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DISTANT WORLDS The New Order (AAR)

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da Ender, 27 Marzo 2016.

  1. Ender

    Ender

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    Anno 2223 (Anno 12 A.E.)

    Una nuova arma per l'Impero

    L'anno 2223 si apre con una nuova sortita degli Hutt nel sistema di Naboo, ormai obiettivo preferito per le loro incursioni.
    La flotta nemica viene individuata alcuni giorni prima dell'ingresso nel sistema e di conseguenza la 6° Flotta Imperiale, ancora stazionante nell'area, ha tutto il tempo per prepararsi al nuovo scontro.
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    Intanto, l'Alto Comando decide che è giunto il momento di riprendere l'iniziativa nei confronti degli Hutt, anche per costringerli a distogliere forze dal settore di Naboo per difendere i propri confini.
    L'obiettivo prescelto per l'attacco è il sistema di Thyferra, a breve distanza dai confini imperiali.
    Il piano di attacco prevede l'invio della 1° Flotta Imperiale con lo scopo di annichilire ogni possibile difesa nemica e attendere l'arrivo della 3° Flotta d'Assalto con il compito di invadere il pianeta Thyferra 2.
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    Come previsto, il sistema è scarsamente difeso, essendo presenti solo una manciata di escort e una piccola flottiglia composta da non più di 6 navi. Il pianeta è privo di spazioporto, ma è difeso da una stazione difensiva.
    Per questo motivo il comandante della 1° Flotta Imperiale decide di attaccare prima le stazioni minerarie annientando le navi di scorta presenti in zona per indurre la flottiglia nemica ad attaccarlo lontano dalla protezione fornita dalla stazione difensiva.
    Nel contempo, nel sistema di Naboo si consuma l'ennesima battaglia spaziale di grandi dimensioni. Questa volta la flotta degli Hutt è composta da ben 4 carrier scortate da altre 21 navi tra escort, destroyer e cruiser.
    Come nel caso degli attacchi precedenti, la flotta nemica si tiene al largo dal pianeta Naboo, pesantemente difeso, per concentrare i propri attacchi sulle stazioni minerarie sparse nel sistema. Ma mentre la 6° Flotta Imperiale impegna la formazioni nemica proprio in prossimità di una di queste stazioni minerarie, le 4 carrier compiono una manovra che sorprende tutti. Si staccano dal gruppo principale e si dirigono verso il pianeta Naboo.
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    La battaglia tra i caccia stellari delle due opposte fazioni che si svolge intorno al pianeta è spettacolare, visto l'enorme numero impiegato.
    I caccia degli Hutt sono, però, in superiorità numerica e ben presto riescono a infiltrarsi tra le difese imperiali sottoponendo lo spazioporto del pianeta ad un incessante bombardamento.
    La 6° Flotta Imperiale, dopo aver liquidato la formazione nemica, si sposta rapidamente nell'area per bersagliare direttamente le carrier nemiche.
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    L'arrivo della flotta imperiale sposta gli equilibri dello scontro a favore degli imperiali i quali, a questo punto, godono anche della superiorità dei caccia stellari. I TIE imperiali si dimostrano molto agevoli e veloci e, se in buon numero, anche letali.
    La battaglia prosegue senza sosta e gli abitanti di Naboo possono certamente assistere ad uno spettacolo che rimarrà indelebile nella loro memoria.
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    L'esito della battaglia è tuttavia già segnato. Le carrier nemiche, come quelle imperiali del resto, non possono affrontare uno scontro nave-nave, dovendo sempre essere scortate da navi da battaglia in grado di svolgere questa funzione molto meglio.
    Di conseguenza i vascelli degli Hutt vengono distrutti uno ad uno e con essi i caccia stellari, facendo segnare una nuova grande vittoria per la Marina Imperiale.
    Anche nel sistema di Thyferra si assiste ad una battaglia spaziale, anche se di dimensioni più contenute.
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    Il piano imperiale volto ad attirare la flottiglia nemica lontano dalla stazione difensiva in modo da annientarle separatamente non funziona e quindi il comandante della 1° Flotta Imperiale si vede costretto a prendere l'iniziativa.
    L'obiettivo primario è la distruzione della stazione difensiva per poi dedicarsi alla flottiglia.
    La postazione di difesa fissa procura non pochi danni alle navi imperiali, ma alla fine viene ridotta al silenzio come, poco dopo, anche le rimanenti navi nemiche.
    Conquistata la superiorità spaziale, può iniziare l'assalto al pianeta Thyferra 2 ad opera della 3° Flotta d'Assalto che completa l'opera nel giro di 3 mesi.
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    La risposta degli Hutt non si fa attendere, dimostrando all'Impero, ancora una volta, di possedere sufficienti risorse per fronteggiare la guerra in corso.
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    Una flotta Hutt appare improvvisamente nel sistema di Oplovis e lo occupa sbaragliando le piccola guarnigione posta a presidio.
    La sorpresa è enorme all'interno dell'Alto Comando, i qui ufficiali, temendo l'ira dell'Imperatore, ordinano l'immediato dispiegamento della 6° Flotta Imperiale, nonostante questa sia a ranghi ridotti a causa delle perdite subite durante l'ultimo scontro che non sono ancora state rimpiazzate.
    L'arrivo, tuttavia, è previsto per i primi giorni dell'anno nuovo.
    Gli ultimi mesi dell'anno 2223 vedono l'ingresso nella Flotta Imperiale di un nuovo modello di Cruiser che promette di acquisire in breve tempo un ruolo di primo piano.
    Verso la fine della Repubblica, i progettisti della Kuat Drive Yards si erano resi conti conto che l’immensa macchina bellica repubblicana non poteva più accontentarsi delle Cruiser di classe Venator. Per questo motivo alcuni progettisti della Kuat si erano messi al lavoro per dare vita all’ambito progetto di una grande e potente Cruiser di classe Imperator, che sarebbe divenuta il terrore dei nemici della Repubblica.
    Con l'ascesa dell’Impero Galattico, il progetto non si era fermato ma aveva avuto anzi un ulteriore impulso grazie alla pressione tecnologica e militare del nuovo regime. Tuttavia, le buone prestazioni delle Venator aveva indotto la Kuat a rivolgere maggiori attenzioni agli altri modelli di navi da battaglia richieste dall'Imperatore.
    Solo una volta che la nuova Flotta Imperiale era stata costituita, la Kuat aveva deciso di presentare il progetto all'Alto Comando.
    Sul finire dell'anno 2223, adeguato il nome ai nuovi canoni, la Cruiser di classe Imperial I viene mostrata all'Imperatore che si dice entusiasta delle enormi potenzialità di questa nuova nave da battaglia.
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    Più grande del suo predecessore, la Venator, la Cruiser di classe Imperial I può sprigionare una potenza di fuoco enorme (260 fp), di poco inferiore alla Capital ship di classe Praetor. A differenza di quest'ultima, però, viene dotata di un sistema difensivo quasi impenetrabile incentrato su ben 8 generatori di scudo. In questo modo si cerca di ovviare al problema maggiore riscontrato dalle Venator, oltre che dalla Praetor, e consistente nella sproporzione tra sistemi offensivi e difensivi in favore dei primi.
    La dotazione di 12 caccia stellari e la possibilità di imbarcare 1 legione di stoormtroper, o formazioni corazzate, fanno si che questa nave da battaglia sia molto versatile e in grado di svolgere molteplici ruoli.
    La presenza di lanciasiluri atomici, poi, consente all'Imperial I di bombardare pianeti ostili, sia come nave d'appoggio per le truppe, sia per reprimere eventuali rivolte.
    I costi di costruzione e mantenimento sono molto ingenti, ma ciò non impedisce all'Imperatore di ordinare l'immediato rimpiazzo di tutte le Venator, oltre alla realizzazione di ulteriori 20 esemplari in modo tale che gli Imperial I diventino ben presto il simbolo stesso della Flotta Imperiale.
    Si tratta di una nave senza pari, almeno sino ad ora, che potrebbe di certo spostare definitivamente l'ago della bilancia nella guerra contro gli Hutt a favore dell'Impero.
     
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    Ultima modifica: 9 Agosto 2017
  2. Ender

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    Anni 2224-2226 (Anni 13-15 A.E.)

    Guerra totale

    Il triennio 2224-2226 è caratterizzato, oltre che dalla rapida riconquista del sistema di Oplovis, da continui attacchi portati dagli Hutt alle postazioni imperiali. In particolare il nemico concentra i propri sforzi nei sistemi di Ord Cantrell e Thyferra, entrambi precedentemente sotto il controllo degli Hutt, causando non pochi grattacapi alle flotte presenti in zona.
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    Anche la CSI tenta una sortita nel sistema di Utapau, ma la formazione nemica viene agevolmente annientata dalla 4° Flotta Imperiale momentaneamente di stanza proprio in quel sistema stellare.
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    Nel sistema di Ord Cantrell si consuma la prima battaglia spaziale che vede l'utilizzo delle nuove Cruiser di classe Imperial I. Come previsto, il loro impatto è micidiale, creando scompiglio tra le file nemiche.
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    Tuttavia, da una parte la sempre maggiore resistenza degli Hutt, che si dimostrano molto tenaci e poco propensi a subire l'iniziativa dell'Impero, e l'introduzione delle Cruiser di classe Imperial I dall'altra, inducono l'Alto Comando a rivedere le proprie strategie.
    Innanzitutto si decide che in tutte le flotte da superiorità la Capital ship di classe Praetor venga sostituita da un'altra Cruiser di classe Imperial I, per un totale di 6 per ogni flotta.
    Inoltre, entro il successivo anno 2227, si prevede di costituire una nuova flotta, la 7° oltre ad uno squadrone composto dalle 6 Capital ship di classe Praetor (non più assegnate alle flotte da superiorità) e alcune navi di scorta, con il compito di attaccare obiettivi in territorio nemico.
    Infine, viene deciso di aumentare la composizione delle flotte da superiorità, che quindi saranno costituite da 30 navi, mantenendo però la consueta suddivisione in linee di battaglia:
    - 8 escort (1° linea di battaglia);
    - 8 fregate (2° linea di battaglia);
    - 8 destroyer di classe Victory I (3° linea di battaglia);
    - 6 cruiser di classe Imperial I (4° linea di battaglia).
    In questo modo si vuole aumentare il numero sia delle escort, che con le loro postazioni difensive laser possono abbattere i caccia stellari nemici, che delle fregate che con la loro velocità e maneggevolezza sono in grado di raggiungere rapidamente le carrier nemiche e distruggerle.
    Finalmente l'Accademia Navale comincia a fornire nuovi ufficiali per comandare le flotte imperiali. Kassius Konstantine e Firmus Piett vengono posti al comando rispettivamente della 6° e della 2° Flotta Imperiale.
    Sul finire dell'anno la 3° Flotta Imperiale e la 2° Flotta d'Assalto completano la conquista del sistema di Babali.
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    Gli Hutt perdono un altro sistema stellare, il quarto ormai, e l'Impero comincia ad essere a portata della capitale, Nal Hutta.
     
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  3. Ender

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    #92
    Anni 2227-2228 (Anni 16-17 A.E.)

    Piani di guerra

    L'anno 2227 vede l'impero mantenere un comportamento attendista, volto a consolidare le posizione raggiunte e incrementare la Flotta Imperiale, difendendosi dagli immancabili attacchi portati dagli Hutt.
    Durante l'anno l'Alto Comando annuncia la creazione di un nuovo modello di stazione difensiva della serie Golan.
    La guerra con gli Hutt ha messo in evidenza, infatti, l'arretratezza delle stazioni difensive ideate durante l'era repubblicana e la necessità di creare un nuovo tipo potenziato sia sotto il profilo degli armamenti che dell'apparato difensivo.
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    La Golan I, è una stazione difensiva assai temibile, dotata di 12 generatori di scudi deflettori, 2 generatori di raggio traente, 15 batterie turbolaser, 5 turbolaser binari, 5 turbolaser quadrinati, 5 lanciasiluri Epsilon e 10 nuove postazioni difensive anti-caccia, per un totale di 500 fp. Inoltre ospita sino a 18 caccia stellari.
    L'introduzione della Golan I è frutto della nuova mentalità degli imperiali che, anche a seguito dei numerosi attacchi subiti dagli Hutt nei vari sistemi stellari, mirano a controllare militarmente tutte le zone nevralgiche dell'Impero Galattico.
    L'impossibilità per la Flotta Imperiale, ancora troppo esigua rispetto alla vastità dei territori imperiali, di fornire una difesa totale portano quindi l'Alto Comando a favorire la creazione di queste potenti stazioni difensive e l'avvio di uno studio per la creazione di stazioni da battaglia ancora più micidiali.
    A differenza del precedente, l'anno 2228 vede l'Impero riprendere l'iniziativa e conquistare altri due sistemi stellari, strappandoli al controllo degli Hutt.
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    I sistemi di Eol Sha e Elerion cadono senza troppi sforzi nella mani dell'Impero, contribuendo ad accrescere l'ottimismo tra le file imperiali circa l'approssimarsi della sconfitta definitiva degli Hutt.
    Sul finire dell'anno l'Imperatore convoca l'Alto Comando per discutere dei piani per l'anno successivo.
    Per quanto riguarda la CSI, essendo ormai scemata la minaccia degli Hutt, si da finalmente il via all'invasione del sistema di Dagobah ad opera della 4° Flotta Imperiale e della 1° Flotta d'Assalto.
    Sull'altro fronte, invece, si mette a punto un minuzioso programma per amputare una considerevole porzione di territori ancora sotto il controllo del Clan degli Hutt.
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    Nella zona interessata l'Impero può disporre di 5 flotte da superiorità, la 1°, la 2°, la 3°, la 5° e la nuova 7° Flotta, oltre alla 2° e 3° Flotta d'Assalto e allo Squadrone Viking.
    Di queste formazioni, solo la 3° Flotta Imperiale necessità si rilevanti riparazioni e quindi non parteciperà all'attacco.
    Il piano prevede l'utilizzo dello Squadrone Viking, composto da 6 Capital ship di classe Praetor, per compiere veloci raid nei sistemi evidenziati in azzurro al fine di attirare le flotte nemiche.
    Mentre questa formazione terrà impegnato il nemico, la 5° e la 7° Flotta, con l'ausilio della 3° Flotta d'Assalto, muoveranno alla conquista dei sistemi di Mindor e Gabrer, mentre la 1° e la 2° Flotta, insieme alla 2° Flotta d'Assalto, si occuperanno del sistema di Yaga.
    Una volta conclusa la prima fase tutte le flotte convergeranno verso i sistemi di Taanab e Carosi, ad eccezione dello Squadrone Viking che rimarrà a disposizione per ulteriori operazioni di disturbo.
    L'operazione inizierà non appena la 7° Flotta Imperiale giungerà in posizione e avrà completamento il rifornimento di carburante.
    Ci si attende molto da questa operazione, essendo ben consci che il buon esito della stessa potrebbe avvicinare sensibilmente il momento della resa degli Hutt.
    Inoltre, si tratta della prima volta che si utilizzano in modo coordinato così tante flotte e c'è grande curiosità per capire se i vari comandanti sapranno cooperare tra loro al fine di raggiungere il comune obiettivo.
     
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    Ultima modifica: 12 Agosto 2017
  4. Ender

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    #93
    Anni 2229-2230 (Anni 18-19 A.E.)

    Un buon inizio

    Le fasi preparative dell'attacco si prolungano di alcuni mesi, spostando il D-Day verso la metà dell'anno 2229.
    Una volta ottenuta la conferma della piena operatività di tutte le flotte coinvolte, l'invasione ha inizio. Come programmato, il primo attacco viene portato dallo Squadrone Viking che appare nel sistema di Mindor, distruggendo tutte le stazioni minerarie e le poche navi poste a difesa.
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    Una volta completata l'opera, viene ordinato alla 5° Flotta Imperiale e alla 3° Flotta d'Assalto, di dirigersi verso il sistema per occupare il pianeta Mindor 2.
    Intanto, dall'altra parte della Galassia, la 4° Flotta Imperiale giunge nel sistema di Dagobah, attualmente sotto il controllo dei Separatisti.
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    Il sistema di Dagobah è pesantemente difeso, sia attraverso postazioni difensive fisse, che tramite una flottiglia non molto numerosa, ma composta da almeno una Capital ship. Ciò riflette la grande importanza che i Separatisti hanno sempre attribuito a questo sistema stellare e, di certo, non lo cederanno facilmente.
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    Con astuzia, il Comandante della 4° Flotta Imperiale induce la flotta nemica ad attaccarlo lontano dalla protezione offerta dalle postazioni difensive orbitanti, riuscendo a distruggere tutte le navi separatiste senza subire alcun danno.
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    Una volta eliminate le navi della CSI, la 4° Flotta Imperiale può dedicarsi alla distruzione delle stazioni difensive, potendo usufruire anche dell'appoggio fornito dalla 1° Flotta d'Assalto che nel frattempo ha raggiunto il sistema.
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    La potenza di fuoco sprigionata dalle 2 flotte imperiali è insostenibile per le due stazioni difensive che vengono ben presto fatte esplodere spargendo i detriti in una vasta area e facendo precipitare alcuni di essi fin sul pianeta Dagobah.
    A questo punto, può iniziare lo sbarco delle truppe imperiali sul predetto pianeta, ma sin da subito ci si accorge che questa volta anche le difese a terra sono assai più impegnative.
    Per la prima volta, infatti, le legioni di stoormtroper non godono della superiorità numerica e vengono messe a dura prova dal soverchiante numero di droidi da battaglia che schiera la CSI.
    Per questo motivo viene chiesto con insistenza che la flotta entri nell'atmosfera del pianeta per fornire appoggio alle truppe dal cielo e bombardare le postazioni nemiche, mentre le Acclamator vengono inviate nei sistemi vicini per imbarcare rinforzi da gettare nella battaglia.
    Mentre si consuma questa sanguinosa battaglia sulla superficie di Dagobah, prosegue il piano di attacco contro gli Hutt.
    La 5° Flotta Imperiale distrugge la stazione difensiva orbitante intorno al pianeta Mindor 2, spianando la strada all'invasione dello stesso per mezzo dell 3° Flotta d'Assalto.
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    Contemporaneamente, con un coordinamento eccellente, la 7° Flotta Imperiale, che fa il suo esordio in operazioni militari, giunge nel sistema di Gabrer, dove gli Hutt hanno stabilito delle colonie sul pianeta Gabrer 2 e sulla luna Sceu orbitante intorno al gigante gassoso Gabrer 3.
    La 7° Flotta Imperiale attacca con decisione lo spazioporto del pianeta di Gabrer 2 e le poche navi presenti nel sistema, per poi mantenere la posizione in attesa che la 3° Flotta d'Assalto completi l'occupazione del sistema di Mindor e si trasferisca nel sistema di Gabrer.
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    La reazione degli Hutt, naturalmente non si fa attendere.
    Continue formazioni nemiche appaiono nei due sistemi appena citati per costringere le flotte di invasione ad abbandonare l'area, venendo però puntualmente distrutte.
    Ma gli obiettivi degli Hutt sono anche altri, come ad esempio i sistemi di Thyferra e Babali, costringendo lo Squadrone Viking a ripiegare per evitare che le stazioni di rifornimento situate sul primo vengano completamente distrutte compromettendo la fase successiva dell'attacco.
    Nonostante le azioni di disturbo degli Hutt, verso la metà dell'anno 2230 l'Impero occupa il sistema di Mindor, e parzialmente quello di Gabrer, avendo conquistato il pianeta Gabrer 2 ma non ancora la luna Sceu.
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    Finalmente, nell'area a nord, la 2° e la 3° Flotta (che ha sostituito la 1° Flotta nel piano originale) muovo all'attacco del sistema di Yaga.
    Il ritardo nell'inizio dell'attacco in quest'area è causato dai continui attacchi degli Hutt che inviano a più riprese intere flotte nei sistemi di Babali e Eol Sha, costringendo le flotte imperiali a rimandare l'assalto.
    Proprio in conseguenza dei gravi danni riportati durante una di queste battaglie, viene deciso di sostituire la 1° Flotta Imperiale con la 3° Flotta Imperiale, che intanto ha avuto modo di completare le riparazioni.
    Di conseguenza, appena possibile la 2° Flotta Imperiale, al cui comando vi è l'Ammiraglio Firmus Piett, e 3° Flotta Imperiale attaccano il sistema di Yaga.
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    Le difese del sistema sono minori del previsto, probabilmente perchè gli Hutt hanno trasferito parte delle navi nella zona dei primi attacchi imperiali, cioè dei sistemi di Mindor e Gabrer, sguarnendo quest'area.
    Oltre ad una flottiglia di navi di scorta che viene ben presto annientata, il sistema di Yaga può godere della protezione del solo spazioporto dell'omonimo pianeta.
    Questo, tuttavia, non può nulla contro la potenza di fuoco di ben due flotte imperiali, le quali ottengono quindi il controllo dell'area più facilmente del previsto, in attesa che giunga la 2° Flotta d'Assalto per completare l'occupazione del pianeta Yaga.
    Sul finire dell'anno 2230 l'Alto Comando può dirsi soddisfatto per i risultati raggiunti sino a questo momento e per il fatto che sono state accusate pochissime perdite rispetto agli ingenti danni arrecati agli Hutt.
    Il sistema di Mindor è stato conquistato e, stessa sorte toccherà entro breve a quelli di Gabrer e Yaga. Una volta completata la loro conquista si muoverà contro i sistemi di Taanab e Carosi e a quel punto Nal Hutta comincerà a tremare...
     
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    Ultima modifica: 13 Agosto 2017
  5. Ender

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    #94
    Anni 2231-2233 (Anni 20-22 A.E.)

    Una lenta avanzata

    L'anno 2231 si apre con la notizia della fine dei combattimenti nei sistemi di Gabrer e Yaga che passano quindi saldamente sotto il controllo dell'Impero.
    Tuttavia, su Dagobah si continua a combattere e l'esito dello scontro appare quanto mai incerto, non essendo rimaste altre truppe di riserva da poter impiegare nella battaglia.
    A complicare ulteriormente le cose, scoppia una rivolta sul pianeta Behpour, nel sistema di Naboo, dove elementi sovversivi occupano alcuni edifici simbolo della capitale in nome della vecchia Repubblica.
    L'ordine dell'Imperatore è spietato: affogare nel sangue la rivolta!
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    Può quindi prendere avvio la seconda fase del piano di attacco a suo tempo elaborato, che prevede l'assalto al sistema di Taanab e successivamente a quello di Carosi.
    La 2° Flotta Imperiale, a ranghi completi, viene quindi inviata nel sistema di Taanab dove incontra una sparuta resistenza che viene immediatamente annientata.
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    Una volta sgombrata l'aerea da presenze ostili, viene ordinato alla 3° Flotta d'Assalto di dirigersi verso il sistema e di sbarcare le legioni di stoormtroper sul pianeta Taanab 3.
    Mentre si attende l'arrivo del contingente di forze di terra, finalmente arriva l'annuncio della resa dei Separatisti superstiti sul pianeta Dagobah. E' una vittoria importantissima dal punto di vista strategico perchè consente all'Impero di liberare la 4° Flotta Imperiale che, all'occorrenza, potrà essere impiegata in operazioni contro obiettivi degli Hutt.
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    Tuttavia, almeno per il momento la 1° Flotta d'Assalto, bisogna di ingenti riparazioni, viene inviata nel sistema di Bestine, mentre la 4° Flotta Imperiale viene dislocata nel sistema di Polis Massa in modo tale da garantire una presenza militare in quell'area geografica.
    Poco dopo, forse proprio come vendetta per la perdita del sistema di Dagobah, si fa rivedere la CSI.
    Obiettivo dell'attacco è il sistema di Thyferra, già teatro di periodici scontri con gli Hutt. Questo sistema ha ben presto assunto un ruolo fondamentale nella strategia imperiale, poichè ricco di giacimenti di gas Caslon e quindi ideale per consentire il rifornimento delle flotte imperiali, anche grazie alla sua posizione, non distante dall'attuale confine.
    Evidentemente, tutto ciò è ben chiaro anche agli Hutt e ai Separatisti e quindi, anche quest'ultimi pensano bene di attaccare il sistema.
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    I Separatisti schierano addirittura 3 Capital ship, ma queste sono prive di adeguata copertura e, cosa non secondaria, devono vedersela con la 5° Flotta Imperiale, che staziona nel sistema proprio per contrastare attacchi del genere.
    La battaglia è assai breve.
    Aiutata dalle stazioni Golan I, la 5° Flotta Imperiale polverizza nel giro di pochi minuti tutte le navi della CSI vanificando quello che ha tutta l'aria di essere un ultimo, disperato, colpo di coda.
    Contemporaneamente viene ultimata l'occupazione del sistema di Taanab, dove le forze di terra imperiali hanno incontrato solo una scarna e modesta resistenza.
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    Il prossimo passo è, dunque, il sistema di Carosi.
    A questo punto però succede qualcosa di inaspettato.
    Gli Hutt, tutt'altro che demoralizzati e fiaccati dalle continue sconfitte, sottopongono i territori imperiali appena conquistati a continui e incessanti contrattacchi per mezzo sia di piccole formazioni di 4-5 navi che, a volte, di intere flotte.
    L'avanzata dell'Impero deve necessariamente arrestarsi. Le flotte imperiali, infatti, impegnate in combattimenti sanguinosi e incessanti rimangono ben presto a corto di carburante oppure gravemente danneggiate.
    Per questo motivo, ben presto l'Alto Comando deve adottare una tattica di turnazione delle flotte in modo tale che mentre alcune provvedono ad eseguire le riparazioni o a rifornirsi, le altre forniscano adeguata difesa ai sistemi attaccati dai nemici.
    Questa tattica sembra funzionare, ma consente agli Hutt di guadagnare almeno un anno; tempo che viene sicuramente speso per rafforzare le difese e rimpiazzare le navi andate perse.
    A metà dell'anno 2232, il servizio di spionaggio dell'Impero riesce ad entrare in possesso dei dati relativi alle posizioni di tutte le flotte degli Hutt.
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    Per la prima volta dall'inizio del conflitto, l'Alto Comando può constatare la potenza navale degli Hutt i quali sono, ancora adesso, perfettamente in grado di contrastare efficacemente l'avanzata imperiale.
    Tuttavia, la pausa ha giovato anche alle flotte dell'Impero, che adesso possono essere scatenate all'assalto del prossimo obiettivo: il sistema di Carosi.
    La 2° e la 3° Flotta Imperiale sbucano nel sistema, distruggono lo spazioporto situato sulla luna Endui e la sottopongono ad un ferreo blocco navale, mentre la 3° Flotta d'Assalto si dirige verso il sistema per completarne la conquista.
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    In appena due mesi, il sistema di Carosi viene strappato agli Hutt, che adesso vedono affacciarsi pericolosamente l'Impero sui loro territori interni.
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    Dall'inizio del conflitto, il Clan degli Hutt ha perso oltre un terzo dei propri territori oltre a lamentare la distruzione di innumerevoli flotte. Inoltre la prolungata guerra con l'Impero sta determinando un sensibile calo degli affari connessi al commercio.
    Da parte sua, l'Imperatore è impaziente di chiudere la guerra per potersi dedicare ad ulteriori questioni che necessitano la sua piena attenzione, compresa la necessità di schiacciare tutti quei piccoli focolai di ribellione che, con il prolungarsi della guerra, si stanno intensificando.
    Per questo motivo dispone la formazione della 8° Flotta Imperiale e intima ai propri scienziati di intensificare gli sforzi per la creazione di un'arma definitiva...
     
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    Ultima modifica: 14 Agosto 2017
  6. Ender

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    Anno 2234 (Anno 23 A.E.)

    Verso la dittatura

    Quando Palpatine si era fatto proclamare dal Senato Galattico Imperatore del nuovo Impero Galattico, sorto dalle ceneri della Repubblica, poteva contare sull'appoggio della maggior parte dei Senatori e della popolazione, ancora sotto shock per l'ignobile tradimento dei Jedi e dei loro alleati.
    Di conseguenza, l'ascesa di Palpatine era avvenuta grazie agli strumenti democratici simbolo della Repubblica, i quali, non furono immediatamente eliminati dall'Imperatore, ma vennero trasformati in strumenti di consolidamento del suo potere.
    Palpatine, infatti, era perfettamente conscio del fatto che il popolo non avrebbe gradito l'abolizione del Senato e degli altri organi elettivi, considerati ancora espressione dei principi fondamentali alla base della società.
    Pertanto, anche grazie alla grande purga successiva alla propria salita al potere, Palpatine fece in modo che i partiti che non appoggiavano la sua politica venissero screditati e tacciati davanti all'opinione pubblica di lavorare contro gli interessi dell'Impero.
    Questa strategia ebbe successo, e in poco tempo il consenso popolare si spostò quasi integralmente a favore del partito dell'Imperatore, noto come Human First.
    Con una mossa azzardata ma efficace, l'Imperatore, cui erano stati attribuiti poteri straordinari per la gestione della crisi, congelò le elezioni del Senato Galattico, disponendo che i membri che, per qualsiasi motivo, lasciavano la carica senatoriale, sarebbero stati sostituiti da esponenti dello Human First, accrescendo, così, ancor di più il proprio controllo sull'assemblea.
    La resa dei conti, però, avvenne anche all'interno del suo partito, dove i suoi oppositori interni, coloro i quali potevano costituire una seppur minima minaccia alla leadership di Palpatine, vennero messi a tacere, con metodi anche brutali.
    Palpatine fu da subito molto attento a fare in modo che le istituzioni imperiali trasmettessero un messaggio molto chiaro: l'Impero persegue il benessere e la sicurezza dei propri cittadini. Chiunque si opponga al governo è un traditore perchè non vuole sicurezza e benessere.
    Un messaggio elementare ma che fece subito presa tra il popolo, anche grazie ad un altro argomento.
    Nel discorso di proclamazione, Palpatine aveva evidenziato come nemici sia interni che esterni stessero minacciando i principi posti a fondamento della loro società. Per questo motivo l'opinione pubblica aveva sposato in pieno la notizia della militarizzazione e il conseguente incremento dell'impegno militare. La macchina della propaganda dell'Impero aveva quindi intensificato il proprio lavoro per presentare i Separatisti e gli Hutt come mostri che non vedevano l'ora di schiavizzare le popolazioni dell'Impero, mentre i coraggiosi uomini della Forze Armate imperiali li combattevano con valore per scongiurare questa minaccia.
    La paura del popolo di subire rappresaglie e violenze da parte di altre razze fu l'aspetto su cui Palpatine puntò di più per garantirsi il pieni appoggio alla propria politica militarista.
    Se hai paura, sei disposto a rinunciare quasi a tutto, risparmi, diritti, libertà, purchè arrivi qualcuno a proteggerti.
    In questo modo, nel giro di poco più di 20 anni, Palpatine aveva quasi del tutto indottrinato la popolazione dell'Impero, inducendola ad accettare supinamente qualsiasi provvedimento adottato nell'interesse generale.
    Nell'anno 2234, tuttavia, la polizia segreta invia sempre più rapporti da cui si ricava che del malcontento comincia a serpeggiare tra i cittadini. Il prolungarsi della guerra e delle privazioni rese necessarie dalle ingenti spese militari spinge, infatti, una parte della popolazione a mettere in dubbio la leadership dell'Imperatore.
    Palpatine decide che è giunto il momento di recidere definitivamente qualsiasi legame con la vecchia Repubblica, e, pertanto, nel gennaio del 2234 annuncia lo scioglimento del Senato Galattico in favore di una riorganizzazione maggiormente efficiente dell'Impero.
    Questo viene suddiviso in settori, ognuno dei quali può comprendere uno o più sistemi stellari, e a capo di ogni settore viene posto un Moff, nominato direttamente dall'Imperatore.
    In questo modo, si dice, il governo centrale di Coruscant è in grado di intervenire più efficacemente e prontamente nelle varie realtà locali, a differenza di quanto accadeva nella vecchia Repubblica.
    Anni di indottrinamento sembrano aver dato i propri frutti, visto che la notizia viene accolta con entusiasmo dalla popolazione.
    Ma dietro la facciata di governo paternalista, l'Impero continua a lavorare per creare uno stato totalitario.
    Viene incrementato il controllo della popolazione ad opera della polizia segreta e l'Imperatore crea un corpo di truppe speciali, la Guardia Imperiale, a lui fanaticamente devote con il compito di prevenire qualsiasi possibile colpo di stato.
    Imperial_Royal_Guard.jpg
    Tutto ciò si aggiunge al controllo integrale delle Forze Armate imperiali, i cui ufficiali vengono attentamente indottrinati e abituati ad eseguire qualsiasi ordine, per quanto spregevole sia, gli venga impartito dall'Imperatore.
    Ormai Palpatine ha acquisito il controllo totale delle menti e dei cuori dei cittadini dell'Impero e per questo può permettersi anche alcune mosse che, in condizioni normali, avrebbero indotto non pochi cittadini a porsi seri interrogativi sull'onestà del loro leader.
    Comincia, infatti, a mostrarsi sempre più spesso in compagnia di un Ammiraglio, da poco nominato comandante della Flotta di Coruscant, noto come Darth Vader.
    Vader_1920x1200.jpg
    Secondo alcune voci che circolano nel palazzo imperiale, Darth Vader sarebbe un appartenente all'ordine dei Jedi, che avrebbe rinnegato per passare al servizio dell'Imperatore prima che l'organizzazione venisse smantellata e i suoi membri perseguitati in tutta la galassia.
    Palpatine non si mostra minimamente turbato dal possibile scandalo che potrebbe scatenarsi laddove tali voci trovassero conferma, essendo ormai pienamente consapevole di poter propinare al popolo qualsiasi storia senza rischio di smentita.
    Anzi, in occasione di un incontro con i vertici militari, l'Imperatore annuncia che Darth Vader, suo braccio destro nonchè successore designato, agisce per suo conto e risponde solo a lui.
    Il piano per la conquista del potere di Palpatine può dirsi quindi completato e nessuno sembra in grado di contrastarlo..
     
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  7. SkySpace

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    [​IMG]
    Palpatine durante un convengo del partito Human First al motto "make humans great again"!!
    Ma se Yoda è morto. Chi allena Luke a diventare Jedi?
    Oppure Yoda ha fatto credere di essere morto. Boh...
     
  8. Ender

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    Per ora quel che è certo è che i Jedi sono estinti e Yoda è morto...
     
  9. StarUGO

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    Anni 2234-2236 (Anni 23-25 A.E.)

    La sottomissione della CSI

    La situazione strategica agli albori dell'anno 2234 la si può ricavare agevolmente dalla seguente cartina.
    2017-08-13_123715.jpg
    L'Impero, lentamente, faticosamente ma inesorabilmente, è riuscito a penetrare in profondità all'interno del territorio Hutt, giungendo sino alle porte del sistema che ospita la capitale, Nal Hutta.
    Il prossimo obiettivo è la conquista del sistema di Jabor situato in pieno territorio della CSI (in verde nella cartina). In questo modo si vuole far rifiatare le flotte imperiali dislocate lungo il confine con gli Hutt, in quanto alcune di loro necessitano di ulteriori riparazioni.
    Inoltre, privare gli Hutt del sistema di Jabor li costringerebbe a rintanarsi nel loro territorio principale e renderebbe più difficoltosi eventuali contatti con la CSI, con cui attualmente sono in pace e con cui, a volte, coordinano attacchi alle posizioni imperiali.
    Per quanto riguarda la CSI, invece, questa è ormai soltanto l'ombra della fazione che diede tanto filo da torcere alla vecchia Repubblica.
    Attualmente, infatti, controlla appena 3 sistemi stellari, Tatoo, Geonosis (sede della capitale) e Ryloth, con a disposizione una manciata di vecchie navi da guerra che non possono impensierire in alcun modo le moderne flotte imperiali.
    Per questo motivo appena ultimata la conquista del sistema di Jabor, gli sforzi principali dell'Impero saranno volti verso il definitivo annientamento della CSI, anche tramite l'impiego della nuova 8° Flotta Imperiale, in via di completamento.
    Tuttavia, forse consci della situazione ormai disperata in cui versano, oppure perchè venuti a conoscenza dei piani di attacco imminenti, i Separatisti inviano una delegazione direttamente su Coruscant per trattare la pace.
    2017-08-13_184818.jpg
    L'Imperatore ha più volte ribadito che non potrà mai esserci alcuna pace con i traditori della CSI, e di conseguenza chiarisce subito agli ambasciatori nemici che quella non è una trattativa, ma niente di più che una resa incondizionata.
    L'unica alternativa che ha la CSI rispetto alla inevitabile distruzione è l'asservimento totale all'Impero come stato vassallo.
    I delegati separatisti accettano senza quasi battere ciglio il volere dell'Imperatore, sperando in questo modo di salvarsi la vita.
    2017-08-13_184828.jpg
    La notizia della sconfitta della CSI viene accolta con giubilo dalla popolazione dell'Impero, mentre la popolarità dell'Imperatore cresce a dismisura, grazie anche alla sapiente opera di propaganda.
    L'uscita di scena dei Separatisti non viene digerita bene dagli Hutt invece, i quali scatenano una serie di raid nei loro ex sistemi stellari, ora caduti in mano all'Impero, il quale, ancora una volta, si vede costretto sulla difensiva.
    Tuttavia, l'unico risultato utile che gli Hutt ricavano da questi attacchi è quello di guadagnare tempo, posto che vengono tutti respinti dalle forze imperiali, tra l'altro con enormi perdite per gli assalitori.
    Tutti questi avvenimenti portano ad un rallentamento sulla tabella di marcia e così, solo verso la metà dell'anno 2235 viene annunciata la presa del sistema di Jabor.
    2017-08-16_162147.jpg
    La sua conquista è stata rallentata anche dal fatto che nel sistema gli Hutt avevano occupato due pianeti, Jabor 2 e Jabor 4, ed è stato necessario espugnarli entrambi.
    A questo punto, però, lo scacchiere polito-strategico è mutato parecchio rispetto all'anno precedente. La CSI non costituisce più una minaccia, consentendo di disimpegnare alcune forze del suo fronte per impiegarle contro gli Hutt, i quali, dopo una stagione di ferro e fuoco, cominciano a risentirne gli effetti e sono costretti a ridurre il volume degli attacchi.
    In occasione di uno di questi, lo "Squadrone Viking" si rende protagonista di una'azione formidabile, riuscendo addirittura a catturare una carrier nemica ancora in buone condizioni.
    2017-08-16_162421.jpg
    L'Alto Comando ordina l'invio della nave con equipaggio ridotto presso i cantieri della Kuat Drive Yards per compiere analisi approfondite in modo da trarre il maggior vantaggio possibile dalla situazione.
    Sul finire dell'anno 2235 viene deciso che è giunto il momento di riprendere l'iniziativa e sferrare un altro duro colpo agli Hutt.
    Obiettivo è il sistema di Valrar, situato a metà strada tra il confine e Nal Hutta, e pertanto con la sua conquista si farebbe un ulteriore passo verso la capitale nemica.
    2017-08-16_163317.jpg
    Incredibilmente, il sistema è relativamente sguarnito, godendo della protezione di una sola stazione difensiva e di una manciata di navi, e pertanto viene liberato agevolmente dalla nuova 8° Flotta Imperiale.
    La conquista del pianeta Valrar 2 richiede circa 4 mesi e viene ultimata nel maggio del 2236.
    2017-08-16_165022.jpg
    Tuttavia, in questo caso la risposta degli Hutt è immediata e veemente, poichè appena alcuni giorni dopo una formazione nemica appare nel sistema.
    E' composta per lo più da navi di trasporto truppe assistite da alcune navi da battaglia ed ha il chiaro intento di liberare il pianeta Valrar 2, appena conquistato dagli Imperiali.
    2017-08-16_165115.jpg
    Fortunatamente l'8° Flotta Imperiale staziona ancora nella zona e quindi può intervenire prontamente per evitare che anche solo uno di quei trasporti truppe riesca ad entrare nell'orbita del pianeta.
    Sempre nello stesso mese l'Accademia Navale sforna un'altro comandante, l'Ammiraglio Motti che viene posto al comando della 7° Flotta Imperiale.
    2017-08-16_165209.jpg
    A metà del 2236 il servizio di spionaggio è in grado di fornire una posizione abbastanza accurata di tutte le navi degli Hutt.
    2017-08-16_171755.jpg
    Nei sistemi di Dagelin e Qiilura vengono individuate concentrazioni elevate di navi nemiche, segno che gli Hutt non hanno intenzione di cedere il controllo di nessun altro sistema in quell'area.
    Inoltre, sembra proprio che il nemico stia ammassando forze nel sistema di Nal Hutta e, più in generale, in prossimità del sistema stesso, per utilizzarlo come base per lanciare ulteriori attacchi.
    Una volta acquisiti questi dati, l'Imperatore convoca nel Palazzo Imperiale l'intero Alto Comando per una riunione al fine di decidere come procedere.
     
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    Ultima modifica: 20 Agosto 2017
  11. Ender

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    L'impero sta tornando....stay tuned!
     
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  12. DistruttoreLegio

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    Non me lo rocoricor così paziente e assertivo l'impero ... La metà dei generali sarebbe morta per il ritardo
     
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    Grande Ender! Attendo aggiornamenti!
     
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    Grazie! sono pronto per riprendere da dove ho lasciato!

    :ROFLMAO: Hai ragione...ma purtroppo ho dovuto prendermi una pausa forzata
     
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  15. SkySpace

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    Da una pausa forzata ad un proseguimento forzato dell'AAR!!:p:p
     
  16. Ender

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    Anno 2236 (Anno 25 A.E.)

    La stretta finale
    starwars___what_will_we_have_for_dinner_by_rogierb-d9yvloz.jpg

    Spazioporto orbitante di Coruscant.

    Il capitano Pert era sempre molto nervoso quando si trovava in presenza di Lord Darth Vader. Non era tanto per il fatto che egli godesse della totale ed assoluta fiducia dell'Imperatore, quanto piuttosto per le voci che giravano su di lui. Si diceva, infatti, che padronegiasse certi oscuri poteri e che quando lo si faceva indispettire, la sua abbia non concedeva seconde occasioni.
    Purtroppo per il capitano Pert, il comando dello spazioporto della capitale Coruscant, sebbene costituisse un certo privilegio, comportava anche di dover avere a che fare con una certa frequenza con questo scomodo "ospite" che, avendo il comando della Flotta di Coruscant, spesso e volentieri soggiornava nella base.
    Quella sera aveva ricevuto un messaggio urgente direttamente dal Palazzo Imperiale con richiesta di stabilire una comunicazione diretta con Lord Vader e per questo il capitano Pert si era precipitato all'appartamento privato dell'ingombrante ospite per avvisarlo.
    "Capitano, stabilisca la comunicazione". La voce profonda e spettrale di Lord Vader era un'altro degli aspetti che lo mettevano a disagio.
    "Provvedo subito Lord Vader".
    Nel giro di pochi secondi la figura dell'Imperatore Palpatine comparve al centro della sala comunicazioni.
    "Eccomi mio signore"
    "Lord Vader, tramite le nostre spie abbiamo ottenuto i dati di cui avevamo bisogno per scatenare l'offensiva finale...la piccola guerra che hanno scatenato gli Hutt sta per volgere rapidamente al termine"
    "Spero che questo voglia dire che avete finalmente deciso di darmi il comando delle operazioni, mio signore"
    "E' così mio giovane apprendista, sento che sei finalmente pronto e sono sicuro che non mi deluderai"
    "Porterò a termine il compito che mi assegnerete"
    "Bene, l'Alto Comando mi comunica che a breve verrà ultima la formazione di una formidabile formazione da battaglia di cui assumerai il comando e con essa raggiungerai la zona di guerra. Giunto sul posto guiderai le altre flotte già presenti in zona versa la vittoria finale"
    "Come desiderate mio signore"
    "Lord Vader mi aspetto una rapida conclusione della faccenda per potermi dedicare ad altre questioni che richiedono il mio...personale intervento"
    "Come ordinate mio signore"
    "Bene"

    La comunicazione si interruppe e la sala tornò ad illuminarsi come al solito.
    Lord Vader si diresse verso l'enorme vetrata da cui si poteva godere la vista da una parte del pianeta divenuto capitale di un impero galattico, dall'altra della flotta di sistema. Rimase fermo alcuni interminabili minuti a fissare quest'ultimo panorama finchè il capitano Pert interruppe i suoi pensieri, qualunque essi fossero. "Vuole che faccia preparare la sua navetta, Lord Vader?".
    Questi non rispose e continuò a fissare la propria flotta finchè, proprio mentre il capitano stava per ripetere la domanda, si voltò di scatto "Si capitano fate preparare la mia navetta ed avvertite la mia ammiraglia che sto per salire a bordo". Ciò detto si diresse a passo spedito verso il proprio alloggio, lasciando il capitano Pert, questa volta, da solo ad ammirare il panorama.
    "Spero che la sua assenza dalla mia base non sia così breve come desidera l'Imperatore" pensò mentre si dirigeva verso il sistema di comunicazione.
     
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    Ultima modifica: 25 Agosto 2018
  17. StarUGO

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    Finalmente si riprende....:)
     
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  18. Ender

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    #98
    Anni 2236-2237 (Anni 25-26 A.E.)

    La guerra continua

    In attesa dell'arrivo di Lord Vader nel teatro delle operazioni, l'Alto Comando impartisce l'ordine alla 3° Flotta di raggiungere il sistema nemico di Qiillura ed impegnare le formazioni avversarie.
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    Il sistema di Qiillura ospita ben due colonie degli Hutt dislocate sul pianeta Qiillura 1 e sulla luna Uffea orbitante intorno al pianeta Qiillura 3.
    L'obbiettivo principale è il pianeta Qiillura 1, anche a causa della stazione difensiva costruita dagli Hutt a sua difesa.
    Una volta giunta a portata del pianeta, la 3° Flotta concentra il proprio fuoco di sbarramento contro la stazione difensiva che ben presto viene ridotta al silenzio.
    Tuttavia, proprio durante la fase finale di questo primo scontro, gli Hutt reagiscono inviando una propria flotta a sostegno del pianeta.
    2018-08-25_105209.jpg
    Le forze imperiale vengono colte alle spalle dalle agili navi degli Hutt che cominciano ad infliggere pesanti perdite.
    La confusione che regna tra le fila imperiali a seguito dell'inatteso contrattacco porta alla distruzione di una Cruiser di classe Imperial I, orgoglio della flotta imperiale: la Iron Hydra, ammiraglia della 3° Flotta.
    Ad aggravare ancor più le cose, la distruzione della Iron Hydra porta con se anche la morte del Capitano Retrac, comandante della flotta che quindi viene a perdere in un colpo solo una potente nave e la sua guida.
    Quando le sorti dello scontro sembrano volgere a favore degli Hutt, ecco giungere la 1° Flotta d'Assalto, che aveva come obiettivo quello di conquistare il pianeta Qiillura 1, ma che viene immediatamente coinvolta nello scontro aerospaziale in atto.
    2018-08-25_105330.jpg
    La battaglia diventa assai cruenta e si contano perdite in entrambi gli schieramenti, ma la superiorità delle navi imperiali riesce ad emergere consentendo l'integrale distruzione delle navi nemiche.
    La vittoria però viene pagata a caro prezzo, visto che viene distrutta anche una seconda Cruiser di classe Imperial I.
    Sgomberata l'area dalla presenza di forze ostili, i trasporti truppe possono cominciare a far sbarcare decine di legioni sul pianeta Qiillura 1, che, anche complice una scarsa guarnigione, cade in pochissimo tempo.
    2018-08-25_110720.jpg
    Conclusa la prima fase dell'operazione, Lord Vader ordina alla 3° Flotta di rientrare nel sistema di Taanab per procedere alle riparazioni necessarie.
    La sua ira per la pessima gestione dell'attacco non viene in alcun modo mascherata, ma il responsabile è già morto ed egli non può fare altro che decidere di sfogarsi contro gli Hutt.
    Per questo motivo decide che la seconda fase dell'attacco verrà condotta dalla 2° Flotta, comandata dal competente Ammiraglio Firmus Piett, con l'appoggio dello Squadrone Viking.
    Si tratta di un dispiegamento di forze notevole, ma Lord Vader non è preoccupato dal poter sguarnire eccessivamente altri settori, visto che gli Hutt, a quanto pare, stanno convogliando tutti i loro sforzi nella riconquista del sistema di Qiillura.
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    Non appena giunta in loco, la 2° Flotta sottopone la luna Uffea ad un ferro blocco navale, respingendo con successo gli sporadici attacchi nemici, sempre condotti per mezzo di piccole formazioni di 4/6 navi.
    La situazione rimane abbastanza statica per tutto il tempo necessario al completamento dell'occupazione della luna e, con essa, dell'intero sistema stellare.
    Questa la situazione sul finire dell'anno 2237.
    2018-08-25_114617.jpg
    La conquista del sistema di Qiillura consente di compiere un ulteriore passo in avanti verso la capitale degli Hutt, Nal Hutta, che ormai è pienamente a portata.
    A questo punto, però, Lord Vader ordina l'immediato blocco di qualunque attività offensiva nell'area, in attesa del suo arrivo, previsto per la prima metà dell'anno 2238.
    Oramai il territorio degli Hutt è stato notevolmente ridotto, potendo contare solo su 12 sistemi stellari. Nonostante ciò la loro forza navale è ancora di tutto rispetto e perfettamente in grado, come si è visto, di provocare più di qualche grattacapo alla Flotta Imperiale.
    Anche per questo motivo, negli ambienti dell'Alto Comando si vocifera che Lord Vader stia programmando un attacco direttamente alla capitale Nal Hutta, così da concludere nel minor tempo possibile una guerra che dura ormai da troppo tempo.
    Prima di chiudere l'anno, gli Hutt cercano di vendicare la perdita dell'ennesimo sistema, inviando una consistente flotta nel sistema imperiale di Babali.
    La flotta nemica giunge a portata del pianeta Babali 1, ma trova ad accoglierla ben due flotte imperiali, la 1° e la 7°.
    2018-08-25_120625.jpg
    La 7° Flotta impegna immediatamente le navi nemiche, mentre la 1° Flotta rimane di riserva.
    Lo scontro che ne consegue regala agli abitanti di Babali 1 uno spettacolo grandioso, anche perchè la flotta Hutt viene scompaginata ed annientata in brevissimo tempo, senza che gli imperiali possano lamentare danni rilevanti.
    2018-08-25_120923.jpg
    La felice conclusione della battaglia suggella un biennio fatto di alti e bassi ma che, in ogni caso, ha condotto all'ennesima vittoria imperiale.
    Il morale tra le truppe ed i marinai è altissimo, reso ancor più vigoroso dall'imminente arrivo di Lord Vader...
     
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