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[DH 1.04] RDT 1933 - E se avesse vinto il Comunismo?...

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Gengis Khan, 14 Agosto 2017.

  1. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    PROLOGO - 1933

    Berlino, 05/03/1933: il popolo tedesco è chiamato al voto dopo decenni di assoluta miseria ed umiliazione. Non ci sono dubbi: seppur di poco, è Hitler con il suo partito Nazionalsocialista ad essere il prossimo Cancelliere della Repubblica di Weimar. Ma il PCT (Partito Comunista Tedesco) non ci sta! Aiutati e armati dall'Unione Sovietica di Stalin, i rivoluzionari rossi occupano Berlino e i punti nevralgici del Paese: l'esercito si divide e ovunque hanno inizio violenti combattimenti.
    La guerra civile sembra ormai inevitabile!
    Ma sorprendentemente i nazisti appaiono poco preparati e coordinati: in meno di un mese gli ultimi focolai di resistenza nazista a Monaco e Norimberga vengono sedati. Hitler viene arrestato e processato.
    Per poco condannato a morte in un processo farsa, viene obbligato all'esilio a vita in America Latina. Il "Mein Kampf" viene bandito per sempre. E' l'inizio di una nuova era per la Germania.
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    15/04/1933: il Reichspräsident Hindenburg nulla può più di fronte alla schiacciante avanzata comunista e, costretto alle dimissioni, lascia il posto al leader del PCT Ernst Thalmann.
    Nasce la Repubblica Democratica Tedesca (RDT).
    Una nuova bandiera sventola sul Reichstag e in meno di una settimana viene formata la nuova squadra di governo.

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    Stalin, ovviamente soddisfatto per il successo ottenuto, invia Molotov a Berlino. Qui, dopo le dovute congratulazioni, viene promessa un'intensa cooperazione fra i due Stati e, a dimostrazione di ciò, viene siglata un'alleanza militare. L'intera Europa osserva attonita.

    La minaccia di un Paese Comunista nel cuore dell'Europa si è concretizzata e ora la Rivoluzione Bolscevica rischia di dilagare. Riuscirà la nuova Germania a imporsi come guida? O verrà sopraffatta anzitempo?







     
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  2. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    Sviluppo economico e riarmo: PARTE I (1933-1934)


    Dopo la presa di potere da parte del PCT, un'ondata di crisi socio-economica stava attraversando la Germania: con una Potenza Industriale (P.I.) ai minimi storici, già largamente compromessa dalla Grande Depressione del '29, e con un dissenso intorno al 40%, era più che mai necessaria una ripresa dell'economia.

    18/05/'33: dopo essersi garantita la neutralità di alcuni Paesi vicini, Thalmann avvia la più grande ed efficace Politica di Recupero Economico Socio-Comunista mai vista nella storia. Vengono varate una serie di riforme politiche e socio-economiche e promette al popolo tedesco di uscire dalla Crisi entro un massimo di due anni. In un discorso: "Lo so che non tutti mi amano o mi vorrebbero loro Presidente. Ma è in questo momento che serve coesione e spirito di sacrificio. Non lo chiedo io. Lo chiede la Germania, la Grande nazione che era e che ritornerà ad essere, Uniti."
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    I primi effetti di questa Politica iniziano a vedersi già nei mesi successivi: in meno di un anno il numero e l'efficienza delle industrie tedesche aumenta considerevolmente e il tasso di disoccupazione scende ben al di sotto della soglia critica del 20%; il dissenso verso il ReichPrasident e il suo governo inizia a diminuire e una prima Campagna di Reclutamento viene avviata già verso la fine del '33.
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    All'inizio del nuovo anno la neonata Germania inizia a rifiatare:
    - la P.I. del Paese è incrementata di ben 82 punti percentuali e con essa disoccupazione e dissenso sono crollati;
    - importanti rapporti commerciali sono stati instaurati con i Paesi del Nord-Est Europa;
    - Hitler e il Nazismo sono ormai dei lontani ricordi. Grazie a un'intensa attività di censura e di isolamento delle idee NazionalSocialiste nonché di propaganda politica, il tutto coadiuvato dall'intelligence comunista, il ReichPrasident Thalmann assume sempre più potere e prestigio.
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    29/04/1934: i risultati della Campagna di reclutamento avviata mesi prima sono insoddisfacenti; il governo decide così di optare per un prolungamento dei termini del servizio attraverso l'istituzione della Leva selettiva.
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    Thalmann al popolo: "Abbiamo bisogno di voi per continuare ciò che abbiamo appena cominciato!"


    A questo punto, con l'economia in rapida ripresa e una maggiore stabilità sociale, Thalmann decide di organizzare un incontro con il Capo di Stato Maggiore Erich Weinert per discutere della situazione in cui versano le forze armate tedesche. Weinert, senza troppi peli sulla lingua, ammette che la situazione è tragica e che attualmente la RDT può contare solo:
    - su 11 divisioni terrestri, di cui 3 di cavalleria, 1 di QG e le restanti di fanteria;
    - su 3 flotte navali, di cui 2 di trasporto e 1 di combattimento per un totale di 19 divisioni (16 + 3 in costruzione);
    - su 3 divisioni aeree, di cui 1 di bombardieri tattici, 1 di intercettori e 1 di trasporto.

    Il ReichPrasident, che non pensava di ritrovarsi di fronte uno scenario così devastato, mantiene la calma e innanzitutto predispone un rapido riammodernamento delle armate; poi ordina, in accordo con il Ministro della Difesa, la costruzione di ben 99 unità di anti-aerea statica, in quanto consapevole dell'esigenza di dover difendere i principali poli industriali del Paese da eventuali incursioni aeree nemiche. Infine decide che venga potenziata per prima l'aeronautica, con l'obiettivo di avere entro 3-5 anni:
    - 1 armata x 6 di Bombardieri strategici;
    - 2 armate x 6 (tot. 12) di intercettori;
    - 1 armata x 6 di Bombardieri tattici.
    Alla domanda del Capo di Stato Maggiore: "Perché dare la priorità a degli inutili aerei?",
    Thalmann risponde: "Oggi la superiorità aerea è tutto!"

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    Intanto lo sviluppo economico sarebbe proseguito con il potenziamento delle infrastrutture, in particolar modo della rete autostradale, e attraverso l'aumento dei fondi per la ricerca, soprattutto missilistica e atomica grazie agli studi del fisico-matematico Heisenberg.

    In fin dei conti Thalmann sapeva che una nazione forte si basa innanzitutto su scoperte forti...
     
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  3. alberto90

    alberto90

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    Urca ... anche io avevo provato a giocare con la Germania comunista ... vediamo se sai fare meglio di me.
     
  4. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    Sviluppo economico e riarmo: PARTE II (1935-1938)

    17/07/1936:
    in Spagna scoppia una guerra civile fra i nazionalisti, guidati dal generale Francisco Franco, e i repubblicani. Fonti accreditate informano dell'invio di uomini e materiali dall'Italia in supporto di Franco; Stalin invita la Germania a fare lo stesso con la controparte repubblicana, al fine di diffondere la rivoluzione bolscevica all'estero. La risposta? Un secco NO. Successivamente questa decisione si rivelerà determinante per la vittoria dei Franchisti nel '38.
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    Thalmann solo in seguito avrebbe spiegato il motivo di questa (quasi assurda) decisione: concentrarsi sul riarmo della Paese, in chiara opposizione al Trattato di Versailles, senza "stuzzicare" ulteriormente le principali potenze europee. Insomma l'obiettivo era quello di far trasparire la Germania, non come una minaccia, bensì come un'opportunità economica per l'intera Europa.

    Difatti, dopo l'evidente successo della Politica di Recupero Economico e la conclusione del "Piano di difesa aerea" avviati nel biennio '33/'34, era iniziato l'importante processo di riarmo del Paese. Dopo il potenziamento dell'aeronautica e della marina conclusosi nei primi mesi del '37, era giunto il momento di ricostruire l'esercito. In particolare, Thalmann, che era rimasto affascinato dall'incredibile potenza di fuoco e resistenza dei primi Panzer sperimentali, aveva deciso di affiancare le poche divisioni di fanteria e cavalleria già presenti, esclusivamente a divisioni corazzate; e non erano in pochi, tra i membri dello staff militare, a ritenere "rischiosa e sconsiderata" questa decisione. Tuttavia così era stato risoluto!
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    In meno di due anni, tra la fine del 1938 e i primi mesi del '39, grazie a un'intensa attività industriale e a una completa correzione dell'apparato burocratico-politico-sociale, la neonata RDT non solo era ritornata con prepotenza sul palcoscenico economico europeo, ma poteva iniziare a contare su un vero e proprio esercito, con già ben 10 divisioni di Panzer leggeri. Molto però andava ancora fatto... upload_2017-8-17_13-57-3.png upload_2017-8-17_14-6-11.png
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    Intanto Thalmann aveva predisposto ulteriori investimenti nel campo della ricerca missilistica e nucleare, tanto da far costruire un primo sito di collaudo razzi a Berlino già nel '38. L'idea di un oggetto volante in grado di trasportare bombe a lunga distanza e senza l'ausilio umano lo allettava parecchio; si fidava del suo team scientifico, coordinato dal fisico Heisenberg, e credeva in qualcosa di grande...

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  5. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    LA CAMPAGNA DI POLONIA (Settembre 1939)

    "Mein ReichPrasident, trionfanti truppe hanno varcato il confine polacco. Adesso marciano su Danzica e Varsavia."
    Questo il risveglio di Thalmann la mattina dell'8 Settembre 1939.

    La Polonia
    . Una delle tante umiliazioni inflitte alla Germania con il Trattato di Versailles. Cancellata dalle cartine geografiche alla fine del '700 e spartita tra le nazioni adiacenti, era stata rifondata al termine del Primo conflitto mondiale. Lo scopo? Separare Germania e Russia e dividere, con il cosiddetto "Corridoio di Danzica", l'ex Prussia in P. Occidentale e P. Orientale. In sostanza, parte del popolo tedesco era stato separato da Berlino e reso così più vulnerabile.
    Da tempo, forse anche troppo, i tedeschi speravano in una possibile riunione, che però stava tardando ad arrivare.
    E lo stesso Thalmann a partire dal '36 aveva espresso nei suoi discorsi la necessità di fare della Germania "un'UNICA VERA GRANDE NAZIONE."
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    Durante i primi mesi del '39 complesse trattative vengono avviate tra il governo tedesco e quello polacco per la cessione di Danzica; la Polonia, accerchiata su due fronti da RDT e URSS, è quasi costretta ad accettare, in cambio però di alcune condizioni. A tal proposito, un importante incontro si tiene il 05/04 a Varsavia tra i ministri degli esteri dei tre rispettivi Paesi. Qui viene siglato l'accordo "Tridente": Danzica ritorna in mani tedesche ma la Germania deve garantire una 'zona cuscinetto' demilitarizzata lungo i confini con la Polonia. Thalmann accetta: la riunificazione è quasi realtà. E senza spargimenti di sangue!


    La "riunificazione delle due Prussie" viene annunciata al popolo il 15/04, durante i festeggiamenti in onore della fondazione della Repubblica Democratica. Nel discorso, Thalmann: "Oggi siamo qui riuniti per celebrare la nascita della nostra amata Repubblica Democratica. Da allora sono passati ben 6 anni. Il percorso è stato lungo e faticoso, pieno di sacrifici, ma siamo ancora qui. Noi siamo il popolo tedesco...e come un vero popolo, da oggi siamo anche un'unica nazione. Danzica è ritornata a casa."
    Un bagno di folla iniziava ad acclamare il ReichPrasident.

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    Tuttavia i festeggiamenti hanno breve durata. L'accordo non viene ratificato il successivo 20/05 a causa dell'inspiegabile mancata firma polacca. Per il popolo tedesco si tratta di una vera e propria pugnalata al cuore. Illusi e disillusi. In una manciata di ore, di giorni...
    Thalmann è per la prima volta furioso. In un attimo è stato screditato e sbugiardato davanti al popolo a causa dei capricci di una nazione. Il clima si fa improvvisamente teso. L'Europa intera osserva impaziente.
    Il 30/07/1939 il "Patto di non belligeranza e di Promozione della cooperazione", siglato tra la neonata RDT e l'allora Ministro degli Esteri polacco nel '33, non viene rinnovato.
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    Contemporaneamente viene siglato il Patto Derlinger-Molotov tra i ministri degli esteri tedesco e russo, con il quale viene sancita l'invasione e la spartizione della Polonia.
    In particolare Thalmann, insieme ai suoi principali consiglieri militari, decide di concentrare la potenza di fuoco lungo i confini polacchi periferici, con l'intento di sfondare rapidamente, marciare su Danzica e Varsavia, per poi, attraverso imponenti mosse a tenaglia, accerchiare il nemico rimasto concentrato lungo le retrovie. E infine ricongiungersi con l'Armata Rossa proveniente da Est.

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    Durante il mese di Agosto viene indetta una mobilitazione parziale.
    IL POPOLO TEDESCO INVOCA LA GUERRA!

    Il 05/09 viene inviato un ULTIMATUM al governo polacco: o la Polonia sgombera con effetto immediato l'intero corridoio di Danzica e diventa uno stato satellite della RDT o è guerra. La Polonia non risponde.

    08/09/1939 - ore 08:00: E' GUERRA. Soldati di fanteria varcano il confine polacco.
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    Intensi bombardamenti hanno inizio già all'alba con l'obiettivo di compromettere l'apparato logistico-industriale del nemico.

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    Al fuoco dell'artiglieria, segue l'avanzata delle divisioni di fanteria e di cavalleria, precedute da quelle corazzate. Sorprendentemente nelle fasi iniziali dell'invasione la Polonia quasi non oppone resistenza, con il grosso delle truppe concentrate a Est. Inoltre l'uso combinato di aviazione e divisioni meccanizzate, unite all'assenza di grandi ostacoli naturali, permette all'esercito tedesco di sfondare e avanzare piuttosto rapidamente, incrementando notevolmente le possibilità di accerchiamento.

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    Danzica e "il suo corridoio" cessano di esistere ufficialmente all'alba del 10/09.
    La Germania è finalmente un Paese UNITO!

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    (e qui succede l'inaspettato...)
    11/09/1939 - ore 10:00: l'Italia fascista di Mussolini non ci sta!
    Il Duce affacciato da Palazzo Venezia annuncia: "Non possiamo sottostare a questa ennesima vergogna. Mi è giunta notizia che la Polonia è stata appena attaccata dalla macchina bellica comunista. Ora basta! In questo momento, in accordo con il nuovo alleato polacco, coraggiosi aviatori italiani si stanno addentrando in territorio tedesco, con l'assoluto ordine di colpire quanti più bersagli strategici possibili. Abbiamo il dovere morale di intervenire. Per i nostri ideali. Per la nostra salvezza. Per la nostra amata e cara Italia."

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    L'esito della missione italiana? Un TOTALE fallimento.

    Il Piano di sviluppo delle difese aeree del Paese, tanto voluto dal ReichPrasident nel '33, inizia a sortire i primi benefici. Tra squadroni di intercettori e contraeree statiche la RDT pare completamente inviolabile dagli aerei nemici.
    Thalmann con tono sarcastico al suo Capo di Stato Maggiore: "Dunque, se ben ricordo, per lei la superiorità aerea e la difesa aerea erano inutili, giusto?"

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    Intanto sul versante polacco, la guerra stava decisamente volgendo a favore della RDT.
    Da quasi una settimana, intensi bombardamenti stavano colpendo la capitale Varsavia e le zone limitrofe. Le infrastrutture e le industrie polacche erano ormai gravemente compromesse.
    [​IMG] Bombardamenti condotti dall'aviazione tedesca su Varsavia.

    Il 12/09, nemmeno 3 giorni dopo l'inizio delle ostilità, Panzer tedeschi, seguiti da truppe di fanteria, raggiungono i sobborghi di Varsavia. Dopo intensi scontri, il 18/09 il generale tedesco riceve la resa della città. Un'intera divisione di bombardieri italiani viene annientata.
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    Tuttavia, nonostante la caduta della capitale, il resto del Paese non intende arrendersi: i polacchi, grazie ai primi aiuti italiani, sperano di poter resistere a lungo.
    L'Armata Rossa di Stalin, dopo alcune iniziali difficoltà, ha ormai sfondato le linee nemiche e si appresta ad avanzare verso Ovest.
    Il 30/09 è chiaro che occorre una mossa strategica per accelerare la capitolazione del Paese.
    Per questo motivo Thalmann ordina una ritirata generale delle truppe tedesche dalla Prussia orientale: in questa maniera spera di attirare le truppe polacche verso la costa, per poi, sfruttando il terreno e la velocità delle divisioni corazzate, accerchiarle completamente.
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    Il piano si rivela un completo successo!
    I polacchi si ritrovano ovunque accerchiati da truppe della RDT e dell'URSS. Nel peggiore dei casi, vengono sia bombardati dall'aviazione russo-tedesca che cannoneggiati dalla marina militare tedesca.
    Il numero dei prigionieri è altissimo.

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    [​IMG]
    Soldati tedeschi e sovietici si incontrano a Lublino.

    [​IMG] [​IMG] [​IMG] Prigionieri di guerra polacchi.


    25/10/1939, Reichstag - ore 11:30: Thalmann annuncia ufficialmente la cessione delle ostilità in Polonia. I nuovi confini, stabiliti in estate con il Patto Derlinger-Molotov, sono realtà!

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    In poco più di 6 settimane l'esercito tedesco, in collaborazione con l'Armata Rossa, aveva annientato un'intera nazione. A Berlino si cominciava a parlare di Blitzkrieg, di guerra lampo.
    L'asse BE-MO aveva cominciato a mostrare la sua incredibile potenza.
    Adesso la RDF non solo era finalmente una nazione riunita ma aveva anche riacquisito importanti territori ad Est, persi dopo il Trattato di Varsailles.
    Tuttavia non c'era tempo per i festeggiamenti. L'Italia chiamava...

    ...e la guerra era tutt'altro che finita, anzi...
    ...era appena incominciata.
     
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    Ultima modifica: 18 Agosto 2017
  6. alberto90

    alberto90

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    Niente male. Niente male davvero .... questa Germania comunista è decisamente più interessante di quella nazista.
     
  7. Djmitri

    Djmitri

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    Si molto ti interessante, ti seguo! :pompous:
     
  8. Dark_Angel_Of_Sin

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    è il mod red baron?
     
  9. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    No, è la versione FULL di DH.
     
  10. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    OPERAZIONE 'FALL ACHSE' - IL CROLLO DEL FASCISMO (1939-1940)


    Il Fascismo, nato ufficialmente in Italia nel Marzo del 1919 ad opera del politico Benito Mussolini -il quale era diventato successivamente DUX del Regno d'Italia- si era delineato fin da subito come il nemico per antonomasia del Bolscevismo Leniniano.
    Non è un caso che in Europa l'uno voleva prevalere sull'altro, imponendo la più assoluta e totale egemonia. E si sapeva che prima o poi uno scontro ci sarebbe stato...

    ...a Mussolini non era piaciuta la sconfitta di Hitler nel '33 e aveva fatto di tutto affinché Franco vincesse la guerra civile spagnola; inoltre nel '38 aveva anche imposto un embargo commerciale nei confronti della Russia, invitando (inutilmente) le altre potenze europee a fare lo stesso.
    Secondo lui, era DOVEROSO contrastare e bloccare l'avanzata comunista!

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    A quella stessa guerra civile Thalmann aveva preferito non intervenire per motivi strategico-economici e aveva rifiutato l'invito di Stalin. Ma ora, a distanza di 3 anni, il clima era decisamente cambiato!

    26/10/1939 - Berlino
    : a nemmeno un giorno dalla vittoria sulla Polonia, Thalmann, insieme al suo staff militare, è già concentrato sul tipo di strategia da dover adottare per l'invasione della Penisola italica. L'idea è quella di replicare la campagna polacca. Ma fin da subito si delineano alcune difficoltà:
    1- la presenza delle Alpi che fungono da difesa naturale per il Nord-Italia ;
    2- la mancanza di un territorio ampio che permetta di sfruttare la velocità dei Panzer ed effettuare così mosse a tenaglia;
    3- il dominio della Marina militare italiana sul Mediterraneo che esclude già in partenza possibili operazioni navali;
    4- il governo fascista austriaco che, seppur dichiaratosi neutrale nonostante le notevoli pressioni di Mussolini, non dà alcun tipo di garanzie.

    E infatti il primo problema che occorreva risolvere era la cosiddetta "Questione Austriaca": Thalmann sapeva che una guerra aperta con l'Austria avrebbe causato l'immediato arrivo di truppe italiane sulle Alpi, rendendo di fatto impossibile l'invasione. Occorreva sfruttare l'effetto sorpresa e pertanto non si doveva fare lo stesso errore dell'Impero Austro-Ungarico durante la Grande Guerra: bisognava evitare a tutti i costi una guerra di posizione!
    Per questo motivo si era deciso di optare ancora una volta per la via diplomatica ed è qui che emerge l'incredibile abilità ed astuzia di Thalmann, che batte sul tempo Mussolini.

    Il 03/11, mentre Stalin -senza consultare l'alleato tedesco- avvia l'invasione della Finlandia, il Ministro degli Esteri tedesco Derlinger vola IN GRAN SEGRETO a Vienna dove avviene un importante incontro con le alte cariche del piccolo Stato europeo. Dopo lunghe e intensissime discussioni, si giunge a un compromesso: l'Austria può evitare il conflitto ed essere protetta dalla RDT, a patto che garantisca, quando opportunamente richiesto, un corridoio di passaggio per le truppe tedesche verso l'Italia e che consenta alla Luftwaffe di operare all'interno dello spazio aereo austriaco.

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    Contemporaneamente al Capo di Stato svizzero, prontamente invitato a Berlino da Thalmann in persona, viene offerta la protezione tedesca: era idea comune, anche parzialmente confermata dai servizi segreti tedeschi, che Mussolini volesse violare la neutralità dei cantoni svizzeri per dilagare in Germania. Tra l'altro il Duce non aveva mai nascosto l'intenzione di voler riconsegnare in mani italiane i cantoni Ticino, Vallese e dei Grigioni. Il governo svizzero accetta!
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    Derlinger rientra soddisfatto a Berlino, ma Thalmann stempera subito l'entusiasmo:
    "Non mi fido più. Non dopo l'esperienza con i polacchi. Vi siete già dimenticati?"
    Per questo motivo, ordina l'immediato dispiegamento delle truppe lungo il confine austriaco: "devono comprendere che facciamo sul serio!".
    Inoltre, consapevole che è necessario cogliere di sorpresa il nemico, decide, in chiaro contrasto con il suo Capo di Stato Maggiore, di avviare le operazioni militari con l'inverno ormai alle porte.

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    Il piano di invasione, nome in codice "FALL ACHSE", prevede due fasi:
    - FASE 1: all'alba la Luftwaffe avrebbe dato inizio alle operazioni, per poi successivamente consentire ai Panzer tedeschi, seguiti dalle divisioni di fanteria, di muovere in direzione di Bolzano attraverso il 'corridoio austriaco';
    - FASE 2: una volta a Bolzano e valutato il grado di resistenza nemica, i Panzer avrebbero dovuto avanzare rapidamente verso Trento e Venezia, tagliando in due il Nord-Est Italia.
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    Il ReichPrasident in visita ai soldati in prima linea:
    "Non dobbiamo temporeggiare un minuto di più! E' ciò che vorrebbe il nemico! Dobbiamo attaccare, ADESSO! Questa non è una guerra bensì una missione di salvezza! Sei anni fa abbiamo salvato la nostra adorata patria, ora salviamo l'Europa intera!"

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    Il 18/11 si consuma nel Mar Baltico quello che sarà l'unico confronto navale con la marina italiana per l'intera durata della guerra. L'esito è positivo. Un'intera flotta della Regia Marina viene affondata: sarà l'unico tentativo italiano di portare la guerra nel cuore della Germania.

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    19/11/1939 - ore 04:30: l'Austria rispetta l'accordo - Panzer tedeschi iniziano a muoversi in direzione di Bolzano mentre aerei tedeschi decollano dalla base di Monaco alla volta di Milano, Torino e Venezia.

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    L'Italia è TOTALMENTE colta impreparata: non si aspettava un attacco tedesco in così breve tempo (meno di un mese dalla caduta della Polonia) e soprattutto non aveva fatto i conti con il governo austriaco. Le Alpi si presentano totalmente sguarnite e indifese: i Panzer dilagano facilmente.
    In seguito Mussolini dirà: "Quello austriaco è un atto vergognoso! Forse il peggiore dei tradimenti! Rappresenta un INSULTO al concetto stesso di Fascismo!"

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    Il 23/11 divisioni corazzate entrano a Bolzano senza aver incontrato alcun tipo di resistenza.
    Inoltre incessanti bombardamenti vengono condotti sull'intero Nord Italia: l'aviazione italiana è stata ormai annientata e gli aerei della Luftwaffe dominano incontrastati.
    Torino, Milano, Genova e Venezia sono le prime città che vengono colpite: industrie, ferrovie, porti e aeroporti i principali obiettivi.

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    A questo punto, come pianificato, ha immediatamente inizio la FASE 2.
    24-27/11/1939: prima Trento e poi Brescia e Venezia cadono in mani tedesche in meno di 4 giorni dopo un'apparente resistenza. Il piano si rivela un COMPLETO successo: ora il Nord-Est Italia è diviso in due e i Panzer tedeschi sono già alle porte di Milano.

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    Tra la fine di Novembre e i primi giorni di Dicembre divisioni corazzate penetrano a Bologna (03/12) e Bergamo (04/12). Thalmann inizia a credere di poter risolvere il conflitto entro la fine dell'anno.

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    Tuttavia con l'arrivo delle prime nevicate lungo i settori alpini la possente avanzata inizia a rallentare: la Luftwaffe è costretta molto spesso a rinviare le operazioni militari mentre i Panzer e la fanteria procedono più lentamente. Si delinea una leggera disorganizzazione. L'esercito italiano ne approfitta: all'alba del 07/11 lancia un'offensiva con lo scopo di ricongiungere il Veneto al Paese. Alle 14:30 truppe italiane entrano a Venezia. Divisioni di Panzer rimangono isolate a Bologna: il rischio di perdite è altissimo. La guerra potrebbe prendere una piega diversa. La sera dello stesso giorno viene tempestivamente ordinata una contro-offensiva.

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    10/12/1939: mentre la prima battaglia per la conquista di Milano fallisce, nei pressi di Treviso avviene il primo vero durissimo scontro con l'esercito italiano. La battaglia dura un giorno intero, alla fine del quale le divisioni tedesche costringono alla ritirata il nemico. Venezia viene riconquistata il 18/12. Tuttavia i reparti di stanza a Bologna sono costretti a loro volta ad abbandonare la città.

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    Intanto una massiccia offensiva era iniziata più a Est: secondo Thalmann era di vitale importanza conquistare il porto di Trieste per impedire alle divisioni italiane, qui rimaste isolate, di evacuare attraverso l'Adriatico. Nonostante il terreno e le condizioni metereologiche avverse, grazie anche all'arrivo delle prime divisioni di supporto dell'Armata Rossa - abituate al rigidissimo inverno Siberiano- Belluno ed Udine si arrendono in circa due settimane e truppe sovietiche entrano vittoriose a Trieste già alla vigilia di Capodanno. Un numero considerevole di divisioni italiane piuttosto che arrendersi preferisce ritirarsi verso l'Altopiano Carsico: i sovietici decidono di "inseguire" il nemico mentre alle truppe di fanteria tedesche viene ordinato di fermare l'avanzata. La decisione si rivela saggia. Il Regio esercito, sfruttando a suo favore il complesso terreno carsico, infligge gravissime perdite tra le fila sovietiche e costringe l'Armata Rossa a ritirarsi.

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    In seguito a ciò, in questa zona si opta per una guerra di posizione
    : per il ReichPrasident non ha senso rischiare un'intera Armata per la conquista di territori inutili dal punto di vista strategico; piuttosto ritiene che sia opportuno concentrare la potenza di fuoco nel Centro-Nord Italia al fine di sfondare l'asse difensivo Milano-Firenze. Al suo Capo di Stato Maggiore: "Hanno preferito nascondersi come topi in quei buchi rocciosi. Che ci restino! O la fame, o il freddo li ucciderà tutti, ad uno ad uno!".

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    19/12/1939 - ore 05:00 : la Luftwaffe, in collaborazione con l'aviazione russa e coordinata con le divisioni di terra, avvia i bombardamenti. Ha inizio la seconda battaglia di Milano. L'assedio della città dura 10 lunghi giorni. Di giorno si combatte, di notte le truppe italiane vengono tenute sveglie dai bombardamenti a tappeto dell'Asse Rossa. La popolazione milanese, all'invito di Mussolini di scendere in piazza e combattere, si rifiuta. Cibo ed elettricità vengono a mancare.

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    29/12/1939 - ore 08:00
    : il XLI Corpo d'Armata milanese, abbandonato a se stesso, si arrende.
    Sul Duomo sventola il tricolore della RDF. La Lombardia è caduta!

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    Alla notizia della perdita di Milano il popolo italiano si fa prendere dal panico: la sconfitta sembra più vicina e reale. Mussolini, un tempo acclamato, non viene più ascoltato. Per molti lui è la causa di tutto ciò. Primi segni di protesta si registrano in alcune città del Sud Italia. Gli squadroni fascisti entrano in azione e sparano sulla popolazione inerme. Inizia il caos...

    Thalmann, informato di tutto nel suo quartier generale a Francoforte, ordina l'avvio di un'offensiva generale con l'obiettivo di strappare l'intero Nord Italia al nemico: Panzer tedeschi avrebbero mosso in direzione di Parma e Genova, isolando così Torino e l'intero Piemonte e costringendo le truppe italiane alla resa; contemporaneamente divisioni di fanteria e cavalleria tedesche avrebbero supportato l'Armata Rossa per la riconquista di Bologna.

    Il piano ha inizio il 30/12. L'esercito italiano appare subito in chiara difficoltà. La linea di difesa cede in poco tempo. Genova viene presa già il 03/01. A seguire, Parma il 7 ed Alessandria l'8. Le Armate italiane decidono di resistere ad oltranza a Torino.
    Alla Luftwaffe viene dunque dato ordine di bombardare l'intera città per accelerarne la resa.

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    Intanto nei sobborghi di Bologna intensi scontri avvengono tra le truppe italiane e quelle russo-tedesche per il controllo della città.
    La battaglia si conclude il 19/01 con la ritirata delle truppe italiane.

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    22/01/1940: il Fascismo crolla ufficialmente!
    Mussolini, ormai fuori controllo e senza più alcun appoggio popolare, viene sfiduciato dal suo stesso "Gran Consiglio del Fascismo" e arrestato. Il giorno dopo viene annunciato:
    « Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo, Primo ministro, Segretario di Stato di Sua Eccellenza il Cavaliere Benito Mussolini, ed ha nominato Capo del Governo, Primo ministro, Segretario di Stato, il Cavaliere, Maresciallo d'Italia, Alcide De Gasperi
    E inoltre: "La guerra continua. L'Italia duramente colpita nelle sue Provincie invase, nelle sue città distrutte, mantiene fede alla parola data, gelosa custode delle sue millenarie tradizioni."

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    29/01/1940 - Torino: 3 intere Armate italiane sono costrette a cedere.
    Torino è completamente distrutta dai bombardamenti. Il numero dei civili morti è altissimo...

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    All'inizio di Febbraio, Thalmann era più che soddisfatto:
    - l'intero Nord-Italia era stato conquistato in poco più di due mesi;
    - Mussolini era stato destituito e il Fascismo era ormai finito;
    - l'Italia riversava nel caos più totale e a malapena poteva ancora contare su un vero esercito;
    - Stalin, ormai vittorioso in Finlandia (la guerra termina il 12/04), stava intensificando l'invio di divisioni meccanizzate in Italia;
    Ormai era abbastanza chiaro a tutti: l'Italia era stata sconfitta. E l'offensiva finale stava per iniziare.

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    24/02/1940 - ore 07:25 : Panzer tedeschi entrano vittoriosi a Roma!
    Le bandiere Tedesca e Russa vengono issate sul balcone di Palazzo Venezia, simbolo del Fascismo, da dove l'ormai ex Duce solo un paio di mesi prima aveva annunciato la guerra contro il Comunismo.


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    Il neonato governo italiano con a capo De Gasperi fugge a Napoli ("Governo di Napoli"), da dove intende ASSURDAMENTE proseguire il conflitto.

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    A Roma vengono avviate le operazioni per la formazione di un nuovo governo provvisorio alla guida di Palmiro Togliatti, capo del PCI (Partito Comunista Italiano), che proclama illegittimo il cosiddetto "Governo di Napoli" e destituisce ufficialmente il Re come Capo di Stato.
    Vittorio Emanuele III viene pertanto arrestato. Invece Mussolini viene preso in custodia dalle truppe tedesche e momentaneamente trasferito a Milano, in attesa della fine della guerra.

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    Il ReichPrasident, giunto a Roma, tiene un importante discorso alle sue truppe, quasi di monito per l'intera Europa:
    "Andate! Scendete fin giù! Entrate in ogni città, in ogni paese. Che vi vedano. Che vi vedano tutti! Noi siamo il popolo tedesco! Nessuno ci dichiara guerra senza pagarne le gravissime conseguenze!"

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    17/03/1940: i Panzer giungono a Napoli.
    Qui si apprende che De Gasperi è fuggito da una paio di settimane a Tripoli, in Libia.
    Tra il 22 Marzo e il 05 Aprile viene completata la conquista dell'intero stivale fino a Reggio Calabria: a Bari e a Salerno, i pochi rimasti ancora fedeli al governo illegittimo si arrendono o addirittura, in casi estremi, si suicidano; gli ultimi si ritirano in Sicilia.

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    Saranno necessari due interi mesi di bombardamenti e altrettante tonnellate di bombe sulla città di Messina per riuscire a piegare definitivamente l'ultima resistenza "italiana".

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    03/06/1940: i Panzer tedeschi e l'Armata Rossa entrano a Messina, ormai quasi completamente rasa al suolo.

    24/06/1940: le divisioni italiane stanziate in difesa di Istria e isolate da mesi sull'Altopiano Carsico si arrendono.

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    14/08/1940: la Regia Marina, alla vista della "Deutsche Marine", si ritira, consentendo le operazioni di sbarco a Tripoli. Qui vengono arrestati tutti i componenti dell'illegittimo "Governo di Napoli".
    La guerra è ufficialmente conclusa!

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    Roma, 21/08/1940 - ore 09:00:
    viene annunciato il "Trattato Barbarossa", in onore dell'imperatore Federico Barbarossa, che più volte aveva tentato di conquistare la Penisola italiana ai tempi del Sacro Romano Impero.

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    Il Trattato, firmato all'interno del Colosseo, tra Thalmann, Stalin e Togliatti, prevede:
    - l'immediata e irreversibile cessione dell'intero Nord-Italia alla RDT e del Dodecaneso alla Russia;
    - la cessione irreversibile di tutte le colonie alla RDT;
    - il riconoscimento ufficiale del Governo di Togliatti come l'unico LEGITTIMO governo italiano, a carattere Comunista;
    - l'entrata nella cosiddetta "Asse Rossa" di Italia e Albania;
    - riparazioni di guerra in favore di URSS e RDT.

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    Vedi l'allegato 53714 upload_2017-8-25_4-19-34.png upload_2017-8-25_4-19-51.png upload_2017-8-25_4-21-1.png upload_2017-9-10_11-9-24.png

    30/08/1940: un bagno di folla accoglie Thalmann e i soldati, al loro ritorno a Berlino.
    Il ReichPrasident alla conclusione dei festeggiamenti:
    "I nostri nemici, prima nazisti e poi fascisti, sono stati sconfitti. Grazie a voi, miei valorosi guerrieri, abbiamo estirpato la radice del Nazionalismo europeo. Ciò che adesso è rimasto è solo un albero...
    ...ma sappiamo tutti che un albero senza radici è destinato a morire! Avanti, popolo!"


    Monaco, 01/09/1940: ha inizio il più grande processo anti-fascista della storia!
    Mussolini viene condannato a morte
    . Thalmann: "Occorre dare un messaggio forte."
    Tutti gli altri membri del Fascismo vengono invece condannati all'esilio o ai lavori forzati a vita.
    Anche Vittorio Emanuele III viene estromesso, in Etiopia.

    Palazzo Venezia, Roma - 05/10/1940 - ore 10:00:

    dopo una solenne cerimonia alla presenza delle più alte cariche dello Stato tedesco, sovietico e italiano, il Duce del Regno d'Italia nonché fondatore del Fascismo Benito Mussolini viene giustiziato.

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    Si concludeva così l'Operazione FALL ACHSE!





    In meno di un anno, il Fascismo era stato sconfitto e l'Italia era finita in mani tedesche.
    Il ReichPrasident stava assumendo sempre più notorietà e l'Asse Rossa (BE-MO) stava imponendo man mano un nuovo ordine geopolitico in Europa...


    ...ma per quanto ancora, francesi e inglesi sarebbero rimasti a guardare?
     
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    Ultima modifica: 18 Settembre 2017
  11. alberto90

    alberto90

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    Brutto affare questo Thelmann ...
     
  12. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    ANSCHLUSS (Inverno 1940)

    Dopo la capitolazione dell'Italia e la sconfitta di Mussolini stava emergendo in Europa una nuova potenza. Lo sapevano i francesi. E lo sapevano gli inglesi.
    La Germania era ufficialmente rinata dalle ceneri della Grande Guerra. E aveva trovato nella Russia di Stalin un potente e valido alleato.


    Ottobre 1940: dopo l'annessione dell'intero Nord Italia alla RDT, il ReichPrasident si era garantito il controllo delle più importanti industrie italiane e aveva avviato un piano di ricostruzione e sviluppo dell'area, completamente distrutta dai bombardamenti bellici.

    La questione era abbastanza semplice: non era stata la Germania bensì l'Italia a dichiarare guerra. Ergo, Francia e Inghilterra non avevano un casus belli valido e i francesi si stavano limitando a rafforzare le difese lungo la linea Maginot.

    Thalmann, seduto nel suo studio privato, osservava una piantina dell'Europa: la conquista della penisola italiana aveva aperto nuovi scenari nel cuore del Mediterraneo e consentiva, nel caso di una guerra franco-tedesca, di aggirare la linea Maginot e di invadere la Francia attraverso le Alpi italiane.
    Tuttavia si denotava un incredibile vuoto di potere nell'area Balcanica: ricca di risorse e di piccoli Stati spesso in conflitto fra di loro, il rischio di infiltrazioni anglo-francesi era abbastanza alto; e il principale pericolo era quello di essere concentrati in una guerra contro la Francia per poi ritrovarsi improvvisamente le truppe di qualche Paese dell'Est nel cuore della Germania.
    Occorreva assolutamente risolvere la questione, conciliando sicurezza ed espansione e continuando con l'eliminazione del Fascismo dall'intera Europa. Stalin ovviamente appoggiava l'idea di Thalmann, vedendo nella Romania e nella Bulgaria delle facili "prede" di conquista.

    Nel Settembre del '40 Thalmann, di fronte a una folla entusiasta, annuncia ufficialmente l'avvio dell'Anschluss, un progetto di riunificazione dell'intero popolo tedesco sotto un'unica Großdeutschland, ossia Grande Germania . Di conseguenza, entrano definitivamente nell'orbita di influenza tedesca, Austria, Svizzera, Cecoslovacchia, Ungheria e Danimarca. L'idea era quella di convincere i vari Stati europei ad allinearsi a tale progetto, con l'intento di creare un unico grande centro di potere nel cuore dell'Europa. Thalmann non voleva la guerra...

    L'Austria è il primo Paese che risponde all'appello del ReichPrasident: il governo austriaco, da anni palesemente fascista, dopo il tradimento nei confronti dell'ex Regno d'Italia, era consapevole che nessuno avrebbe potuto salvare Vienna dalla distruzione e dalla miseria dei bombardamenti tedeschi.
    Pertanto con un plebiscito-farsa viene approvata l'annessione del Paese alla Germania di Thalmann.
    (P.S. : è la prima volta che un Paese accetta di essere completamente annesso diplomaticamente.)

    28/09/1940 - ore 9:00: truppe tedesche entrano in una Vienna quasi spettrale.
    Il capo di Stato austriaco Arthur Seyss-Inquart ufficializza lo scioglimento del governo austriaco e l'Anschluss dell'Austria alla RDT.
    Ben 3 divisioni di fanteria e 6 di Alpini, oltre a 1 squadrone di intercettori, vengono inglobati nell'esercito tedesco.

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    Le porte per la Cecoslovacchia sono aperte!

    01/10/1940: il presidente cecoslovacco condanna apertamente il progetto tedesco definendolo in una seduta di emergenza del Parlamento "...una pura follia!" e aggiunge "...ci difenderemo fino alla fine."
    In realtà, il Partito Comunista Cecoslovacco accoglie con gran soddisfazione l'intervento tedesco.

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    In poco più di un mese la Cecoslovacchia è costretta alla resa, grazie a rapidissime mosse a tenaglia.

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    L'intera area Ceca-Sudeti viene annessa alla RDT; mentre la povera area slovacca, in termini di industrie e risorse, viene posta sotto il controllo di un governo satellite comunista.

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    01/12/1940: Panzer tedeschi varcano a sorpresa il confine ungherese. La resistenza è quasi nulla in quanto il governo fascista ungherese è stato rovesciato il mese prima da un colpo di Stato Comunista, coordinato dai servizi segreti dell'Asse Rossa.

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    Il Parlamento di Budapest viene occupato il 12/12.

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    Di fronte a questa celere espansione tedesca, Romania e Grecia prendono le misure e stipulano un'alleanza di mutua difesa, anche per contenere le sempre più insistenti pretese territoriali bulgare.
    Ma intanto l'obiettivo strategico-militare di Thalmann è stato raggiunto: ossia creare una zona-cuscinetto balcanica allontanando i confini da Berlino!


    Il caos è vicino...
     
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    Ultima modifica: 15 Settembre 2017
  13. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    ESPANSIONE BALCANICA - PARTE I (1941-1942)


    A causa dell'eccessiva politica interventista degli ultimi anni
    il dissenso nei confronti del governo centrale stava incrementando.
    Nonostante i bei discorsi propagandistici, i tedeschi erano stanchi delle continue e incessanti guerre.


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    24/12/1940 - Berlino: il ReichPrasident durante la vigilia di Natale annuncia un periodo di pace e prosperità per la Germania e l'Europa intera e promette il ritorno delle truppe a casa, dopo anni di lontananza e servizio.
    L'8 Marzo del '41 termina così la mobilitazione parziale avviata quasi 6 anni prima. Il popolo ringrazia...


    Pertanto ha inizio una fase di sviluppo interno.
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    Thalmann viene aggiornato sui progressi avvenuti nel campo della ricerca: secondo lui è di vitale importanza continuare a sviluppare il settore missilistico e nucleare incrementando ulteriormente gli investimenti.

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    Mentre a Oriente continuavano a salire le tensioni con il Giappone di Hirohito, in Europa Thalmann e Stalin stavano valutando una possibile diffusione della rivoluzione Comunista. L'Abwehr, in collaborazione con il KGB russo, aveva già da tempo predisposto un piano segreto attraverso il quale armare i partiti comunisti presenti nei vari Paesi europei e rovesciare così i governi locali.
    Il via libera al progetto "Europäische Komintern" viene dato il 04/08/41.

    Il 05/10 fallisce il primo colpo di Stato in Turchia mentre 5 giorni dopo ha pieno successo in Finlandia, coordinato dall'URSS.

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    Il 22/11 la Danimarca sceglie di allinearsi alla linea comunista. La RDT si assicura così il definitivo controllo del Mar Baltico.

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    Un mese dopo anche la Bulgaria viene attraversata da un colpo di Stato guidato dal PCB (Partito Comunista Bulgaro).
    L'esercito dello strategico Paese balcanico viene posto al comando di un comandante tedesco.

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    Il nuovo anno (1942) ha inizio con la notizia dell'attacco giapponese a Pearl Harbor e lo scoppio delle ostilità tra USA e Giappone.

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    Inghilterra e Francia seguono l'America nel conflitto.

    Thalmann e Stalin sono soddisfatti: con le potenze occidentali impegnate ad Oriente possono proseguire indisturbati l'espansione nell'Est Europa, in particolare nell'area balcanica.
    Dunque vengono richiamate, a distanza di un anno, le riserve. L'esercito è pronto!

    27/02/42 - ore 09:00: viene inviato un ultimatum alla Jugoslavia. O accetta di entrare nell'orbita di influenza comunista o sarà guerra.
    La Jugoslavia rifiuta, fiduciosa in un intervento anglo-francese.
    Il 05/03 viene consegnata la dichiarazione di guerra all'ambasciatore jugoslavo.
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    L'obiettivo? Attuare la Blitzkrieg anche in Jugoslavia.
    Innanzitutto una serie di bombardamenti avrebbero alleggerito le difese nemiche nonchè il peso logistico-industriale del Paese. A seguire, Panzer tedeschi avrebbero mosso in direzione di Sarajevo e Belgrado; mentre divisioni di alpini e fanteria avrebbero assediato la città di Lubiana.
    Contemporaneamente divisioni bulgare avrebbero attaccato le postazioni difensive nella parte Sud della Jugoslava, consentendo all'Albania di difendersi da eventuali attacchi a sorpresa.
    Infine la ReichsMarine, insieme alla marina italiana, si sarebbe garantita il controllo dell'Adriatico, permettendo tentativi di sbarchi lungo le coste di Dubrovnik, impegnando il nemico anche nelle zone interne.

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    Il piano sembra rivelarsi fin da subito un successo: la RDT conquista facilmente il dominio dei cieli e del mare e divisioni jugoslave vengono spazzate a nord.

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    Già intorno al 15/03 Lubiana viene circondata e costretta a un durissimo assedio con incessanti bombardamenti mentre i Panzer giungono nei sobborghi di Sarajevo.

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    Le due città cedono in poco più di una settimana.

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    Con la caduta di Lubiana e Sarajevo e il dilagare delle forze tedesche nel cuore dei Balcani, le truppe jugoslave cedono su ogni fronte!

    22/03 - ore 15:20: i Panzer si ricongiungono con le truppe sbarcate lungo le coste di Dubrovnik.
    La Jugoslavia si ritrova così letteralmente divisa in due!
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    Il giorno dopo ha inizio l'assedio di Belgrado mentre prosegue l'avanzata nel resto del Paese.

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    27/03/1942: Panzer tedeschi e divisioni bulgare entrano vittoriose a Belgrado.
    La Jugoslavia ammette la sconfitta e accetta le condizioni del Comintern.

    L'area balcanica viene così riorganizzata e ripartita:
    - Lubiana e Maribor vengono direttamente annesse alla RDT - la restante area viene affidata alla guida di un governo satellite tedesco con a capo Josip Broz;
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    - Pristina e Tetovo diventano a titolo definitivo delle provincie albanesi;
    - la Bulgaria rinuncia alle conquiste territoriali effettuate durante la guerra.
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    Si concludeva così la prima fase espansionistica della RDT nei Balcani...
     
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    Ultima modifica: 15 Settembre 2017
  14. ^_AC_^

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    Perché la Bulgaria non ha ottenuto Skopje e Kumanovo? Potrei ricordare male dovrebbero essere sue province nazionali (però forse non nella versione comunista che è prevista sia vicina alla Yugoslavia comunista). In ogni caso se fossi in te lo cambierei. :)
     
  15. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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  16. Gengis Khan

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    Ricordi bene: nella versione comunista la Bulgaria annulla le pretese territoriali nei confronti di Jugoslavia e Grecia. Infatti questa cosa mi ha un po' infastidito, anche perché la Bulgaria ha contribuito attivamente nella guerra e la decisione non risulta verosimile. Posso cambiare l'assegnazione delle provincie in partita già in corso?
     
  17. alberto90

    alberto90

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    Se non sbaglio gliele puoi vendere ... o regalare.
     
  18. ^_AC_^

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    Dunque, la cosa migliore sarebbe fare un evento che sposti le province da Yugoslavia a Bulgaria e che dia i core alla Bulgaria.
    Potresti anche editare direttamente il savegame per fare queste modifiche.
    Oppure potresti mettere dei claim sulle province (a questo punto aggiungerei Pirot per far venire dei bordi migliori), usare acceptall, fartele cedere dalla Yugoslavia tramite Demand Territory e poi rimuovere i tuoi claim e cederle via negoziato alla Bulgaria, che però così non avrebbe i core.
     
  19. ^_AC_^

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    Ad esempio potresti aggiungere questo evento in fondo al file Darkest Hour\Mods\Darkest Hour Full\db\events\DayofDecision.txt:
    Codice:
    event = {
       id = 2003300
       country = DDR
       
       trigger = {
         alliance = { country = U27 } #Socialist Federal Republic of Yugoslavia
         alliance = { country = U29 } #People's Republic of Bulgaria
       }
       
       name = "La Macedonia alla Bulgaria" #Restitution of the polish provinces
       desc = "Su richiesta del governo bulgaro, come riconoscimento dell'apporto dell'esercito bulgaro nella battaglia contro la Yugoslavia, abbiamo deciso che la Macedonia deve essere controllato dalla Bulgaria e non dalla Yugolavia."
       style = 2
       picture = "spread_revolution"
       
       date = { day = 0 month = march year = 1933 }
       offset = 1
       deathdate = { day = 29 month = december year = 1949 }
       
       action = {
         command = { type = relation which = U27 value = -30 }
         command = { type = relation which = U29 value = 30 }
         command = { type = secedeprovince which = U29 value = 328 when = 2 } #Kumanovo
         command = { type = secedeprovince which = U29 value = 333 when = 2 } #Skopje
         command = { type = secedeprovince which = U29 value = 331 when = 2 } #Pirot
         command = { type = addcore which = 328 where = U29 } #Kumanovo
         command = { type = addcore which = 333 where = U29 } #Skopje
         command = { type = addcore which = 331 where = U29 } #Pirot
         command = { type = addcore which = 363 where = U29 } #Xanthi
         command = { type = addcore which = 364 where = U29 } #Kavala
         command = { type = addcore which = 370 where = U29 } #Alexandroupoli
       }
    }
    
    Ovviamente sentiti libero di cambiare nome, descrizione e quant'altro. Ho anche aggiunto qualche core su province greche, non so se vanno bene.
     
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  20. Gengis Khan

    Gengis Khan

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    "ILLUSORISCHER FRIEDEN" - LA PACE ILLUSORIA (AGOSTO 1942 - 1945)


    Nel mese di Luglio (1942) un colpo di Stato comunista coordinato dal KGB fallisce in Romania. Stalin è su tutte le furie.
    Ma Thalmann respinge qualsiasi altro intervento nell'area. Invece per il ReichPrasident è di vitale importanza assumere il controllo del Bosforo, ma Stalin non intende infrangere il patto di non belligeranza turco-sovietico.

    upload_2017-9-18_15-55-8.png upload_2017-9-18_15-55-24.png

    I due così non riescono a trovare un punto di intesa e Thalmann è costretto per la prima volta ad abbassare la testa e a rinviare il progetto di invasione.

    25/07/1942: i soldati trionfanti possono rientrare a casa! La mobilitazione parziale cessa per la seconda volta in due anni.

    HA UFFICIALMENTE INIZIO IN EUROPA LA "ILLUSORISCHER FRIEDEN", LA PACE ILLUSORIA: un periodo lungo circa 3 anni durante il quale si iniziava a pensare che le mire espansionistiche del Comintern fossero cessate definitivamente.

    All'inizio dell'autunno del '42 nuovi giacimenti petroliferi vengono scoperti nell'area austro-ungherese: in una nazione che basa la sua potenza militare principalmente sulle divisioni meccanizzate questa non può che essere una buonissima notizia.

    upload_2017-9-18_15-51-35.png
    [​IMG]

    25/10/1942: la Svezia è attraversata da un repentino cambio di governo.

    upload_2017-9-18_15-52-39.png

    Il Comintern
    si garantisce così il completo controllo dell'area baltica. La Norvegia si ritrova completamente isolata.

    upload_2017-9-18_15-51-56.png




    I principali eventi di questi 3 anni sono:

    1) - SVILUPPO MISSILISTICO-NUCLEARE coadiuvato dal ReichsWehr, la Difesa Nazionale Tedesca.

    upload_2017-9-18_13-58-0.png upload_2017-9-18_14-3-31.png


    27/04/1944: ha successo il lancio del primo V2 dalla base di Berlino (verso il Mar Baltico). Thalmann si congratula.

    upload_2017-9-18_13-42-12.png [​IMG] [​IMG]

    Ha inizio la più grande e massiccia produzione di missili mai vista nella storia.

    upload_2017-9-18_13-53-12.png
    upload_2017-9-18_13-53-30.png upload_2017-9-18_14-22-56.png

    24/07/1944: nei sotterranei dell'Istituto di fisica di Lipsia Heisenberg annuncia la scoperta di una nuova forma di energia, il nucleare.

    upload_2017-9-18_14-23-47.png [​IMG]

    Il primo reattore nucleare sperimentale viene impiantato nella provincia di Tesin, strategicamente lontana da possibili attacchi nemici. Segue Mosca.

    upload_2017-9-18_14-5-0.png upload_2017-9-18_14-5-11.jpeg upload_2017-9-18_14-15-4.png

    Tra Gennaio-Giugno 1945 Heisenberg completa con successo una serie di ricerche sull'atomica, promettendo a Thalmann un nuovo tipo di arma entro la fine dell'anno.

    upload_2017-9-18_14-21-29.png upload_2017-9-18_14-32-36.png

    27/12/1945: la prima bomba a fissione nucleare viene sganciata con successo nel cuore del deserto libico.
    Risultato? Shock, potenza e devastazione.


    upload_2017-9-18_14-36-17.png [​IMG]

    In un incontro a Tripoli, Stalin dirà a Thalmann:
    "Quando tutti vedranno questo nuovo tipo di arma il Comunismo avrà trionfato ovunque all'istante!"

    [​IMG] upload_2017-9-18_15-21-42.png


    Il fisico tedesco, pluripremiato e decorato per i successi ottenuti, diventerà il terzo uomo più potente e influente del Comintern, dopo Stalin e Thalmann.

    2) - RAFFORZAMENTO DEL REICHSWEHR E DELLA LUFTWAFFE. Dunque:

    - aggiornamento delle dottrine militari;

    upload_2017-9-18_15-35-11.png

    upload_2017-9-18_15-35-24.png

    - ulteriore produzione di divisioni corazzate;

    upload_2017-9-18_14-42-4.png

    - avvio formazione delle prime divisioni di paracadutisti.

    upload_2017-9-18_14-45-57.png

    3) - POTENZIAMENTO TECNOLOGICO-INDUSTRIALE e nascita dei primi prototipi dei futuri computer.

    upload_2017-9-18_15-35-41.png upload_2017-9-18_15-37-30.png



    La "Illusorischer frieden" stava terminando e la RDT era diventata ancora più potente e pericolosa di prima.
    Il Giappone stava riuscendo a "resistere" e stava "distraendo" le potenze occidentali. Ma Churchill non si fidava...


     
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    Ultima modifica: 18 Settembre 2017

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