TOAW IV - From Sicily to Brenner - vs AI

30 luglio 1943 – turno 21

7th US Army

La 3. Divisione di fanteria USA raggiunge Trapani, ancora nelle mani di reparti di fanteria della Regia Marina.

8th BR Army

La 213. Divisione costiera italiana si arrende a Catania, che viene occupata da reparti della 5. Divisione di fanteria britannica.

 

31 luglio 1943 – turno 22


7th US Army

Trapani viene occupata dal 7. Reggimento USA (3. Divisione di fanteria).
Nei pressi di Castelferrato il 104. Reggimento Panzergrenadier, appartenente alla 15. Divisione PzG, viene circondato e costretto alla resa da reparti americani appartenenti alla 2. Divisione corazzata ed alla 82. Divisione aviotrasportata.


8th BR Army

La 9. Brigata corazzata indipendente britannica, oltrepassa Paternò e giunge alle pendici dell’Etna, dove si scontra con reparti italiani appartenenti alla 206. ed alla 213. Divisione costiera.
La 1. Fallschirmjäger Division ferma invece l’avanzata della 50. Divisione britannica a sud di Adrano.

 

1° agosto 1943 – turno 23

8th BR Army

La quasi totalità della 1. Fallschirmjäger Division viene circondata dalle truppe britanniche a sud di Adrano e costretta alla resa. I reparti che si rifiutano di deporre le armi vengono per la maggior parte spazzati via, ma una minima parte riesce a fuggire verso le pendici dell’Etna.

Intanto le avanguardie della 5. Divisione di fanteria britannica, appoggiate dalla 7. Brigata corazzata, avanzano lungo la strada costiera ai piedi dell’Etna e si spingono fino a Taormina, dove vengono fermate da reparti tedeschi appartenenti alla divisione Hermann Göring e dal 382. Reggimento Panzergrenadier indipendente.

 

2 agosto 1943 – turno 24

7th US Army

Nel settore americano, la 2. US Divisione corazzata, la 45. US Divisione di fanteria e l’82. US Divisione aviotrasportata fronteggiano i reparti della 15. Panzergrenadier e della Divisione Hermann Göring nella zona di Troina.
La resistenza tedesca è tenace ma, lentamente, comincia a cedere.
La 3. US Divisione di fanteria viene invece fermata dalla 208. Divisione costiera italiana ad ovest di Castellammare del Golfo.

8th BR Army

I reparti britannici progrediscono molto lentamente lungo la strada costiera, in direzione di Messina, mentre i canadesi continuano a combattere ad ovest delle pendici dell’Etna, nei pressi di Adrano.

Il maltempo che imperversa su tutta la Sicilia limita però le operazioni sia aeree che di terra, rallentando di parecchio l’avanzata alleata.

 

3 agosto 1943 – turno 25

7th US Army

Riprende l’avanzata della 3. Divisione di fanteria americana, che occupa Castellammare del Golfo.
Nel settore della 2. Divisione corazzata e del resto della 7. Armata, il1 29. Reggimento tedesco Panzergrenadier tiene in scacco l’avanzata americana, attestandosi nei pressi di Mistretta, a sud di Santo Stefano di Camastra.

8th BR Army

Reparti della 9. Brigata corazzata britannica giungono alle porte di Randazzo, sulle pendici settentrionali dell’Etna, mentre i canadesi continuano a combattere contro reparti italo tedeschi a nord di Adrano.

 

4 agosto 1943 – turno 26

7th US Army

Il 442. Regimental Combat Team, reparto indipendente, entra a Palermo, ormai abbandonata.
Il 129. Reggimento tedesco Panzergrenadier viene quasi spazzato via da una feroce offensiva portata dall’intera 2. Divisione corazzata USA. Solo meno di un quarto del reggimento è ora operativo ed è completamente circondato.
La 1. Divisione di fanteria, intanto, raggiunge Brolo, sulla costa settentrionale siciliana

8th BR Army

La 9. Brigata corazzata britannica entra a Randazzo.

 

5 agosto 1943 – turno 27

Ormai siamo alle battute finali dell’Operazione Husky.

Mentre la 3. Divisione di fanteria (US) ripulisce la Sicilia occidentale dalle ultime truppe combattenti italiane, ad est l’8. Armata britannica è alle porte di Messina.
Parte delle truppe tedesche inizia a reimbarcarsi ed a trasferirsi in Calabria, lasciando indietro alcune retroguardie con il compito di rallentare le forze anglo-americane.

 

Dopo una settimana di vacanza, eccomi di nuovo sul campo di battaglia.
Non succede nulla d'importante durante il turno 28 (6 agosto 1943), perciò passo direttamente al turno successivo.

7 agosto 1943 – turno 29

Il 115. Battaglione Panzer, appartenente alla 15. Divisione Panzergrenadier, viene annientato nei pressi di Falcone, mentre cerca di rallentare l’avanzata delle forze americane. I carri armati tedeschi distrutti sono 47, contro 16 carri persi dagli americani.

 

8 agosto 1943 – turno 30

Presso Randazzo le forze anglo-canadesi liquidano una sacca di resistenza italo-tedesca, comprendente il Quartier Generale della 14. Armata tedesca, unità delle divisioni Livorno, Aosta ed Assietta e reparti della divisione Hermann Göring.
Ormai siamo agli sgoccioli. Le forze combattenti italo-tedesche superstiti sono confinate lungo la costa siciliana che da sullo Stretto di Messina ed a Messina stessa.

 

9 agosto 1943 – turno 31

Sia la 5. che la 50. Divisione britanniche sono coinvolte nella battaglia per la conquista di Messina. Allo scontro prendono parte anche tre brigate corazzate ed una motorizzata indipendenti.
Le forze americane sono invece impegnate a liquidare le ultime forze tedesche che ancora resistono a Grotta e Torre Faro, all’estremità nord-orientale della Sicilia.

 

10-12 agosto 1943 – turno 32-34

Si continua a combattere nella regione di Messina e le truppe italo-tedesche non danno segno di nessun cedimento.
Il giorno 13 le forze britanniche danno un po’ di tregua alla martoriata Messina, riposandosi e riorganizzandosi.

 

13 agosto 1943 – turno 35

Finalmente le truppe britanniche riescono ad entrare a Messina. Le forze italo-tedesche sono costrette a ritirarsi a nord della città ed a rinunciare ad ulteriori trasbordi oltre lo stretto.
La conquista è arrivata al momento giusto, perché al turno 36 sono state numerose le unità ritirate. Per un po’ di turni non si vedranno nuovi arrivi e dovrò cavarmela con quello che ho.

 

15 agosto 1943 – turno 37

Dopo la conquista di Messina, le forze anglo-americane devono ora liquidare le rimanenti forze italo-tedesche rimaste sull’isola siciliana. E non sono poche.
Nella giornata odierna le forze americane cercano di conquistare la punta di Torre Faro, ma senza successo, mentre le forze britanniche, appoggiate da truppe americane, avanzano da Messina in direzione nord.
In un secondo tentativo, portato verso la fine del pomeriggio, le forze italo-tedesche presenti a Torre Faro si arrendono ai reparti della 2. Divisione corazzata americana.

 

16 agosto 1943 – turno 38

Mentre proseguono, ad est, i combattimenti tra le forze anglo-americane e le ultime truppe combattenti dell’Asse, con mia grande sorpresa, l’AI si dimostra molto intraprendente e sbarca un battaglione di fanteria italiano a Castellammare, che conquista rapidamente la cittadina e l’aeroporto, totalmente indifesi.
Per fortuna, in zona avevo un Regimental Combat Team alle dipendenze dirette della 7. Armata, che invio a risolvere la situazione. Il battaglione italiano viene eliminato, ma la preoccupazione per queste iniziative da parte dell’AI mi obbligheranno, in futuro, a mantenere delle guarnigioni arretrate, per evitare infiltrazioni e sbarchi nemici.

Questo lo trovo davvero molto positivo. In TOAW III non mi era capitato.

 

17 agosto 1943 – turno 39

Con la resa delle ultime truppe italo-tedesche a nord di Messina, si conclude ufficialmente l’Operazione Husky.
Peccato non poter vedere il costo complessivo, in termini di vite umane, della campagna di Sicilia. E’ sempre stata una limitazione di TOAW e ci dobbiamo rassegnare.
Interessante notare che ho concluso l’Operazione Husky nel giorno esatto in cui è terminata storicamente quella reale.

 

22 agosto 1943 – turno 44


Dopo 5 giorni di riposo, scatta l’operazione Baytown, ovvero lo sbarco in Calabria dell’8. Armata britannica. Ho deciso di anticipare un po’ i tempi, sperando, nel contempo, di attrarre verso sud un buon numero di unità dell’Asse ed imbottigliarle quindi nello scarpone al momento del mio sbarco a Salerno.
Le prime a mettere piede sul suolo italiano continentale sono le truppe della 5. Divisione di fanteria britannica. Appoggiati da 943 velivoli, i soldati inglesi sbarcano a nord di Reggio Calabria, dove trovano ad attenderli soldati italiani appartenenti alla 206. e 213. Divisione costiera appartenenti al XVI Corpo d’Armata.
Avrei anche potuto attendere la resa dell’Italia, con il conseguente ritiro delle truppe dal suolo calabrese, ma l’AI non è dello stesso avviso ed avrebbe effettuato degli improbabili sbarchi in Sicilia, mandando all’aria tutto quanto. Infatti è ciò che è successo, mentre avevo deciso di attendere il 3 settembre. Ho quindi ricaricato il turno 44 e provveduto a lanciare l’offensiva. Se devo combattere, lo faccio in modo sensato.
Cerco di seguire nel modo più accurato possibile, l’andamento storico. Ciò implica anche evitare mosse stupide da parte dell’AI. Ci stanno alcuni sbarchi di disturbo, come successo durante Husky, ma un’operazione su larga scala, a sud di Messina ed a Palermo, da parte dell’Esercito Italiano, in tutta franchezza è poco realistico.

 

23 agosto 1943 – turno 45

La 1. Divisione canadese sbarca a Reggio Calabria ed appoggia la 5. Divisione britannica nel suo attacco verso la città, alla cui difesa partecipano anche le divisioni Livorno ed Assietta.

 

24 agosto 1943 – turno 46

La 5. Divisione britannica e la 1. Divisione canadese completano l’accerchiamento di Reggio Calabria. Nel frattempo, da nord, vengono avvistate diverse unità tedesche che si muovono verso la regione calabrese, per fermare l’invasione britannica. Era proprio quello che desideravo.

 

25 agosto 1943 – turno 47

Senza perdere tempo, il generale britannico Miles Dempsey, comandante del XIII Corpo d’Armata, lancia all’attacco di Reggio Calabria le sue due divisioni di fanteria, la 5. Britannica e la 1. Canadese.
Le forze italiane subiscono pesantissime perdite ma riescono a resistere fino al tardo pomeriggio, quando un secondo attacco le costringe alla resa.

 

26 agosto 1943 – turno 48

Oggi partono le prime unità. La 1. Divisione di fanteria e la 2. Divisione corazzata americane lasciano la Sicilia per trasferirsi in Gran Bretagna ed iniziare la preparazione per l’Operazione Overlord.
Anche la 50. Divisione britannica lascia definitivamente il suolo italiano e rientra in patria.

Per contro entra in gioco la prima unità di partigiani. Un’unità, della grandezza di un battaglione, diventa operativa nella zona della Piana di Forno, in Piemonte.

La 5. Divisione di fanteria britannica espande il proprio perimetro ed avanza verso sud, avvicinandosi a Melito di Porto Salvo.
Anche la 1. Divisione canadese progredisce e si muove verso il nord della città, costringendo elementi della divisione tedesca Hermann Göring e della 207. Divisione costiera italiana ad abbandonare l’aeroporto.