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L'Onore d'Italia

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da Luigi Varriale, 10 Febbraio 2019.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    I danni dei bombardamenti sono difficili da valutare. Dopo una missione di routine di bombardamento sull'isola da parte del corpo aereo del Conte Ciano ho potuto apprezzare che il livello dei rifornimenti dell'isola adesso è 1, sicuramente frutto del martellamento navale ed aereo che essa ha subito nel turno precedente ed in questo. Ma sulla situazione di readness, morale, e di rifornimento effettivo della guarnigione, nessuna informazione ancora. La possibilità di espugnare la fortezza con un'operazione anfibia c'è, ma occorre giudicare bene il momento, per non andare incontro a perdite ed insuccessi inutili, dannosi per il morale nazionale. Tanto più che al momento gli italiani possono mettere in mare una sola unità alla volta per operazioni anfibie, imbarcate su lavandini, bettoline e padelle. Quindi il momento dell'attacco deve essere scelto con particolare cura.
    L'operazione aviotrasportata è esclusa, in quanto l'allestimeno della Folgore è ancora al di là da venire e l'alleato ha perso tutte le sue forze aviotrasportate in Francia.

    Lo schieramento degli alleati prima dell'inizio delle opereazioni in Francia non era poi molto diverso da quello della linea temporale standard. La battaglia di attraversamento della Mosa non è andata così bene ai tedeschi come nella suddetta linea, ed a quel punto il fattore sorpresa è andato a farsi benedire. Se poi gli alleati hanno un agente dal futuro lo troverò e gli mangerò la milza. Solo io posso avere il privilegio del senno di poi, che però come già si vede, man mano che le deviazioni sulla linea si accumulano con un effetto domino, serve sempre di meno. Mi rimane la possibilità di sbirciare sempre negli schieramenti nemici però.
     
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    Ultima modifica: 24 Febbraio 2019
  2. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    27 settembre 1940

    Da Superlibia a Comando Superiore Stato Maggiore Roma Generale Badoglio

    comincia ho concentrato nerbo mie forze nel settore meridionale del fronte stop est imperativo non logorare troppo mie forze corazzate data situazione rifornimenti precaria stop confido nemico essere in condizioni simili stop oggi tramite CAM e X armata assestato ulteriore calcio gengive XII corpo inglese cui pezzi volavano per tutto il deserto stop depressione quattara limita mie possibilità manovra trasformando operazioni in guerra di posizione stop est imperativo non dare tregua at nemico modo che possa trincerarsi su posizioni predefinite et bloccare avanzata nostra stop mie pattuglie individuato concentramenti artiglieria et artiglieria anticarro retrostanti reparti nemici in ritirata stop sbrigati mandarmi reparti caccia che ti ho richiesto settimana scorsa prima che inglesi mi facciano culo così con loro desert air force stop di assaltatori posso fare a meno se proprio ti servono per Malta di caccia non posso fare a meno stop tienimi informato finisce fto Balbo
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  3. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    25 ottobre 1940

    Battaglia di Francia

    Incredibilmente ed inspiegabilmente i Tedeschi si prendono una pausa nelle operazioni per rinforzare le truppe d'urto destinate ad espugnare la capitale Francese. Né Hitler, né i suoi generali sembrano avere alcuna fretta di procedere all'assalto finale per vincere la battaglia di Francia. Nelle immediate retrovie della parte di fronte interessata, osservo veicoli e carri armati in riparazione ovunque; nelle officine, lungo le strade e dentro i paesini francesi che si allineano l'uno dopo l'altro lungo le principali direttrici stradali. Cerco di mettermi nei panni dei capi tedeschi. Dal loro punto di vista non c'è nessun bisogno di forzare: i Francesi sono evidentemente all'ultima spiaggia, non hanno più riserve da gettare nella battaglia né troppa libertà di manovra. Cercano disperatamente di accumulare riserve nel settore di Parigi, per sperare di arrestare una buona volta il nemico. Le piogge autunnali hanno cominciato a fare la loro apparizione in Francia Orientale ed in Centro Europa: direi che i Crucchi devono darsi una mossa.

    Battaglia del Mare del Nord

    Sono assolutamente certo di avere osservato la squadra navale dell'ammiraglio Lutjens invertire la rotta per tornarsene dentro lo stretto di Danimarca. Gli Inglesi, volponi bastardi, hanno stabilito una linea di pattugliamento di cacciatorpediniere tra le Highlands e la costa norvegese, e dietro questa linea di primo allarme hanno piazzato almeno una portaerei, che dovrebbe essere la Courageous; ma sospetto che ce ne sia anche un'altra, perché le riprese dall'alto su Scapa, non mostrano nessuna portaerei nel covo della Home Fleet. I Tedeschi hanno due U-boote in mare che stanno cercando di filtrare attraverso la linea di picchetto. Che missione di merda deve essere quella degli equipaggi inglesi dei caccia Bulldog e Javelin: giorni e giorni di noiosa routine e minuti di autentico terrore quando un sommergibile tedesco viene individuato che cerca di trafilare lungo la linea di pattuglia. Tra l'altro il Bulldog è il primo dei vecchi tre pipe americani consegnati al Regno Unito in cambio di concessioni di basi britanniche nei Caraibi.
    Ho anche individuato il relitto dell'Hood che si trascina a rimorchio verso il porto di Aberdeen. Non brucia più, ma è ridotto ad un rottame. Non so quanto ci vorrà per aggiustarlo, e nemmeno se gli Inglesi decideranno di aggiustarlo.

    Battaglia dell'Atlantico

    Ci sono almeno due sommergibili tedeschi in Atlantico che stanno cercando di portarsi sulle rotte di convogli. L'ultima volta che i Tedeschi hanno affondato qualcosa in Atlantico mi pare fosse gennaio. Hanno per adesso perduto due battelli e ne hanno costruiti altrettanti. Devono affrettarsi ad intensificare la produzione se vogliono combattere seriamente questa battaglia. Potrebbe darsi che le protratte operazioni contro la Francia abbiano fino ad ora frenato le costruzioni navali. Comunque al momento hanno due battelli in navigazione a ponente dell'Irlanda, in avvicinamento alle rotte di collegamento col Canada, e due battelli ancora nel Mare del Nord, che stanno cercando di doppiare la Scozia, pattuglie inglesi permettendo.

    Mediterraneo, battaglia dei convogli

    Con le operazioni in Africa settentrionale è iniziata la spola dei nostri convogli con la quarta sponda. Lo stramaledetto sommergibile di base a Malta ha già colato a picco cinque nostri piroscafi, provocando non pochi problemi di rifornimento alle truppe di Balbo, che a giudicare dai suoi fonogrammi è incazzato come uno scorpione della depressione di Quattara. Sostanzialmente accusa la Regia Marina di essere un ente inutile peggio delle provincie, e tempesta Cavagnari di improperi rivolti alla sua cara mamma. Il Duce, molto imbarazzato sta meditando la sostituzione del Maresciallo, cosa che non può fare però fino a quando il nostro rimane con l'iniziativa sul fronte Africano. Per altro ho scongiurato il Duce di non mettere in atto una tale mossa: sarebbe costosissima in termini di prestigio nazionale e l'Eccellenza Balbo è il miglior comandante che abbiamo.

    Fronte Egiziano

    Sono giunti sugli aeroporti a sud di Tobruk i Macchi 200 della 1a squadra aerea. Così almeno il Maresciallo Balbo è contento. Gli Inglesi stanno tentando di stabilire una linea difensiva all'altezza di Marsa Matruh con la WDF a nord ed il XII corpo a sud. Dietro a questa linea, artiglieria ed artiglieria anticarro nella strozzatura di Quattara, che rappresenta la chiave di volta di tutto il settore. Considerare un aggiramento della depressione da sud è impensabile per l'eccessiva difficoltà dei rifornimenti, e quindi il Maresciallo ha deciso di scardinare la linea con un attacco frontale. Il problema, e l'ho fatto presente a Badoglio, è che non abbiamo tempo. Gli Inglesi si rafforzano ogni giorno di più, hanno un'altra armata pronta mi pare ad El Alamein, ed un corpo corazzato, il VII, che è appena sbarcato a Suez.
    Previsioni: o riusciamo ad alimentare come si deve questo fronte, o perdiamo l'iniziativa.

    Situazione a Malta

    Il Conte Ciano con i suoi bombardieri dà il martello giornaliero alla fortezza. Il IV corpo d'armata acquartierato a Siracusa è stato destinato allo sbarco anfibio per espugnare la fortezza, ma occorre coordinare con la Marina e con l'Aviazione.
    Due giorni fa la corazzata Cesare, isolata, si è presentata di fronte all'isola a nord è le ha somministrato una serie di mazzate. Abbiamo bisogno di recuperare la disponibilità di tutte le divisioni navali in raddobbo nei porti in maniera da indebolire la guarnigione al punto che lo sbarco diventa realistico.

    Battaglia di Cina

    Su questo lontano fronte da me non molto seguito, in quanto non influisce per ora sulle vicende del nostro teatro, è avvenuta una conquista degna di nota: i Nipponici dopo un'offensiva durata quasi un intero anno hanno finalmente conquistato la città di Nanning, chiudendo la strada ai rifornimenti americani. Nel contempo, approfittando della situazione critica in cui versa la Francia hanno domandato ed ottenuto la cessione del porto di Haipong, impedendo così che questi , in una campagna per la sua sopravvivenza che è state finora spietata e sanguinosissima. si calcola che i Cinesi abbiamo perduto un milione di uomini in un anno ed i giapponesi centocinquantamila.
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  4. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Qualche considerazione:

    - Liquidare la Francia in tempi brevi diventa fondamentale a questo punto.

    - Come ti avevo già detto, in Egitto se non si riesce a sfondare durante le prime fasi la situazione diventa non dico critica ma poco ci manca. Le riserve corazzate britanniche cercheranno senz'altro di aggirare il grosso della Xa Armata da sud, potrebbero non bastare le forze disponibili.

    - Il teatro cinese è una FOLLIA ASSOLUTA. Sconfinato, quasi impossibile da gestire, una bruttissima gatta da pelare per il player dell'asse.
     
  5. Iscandar

    Iscandar

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    Un colpo di mano alla Balbo??? uno sbarco nelle retrovie?
     
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  6. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Magari utilizzando i parà libici :D
     
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  7. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Novembre 1940 Vienna

    Ho lavorato come una bestia per un mese per preparare insieme con il Conte Ciano, il generale Badoglio ed i capi di stato maggiore delle forze armate questa prima conferenza ad alto livello tra i due alleati dell'asse. Lo spirito del vertice doveva essere quello di fare il punto della situazione strategica globale alla caduta di Parigi, avvenuta il 18 del mese. Raggiante il Fuhrer aveva preparato come piatto forte delle discussioni i termini di pace da proporre alla Francia, ma naturalmente si sarebbe anche dovuto discutere anche di quale strada i due alleati avrebbero dovuto intraprendere dopo la caduta di questa.

    Se non che, a data stabilita e cerimoniale preparato, con tutte le uniformi di gran gala lavate e stirate, la Francia ha rovinato la festa a tutti, non chiedendo l'apertura di alcun negoziato, ma trasferendo invece la capitale a Bordeaux, come se nulla fosse successo. Di conseguenza il vertice incomincia in un'atmosfera cupa ed imbarazzata. Partecipo ai lavori riservati del bilaterale su espressa richiesta del Duce che mi ha accreditato come suo assistente personale presso la delegazione tedesca. Presenti sono Hitler, Von Ribbentrop, il venditore di vini diventato Von, Ciccio Bomba Goering, e poi ci sono anche un paio di presone serie: l'ammiraglio Reader ed il generale Von Rundstedt, che sostituisce Keitel, indisposto. La delegazione italiana è formata dal duce, il Conte Ciano, Cavagnari, Pricolo, Badoglio e me. Sulle prime, il Duce Cavagnari non lo voleva portare; odia i Tedeschi peggio della suocera e Mussolini teme che possa dire o fare qualche stronzata, ma i vertici della marina gli hanno assicurato che non succederà.

    Il Fuhrer è molto incazzato, cammina avanti e indietro, mentre si produce in uno dei suoi tipici monologhi. Per Mussolini non è la prima volta che deve sorbirsi cotanta minestra.

    "La Francia" gesticola Hitler, non proprio in possesso di tutte le sue facoltà di autocontrollo, "ha commesso il suo ultimo storico errore. Io la cancellerò una volta per tutte dalla carta geografica, come Roma fece con Cartagine. Ho offerto più di un occasione a queste nullità di dirigenti delle democrazie occidentali. Adesso basta! Li smonterò pezzo per pezzo fino a quando verranno ad implorarmi in ginocchio per la cessazione delle ostilità, ma a quel punto sarà resa senza condizioni". L'interprete fa fatica a stare dietro al ritmo forsennato del pittore austriaco.

    Il duce è impassibile, io penso che sono cazzi; quanto durerà ancora questa campagna di Francia; siamo alle porte dell'inverno!

    "Dopo che avrò spacciato la Francia" continua Hitler sempre più arrabbiato, "sarà la volta dell'Inghilterra! Sono degli sciacalli. Il Maresciallo Keitel mi ha ben informato su come tengono le loro forze con un piede in Francia e l'altro in un porto, pronti ad abbandonare gli alleati in caso di bisogno. Bene!" tuona il Fuhrer con aria imperiosa: "questo bisogno ce l'avranno presto, e quando toccherà a loro, non avranno nessun altro posto dove scappare; invaderò la loro isola e la metterò a ferro e fuoco, così che tutti gli altri sciacalli sul pianeta terra sapranno che con me è meglio negoziare che non negoziare".

    Negoziare; "intendi dire cedere ai tuoi diktat", penso io senza muovere un muscolo facciale e mantenendo la mia espressione seria ed interessata.

    "Ora" conclude Adolfo, dopo una buona mezz'ora di sparate sul successo delle sue campagne precedenti, "ora a noi non resta che stabilire come coordinare le nostre strategie".

    Il Duce prende la parola per comunicare che se la strategia dell'asse è quella di abbattere le due potenze occidentali, l'Italia non può che trovarsi daccordo. Poi facendo venire una sincope sia a me che a Badoglio aggiunge:

    "Naturalmente noi, qualora voi lo riteniate necessario siamo disposti a riconsiderare la nostra strategia di non dichiarazione di guerra alla Francia".

    "Questo non credo che sarà necessario" si affretta a puntualizzare Hitler facendo rientrare il mio principio di infarto, "I
    francesi sono oramai in ginocchio, un'ultima spallata ed andranno al diavolo"

    Le mie palle contro un euro falso che il Fuhrer non gradisce di dover spartire l'eventuale preda con gli Italiani.

    "Per altro" interviene Badoglio senza che nessuno gli abbia dato la parola, "gli Inglesi hanno concentrato tutte le loro forze terrestri e parte delle loro forze navali contro di noi nel Mediterraneo. Questo dovrebbe rendere più facile alla Germania una conquista dell'Isola".

    "Si tratta di stabilire ordine e priorità delle operazioni da eseguire" rimarca Rundstedt tagliando corto rispetto ai tentativi sfilacciati di Badoglio di dare inizio alla discussione strategica. In accordo con le direttive del Fuhrer, il Generale Keitel mi ha incaricato di proporre le seguenti operazioni: sconfitta della Francia ed invasione dell'Inghilterra, che deve essere aggredita contemporaneamente nel suo impero dalle forze italiane e nella madrepatria da quelle tedesche.

    Mussolini afferma che per lui il piano va bene, poi lascia la parola a Pricolo per una puntualizzazione.

    "Noi continueremo la pressione contro gli Inglesi in Egitto e contro Malta. Fino ad ora siamo riusciti a "sterilizzare" l'isola con bombardamenti aerei e navali, ma ciò non le ha impedito di basare sottomarini nei suoi porti che hanno agito, talora efficacemente contro i rifornimenti per la Libia. Se noi davvero vigliamo che la nostra offensiva in Egitto sia proficua dobbiamo occupare Malta definitivamente. Per indebolire Malta abbastanza da rendere possibile un'invasione con successo, abbiamo bisogno del concorso della Luftwaffe per un mese, un mese e mezzo di continui concentrati e protratti bombardamenti aerei. Confesso candidamente che al momento attuale l'aviazione italiana non è in grado di portare a termine da sola una simile missione (aria di approvazione del Conte Ciano). La richiesta è che dopo la resa della Francia, nel mentre si riorganizzano le forze per lo sbarco in Inghilterra, tre, meglio quattro corpi da bombardamento germanici vengano temporaneamente rischierati in Italia per la missione che ho detto prima. Presa l'isola, e noi metteremmo a disposizione tutte le altre forze occorrenti, i corpi tornerebbero a disposizione delle operazioni contro le isole britanniche"

    Il Fuhrer scambia una rapida occhiata con cocaina Goering, in smargiassa uniforme bianca da gran cavaliere che ne accentua vieppiù la rotondità.

    "E' una richiesta che deve essere studiata" risponde Goering rivolgendosi direttamente al suo omologo italiano, "comunque devo dirvi che apprezzo la schiettezza con la quale è stata rivolta".

    "Se fosse possibile" interviene Hitler, che era stato incredibilmente silente per ben cinque minuti, un'eternità per lui, " per esaudire la vostra richiesta, domando che in contropartita concedeste la partecipazione di un contingente di forze tedesche alle operazioni in Africa. Contingente da definire nella sua consistenza numerica e tipologia".

    Mussolini e Ciano si guardano tra il sorpreso e l'interdetto; Hitler, come sempre, ha colto tutti di sorpresa con la sua trovata, inclusi i suoi capi militari. Cavagnari soprattutto si fa scuro in volto, la sua acuta e lucidissima mente avendo già capito dove il Fuhrer vuole andare a parare: ha recentemente messo le mani su di un documento ufficiale della Kriesgsmarine (piratato chissà da chi) che apertamente parla di limitazione della sfera di influenza italiana nel Mediterreaneo.

    Interviene Mussolini, rispondendo che la cosa potrà essere valutata a suo tempo, anche in considerazione di quante e quali forze i Britannici contrapporranno all'offensiva italiana in Egitto.

    Il Generale Rundstedt, ben sapendo che l'avanzata italiana è ferma oramai da settimane a Sidi el Barrani, nonostante i disperati sforzi di Balbo per sfondare, propone l'invio di un corpo corazzato tedesco per operare un aggiramento a sud della depressione di El Quattara. Hitler vedrebbe meglio un corpo rinforzato da reparti di supporto; artiglieria, esploranti ecc.

    Il Conte Ciano taglia corto affermando che di nulla si può parlare prima della caduta di Malta. Annuncia anche che gli Inglesi hanno cominciato una timida avanzata in Africa Orientale, e che avendo il comando supremo deciso di non rinforzare quello scacchiere operativo, essa potrebbe essere temporaneamente sopraffatta dal nemico, sino a quando la conquista dell'Egitto non permetta di riprendersela.

    La riunione si chiude con i seguenti intenti strategici:

    abbattimento della Francia

    conquista di Malta, con l'eventuale concorso della Luftwaffe.

    Contemporanea offensiva dell'asse contro l'Inghilterra, oltre manica per i Tedeschi ed Egitto per gli Italiani, con riserva per i due alleati di appoggiare l'altro nei rispettivi teatri operativi.
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  8. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    20 dicembre 1940

    Incurante delle condizioni atmosferiche, la Werhmacht attacca su tutto il fronte francese, ligia agli ordini del Fuhrer di annientare la Francia nel più breve tempo possibile. Il glorioso IV panzer Korps del generale Heinz Guderian, sfonda dalla periferia sud di Parigi, coadiuvato alla sinistra dal gemello V panzer Korps del generale Hoth. L'obiettivo pare sia l'annientamento di tutte le forze francesi nel saliente di Dijon. Si stima che i Francesi in questa campagna abbiano già perso circa ottocentomila uomini. L'obiettivo di Guderian e del suo comandante di gruppo di armate Rundstedt è evidentemente la distruzione dei quello che rimane dell'esercito francese, in maniera da determinare la resa del paese il più presto possibile.
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    Sul fronte mediterraneo, La Regia Marina in collaborazione con i bombardieri della 1a squadra aerea, continuano il martellamento di Malta, per limitarne l'azione di interdizione contro i convogli nostri. Il Conte Ciano guida sempre il suo corpo bombardieri in mezzo ad una fitta contraerea che ingaggia i nostri apparecchi ad ogni incursione. Per ora il conte l'ha sempre scampata, ma occorre tenere il suo manipolo sempre a pieno organico, dal momento che, ogni volta che subisce delle perdite, tiro un dado da 1 alla forza attuale del reparto per vedere se Ciano ci lasci eventualmente la pelle.

    In Egitto, dopo altra prolungata offensiva a percussione portata dalla 5a, e 1a armata, si riesce ad ottenere la distruzione del XII corpo inglese da parte del CAM, che sferra l'offensiva risolutrice. Unico neo, il CAM non ha abbastanza punti movimento rimasti per avanzare. Si tratta ancora una volta di un fattore di mancanza di sufficienti rifornimenti per poter condurre le operazioni fino in fondo. Il CAM, speso tutto il carburante nel combattimento, non ne ha abbastanza per avanzare. Balbo bestemmia com un Ras di Ferrara e lancia ulteriori epiteti non tanto alla madre di Badoglio, che sa che il "disfatta" non comanda un cazzo, quanto a quella di Cavagnari, che non ha ancora occupato quell'ammasso di rocce che è Malta.
    E' giunto ieri a Tobruk il generale Italo Gariboldi, che ha il compito di prendere il comando della 5a armata e del XXIV corpo di fanteria, lasciando libero il maresciallo Balbo di concentrarsi sul fronte sud, dove operano il CAM, la 1a e la 10a armata, cioè il grosso delle nostre forze.
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    In Africa Orientale, approfittando dell'inazione del nemico, il Duca d'Aosta da ordine al carpo abissino di avanzare verso Berbera, la capitale della Somalia Britannica, mentre il secondo corpo d'armata assume la difesa di Addis Ababa. La X Legio delle camiciazze nere si trincera su Gondar, allo scopo di prevenire sorprese dal Sudan. Il Comando Italiano in AOI attende da un momento all'altro lo sbarco da qualche parte delle forze sudafricane, che fino adesso però non si sono ancora viste.
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    Secondo il SIM le di rifornimenti a Malta sono a zero e la guarnigione locale vive con le razioni di guerra da oramai una settimana. Forse se continuiamo il martellamento continuo con marina ed aviazione non avremo bisogno della Luftwaffe, ma è solo una speranza.

    Chiedo ed ottengo dal duce il permesso di recarmi in Africa. Sono emozionatissimo di visitare il teatro operativo di cui ho studiato tutta la vita, ma non ho mai avuto occasione di visitare. Adesso lo visiterò e pure al tempo suo glorioso.
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  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    17 gennaio 1941

    Giunto la settimana scorsa all'aeroporto di Tobruk con il mio fido SM 82 insieme al maggiore Scotti del SIM. Sono sinceramente impressionato dalla città: mi aspettavo un misero buco da come me l'ero sempre raffigurato nella mia mente durante il periodo degli assedi prima inglese e poi nostro. Ed invece è una città vera e propria con corsi principali, strade anche larghe ed il bel porto circondato da case bianche e con il bellissimo incrociatore San Giorgio nel bel mezzo della rada. In città la notizia corre velocissima, di bocca in bocca: gli Italiani hanno attaccato il posto di Alessandria con la Marina ed hanno distrutto la flotta inglese. Mi informo tramite l'ufficio del SIM e vengo a scoprire che si, operatori gamma hanno effettivamente attaccato Alessandria, ma non ne è tornato neanche uno. I risultati dell'operazione sono ancora sconosciuti. Appartato nella mia camera d'albergo che è un vero e proprio forno crematorio - devo smammare subito da questa cazzo di Africa Settentrionale - vado allo zoom massimo e mi pare di vedere che c'è una nave un po' sfasciata ed annerita nella rada. Fumo, zero. Si tratta certamente non di una corazzata. Una nave più piccola, forse un incrociatore; ma l'obliqua non funziona bene e non so dire che nave possa essere. Tutto ciò mi fa pensare come sto sempre più perdendo il controllo delle vicende di questa guerra, che di giorno in giorno sembra un'altra guerra rispetto a quella della linea temporale standard: attacco ad Alessandria un anno prima di quello standard, a navi diverse, noi l'attacco a Taranto non l'abbiamo neanche subito. I Tedeschi pianificano di attaccare l'Inghilterra dopo la conclusione della campagna di Francia, che per altro non è nemmeno conclusa, i Francesi che combattono caparbiamente invece di chiedere l'armistizio. A questo punto tutto potrebbe succedere, ed io mi sento sempre più smarrito ed insicuro di me.

    Ma sono venuto qua a vedere il fronte e voglio vedere il fronte. Mi reco prima al comando del Generale Gariboldi, arrivato qui un mese prima di me. Sembra molto più giovane che nelle fotografie dei libri dell'ufficio storico dell'esercito; più giovane e più allegro. Andiamo insieme in macchina sino al confine con l'Egitto dove ci sono le truppe del XXIV corpo che presidiano Sollum Bassa ed il Passo dell'Halfaya. La vista da Sollum Alta è mozzafiato, almeno per me che ho sognato questi posti epici per tutta la vita adulta ed adolescenziale, senza mai aver sconfitto l'inerzia quotidiana per decidersi di andarli a vedere. Giungiamo a Sidi el Barrani, dove le avanguardie del corpo sono disposte. Siamo al comando divisionale della divisione Savona. A tratti colpi di artiglieria cadono credo un paio di chilometri ad est, dove ci sono le prime linee. Anche qui comunque si respira aria di guerra. La fanteria italiana mi dà un impressione di notevole povertà, con le fasce mollettiere che fa sembrare gli uomini dei mezzi sciancati ed i cappelloni coloniali, che li fanno sembrare dei minorati, data la statura media non eccezionale dell'epoca, almeno per quanto riguarda gli Italiani. L'armamento, benché non abbondante, è in buono stato, ma si nota subito che la truppa vive in condizioni che sembrerebbero estreme ad un operatore del Col Moschin dei tempi nostri. Per questi ragazzi invece è l'assoluta normalità. Incontriamo il generale De Giorgis, che comanda la Savona. Sulla carta geografica ci mostra la situazione dell'intero corpo d'armata. Afferma che il maresciallo Balbo li ha messi lì a fare da incudine per gli Inglesi. La battaglia grande dice, si combatte a sud, dove il maresciallo guida personalmente con Gambara il CAM che sta disperatamente tentando di sfondare sul ciglione della depressione di El Qattara. Pare che il Maresciallo sia riuscito ad annientare uno dei corpi d'armata inglesi, ma che poi una tempesta di sabbia abbia impedito ai carristi di avanzare. Essi sarebbero dispersi per mezzo deserto in attesa che il maltempo cessi. Ci comunica anche il generale De Giorgis che nell'ultima riunione al comando della 5 armata, da cui il suo corpo dipende, il generale Bastico ha detto che autoblinde inglesi di un reggimento di ussari sono apparse all'estremo sud del fronte, anche più a sud dei carri di Gambara. Questa è una pessima notizia, foriera di brutte cose per noi. Se gli Inglesi hanno ammassato forze a sud di Qattara per un contrattacco, si profila un'operazione Compass in piena regola, anche se noi questa volta siamo preparati un po' meglio. Il tallone d'Achille continuano a rimanere i carri armati; le nostre dottrine sul loro impiego sono più aggiornate rispetto alla linea standard, ma gli M 13 sono ancora in fase di sperimentazione dei prototipi. La produzione di serie per il momento è ancora una chimera. Qui continuiamo a combattere con li M 11/39. In una fabbrica tedesca che ho individuato vicino a Dresda l'altra settimana, ho osservato nel cortile una prima sfornata di carri Pzkw IV con cannone grosso, probabilmente da 75mm.
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    A proposito di fronti continentali, I tedeschi martellano su tutto il fronte francese, non sospettando neanche lontanamente di essere in netto ritardo rispetto alla linea temporale standard; per loro questa è la linea standard e lo sfondamento a sud di Parigi continua, con in testa le truppe di Guderian, e quelle del V Corpo Panzer di Hoth sotto una meteorologia da paura. I tedeschi hanno preso Digione e si apprestano ad occupare Lione. Hoth ha di fronte ancora un debole corpo di fanteria francese; poi la strada per Bordeaux è aperta. Da vedere se poi i francesi si arrenderanno oppure no.
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    Comunque io adesso me ne torno nella mia amata Italia. Di questo forno a microonde ne ho le palle già piene.

    Nel frattempo nella Baia di Chasepeake a Norfolk, principale base di navale atlantica degli Stati Uniti d'America, fa il suo ingresso un cacciatorpediniere di nome Somers. Mi piacerebbe zoommare ben di più di quanto il software Sinedyne consenta: a bordo, uno degli ufficiali alle operazioni antisom è il Guardiamarina Loren Hundley nonno di mia moglie. Magari è in coperta che si fuma una sigaretta.
    USS_Somers_(DD-381)_underway_c1944.jpg
     
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  10. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    14 febbraio 1941

    L'inverno picchia duro sulle operazioni in Francia ed i carri del III e IV corpo tedesco hanno difficoltà ad avanzare in direzione di Bordeaux. Sono a 400 chilometri dalla capitale francese e non è che siano bloccati, ma avanzano lentamente ostacolati dalla neve, dal freddo e dal terreno ghiacciato che prvoca parecchi incidenti. L'alto comando tedesco ha inviato in Francia il neo costituito XI Panzer Korps agli ordini del Generale Manstein. Lo dico perché ho visto una moltitudine di carri su vagoni ferroviari subito fuori di Parigi lato nord est, con il caratteristico scudo dell'XI.

    Dall'altra parte della barricata, le forze Francesi si assottigliano sempre di più. I Francesi tentano anche disperate controffensive per riconquistare Parigi, ma sostengono solamente disastrose perdite di fronte alle postazioni trincerate del II Corpo tedesco alla periferia ovest della metropoli. D'altra parte non ci si azzarda ad infierire con l'aviazione alleata per paura delle perdite civili. Gli aerei da appoggio tattico sono peraltro oramai ridotti ad uno sparuto corpo francese. Gli Inglesi hanno ancora un corpo caccia a Caen, che tutt'ora combatte valorosamente contro la Luftwaffe, facendo più che sentire la sua presenza. Mentre il comando di Lord Gort è ancora in terra francese a Chebourg, non ha più alcuna truppa inglese ai suoi ordini, e pare attendato là a mezz'aria, tra il ritiro definitivo ed il ricevimento di eventuali rinforzi in caso la campagna di Francia dovesse subire una poco probabile svolta.
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    Non mi è sfuggita una battaglia navale nel Mare del Nord, di cui ho colto solamente le fasi finali. Si è trattato di un nuovo tentativo di sortita in Atlantico della Bismark e del suo fedele cane da guardia Prinz Eugen. Non sono riuscito a vedere esattamente cosa sia successo, ma ho identificato lncrociatore pesante Suffolk, mezzo devastato fare rotta con la coda tra le gambe per l'Inghilterra. Il Suffolk fa parte della divisione Renown, che pattuglia il mare del Nord proprio per intercettare le sortite della Kriegsmarine, e che recentemente ha contribuito all'affondamento di un cacciatorpediniere tedesco in pattuglia antisom nelle acque danesi. Ho anche assistito al sinistro capitato al Prinz Eugen mentre era in fase di sganciamento dalla probabile battaglia sostenuta con il Suffolk: probabilmente è stato silurato da un sommergibile, francese o inglese di quelli che infestano le acque tre Norvegia e Danimarca. Ha subito danni, ma naviga ancora in scioltezza. Secondo me la divisione Bismark prenderà atto di un ennesimo tentativo fallito di sortita e se ne tornerà in Germania a riparare i danni.
    2019-03-03 16_43_45-Window.png
    Dove gli Inglesi devono stare molto attenti e nel Mediterraneo ed in Africa Orientale.
    Questa settimana le condizioni atmosferiche su Malta sono state proibitive per l'attività aerea e si è approfittato per fare la manutenzione e riportare all'organico massimo il corpo aereo del Conte Ciano, ma la flotta ha incessantemente bombardato la piazza dal mare, pur riportando qualche danno. La Marina è decisa a condurre a fondo l'operazione nell'assenza di reazione da parte della Royal Navy, anche se a malincuore vi devo comunicare che il Giulio Cesare si è beccato un siluro nelle terga dal maledetto sommergibile inglese stazionato a Malta, di cui non ricordo il nome; La prossima volta che il bastardo emerge, cercherò di leggerlo di nuovo. Per il momento, il caccia Lampo ed il sommergibile da Vinci si sono disposti in pattuglia a protezione della flotta riunita intorno a Malta. Per intanto il Cesare arranca claudicante alla volta di Palermo, dove si valuteranno i danni e si cercherà di rimetterlo in condizioni di operare con sicurezza.

    Gli effetti dell'operazione di martellamento su Malta comunque, si vedono nitidamente; la stragrande maggioranza dei nostri convogli per l'Africa Settentrionale arrivano indisturbati ai porti di destinazione, ed il Maresciallo Balbo ha condotto una seconda battaglia offensiva sulle propaggini ovest della depressione di Qattara, distruggendo un secondo corpo d'armata inglese operando a percussione con il CAM e con la 1a armata.
    Dal canto suo il Generale O'Connor ha dato inizio alla sua controffensiva sull'oasi di Siwa, attaccando con l'XI ussari e con il VII corpo corazzato, ma l'attacco si è rivelato timido ed è stato per il momento validamente contenuto dalla nostra 10a armata che opera appunto nel settore dell'Oasi.
    2019-03-03 16_47_06-Window.png
    Ripeto: gli Inglesi devono stare molto in campana. Mi giunge notizia dal SIM, mentre mi trovo nel bel mezzo di una feroce tempesta di sabbia qua al comando del Maresciallo Balbo, che a Roma è arrivato il Generale Rommel per conferire con Superesercito per l'organizzazione di un eventuale corpo di spedizione tedesco da imbarcare dall'Italia per l'Africa. Le truppe ancora non esistono, ma lo stato maggiore di Rommel è a Roma con il Generale Bayerlen ed il Generale Westphal, in caso il governo accetti un aiuto tedesco del quale a me pare che per il momento noi non abbiamo alcun bisogno. Il SIM dice anche che i Tedeschi stanno organizzando l'invio di un corpo aereo per le operazioni contro Malta. In cambio di tutte queste forze, sembrerebbe che i crucchi abbiano chiesto a noi di dichiarare finalmente guerra alla Francia e di dare inizio ad immediate operazioni terrestri per appoggiare lo sforzo bellico dell'alleato in Francia. Da un rapido sguardo alla situazione delle nostre forze non impegnate in Africa, non mi pare che questa cosa sia possibile. In Italia sono rimaste appena le forze per la difesa locale: il comando del generale Guzzoni a Livorno, il I corpo d'armata a Roma, tre deboli divisioni statiche a Napoli ed in Sicilia ed in Sardegna, ed il IV corpo d'armata a Siracusa con vincolo d'impiego per lo sbarco a Malta. L'unica forza che potrebbe intervenire in un'operazione del genere è il corpo d'armata alpino di Torino; ma solo com'è e senza nessun appoggio aereo, sarebbe destinato a fare una figura ancor più meschina di quanto non abbiamo fatto nella linea temporale standard. Esiste, è vero, anche il corpo d'armata di stanza in Albania, che potrebbe essere imbarcato e portato in Liguria, visto anche il nostro dominio del Mediterraneo Centrale, ma l'operazione appare farraginosa. La verità è che abbiamo concentrato tutto contro gli Inglesi in Africa, ed io continuo a sostenere che si tratta della strategia più corretta. Che i crauti se la sbrighino da soli in Francia.

    L'ultimo scacchiere da prendere in considerazione è quello abissino; anche qui registriamo un successo, avendo due giorni fa un nostro corpo d'armata coloniale occupato Berbera nella Somalia Britannica. Ad occidente, la X Legio delle camiciazze nere ha rintuzzato la penetrazione nella nostra colonia di un corpo di negher provenienti dal Sudan ed il II corpo nazionale tiene saldamente la capitale etiopica fronte ad un'altra divisione di negher proveniente dal Kenia.

    Tuttavia ci sono anche cattive notizie in questo teatro come si evince dal Fonogramma che ho urgentemente inviato a Roma e per conoscenza col mio SM 82 al limite dell'autonomia, al Duca d'Aosta:

    Comincia giunta notizia mia rete informatori che I et II corpo armata sudafricani sbarcati settimana scorsa porto di Mombasa Kenia stop dette forze procedono celermente confine etiopico via passo Moyale stop at comando truppe sudafricane risulta generale Smuts finisce fto Donato
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  11. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Credi che in Egitto si possano raggiungere obiettivi importanti in breve tempo?
     
  12. ITAK_Linus

    ITAK_Linus

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    Il vero punto è: una volta eventualmente raggiunta Suez, che fare?


    Fra l'altro mi domandavo leggendo l'AAR, è possibile nel gioco fare una 'vera' guerra parallela e cioè andando a catturare i Balcani? Per dire, l'apertura sulla Jugoslavia nel '39 parrebbe una roba simpatica. Con Bulgaria ed eventualmente Grecia/Ungheria dopo.


    La RN sta aprendo un altro buco del culo ai tedeschi. Possibile che non riescano a farsi dare appoggio da aerei basati a terra sti mangiacrauti?!


    And, last but not least, puoi produrre roba tedesca su licenza?
     
  13. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Se i Britannici non rinforzano rapidamente il teatro direi di si
    Andare a prendere il petrolio del medio oriente
    Se si vuole usare una strategia di questo tipo, è assolutamente possibile
    Districando aerei dalle operazioni in Francia, sarebbe possibilie, ma il mare del nord di merda non è il luogo più adatto agli aerei per via delle condizioni meteo
    No, le ricerche tecnologiche te le devi fare per singola nazione, è possibile però usare roba tedesca sotto comando italiano e viceversa.
     
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  14. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    fine febbraio 1941
    Dalle mie osservazioni satellitari vengo a conoscenza dell'assembramento di un certo numero di forze navali per Gibilterra. Questa dovrebbe essere la famigerata forza H, probabilmente agli ordini dell'ammiraglio Sir James Somerville. Secondo me è chiaro che gli Inglesi cominicano ad essere preoccupati della situazione nel Mediterraneo e intendono rinforzare quel teatro con qualcosa di consiste. Se le mie rilevazioni sono esatte, all volta della rocca, sono dirette una portaerei, una corazzata e mi pare un incrociatore pesante. A sud di Malta, scaramucce tra il sommergibile britannico Parthian, che tenta di insidiare la flotta riunita per il bombardamento della fortezza ed il nostro caccia Lampo al comando del capitano di fregata Anchisi. Il battello britannico riesce ad allontanarsi apparentemente intonso. Gli Inglesi organizzano pure un'operazione con la Mediterranean Fleet ancora per attaccare la nostra flotta, ed escono in mare con una poertaerei, dcortata da un incrociatore. Giunti 80 gradi longitudine ovest dal Peloponneso, totalmente non individuati dalla ricognizione italiana, lanciano una squadriglia di aerosiluranti Swordfish, che giunti in prossimità del Giulio Cesare, si apprestano all'attacco. Il fuoco di sbarramento della corazzata italiana e del suo cane da guardia Giovanni dalle Bande Nere è però preciso e concentrato, ed unito alle manovre evasive delle unità italiane, manda a vuoto l'attacco nemico, che ci rimette pure due apparecchi. Cunningham, imbarcato sull'incrociatore di scorta, si rende conto che è ora di fare le valigie e tornare alla base, viaggio di ritorno totalmente indisturbato, primo perché la posizione dei britannici continua ad essere sconosciuta, e secondo perché gli apparacchi dell'Ecc. Ciano sono tutt'ora impegnati a fondo contro Malta.
    ff.jpg
    In Egitto, gli Inglesi cominiciano a capire che forse l'attacco a sud di Qattara è stata una minchiata: le truppe di O'Connor, inchiodate di fronte all'oasi di siwa sono allo stremo dei rifornimenti e la 10a armata italiana, che oramai ha trasformato la posizione in una fortezzza, ha buon gioco nel tenere un corpo corazzato ed il reggimento di autolinde inglesi a bada facilmente. D'altra parte, di aggirare la posizione manco se ne parla; i rifornimenti sono già al lumicino così, figurarsi lasciarsi la guarnigione di Siwa alle spalle. Forse, come O'Connor deve sicuramente cominciare a cogitare,sarebbe meglio riportare quelle truppe a nord per fronteggiare l'offensiva del Maresciallo Balbo, che di giorno in giorno si fa più pericolosa.
    A tale proposito ho notato movimenti nelle isole britanniche, dove ho visto muovere verso i porti meridionali almeno due corpi di forze terrestri; uno dei due di carri armati. Non vedo altra destinazione per loro che il Nord Africa.
    Unica consolazione per gli albionici in medio oriente è che sono riusciti a trasportare un corpo d'armata indiano a Bassora per stroncare il colpo di stato in Iraq a favore dell'asse. Gli Indiani stanno avanzando verso Baghdad e hanno già conquistato Nassirya.
    Saddam Hussein ha quattro anni e la mamma già gli dice quanto sono perfidi gli infedeli occidentali
     
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  15. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    14 marzo 1941
    Sono ancora ospite del comado del Maresciallo Balbo in Egitto, dove la nostra offensiva prende sviluppi pericolosi per gli Inglesi. La settimana scorsa la ricognizione ha individuato uno schieramento di cannoni anticarro nemici a protezione degli accessi a sud di MArsa Matrtuh. L'eccellenza Balbo ha dato otdine che venissero attaccati con la fanteria, e così la 1a armata ha sferrato una micidiale offensiva, appoggiata a nord dalla 5a. La battaglia è stata assai violenta ed io avrei voluto andaare avanti per osservarla. Prima i poi osserverò una battaglia vera della seconda guerra mondiale. Lo stato maggiore del Maresciallo per il momento me lo ha ancora impedito; gli ordini del Duce circa la mia sicurezza qui sono noti a tutti. Il Maresciallo Balbo mi ha detto di non rompere i coglioni e di smetterla di frignare, se non mi fa impacchettare sul mio SM 82 e mi rispedisce a fare l'imboscato a Roma. Comunque, l'offensiva nostra ha avuto successo quando al momento opportuno è entrato in scena il CAM con i suoi M11, dopo che la fanteria aveva ben ammorbidito la truppa inglese. Il CAM adesso si trova a ridosso di Marsa Matruh e, notizia sconcertante, la cavalleria di corpo d'armata non ha individuato nulla a protezione della strozzatura di El Alamein. C'è un gruppo di fanteria inglese che rischia l'accerchiamento a Marsa Matruh. Ora se O'Connor non si precipita a far rientrare la sua truppa dall'oasi di Siwa, gli Inglesi in Egitto per me sono spacciati. Non so nemmeno se riuscirebbero a far rientrare le loro forze corazzate in tempo! Se devo darvi la mia impressione, gli ubriaconi hanno seriamente sottovalutato l'ammassamento di forze che supercomando ha effettuato in Egitto: non una, ma tre armate. Non reggimenti sparsi, ma un intero corpo d'armata corazzato con i quadri tutti addestrati dai Tedeschi e che sa come impiegare i carri nel deserto. Gli Inglesi hanno carri migliori, è vero, hanno già nel deserto i loro cruisers ed i loro Matilda, ma li hanno impiegati male, riforniti peggio, contro un bersaglio che si è rivelato di minore importanza. Noi i nostri M11 li abbiamo impiegati magistealmente, sotto la guida di capi determinati e con la mente ben aperta alle operazioni meccanizzate. Persino Balbo, oltre che Gambara e tutti i sott'ordini hanno seguito i corsi del Generale Guderian.
    2019-03-10 17_01_44-SC3_ WWI World at War v1.01.jpg
    I tedeschi in Francia non sono da meno. Questo è un buon inizio di marzo per le potenze dell'asse. Il gruppo di armate A del Generale Runstendt ha aperto una voraggine di 300 chilomettri tra Vichy e Tours minacciando di dilagare con tutte le sue forze su Bordeaux, pressoché indifesa. Ho visto convogli in mare con bandiera francese dal Marocco e dall'Algeria. Le forze francesi abbandonano le colonie per venire in aiuto alla madrepatria. Forse un movimento in senso contrario rea più indicato. Hitler sta facendo quello che ha detto: miente Vichy, niente cazzate. Invece annientamento della Francia e resa senza condizioni. Questa guerra si avvia a strategie oramai grandemente divergenti dalla linea temporale standard. Questo confermerebbe le teorie delProf Mercurio, sull'esistenza di linee diverse e quindi di piani esistenziali diversi. Prr me tutta roba complicata, ma è certo, e lo vedo con i miei occhi che questa guerra si sviluppa in maniera diversa da quella che conosco io.
    2019-03-10 17_16_57-SC3_ WWII World at War v1.01.jpg
    Per quanto riguarda la battaglia del Mediterraneo Centrale, proseguono le opereazioni aeronavali di indebolimento della guarnigione di Malta. Sia il Corpo aereo del Conte Ciano, che la flotta riunita agli ordini dell'Ammiraglio Campioni giornalmente danno il martello pesante agli esausti e coraggiosi difensori della piazzaforte. Gli Inglesi hanno abbattuo una trentina di nostri bombardieri, ma hanno digerito una quantità di bombe che se pur piccole, alla fine cominiciano a fare effetto. A disturbare i nostri convogli non c'è nulla. Porti ed aeroporti sono stati evacuati per eccesso di mazzate. La teoria storica che sterilizzare Malta è sufficiente per renderla inoffensiva è confermata, ma il dispendio di forza per fare ciò ed il loro logorio è pure evidente; il Giulio Cesare ad esempio ha incassato un certo numero di colpi a bordo dalle batterie costiere e dovrà essere messo in riparazione. La presa dell'isola risolverà tutti questi problemi. Ha finora permesso una condotta energica delle opereazioni contro Malta il contrasto assai blando della Mediterranean Fleet, che evidentemente attende di essere rinforzata dalla forza H prima di intraprendere azioni più radicali. A quel punto, occorrerà fare attenzione. Come vi ho detto nel precedente post, una forza navale inglese sta essendo distaccata a Gibilterra. Per il momento gli Inglesi agiscono con il loro unico sommergibile di base a Malta, che però di fronte alla concentrazione della nostra flotta, ben protetta dal Lampo e dal sommergibile Acciaio, non ha ancora colto alcun successo di rilievo; non si sa mai però.
    Ieri è arrivato un fonogramma da Badoglio a Supermarina dove si dice che il Maresciallo Goering ha accolto la proposta di distaccare un corpo aereo tedesco di tuffatori per l'azione contro Malta. In cambio la MArina Italiana fornirà, ad operazioni contro Malta concluse l'appoggio del sopracitato acciaio per le operazioni in Atlantico.
    A proposito di operazioni in Atlantico, la sommergibileria tedesca ha ricominciato a fare qualche danno ai convogli inglesi, dato che Doenitz è riuscito di nuovo a schierare quattro sottomarini sulle rotte dal Canada all'Inghilterra. In più ho notato movimenti sospetti nei cantieri di Kiel, che pur essendo occultati, non riecono a nascondere tutto. Secondo me i Tedeschi stanno producendo un fottio di sommergibili da impiegare contro gli Inglesi, sia nella lotta ai convogli che alla ventilata operazione di invasione delle isole britanniche.
    Ho notato pure uno strano movimento di apparecchi da bombardamento tedeschi alla volta di basi che danno sul mare del Nord. Mi pare di poter dire che i crucchi hanno deciso di aumentare la loro sorveglianza aerea su quel mare, visto che la Home Fleet ci ha fatto fino adesso il porco comodo suo. Certo le condimeteo non sono favorevoli all'aviazione a quella latitudine, specialmente durante l'inverno; ma adesso si avvicina la prmavera e magari qualche colpo ben assestato della Luftwaffe alle tinozza inglesi, ridurrebbe la Royal Navy a più miti consigli. I bombardieri a tuffo rimangono però tutti sul fronte francese. Vedremo se il bombardamento in quota sarà efficace contro il naviglio.
    Da queste mosse mi pare chiaro che davvero i Tedeschi, dopo la caduta della Francia, vogliano rivolgere tutte le energie all'Inghilterra.
     
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  16. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Ma la Francia perché ha resistito così a lungo? Non doveva scattare qualche evento prima?
     
  17. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    doveva scattare Vichy, ma non è scattato
     
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  18. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    domanda, forse un po' naive. nella mche hai appena messo dell'aquitania, non converebbe mandare quella divisione di carri (direi l'ottava, ma forse quella è la forza. non ho mai giocato a questo gioco, e sono piuttosto a digiuno di simbologia nato) direttamente a sud verso st. etienne? in questo modo circonderesti quegli altri due corpi di fanteria, inguaiando ancor di più la posizione francese (soprattutto per "portarti avanti" in caso che la presa di bordeaux non provochi la resa nemica)
     
  19. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    A bordo del sommergibile Leonardo da Vinci, sul quale mi sono imbarcato a Bengasi per il ritorno in Italia. L'utilizzo dell'SM 82 è stato ritenuto troppo pericoloso data l'intensa attività aerea sopra il Mediterraneo Centrale. Mattinata fresca sulla falsa torre del mostro d'acciaio su cui mi trovo; una vera e propria nave di 70 metri che è ben più grande di quanto avessi sempre immaginato un sommergibile della seconda guerra mondiale potesse essere. L'impressione ovviamente termina non appena si scende sottocoperta, dove la vita è molto intima e poco confortevole data la ristrettezza di spazio. Mi è stata data una cuccetta nel minuscolo locale ufficali e non devo nemmeno dividerla con nessun altro, cosa che tutti gli altri membri dell'equipaggio meno il comandante sono invece obbligati a fare. Il comandante, Capitano di Corvetta Vidoni mi ha comunicato che siamo diretti in Sicilia, dove tra l'altro il sommergibile riceverà il suo nuovo comandante designato il Ten Vasc Gianfranco Gazzana-Priaroggia, mentre lui sarà destinato ad incarico di pianificazione a terra delle operazioni. E' infelicissimo di ababndonare il comando del suo sommergibile, anche perché gira voce che andrà in Atlantico. Gli confermo dalle notizie che conosco, che effettivamente il sommergibile andrà in Atlantico e cerco di sonsolarlo, senza molto successo, circa la perdita del comando in mare.
    Navighiamo in emersione in un punto 400 chilometri a nord ovest di Bengasi e 240 chilometri sud est di Malta. Tutte le vedette sono in torre, incluso il comandante. Io mi chiudo, come ho concordato con Vidoni in sala radio per mezzora per compiere i miei rilevamenti giornalieri. Dopo di che detto il mio consueto messaggio a Supercomando. Questo viene cifrato e spedito a Roma per direttissima ogni sera più o meno alle 19 ora locale.

    - osservati movimenti di decisa ritirata dei francesi da tutto fronte contatto con truppe tedesche stop. Movimento naviglio inglese di cabotaggio settore manica chebourg portsmouth probabile imbarco lord gort per ritorno in patria stop francesi si ritirano lungo tutto fronte somme ed in direzione massiccio centrale stop truppe affluiscono da colonie per rinforzare settore limonges stop si tratta at mio avviso ri ritirata generala at protezione bordeaux ultima battaglia difensiva stop tedeschi avanzano con quattro dico quattro corpi corazzati compatti schierati tra tours e limonge stop agente controspionaggio britannico nome in codice sir matthew ipotizzava manovra aggirante per la sinistra su saint etienne stop presumo tale manovra non possibile in quanto francesi sono in ritirata da est verso ovest lungo autostrada vichy bordeaux stop
    Sommergibile_Da_Vinci_in_navigazione.jpg

    Tra le cose che noto, abbiamo anche un assembramento di aparecchi tedeschi, allo zoom apparenti come nuovi di pacca in maggiorranza bombardieri a tuffo, ma pure caccia me 109 che si stanno assembrando nella zona di Bologna. Dovrebbe essere il famigerato VII corpo CAT che si prepara alle operazioni contro Malta,
    2019-03-12 06_27_09-SC3_ WWII World at War v1.01.jpg
    Marzo col botto per i Cinesi, hanno riconquistato Wuhan, che era costata lacrime e sangue ai giap per essere espugnata.

    La notiziona la lascio per ultima: le forze corazzate britanniche a sud di Qattara si stanno sganciando, così come lo stanno facendo quelle fronte a Matruh che è stata abbandonata per paura di accerchiamento. La notizia è diffusa sia dalla ricognizione tattica della 10a armata che da quella del CAM, e confermata dalle mie personali osservazioni. Gli Inglesi sono in piena ritirata su El Alamein, ma secondo me è dubbio che abbiano il tempo di organizzarvi una solida resistenza. Tutto si giocherà nella corsa tra i nostri carri ed i loro per chi arriva prima sulla posizione difensiva di Alam Halfa; ed a guardare la mappa, le nostre forze sono nettamente favorite.
     
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  20. Sir Matthew

    Sir Matthew

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    il controspionaggio inglese deve essere messo malissimo se io ne faccio parte...
     
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