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A che età si diventa uomini?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Pandrea, 26 Febbraio 2015.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Avete notato come il termine "ragazzo/a" si usi per indicare maschi e femmine sempre più in là con gli anni? Stessa cosa per il termine bambino.

    Nel linguaggio giornalistico si usa "ragazzo" anche per riferirsi a trentenni sposati con figli! E naturalmente fino ai 15/16 anni si è ancora bambini...

    Per me a 30 anni sei un uomo! E' anche vero che io ne ho quasi 24 e non sento di avere per niente le qualità di un adulto.

    Che ne pensate?
     
  2. TFT

    TFT

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    A livello puramente biologico una bambina diventa donna fra gli 11 e i 13 anni in media, un bambino diventa uomo attorno ai 15. Il decadimento fisico inizia fra i 30 e i 35
    Se parliamo di avanzamento a livello intellettivo penso che attorno ai 15-16 il cervello sia sufficientemente sviluppato da sapere cosa vada fatto a livello di esperienza e, quando un'esperienza non c'è, come affrontare la situazione (le reazioni verso l'ignoto sono molto differenti per esempio con un bambino di 8 anni).

    Il fatto che si usi il termine bambino e ragazzo a sproposito da un lato è dato dalla complessità della nostra società che richiede molta esperienza per viverci e quindi l'età si alza. Il dato più importante è però la scrematura sull'invenzione dell'adolescenza come target mediatico a cui indirizzare dei consumi, attorno agli anni 50-60 (leggasi Philippe Aries "Padri e figli"). Oltretutto l'allungamento della speranza di vita nell'ultimo centinaio di anni ha portato ad una modifica ignorante del concetto di vecchiaia del tipo "se vivi fino a 80 anni vuol dire che fino a 60 sei giovane".

    In conclusione, tu sei adulto ma gli schemi sociali vogliono che tu sia un gggggiovane per meglio indirizzare i tuoi consumi
     
  3. SkySpace

    SkySpace

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    o al massimo un giovane-adutlo...perchè c'è anche questo stadio tra giovane e adulto
     
  4. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Dici che il discrimine biologico è soltanto bambini/adulto e il passaggio avviene col termine della pubertà biologica?

    Io farei un discorso più ampio di semplice marketing. I miei genitori a 30 anni avevano una casa, un matrimonio, un lavoro indeterminato e me: erano adulti fatti e finiti. Ora è difficile avere tutto questo intorno a quell'età, essere adulti (ovvero essere indipendenti) sul piano sociale si è spostato in là e quindi anche sul piano culturale e interiore.

    C'è da dire però che nelle società a famiglia allargata non si usciva mai dall'ambito famigliare e non si era mai indipendenti economicamente, però si era senza dubbio adulti molto prima.
     
  5. bacca

    bacca

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    guarda io alla tua età avevo figli matrimonio casa mutuo, ora sono qui a trollare allegramente...

    in conlusione?

    la somma verità è che noi rimaniamo per tutta la vita bambini, alcuni di noi si illudono di essere adulti, ma è pura illusione perchè non c'è differenza. Esistono solo le prove che la società ha messo per dividere il piccolo dal grande (prova patente, maturità, leone, corri intorno all'isola ecc...) ma le persone dentro non cambiano rimangono tali e quali , sicuramente più esperte, ma sempre bambini...
     
  6. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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    Idem ma senza mutuo al momento non ne lo vogliono dare settimana prossima forse. ..

    io penso che la cosa che si percepisce dal mondo è sbagliata fa più rumore un bambino ne che non ha il coraggio di mettere su famiglia che cento uomini che lo fanno e corrono rischi. .. per tornare alla domanda diventi uomo quando incominci a prenderti le tue responsabilità io ha 15 anni lavoravo e studiavo. .. che differenza c' è con un 30 che non cerca lavoro ed è mantenuto ? La testa ti rende uomo non l anagrafe. .. questo non vuol dire che non puoi divertirti come un bambino ma sai che a casa le bollette ti aspettano. .. poi quello che vedi alla tv sono tutte scemenze senza senso per inculcare stereotipi sbagliati nelle persone. .. sono molte volte gli adulti chè non fanno crescere i giovani proteggendo e sovvenzionando eccessivamente. ..

    Edit: ho letto male io ha 30 anni avevo figli e lavoro non a 24
     
  7. TFT

    TFT

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    Appunto, ma perchè adesso si cerca di svecchiare la società. Non esistono più le condizioni economiche perchè uno a 30 anni mantenga una famiglia --> a trent'anni sei un ragazzo, è troppo presto!

    Poi a parte questo, l'adolescenza è stata, come ho detto, un'invenzione degli USA per creare un target a cui vendere determinata musica, vestiti, cibi, bevande ecc.

    Prima l'adolescenza non esisteva, uno era trattato da bambino fino a quando non era abile a lavorare-studiare, poi basta era a tutti gli effetti un uomo in miniatura. Per dire, nella Londra degli anni 30 non esistevano le attenuanti per la giovane età per i furti per esempio, se facevi un furto a 15 anni o a 30 la gravità era considerata la stessa. Se invece lo facevi a 6 ti davano due schiaffi via.
     
  8. Luigi

    Luigi

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    Intervengo solo per citare quella che per me è la canzone del thread. È di Jaques Brel e si chiama "La Chanson des vieux amants". La stessa è stata ripresa in Italiano da Franco Battiato con lo stesso titolo.

    Ad un certo punto dice "[...] Il nous fallut bien du talent pour être vieux sans être adultes [...] ", ovvero "[...] c'è voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti [...]"

    N.B. la canzone ha una cinquantina d'anni (è del '67).
     
  9. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Quindi io sarei un "adulto", ma dal punto di vista biologico, per il resto sono "niente" perchè l'adolescenza l'hanno inventata gli USA per vendere.
     
  10. feste

    feste

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    fissare il tutto sul solo fatto che l'adolescenza è un invenzione degli USA negli anni 30 mi sembra molto riduttivo,e come termine di paragone una semplificazione estrema,il fatto che sia stato creato un target per vendere.
    l'adolescenza,non è altro che un passaggio evolutivo molto particolare in cui entrano in gioco molti fattori .
    La società degli anni 30 ovviamente aveva componenti e caratteristiche estremamente differenti da quella degli ultimi decenni,ma non è mia intenzione entrare nel campo sociologico psicologico per analizzare la miriade di cambiamenti che ci sono stati ,e se questo è stato un bene o male.
    Vorrei fare un piccolo esempio legato alla mia esperienza lavorativa che mi ha portato a contatto con minori italiani extracomunitari e rifugiati,e quello che ho potuto constatare,e cioè che pur arrivando dalle zone più disgraziate del mondo gli adolescenti rimangono sempre adolescenti,magari con caratteristiche, tratti caratteriali,e culture diversi,in certi casi con bagaglio di sofferenza diversa,ma comunque e sempre giovani ancora in fase evolutiva che devono ancora maturare per arrivare a quel gradino ,che li porterà ad entrare nel mondo degli adulti (non credo quindi per coloro che arrivano dalle capanne sia stato creato appositamente un target dagli USA).
    per arrivare a questo passaggio, importanti saranno le figure di riferimento che troveranno sul loro cammino,ma non solo .Non tutti riusciranno a fare questo passo, molti crederanno di averlo fatto,come i molti di oggi,che nonostante capelli e barba bianca appartengono ancora a quella sfera di irresponsabili giovani-adulti,viziati ed incapaci di caricarsi il fastidioso zainetto delle responsabilità.
     

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