Abbiamo deciso di augurare un 2014 in modo diverso, cercando di raccontare cosa ci piacerebbe succedesse al gioco nel nuovo anno: Il gioco è cultura. NO alla “cultura dell’azzardo” Auguri di Cuore Angelo, Luca, Marco
Ottimo articolo, complimenti! Inoltre avevo letto che i guadagni che fa lo stato sul gioco d'azzardo vengono in larga parte persi per via delle spese socio-sanitarie sostenute nei confronti dei "dipendenti", oltre ad avere un popolo che passa più tempo alle macchinette che a leggere.
Be'... io sono contrario ai limiti per principio e quindi che lo Stato o qualcuno debba/possa costituire una "cornice normativa" è idea che mi piace poco, nella misura in cui tale cornice miri a stabilire limiti. A mio avviso il problema non è che ci sono pochi limiti ma che ce ne sono troppi. Dopodiché, naturalmente, che quello d'azzardo sia definito "gioco" è chiaramente solo retorica. Il gioco vero è altro, il nostro.
Il gioco è divertimento, non soldi. Giocando d'azzardo non ci si diverte, quindi io non lo definirei nemmeno "gioco"
Grazie! il dono della sintesi non mi appartiene.. quindi grazie!! adesso però urliamolo al mondo: >>quello d'azzardo sia definito "gioco" è chiaramente solo retorica. Il gioco vero è altro, il nostro con tutta la forza che abbiamo!
Ho seguito solo in parte un corso su questo tipo di dipendenza,le parole che mi hanno più impressionato sono quelle del sostituto procuratore della direzione antimafia: «La classe dirigente del paese non ignora l'entità del problema, anzi la conosce assai bene: non dimentichiamo che la fortuna del gioco è anche determinata dal peso che lobby potentissime esercitano sul Parlamento nazionale» Credo che questa affermazione,riassuma il quadro con la giusta drammaticità che merita,non inquadra il problema solo sul singolo o la comunità che ne paga le conseguenze,ma su chi ne è responsabile e complice. http://www.gazzettadellaspezia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=17273:sarzana&Itemid=319
Creano la dipendenza ma poi si pagano il sedere dicendo di "giocare (ovviamente senza citare il gioco d'azzardo) responsabilmente...".
Infatti mi fa ridere il fatto che ti invitano a giocare d'azzardo, dicono che può creare dipendenza e poi raccomandano di farlo responsabilmente. ..bah
io non gioco mai responsabilmente... altrimenti quando mai acceterei una sfida dal mitologico @JMass ??? :-D
Non è vero ! ho accettato tutte le sfide il cui il livello di difficolta (scala 1 a 10) + gli anni del gioco fosse minore di 25!!!