LA FRANCIA RIVOLUZIONARIA SFIDA ALL' EUROPA DELLE MONARCHIE ANTEFATTO La presa della Bastiglia e la Convenzione: 1789 - 1792 Quando quel 14 luglio dell' anno 1789 il popolo di Parigi, armi alla mano, insorse contro la monarchia francese assaltando la Bastiglia, fantomatica e terribile prigione piena di criminali e di prigionieri politici, nessuno si rese conto che la storia di Francia non sarebbe mai più stata la stessa. Luigi XVI, pronipote del Re Sole, al potere dal 1774 riuscì a salvare testa e trono concedendo nel 1790 la costituzione e instaurando la monarchia costituzionale. I monarchici non furono entusiasti del compromesso ma la debolezza generale causata dalla miseria impedì loro di rovesciare il governo rivoluzionario e restituire il potere assoluto al sovrano Borbone, mentre i repubblicani, altrettanto scontenti, si sfogarono attaccando i palazzi nobiliari chiedendo la testa di conti, duchi e nobili in genere. La situazione nel regno era incerta e lo stato di confusione che regnava in Francia preoccupò enormemente i potenti vicini, austriaci, inglesi, prussiani, spagnoli e molti dei piccoli ducati e regni tedeschi. Il timore di un contagio della rivoluzione nei loro domini indusse, nel 1791, l' Austria ad accordarsi con la Prussia, l' Hannover, il Baden, il Wurtemberg, l' Assia e Treviri e creare un sistema di alleanza difensiva antifrancese e antirivoluzionario. La minaccia di invasione pronunciata dall' ambasciatore austriaco, costrinse il governo ad adottare misure severe per portare la stabilità nel regno e convincere le potenze vicine a desistere dal loro obbiettivo unico: restaurare la monarchia assoluta in Francia. Ma ogni tentativo fu vano e la Convezione, questo il nome che il governo rivoluzionario si era dato nel 1790, si trovò presto sottomessa alle frange di estremisti repubblicani che seminarono ancora più caos massacrando nobili, preti e persino civili. Gli Alleati, come si facevano chiamare le potenze antifrancesi, capirono che la situazione stava degenerando e decisero di passare dalle parole ai fatti. Il 10 aprile 1792 gli ambasciatori dei paesi alleati furono fatti tornare a casa e il 20 aprile l' Austria, a nome degli alleati, dichiarò guerra alla Francia rivoluzionaria. Era la I° coalizione. La presa della Bastiglia Le frange estremiste mettono in minoranza la Convenzione CAPITOLO I Guerra della prima coalizione, fine del regno e nascita della repubblica: 1792 - 1796 Al momento della dichiarazione di guerra da parte degli alleati, la Francia disponeva di un esercito considerevole ( 4 armate + un corpo di 4000 volontari ) per un totale di circa 150.000 uomini, schierati dal Reno alla Manica. La Francia rivoluzionaria alo scoppio delle ostilità e disposizione delle armate francesi L' obbiettivo primario era, innanzitutto, fermare ogni tentativo di invasione dei coalizzati e fu quindi deciso di passare all' offensiva per primi. Due armate furono incaricate di penetrare nelle Fiandre Austriache, sbaragliare le truppe nemiche della zona e occupare quando prima Bruxelles e Anversa. Alla terza armata fu dato ordine di invadere l' arcivescovado di Treviri e occuparne la capitale prima di marciare sull' Assia e l' Hannover e la Prussia. Alla quarta infine fu affidato il compito di attaccare il Baden, il Wurtemberg e, conquistando la Brisgovia, bloccare la principale via d' invasione austriaca proveniente dal Tirolo. Le manovre dei francesi Nonostante le manovre nemiche rallentassero molto quelle francesi, le truppe rivoluzionarie riuscirono entro due mesi ad invadere le Fiandre, Treviri e il Baden, seminando morte e distruzione ovunque passassero. Le vittorie si susseguivano una dopo l' altra e il numero di perdite era sempre nettamente inferiore a quello dei nemici. Entro l' estate la Coalizione aveva già perduto quasi 15.000 uomini contro i nemmeno 4.000 francesi. In dicembre Bruxelles era già assediata e Anversa stava per esserlo. Ai primi di gennaio del 1793 ( anno IV della rivoluzione ) Coblenza fu circondata dalla terza armata francese mentre la quarta stava avanzando minacciosa oltre il Baden puntando direttamente su Ulma, luogo di ritrovo degli austro-prussiani. La battaglia fu combattuta il 5 febbraio e i francesi persero 2.500 uomini infliggendo ai nemici un totale di 12.000 morti e feriti. Il 25 febbraio la capitale del Baden era assediata.Nel frattempo, spazzato via il piccolo esercito austriaco posto a difesa delle Fiandre ma non conquistata ne Bruxelles ne Anversa, le due armate francesi nella regione furono spostate una verso l' Assia ( attraversando il Berg bavarese ) e l' altra in Brisgovia. In questo modo si impediva veramente ogni tentativo di invasione austriaca dal Reno. Le posizioni francesi a maggio 1793 I coalizzati, traumatizzati ma non domi, tentarono innumerevoli volte di penetrare in Francia e puntare su Parigi, ma ogni volta i loro eserciti finivano massacrati e spazzati via dai rivoluzionari. Il 15 giugno la capitale del Baden fu conquistata e la settimana successiva, il 21 giugno, il piccolo ducato veniva annesso alla Francia. Dopo la caduta del Baden e l' invasione del Wurtemberg, la situazione militare dei francesi migliorava decisamente mentre quella dei coalizzati si faceva preoccupante. Quando poi il Wurtemberg, perduta la sua capitale il giorno dell' Immacolata del 1793, firmò la pace separata con la Francia il 13 dicembre, fu evidente a tutti che ora i rivoluzionari avevano la strada aperta per l' invasione del Tirolo. Invasione che ebbe inizio il 2 febbraio 1794 dopo che la Brisgovia fu occupata. L' 8 febbraio l' Assia firmò la pace separata cedendo alla Francia la sua regione più occidentale, mentre l' arcivescovo di Treviri si sottomise alla Francia come vassallo. Ora i francesi, riunite le 2 armate a sud e quelle a nord passarono alla seconda fase, cioè l' invasione diretta dei domini austriaci e prussiani. Nel giro di pochi mesi, tra febbraio e luglio, le due armate francesi a sud occuparono Tirolo, Stiria, Carinzia e Steiermark, arrivando a minacciare Vienna il 5 luglio. A nord invece i francesi preferirono tornare indietro, verso le Fiandre, dopo aver saputo che nella regione si era costituita una piccola armata di 6.000 austriaci pronta ad attaccare la Francia da nord. Le marce dei francesi nella primavera-estate del 1794 La notizia della capitale assediata costrinse il piccolo esercito austriaco in Belgio a rinunciare all' attacco e a prepararsi al arrivo imminente delle due armate provenienti dal Lussemburgo. Nel frattempo gli austriaci avevano iniziato trattative di pace e l' 8 luglio fu firmato il trattato di Hofburg, con il quale la Francia acquistava dagli austriaci la Brisgovia e il Lussemburgo, otteneva l' indipendenza di Milano e Mantova e sopratutto riceveva un compenso di 100.000 pezzi d' argento come pagamento di guerra. Hannover e Prussia si limitarono invece a firmare la pace bianca. Non fu però il re a firmare la pace, perchè era stato deposto e ucciso poche settimane prima ( il 15 giugno ) dalla fronda repubblicana che ormai aveva in mano la Convenzione. Al suo posto fu nominato console Michel d' Usson e fu lui a firmare la pace con la coalizione. La Francia rivoluzionaria aveva ottenuto la sua prima vittoria bellica e l' Europa fu costretta ad assistere al trionfo della nuova repubblica sulle monarchie secolari. La Francia subito dopo la Pace di Hofburg ( 8 luglio 1794 )
CAPITOLO II I primi consoli della repubblica, la Francia attacca: 1796 - 1804 Il 20 aprile 1796 Michel d' Usson, primo console della repubblica rivoluzionaria francese, lasciò la carica per raggiunti limiti d' età. Al suo posto fu eletto Jean Baptiste de Coulons, un abile stratega molto amato dai soldati. Il suo primo obbiettivo fu quello di riportare l' esercito alla sua massima forza e sopratutto ristabilire l' ordine nella repubblica, dopo i danni riportati durante la guerra della prima coalizione. Nel 1795 l' esercito francese contava 149.000 uomini, superiore addirittura a quello russo e molto più numeroso di quelli austriaco, prussiano e inglese. Le forze armate francesi nel 1795 Nel corso del 1796 l' esercito fu portato a 155.000 uomini e ogni armata fu rinforzata con cannoni da campo e d' assedio e dei necessari addetti, rendendo quindi molto più potenti le forze armate rivoluzionarie. Conclusa la fase di stabilizzazione, il console de Coulons cominciò a preparare i piani per la prima guerra di aggressione della repubblica. L' Italia sembrava il campo di prova più abbordabile ma il sistema di alleanze rendeva difficile individuare un nemico privo di alleati potenti. La repubblica di Venezia, antica di 14 secoli, aveva stretto un patto di alleanza con il re di Sardegna e il granducato di Toscana, il cui sovrano manteneva anche il titolo imperiale. Considerando che il re di Sardegna, il principale obbiettivo dei francesi, era alleato anche con la Spagna e l' Austria, fu deciso di attaccare Venezia in modo da poter ottenere conquiste dai Savoia. Il 7 agosto gli ambasciatori francesi a Torino, Venezia e Firenze furono fatti tornare in patria e subito dopo la loro partenza fu dichiarata guerra. Gli schieramenti della guerra della piccola coalizione Accanto ai francesi scesero in campo tutti i suoi alleati ( Milano, Mantova e Olanda ) e fu lo stesso console a progettare le manovre degli alleati. Due armate francesi avrebbero invaso l' Italia: la prima aveva il compito di attaccare e occupare la Savoia, Torino e Nizza, la seconda invece avrebbe attaccato Venezia passando attraverso i Grigioni. Doveva prendere Brescia, Verona, Venezia e poi, attraverso il ducato di Mantova e quello di Modena, attaccare la Toscana. Prima Pisa, poi Firenze e infine Siena. I milanesi si sarebbero uniti all' assedio di Torino mentre i mantovani avrebbero assistito la seconda armata in Veneto. Gli olandesi decisero di inviare un contingente di 3.000 uomini cui fu affidato il compito di attaccare il Friuli. Le manovre francesi nella guerra in Italia Tutto andò secondo i piani previsti. La sproporzione delle forze in campo permise ai francesi di occupare Chambery e la Savoia entro l' anno e piombare su Torino già ai primi di febbraio del 1798. La seconda armata fu altrettanto veloce e spietata. Brescia cadde il 3 ottobre, Verona il 12 dicembre e Venezia si arrese il 5 febbraio 1798. I mantovani però, sconfitti sul campo dai veneto-toscani, furono costretti a sottomettersi ai veneziani che ne fecero loro vassalli. Gli alleati ( Milano e Olanda ) a quel punto si assunsero il compito di guardare le spalle ai potenti francesi mentre la seconda armata varcava gli appennini in marzo e il 5 aprile prendeva Pisa. Firenze resistette fino al 23 maggio e Siena cadde il 2 luglio. Per 3 settimane i francesi vagarono per tutto il nord Italia dando la caccia ai pochi resti degli eserciti coalizzati e il 27 luglio 1798 fu infine firmato il trattato di Milano, con il quale la Francia acquistava la Savoia, Venezia liberava dal vassallaggio Mantova e tutte e tre le nazioni sconfitte pagavano 50.000 pezzi d' argento alla Francia in riparazione dei danni di guerra. Due anni più tardi, alle elezioni, de Coulons fu sostituito dal più diplomatico Edouard de Siorac, eletto il 22 aprile 1800. Il suo compito fu ovviamente quello di restaurare l' esercito, potenziarlo ulteriormente e riportare la stabilità nella repubblica. Nel 1803 l' esercito francese giunse a contare 168.000 uomini divisi in 6 armate, mentre le flotte, sparse in mezzo mondo, furono fatte tornare tutte in Francia, vennero potenziate con nuove navi e riunite in tre grosse flotte, una nella Manica, una nel Golfo di Biscaglia e una nel Mediterraneo. La Francia dopo la guerra della piccola coalizione ( 1797 - 1798 )
CAPITOLO III La guerra della seconda coalizione, l' Europa contro la Francia: 1804 - 1808 Il 22 aprile 1804 il console De Siorac lasciò la carica e al suo posto fu eletto il militare Jean Mathieu D' Entraigues. Da sei anni i rapporti tra la repubblica rivoluzionaria e le monarchie d' Europa erano più distesi e furono riammessi in Francia gli ambasciatori di Russia, Regno Unito, Prussia e Spagna. Ma l' avvento del governo militarista e belligerante di D' Entraigues minacciava la stabilità che da ormai un lustro regnava sull' Europa. La Svizzera, anch'essa repubblica ma legata da ottimi rapporti di vicinato con Austria e Venezia, temeva di essere aggredita così come gli arcivescovi di Treviri e di Colonia. Anche il re di Baviera si mostrò preoccupato dall' aggressiva politica francese e se fino a quel momento i bavaresi avevano sempre avuto buoni rapporti con la repubblica ( gli ambasciatori di Monaco erano stati gli unici a non essere cacciati dopo la fine della monarchia borbonica ) a partire dal 1804 i rapporti si fecero più tesi. Nella primavera del 1805 Austria, Prussia, Assia, Oldemburg, Sassonia, Inghilterra e Savoia crearono una nuova lega difensiva in funzione antifrancese e l' alleanza tra le nazioni fu firmata a Potsdam il 24 aprile. A metà maggio la notizia raggiunse Parigi e il console, che pure era un militarista convinto, si rese conto che se tutte le nazioni lo avessero attaccato assieme probabilmente la repubblica avrebbe cessato di esistere. Ma la fortuna sorrideva alla Francia e furono solo Austria, Prussia e Savoia a dichiararsi pronte ad attaccare la repubblica se questa avesse mostrato di voler aggredire una qualsiasi nazione confinante. In giugno il consiglio militare della repubblica stilò un piano bellico difensivo e uno offensivo. Il piano difensivo prevedeva il blocco di ogni via d' accesso alla Francia agli eserciti nemici e la preparazione di una serie di linee difensive su cui ritirare le truppe francesi in caso di sconfitta ai confini. Il piano offensivo invece era molto ambizioso e virtualmente sanguinoso. Le manovre della Lega Repubblicana progettate dal consiglio di guerra francese ( 19 giugno 1805 ) Il piano era il seguente: Le due armate nel nord, coadiuvate dalle truppe olandesi, dovevano invadere il Belgio austriaco cercando di occupare Bruxelles e Anversa prima di avanzare sull' Assia, occuparla e invadere poi la Prussia attraversando il neutrale Hannover. La seconda armata aveva anche il compito di invadere la Sassonia, prendere Dresda e Lipsia e poi attaccare Berlino da sud riunendosi con la prima armata. La terza armata, di stanza nel Delfinato, avrebbe attaccato il Piemonte, preso Torino e poi Nizza, prima di attraversare la Lombardia alleata, la repubblica di Venezia e penetrare in Stiria, Carinzia e puntare su Vienna da sud. La quarta armata doveva attraversare la neutrale Svizzera e puntare al Tirolo riunendosi con la quinta armata sopraggiungente dal Baden, e di li avanzare su Vienna. La sesta armata doveva, dai Pirenei, spostarsi nel Baden, attaccare l' enclave prussiana di Ashaffemburg e, passando attraverso la Franconia, invadere la Boemia e puntare su Vienna da nord riunendosi con le altre 3 armate. Gli alleati minori ( Milano, Mantova e Wurtemberg ) dovevano riunire le loro truppe in Tirolo e sbarrare il passo ad eventuali tentativi austriaci di attaccare alle spalle le armate francesi. Gli olandesi infine avevano il compito di coadiuvare i francesi nella conquista delle Fiandre austriache e contemporaneamente invadere e occupare l' Oldemburg. La flotta olandese doveva schierarsi nella manica e bloccare eventuali tentativi inglesi di sbarcare truppe in soccorso di Austriaci o Oldemburghiani o di sbarcare in Francia. Compito cui fu affidata una parte anche alla flotta francese nel nord. Il piano francese fu reso noto il 19 giugno e il giorno dopo, in risposta a ciò e ritenendo il gesto francese come minaccia, Austria, Prussia e Savoia dichiararono guerra alla Francia. Era la terza coalizione. Ancora una volta i francesi furono più rapidi e il piano difensivo fu subito reso inutile dalla vittoria delle armate del nord sugli austriaci a Breda il 24 giugno. Gli austriaci furono costretti ad evacuare la regione e si ritirarono verso la Prussia inseguiti dalla seconda armata francese. A sud intanto il Tirolo era divenuta la base avanzata degli alleati repubblicani e gli austriaci, sconfitti a Kufstein il 3 luglio decisero di ritirarsi verso Vienna. Il Piemonte, invaso e brutalmente saccheggiato, fu la prima vittima della furia repubblicana. I francesi presero Torino in agosto e Nizza il 2 ottobre. L' 11 ottobre fu firmata la pace tra Parigi e Torino e il regno di Sardegna fu strapazzato. Nizza fu ceduta alla repubblica, la Sardegna tornava indipendente ( e alleata con la Francia ) e il Piemonte diveniva vassallo della Francia. Nel corso dell' inverno 1805-06 i francesi presero Innsbruck, Ostenda, Salisburgo e Gent. I coalizzati subirono una serie stupefacente di tracolli e le perdite tra di loro furono altissime mentre i francesi subivano sempre pochissime perdite. Per altro rincalzate immediatamente. La guerra sembrava ormai vinta per la repubblica e i suoi alleati e le fulminee avanzate dei repubblicani terrorizzarono le altre firmatarie della lega difensiva. Queste decisero di intervenire e il 7 marzo 1806 Inghilterra, Assia, Oldemburg, Amburgo e Sassonia dichiararono guerra alla Francia e ai suoi alleati. A questo punto il piano offensivo francese potè essere realizzato appieno e fu subito messo in atto. Il 15 marzo i francesi, lasciati gli assedi di Anversa e Bruxelles agli olandesi, marciarono sull' Assia, la misero a ferro e fuoco e ne conquistarono la capitale il 6 settembre. Il 30 settembre i francesi invasero la Sassonia e la Prussia mentre a sud Vienna fu circondata il 3 ottobre da quattro armate francesi. Prussia e Austria erano alle corde e caduta Vienna il 4 febbraio 1807 si decisero a intavolare la pace separata con gli evidenti vincitori. Il 22 marzo 1807 fu firmata la pace di Hohemberg con la quale l' Austria cedette alla Francia la regione di Ostenda, rese indipendente l' Hainaut e pagò la sconvolgente somma di 150.000 pezzi d' oro in riparazione dei danni di guerra. La Prussia fu più fortunata: si limitò a pagare 50.000 fiorini d' oro. Pochi mesi dopo la guerra ebbe termine. L' Assia fu vassallizzata, la Sassonia dovette liberare dal proprio dominio alcuni territori e l' Inghilterra, che non era capofila dell' alleanza, ottene la pace bianca senza nemmeno aver tentato di attaccare la Francia. Oldemburg e Amburgo ne condivisero la sorte firmando la pace bianca. Il 20 aprile 1808 il console D' Entraigues, vincitore della più grande coalizione mai firmata contro la Francia dai tempi della guerra di Successione Spagnola, un secolo prima, lasciò la carica e fece eleggere al suo posto il fratello minore, Napoleone Achille D' Entraigues.
Ragazzi ma che diavolo succede? mi sballa tutta la pagina, non posso più inserire testi centrati, colorati, sottolineati ...... ma perchè continuate a cambiare?????