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OSTFRONT '41-45 - AFV Loss / Kill Ratio

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da rob.bragg, 15 Maggio 2011.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    Ho appena finito di leggere G.F.Krivosheev - Soviet Casualties and Combat Losses in the Twentieth Century (ed.1997), interamente basato sugli archivi sovietici.

    Una miniera di informazioni.

    Mi soffermo sui dati relativi alle perdite di AFVs, dal 1941 al 1945, perchè sono più gravi di quelle citate da altri autori occidentali, soprattutto da Zaloga.

    AFVs = si intendono tutti i carri + gli SPG quali gli SU/JSU ecc. ("fully tracked")

    In particolare ho elaborato la tabella qui sotto :

    Loss - Kill Ratio (1).jpg

    dalla quale emergono le divergenze di dati tra fonti "occidentali" e le nuove fonti sovietiche.

    Nel 1944 i sovietici effettuarono un cambio generazionale, abbandonando T-34/76, KV e i primi SU per passare a T-34/85, IS II e SU/JSU più recenti.

    Nel 1944 le perdite furono (Krivosheev) 23.700 e la produzione di 28.900 circa (Zaloga), con un surplus di "soli" 5.200 mezzi.

    Immaginando che le perdite fossero in gran parte dei tipi più recenti e soprattutto confrontando i dati relativi al T-34/85 (11.000 T-34/85 prodotti e 13.700 T-34 persi - incluso i /76, che però nel 1944 non potevano essere >50%, nei reparti di prima linea), è evidente come l'"inventario" al 12/44 di circa 17.000 AFVs (Zaloga) potesse contenere solo una aliquota dei modelli più recenti (forse meno della metà) e si capisce anche perché molti GvTK, nelle campagna finali sulla Vistola e sull'Oder utilizzarono gli M4A2 (+ di 5.000 esemplari forniti).

    Inoltre, si apprezza ancora meglio quanto fosse difficile sopravvivere in un T-34/85 nel '44/'45 e quanto fossero incredibili le perdite sovietiche negli ultimi tre anni : una media di 24.000 AFVs all'anno !!!

    I Landser vendettero cara la pelle.

    In molti siti viene riportata la tabella, tratta da in S.J.Zaloga, J.Grandsen, Soviet Tanks & Combat Vehicle of WW2 (ed.1984). Non è chiaro quali siano state le fonti degli Autori.

    Loss - Kill Ratio (2).jpg

    I dati sono compatibili, tranne per il 1944 (ove penso ci siano errori)

    Il Loss / Kill ratio merita comunque molte discussioni.
     
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  2. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Non mi risultano alcuni tuoi dati sulla produzione, c'è qualche discrepanza minima nei vari anni ma il '45 mi risulta completamente differente, totale AFV 15.197 per un totale di carri prodotti durante la guerra di 99.150.
    Sono più propenso a credere in questo dato rispetto al tuo perché stiamo parlando di soli 6 mesi di produzione.

    Per le perdite bisogna capire cosa è una perdita, distrutto o anche non utlizzabile nell'immediato?

    A inizio anno i russi disponevano di 21.100 carri.

    Comunque anche sulle perdite avrei qualche dubbio soprattutto quelle dell'ultimo anno, qui i tedeschi non si trovavano più di fronte T-60 o T-70 e non c'erano più unità che si arrendevano in massa come nel '41.
    Non che questo faccia tutta questa differenza, qualche migliaio in più o meno.

    Il tuo punto (3) nella tabella dovrebbe essere 4:1, probabilmente il 1,4:1 era un errore di stampa.

    Anche sulle perdite tedesche sono dubbioso, soprattutto per il '42, secondo la tabella avrebbero perso solo 148 carri negli altri fronti e con il DAK in Africa mi sembra alquanto improbabile.

    Un buon libro sulla produzione tedesca potrebbe chiarire qualche punto, inoltre sarebbe anche utile controllare il libro di Glantz (La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa) ma io ho solo opere tematiche su determinati fronti e quindi non ho dati alla mano.

    Edit: dimenticavo di mettere la mia fonte..."Companion to the Red Army", Zaloga-Ness 1998.
     
  3. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il dato del '45 è riportato in S.J.Zaloga, J.Grandsen, Soviet Tanks & Combat Vehicle of WW2 (ed.1984) : 18330 solo i T-34/85 e c'è una nota che specifica che i dati del '45 si riferiscono a 6 mesi : ma ho gli stessi tuoi dubbi. Penso che in realtà sia l'intera produzione 1945.


    Per le perdite, dato tratto da Krivosheev, sembra si tratti degli AFVs write-offs (incluso motivi tecnici)

    L'ho pensato anch'io all'inizio. Ma compare riproposto da molte fonti diverse ... O tutti scopiazzano senza pensare ... comunque io ho ricalcolato un dato stimato (in rosso)

    Il problema delle perdite tedesche non è il totale (abbastanza certo) ma la ripartizione. Potrebbe esserci qualche centinaio di carri che balla ... ma non cambia la sostanza.

    Ho parecchi libri di Glantz, incluso Colossus Reborn : putroppo i dati si concentrano su Barbarossa e sul periodo fino a Kursk. La serie di "Colossus" doveva comprendere un ultimo volume sull'evoluzione della RKKA dal '43 al '45, ma ad oggi non è uscito.

    Per quanto riguarda gli "stock" sovietici, sempre Zaloga, Soviet Tanks & Combat Vehicle of WW2, riporta :

    - 11/42 : 6.940
    - 8/43 : 8.200
    - 6/44 : 13.600
    -12/44 : 17.000

    PS : il mio interesse era comunque incentrato soprattutto sui dati di fonte "archivi sovietici", relativi alle perdite, che sembrano essere superiori a quelle già elevatissime stimate in precedenza.
     
  4. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Punto sulla seconda, quanti storici degni di questo nome si sono presi la briga di andare a vedere gli archivi ma soprattutto sono stati in grado di leggerli autonomamente?
    Ok rifaccio, quanti si sono presi la briga di andare a vedere gli archivi?
    Ci sono degli autori nostrani che sfornano libri di storia a nastro, sono proprio curioso di sapere se la loro ricerca si è limitata alla libreria peronale...:D

    Parecchio di più di un centinaio, per questo ero cusioso di sapere qual era la reale produttività tedesca, comunque come hai detto tu non è determinante per capire il quadro generale.

    Ho da poco acquistato "Barbarossa Derailed, the battle for Smolensk" Vol.1 ma non l'ho ancora letto, magari ci sono dei dati anche parziali che potrebbero chiarire meglio la situazione.

    Infatti tutti i lavori antecedenti agli ultimi vent'anni (circa) direi che sono da prendere con le pinze per ciò che riguarda l'esatezza della cifre, ammesso e non concesso che possa mai esistere un libro che sia in grado di dare dei dati certi anche solo alle centinaia.
     
  5. rob.bragg

    rob.bragg

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    Assolutamente d'accordo.

    Il problema non è purtoppo dato dai dati sulla produzione (che sono abbastanza certi) ma quelli sulle perdite, che sono assolutamente incerti, sia perchè il concetto di perdita cambia da fonte a fonte, sia perchè anche i libri migliori, come quelli da te citati, tendono a dare informazioni su battaglie / campagne, ma da lì ad avere un dato statistico, per di più su base "anno solare" è difficilissimo, a meno che non ci fosse un accurato "registro" cronologico presso lo Stato Maggiore di quell'esercito.

    In più nel caso dei tedeschi c'è il problema dei "diversi fronti". Come vedi però le stime relative alle perdite sull'Ostfront sono arrotondate, ed ho preso quelle peggiori tra quelle a mia disposizione, anche se potevano non essere completamente congrue con il totale (creando problemi come quelli da te citati relativi alla sottovalutazione delle perdite del DAK - ma conservative al fine del calcolo del loss / kill ratio sull'Ostfront)

    Assolutamente d'accordo.

    La novità del libro di Krivosheev sta proprio in questo senso - sia per le fonti sia per il metodo "più moderno" : meno racconti e più dati / statistiche / fonti.

    Comunque ritengo che alla fine si possa provare a trarre alcune indicazioni di "trend", anche con dati non perfetti.

    PS : Ti faccio un es. - nei due libri di Zaloga che ho citato ci sono delle incongruenze nella relazione : Stock iniziale + produzione - perdite = Stock finale di periodo, ma entrano in gioco tante variabili (Lend Lease, inclusione / esclusione di certi mezzi "obsoleti" negli stock, ecc. che non sono praticamente gestibili, se non con approssimazioni).
     
  6. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il Loss / Kill ratio sembrerebbe dimostrare (compatibilmente con l'attendibilità dei dati - come sottolineato anche da Blind Sniper) che i sovietici pagarono un elevatissimo prezzo in termini di AFVs, cosa peraltro nota.

    Ma in realtà il Loss / Kill Ratio, così come esposto dai diversi autori ha - IMHO - ben poca capacità di rappresentazione.

    I russi usarono molti più carri e ne persero molti di più.

    Non è un indicatore delle capacità relative dei due contendenti, se non per il fatto che, migliorando nel tempo a favore dei sovietici, dimostra che qualcosa impararono in termini di addestramento, tattiche di impiego ecc. ecc.

    Ho costruito invece un diverso indicatore : Loss / Stock Ratio, ovvero le perdite (stimate) sui mezzi disponibili (stimati) per i 3 anni centrali della guerra (1941 e 1945 non attendibili, per motivi vari e diversi, che penso tutti conosciate).

    In questo caso il "ratio" ci da una valutazione del "turnover" del parco carri; dato per scontato che i contendenti potessero permettersi un certo stock di carri (quindi unità corazzate ecc.) qual'era la loro vita media ?

    Per i sovietici si va dal 2,3 del 1942 (quindi 159 giorni) a 1,7 del 1944 (212 giorni).

    Per i tedeschi si va dal 1,7 del 1942 (219 giorni) a 1,1 del 1944 (343 giorni).

    L'anno peggiore per entrambi però è il 1943 : Kursk e le offensive primaverili e autunnali.

    PS - con i "vecchi" dati sulle "perdite" di Zaloga, i sovietici migliorano molto e nel '43 / '44 hanno performance quasi uguali ai tedeschi !

    Entrambe le serie di dati sono sicuramente "sopravalutate" (perchè negli stock, soprattutto per i russi, c'erano anche carri non operativi).

    Le indicazioni potrebbero essere molto interessanti (se non ho preso topiche) :

    I sovietici migliorarono (cosa già confermata dal Loss / Kill Ratio); ma i tedeschi lo fecero in modo ancora più netto : probabilmente perchè erano passati ad un atteggiamento totalmente difensivo e quindi avevano un "consumo" di carri decisamente inferiore.

    Per entrambi, comunque, il "consumo relativo" di AFVs, dopo il picco del 1943, si ridusse.

    Quindi, in sostanza, i carri erano utilizzati in modo più efficiente (o meno utilizzati, ma questo mi pare improbabile, soprattutto per i tedeschi. Per i russi potrebbe però influire l'aumento delle riserve).

    Ogni commento è benvenuto ...

    Nel frattempo proverò a migliorare la qualità dei dati ...

    Loss - Stock Ratio.jpg
     
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  7. rob.bragg

    rob.bragg

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    C'è una interessante pubblicazione che riguarda un aspetto particolare della "combat effectiveness" dei carri sovietici e tedeschi sul fronte orientale : Wilbeck - The Combat Effectiveness of German Heavy Tank Battalions in WW2 (2002).

    Gli sPz.Batl. sono un caso a parte nella storia della Panzer-Armee, sia perchè utilizzarono in modo quasi esclusivo Tiger e Konigtiger, sia perchè erano considerati - giustamente - unità d'elite e quindi beneficiavano di vantaggi nell'assegnazione degli equipaggi (almeno fino a metà 1944 costituiti da veterani), nella logistica ecc.

    Le conclusioni di Wilbeck sono molto interesanti :

    << The German heavy tank battalions were an effective combat unit during World War II for killing enemy tanks. They achieved a high kill ratio during both offensive and defensive missions. The German military developed the heavy tank battalion and the Tiger and Tiger II tanks to destroy enemy tanks, whether in the offense or defense.

    Heavy tank battalions were successful in this area, but their overall kill ratio was reduced because of forced withdrawals over extended distances. These withdrawals caused the loss of many Tigers and highlighted the deficiencies in the Tiger and in the lack of recovery assets within the heavy tank battalions themselves.

    The heavy tank battalions were hindered by the failure to adhere to German doctrine on their employment in the offense. German commanders, in several instances, failed to commit a consolidated, concentrated heavy tank battalion in a major attack. During their few offensive missions, heavy tank battalions failed to achieve an operational breakthrough, although they were able to penetrate the first echelon defenses.

    The German heavy tank battalions were also hindered by the lack of a coherent, published defensive doctrine based upon the realities and weaknesses of the Tiger.

    German commanders continued to stress the importance of concentration in the defense.

    This was not always an invalid concept, but the lack of dispersal in the defense often denied heavy tanks the ability to counter enemy penetrations in time and with sufficient force. Conversely, in numerous cases where heavy tank battalions dispersed their forces behind the entire frontage, they were very successful at destroying enemy tanks and thus,had a better chance to stop the enemy penetration. >>

    Quindi :

    - ottimi risultati da un punto di vista dei "combat ratios" (vedi tabella)

    - deficienze nei mezzi (affidabilità nei lunghi spostamenti, ecc.) e nel supporto, che ne causavano molto spesso l'abbandono, soprattutto durante le ritirate

    - deficienze nelle tattiche offensive e difensive. Per assurdo, l'autore sostiene che i comandanti non furono in grado di "concentrare" i reparti nelle fasi offensive, con conseguente difficoltà nell'ottenere gli auspicati sfondamenti), mente al contrario stressavano la concentrazione in fase difensiva, laddove la dispersione (viste le qualità dei mezzi, soprattutto nella capacità di ingaggio a lungo raggio) avrebbe potuto ottenere risultati operativi migliori.

    La tabella qui riportata è comunque più esplicativa di qualsiasi commento :

    sPz-Batl (1).jpg

    - 1) Il Kill / Loss ratio dei reparti di Tiger fu mediamente 12:1 !!! (considerando i soli Tiger persi in azione), ma scende a 5,4:1 considerando tutte le perdite di Tiger

    - 2) il 45% dei Tiger fu perso in combattimento, il 41% abbandonato / distrutto dell'equipaggio, il 14% perso per altre motivazioni.
     
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  8. stciaram

    stciaram

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    Bravo Rob sostanzialmente confermi quanto detto in altri topic. Sulle conseguenze logiche della deficienza tecnica dei carri "felini" tedeschi e delle "irrimediabili" (?) carenze che conseguirono che spiegano l'incapacità tedesca dal 43 in poi di completare vaste operazioni offensive con i carri. Quindi (sperando di non andare troppo off topic) la scelta di optare per una produzione su vasta scala degli stug e pzjgr IV senza torretta non fu sbagliata nonostante la leggenda dell'arrabbiatura di Guderian?
     
  9. rob.bragg

    rob.bragg

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    Rimango un attimo al problema delle performance degli s.Pz-Abt.

    Il caso più emblematico è sicuramente quello del reparto più famoso : lo s.Pz.-Abt.501, con il curriculum più importante (Russia, Tunisia, Russia, Normandia, Russia, West Front). Che potè vantare un fantastico 18,7 : 1 in combattimento, che però crollava a 3,75 : 1 considerando i carri persi per altre ragioni.

    Nella pubblicazione di Wilbeck si racconta la distruzione (una delle tante) dello s.Pz.-Abt.501 nel corso della battaglia nella testa di ponte di Sandomierz, all'inizio dell'Offensiva della Vistola.

    << Whatever the case, when the main Soviet attack came on 12 January 1945, the German operational reserve units were quickly overrun or bypassed. After waiting most of the day, s.Pz.-Abt. 501 received word that the 17th Panzer Division headquarters was being overrun by Soviet tanks. After an unsuccessful attempt that day, the attack to relieve the divisional command post was continued on 13 January 1945. During this attack, the battalion destroyed 27 tanks without losing a single Tiger.

    Nevertheless, the attack was halted and the battalion consolidated to begin its retreat, or more specifically because it had been bypassed, its attack to the rear. The battalion’s objective was to reach the city of Kielce via the town of Lisow. During the movement to Lisow, several tanks got stuck in the mud.

    Presumably the Soviets were aware of the battalion’s existence because, based upon available reports, they prepared an ambush for this battalion in the town of Lisow. By the end of the day, the majority of s.Pz.-Abt. 501 was destroyed >>

    In effetti questo racconto fa riflettere.

    In Doyle - StuG III & IV, 1943-45, l'autore scrive :

    << Dal gennaio all'agosto del 1944 le Sturmartillerie-Brigaden reclamarono la distruzione di 4667 carri sovietici, con la perdita di 713 StuGs, come write-offs totali. Anche ipotizzando che le stime fossero esagerate del doppio, la Sturm-Artillerie poteva ancora vantare un rapporto di 3 carri russi distrutti per ogni StuG perso >>

    Infatti,

    4667 : 713 = 6,5 : 1

    facendo una tara del 50%

    2333 : 713 = 3,2 : 1

    contro il 5,4 : 1 complessivo dei Tiger I & II

    Questo fatto confermerebbe che in uno scenario completamente difensivo, alla fine - tutto compreso - gli StuG avevavo una efficacia di poco inferiore ai Tiger, per tutte le argomentazioni già espresse nel topic sul Panther.

    Il tutto va però inquadrato in uno scenario strategicamente "difensivo", nel quale gli StuG e gli JPz si potevano esprimere al meglio.

    Nel caso di operazioni offensive, il loro ruolo sarebbe stato profondamente ridimensionato. L'efficacia degli Jpz IV nell'offensiva delle Ardenne fu - ad esempio - veramente scarsa.

    Quanto a Guderian. Non è che vedesse negativamente gli StuG / JPz (anzi fu uno dei promotori dello sviluppo degli JPz su scafo Pz IV).

    Guderian temeva soprattutto l'abbandono del "carro universale" (Pz IV, per i tedeschi, non avendo prodotto un carro medio migliore e considerando il Panther un carro medio-pesante, per Guderian non adatto al ruolo di perno delle panzer-divisionen), perchè conosceva benissimo i limiti della formula StuG / JPz al di fuori di operazioni strettamente difensive. E Hitler ad un certo punto chiese veramente a Speer di sospendere del tutto la produzione del Pz IV, a favore di Panther, StuG e JPz IV.

    In più c'era il problema "politico". Gli StuG non dipendevano dalle Panzer-truppen (quindi Guderian) ma dall'artiglieria (Sturm-artillerie) e questo fatto mandava un pò in corto circuito la lucidità di Guderian.
     
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  10. stciaram

    stciaram

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    Ottimo, quindi di matti ce n'erano pochi in quel periodo....nonostante tutto
     
  11. rob.bragg

    rob.bragg

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    Torno al discorso iniziale relativo alle perdite e alla reale disponibilità di T-34/85 nel corso del 1944
    (il lato sovietico della "loss / kill ratio")

    Zaloga racconta :

    << A major advantage of the T-34-85 was in numbers. At the end of May 1944, the Wehrmacht had only 304 Panthers on the Eastern Front, the preference having been given to the Western Front in anticipation of the expected Anglo-American invasion. Production of the T-34-85 was running at about 1,200 per month in the spring of 1944.

    By the time of Operation 'Bagration', the Soviet offensive against Army Group Centre in Byelorussia on 22 June 1944, most of the Soviet Tank Corps had been at least partially re-equipped with the T-34-85, and many units had been almost completely re-equipped.

    The T-34-85 played a prominent role in the great victories of the summer of 1944. About 7,200 T-34s had been built in 1944 up to June, of which over 6,000 were the new T-34-85. With the exception of one Tank Corps, equipped mainly with new American Lend-Lease M4A2 Sherman tanks, nearly all the tank corps participating in Operation 'Bagration' operated the T-34-85.

    'Bagration', launched on 22-23 June 1944, managed to largely destroy Army Group Centre in the most crushing defeat of the Wehrmacht in World War 2 >>

    Zaloga conferma che nel 1944 ne furono prodotti circa 11.000, consegnati a quasi tutti i Tankovaya-Korpus di prima linea, e nel contempo Krivosheev parla - per lo stesso 1944 - di 13.700 T-34 persi; pur ipotizzando che di questi ultimi gli "/85" rappresentassero solo il 50/60% (mediamente nell'intero anno), rimane una disponibilità, a fine '44, di circa 2.750 / 4.200 carri.

    Ora, un Tankovaya-Korpus - secondo il TO&E 1944 - disponeva di circa 200 T-34 ed i corpi attivi furono circa 24 (-2 almeno con M4A2) = 22, per un totale di 4.400 carri.

    Il Mechanizirovka-Korpus - secondo il TO&E 1944 - disponeva di circa 160 T-34 : i corpi attivi furono circa 12 (-1 almeno con M4A2) = 11, per un totale di 1.760 carri

    e quindi un gran totale stimato di 6.160 T-34/85 negli organici teorici dei reparti di prima linea.

    Ciò ipotizzando che tutte le brigate autonome (decine) avessero ancora i T-34/76 (molto probabile).

    Il risultato ultimo è che le perdite sovietiche furono talmente elevate (nonostante la produzione di 1.200 T-34/85 al mese) che probabilmente a fine 1944 i TK / MK di prima linea avevano un organico tra il 45 e il 70% del TO&E teorico.

    L'importanza dei 5.000 Sherman in Lend Lease nel 1944 fu quindi fondamentale.

    Tenuto conto che difficilmente una unità può operare offensivamente con meno del 50% dei propri organici, le perdite sovietiche nelle offensive del 1944 furono talmente elevate (e sto parlando solo dei carri !) da comprendere meglio il "miracolo della Vistola" e la lunga sosta della RKKA quando sembrava che nulla fosse rimasto tra gli Ivan e Berlino.

    Senza Overlord (il mitico "Secondo Fronte" che Stalin chiedeva - sempre più spazientito e molto probabilmente preoccupato) probabilmente Bagration avrebbe avuto un esito molto meno devastante (ovvio, direte ...), ma soprattutto l'intera offensiva nei Balcani (dall'agosto al dicembre '44), infausta per l'intera posizione strategica tedesca, forse avrebbe avuto un altro esito.

    La mitica Armata Rossa (nella sua enormità) era forse veramente "esausta" ?
     
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  12. Catilina

    Catilina

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    Che numeri! Soprattutto i rapporti tra le perdite sono fenomenali. Eppure a questo punto l'addestramento ai russi non mancava. La logistica pure (con tutti i suoi limiti sulle lunghissime distanze). I mezzi non erano di "serie B". Le dottrine di impiego erano diverse, ma non possono queste da sole giustificare tali divergenze.

    E poi possibile, come ipotizzi (credo con un pizzico di provocazione), che l'armata rossa fosse così esausta? Non avrebbe dovuto essere nel pieno della sua potenza? Certo, di strada ne aveva fatta tanta e immagino fosse seriamente logorata. Ma da ciò ritenere che fosse proprio col fiato corto (cortissimo?), senza l'apertura di un secondo fronte, mi sorprende.

    Mi piacerebbe dare un apporto positivo come qualcuno fa in questa discussione ma invece, da profano (o iper-niubbo), pongo solo qualche domanda banale :D
     
  13. stciaram

    stciaram

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    Inoltre anche i carri sovietici soffrivano di deficienze meccaniche, aldilà della propaganda e del mito. I cingoli del T 34 davano grossi problemi, ed anche i carri della serie Stalin, erano afflitti da noie che derivavano dai KV cui erano l'evoluzione meccanica. il vantaggio dei mezzi alleati (non solo gli M4 ma anche i semicingolati e i camion) era l'alta efficienza meccanica utilissima per le manovre a lungo raggio, e la logistica. E' vero che i sovietici arrivarono esausti alla Vistola, perchè continuavano a temere i tedeschi nei combattimenti tattici. Inoltre non dimentichiamo che la vera sorpresa del 44 fu il ruolo divenuto fondamentale del panzerfaust oramai distribuito in grande numeri alle unità tedesche, quindi pur privi di grandi unità carri i tedeschi furono sempre in grado di infliggere perdite pesanti sulle formazioni nemiche.
     
  14. rob.bragg

    rob.bragg

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    Uno dei più grandi misteri della II GM resta - e penso rimarrà per sempre - il numero delle perdite sovietiche.

    Le diverse fonti oggi disponibili, aggiornate con dati "ufficiali" dagli archivi ex-URSS, riportano cifre con divergenze enormi, di milioni, perchè c'è una enorme confusione tra perdite militari e perdite civili, in presenza di dati demografici assolutamente incerti.

    A titolo di esempio cito questi tre fatti :

    - la demografia : nel 1930 un censimento ufficiale aveva stabilito che la popolazione sovietica fosse pari a 160 milioni di abitanti. Nel 1937 venne tenuto un nuovo censimento; ne risultò una popolazione molto inferiore a quella che avrebbe dovuto essere : 162 milioni contro una aspettativa di almeno 170/172 o addirittura 180 (come Stalin si augurava), molto probabilmente come conseguenza delle carestie del 1932-34 in Ucraina - Holodomor - e delle deportazioni (popolazione nei Gulag tra 2 e 4 milioni). Per ordine di Stalin il censimento venne annullato e i vertici dell'Ente Statistico sovietico finirono in Siberia.

    Un nuovo censimento venne indetto nel 1939 e la popolazione venne "definita" in circa 170.6 (?) milioni di persone. Poi dal 1939, vi furono tutte le annessioni (per e post guerra : Paesi Baltici, Polonia Orientale, Bessarabia, ecc.), rendendo la situazione demografica ancora più confusa.

    Non furono più tenuti censimenti ufficiali fino al ... 1959 !!! (un periodo adeguato per rendere inintellegibili i dati intermedi)

    E' ovvio che in una valutazione "demografica" del periodo 1930 - 1959 diventa estremamente difficile distinguere tra perdite dovute alla guerra e quelle dovute a "fattori interni", antecedenti, contemporanei e successivi alla guerra.

    Se le fonti sovietiche basarono, come sembrerebbe ovvio, le cifre delle perdite della II GM sui dati del censimento 1939, potrebbero aver sottovalutato di parecchi milioni il numero dei morti.

    Così come, al contrario, nei 15 milioni di morti della popolazione civile potrebbero essere inclusi milioni di persone decedute per cause completamente diverse e antecedenti alla guerra stessa.

    - i prigionieri : la Germania fece circa 5 milioni di prigionieri nelle fila sovietiche, in parte morti di stenti nei campi, in parte mandati a lavorare nelle campagne , nelle miniere e nelle fabbriche, in parte arruolati come Hiwis o nelle Ostlegionen (Vlassov compreso, almeno un milione).

    Il dettaglio rimarrà per sempre sconosciuto. Ma a complicare le cose, quando questi POW furono liberati dall'Armata Rossa, finirono in larga parte direttamente nei Gulag, e da lì non si sa quanti ne siano tornati (o direttamente trucidati, come parte dell'Armata di Vlassov). Purtroppo questi milioni di morti - durante e dopo la guerra - non si sa come siano stati trattati, nelle statistiche sovietiche ;

    - nel corso del 1944, man mano che l'Armata Rossa liberava Bielorussia, Ucraina e Polonia orientale (oggi Bielorussia), tutti gli uomini abili tra i 18 e i 45 anni rimasti venivano immediatamente arruolati e aggregati alle unità in marcia. Molte fonti raccontano che la situazione nelle Divisioni Fucilieri fosse drammatica, con unità ridotte a 4/5.000 uomini.

    Faccio una stima - assolutamente non scientifica :

    - popolazione ante-guerra circa 165 milioni (175 con le annessioni del 1939)

    - mobilitabili circa 35 milioni (il 40% della popolazione maschile) : infatti molte fonti citano la cifra di 34,5 milioni

    - perdite secondo le fonti :
    - KIA : 7 - 8 milioni (molte fonti parlano di 6,5 milioni + 0,5 milioni per malattia, ma altre anche di 8/9 milioni)
    - POW : 5 milioni
    - WIA (non recuperabili) : 10+ milioni (dato assolutamente "sconosciuto"; mi baso sul fatto che il rapporto KIA / WIA inabili fosse generalmente >1)
    = 22 / 23 milioni e quindi :

    disponibili a fine guerra probabilmente circa 12/13 milioni (forse meno), dei quali circa 6,5 milioni nelle unità di prima linea (fonte Erickson, fine '44), con 400 divisioni fucilieri, 40 corpi corazzati e centinaia di altre unità indipendenti, di artiglieria, del genio, dei supporti e del NKVD. Già il dato di 6,5 milioni di uomini a fronte di un simile OOB la dice lunga.

    Ma aggiungiamo a quei 6,5 milioni : almeno 1 milione di uomini in Asia, 1,5+ milioni tra VVS/PVO e VMF, 3 milioni nei centri di addestramento e arriviamo a 12 milioni, inquadrati nell'Armata Rossa. Cioè +/- il "residuo desponibile", raschiando il barile.

    Se però i dati demografici erano gonfiati e alla cifra totale dei mobilitabili ne sottraiamo anche solo un paio di milioni ... l'Armata Rossa va in crisi ...

    Come hai detto giustamente : si può veramente pensare "con un pizzico di provocazione" che l'Armata Rossa fosse vicina all'esaurimento ?

    IMHO : si. Sicuramente aveva guadagnato moltissimo in capacità operative e di comando, in esperienza e autostima, ma forse le risorse (umane e materiali) incominciavano a scarseggiare : quantomeno avrebbero presto richiesto un "ridimensionamento" dell'OOB.

    Del resto, in quest'ottica, si possono interpretare non solo il "miracolo della Vistola", ma anche il fatto che l'offensiva continua del 1944 fosse in realtà concepita a "fasi" sequenziali : prima il fronte centrale (Bagration), poi i Balcani e il Baltico. Non penso che fosse una scelta volutamente strategica (facilitò la difesa e la soppravivenza del Reich di parecchi mesi), ma dipendesse dal fatto - ovvio e citato ampiamente da molti storici - che l'Armata Rossa non potesse sostenere (materialmente e logisticamente) un offensiva lungo l'intero fronte (mancanza di riserve adeguate per un simile sforzo) e dovesse invece "sequenziare" le fasi per spostare le unità migliori, allocare le riserve, ricostituire le unità distrutte.

    Ovvio, ma sintomo del fatto che l'espansione dell'Armata Rossa aveva probabilmente raggiunto il limite sostenibile e che altre gravissime perdite (come quelle del 1945 sull'Oder e a Berlino) avrebbero necessariamente richiesto un ridimensionamento.

    Ma i milioni di morti sovietici avevano raggiunto il loro obiettivo : il Reich tedesco era finito.
     
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  15. rob.bragg

    rob.bragg

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    Esatto.

    Il Panzerfaust fu veramente "rivoluzionario" (basta pensare alla sua evoluzione : RPG-2, RPG-7 - che ancora oggi fa tanta paura in giro per il mondo, PzF-3 ecc.). Era "il cannone anticarro individuale" del granatiere tedesco, e divenne un'arma letale, soprattutto nei combattimenti urbani. Ne furono prodotti milioni.

    Purtroppo non ho mai visto statistiche riguardanti il suo impiego, ma sicuramente nel 1944 fece un bel pò di danni, oltre ad avere un importante effetto psicologico, su attaccanti e difensori.
     
  16. stciaram

    stciaram

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    Sulle perdite sovietiche scrisse un bellissimo articolo Franco Bandini sul primo numero di Storia Militare, in realtà era uno splendido articolo sul costo efficacia delle guerre tedesche; cioè del rapporto tra perdite tedesche ed alleate tra prima e seconda guerra mondiale... Dovrei ritrovarlo era impressionante. In ogni caso basta vedere gli alberi demografici di tutti i paesi europei per vedere le conseguenze delle guerre mondiali sulle popolazioni. Ricordo che l'incipit dell'articolo prendeva lo spunto di una proposta della Duma russa dell'introduzione della poligamia per compensare il divario esistente tra uomini e donna conseguente alle guerre sovietiche, spero di non essere off topic.
    Sull'efficacia dei panzerfaust basta leggere le memorie di guerra dei carristi sovietici nel sito Russian Battlefield (scrivo a mente correggetemi se sbaglio) in cui veniva descritto l'orrore e la paura dei carristi nei confronti dei pf, molte volte l'effetto della camera cava deformava le piastre d'acciaio impedendo l'uscita dei serventi che morivano bruciati vivi, tanto che i carristi iniziarono a tenere le botole dei carri aperte per poter fuggire più efficacemente, con le conseguenze che potete immaginare. Ma nei combattimenti di berlino i russi impararono tecniche di combattimento stradale urbano che è incredibile avessero già dimenticato a Grozny nel 1996.
    Per tornare in tema anche sull'efficacia/efficienza dei carri sovietici che cosa pensi rob?
     
  17. rob.bragg

    rob.bragg

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    Il T-34, nel 1940, era un carro rivoluzionario, superiore a qualsasi altro MBT, tedesco o occidentale, contemporaneo, nonostante avesse alcuni importanti difetti.

    Quando, nel 1939, in base agli accordi relativi agli scambi di informazione, i tedeschi inviarono a Kubinka alcuni Pz.III, i tecnici sovietici non volevano credere che fosse il carro tedesco più avanzato (mi sono sempre domandato cosa i russi inviarono in cambio ai tedeschi : sicuramente non i prototipi del T-34 o dei KV, ma nemmeno l'A-20).

    Il T-34/76 era superiore nel layout generale, in mobilità (motore diesel, cingoli larghi, bassa pressione sul terreno, ecc.), nella protezione (corazzatura di spessore sufficiente, sull'arco frontale, per i PaK dell'epoca, con inclinazione di 45°, buona qualità dell'acciaio e della lavorazione), nell'armamento (il 76 L11 era un pezzo superiore a quelli montati su Pz.III e Pz.IV ; poi fu introdotto l'F-34, ancora migliore).

    I due difetti principali - sempre citati dagli storici - riguardavano la torretta biposto, piccola e stretta (come nei carri francesi, con il capocarro che doveva fare anche da puntatore, imponendo degli enormi limiti all'operatività, soprattutto carro vs carro) e la radio, assente in moltissimi esemplari (all'inizio solo un carro del comandante di compagnia aveva la radio), con gli ovvi problemi nelle comunicazioni.

    Quindi un ottimo carro, con limiti nell'impiego tattico (e per questo molto spesso sconfitto dagli inferiori Pz.III e Pz.IV), oltre che nell'addestramento degli equipaggi.

    Ma rimase a lungo un punto di riferimento, dato che gli stessi tedeschi partirono dal T-34 per arrivare al Panther.

    La versione T-34/85, oltre ad introdurre l'ottimo 85mm (D5T o ZiS-S-53), ebbe finalmente radio e torretta a tre posti.

    Era - concettualmente - un carro "universale", senza tecnologie particolari, ma producibile in grandissime quantità.

    Penso fosse - per filosofia industriale e militare - l'equivalente del M4 americano; entrambi molto diversi dal Panther.

    Quando si scontrarono in Korea, gli AAR americani giudicarono il T-34/85 più o meno equivalente al M4A3E8. La differenza era fatta dall'addestramento degli equipaggi. Il M4A3E8 era però superiore per affidabilità (e infatti gli israeliani si tennero a lungo i loro Sherman, modificandoli più volte, e non adottarono mai i T-34/85 catturati, cosa che invece fecero con i T-54/T-55).

    La famiglia dei KV e poi degli IS meriterebbe un altro lungo discorso.

    Basta dire che erano considerati "carri pesanti", pur avendo un tonnellaggio minore o simile a quello del Panther. E come "carri pesanti" ("da sfondamento") furono utilizzati.

    Mi chiedi un giudizio sull'efficienza / efficacia. Sarebbe necessario un topic ad hoc come per il Panther (magari ...).

    In linea di massima penso che con il T-34 i sovietici realizzarono quel "carro universale" che richiedeva la loro dottrina, con le limitazioni operative del "/76" superate nella versione "/85". Le perdite - come evidenziato in questo topic - furono elevatissime, ma non sono da imputare al mezzo in senso stretto, quanto alle capacità di contrasto delle truppe tedesche e - nei primi anni - ai limiti di addestramento delle brigate-carri sovietiche e dei singoli equipaggi.
     
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  18. rob.bragg

    rob.bragg

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    Vorrei chiudere le mie riflessioni sulla "combat effectiveness" sul Fronte Orientale con una osservazione "geografica".

    Quando la Wehrmacht, nel pieno della sua efficienza, intraprese Barbarossa, si trovò a combattere in un teatro che ha la forma di un trapezio, ed è "incredibilmente profondo", partendo dal lato corto : man mano che avanzava, il fonte si allargava, fino ad arrivare a forse più di 3.000 km di ampiezza.

    Una dimensione immane, che rese la campagna un incubo logistico, per le già limitate risorse tedesche, e che rese sempre più difficile realizzare (il 1942 ne è l'esempio lampante) le "kesselschlacht" (che erano la vera base della dottrina operativa tedesca), con i russi ovviamente - e in questo, "storicamente preparati" - che utilizzavano gli immensi spazi a loro vantaggio.

    Quando la marea si rovesciò, per l'Armata Rossa anche il trapezio era rovescio; mano a mano che avanzava, dalle steppe del Volga al Dnepr, alla Vistola, la Stavka si trovò ad applicare il principio di "concentrazione di forze" (nonostante le immense perdite), anche se non lo avesse cercato, riducendo nel contempo il "relativo" sforzo logistico.

    Mentre i difensori (pur godendo di un relativo vantaggio per il ridimensionamento del fronte da presidiare) non disponevano di quella profondità che sarebbe stata necessaria per "guadagnare tempo".

    "Trading space for time" : naturale per i russi; impossibile per i tedeschi. Questione di geografia.
     
  19. stciaram

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    ...nessuno ricorda però che l'apparente follia tedesca era stata pagante solo 20 anni prima, quando i tedeschi avevano schiantato in poche grandi battaglie la Russia zarista e in successione quella di Kerensky, e pur se in misura minore di lenin.
     
  20. rob.bragg

    rob.bragg

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    Si, ma nel 1917 i tedeschi supportarono Lenin per fare crollare il regime zarista dall'interno, mentre nel 41-44 riuscirono ad inimicarsi tutti gli eventuari avversari di Stalin, tra gli ucraini e le altre mille etnie. Prima Realpolitik, poi Dummpolitik ...
     

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