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Aar italia 1936

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da alberto90, 22 Marzo 2013.

  1. alberto90

    alberto90

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    L' ITALIA ALLA CONQUISTA DEL MONDO

    Flag_of_Italy_(1861-1946).svg.png

    CAPITOLO 1: Mostrare i denti -1936 - 1939


    PARTE 1: Il battesimo del fuoco - gennaio 1936 - febbraio 1937


    LA GUERRA D' ETIOPIA ( 15 gennaio - 20 aprile 1936


    Il governo italiano sapeva di dover agire in fretta. L' Etiopia non era una grande potenza e non avrebbe creato problemi all' esercito italiano, ma era necessario concludere la guerra contro gli etiopi quanto prima per potersi dedicare tranquillamente a questioni più importanti.
    Dopo aver rapidamente riformato i corpi del regio esercito, adeguatamente riposizionato le flotte da guerra e le squadre aeree, il governo italiano preparò quella che avrebbe dovuto essere la prima e ultima offensiva contro gli etiopi.
    Il 15 gennaio le 20 divisioni stanziate in Eritrea e in Somalia ricevettero l' ordine di avanzare.
    La tenaglia era composta da 16 divisioni in marcia dall' Eritrea e 4 dalla Somalia convergenti verso Adis Abeba.
    Gli Etiopi non opposero praticamente alcuna resistenza e nel giro di un mese gli italiani erano in possesso dell' intera Etiopia settentrionale e di alcuni lembi ai confini con la Somalia.
    Dopo sole tre battaglie ( 24 gennaio - 5 febbraio e 14 marzo ) lo sparuto esercito etiope non esisteva più. Adis Abeba fu presa dal corpo d' armata somalo alle prime luci dell' alba del 2 aprile 1936.
    Le ultime resistenze, arroccate nelle montagne ai confini con il Sudan, furono sbaragliate entro il 15 aprile.
    Cinque giorni dopo il governo etiope si arrese e l' Etiopia fu annessa dall' Italia.

    ATTACCO ALL' ALBANIA ( 15 - 28 maggio 1936 )


    Una volta sconfitta l' Etiopia, il governo italiano preparò l' invasione e la conquista dell' Albania, nazione minuscola e priva di esercito, garantita a suo tempo dall' Italia.
    Il compito dell' invasione fu affidato alla IV armata di stanza in Abruzzo, composta da 6 divisioni.
    A mezzanotte del 15 maggio la dichiarazione di guerra fu recapitata a Tirana e già 8 ore dopo le divisioni italiane erano sbarcate nell' Albania settentrionale.
    Il giorno dopo Tirana era già nelle mani italiane e dopo 10 giorni anche Valona era stata conquistata.
    L' Albania cessò di esistere come stato indipendente alle 6 del mattino del 28 maggio 1936.
    La campagna lampo era durata 13 giorni e gli italiani non avevano subito alcuna perdita.

    L'ATTACCO ALL' ARABIA SAUDITA ( 1 novembre 1936 - 27 febbraio 1937 )


    Dopo la fin troppo facile conquista dell' Albania il governo italiano si riunì per concordare le mosse successive.
    La maggioranza optava per un attacco lampo alla Grecia partendo dall' Albania mentre un ristretto gruppo di ministri era più propenso a sostenere un attacco contro l' Arabia Saudita, la cui indipendenza era garantita dalla Gran Bretagna ma che non contava alleati e il cui esercito era più di nome che di fatto.
    Mentre si discuteva su quale nazione aggredire, scoppiò la guerra civile in Spagna e le discussioni si spostarono sull' argomento.
    Mussolini decise di non sostenere i nazionalisti di Franco e il primo agosto impose al suo governo l' attacco all' Arabia Saudita, fonte di petrolio e di materie prime.
    L' attacco avrebbe avuto inizio il primo novembre e sarebbe stato eseguito da 17 divisioni: 14 partite dall' A.O.I e altre tre di rinforzo ( attualmente in arruolamento ) partite dalla Sicilia.
    Il 30 agosto le squadre aeree libiche e sarde furono spedite a Massaua per sostenere l' attacco di terra.

    OPERAZIONE " PASSAGGIO DEL MAR ROSSO " ( 1 - 15 novembre 1936 ) ​


    All' alba del 1 novembre 1936 sei divisioni italiane sbarcarono presso Abha e subito diedero battaglia ai difensori della zona che furono sconfitti dopo 3 giorni di combattimenti.
    Entro il 15 di novembre tutte e 14 le divisioni partite dall' A.O.I erano sbarcate ad Abha. L' intera operazione era costata meno di 2.000 uomini.

    OPERAZIONE " CORSA NEL DESERTO " ( 20 novembre - 1 gennaio 1937 ) ​


    Sbarcati senza particolari problemi, gli italiani diedero inizio alla seconda fase dell' invasione: la conquista della capitale.
    L' esercito fu diviso in tre tronconi: 6 divisioni avrebbero puntato su Medina, 4 verso la regione del Rub-al-khali, mentre le altre 4 avrebbero puntato sulla capitale Ryad. Le tre divisioni arrivate dalla Sicilia sarebbero rimaste come riserva ad Abha.
    L' operazione scattò alle 3 del mattino del 20 novembre.
    I sauditi si rivelarono avversari molto meno agguerriti di quanto si pensasse e già il 27 novembre Medina era nelle mani degli italiani. Ryad cadde il 20 dicembre e la regione desertica del Rub-al-Khali cadde il primo gennaio 1937.

    OPERAZIONE " CACCIA AL TOPO " ( 5 gennaio - 25 febbraio 1937 )​


    L'esercito saudita era ormai ridotto ad una sola divisione e gli italiani dilagarono senza ostacoli tra le sabbie del deserto arabico catturando prigionieri civili e militari in fuga.
    Nel giro di un mese e mezzo l' Arabia era stata occupata.
    Il 27 febbraio, a mezzogiorno, il governo saudita si arrese e l' Arabia Saudita fu annessa dall' Italia.
    Le perdite totali risultavano essere inferiori ai 5.000 uomini, di cui almeno la metà perita durante le marce nel deserto.
    Le tre divisioni arrivate dalla Sicilia furono lasciate a Ryad come guarnigione assumendo il titolo di Comando Superiore dell' A.S.I, Arabia Saudita Italiana.
     
  2. alberto90

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    Appena avrò scoperto come si fa pubblicherò le immagini
     
  3. alberto90

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    PARTE 2: Il tricolore nei Balcani - marzo 1937 - gennaio 1938


    LA GUERRA DI JUGOSLAVIA ( 10 settembre - 10 novembre 1937 )


    Il governo italiano non perse troppo tempo dopo la conquista dell' Arabia per organizzare la mossa successiva, sapendo che la Germania si stava preparando a qualcosa di grosso in Europa.
    La potenza tedesca stava crescendo rapidamente e l' Italia doveva assolutamente creare un vasto dominio in Europa per bloccare il più possibile l' espansione nazista ed eventualmente creare per gli Alleati un esteso scudo difensivo e una solida testa di ponte europea per il giorno ( non troppo lontano, di questo Mussolini ne era certo ) in cui gli americani e gli inglesi avrebbero invaso l' Europa per fermare i tedeschi.
    Nella tarda primavera del '37 perciò il governo di Mussolini cominciò a preparare i piani per l' invasione dell' unico paese nelle immediate vicinanze dell' Italia privo di alleati.
    La Jugoslavia era notevolmente estesa e la sua conquista avrebbe permesso agli italiani di avere una solida base per le future operazione nei Balcani.
    Nel giro di tre mesi il piano era pronto.
    L' attacco sarebbe partito dall' Albania e dall' Italia nordorientale per un totale complessivo di 39 divisioni. Altre 4 divisioni sarebbero arrivate da Rodi come riserva.
    6 divisioni, sottratte alle 39 in Italia e Albania, avrebbero compiuto uno sbarco anfibio all' altezza di Dubrovnik o di Spalato per minacciare di tagliare i collegamenti da le divisioni jugoslave schierate a nord e sud del paese.
    L' attacco doveva partire alle 5 del mattino del 1 settembre e quando nel pomeriggio del 26 agosto il governo jugoslavo rifiutò la richiesta dell' Italia di cedere la costa adriatica jugoslava, Mussolini ebbe tra le mani il casus belli più valido per la guerra.
    L' attacco fu spostato di 10 giorni per permettere a tutte le truppe di arrivare nei posti di combattimento designati.

    Alle tre del mattino del 10 settembre la guerra di Jugoslavia iniziò ufficialmente con la formale dichiarazione del governo italiano a quello jugoslavo.
    Le truppe italiane varcarono i confini a nord e a sud e nel volgere di 2 settimane erano padroni della Macedonia jugoslava e della Slovenia.
    Gli jugoslavi opposero una resistenza piuttosto flebile e durante il mese di ottobre gli italiani sfondarono ovunque senza subire perdite sostanziali. Il 13 ottobre Spalato cadde nelle mani della III armata sbarcata il giorno prima e una settimana dopo l' intera costa jugoslava era italiana.
    Il 30 ottobre cadde dopo una resista simbolica Belgrado e 3 giorni dopo gli jugoslavi erano ormai circondati sulle montagne a sud di Sarajevo.
    Le ultime battaglie ( 5 - 7 e 8 novembre ) videro qualche sconfitta italiana ma ormai la Jugoslavia era stata occupata e il 10 novembre, 60 giorni dopo l' inizio della guerra, fu firmata la pace e la Jugoslavia fu annessa. L' Italia aveva perso 3.000 uomini in tutto di cui quasi la metà negli ultimi giorni.

    LA RIFORMA DELL' ESERCITO ( 31 gennaio 1938 )


    Dopo la bella vittoria in Jugoslavia il governo italiano varò una riforma dell' esercito e suddivise le conquiste in Teatri d' Operazione e in Aree di Operazione.
    Ogni Area di Operazione aveva un comando superiore a cui erano affidate una o più armate. Flotta ed aviazione erano in comune a tutti i teatri e a tutte le aree.
    Questo l' ordinamento risultato dalla riforma:

    ORDINAMENTO DEL REGIO ESERCITO ITALIANO ​


    TEATRO D' OPERAZIONE A " EUROPA "

    Comando Superiore d' Italia, composto da una divisione con sede a Roma.
    Ad esso sono affidate due armate per un totale di 17 divisioni.
    I Armata d' Italia, composta da 7 divisioni con sede a Venezia,
    II Armata d' Italia, composta da 10 divisioni con sede a Milano.

    Comando Superiore dei Balcani, composto da una divisione con sede a Belgrado.
    Ad esso sono affidate 4 armate per un totale di 22 divisioni.
    I Armata dei Balcani, composta da 6 divisioni con sede a Dubrovnik,
    II Armata dei Balcani, composta da 6 divisioni con sede a Stip,
    III Armata dei Balcani, composta da 6 divisioni con sede Skopje,
    Armata d' Albania, composta da 4 divisioni con sede a Valona.

    Comando Superiore Egeo, composto da 4 divisioni con sede a Rodi.

    TEATRO D' OPERAZIONE B " AFRICA "

    Comando Superiore di Libia, composto da 1 divisione con sede a Tobruk.

    Comando Superiore dell' Africa Orientale, composto da 1 divisione con sede ad Adis Abeba.
    Ad esso è affidata un' armata per un totale di 6 divisioni:
    Armata di Somalia, composta da 6 divisioni con sede ad Obbia.

    TEATRO D' OPERAZIONE C " ASIA E MEDIO ORIENTE "

    Comando superiore d' Arabia Saudita, composta da 1 divisione con sede a Riyadh.
    Ad esso è affidata un' armata per un totale di 2 divisioni:
    Armata d' Arabia Saudita, composta da 2 divisioni con sede a Medina.

    Ogni comandante di Teatro d' Operazione risponde al capo del governo e al ministro della guerra.
     
  4. alberto90

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    Presto inserirò cartine modificate ( avendo problemi seri con il salvataggio delle immagini che ancora non riesco ad effettuare ).
     
  5. alberto90

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    Impero italiano.png

    L'impero italiano il 31 gennaio 1938.
     
  6. alberto90

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    PARTE 3: L'impero cresce - febbraio - dicembre 1938


    ANSCHLUSS ( 13 marzo 1938 )


    La Germania iniziò il 1938 scatenando una tenace e potente pressione politica sui paesi confinanti per ottenere quelli che Hitler riteneva territori appartenenti di diritto al suo impero del male.
    Dopo due mesi di feroce pressione e minacciando la guerra ottenne l' annessione dell' Austria il 13 marzo.

    L' ALLEANZA BALCANICA ( 14 marzo 1938 )


    Mussolini era preoccupato dalla politica aggressiva della Germania, ben sapendo che anche con tutti gli sforzi possibili, l' esercito italiano non avrebbe potuto tenere testa a lungo contro il ben più grande e potente esercito nazista.
    Fu per questa ragione che il giorno seguente, dopo settimane di trattative, riuscì ad ottenere l' alleanza con Ungheria e Romania. Ora l' Italia e i suoi alleati potevano mettere assieme circa un milione di soldati, la Germania poco meno di 900.000 soldati.

    LA GUERRA CONTRO LA BULGARIA ( 20 maggio - 18 giugno 1938 )


    Nel tardo pomeriggio del 10 maggio i servizi segreti italiani intercettarono alcune comunicazioni tra il governo bulgaro e l' esercito del piccolo paese balcanico.
    I bulgari si stavano preparando alla guerra contro l' Italia e l' attacco sarebbe partito dieci giorni dopo, all' alba.
    Immediatamente il governo italiano mobilitò le armate dei Balcani schierate lungo il confine con la Grecia in attesa di invadere il paese, e le fece rischierare in fretta e furia lungo i confini della Bulgaria.
    Fortunatamente le truppe italiane riuscirono ad arrivare nelle posizioni assegnate entro il 19 maggio e prima che la guerra venisse ufficialmente dichiarata la Romania offrì agli alleati il controllo delle proprie truppe.
    Quando alle 4 del mattino del 20 maggio la guerra fu in atto Italia e Romania avevano pronti 350.000 uomini lungo i confini con la Bulgaria, per un totale di 26 divisioni italiane e 9 romene.
    I bulgari non sapevano che gli italiani avevano scoperto il loro piano e furono travolte dall' attacco italiano scatenato un' ora prima di quello che avrebbero dovuto scatenare i bulgari.
    Nel giro di una sola settimana gli italiani avevano preso la capitale, Sofia, ed erano penetrati in territorio bulgaro per decine di chilometri.
    I romeni non invasero la Bulgaria da nord come avrebbero potuto fare tranquillamente, semplicemente misero a disposizione le truppe per sostenere gli attacchi degli italiani.
    Il 10 giugno, dopo 3 settimane di guerra, gli italiani erano ormai sul Mar Nero e la Bulgaria era virtualmente sparita dalla faccia della terra.
    5 giorni dopo cadeva Plovdiv, la nuova capitale, e la nazione fu completamente occupata.
    Dopo una settimana di trattative il governo bulgaro si arrese e firmo la pace con l' Italia
    che annettè la nazione.

    LA GUERRA CONTRO LA GRECIA ( 1 agosto - 18 settembre 1938 )


    Le armate italiane, completata l' annessione della Bulgaria, si rischierarono nuovamente lungo i confini con la Grecia preparandosi alla guerra entro due mesi.
    Ma questa volta furono i greci ad anticipare i tempi e all' alba del 1 agosto la dichiarazione di guerra del paese ellenico arrivò a Roma.
    I greci tuttavia non fecero nemmeno in tempo ad organizzare uno sfondamento perchè gli italiani passarono immediatamente all' offensiva e travolsero le forze greche, non più di 50.000 uomini, con un totale di 200.000 uomini.
    I romeni inviarono 110.000 uomini e gli italiani allertarono altri 80.000 uomini a Rodi e in Libia.
    I greci non opposero alcuna resistenza e praticamente entro la metà di agosto l' intera Grecia settentrionale e centrale erano in mano agli italiani.

    OPERAZIONE " ULISSE " ( 20 - 25 AGOSTO 1938 )

    L' operazione Ulisse, la conquista delle isole Ionie, fu portata a termine da 4 divisioni italiane sbarcate a Cefalonia. In loro aiuto intervennero altre 5 dalle coste della Grecia continentale.
    La guarnigione dell' isola crollò dopo 4 giorni di lotta e gli italiani persero un migliaio di uomini.

    Atene fu conquistata dagli italiani il 30 agosto e due giorni dopo iniziò l' invasione del Peloponneso.
    Il 10 settembre la penisola era già stata occupata.

    OPERAZIONE " IDA " ( 25 AGOSTO - 15 SETTEMBRE 1938 ) ​


    5 divisioni di cui una corazzata, provenienti da Rodi e dalla Libia furono inviate per conquistare Creta, difesa da 10.000 uomini ben trincerati.
    Ci vollero tre settimane di durissime battaglie e tre sconfitte prima che gli italiani fossero finalmente in grado di sbarcare in massa sull' isola e conquistarla.
    La battaglia era costata più di 4.000 uomini.
    La flotta greca fu annientata prima che potesse portare in salvo le truppe greche superstiti da qualche parte e il 18 settembre la Grecia firmò la pace e fu annessa.

    L' Italia era ora padrona dell' intero Adriatico e della maggior parte del mar Egeo.
    La Germania aveva trovato un serio concorrente e un possibile pericoloso nemico.

    Impero italiano 1938.png
     
  7. alberto90

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    Nell' immagine la Germania ha già annesso Austria, Rep.Ceca e Polonia. Nel gioco invece ha solo annesso l' Austria.
     
  8. alberto90

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    PARTE 4: La guerra più lunga - gennaio -agosto 1939


    L' EUROPA IN SUBBUGLIO ( gennaio - marzo 1939 )


    Il 1939 iniziò con una serie di minacciose invettive di Hitler all' Europa e le conseguenti manovre degli alleati occidentali per bloccare immediatamente ogni tentativo tedesco di espansione.
    L' Italia era consapevole non poter affrontare da sola la superpotenza tedesca, forte di oltre 900.000 uomini, nemmeno con l' aiuto degli alleati ungheresi e romeni, ma era altrettante consapevole di non potersi unire agli alleati benchè i rapporti tra Roma e Londra fossero molto migliorati ultimamente, grazie alla rigida posizione dell' Italia nei confronti della Germania.
    L'unica soluzione poteva essere una guerra contro la Germania in collaborazione con gli alleati occidentali ed eventualmente la Russia, fungendo magari da intermediari tra le potenze.
    Naturalmente era necessario attendere che fossero gli alleati occidentali a dare il via al conflitto e poi dichiarare guerra alla Germania solo nel momento in cui i tedeschi si fossero trovati alle corde e in gravi difficoltà.
    Il governo italiano cominciò ad arruolare tutte le divisioni possibili nel tentativo di incrementare il numero di uomini da lanciare contro i nazisti.
    La situazione cambiò totalmente alla fine di marzo, quando i polacchi entrarono ufficialmente nell' alleanza guidata dalla Gran Bretagna e i tedeschi dichiararono guerra alla nazione polacca.
    Nel giro di 2 giorni la Germania si trovò in guerra contro il mondo. Molte nazioni del sud america e del nord europa entrarono negli alleati solo dopo la dichiarazione di guerra e il governo italiano per alcuni giorni fu tentato di fare lo stesso e invadere la Germania da sud assieme a romeni e ungheresi.

    LA GUERRA CONTRO LA TURCHIA ( 10 aprile - 17 agosto 1939 )


    Tuttavia il 2 aprile era chiaro al governo italiano che ne Francia, ne Gran Bretagna e nemmeno la Spagna, che aveva inviato quasi 30 divisioni in Francia, avevano intenzione di invadere la Germania mentre i polacchi, ad oriente, stavano validamente tenendo testa ai nazisti contendendo loro la Prussia orientale e la Slesia.
    L' italia decise allora di portare a termine i piani di espansione a breve termine stilati nel 1936 e conquistare la Turchia prima di prepararsi alla grande guerra contro i tedeschi.
    In una sola settimana tutte le armate balcaniche furono schierate ai confini con la Tracia turca, le flotta da guerra spiegate al largo delle coste turche in previsione di un blocco navale.
    All' alba del 10 aprile le truppe italiane invasero la Turchia puntando ad Istanbul mentre i turchi, colti di sorpresa, si ritirarono in Anatolia.
    Il 19 aprile Istanbul era nelle mani italiane.

    OPERAZIONE " ILIO " ( 20 aprile - 25 maggio 1939 )


    All' alba del 20 aprile gli italiani dettero inizio all' operazione Ilio, l' invasione dell' Anatolia.
    Izmir fu presa senza troppi problemi il 30 aprile mentre Izmit, il secondo obbiettivo principale, fu aspramente contesa per quasi 3 settimane e solo il 19 maggio la città fu presa.
    Per l' operazione furono impiegate 22 divisioni italiane e 8 romene.

    Mano a mano che la testa di ponte in Anatolia si allargava gli italiani trovarono meno difficoltà ad avanzare e tra la fine di maggio e la metà di luglio i turchi si ritirarono verso l' Armenia lasciando nelle mani degli italiani anche la capitale Ankara.
    Solo ai primi di agosto tentarono di bloccare la dirompente avanzata italiana riuscendo a bloccarli a Trebisonda per una settimana.
    Ma le divisioni schierate nel settore centrale riuscirono ad isolare le poche truppe turche rimaste e consentire, il 15 agosto, la completa occupazione della Turchia.
    Alle ore 23 del 17 agosto fu firmata la pace e la Turchia fu annessa all' Italia.
    La guerra era durata 4 mesi e una settimana e agli italiani era costata meno di 5.000 uomini.

    Ora Mussolini poteva dedicarsi tranquillamente a progettare le prossime mosse. Compresa la guerra contro la Germania.
     
  9. alberto90

    alberto90

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    L' Italia e i suoi alleati ( agosto 1939 ).png La situazione mondiale ( 1 settembre 1939 ).png

    Nella prima immagine è l' impero italiano a fine agosto del 1939 con gli alleati.

    Nella seconda invece è la situazione mondiale al primo settembre 1939.
    In rosso l' impero italiano.
    In arancione gli alleati dell' Italia ( Romania e Ungheria ).
    In azzurro gli alleati occidentali, i confederati e i possedimenti coloniali nel mondo.
    In verde la Germania ( padrona solo dell' Austria e di gran parte della Polonia.
    In giallo l' Unione Sovietica.
    In giallino gli alleati dell' Unione Sovietica.
    In viola il Giappone e in violetto i vassalli del Giappone.
    In grigio i paesi neutrali e la Cina, in guerra con il Giappone.
     
  10. Djmitri

    Djmitri

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    Bell'AAR complimenti! :)

    Vorrei provarla anchio con l'Italia..


    Domanda niubba, come si fanno a fare le immagini con le nazioni che possiedi? Ho visto che si può fare anche per EU3... Ma non son capace...

     
  11. alberto90

    alberto90

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    Io prendo le cartine da wikipedia .... e poi le modifico ... non so come salvare le immagini su steam
     
  12. Intruppoman

    Intruppoman

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    Di solito dichiarando guerra alla Turchia, i russi non stanno fermi a guardare, ma ti dichiarano guerra.
    Perchè a te non succede?
     
  13. alberto90

    alberto90

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    al momento dell' attacco alla Turchia la Russia stava già iniziando l' offensiva contro i tedeschi in Polonia ... la 2° guerra mondiale è iniziata marzo del 39.
     

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