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è morto bartolomeo gagliano

Discussione in 'Off Topic' iniziata da qwetry, 22 Gennaio 2015.

  1. Padre_Mariano

    Padre_Mariano Guest

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    Non possiamo generalizzare!
    Non siamo mica solo in bianco e nero nevvero?
     
  2. qwetry

    qwetry

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    si chiama biologia
     
  3. GyJeX

    GyJeX

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    Tu solo in bianco :lol::lol::lol:
     
  4. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Guarda che la biologia astrae tutto nel suo sistema razionale di dati fisici, non mi sembra la materia più adatta a parlare di esistenza.
     
  5. feste

    feste

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    Gy ha citato Kabobo un caso conosciuto,ma non ci sono solo casi Kabobo,ma persone con infermità mentale potenzialmente pericolose per se è per gli altri,ma per non aprire una parentesi troppo ampia, noi occupiamoci di chi ha già compiuto crimini.Per esempio per quanto riguarda Kabobo dal momento che gli è stata riconosciuta la semi infermità mentale diventerebbe incompatibile con il carcere,e quindi in passato o forse anche ora potrebbe avere la prossibilità di passare in OPG.
    Come avrete potuto leggere gli OPG vanno verso la chiusura,ma di concreto pare che non esista ancora un bel niente,nonostante questo dei pazienti di OPG già in passato sono stati smistati in strutture atte al contenimento,ovviamente con particolari misure restrittive e con supporti farmacologici ben monitorati e consistenti.
    Estremamente importate in futuro saranno le competenze, ma soprattutto le equipe mediche psichiatriche ed educative,ma anche quelle atte al controllo delle misura alternativa alla carcerazione.Personalmente preferisco non esprimere cosa possa essere giusto o non giusto, si entra in un campo particolare e dove le situazioni andrebbero verificate caso per caso,sono comunque dell'idea che persone che hanno commesso crimini di una certa gravita pur avendo come attenuate la malattia mentale,debbano essere messe in condizione di non risultare più un pericolo per se e per gli altri .
    Dimenticavo invece la mia opinione per quanto riguarda i serial killer che è molto semplice e lineare,nonostante possa esserci come attenuate l'infermità mentale,credo che la carcerazione a vita sia cosa buona e giusta.
     
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    Ultima modifica: 23 Gennaio 2015
  6. qwetry

    qwetry

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    ciò che ho scritto ("per istinto l'uomo è attratto dalla violenza") è un dato di fatto scientifico, non un banale "generalizzare", che poi ci siano persone, cioè la stragrande maggioranza, che non cedono a quell'istinto è un altro discorso; forse io, te, e padre mariano ci stiamo solamente fraintendendo, non parlavo di "esistenza"
     
  7. Padre_Mariano

    Padre_Mariano Guest

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    Durante la pace le persone che si abbandonano a ciò si possono definire malate o disturbate,ma la situazione cambia con la guerra.
    La guerra porta l'essere umano a livelli di barbarie sempre peggiori della guerra precedente.
    La guerra trasforma il semplice essere umano in un mostro,ma a patto che quest'ultimo ceda ai suoi istinti più peggiori,ma ci sono anche persone che resistono a questi istinti.
     
  8. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Non credo proprio, la scienza non può provare che allo stato di natura l'uomo è sempre portato ad uccidere perché questo stato di natura non esiste, è una mera astrazione partendo da determinate condizioni (le nostre) che non possono essere generalizzate all'umanità e alla storia intera. Ammettere che per natura l'uomo uccide vuol dire giustificare l'omicidio, in un certo senso.
     
  9. qwetry

    qwetry

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    se ora io e te siamo qui a scrivere a distanza tramite un computer è perchè nostri antenati non hanno esitato a usare la violenza per prevalere sul prossimo, noi non siamo pura ragione, siamo solo scimmie particolarmente evolute, il nostro cervello obbedisce in parte a meccaniche naturali, non creda sia necessaria una vera e propria dimostrazione, basta guardare un qualsiasi documentario naturalistico di Piero Angela

    ma questo non significa assolutamente rendere giustificabile l'omicidio, da millenni ci stiamo imponendo di superare lo stato di animale, in quanto membri della società civile abbiamo abbiamo il dovere di essere superiori a questi istinti, nessuna giustificazione è ammissibile
     
  10. Willy il Peyote

    Willy il Peyote

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  11. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Io sono semplicemente contrario a riconoscere che l'uomo uccide per natura, non nego che l'abbia fatto. Non esiste uno stato di natura permanente e le cui leggi si applicano in maniera sempre uguale.

    Sono quasi tutti dopo l'800' e soprattuto nel 900'... è esattamente ciò che volevo dire.
     
  12. qwetry

    qwetry

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    non parlo di stato di natura permanente, parlo di cose più semplici, sotto il conscio, sotto la ragione, ci sono meccanismi animaleschi a cui l'uomo medio in rare occasioni obbedisce; più una persona è razionale, o dotata di una morale (esempio, la religione) in contrasto con degli istinti, più difficilmente cede a essi. E' il prendere a pugni l'uomo con cui troviamo la nostra donna a letto :D
    una malattia mentale causa squilibri che possono portare nel caso degli assassini seriali a non avere considerazione della vita altrui, lasciando via libera all'istinto individualista di prevaricazione sul prossimo, anche solo per puro divertimento.


    riguardo i serial killer, credo che la spiegazione sia più semplice, l'ottocento e il novecento coincidono con un grande aumento di efficienza dei servizi di polizia, gli assassini seriali nel medioevo rimanevano generici briganti, poi come hai detto tu una volta non si sovraesponeva la violenza come oggi, possiamo avere pochissime fonti storiche su di loro in confronto a quelli di tempi più recenti.
    non affermo che in passato c'erano tanti assassini seriali quanto oggi (è solo una mia supposizione), quello che dico è che non abbiamo dati né per affermarlo né per affermare il contrario.
     
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    Ultima modifica: 25 Gennaio 2015
  13. feste

    feste

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    Anche su questi aspetti ci sarebbe da discutere a lungo,ci sono casi dove proprio queste persone di cui parli poi esprimano i loro conflitti interni attraverso acting out,inspiegabili e spaventosi.
    La natura o meglio la mente umana è sempre capace di sorprenderci per le sue splendide e a volte terribili sfaccettature.
     

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