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22/6/1941: perché lo schieramento offensivo?

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Pandrea, 24 Agosto 2012.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Il grande motivo delle straordinarie vittorie tedesche durante Barbarossa fu la disposizione offensiva delle armate sovietiche. Ciò voleva dire a ridosso del confine con la Germania, concentrate per essere pronte ad un'avanzata, con contatti minimi fra di loro. Capirete da soli quanto sia facile fare sacche in questo modo, sportivamente parlando è come avere tutta la squadra avversaria nella a ridosso della tua linea di fondo e partire in contropiede. Ma perché le armate sovietiche erano disposte in tale maniera?
     
  2. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Perchè avrebbero attaccato il 06/07/41 cioè 14 giorni dopo (ricordo che un mio affine, generale di Corpo d'Armata, guardando per la prima volta in vita sua lo schieramento sovietico come riportato su un'enciclopedia sovietica, disse: "caspita, questo esercito era a 10-15 giorni dall'attaco!")
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Apperò, sarebbe da farci un what if... come poteva comunque Stalin sperare di invadere la Germania con l'Armata Rossa del 1941?
     
  4. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Puntava sulla sorpresa e sul fatto che "stranamente" i tedeschi erano disposti malissimo (come se stessero per attaccare!), Berlino era a 700 km dalla frontiera per cui i tedeschi non avevano tutto questo spazio di manovra
     
  5. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Tra Varsavia e Berlino ci sono 600 km circa, ma tra Varsavia e Mosca ce ne sono "soltanto" il doppio e i tedeschi ci misero comunque tre mesi ad arrivare praticamente passeggiando. Comunque il confine russo-tedesco il 21/6/1941 era in una situazione grottesca :asd:
     
  6. hdosbe

    hdosbe Guest

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    In pratica 2 eserciti pronti ad attaccare, in molte ucronie si pensa che senza le complicazioni nei Balcani (causate dallo sciagurato attacco italiano alla Grecia), l'attacco sarebbe dovuto scattare attorno al 15 maggio dando 38 giorni in più ai tedeschi per raggiungere i loro obiettivi prima dell'inverno; paradossalmente questo vantaggio avrebbe potuto essere nella realtà uno handycapp; i tedeschi avrebbero affrontato i sovietici disposti correttamente sulla difensiva, per cui con grandi unità in prodondità, lontane dal fronte e in grado di manovrare prima di giungere a contatto col nemico.
     
  7. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Riguardo al quel famoso What If io ho sempre saputo che dal 15/5 al 22/6 il disgelo ritardato aveva ridotto l'intera Russia ad una fanghiglia impraticabile.
     
  8. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Che io sappia, pur essendo stata una primavera del '41 piuttosto piovosa, la situazione a fine maggio non era tanto peggiore del "solito"; di sicuro l'attacco al 15/05 fu reso impossibile dalla dabbenaggine di Mussolini e Ciano.

    Non è detto che attaccando prima i risultati sarebbero stati migliori (a parte il maggior lasso di tempo prima che il miglior generale sovietico entrasse in scena), visto lo stato della viabilità russa a maggio e la "miglior"" disposizione delle forze sovietiche.

    P.S.: oviamente il miglior generale russo era ..... l'inverno!
     
  9. Darksky

    Darksky Admin Membro dello Staff

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    Per i what if leggete il regolamento di questo forum, per favore.
     
  10. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Non è vero che fossero schierati in maniera offensiva. Glanz (When Titans Clashed - in italiano: "la grande guerra patriottica dell'Armata Rossa") spiega molto bene lo stato dell'Armata Rossa e la sua disposizione.

    Di seguito una sintesi da Glantz.

    Lo schieramento difensivo dell'Armata Rossa di basa sul piano di guerra elaborato dallo Stavka e presentato a Stalin nell'ottobre del 40. Questo piano prevedeva una forte spinta nemica a sud delle paludi del Prjpiat, con obiettivo l'Ucraina e risorse presenti nella regione del Donbass. Questo piano di guerra sostituì il precedente (del luglio 1940 respinto dall'allora commissario alla difesa Timoshenko) che invece ipotizzava una concentrazione nemica a nord del Prjpiat (con obiettivi Mosca e Leningrado), come poi storicamente avvenuto.

    La difesa sovietica elaborata dallo Stavka era basata sullo schieramento di 171 divisioni in tre scaglioni operativi, con 57 divisioni a fare da schermo iniziale e il secondo e terzo scaglione con 52 e 62 divisioni fucilieri e gran parte dei 20 corpi meccanizzati disponibili. Queste unità, in caso di guerra, sarebbero state organizzate secondo i vari "Fronti".

    Sulla linea Dnepr - Dvina si sarebbero schierate cinque armate terrestri come riserva strategica in profondità.

    Lo schieramento delle unità del fronte di riserva e di elementi significativi delle unità dei fronti avanzati iniziò ad aprile del 1941. L'attacco del 22 giugno colse l'armata rossa in una fase di transizione e con uno schieramento "errato" rispetto alle reali intenzioni nemiche (non a caso il fronte a sud fu quello che resistette meglio alll'urto tedesco nelle prime settimane di guerra.


    La tesi che l'attacco fosse imminente si basa su un piano preventivo di attacco alla Germania redatto dallo stesso Zukov (maggio del 41), ignorato da Stalin.
    La tesi ha parecchi punti deboli, l'Armata Rossa era completamente impreparata alla guerra (non solo a difendersi) e Stalin lo sapeva benissimo. D'altronde le prestazioni orribili in combattimento offerti nel 41 dall'armata rossa testimoniano che tutta questa preparazione alla guerra non c'era... Avevano avuto difficoltà con la Finlandia e vanno ad attaccare una delle nazioni con un esercito probabilmente all'apice dalla potenza?

    La Germania attaccò l'Armata Rossa nel momento in cui era appena uscita da una fase di profonda riorganizzazione e probabilmente nella sua fase di maggiore debolezza. Stalin avrebbe certamente attaccato la Germania ma non si aspettava/voleva una guerra prima del 42.

    Saluti.
     
  11. huirttps

    huirttps

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    Ma ancora resiste questa teoria smentita dai diretti interessati!?

    Da Liddell Hart - Storia di una sconfitta , pag 287 e ss.gg.

    "Von Rundstedt mi disse che i preparativi del suo gruppo d'armate erano stati ostacolati dal ritardato arrivo delle divisioni corazzate impegnate nella campagna Balcanica e che questo, unitamente al maltempo, era stato il fattore principale"

    "Von Kleist disse : che che le truppe impegnate nella campagna Balcanica non erano granchè rispetto al totale delle nostre forze, ma l'aliquota di carri era elevata. Il grosso dei carri assegnati al mio comando per l'offensiva nella Polonia meridionale aveva partecipato alla campagna balcanica - i carri avevano bisogno di revisione e gli equipaggi di riposo. Molte unità si erano spinte fino in Peloponneso e dovettero poi farsi tutta la strada del ritorno. Le opinioni dei feldmarescialli Von Rundstedt e Von Kleist erano naturalmente condizionate dalla misura in cui l'offensiva sul loro fronte era dipesa dal ritorno delle divisioni corazzate. Altri generali attribuivano minore importanza alle conseguenze della campagna nei Balcani. Essi sottolineavano che il compito principale nell'offensiva era affidato al gruppo Centro (von Bock), operante al nord della Polonia, e che le probabilità di vittoria dipendevano dai suoi progressi. L'invasione, insomma, avrebbe potuto essere iniziata anche senza aspettare le divisioni di ritorno dai Balcani. Il generale Halder mi disse che le condizioni meteo rimasero sfavorevoli fino al momento in cui l'invasione effettivamente avvenne. Il giudizio retrospettivo dei generali non è tuttavia una guida sicura per capire quali sarebbero state le decisioni di Hitler se sulla situazione non avessero influito le complicazioni balcaniche. Dato che la data dell'attacco era posposta a causa di queste complicazioni, veniva scartata ogni possibilità di offensiva prima del ritorno delle divisioni dal teatro balcanico. Ma il rinvio non fu determinato dalla campagna di Grecia. Hitler aveva già tenuto conto di tale impegno quando l'invasione della Grecia era stata messa in programma per il 41 come un preliminare per l'invasione della Russia. Il fattore decisivo del mutamento di date fu l'inatteso colpo di Stato avvenuto il 27 marzo in Jugoslavia, ove il Gen. Simovic e i suoi sostenitori rovesciarono il governo che poco prima aveva impegnato la Jugoslavia con l'Asse"

    Di seguito, precisamente a pag 292

    "Ma anche le condizioni meteo ebbero una parte importante, si trattò di un fattore accidentale. A oriente della linea Bug-San , in Polonia, sino al mese di maggio la possibilità di svolgere operazioni sono molto limitate perchè la maggior parte delle strade sono sommerse dal fango e il terreno si trasforma in un acquitrino. Molti fiumi sono privi di argini e straripano, provocando vaste inondazioni. Quanto più si va verso oriente, tanto più diventano pronunciati questi svantaggi, soprattutto nelle regioni paludose e boscose del Pripet e della Beresina. Perciò, anche in tempi normali le possibilità sono scarse fino alla metà di maggio, ma nel 41 l'inverno era durato più a lungo del solito. Ancora ai primi di giugno il Bug, proprio di fronte alla linea di schieramento delle nostre truppe, era straripato su un tratto di molti km".

    "Manstein, il quale era nella Prussia orientale al comando di un corpo corazzato che aveva il compito di operare lo sfondamento iniziale, mi disse che alla fine di maggio e nei primi giorni di giugno caddero abbondandissime piogge. E' evidente che se l'invasione fosse iniziata prima le prospettive sarebbero state tuttaltro che brillanti ed è assai dubbio che, indipendentemente dalle complicazioni nei Balcani, sarebbe stato possibile anticipare la data dell'offensiva"

    l'operazione Barbarossa è un fallimento tedesco che non ha nessuna scusante nella campagna italiana in Grecia :contratto:

    ---

    Relativamente alla posizione delle truppe sovietiche alla vigilia dell'attacco nazista, avevo letto che queste erano pronte sul lato sud in quanto si pensava (niente di deciso o pronto) ad una operazione contro la Bessarabia. Conferme o smentite?
     
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  12. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Ma la Bessarabia non era già parte dell'URSS da un anno?
     
  13. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il dibattito storico sulle reali intenzioni di Stalin dopo la firma del Patto Molotov-Ribbentrop è ben lungi dall'essere chiuso : nessuno storico ad oggi è riuscito (se mai sarà possibile) a ricostruirne una versione completa, documentata e sufficientemente plausibile, perchè troppe informazioni sono ancora oggi incoerenti.

    E' comunque assodato che, dopo l'apertura degli archivi ex-sovietici, sono emersi una enorme quantità di documenti precedentemente sconosciuti agli storici occidentali. La cosa vale - ovviamente - anche per i piani della RKKA (tra i quali il famoso Piano 'Zhukov' del 15 maggio 1941, ma anche vari discorsi 'segreti' fatti da JVS) e per il dispositivo della stessa nel giugno 1941.

    La notizia dell'esistenza di un 'Piano Zhukov' (con relativa documentazione) divenne di dominio pubblico solo negli anni '90, dopo il crollo dell'URSS, con l'enorme publicità avuta dai libri di Suvorov (Ledokol - 1990) e di Meltyukhov (Stalin's Missed Chance - 2000).

    Consideriamo i tre più importanti autori anglosassoni in materia di Ostfront : Ziemke, Erickson e Glantz (tutti gli altri autori spesso citati sono assolutamente datati e/o 'generalisti')

    - Erickson e Ziemke fanno riferimento ai wargames tenuti dalla Stavka nel 1940/1941, ma non citano alcun piano per una possibile offensiva preventiva sovietica, perchè alla data in cui scrivono (1975 e 1985, rispettivamente) il 'Piano Zhukov' del 15 maggio 1941 è ancora 'nascosto' negli archivi di Mosca e nessuna delle 'presunte autorevoli' memorie dei vari Marescialli (incluso quelle dello stesso Zhukov) ne ha mai ovviamente parlato; quindi riportano la visione 'tradizionale' degli accadimenti che hanno portato a Barbarossa e agli eventi successivi;

    - Glantz (When Titans Clashed: How the Red Army Stopped Hitler, 1995, ma soprattutto Stumbling Colossus: The Red Army on the Eve of War, 1998 e Barbarossa, 2001) essendo attualmente riconosciuto come una delle massime autorità in materia, si è fatto carico di 'smontare' le tesi di Suvorov e di Meltyukhov; contesta (insieme ad altri autori, che non ho però letto) nei suoi libri ed in alcuni articoli pubblicati da The Journal of Military History le ipotesi avanzate da quegli autori e riprese poi anche da altri, operando su diversi piani di analisi :

    a) Suvorov non è molto credibile, perchè non solo è molto naif, ma non cita mai fonti autorevoli;

    b) non esiste alcuna prova che la proposta di Zhukov, sebbene presentata, fosse stata accettata;

    c) il piano sovietico in essere all'inizio di Barbarossa (DP41) (come dettagliato da Invernomuto) prevedeva una prima fase difensiva, basata sulla solita stratificazione per scaglioni successivi, prima di un eventuale contrattacco.

    Il problema però è che - diversamente dal naif Suvorov - Meltyukhov è ricco di dati e fonti d'archivio ex-sovietiche. La sua tesi è - in estrema sintesi - che il Piano Zhukov (o una qualche simile versione) effettivamente fu approvato e che la tempesta che si scatenò alla fine nel giugno 1941 fu una specie di 'meeting engagement' nel quale una parte (i tedeschi) anticipò (di quanto non è assolutamente chiaro) l'altra, ma in modo del tutto inconsapevole.

    Il dispositivo citato da Glantz (DP41) aveva comunque un sacco di problemi (sbilanciato a favore dell'Ucraina, dove ci si aspettava, erroneamente, la principale direttrice d'attacco tedesca, con enormi carenze organiche e di comando, ecc.ecc.), chiaramente ammessi dallo stesso autore.

    Rimane la domanda di fondo : questi problemi erano legati alla fase di transizione e di completamento della RKKA e/o ad errori di intelligence o invece dovuti ad un totale ri-dispiegamento in corso a favore di una postura offensiva ? Ma, in questo caso, come sperava Stalin di guadagnare tempo ?

    Per completezza storica è necessario però citare anche altri autori che hanno ripreso la questione, dando interessanti spunti e sottolineando molte contraddizioni o perlomeno elementi molto controversi ancora ad oggi esistenti; a tale scopo consiglio (a chi fosse interessato) la lettura di :

    - E.Topitsch : Stalin's Krieg (1985), che PRIMA delle rivelazioni degli anni '90 e senza conoscere il 'Piano Zhukov' evidenzia molte anomalie presenti nella narrazione 'tradizionale' dei fatti inerenti a Barbarossa;

    - J.Hoffmann : Stalins Vernichtungskrieg 1941-1945 (1999); ex direttore scientifico dell'Ufficio Storico della Bundeswehr di Freiburg, che, dopo essere andato in pensione, se ne esce con questo librone quasi revisionista che 'spara alzo zero' sull'intera questione, suscitando un vespaio in Germania, e non solo;

    - R.C.Raack : Stalin's Drive to the West (1995), che riprende in chiave più generale il concetto dei 'piani sovietici' per l'espansione a occidente, fin dagli anni '30, tra l'altro con un interessante documento che riporta un appunto 'autografo' di W.Ulbricht (che partecipava alle riunioni del Politburo) del febbraio 1941, nel quale il futuro leader della DDR spiega il 'senso' (secondo Stalin) del Patto Molotov-Ribbentrop e che non si discosta molto dal concetto di 'Ledokol' di Suvorov.

    - C.Pleshakov : Stalin's Folly (2005), che analizza l'atteggiamento incomprensibile di Stalin nelle prime settimane di guerra (rispetto alla lucidità degli anni dal 1943 al 1945). Quali i motivi logici e psicologici di quell'atteggiamento ? Stalin era in totale depressione e confusione perchè era stato preso in totale contropiede, con un errore strategico che poteva rivelarsi fatale ?

    PS : rimane il fatto che per quanto naif (ma a volte anche esilarante - invito a guardare i filmati delle sue presentazioni su Youtube) l'ultimo libro di Suvorov è stato pubblicato, nel 2009, dalla United States Naval Academy, che gli ha concesso anche un giro di conferenze ...

    saluti
     
  14. huirttps

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    Hai ragione, sono andato a ricontrollare, riporto

    The German accounts note that Soviet dispositions were highly unusual and could have been used for either attack or defense .. [omissis] .. It is possible that, given the tensions and provocations in Romania, the Soviets were planning an offensive of their own to ensure inheriting territories within their traditional sphere of influence.

    Quindi quella che avevo riportato era solo una possibilità ventilata dall'autore relativamente alla "inusuale" disposizione dei sovietici.
     
  15. Amadeus

    Amadeus

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    Oltre all'abbondante bibliografia indicata da Rob, mi permetto di suggerire anche il volume Grand delusion, di Gabriel Gorodetsky (Yale University Press), a chi volesse approfondire la questione della politica estera e della pianificazione militare sovietica nel periodo compreso tra il patto di non aggressione e l'inizio della guerra con la Germania.
     
  16. Amadeus

    Amadeus

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    Alla fine ho ceduto alla curiosità e ho guardato i filmati. Hai ragione nel definire Rezun/Suvorov un tizio esilarante: ha un futuro da cabarettista (e, a dirla tutta, anche un passato... ;)).

    Un paio di considerazioni:
    1) Immaginavo il suo inglese fosse migliore, dopo trent'anni nel Regno Unito (non posso seriamente pensare che peggiori volutamente il suo accento per rimanere nel "personaggio").
    2) Ma davvero crede che possa limitarsi a portare di fronte ad un pubblico minimamente informato e dotato di testa pensante le "prove" che ha esibito durante la conferenza?

    I carri KV servono solo in attacco? Ma quale giocatore che abbia fatto una partita ad un qualunque gioco tattico comperando le truppe a punti ha mai pensato: "Un KV? Noooo, sono sulla difensiva, mica sono scemo! Ecco un bel plotone di T-26, proprio il carro che ci vuole per difendersi dai Panzer, non quegli invulnerabili KV dotati di un cannone in grado di far fuori qualsiasi veicolo tedesco". Oppure le citazioni dal prontuario di frasi russo-tedesco (anche se la battuta sulla stazione di Smolensk mi ha fatto crepare dalle risate tant'è che l'ho rivista due tre volte!). Dobbiamo quindi dedurre che l'URSS stesse preparando anche l'invasione degli USA e dell'intero impero britannico, visto che nel 1940 è stato pubblicato anche un kratkij russo-anglijskij voennyj razgovorik (contenente frasi del tipo: Are you an American? Are you a Hindu? Are you a Canadian? Are you a Welshman? etc etc.)

    Vabbe'...
     
  17. GyJeX

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    Ma quando è stato dato alle stampe, questo frasario, la Francia combatteva ancora e l'ipotesi di un'invasione del suolo inglese stava maturando, i rapporti germania-russia erano tranquilli e pacifici, quelli tra inglesi e russi un bel po' meno, cosa impediva alla russia di trarre vantaggio da una riuscita leone marino ? Magari pensavano ad un collasso globale dell'impero e a procurarsi lo sbocco nell'oceano indiano...

    C'è una frase interessante nel frasario: Are there any russians among the inhabitants ?
     
  18. Amadeus

    Amadeus

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    Il frasario era stato stampato come misura "contingente" in quanto era ritenuto possibile che ci si potesse scontrare con truppe britanniche. Alcuni scenari erano plausibili (non dimentichiamoci le pianificazioni anglo-britanniche per un intervento in Scandinavia e quelle per i bombardamenti di Baku e dintorni), altri un po' meno (Stalin era convinto che gli inglesi gli avrebbero potuto giocare qualche tiro mancino nel Mar Nero o nel Baltico).

    Che Stalin volesse trarre vantaggio dalla guerra in occidente è pacifico (sulla scorta delle esperienze della Grande Guerra la sua idea, non stupida, era che vince una guerra chi vi entra per ultimo non chi vi entra per primo). Ma dubito che sperasse in un ulteriore successo tedesco per raccogliere qualche briciola dell'impero britannico. L'indebolimento dei tedeschi era per lui un prerequisito essenziale (Chruščëv raccontò che quando apprese della sconfitta della Francia, Stalin si mise a bestemmiare come un vetturino), inoltre conosceva troppo bene la storia per cedere a lusinghe del tipo: io divento il padrone dell'Europa e tu ne puoi approfittare per espanderti in Persia (esattamente le parole che disse Napoleone allo zar Alessandro nel periodo di non-aggressione tra i due imperi... e sappiamo com'è finita).
     
  19. rob.bragg

    rob.bragg

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    C'è però un elemento 'curioso' nell'intera vicenda.

    Suvorov - ex agente GRU defezionato (e reclutato dai servizi inglesi, con i quali collabora inizialmente con pubblicazioni abbastanza 'serie' quali 'Inside the Soviet Army', ecc.), che dopo vent'anni non parla ancora bene l'inglese e gioca a fare il giullare da conferenza - fa la figura dello scemo del villaggio (ma sponsorizzato dalla United States Naval Academy), pubblica libri (almeno una decina) tradotti in tutte le lingue principali (anche italiano) nei quali non porta prove o documenti ma cita una lista di fatti estremamente naif e particolari che fanno sorridere qualsiasi appassionato di storia militare (anche i cadetti della Navy ?). Tanti piccoli elementi, la maggior parte dei quali evidentemente molto stonati.

    Ma i principali guru accademici, a partire da Glantz (ma anche dal citato Gorodetsky e da altri) accorrono in massa per smentirlo e per sottolineare la sua inattendibilità storica. Glantz addirittura gli 'dedica' (anni fa) un apposito pamphlet, pubblicato su una prestigiosa rivista di storia militare.

    Meltyukhov, ricercatore presso il Russian Institute of Documents and Historical Records Research, pubblica un librone di circa 400+pagine, con annesse 1600 (!) annotazioni bibliografiche / documentarie, ma non se lo fila nessuno al di fuori della Russia. Non viene nemmeno tradotto in inglese. Anche in Russia, dopo la prima edizione (artigianale) non viene ripubblicato. 'Stalin's missed chance' è la traduzione del titolo originale russo, ma un libro inglese con questo titolo non è mai stato pubblicato.

    E' come se dopo aver dischiuso gli archivi ex-URSS, avessero preso un personaggio naif per fargli volutamente fare la parte dello scemo del villaggio (dietro lauto compenso in diritti d'autore), per discreditare tutto, anche quello che in mezzo a tante cose stonate forse non lo era proprio del tutto ... E Meltyukhov così stonato non sembra (almeno non quanto Suvorov)

    mah ...
     
  20. Amadeus

    Amadeus

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    Sì, quello che dici è sensato ed anch'io mi sono posto il problema in termini simili.

    La risposta che mi sono dato è la seguente.

    Se uno volesse creare una campagna di stampa contro il Vaticano, avrebbe più successo a pubblicare dotte disquisizioni stile quelle del nostro thread sulla Bibbia o articoli contenenti le testimonianze delle vittime dei preti pedofili?

    Partendo dal presupposto che l'obiettivo non è Stalin e l'URSS di settanta anni fa ma Putin e la Russia di oggi, Rezun è molto più utile di Mel'tjuchov. Non solo perché, dando retta a Rezun, si rende l'URSS di fatto colpevole di aver provocato la guerra e di averla alimentata, mentre, anche a dar credito a Mel'tjuchov (mi limito ad immaginarlo, visto che non ho letto Upuščennyj šans Stalina, libro, comunque, disponibile anche in rete http://militera.lib.ru/research/meltyukhov/index.html) si potrebbe concludere: vabbe', Stalin voleva aggredire la Germania nazista nel 1941 invece che nel 1942, embe'? è quasi un merito.

    Dicevo, non è solo questo il motivo. Chi vede la conferenza di Rezun, vede un mite ometto di mezz'età, inoffensivo. L'impressione che lo spettatore medio potrà ottenere è: non so se tutto quello che dice sia vero, ma di certo ha ragione non solo a dire che l'URSS è stato l'Impero del Male(TM), ma la Russia di oggi continua ad essere l'Impero del Male, visto che continua a perseguitare questo povero ometto che, non ha fatto male a nessuno e non meritava una condanna a morte sulla testa. Queste cose da noi non succedono (con buona pace dei coniugi Rosenberg)!

    Insomma, Rezun come le Pussy Riots, un metodo per permettere anche al bue di dire cornuto all'asino (mi chiedo, ad esempio, se la Merkel sia intervenuta con i medesimi toni usati in difesa delle punk russe per difendere i tizi che, manifestando in difesa delle medesime, hanno fatto irruzione nel duomo di Colonia e sono stati subito consegnati alla polizia).

    Il prodotto che si sta vendendo non è il contenuto delle analisi di Rezun ma la sua vicenda personale. Cosa improponibile con Mel'tjukov.
     

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