate del Fronte sudoccidentale in sacche multiple ad ovest di Vinnica, 1l 16MK ed il 24MK con l'appoggio di alcune divisioni di fucilieri, dopo ripetuti ed eroici attacchi riescono ad aprire dei varchi tra le unità accerchianti, tedesche e rumene, nei pressi di Letičev e Novoselica.

    T2_01.jpg

    Per rispondere all'incombente minaccia alle città di Leningrado e Mosca, viene deciso di iniziare la formazione di divisioni di milizia popolare utilizzando volontari, studenti, operai ed iscritti al Partito nelle suddette città. Vengono mobilitati, inoltre, contingenti di civili per assistere nella costruzione di fortificazioni campali e nella difesa civile.

    28.06.41
    Una puntata offensiva della 36TD riesce ad aprire un corridoio per rifornire le divisioni del 44SK e del 2SK nella sacca di Minsk. Le unità mobili tedesche hanno aggirato le difese sovietiche in zona per mantenere la pressione in direzione est verso Smolensk e Mogilëv.

    T2_02.jpg

    29.06.41
    A settentrione, le armate del Fronte nordoccidentale (11A, 27A)si dispongono in difesa della linea Pskov-Idrica. Alcuni elementi, che rischiavano di essere tagliati fuori dalle unità del LVII. Armeekorps, tentano di minacciare le linee di collegamento delle divisioni mobili nemiche con le loro immediate retrovie. L'ottava armata, in Lettonia, è stata praticamente annientata dall'avanzata tedesca e le poche truppe rimanenti ripiegano per riorganizzarsi.
    Più a nord, si inizia la fortificazione della zona paludosa tra il lago dei Ciudi ed il lago di Pskov.

    T2_03.jpg

    1.07.41
    La prima linea di difesa prevista dal piano Žukov è schierata in posizione. A nord è collegata alla 27A del Fronte nordoccidentale, a sud è ancorata alle paludi del Pripjat'.

    T2_04.jpg

    In Ucraina, il Fronte sudoccidentale ha solo corpi d'armata indipendenti per interporsi tra le truppe motocorazzate dell'Asse e Kiev. Vengono approntate delle difese improvvisate su linee multiple lungo l'asse Rovno-Vinnica. Più a sud, il Fronte Sud si schiera sul Dnestr' pronto ad impedire un'avanzata degli invasori verso Odessa e Nikolaev.

    T2_05.jpg

    Il Consiglio per l'evacuazione delle industrie minacciate dall'avanzata tedesca, insediatosi il 24 giugno, ha stilato un elenco di priorità per il trasferimento ad est di uomini macchinari e materiali. La situazione rimane critica per la scarsità di treni disponibili per l'attuazione del suddetto piano: finora tutto il materiale rotabile disponibile è assorbito dal trasferimento delle riserve verso il fronte.
     
  6. Invernomuto

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    Bella mossa a nord, gli farai perdere almeno un turno...

    Ciao.
     
  7. Amadeus

    Amadeus

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    Be'... non saprei, la sensazione di totale e devastante impotenza è sempre la stessa di tutti gli inizi di Barbarossa in WitE, quindi non mi aspetto moltissimo. Se poi le cose dovessero andar male, posso sempre dare la colpa a Žukov... in fondo il piano è il suo non il mio (e non sto scherzando!).

    Ad ogni modo, pur mantenendo tutte le critiche più volte mosse a WitE anche su questo forum, mi sono convinto ad imbarcarmi in questa campagna perché voglio vedere se una qualche forma di difesa avanzata è possibile, almeno dal punto di vista strategico (operativamente non se ne parla, anche per le peculiarità del motore di gioco). E anche se dovessi fallire nell'impresa, nel complesso trovo WitE un gioco comunque divertente!
     
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  8. Amadeus

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    TURNO 3

    3.07.41
    Le unità di milizia formate nella zona di Leningrado sono state messe a disposizione del Gruppo Operativo Luga (Lužkaja operativnaja gruppa), una formazione che avrà il compito di proteggere gli accessi meridionali alla città, fortificando una linea difensiva lungo il fiume Luga. La penetrazione di unità corazzate tedesche in prossimità di Pskov ha, infatti, reso necessario un rafforzamento dello schieramento sud del Fronte settentrionale, il cui grosso (ventitreesima e settima armata) è attualmente impegnato a contenere una probabile ed imminente offensiva finlandese.

    4.07.41
    Il maresciallo dell'Unione Sovietica Semën Konstantinovič Timošenko è posto al comando del Fronte ocidentale, dopo la destituzione del generale Pavlov ed il suo arresto sotto l'accusa di aver fallito l'esecuzione del suo compito (il Fronte occidentale è l'unico ad aver già perso il grosso delle sue forze iniziali negli scontri di fine giugno in Belorussia).
    La situazione è relativamente tranquilla nel settore centrale del fronte.

    6.07.41
    A causa dello sfondamento da parte degli invasori fascisti della linea difensiva sulla Velikaja, a sud di Pskov, l'undicesima e ventisettesima armata iniziano un lento ripiegamento ad est mentre l'ottava armata (sempre del Fronte nordoccidentale), rinforzata da alcune divisioni della riserva strategica, si interpone tra le punte corazzate tedesche e le immediate retrovie del Fronte.

    In Ucraina la situazione si fa critica. Nonostante le truppe circondate a nord ed a ovest di Vinnica siano riuscite ad aprirsi un varco con l'aiuto delle divisioni del 9 MK, le armate (6, 12, 26) del Fronte sudoccidentale in ucraina occidentale non sono riuscite a rompere l'accerchiamento e rimangono circondate decine di chilometri ad ovest dalla linea del fronte.

    A causa del rapido avanzamento delle unità tedesche nel nord dell'Ucraina, le unità della nona armata (fronte Meridionale) ripiegano dal Dnestr verso il Bug meridionale, nel tentativo di non finire accerchiate da nordest.
    La diciottesima armata, di nuova formazione, inizia a disporsi a difesa delle rive del Dnepr a sud di Kiev.

    9.07.41
    Dopo aspri combattimenti è caduta la città di Mogilëv, difesa dagli eroici paracadutisti della 214 brigata, che sono comunque riusciti a far pagare un prezzo salato agli assalitori della 7.PzD e della 14.ID (mot.) prima di ripiegare ad est del Dnepr. Probabilmente la conquista della città prelude ad una rinnovata puntata offensiva nel settore centrale che punti allo sfondamento nel settore della quarta e tredicesima armata, attualmente più debole rispetto allo schieramento a difesa del "ponte di terra" in direzione Smolensk.

    T3_01.jpg
     
  9. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Che non sia un capolavoro che giocheremo fra 15 anni è assodato. Ma è un dato di fatto che il gioco definitivo sul fronte orientale non c'é, altri giochi mi hanno preso ancora di meno di WITE (e DC:CB è stato una mezza delusione)...
    In WITE le partite sono veloci e devi concentrarti più sulla strategia di lungo termine che sull'immediato (siamo al limite con uno strategico a mio avviso).
    Vedere crescere e strutturare l'Armata Rossa sulla base dei propri gusti è una buona parte del divertimento.
    Non riesco a comprendere il perché precludere/fortemente limitare questa possibilità al giocatore dell'Asse...

    Ciao.
     
  10. Amadeus

    Amadeus

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    @Invernomuto
    Sfondi una porta aperta: anche secondo me siamo al limite con uno strategico, ma dall'altro lato!
    A livello operativo il gioco ha poco senso. Come ho detto prima, sto giocando questa partita per vedere se, almeno da un punto di strategico, si riesce ad avere un feeling di storicità.
     
  11. Amadeus

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    TURNO 4

    10.07.41
    Dopo giorni di schermaglie al confine, la Finlandia ha lanciato un'offensiva in Carelia, presumibilmente tesa alla conquista dei territori vicini al lago Ladoga ed a minacciare da nord la città di Leningrado. La ventitreesima e settima armata stanno offrendo una strenua resistenza che ha, finora, limitato l'estensione dell'avanzata finnica.
    Le truppe di stanza nella base navale di Hanko, dopo aver minato le installazioni delle difese portuali, hanno evacuato la penisola via nave, rientrando a Kronštadt.
    T4_01.jpg

    11.07.41
    Inizia la riduzione delle sacche in Ucraina occidentale. Rimangono ancora diverse divisioni sovietiche accerchiate che continuano a contendere agli invasori fascisti ogni palmo del patrio suolo ma è chiaro che questa resistenza, senza rifornimenti, non potrà durare per parecchi giorni.
    T4_02.jpg

    12.07.41
    Con una maggiore disponibilità di trasporti ferroviari inizia l'evacuazione ad est delle industrie minacciate dall'avanzata tedesca. A Leningrado l'intera fabbrica N°100, che produce i carri pesanti KV, viene rilocata a Čeljabinsk ed integrata nel nuovo complesso che è stato ribattezzato Tankograd. Si prevede che possa rientrare in funzione a pieno ritmo a novembre.

    13.07.41
    L'atteso assalto oltre il Dnepr, nelle vicinanze di Mogilëv si è concretizzato. Alcune divisioni dello HG Mitte hanno sfondato le difese tenute dalle unità della quarta armata. Le punte avanzate tedesche, costituite da reggimenti della 20 ID (mot.) sono state rapidamente contrattaccate e ricacciate indietro dalle divisioni del 5MK, al comando del general maggiore delle truppe carriste Il'ja Prokof'evič Alekseenko, che ha ricevuto l'Ordine di Lenin per questa valorosa azione.
    T4_03.jpg

    14.07.41
    Minsk è caduta. La 64SD e la 108SD, unitamente alle altre unità del Fronte occidentale rimaste accerchiate ad ovest della linea a difesa di Smolensk, sono state eliminate dopo giorni di aspri combattimenti.

    15.07.41
    I panzer del LVII. Armeekorps e del XXXIX. Armeekorps sfondano le linee difensive a sud di Pskov minacciando di puntare sia verso Leningrado sia verso Velikie Luki. Una decina di divisioni della riserva strategica vengono inviate per aiutare le armate del Fronte nordoccidentale a ricostituire delle linee difensive che evitno o ritardino le suddette possibili avanzate.
    T4_04.jpg

    16.07.41
    Dopo giorni di continue avanzate, condotte senza grandi preoccupazioni per la sicurezza dei fianchi o il desiderio di tenere il passo con le truppe appiedate, i tedeschi passano in forze il Dnepr a sud di Kiev e conquistano i sobborghi orientali della città con una manovra aggirante. Le truppe ancora in buon ordine del Fronte sudoccidentale hanno abbandonato le posizioni a nordovest della capitale ucraina e si sono ridispiegate a difesa degli approcci a Černigov ed a Char'kov.
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  12. Amadeus

    Amadeus

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    TURNO 5

    17.07.41
    Durante un contrattacco, viene catturato dai tedeschi Jakov Iosifovič Džugašvili, tenente di artiglieria nella 14 TD.
    T5_00.jpg

    18.07.41
    In Carelia prosegue l'avanzata delle truppe finniche, contrastata dalle azioni della 23 a 7 armata. Il terreno boscoso e l'azione dilazionatoria delle truppe sovietiche permettono ai bianchi di avanzare solo poche decine di chilometri.

    19.07.41
    Continua la penetrazione delle punte corazzate del Panzergruppe 1 (oramai appoggiate anche da divisioni di fanteria appiedata dello Heeresgruppe Nord) in direzione Leningrado. La 12.Panzerdivision è a poco più di 50km da Novgorod.
    T5_02.jpg


    22.07.41
    Per arginare la situazione a nord, il Fronte nordoccidentale ridispone l'unidicesima armata a difendere la zona di Novgorod e la ventisettesima e l'ottava armata ad evitare un aggiramento da est del lago Ilmen. A rinforzare il settore viene trasferito via treno anche il 5° corpo paracadutisti.
    T5_03.jpg

    23.07.41
    Riunione d'urgenza al Cremlino per decidere come rispondere alla continua situazione di crisi dei Fronti occidentale e sudoccidentale di nuovo oggetto di ripetuti sfondamenti da parte delle forze tedesche, sfondamenti che rischiano di concludersi in un ulteriore accerchiamento, reminiscente delle disastrose sacche verificatesi ad inizio guerra negli scontri di fronitera.

    Presenti: Iosif Stalin, comandante in capo, Georgij Žukov, capo di stato maggiore, Lev Mechlis, capo della direzione politica dell'Armata Rossa, Vjačeslav Molotov, ministro degli esteri, ed altri membri della Stavka.

    Žukov inizia l'esposizione della situazione di fronte ad una mappa e spiega come intende muovere le armate nella zona e come rinforzarle. Stalin chiede dove pensa di trovare le divisioni necessarie e Žukov ribatte che in un paio di settimane è possibile trasferire otto divisioni equipaggiate ed a pieni organici da oriente, a difesa della zona di Mosca. Mechlis interrompe sarcasticamente chiedendo a Žukov se intende abbandonare l'estremo oriente sovietico ai giapponesi ma il suo intervento viene ignorato.
    Žukov va avanti ed indica la necessità di una ampia ritirata strategica nel settore centro-meridionale del fronte, per evitare che le forze corazzate tedesche, convergendo da nord e da sud, riescano ad ottenere una nuova, enorme disastrosa sacca che comprometta definitivamente la capacità di azione del Fronte sudoccidentale.

    Stalin interviene con gli occhi sgranati: "Ritirarsi? E Kiev?" "Kiev dev'essere abbandonata." replica Žukov.
    Silenzio.
    Il capo di stato maggiore tenta di mantenere la calma e continua illustrando quali sono le zone in cui si potrebbero effettuare dei contrattacchi di alleggerimento ma Stalin non regge e sbotta urlando: "Che sono queste stupidaggini? Quali contrattacchi? L'esperienza ci ha mostrato chiaramente che le nostre truppe non sono in grado di contrattaccare! Come vi è venuta in mente una simile idiozia, che fa il paio con l'idea di abbandonare Kiev al nemico?"
    Žukov non sta lì a prendersi la scarica di improperi e a muso duro ribatte a Stalin: "Se voi pensate che io, come capo di stato maggiore, sono capace solo di vomitare stupidaggini, chiedo di essere esonerato dall'incarico ed essere inviato al fronte. Qui, evidentemente, sono di scarsa utilità per la Patria."
    Ancora silenzio.
    "Non vi inalberate così tanto, siamo sopravvissuti alla perdita di Lenin quindi ce la possiamo fare anche senza di voi!" replica ironico Stalin.
    "Io sono un militare e sono pronto ad eseguire qualsiasi ordine della Stavka, ma sono convinto che la mia analisi della situazione sia corretta e così la sto riportando." ribatte Žukov.
    Stalin sta ad ascoltare in silezio e poi, con tono più calmo, aggiunge: "Andate nel vostro ufficio, compagno Žukov, adesso qui parleremo della questione e vi faremo sapere."

    Dopo un'ora la decisione è presa: Žukov è esonerato dall'incarico di capo di stato maggiore, ruolo che sarà ripreso dal maresciallo Šapošnikov, ed assegnato al comando del Fronte della riserva (Reservnyj Front), di nuova formazione.
    Žukov vorrebbe congedarsi subito ma Stalin lo invita a prendere un tè. Un tè amaro per il generale, nonostante lo zucchero...
    T5_01.jpg
     
  13. cohimbra

    cohimbra Guest

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    Ha, ha, ha...il siparietto di zio Iosif è esilarante...povero Zukov che brutta fine, lo sanno
    anche nel pdl che non bisogna mai contraddire il comandante...
     
  14. supertramp

    supertramp

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    E' fighissimo questo AAR, bravo Amadeus!
     
  15. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Maxi insaccamento in vista a Kiev...
    Hai una riserva oppure i tedeschi hanno la strada spianata per Mosca?
     
  16. Amadeus

    Amadeus

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    Sono contento che ti sia piaciuto ma, invero, il merito non è mio. Di farina del mio sacco c'è poco. Ho praticamente copiato dalle memorie di Žukov, anche se nella realtà la riunione è avvenuta qualche giorno più tardi (come anche la cattura del figlio di Stalin Jakov). Invece l'incontro del 26 giugno è avvenuto proprio nella data in cui si è verificato anche nel gioco. Chiaramente più si va avanti e più divergono gli avvenimenti simulati rispetto a quelli reali...

    Grazie, ma sei troppo buono c'è di molto meglio anche su questo forum!

    Sì, una riserva c'è, ovviamente, ma siamo sempre sul filo del rasoio. Chiaramente la mia fissa per una difesa avanzata non è molto pagante in WitE ma non mi divertirei molto a fare altrimenti.
     
  17. Amadeus

    Amadeus

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    TURNO 6

    26.07.41
    I timori del generale Žukov sono divenuti realtà: con un'ampia manovra a tenaglia le punte corazzate tedesche hanno accerchiato completamente decine di divisioni del Fronte Sudoccidentale a nordest di Kiev. La situazione della direzione strategica sudoccidentale, già critica, si fa tragica.
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    28.07.41
    Il Fronte settentrionale e quello nordoccidentale si preparano a resistere alla rinnovata avanzata dei tedeschi verso nord. Dopo la caduta di Novgorod il rischio è che le divisioni mobili nemiche penetrino parallelamente al fiume Volchov nel tentativo di tagliare fuori Leningrado e gran parte delle truppe del Fronte settentrionale.
    T6_02.jpg

    29.07.41
    Situazione interlocutoria in Carelia. Le truppe finlandesi avanzano senza grossi sfondamenti. Le unità della 23 e 7 armata continuano nella loro opera di rallentamento.

    30.07.41
    Dopo giornate di confusione, le armate dei Fronti centromedirionale e meridionale riescono a ristabilire una linea di difesa, sfruttando alcune riserve fresche messe a disposizione dalla Stavka e cedendo la responsabilità per il settore di fronte nella zona di Brjansk alle forze del Distretto Militare di Orël.
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  18. Amadeus

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    TURNO 7

    01.08.41
    Nuove armate vengono poste sotto il controllo del Fronte della riserva (RF - Rezervnyj Front), comandato da Georgij Žukov. Si prevede di costruire una nuova linea di difesa lungo la direttrice Ržev-Vjazma-Brjansk. Nelle retrovie, continua la costruzione di fortificazioni in un "anello" di 50-100km di diametro, centrato su Mosca.
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    05.08.41
    Per minimizzare l'impatto negativo della scelta di non consentire al Fronte sudoccidentale di sganciarsi ed evitare l'accerchiamento, Stalin ha ordinato una serie di continui e massicci contrattacchi volti all'apertura della sacca sul fiume Snov. Gli attacchi si sono concentrati su quello che, dai rapporti della ricognizione aerea, era ritenuto l'anello più debole dello schieramento fascista, ossia la zona di fronte tenuta dalla Brigata Mobile slovacca.
    Disgraziatamente, i reiterati attacchi, da entrambi i lati della sacca, non sono riusciti ad aprire alcun varco.
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  19. Amadeus

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    TURNO 8

    10.08.41
    L'avanzata degli invasori fascisti riprende vigore. A nord, le divisioni corazzate del LVII Armeekorps, pur combattendo in un terreno paludoso e boscoso, non favorevole alle rapide avanzate motorizzate, riescono ad aprirsi un varco fino al mare. Leningrado e le truppe del Fronte settentrionale sono tagliate fuori da est e la loro precaria situazione logtistica rimane appesa al tenue filo dei rifornimenti attraverso il lago Ladoga.
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    Più a sud, le truppe dell'Heeresgruppe Mitte con una manovra a tenaglia hanno accerchiato Smolensk e gran parte della 16 e 20 armata (quest'ultima comandata da K. K. Rokossovskij). Le migliori truppe del Fronte occidentale si ritrovano ora in una sacca potenzialmente esiziale.
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    11.08.41
    Due divisioni della 34 armata, facente parte del Fronte di riserva, sotto il brillante comando del generale Georgij Žukov, riescono a respingere la 20.ID (mot.) del XXXIX Armeekorps ed a rompere l'accerchiamento della 16 e 20 armata!
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    13.08.41
    Le truppe dei Fronti settentrionale e nordoccidentale si muovono per impedire l'ulteriore penetrazione a nord delle truppe tedesche e la possibile caduta di Leningrado. La località portuale di Svirica, sul fiume Svir, dev'essere tenuta a tutti i costi. Inizia la costruzione di fortificazioni sul fiume Sjas. Nottetempo, viene eseguita un'operazione aviotrasportata in cui la 214 brigata è lanciata sulle retrovie della 12.Panzerdivision nel tentativo di rallentare l'avanzata tedesca e favorire la conquista di una testa di ponte ad est del Volchov.
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  20. Amadeus

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    TURNO 9

    20.08.41
    Situazione relativamente statica su tutto il fronte. A nord truppe della 23 armata riescono a conquistare una testa di ponte ad est del fiume Volchov.
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    22.08.41
    Inaspettatamente, dopo aver offerto una valente resistenza nelle settimane precedenti, cade Odessa, assediata dalle truppe rumene. Inizialmente le aspettative del comando sovietico erano rosee ma, i prolungati combattimenti e la sistematica azione demolitrice dell'incontrastata aviazione dell'Asse hanno distrutto il 98% delle strutture portuali rendendo impossibile alla Flotta del Mar Nero rifornire gli assediati.
     

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