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AAR Impero Ottomano, da tribù a Impero.

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Celt, 17 Giugno 2012.

  1. Celt

    Celt

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    [SfidAAR 3] Impero Ottomano, da tribù a Impero.

    Ottomani, da tribù a Impero!

    Sommario (link diretto al capitolo)

    Introduzione
    Capitolo I - gennaio 1356/dicembre 1359 - dove l'Impero fa la prima conquista
    Capitolo II - gennaio 1360/gennaio 1372 - dove si è sempre in guerra ma alla fine vincono i ribelli
    Capitolo III - febbraio 1372/febbraio 1379 - dove finisce la guerra ottomano/bizantina
    Capitolo IV - marzo 1379/aprile 1383 - dove si aspetta la conquista di Atene e si ingloba Karaman
    Capitolo V - aprile 1383/novembre 1390 - dove ce la vediamo grigia
    Capitolo VI - dicembre 1390/dicembre 1398 - dove si aiutano i fratelli musulmani
    Capitolo VII - 1399 - dove si da un occhio in giro
    Capitolo VIII - gennaio 1399/agosto 1405 - dove si dichiara guerra agli achei
    Capitolo IX - settembre 1405/marzo 1409 - dove il Consiglio di Stato viene accontentato
    Capitolo X - aprile 1409/settembre 1415 - dove muore il glorioso Sultano
    Capitolo XI - ottobre 1415/luglio 1425 - dove si conquista Costantinopoli e l'occidentalizzazione
    Capitolo XII - agosto 1425/luglio 1430 - dove si arriva in Egitto e si ha un nuovo Sultano
    Capitolo XIII - agosto 1430/agosto 1436 - dove si arriva in Italia
    Capitolo XIV - settembre 1436/dicembre 1449 - dove l'Impero si amplia e si stabilizza
    Capitolo XV - 1450 - dove si osserva la metà del secolo
    Capitolo XVI - gennaio 1450/settembre 1463 - dove ci si espande ma si finisce sotto unione personale
    Capitolo XVII - ottobre 1463/ottobre 1478 - dove sostanzialmente non capita nulla
    Capitolo XVIII - novembre 1478/dicembre 1485 - dove prima si fugge e poi si trionfa
    Capitolo XIX - gennaio 1486/dicembre 1499 - dove si sta in pace
    Capitolo XX - 1500
    Capitolo XXI - gennaio 1500/novembre 1510 - da tribù ad Impero
    Capitolo XXII - dicembre 1510/novembre 1518 - c'era una volta l'Ungheria
    Capitolo XXIII - dicembre 1518/dicembre 1539 - 20 anni di pace

    Introduzione (gennaio 1356 - marzo 1356)

    La nostra storia inizia nel 1356, quando il Sultano era Orhan I.
    La tribù ottomana, il cui nome deriva dal fondatore della dinastia regnante, Osman I, nacque in continuità del Sultanato selgiuchide di Rum.
    I territori ottomani comprendevano alcune zone dell'Asia Minore, specialmente le province che si affacciano sullo stretto dei Dardanelli: Bursa, Bythinia ed Angora.
    Da poco più di un anno anche la provincia europea di Gallipoli era in mano Ottomana: per la prima volta dei musulmani controllavano un territorio europeo ad est.

    Inoltre la vicina e confinante provincia di Saruhan era fedelmente vassalla degli Ottomani grazie agli ottimi rapporti con il Bey di quella piccola provincia, Bey Ilyas, mentre il Beydom di Aydin era legato da un alleanza alla tribù ottomana.

    Confinavano con gli Ottomani e sostanzialmente occupavano tutta l'odierna turchia altri Beymen, di religione varia, musulmana, greco-ortodossa e sufista.
    In Europa invece gli stati piu prossimi ai territori ottomani erano il decadente Impero Bizantino e l'instabile Regno di Serbia, che comprendeva anche Macedonia, Albania, Epiro e parte della Grecia.
    Infine vi era la piccola isola di Chios in mano genovese, dirimpetta alle coste asiatiche.



    Gli obbiettivi ottomani erano quindi due: diventare la nazione guida per le tribù turche e difendere ed espandere i propri territori europei.

    Il Sultano prende subito alcuni provvedimenti per migliorare e rafforzare il potere dello stato, per esempio istituisce la Jizya (+6% tasse, +1% rischio di rivolta) e imposta delle tasse elevate ( +3% rischio di rivolta, +5% costi di stabilità, +0,50 prestigio annuo, +24% tasse).

    A livello religioso viene invece rifiutata la possibilità di convertire la nazione al sufismo e istituito l'ufficio dello Sheikh ul Islam (-5% costo di stabilità, +0,25 missionari annui, +5% costo missionari), per assicurarsi che le leggi governative seguano e non infrangano le leggi dell'Islam.

    Per aiutare la nazione vengono infine assunti due consiglieri: Temel Lala (+4% disciplina, +10% rinforzi) e Nizamuddin Kemal (+0,4% prestigio annuo, +6 investimento in stabilità).

    La nazione godeva anche del Bellum Iustum (-0,5 we mensile, -0,30 reputazione), istituito anni prima da qualche precedente Sultanto. (Si parte già con un'idea nazionale scelta).


    Il primo Consiglio del Sultano, dopo alcuni giorni di dibattito, stabilisce che c'è il pericolo che i tre piccoli regni indipendenti greci di Atene, Morea ed Achea potrebbero essere usati come teste di ponte per una crociata cristiana verso gli Ottomani e l'Islam in generale e quindi suggerisce che per recidere alla radice questo problmena il Sultano dovrebbe valutare l'ipotesi di conquistare il Sud della Grecia, che una volta ottomano entrebbe di diritto nei territori della tribù (missone).
    Il problema, pensa il Sultano, è che Atene è vassalla della Sicilia, l'Achea è vassalla di Napoli e la Morea è vassalla dell'Impero bizantino..
    Fortunatamente la flotta ottomana, baluardo nei Dardanelli contro chiunque intenda invadere la Turchia, è grande il doppio rispetto alle flotte siciliana e bizantina, mentre equaglia quella napoletana.

    Purtroppo per la nazione il Sultano non ha nessuna qualità specifica, ed è un normalissimo Sultano, ma potrebbe anche essere buono avere un leader del genere? (Average Ruler, +2 investimento in stabilità, -0,03 reputazione, +10% costo dei Consiglieri, -1% prestigio annuo).


    Intanto scoppia il primo conflitto in terra anatolica, il Beydom di Karaman attacca il più piccolo Beydom di Germiyan.
    Gli Ottomani rinforzano l'esercito pregustando il momento di entrare in guerra, quando gli eserciti nemici saranno già spossati da altri combattimenti!!


    [​IMG]

    La situazione iniziale in Anatolia e Grecia
     
  2. zethani

    zethani

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    "Tutti si inginocchiano di fronte a Orhan, Primo del suo nome, Sultano dei Sultani, Spada dell'Islam, Vera Voce del Profeta e non ancora ma presto Kaizer-i-Rum!"

    Buona fortuna, collega :)
     
  3. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    good luck and have fun :D

    saluti
    DAoS
     
  4. Celt

    Celt

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    Capitolo I (aprile 1356 - dicembre 1359)


    L'amministrazione statale sembra funzionare bene e questo comporta dei benefici effettivi seppur piccoli per lo Stato (+2% PE, +2%TE).
    Anche grazie a ciò il Sultano intende dichiarare guerra al vicino Bey di Karaman, mentre le sue truppe sono impegnate in altro assedio.


    Passano solo pochi mesi e le alte tasse e la stagnazione dei mercati si fanno sentire, peggiorando commercio e produzione (-2% PE, -2%TE).

    Un evento imprevisto però fa cambiare obbiettivo al Sultano.
    Difatti il Bey alleato di Aydin dichiara guerra al già sotto assedio Bey di Germyian, garantito e protetto però dallo stesso Sultano che, infuriato con gli ex alleati per avergli rovinato i piani di guerra, li maledisce ad Allah e si schiera contro di loro al fianco del povero Bey di Germyian.

    3000 Ottomani guidati dal generale Suleyman Pasha si dirigono verso le provincie del sud ovest dell'Anatolia, precisamente verso Smyrna, dove sbaragliano la guarnigione locale e si apprestano ad assediare la città e a resistere alle sortite nemiche.
    Altri 2000 uomini assediano invece la capitale Ayaslug, prendendo tra due fuochi l'esercito di Aydin che è costretta a continue ritirate negli scontri con i due eserciti ottomani.

    Il 14 gennaio 1357 l'ultimo esercito di Aydin viene distrutto, ed entrambe le provincie nemiche vengono poste sotto assedio.

    Nello stesso tempo la flotta viene impegnata in una battaglia nel mar Egeo contro 5 galee di pirati.

    Smyrna cade in pochi mesi, ma la capitale è ben difesa e protetta da una guarnigione di 3000 uomini e l'esercito Ottomano non può permettersi di lanciarsi all'assedio delle mura: il numero di vittime sarebbe nettamente elevato. (Gli assedi sono molto ma molto più lunghi e difficili in D&I).
    A complicare le cose scoppia una rivolta greca a Smyrna, finanziata da quei porci dei bizantini, che costringe 4000 ottomani a ritornare in patria, arruolare rinforzi e poi recarsi a Smyrna per sopprimerla.

    Soppressa una rivolta, ne scoppiano altre due: a Smyrna dei contadini di Aydin si ribellano al non ancora iniziato dominio ottomano e vengono presto sconfitti ma nella capitale Ayaslug 5000 turchi guidati da un pretendente al trono del Bey, Savas Aydin, si scagliano sugli ottomani ancora impegnati nell'assedio.

    L'11 novembre 1359 muore Orhan e come suo successore viene incoronato Mehmed II.

    Il 17 dicembre dello stesso anno finalmente cade la città di Ayaslug e il Bey di Aydin è costretto ad accettare le richieste ottomane.
    E cosi la città multiculturale di Smyrna, che vede cittadini bizantini, di Aydin, ottomani, cavalieri di Rodi e genovesi convivere nelle stesse mura, passa sotto il controllo della Sublime Porta e lo stesso Bey è costretto ad accettare di diventare vassallo ottomano, presto alleato.

    Intanto il Sultano Mehmed si rivela per quello che è, un diplomatico! (+5% TE, -7% tasse, +1 diplomatico, +6% chanche dei mercanti, -10% manpower, -5% disciplina, -0.05 reputazione, -0.05 we)

    Il 1359 termina quindi con la prima conquista Ottomana e con un nuovo Sultano che come ultimo atto dell'anno accetta la cultura greca come parte integrante della nazione.

    [​IMG]

    La situazione anatolica, con Ottomani, Karaman e Ak Koiunlu che conquistano una regione a testa, e la situazione greca, con il Regno di Serbia sconvolto da una guerra contro l'Ungheria e due guerre d'indipendenza di Albania e Arta.

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    La Guerra dei 100 anni per ora vede gli Inglesi in vantaggio...
     
  5. Celt

    Celt

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    Grazie :)

    Ho intenzione di fare un AAR molto dettagliato, di modo da cercare di coinvolgervi in ogni aspetto della partita ed in ogni questione che influenzi la stessa.
     
  6. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    stessa idea.. LoL

    saluti
    DAoS
     
  7. Celt

    Celt

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    Capitolo II (gennaio 1360 - gennaio 1372)

    Siamo nel febbraio del 1360 e il Sultano sta organizzando i prossimi mesi per prepararsi a ciò che il Consiglio di stato aveva proposto.
    Vengono mandati ad addestrare nuovi uomini per portare l'esercito a 8000 unità, 2000 delle quali di cavalleria e nel frattempo si provvederà anche a ricostruire la riserva di uomini ottomani.

    Ma i piani del Sultano vengono bruscamenti modificati a causa della federazione armena del Ak Koiunlu che dichiara guerra al Beydon sufista di Eretna.
    Eretna che, come ogni altro stato anatolico, è garantita e protetta dagli ottomani che vogliono la pace tra i turchi e non fanno differenze di religione, almeno nelle intenzioni.

    Quindi il Sultano si trova in guerra al fianco di Eretna e del lontano Chagatai contro gli armeni e lo stato turco musulmano di Dudalkir.

    Il Sultano ha in mente un piano astuto per trarre il massimo profitto da questa guerra inattesa.
    Intede permettere ad una delle nazioni nemiche di conquistare ed annettere Eretna, per poi intervenire successivamente ed impadronirsi dopo la pace anche della provincia che avrebbe dovuto salvare e proteggere, la stessa Eretna.

    Sfortunatamente il piano non ha successo perchè sorprendentemente Ertna riesce sia a distruggere l'esercito del Dudalkir sia a restire a quello del Ak Koiunlu.
    Quindi gli ottomani prendono l'iniziativa e mentre l'esercito di Eretna assedia Dudalkir, gli ottomani inseguendo e distrugguno gli eserciti degli armeni, mettendone sotto assedio le città.
    Nel mentre il Regno di Armenia Inferiore, di religione eastern churches, dichiara guerra al Dudalkir e si intromette nella questione..

    Un'altra garanzia ottomana, questa volta al Regno di Cipro, apre un altro fronte in un momento in cui non se ne sentiva assolutamente il bisogno.
    Di fatti gli Ottomani scendono in guerra la fianco di Cipro (insieme a Francia e Borgogna..) contro un invidiabile coalizione capitanata dall'Impero Bizantino e composta da Vidin, Morea, Montenegro e Valacchia.

    Subito gli assedi ai forti armeni vengono ridotti e le truppe richiamate verso i Dardanelli, protetti dalla flotta Ottomana.
    Flotta che non può difendere Gallipoli, che viene subito messa sotto assedio dai Bizantini.

    E' il maggio 1561 quando 6000 ottomani sbarcano a Gallipoli e, dopo aver sbaragliato le esigue truppe bizantine, il grosso delle quali è impegnato in un altra guerra contro Venezia, dilagano per i territori dell'Impero, mettendo sotto assedio anche Costantinopoli.
    Sull'altro fronte intanto gli eserciti di Eretna conquistano il Dudalkir che viene prontamente vassallizzato dagli Ottomani, Dudalkir che è sempre in guerra contro la Bassa Armenia.

    La campagna turca procede senza problemi e solo Costantinopoli tra le città bizantine resiste ancora all'assedio e quindi, dopo aver sconfitto degli incursori valacchi, il grosso dell'esercito turco torna a supporto degli uomini che presiedevano gli assedi alle città dell'Ak Koiunlu.

    Suleyman Pasha, il grande generale turco, muore il 29 novembre 1362 e quindi il Sultano in persona, ottimo comandante militare, prente la testa delle truppe.

    La guerra, si sa, porta guadagno, e difatti l'economia ottomana migliora. (+2% PE, +2%TE)

    Finalmente, nel maggio del 1364, anche Trebisonda viene conquistata e l'Ak Koiunlu è costretto ad accettare una pesante pace, cedendo per l'appunto Trebisonda agli Ottomani, e diventandone vassallo.
    Chiuso il fronte ad est l'esercito ritorna verso i Dardanelli con due obbiettivi: una parte si imbarca per la Morea, con l'obbiettivo di annetterla e conquistarla, mentre il resto dell'esercito va a rinfoltire le file degli assedianti di Costantinopoli.
    Sfortunamente durante questa marcia il Sultano si ammala, e bisogna quindi dare più autonomia ai nobili ottomani. (-1 stabilità, +1 aristocrazia).

    Sempre durante il trasferimento verso i Dardanelli, un altra guerra comincia per i fieri Ottomani.
    Difatti Eretna è di nuovo in pericolo, attaccata dal Bey di Candar, e gli ottomani si schierano nuovamente in sua difesa, con la stessa idea di pochi anni prima.
    Nuovamente il piano fallisce ed in men che non si dica l'esercito di Candar è distrutto e le sue provincie messe sotto assedio.
    Sul fronte interno invece vengono attuate delle riforme per centralizzare maggiormente il potere nello stato ma queste riforme non vengono benvolute dal popolo che rischia di rivoltarsi. (+1 centralizzazione, -2 stabilità, -25ducati, +1 prestigio).

    Una volta conclusi gli assedi viene siglata una pace tra che vede la regione di Sinope annessa ai territori Ottomani, e il Candar vassallizzato.

    Ed ecco la prima rivolta causata dalla bassa stabilità, 4000 uomini assediano Gallipoli, a capo dei quali vi è un cugino del Sultano che pretende di essere il legittimo erede al trono, tal Fakih Tayyar.
    Sconfitti questi, ora è Ayereddin Serbat a capo di 9000 nobili a minacciare la stabilità dello stato.

    Per fortuna però le continue guerre fanno da motore per l'economia, che migliora nuovamente. (+5% PE, +5%TE)

    Per fronteggiare la rivolta di nobili vengono richiamati anche i soldati che assediavano Costantinopoli ma cosi facendo si da la possibilità ai bizantini di uscire dalle mura ed attaccare le regioni limitrofe.
    Deve dunque l'esercito ottomano tornare oltre i Dardanelli per ricacciare i Bizantini dentro la loro enorme capitale.
    Cosi facendo però si lascia campo libero ai ribelli, che conquistano la Bithynia uccidendo anche parte della popolazione. (-5% popolazione in Bithynia)

    Come se non bastasse scoppia anche una rivolta bizantina a Salonico, e quindi i nobili ribelli riescono anche a mettere sotto assedio e conquistare Bursa. (-5% popolazione in Bursa)

    A corte intanto muore l'esperto Consigliere Temel Lala.

    Sconfitti i ribelli bizantini, ora bisogna riconquistare le regioni perdute e poi, dopo aver rinforzato l'esercito, punire i nobili che si sono ribellati.

    Nel maggio del 1370 il Sultano fa una donazione agli Ulema, che sono religiosi scolari che praticano le leggi islamiche, in favore delloro supporto.

    E nonostante la grande ribellione nobiliare in corso l'economia statale procede a gonfie vele. (+8% PE, +8%TE)
    Il supporto fornito agli Ulema da anche lo slancio ad un tipo di scuola turca islamica, che si radica soprattutto nelle regioni anatoliche dello stato.

    [​IMG]

    L'influenza della religione nella vita dello Stato


    Mentre continua la riconquista dei territori bizantini, anche Angora cade davanti all'esercito di ribelli nobili. (-5% popolazione in Angora)

    Gli effetti della rivolta cominciano a farsi sentire, e l'economia subisce un rallentamento. (+5% PE, +5%TE)


    Il primo gennaio 1372 viene migliorata la conoscenza dei meccanismi di governo all'interno dello stato (government 2) ma viene anche presa la clamorosa decisione di cedere alle richieste dei ribelli.
    Difatti questi, dopo aver conquistato le 3 regioni anatoliche si sono spostati a Sinope, mettendola sotto assedio.
    Il fatto che ben 3 regioni, le più ricche del resto, erano sotto il controllo ribelle lo stato non riusciva più a finanziare ne la guerra con Bisanzio, ne a mantenere le truppe.
    Quindi, per evitare di dover contrarre dei prestiti o dover licenziare le truppe, il Sultano accetta le richieste dei ribelli. (-10 prestigio, +1 decentralizzazione, +1 aristocrazia, +1 servitù della gleba)


    [​IMG][​IMG]

    La situazione diplomatica e politica


    [​IMG][​IMG]

    La penisola Iberica, con i fratelli musulmani di Granada tutt'altro che vinti.
     
  8. zethani

    zethani

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    Tre update in un giorno. Si procede a tappe forzate fra le tribù anatoliche :)
     
  9. Celt

    Celt

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    Sono solo 15 anni di gioco :cautious: ma all'inizio c'è tanto da scrivere! :contratto::sbav:
     
  10. Burzo

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    ma quale mod usi?
     
  11. Pinky

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    Usa Dividi et Impera, un mod abbastanza fatto bene, io darei come voto 7
     
  12. Celt

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    Io lo trovo il mod più difficile da giocare, per ora.
    Ci sono molte nuove variabili che influenzano e non poco la partita, la religione è molto ben curata e cosa a dir poco fastidiosa gli assedi durano davvero anni, e se provi a vincerli attaccando con le truppe, generalmente ti muoiono tutti.
     
  13. Celt

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    Capitolo III (febbraio 1372 - febbraio 1379)


    Riprendiamo il nostro racconto nel febbraio 1372, dove troviamo gli Ottomani impegnati in un conflitto contro l'Impero Bizantino e la Morea.
    Ora come ora le truppe turche hanno conquistato due regioni nemiche, e ne tengono sotto assedio le rimanenti due, Costantinopoli compresa.
    Ma il vero obbiettivo degli Ottomani è la Morea: come suggerito dal Consiglio di Stato circa venti anni prima i piccoli regni ellenici devono essere conquistati!

    Intanto una ribellione di zeloti greco-ortodossi viene soppressa a Smyrna, che per l'appunto è in maggioranza di religione greco ortodossa.
    La conversione della regione alla religione musulmana è al momento impensabile, sia per i costi sia per le probabilità di riuscita. (55 dc costo missionario, 5,3% possibilità di conversione)
    Stesso discorso per le regioni di Trebisonda (64,3 dc costo missionario, -4,4% possibilità di conversione) e Sinope (56,7 dc costo missionario, -6,4% possibilità di conversione).
    Bisognerà attendere qualche anno affinchè vi siano le condizioni giuste per cercare di convertire le regioni.

    A luglio la sola Costantinopoli resite all'assedio, forte di una guarnigione di 4500 uomini, e quindi il grosse delle truppe ottomane, attraverso Atene e l'Achea, che stupidamente concedeno il diritto di attraversarne i loro territori, si sposta nella penisola ellenica per dare assedio alla Morea.

    Intanto la diplomazia non resta ferma e si ottengono vari matrimoni reali con le maggiori potenze musulmane, di modo da migliorare i rapporti e chissà giungere ad un alleanza oppure ad una unione.
    Cosi il Khanato dell'Orda d'Oro, il Sultanato marocchino e quello Mamelucco, l'oligarchia monarchica degli Jalaryirids e il Sultanato di Najd, si legano tramite matrimonio agli Ottomani.
    Vengono poi siglati altri matrimoni con Granada, Algeria e Tunisia.

    Più o meno un anno dopo, mentre continua l'assedio di Morea, alla scuola di Gallipoli si distingue un filosofo che per i suoi meriti viene fatto Consigliere dello Stato: il suo nome è Gyasuddin Enis. (-0.1 we al mese, +1% prestigio annuo)
    All'inizo del 1974 viene invece accettato all'interno del Consiglio di Stato un mercante di Sinope, Nedim Davudi, per migliorare l'aspetto commerciale della nazione, al momento pressochè nullo. (+2 investimenti tecnologia commerciale, -1% costo tecnologia commerciale)

    L'economia turca, per nulla fiaccata dal continuo conflitto, va a gonfie vele e beneficia di un'ulteriore slancio produttivo. (+8% te, +8% pe)
    Scoppiano però dure rivolte contadine nei territori bizantini ora controllati dalle forze ottomane: un totale di 29000 ribelli si riversa nelle campagne, e le truppe ottomane, 9000 unità, devono ancora una volta reprimerle.
    Non bastasse la decisione del Sultano di centralizzare di più il potere statale (+1 centralizzazione) provoca un ulteriore rivolta di 9000 contadini incazzati.

    Husein Koprulu viene intanto chiamato a sostituire l'anziano Nizamuddin Kemal all'interno del Consiglio (+3% tasse) e si assiste ad un miglioramento delle tecnologie commerciali, militari e marittime (raggiunto liv 2 in tutte).

    E' il 20 febbraio 1379 quando cade il castello di Morea, e finalmente si può siglare la pace con l'Impero Bizantino.
    Gli Ottomani guadagnano le provincie di Morea, Salonica, Tessalonica e Edirne, oltre a 50 ducati e alla rinuncia delle pretese bizantine sulle regioni di Smyrna, Achea e Chios.

    Una guerra durata 18 anni è finalmente finita, ma presto ne scoppieranno delle altre....

    [​IMG]

    La situazione turco/greca.
    Oltre agli Ottomani, anche Karaman ed Atene guadagnano una regione, mentre nei Balcani uno scomodo vicino guadagna territori: l'Ungheria.


    [​IMG]

    Nel cuore dell'Europa la Boemia viene sconvolta da una guerra civile di stampo religioso e dopo poco tempo nasce una nuova nazione, gli Hussiti, e con essa un nuovo modo di vedere la religione cristiana.
     
  14. zethani

    zethani

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    Va bene proteggere i fratelli musulmani ma il Karaman non è troppo grosso per quello che vale. O Sultano, guidalo verso al luce di Allah bastonandolo senza pietà.

    Un mod che ha gli Hussiti, fantastico :p
     
  15. Celt

    Celt

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    I musulmani sono tutti fratelli, i musulmani ottomani sono più fratelli degli altri.. :D
    Per ora il Karaman ha la benedizione ottomana, essendosi espanso nella regione di religione sufita, e comunque nonostante sembri controllare un grande territorio possiede solo 4 regioni.
    Il Sultano crede che ci penserà da solo a sfaldarsi e collassare, e nel caso qualche ribellione la si può sempre promuovere, per di più contando sul fatto che le sue regioni sono core ottomani.

    (Gli Hussiti ho anche provato a giocarli, ma sono abbastanza complicati partendo in guerra contro Ungheria e Boemia)
     
  16. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Mi sa che sarà dura arrivare nel 1399 con i confini usuali!

    OFF/ Ci avevo giocato un po' a questo mod, e in una partita gli hussiti avevano conquistato praticamente tutta l'Ungheria... peccato che poi io (Bisanzio) li abbia dovuti estirpare! /FINE OFF
     
  17. Celt

    Celt

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    Capitolo IV (marzo 1379 - aprile 1384)

    Siamo dunque nel febbraio del 1379, gli Ottomani sono appena usciti vittoriosi da una lunghissima guerra contro l'Impero Bizantino, durata ben 18 anni ma di molto fruttosa.
    Grazie alla pace ottenuta dai Bizantini i domini europei sono più che triplicati, controllando ora buona parte della costa greca e la regione di Morea nel Peloponneso.

    Grecia e Peloponneso che sono ancora obbiettivi ottomani, manca infatti la conquista di Achea ed Atene per soddisfare le richieste del Consiglio di Stato.
    Ed è contro Atene che si concentrano i piani del Sultano, essendo l'Achea vassalla napoletana, e Napoli potrebbe rivelarsi un osso duro per una nazione appena uscita da una logorante guerra.

    Iniziano quindi le strategie per arrivare alla conquista di Atene.
    Come prima cosa vengono finanziate delle ribellioni nella provincia di Arta, appena conquistata dai greci ateniesi, per costringere Atene a liberarsene ritornando cosi ad essere un regno monoprovincia.

    Prima però di poter dichiarare guerra ad Atene, ora non più vassalla siciliana grazie ad una vittoria napoletana sulla Sicilia, e solamente alleata con la Bulgaria (che controlla territori che dovrebbero spettare agli Ottomani) bisogna che gli effettivi tornino ad essere al pieno della loro forza e sopratutto bisogna attendere che i rinforzi ottomani siano di nuovo intorno ai 10000 uomini.

    Il Sultano decide quindi di compiere l'Hajj, e cioè il viaggio che ogni buon musulmano deve fare nella sua vita, andando in visita nei territori dove Maometto nacque e visse, andando in vista a La Mecca e Medina.
    Questo viaggio, fondamentale per una persona come il Sultano Ottomano, porta benefici in termini di prestigio alla nazione, ma per il periodo della durata del viaggio l'efficenza dello Stato sarà un pò rallentata per l'assenza del sovrano. (+10 prestigio, -25 dc; per 2 anni: +5% prestigio, -0.25 morale armate, +0.10 costo di stabilità, -1 colono, -1 spia, -1 mercante, -1 diplomatico)

    Intanto i greci non si stanno minimamente integrando sotto il controllo degli Ottomani, e le differenze di religione, cultura e stile di vita rendono le regioni di Morea e Tessalonica estremamente instabili. (20.2% e 27,2% possibilità di rivolta)
    Tentare di convertire le due regioni all'Islam è totalmente controproducente. (45dc di costo, -3,4% e -6.4% di possibilità di conversione).

    Inoltre, come se non bastasse, ora la grandezza dello Stato, che comprende 11 regioni, si fa sentire negativamente sulla gestione dello stesso. (-10% tasse, +10% costo consiglieri, -1 limite di reputazione, +0,1%)


    Il 1 gennaio del 1380 viene vassallizzato diplomaticamente il piccolo Beydon turco di Tekke e pochi mesi dopo viene accettata una proposta di alleanza da parte dell'ologarchia monarchica degli Jalayirids che controllano gran parte della Persia, seppur con continue rivolte.

    I ribelli fomentati nelle provincia di Atene, dove era stato finanziato un pretendente al trono del regno greco, e nella provincia di Arta, dove erano stati finanziati dei patrioti greci, non ottengono l'effetto sperato infatti entrambe le regioni passano sotto il dominio bizantino... è destino che l'Impero Bizantino sia nuovamente l'avversario degli Ottomani, appena scadrà il periodo di tregua sarà di nuovo guerra!

    Un'altra strana situazione, ma molto benvoluta, capita a causa di ribelli.
    Il Karaman, che si era ingrossato alcuni anni prima, come preventivato dal Sultano Ottomano, non aveva la forza di controllare il suo territorio.
    Di fatti gruppi di rivoltosi scorazzavano per lo stesso: contadini, nobili di Karaman, e anche un gruppo di patrioti turchi finanziato dagli Ottomani.
    In breve tutto il territorio di Karaman era controllato da ribelli.
    Ed è il 2 maggio 1381 quando una delegazione congiunta delle varie fazioni ribelli giunge al palazzo del Sultano con una proposta: l'annessione totale del Karaman ai domini ottomani.
    In men che non si dica i possedimenti Ottomani in Turchia raddoppiano con l'annessione delle province di Anatolia, Konya, Karaman e la provincia a religione sufita di Sivas. (NON so come sia potuto accadere... ma mi piace!)

    Viene anche stipulato un matrimonio interreligioso con il regno di Bassa Armenia.
    Infatti, nonostante gli Ottomani siano musulmani e il regno di Bassa Armenia sia di religione cristiana dell'est, spesso per mantenere lo status quo vengono siglati dei matrimoni anche se di religione differente.
    Cosa che non succede quasi mai con gli stati di religione cristiana dell'ovest, ma che per forza di cose gli stati cristiani in medio oriente sono costretti a fare, per sopravvivere. (evento "matrimoni interreligiosi", +25 relazioni e matrimonio)

    Con l'annessione del Karaman viene anche assunto nel Consiglio ottomano un ex consigliere di Karaman, Selim Mezzamorto, che porta benefici alle entrate fiscali. (+6% tasse)

    L'aumento del territoria statale, oltre al periodo di ricostruzione degli effettivi militari, porta un ridimensionamento dell'economia ottomana. (+5% pe, +5% te)

    Ogni tanto capita che giunga a corte un vero esperto nell'arte del governare, ed ora questa fortuna capita agli Ottomani.
    Viene assunto nel Consiglio di Stato Alauddin Davudi, espertissimo Consigliere addetto al reclutamento. (-18% costo missionari, +24% spionaggio difensivo)

    Viene poi siglato un matrimonio interreligioso anche con il regno greco ortodosso di Mentese, mentre viene aperta un'ambasciata presso la Bassa Armenia, migliorando cosi di molto le relazioni con questo piccolo stato: l'obbiettivo è vassallizzarlo.

    Sul fronte interno intanto gli Ulema, i religiosi scolari che praticano le leggi islamiche che tempo prima avevano portato benefici allo stato e per questo erano stati molto benvoluti, allargano troppo il loro potere e cominciano a criticare lo stato centrale.
    Per questo motivo il Sultano è costretto a condannare il loro movimento, per evitare conseguenze peggiore nell'ignorarlo od accettarlo. (+1 centralizzazione, -1 stabilità; per 10 anni: +1 rischio di rivolta, -1% prestigio annuo, +5% costo di stabilità)

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    Il problema degli Ulema

    Finalmente, nel febbraio 1383, scade il periodo imposto di tregua con Bisanzio e il Sultano non aspetta altro che le truppe impegnate a sopprimere rivolte tornino al pieno dei loro effettivi per dichiarare guerra.
    Ma Bisanzio anticipa gli Ottomani e dichiara guerra a Mentese, alleato e protetto dagli Ottomani: la guerra è cosi un 2 contro 1 e gli Ottomani non dovrebbero aver nessun problema nello sconfiggere i bizantini.
    Forse Bisanzio non si aspettava l'interveno Ottomano in protezione di un regno greco ortodosso, difatti già in aprile giunge alla corte del Sultano una richiesta di pace bianca.
    Ma ovviamente il Sultano rifiuta ed in breve tempo le truppe bizantine sono distrutte e assedi vengono posti ad Arta, Atene e Costantinopoli.

    Il 30 novembre cade Atene, il 22 marzo dell'anno successivo cade Arta.
    L'assedio di Costantinopoli continua ma gli Ottomani sono già soddisfatti dei risultati raggiunti: viene imposta all'Impero Bizantino la cessione di Atene, la liberazione di Arta come stato libero e la rinuncia ai propri diritti sulle regioni di Achea, Tessalonica, Salonica, Burgas, Edirne, Janina e Silistria.

    Appena terminato il conflitto viene siglato un matrimonio interreligioso con Arta, con l'obbiettivo futuro di vassallizzarla, e viene fatto vassallo il regno di Bassa Armenia, seppur sia di religione cristiana dell'est.

    Ora manca solo l'Achea per completare il piano originario di annettere la penisola ellenica!

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    La situazione territoriale ottomana...

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    ....e quella politica
     
  18. Celt

    Celt

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    Capitolo V (aprile 1384 - novembre 1390)

    Reiniziamo la nostra storia poco dopo la conclusione della seconda guerra Ottomano-Bizantina, con i turchi che, conquistate Atene e Morea, spostano il loro obbiettivo sull'ultimo regno ellenico rimasto, l'Achea.

    Due notizie giungono dagli ambasciatori, e cioè sia Arta (appena liberata dal gioco bizantino) che Mentese rompono le loro alleanze con gli Ottomani: questo probabilmente è dovuto al fatto che molti territori greco ortodossi, religione di stato dei due Regni, sono stati preda dei turchi.

    Sorge nel frattempo un problema per l'amministrazione ottomana visto che 8 province su 15 sono di religione greco ortodossa, mentre una è di religione sufista.
    Ora come ora anche solo provare a convertirle all'unica vera fede è alquanto improponibile ma presto o tardi una decisione in tal senso deve venir presa.

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    Problemi con i greci..

    Intanto viene studiato il prossimo avversario, il Regno di Napoli.
    Il Regno controlla tutto il sud Italia, compresa la provincia siciliana di Messina, ed i suoi domini nella penisola arrivano fino ad Ancona e Roma, compresa.
    Hanno poi il dominio sulle isole greche di Corfù e Naxos.
    Studi mirati sulla capacità bellica dei napoletani rivelano che l'esercito non è temibile, con un totale di 9000 uomini è inferiore a quello ottomani, ma la marina è il vero punto di forza del Regno governato dalla Regina Giovanna I: la flotta napoletana è la quarta al mondo e comprendo 15 galee e 6 trasporti.

    La flotta Ottomana comprende 7 galee e 3 trasporti e non c'è dubbio che debba venir rafforzata, visto che la futura guerra verrà combattuta prevalentemente sul mare.
    Comincia quindi un lento ma constante lavoro per aumentare il numero di truppe e flotta.

    Il 17 luglio 1384 il periodo di pace che il Sultano pregustava viene bruscamento interrotto dall'attacco dello Tzar di Bulgaria al piccolo Tsardom di Vidin.
    Gli Ottomani, che garantivano l'indipendenza di Vidin, entrano in guerra al suo fianco contro Bulgaria e Wallachia.
    Anche la Serbia, un tempo grande regno balcanico ora ridotto monoprovincia, si schiera al fianco di Ottomani e Vidin.

    Le forze in campo più o meno si equivalgono, avendo a dispozione entrambi gli schieramenti circa 10000 uomini, ma forti della supremazia sul mare gli Ottomani mettono subito in stato di blocco i porti bulgari di Burgas e Silistra poi, mentre le truppe bulgare si dirigono verso Vidin per metterla sotto assedio, gli Ottomani penetrano dal confine sud.
    Il 30 gennaio dell'anno successivo Vidin viene annesso allo Tsardom di Bulgaria.

    I soldati bulgari si spostano quindi ad assediare la Serbia, mandando anche una singola armata ad assediare la provincia ottomani di Edirne.
    I wallachi invece tornano nei loro confini ed offrono anche una pace agli ottomani che però si vedono costretti a rifiutare non intendo rinunciare a due vassalli, come proposti dalla Wallachia.
    Mentre 6000 ottomani assediano Burgas, 4000 cavalieri del Sultano fanno avanti ed indietro per le varie province, costretti a sedare continue rivolte.

    Come se non bastasse un malcontento generale influisce sulla stabilità interna dell'Impero (evento -1 stabilità) e poco tempo dopo il glorioso Sultano Mehmed II viene considerato temporaneamente pazzo.
    A causa di ciò il Consiglio di Stato si vede costretto a scegliere una guida temporanea per lo stato, e la scelta ricade su un candidato spiccatamente militare. (-1 stabilità, -20 dc, -2 prestigio, +5 tradizione navale, +5 tradizione militare)

    Il 31 gennaio 1387 anche la Serbia viene annessa dalla Bulgaria.
    Burgas intanto è stata conquistata dagli ottomani, che ora assediano tutte le regioni bulgare, mentre i soliti 4000 cavalieri si dirigono in Morea per debellare i soliti ribelli greci.
    I wallachi non si vedono e le sparute forze bulgare sono bloccate in Serbia.

    A maggio i walacchi si fanno vivi, tendando una sortita all'assedio di Bulgaria, dove erano presenti solo 600 ottomani circa.
    I walacchi, 10 volte tanti, vengono però presi di sorpresa dalla cavalleria ottomana che arriva prima di loro in Bulgaria, potendo cosi scegliere la miglior postazione difensiva.
    3000 cavalieri ottomani hanno quindi la meglio sull'esercito walacco e si lanciano al loro inseguimento provando a tagliarli anche la ritirata.
    Purtroppo sul fronte interno la situazione non è altrettanto rosea: nel giro di pochi mesi Smyrna cadrà in mano a degli zeloti greco ortodossi finanziati dall'ex alleato Mentese, mentre dei patrioti di Trebisonda presto avranno il controllo di quella regione.
    Gli Ottomani non hanno gli effettivi per reggere due fronti di guerra, Bulgaria e Walacchia, e le rivolte interne.

    Il 26 luglio l'esercito walaccho è distrutto, Smyrna è caduta in mano ribelle, Trebisonda pure (-5% popolazione locale) ed una nuova ribellione scoppia a Salonnico.

    Novembre è un mese tremendo per quanto riguarda il conflitto.
    La Walacchia chiede una pace bianca ma gli Ottomani, che intendono vassallizzarla, rifiutano.
    Mai mossa fu più sbagliata: difatti i walacchi, contraendo probabilmente dei debiti per reclutare mercenari oppure facendo ricorso a riserve tenute ben nascoste, arruolano 4000 uomini e si fiondano sui 600 ottomani che assediavano la Bulgaria.
    Stermianti questi ora la regione è libera e la Bulgaria ne approfitta per compiere la stessa mossa della Walacchia.
    Ora anche i Bulgari hanno 4000 uomini freschi.

    Dicembre, se possibile, inizia anche peggio: Genova dichiara guerra agli Ottomani.
    Fortunatamente i vassalli ottomani entrano in guerra anch'essi e la Superba Repubblica si ritrova in guerra da sola.
    Le sue forze non raggiungono quelle ottomane che, seppur impegnati su più fronti ed abbastanza provati, dovrebbero facilmente resistere.

    Solo qualche mese dopo la situazione è tornata rosea per gli Ottomani: grazie alla bravura dei generali e alla forza degli eserciti le truppe walacche sono nuovamente annientate mentre quelle bulgare, ridimensionate, assediano territori ottomani.
    In patria intanto, grazie al conflitto con Genova, i vassalli muovono le truppe e mettono sotto assedio le province ottomane controllate dai ribelli.
    Inoltre, grazie ad un buon impianto statale, vengono meno (per pochi mesi, marzo/agosto) i malus dati dalla grandezza dello stato.
    Appena possibile viene quindi firmata una pace con la Walacchia, nella quale l'Impero Ottomano si impegna a pagare 10 ducati.

    Tra alti e bassi la guerra procede, ad esempio con la presa della Serbia da parte degli ottomani e quella di Salonica da parte dei Bulgari, mentre sul fronte interno viene liberata Smyrne, ma cadono sotto i colpi dei ribelli Tessalonica e Sinope.

    Il 10 ottobre 1388 muore Mehmed II e al suo posto diventa Sultano Bayezid II, eccellente sultano (7-8-5).
    Con il nuovo Sultano viene fatto un cambio al governo: il nuovo membro è un Comandante, Kose Ayas. (+6% disciplina, +15% velocità dei rinforzi)
    Inoltre il cambio di Sultano porta un lieve miglioramento per quanto riguarda i malus dati dalla grandezza dello stato. (-8% tasse, +8% costo consiglieri, -1 limite di reputazione, +0,1% prestigio)

    Intanto sul fronte interno si assiste ad una epocale decisione.
    La pratica di espropriare le proprietà di ufficiali morti o caduti in disgrazia porta molti musulmani a dichiare le loro proprietà dei "waqf", cioè di darli in dote ai religiosi.
    Gli introiti di queste proprietà vanno a moschee, orfanotrofi ed ospedali.
    Questa pratica causa delle mancate entrate derivate dalle tasse alle casse statali ma il Sultano decide per lasciare questi introti alla chiesa, considerandoli fondamentali per essa. (+2 prestigio, +500 popolazione a Gallipoli; per 15 anni: -5% tasse, +0,10 missionari, -5% costo di stabilità).

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    Muslim Trusts

    Nello stesso periodo la tecnologia governativa migliora (raggiunto livello 3) cosi come quella produttiva (livello 2), mentre il nuovo Sultano si rivela essere uno stratega (+1 rischio rivolta, +25% costo mercanti, -6% efficenza mercantile, -1 mercante annuo, +15% disciplina, +1 annuo tradizione militare, +1 annuo tradizione navale, +7% investimenti tecnologia militare, -10% costo tecnologia militare, +7% investimenti tecnologia navale, -10% costo tecnologia navale)

    Il 26 di giugno 1389 viene siglata, come già si sapeva allo scoppio del conflitto, una pace bianca con Genova.
    Continua invece la guerra contro la Bulgaria, che oramai non è altro che attendere la fine degli assedi, come continuano le rivolte nei territori ottomani: sia Sinope che Trebisonda sono in mano a nazionalisti di Trebisonda mentre Atene è stata conquistata da dei nazionalisti atenisi e Tessalonica è sotto assedio da parte di zeloti greco ortodossi.
    Il problema è che praticamente ognuna di queste rivolte è composta da 8000/10000 uomini ed essendo 8000 gli effettivi dell'esercito ottomano, è difficoltoso sedare più rivolte contemporaneamente.
    Per di più dei pirati bloccano lo stretto dei Dardanelli.

    Finalmente il 22 novembre 1390 la Bulgaria viene costretta a cedere agli Ottomani le regioni di Burgas e Silistria, a rinuciare ai propri diritti sulla regione di Edirne e a liberare Vidin come stato sovrano.
    Ora le truppe ottomane possono concentrarsi sul sedare le rivolte interne mentre il Sultano auspica di avere un periodo di pace per sistemare la stabilità dello Stato, ingrandire esercito e flotta, cominciare a convertire qualche regione.

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    La situazione al termine della guerra contro la Bulgaria.
    Si notano le rivolte nazionaliste ad Atene e Trebisonda, come un espansione veneziana nei balcani costieri, mentre anche Napoli conquista un ulteriore regione in zona.
     
  19. Celt

    Celt

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    Capitolo VI (dicembre 1390 - dicembre 1398)


    Inizia quindi un auspicato periodo di pace e ricostruzione, e per favorire ciò viene assunto al governo Iskender Osterimoglu, un artista, che porta prestigio allo stato e favorisce la stabilità interna. (+9 investimenti in stabilità, +0.6% prestigio)

    Tutto il 1391 e parte del '92 vengono passati sedando le rivolte pregresse e riconquistando i territori perduti e finalmente il 12 aprile anche Trebisonda torna in mano ottomana.
    Pochi mesi dopo la cultura bulgara viene accettata come parte integrante della nazione.

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    Purtroppo l'economia subisce un periodo di stagnazione, e questo ne fa ridurre i benefici. (+2% pe, +2% te)

    Viene intanto fatto uno studio su quali territori nemici, ma già dichiarati dagli Ottomani come propri, sia necessario concentrare le forze per evitare che i diritti ottomani scadano.
    Si viene cosi a conoscenza che tre provincie (Mentese, Bassa Armenia, Macedonia) perderanno il core ottomano il 1 gennaio 1406.
    Dalla penisola iberica arriva invece la notizia della fine dell'esistenza del Califfato di Granada, spartito tra Portogallo, Castiglia e Ordine Livoniano che, non si sa bene come, dai suoi territori baltici si è spostato nella Spagna del sud.

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    Come protettore dell'unica vera fede il Sultano si sente in dover di liberare i fratelli musulmani di Spagna.
    Come prima azione vengono inviate spie nei territori iberici e appena si scopre che il Portogallo al momento non ha alleati e che la sua flotta è inferiore a quella ottomana, gli si dichiara guerra.

    Il 15 dicembre 5000 uomini salpano dalla Bithynia, portati da 5 cog e 7 galee, e giungono nello stretto di Gibilterra il 2 marzo 1393.
    Intenzionati a sbarcare nelle province portoghese a maggioranza musulmana cambiano subito idea in quanto dalle navi si possono vedere circa 10000 portoghesi impegnati a sedare rivolte.
    La flotta si sposta quindi lungo la costa e i soldati ottomani sbarcano ad Algarve mentre poi le navi tornano nello stretto di Gibilterra per tenere impegnate le navi portoghesi.

    In patria scoppiano le solite rivolte di nazionalisti in Morea e Trebisonda..

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    Le rivolte vengono presto soppresse ed in breve tempo numerose province portoghesi sono messe sotto assedio mentre la Castiglia, fortunatamente, non concede il diritto di passaggio ai portoghesi cosi che restano bloccati con l'intero esercito nella provincia di Cadice.

    Il 31 luglio 1394, quando oramai metà Portogallo è in mano ottomana, la Castiglia concede l'accesso alle truppe portoghesi che si fiondano in patria per respingere gli Ottomani.
    Ottomani che però si erano preparati alla cosa e avevano fatto giungere dall'Anatolia anche la cavalleria, forte ora di 8000 effettivi e soprattutto avevano anch'essi ottenuto il diritto di passaggio dalla Castiglia.
    In breve tempo l'esercito portoghese, demoralizzato e senza riserve, viene sconfitto ed annientato, permettendo cosi alle truppe ottomane ed alleati di assediare tutte le province.

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    In patria intanto si attua una riforma militare, che porta benefici alla ricerca tecnologica militare e migliora la qualità delle truppe. (+1 qualità, 753 dc investiti in tecnologia militare)
    Inoltre il fatto che a causa della natura decentralizzata dell'Islam non ci sia una singola autorità religiosa che decida sulle questione legali, porta a differenze tra le leggi dello stato e le leggi delle singole regioni.
    Questo succede ad esempio in Bitynia, dove si inizia ad adottare le leggi di una Scuola turca tradizionale.
    Il Sultano, per evitare potenziali tensioni nell'Impero, decide che è possibile convivere con più di una interpretazione delle leggi. (Bitynia, Anatolia, Bursa ed Angora per 20 anni: -1 rischio di rivolta, +5% tasse locali, +10 costo di stabilità, -5% tasse dirette)

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    Il 21 dicembre 1395 il Portogallo è costretto alla pace e cede all'Impero Ottomano le province ottomane di Cadice, Gibilterra e Cordoba.
    L'idea ottomana era di liberare poi lo stato di Granada come vassallo ma senza il controllo dell'omonima provincia di Granada questo non è possibile.
    Diventa quindi urgente dichiarare guerra all'Ordine Livoniano, di modo da ottenere la provincia necessaria, prima che ribellioni nei territori neo conquistati rovinino i piani ottomani.

    Il 1 gennaio 1396 viene quindi dichiarata guerra all'ordine militare chiamato Ordine Livoniano guidato dal Gran Maresciallo Rudolf von Albedyll.
    Nessuno accorre in suo aiuto e per di più l'Ordine non ha un esercito.
    Il 31 luglio viene siglata la pace e la provincia di Granada diventa Ottomana.

    La liberazione delle regioni spagnole musulmane dal giogo cristiano viene accolta con estrama gioia e felicità da parte di tutto il mondo islamico, ed il Sultano Bayezid II viene considerato benedetto. (+1 prestigio, +5 relazioni con Najd)

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    Il 3 di agosto Granada torna ad essere una nazione libera, vassalla però dell'Impero Ottomano.
    Le buone politiche governative e la buona gestione dello Stato porta benefici immediati alla stabilità interna e per un breve periodo anche un impulso alla ricerca tecnologica. (+1 stabilità; per 2 anni: -20% costi delle tecnologie)
    Nel marzo del 1397 viene migliorata la tecnologia navale e con questo miglioramento i cantieri navali ottomani ora sono in grado di produrre altri due tipi di navi: caracche e caravelle, seppur ancora di piccole dimensioni.

    Il 1398 termina con il varo dell'ammiraglia ottomana, una caracca, che viene chiamata Mehmed II in onore del precedente Sultano.
    Ora la flotta turca conta 1 caracca, 7 galee e 10 cog; l'esercito è invece composto da 10000 cavalieri e 5000 fanti.

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    La situazione territoriale ottomana, e l'espansione di Napoli, futuro rivale.
     
  20. zethani

    zethani

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    Ottimo assalto anfibio per liberare Granada! Ehi, hai raggiunto già l'AAR Cambogiano (che di fatti partiva 50 anni dopo) :asd:

    L'importante sarà non farmi raggiungere da Daos xD
     

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