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AAR: Dal Regno di Sardegna all'Italia

Discussione in 'Victoria: Un Impero Sotto il Sole' iniziata da Re_d'_Italia, 15 Luglio 2009.

  1. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    1836 - 1860
    Verso l'Italia Unita

    Il primo gennaio del 1836 fu un giorno davvero speciale: venne incoronato un Re con grandi ambizioni, questo monarca voleva riunire la penisola italiana sotto la dinastia dei Savoia.
    Tuttavia, appena presa coscienza della situazione nella quale versava il Regno di Sardegna, Sua Maestà fu costretto a prendere provvedimenti pesanti, che avrebbero potuto rallentare la crescita economica del Regno, ma che vennero ben calibrati: le tasse per i ceti più deboli vennero alzate al 40%, quelle per il ceto medio rimasero al 33% mentre le imposte verso i ricchi vennero abbassate al 20%.

    La spesa per l'Educazione fu aumentata al massimo, mentre il resto venne abbassato al minimo, eccetto la spesa per la sicurezza che fu portata al 35%. Tutto ciò non bastava per raggiungere il pareggio del Bilancio e, per ciò, vennero aumentati i dazi doganali al massimo. Questo provvedimento, necessario, tuttavia rallentava il guadagno dei capitalisti e ne impediva la libera iniziativa.

    Ma procedette tutto per il meglio, dando il compito all'Accademia del Regno di sfornare nuove tecnologie, sempre più avanzate, in particolar modo nel campo culturale e nel campo industriale.

    Nell'anno 1840 l'alfabetismo raggiunse finalmente la metà della popolazione, sforzo ripagato dunque, dei grandi investimenti nell'istruzione. Nel gennaio 1841, al Ministero degli Affari Esteri giunse una proposta di alleanza militare dalla Francia, gradita da Sua Maestà e che, quindi fu accettata. Per merito delle nuove invenzioni, che proseguivano a ritmo incalzante, il bilancio potè fare un respiro di sollievo, grazie alla maggiore produttività delle miniere e ai conti positivi di tutte le fabbriche.

    Nel settembre del 1845, però, giunse a Palazzo una notizia sconvolgente: era scoppiata la Rivoluzione Liberale...

    [​IMG]
    le violenze si scatenano in tutta Europa

    Ma il Re non ha minimamente intenzione di abbandonare il Trono. Per evitare il peggio, il 1° gennaio 1846 decide di concedere al Popolo una nuova Costituzione, che fa divenire il Regno una Monarchia Costituzionale con:​

    -estensione del diritto di voto mediante il censo
    -la censura della stampa viene limitata
    -vengono ammessi i partiti, seppure con diritto d'interdizione
    -vengono permesse le riunioni pubbliche
    -viene acconsentita la formazione di sindacati non socialisti​

    Placate le polemiche e dato vita a uno Stato Liberale, nel maggio dello stesso anno, i Diplomatici sardo-francesi, ratificano l'alleanza militare.​

    Il 9 settembre 1846, si svolgono le Prime Elezioni nella storia del Regno di Sardegna: con il 53% dei voti, il Partito Liberal Moderato - conservatore - sostituisce i 10 anni di governo dei monarchici.​

    Ma per dar fine ufficialmente alla Rivoluzione Liberale, si dovrà attendere il 20 maggio 1850, quando anche gli ultimi ribelli vengono sconfitti.
    In questo stesso anno, il Regno di Sardegna viene finalmente considerato una Grande Potenza (sesti).​

    Ma proprio quando si stava per scendere in guerra contro gli statarelli italiani, le potenze europee si trovano coinvolte in un conflitto di vaste proporzioni: la guerra di Crimea!​

    Il Re decide di intervenire, così si guadagna nuovamente l'alleanza della Francia che, tuttavia, è troppo impegnata nei suoi affari interni per partecipare. Gli unici eserciti che si affrontano sono quelli svedesi e tedeschi contro quello russo.​

    Intanto, la politica di espansione economica procede per il meglio e viene inaugurata la prima linea ferroviaria nella storia dell'intera penisola italiana: la Torino - Alessandria. La nuova strada ferrata venne realizzata grazie al contributo dei capitalisti locali che, finalmente, si erano dati una svegliata.​

    La guerra di Crimea si conclude, e, gli unici a guadagnarci qualcosa sono i tedeschi che strappano alla Russia alcune provincie polacche.​

    Grazie alla nuova tratta ferroviaria, che viene potenziata e ampliata in altre provincie e che in quel pezzo raggiunge subito il secondo livello, il Governo decide di fondare l'azienda statale Ferrovie Piemontesi, poi divenute Ferrovie dello Stato.​

    [​IMG]
    una locomotiva sulla tratta Torino-Alessandria

    Nel 1857 si confermano al potere i conservatori, tuttavia il Re, informato della superiorità economica delle altre potenze europee, decide di affidare il Governo del Regno al Partito Liberale che si insedia alla testa del Paese.​

    Come prima mossa, i liberali convertono tutti i preti di nazionalità italiana del nord in soldati, insieme a molti disoccupati. Grazie a questa operazione vengono arruolati ben 11 reggimenti di artiglieria regolari.​

    Nel 1859, scoppia la Questione Italiana: il Regno scende in guerra contro l'Austria e gli altri stati italiani con al suo fianco la Francia, che non si impegna militarmente ma si limita ad inviare dei soldati al confine senza neppure assegnare il comando al Piemonte. Con 11 divisioni di artiglieria regolari e 24 di riserva, la campagna procede a gonfie vele, mentre cadono sotto il controllo piemontese Milano, Modena, Parma e Firenze.​

    Ad un tratto, però, non si capisce bene come ci si ritrova in pace con tutti i paesi belligeranti, meno che l'Austria :wall::wall: (maledetti francesi, secondo me sono stati loro :mad::mad:). Tuttavia, l'Alto Comando riesce a convergere tutte le truppe nel Lombardo-Veneto. Le truppe asburgiche, già impegnate sul fronte ottomano dove stavano perdendo tutta la Dalmazia, si vedono schiacciati dalla potenza crescente del Piemonte, che tuttavia fa tutto da solo, senza alcun aiuto da parte della Francia, che è solo formalmente in guerra con l'Austria.​

    Così, conquistate tutte le provincie del Nord-Italia, si conclude a Trieste un Armistizio: al Piemonte viene ceduto tutto il Nord Italia compresa Trieste ma escluso Bolzano, insieme ad una pesante indennità di guerra.​

    Era il 5 settembre 1860...​


    Allora, che ve ne pare? Domani posterò gli screen, tuttavia, avete dritte da darmi o commenti da fare? Un grazie a lele88 per aver risolto i miei dubbi ed indirizzatomi sulla retta via... ho sbagliato qualcosa? Quali scelte devo fare da adesso?​
     
  2. Blede

    Blede

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    Un consiglio: se occupi le province di Milano, Modena, Parma, Firenze, Roma e Napoli si creerà automaticamente l'Italia: erediterai gli staterelli (comprese le loro truppe !!) e cambierai colore, nome e bandiera (diventerai Italia). Cerca però di farlo il prima possibile, cioè entro il 1866:in questo modo potrai allearti con la Prussia contro l'Austria e prendere anche Bolzano, senza dover affrontare da solo una dura guerra sulle Alpi con tutto l'esercito austriaco addosso !!
     
  3. Logan

    Logan Guest

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    Bell'inizio partita! :approved: Ti consiglio anche di comprare qualche tech dagli alleati, soppratutto le tecnologie militari per non essere impreparato contro l'Austria. :approved:
     
  4. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    :humm: ci avevo provato ad occupare Milano, Modena, Parma, Firenze, Roma e Napoli ma mi sono ritrovato in pace con tutti... :piango::piango:

    per quanto riguarda le tech, adesso ci proverò, ma non prometto niente perché mi trovo con un bilancio disastrato a causa di questa guerra e di tutte le spese militari :facepalm:
     
  5. Ulysses

    Ulysses

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    se la francia è più in alto di te nella classiifica è stata lei
    se sei col vanilla cerca di dedicarti subito al colonialismo,con una base navale di liv 1 o 2 a cagliari dovresti poter arrivare almeno a Ybuti ;)
     
  6. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    il vanilla non ce l'ho però la base navale c'è e quindi potrei ampliarla... sì, la Francia è più in alto di me... :mad::mad: cmq grazie tante a tutti per i preziosi suggerimenti! :approved:

    P.S. Dimenticavo di dirvi che la Prussia non esiste più, sono anni che ormai è Germania... :humm: com'è possibile?
     
  7. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    1860 - 1864
    L'Unità d'Italia e la Questione Meridionale
    Dopo la beffa subita a causa della Francia, i rapporti fra i due Paesi restano tuttavia immutati. Il Ministro della Ricerca chiede ai diplomatici italiani in Francia di cercare di negoziare qualche tecnologia militare. A un modico prezzo vengono acquistate ben cinque nuove invenzioni direttamente dall'Académie française in qualche mese.

    Intanto, sul piano militare, un reggimento composto da 3 divisioni di artiglieria e cinque di fanteria semplice, viene inviato a Parma, mentre il Duca della città-stato riceve la Dichiarazione di Guerra. Il 6 novembre del 1860 Parma viene annessa, con una resistenza quasi nulla da parte delle Forze Armate emiliane.

    Con l'annessione dei territori parmensi, sulla tavola di Sua Maestà compaiono un nuovo piatto: il famoso prosciutto accompagnato da scaglie di parmigiano! :D:D

    Conclusa l'operazione con la Francia, vengono acquistate le seguenti tecnologie:

    - Dottrina della Colonna di Navi da Guerra
    - Fucili ad Avancarica
    - Mobilità Strategica
    - Piani Militari
    - Piani Navali

    con queste semplici invenzioni, viene ammodernato l'Esercito, anche se non bastano di certo.
    [​IMG]
    nuove armi ad avancarica, fotografia gentilmente concessa dall'Archivio del Regno
    Verso la metà del 1861, l'allora generale del Regio Esercito Sardo - Piemontese, le cui reclute provenivano ormai da tutto il Nord Italia, venne rimpiazzato da un militare proveniente dalla città di confine di Nizza, il Generale Giuseppe Garibaldi.

    Garibaldi, con l'appoggio di Sua Maestà, procedette verso il GranDucato di Toscana prendendo Firenze con un terzo dell'Esercito, mentre il resto delle forze procedeva verso Sud mangiando territori allo Stato Pontificio.

    Il GranDucato cadde nell'aprile del 1862, mentre il Pontefice Pio IX cedette tutti i territori meno Roma nel settembre dello stesso anno.

    Ma l'esclusione di Roma non piaceva né a Garibaldi né a Sua Maestà. Ma l'esercito si doveva riorganizzare per far fronte all'alleanza Franco-Lucchese.

    Così nel febbraio 1863 furono armate nuove 10 divisioni di artiglieria e vennero mobilitate le riserve.

    L'Alto Comando decise di agiere nell'Agosto del 1863 quando la Francia aveva pochissime truppe al confine, tutte ritirate per far fronte alla guerra contro la Russia.

    Così, venne dichiarata guerra a Lucca, che cedette senza resitere, e successivamente alle Due Sicilie e a Roma. Cadde prima Roma, dova già vi erano le truppe dell'ultima guerra contro il Papa, mentre le truppe che, a questo punto si possono definire italiane, occuparono definitivamente la capitale partenopea il 24 giugno.

    Il 25 giugno 1864 nacque il Regno d'Italia!
    [​IMG]
    Il Generale Garibaldi affronta l'illegittimo Re Francesco II
    Il neonato Regno d'Italia, si trova però dinanzi una situazione difficilissima: un bilancio in deficit costante, e un meridione allargato sino al centro - nord, arretrato e sottosviluppato, con infrastrutture inesistenti e industrie praticamente nulle... questa è la pesante eredità ricevuta dal Regno di Sardegna...

    Intanto, la Francia, chiede una pace bianca prontamente accettata e subito dopo ci garantisce l'indipendenza!

    :eek:fftopic:sono in crisi, guardate che roba assurda... :facepalm::facepalm:

    http://img9.imageshack.us/img9/9829/italiabilancio.jpg
    http://img9.imageshack.us/img9/2815/italiaeconomica.jpg
    http://img263.imageshack.us/img263/1342/italiainfrastrutturale.jpg
    http://img520.imageshack.us/img520/3294/italiapolitica.jpg
    http://img263.imageshack.us/img263/4475/italiarivoltosa.jpg

    cliccateci sopra e ci saranno gli screen... non sò come inserirli nel forum in formato ridotto... :wall::wall:
     
  8. Ulysses

    Ulysses

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    il problema è principalmente il tuo esercito troppo grande smobilita e metti il mantenimento al minimo,tanto creando armate da 5 o 10 divisioni puoi domare i rivoltosi
    se hai ancora bisogno di soldi aumenta al 50% le tasse a tutti e con gli incassi se hai laissez faire crea capitalisti, mentre se hai altro fai ferrovie e industrie soprattutto nel napoletano che dovrebbe avere montagne di potenziali lavoratori
     
  9. lele88

    lele88

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    Bella partita :approved:

    Non sei messo tanto male per quel -32 del bilancio e poi non hai debiti che è un'ottima cosa :approved: metti a 0 le spese militari è l'unico modo e ti consiglio di abbassare le tasse sul ceto medio altrimenti tutti gli impiegati e gli artigiani col tempo si trasformano in ceto bassi, anche i dazi altrimenti i capitalisti costruiscono molto poco e come puoi anche le tasse sul ceto basso altrimenti rischi rivolte, dovresti avere un grande sviluppo industriale sia perché sei nel 1860 sia perché il meridione è pieno di artigiani con pop da 80000 se non più grandi.
     
  10. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    sentite questa: innanzi tutto abbasso a 0 la spesa per il mantenimento dei militari (al diavolo l'esercito! :D:D). Come seconda cosa abbasso a 0 anche le Spese per la Difesa. Poi abbasso a 0 i dazi e riporto al 33,33% le tasse per il povero ceto medio!

    Con questo aggiustamento dovrei avere un surplus di £10.14 circa, che potrei investire subito in basi navali e fortificazioni ai confini... purtroppo ho laissez faire ma a breve dovrebbe essere eletto un partito interventista, quindi mi posso mettere a fare ferrovie e industrie che rendano tanto... quali mi consigliereste?
     
  11. lele88

    lele88

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    utilizza questi fondi per convertire pop in capitalisti così costruiscono industrie quante ne hai? di che tipo? cosa importi? cosa esporti? no industrie no soldi no esercito :p
     
  12. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    Ecco qui, come richiesto, una panoramica delle mie industrie:

    [​IMG][​IMG]
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  13. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    p.s. esporto carbone e tutte le cose che produco (lascandomene un po' per le fabbriche) e ho una carenza cronica di fertilizzanti... inoltre, ora devo iniziare ad inmportare gomma :facepalm:
     
  14. Ciresola

    Ciresola

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    Bell'AAR :approved:
     
  15. Ulysses

    Ulysses

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    la situazione non è gravissima,ma quando avrai le prossime industrie cerca di trasformare le tue pop più grandi in impiegati e quelle più piccole in operai così avrai un boost nella produzione di punti ricerca ;)
     
  16. Markenos

    Markenos Guest

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    Per me che ho appena comprato victoria e mi deve ancora arrivare questo AAR mi fa venire voglia di averlo già qui accanto a me:approved::D:D
     
  17. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    1864 - 1884
    Il Primo Boom Economico

    Fatta l'Italia bisogna fare gli italiani così disse Massimo D'Azeglio conclusesi le Guerre d'Indipendenza italiane. Ebbene, durante questo lasso di tempo, il Governo di Sua Maestà si propose questo scopo. Prima, però, qualche imbroglio andava fatto! :D:D

    A un mese dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento, il partito al potere, si sentì in dovere di estendere il diritto di voto a tutti i cittadini del Regno. Scelta giusta, per carità, se non fosse che era stata fatta perché il partito della Destra Consorterista avrebbe ottenuto solo il 22,2% delle preferenze, mentre, chiamando tutto il popolo alle urne, sarebbe stata riconfermata.

    E così fu: la Destra Consorterista ottenne la più alta preferenza al partito di maggioranza che si sarebbe mai verificato nella Storia d'Italia: il 45% (dopo di questo nessuno otterrà più tanti voti :p).

    Il nuovo governo, presieduto dal Generale Alfonso La Marmora, iniziò il suo operato con una manovra finanziaria che assicurò un solido bilancio e dei conti pubblici non più in costante deficit, bensì in costante crescita!

    Tuttavia, nonostante ciò, Sua Maestà decise di affidare il Governo ad un altro partito, sempre dell'ala destra del Parlamento, ma conservatore a differenza dell'altro liberale: la Destra Permanente che era, oltretutto, interventista. Correva l'anno 1867.

    Durante il corso del governo conservatore, viene ampliata l'Acciaieria di Tornio, che diviene uno dei principali introiti dello Stato. Purtroppo, nonostante il notevole progresso, la penisola era attraversata da Nord a Sud da imponenti sommosse popolari, costantemente represse dall'esercito. Il 24 gennaio 1871, Sua Maestà firma un decreto di iniziativa del Governo con il quale si creano due importanti riforme democratiche: l'abolizione della censura, con una stampa libera totalmente, e l'autorizzazione di organizzazioni sindacali di qualsiasi genere, persino socialisti.

    Grazie all'attenuarsi delle sommosse, l'esecutivo passa a incentivare lo sviluppo della tecnologia, tenendo al passo l'Italia con gli altri paesi. Tuttavia, la penisola è il Regno più corrotto d'Europa e, il Governo, si vede costretto ad aumentare al 50% la spesa per la sicurezza.

    Mentre l'Italia si rafforza sempre più in campo economico, l'Austria si espande nei territori svizzeri, invadendo la Repubblica Elvetica e sottomettendo le tre provincie a Nord-Est.

    E' il 1871 quando viene fondata la Borsa Valori del Regno a Milano, meglio conosciuta come Piazza Affari.​

    In questo periodo, il governo attua una politica di espansione ferroviaria: alla linea già preesistente costruita dai capitalisti Roma - Napoli (liv. 2), viene collegato un lungo tratto che nasce da Milano e che giunge alla Capitale, grazie esclusivamente all'intervento statale.​

    [​IMG]
    prime locomotive della tratta Milano - Napoli

    Nel 1874 si svolgono le nuove elezioni per il rinnovo del Parlamento Italiano. Da questa consultazione è palese la frammentazione politica creata nell'Assemblea dal voto popolare. Sì ha infatti una situazione simile:​

    -Destra Consorterista - liberale - 35,3%
    -Destra Permanente - conservatore - 20,6%
    -Intransigenti Cattolici - conservatore - 18,3%
    -Partito d'Azione - anarco-liberale - 14,3%
    -Sinistra Costituzionale - liberale - 8,8%
    -Partito Monarchico -reazionario - 2,7%​

    Pur restando ancora senza un partito, è importantissimo segnalare la presenza socialista: il 14,1% della popolazione, che, probabilmente, ha votato per il PdA.​

    A causa dell'insostenibile corruzione, per la quale il Regno d'Italia è il più corrotto d'Europa, il nuovo governo decide di aumentare al massimo la spesa per la sicurezza, dato che i conti pubblici lo permettono ampiamente.​

    Nel 1877 viene finalmente scoperto dall'equipe di scenziati del Regno un sistema ferroviario più avanzato: le ferrovie in ferro! (liv. 3)
    Il 14 agosto 1879 il popolo è chiamato nuovamente alle urne: la situazione finisce sul filo del rasoio: si riconferma la Destra Consorterista con il 25,14% mentre il PdA la tallona con il 22,63%. Sua Maestà, preoccupato dall'instabilità politica profilatasi, va ad analizzare la situazione politica del Regno e scopre che ben il 22,6% della popolazione è divenuta socialista.​

    Nel 1880, tuttavia la ricerca non si ferma e sforna una nuova invenzione: le banche d'investimento. Alla fine dello stesso anno, il governo, preoccupato della scarsità di modernizzazione, chiede alla diplomazia di stipulare un accordo con la Francia: vengono acquistate cinque nuove scoperte in campo militare:​

    -l'artiglieria ad avancarica in ferro
    -i fucili a retrocarica
    -i sistemi di punti di difesa
    -i sistemi di controllo del fuoco
    -la dottrina del gruppo d'assalto​

    Con l'abbondante quantità di denaro nelle casse del Regno, viene intrapresa un'imponente opera di fortificazioni lungo tutto l'arco alpino, vista anche la preoccupante questione Svizzera, alla quale rimangono solamente tre provincie.​

    Scoperto il motore a vapore, si da il via alla costruzione di cinque nuovi trasportatori a vapore, pronti nel marzo del 1883. In giugno viene effettuata una scoperta clamorosa che permette a tutto l'esercito di avere sistemi a retrocarica: l'artiglieria a retrocarica in ferro!​

    [​IMG]
    uno dei cinque nuovi battelli a vapore mentre solca le acque del Mediterraneo

    Il 12 maggio 1884 è una data che non verrà mai dimenticata nella storia d'Italia: il neonato Partito Socialista Rivoluzionario ottiene la maggioranza dei voti. Sua Maestà, che per la prima volta si trova ad assegnare un incarico di governo a un socialista, sceglie il fondatore del partito, il romagnolo Andrea Costa.​

    Erano dunque cambiati i tempi?

    http://img33.imageshack.us/img33/1840/socialistialgoverno.jpg ecco l'elezione!​
     
  18. Blede

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    Ma giochi col VIP ???
     
  19. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    l'avevo installato mi pare... quello 0.2 o 0.3... perché?
     
  20. Blede

    Blede

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    Ho notato le figure dei prodotti chimici, del bestiame e delle grandi navi moderne (anche se questo è alle munizioni :confused::confused:), per cui mi chiedevo come mai hai avuto tutte queste difficoltà a creare l'Italia: viene praticamente da sola per eventi !!! E poi perchè è in italiano ?? Il VIP è solo in inglese !
     

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