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AAR RADELCHIDI DI BENEVENTO

Discussione in 'Crusader Kings 2' iniziata da alberto90, 14 Gennaio 2017.

  1. alberto90

    alberto90

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    HISTORIA DUCATI ET PRINCIPATI BENEVENTI
    RADELCHIDI - GLI ULTIMI LONGOBARDI

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    CAPITOLI

    PROLOGO - Un Ducato diviso, 832 - 867
    I - Un Ducato da ricostruire, 867 - 923
    INTERMEZZO - L' estinzione del ramo principale, 923 - 929
    II - Dal Ducato al Regno, 930 - 951
    III - Un Regno sempre in armi, 951 - 1021
    IV - Un declino rapidissimo, 1021 - 1058


    ANTEFATTO
    La fondazione del Ducato

    Le circostanze della costituzione del ducato sono ancora dibattute fra gli storici. La data di fondazione rimane infatti controversa poiché le notizie in proposito contrastano con i tempi della discesa dei Longobardi in Italia, che secondo alcuni sarebbero stati presenti nel Mezzogiorno ben prima della completa conquista della pianura padana. In ogni caso, la fondazione del ducato si fa risalire al 576 e i Longobardi sarebbero quindi giunti soltanto in seguito, intorno al 590. Quello che è certo è che il primo duca fu Zottone, comandante di un'orda di soldati che stava discendendo la Penisola lungo le coste della Campania. Il ducato fu costituito subito come entità statale indipendente, ma ben presto Zottone fu costretto a sottomettersi all'autorità regia costituita nel nord Italia. Gli successe il nipote Arechi I, che con la sua ascesa al potere inaugurò l'adozione del principio di successione ereditaria, quasi inesistente nella cultura politica longobarda.
    Preziose informazioni sulla storia di questo stato longobardo ci provengono dallo scrittore dell'VIII secolo Paolo Diacono, giunto a Benevento al seguito di una principessa di Pavia, sposa del duca. Stabilitosi nel grande monastero di Montecassino, Diacono scrisse prima la storia di Roma, poi quella dei Longobardi, fornendoci la principale fonte di informazioni storiche sul ducato dalle origini fino a quel momento.
    Al contrario che nell'Italia del nord, la conquista della zona non fu frutto di un piano articolato come poté essere il trasferimento in massa dalla Pannonia. Nel meridione d'Italia si diressero soprattutto guerrieri, dedicati a razzie e ad assedi e formati in bande. Si erano recati lì come mercenari al servizio dei Bizantini nelle guerre greco-gotiche. Lo stesso Zottone potrebbe essere stato un capo di milizie mercenarie longobarde, forse parte integrante della guarnigione bizantina di Benevento. All'arretramento bizantino corrispose l'avanzata longobarda, ma non nella forma delle farae, bensì del comitatus, cioè di quel legame di fedeltà che legava i militi al capo e che in nuce contiene il futuro feudalesimo. Per conseguenza, l'influenza culturale nel meridione d'Italia fu più debole e, parallelamente, più semplice l'integrazione con le popolazioni vinte, numericamente maggioritarie, anche se socialmente emarginate. I corredi funerari confermano questo panorama.
    Una delle prime incombenze dei nuovi conquistatori fu quella di ripristinare la cerchia difensiva della città. La residua popolazione di origine romana (di certo assai ridotta) fu confinata nella parte bassa della città, mentre i Longobardi si installarono nella zona collinare: i nuovi quartieri furono costruiti prevalentemente in legno. Come si era soliti fare a quei tempi, le emergenze monumentali romane furono convertite in elementi difensivi. In particolare, i nuovi conquistatori temevano che alcuni edifici (il teatro e le terme, ad esempio), essendo rimasti al di fuori della cinta, con la loro mole, fungessero da avamposti per i nemici. Fu per questa ragione che essi costruirono la Torre della Catena, un fortilizio a base poligonale e di forma piramidale, costruito con ciottoli di fiume disposti ad opus incertum, laterizi e materiale di spoglio.
    Fu nel 600, secondo la tradizione, che venne consacrata la cattedrale. La tecnica costruttiva, assai irregolare e con uso di pietre di spoglio, fa pensare che essa sia contemporanea alla cinta muraria.


    Espansione del dominio

    Sotto il regno dei successori di Zottone, il ducato cominciò a espandersi a danno dell'Impero bizantino. Arechi, proveniente dal ducato del Friuli, sottomise al dominio di Benevento le città di Capua e Crotone, saccheggiò la bizantina Amalfi, ma non riuscì a impossessarsi di Napoli. Alla sua morte, i presidi bizantini nel sud Italia erano notevolmente ridotti. A Bisanzio restavano solo Napoli, Amalfi, Gaeta, Sorrento, parte della Calabria e le città marittime della Puglia (Trani, Bari, Brindisi, Otranto).
    Nel 662 il duca Grimoaldo (al potere dal 647) si recò nel regno del nord in appoggio al re Godeperto, in lotta con il fratello Pertarito, suo co-reggente. Grimoaldo comprese bene quale occasione gli si offriva e abbandonando i patti e le alleanze uccise Godeperto, esiliò Pertarito e conquistò Pavia, diventando re dei longobardi. In questi anni tentò di riportare in auge l'arianesimo a danno del cattolicesimo, diffuso dall'ultimo re Ariperto I. Ma l'arianesimo stava ormai scomparendo anche nel suo ducato, perdendo così quella caratteristica di tratto distintivo fra la minoranza etnica longobarda e la popolazione di lingua latina. Il cattolicesimo favorì invece la fusione delle due componenti e la formazione di una coscienza nazionale unica.
    Nel 663 la stessa Benevento fu messa sotto assedio dai bizantini. Questi, guidati da Costante II, erano sbarcati a Taranto nel tentativo di recuperare i domini perduti e ristabilire l'autorità dell'Impero sul meridione d'Italia. Il duca Romualdo I difese coraggiosamente la città e spinse l'imperatore, che da parte sua temeva l'arrivo del padre del duca, re Grimoaldo, a ritirarsi a Napoli. Romualdo intercettò parte dell'esercito bizantino a Forino, tra Avellino e Salerno, e lo annientò. La pace fra il ducato e l'Impero d'Oriente fu siglata solo nel 680.
    Nei decenni successivi, Benevento riuscì a strappare ai bizantini diversi territori. Ma a questo punto, il principale nemico del ducato era diventato lo stesso regno longobardo del nord Italia. Re Liutprando intervenne più volte nelle vicende beneventane, tentando di imporre propri candidati al trono ducale. Il suo successore, Rachis, dichiarò i ducati di Benevento e Spoleto territori stranieri, nei quali era proibito circolare senza un regolare permesso reale.


    Dal Ducato al Principato

    Nel 758 gli attriti fra i presidi meridionali e quelli settentrionali del dominio longobardo si acuirono. Le città di Spoleto e Benevento furono occupate per un breve tempo da re Desiderio, ma con la sconfitta di quest'ultimo e la conquista del regno longobardo da parte di Carlo Magno (774), il trono longobardo rimase vacante. Il duca Arechi II pensò di approfittare della situazione e tentare un colpo di mano per impossessarsi della corona. Ma l'impresa si rivelò ben presto impraticabile, soprattutto perché in questo modo Arechi avrebbe attirato su di sé l'attenzione dei Franchi, esponendosi a facili pericoli. Il duca non perse comunque l'occasione di innalzare la propria dignità e si fregiò del titolo di Principe, elevando il suo dominio a Principato. La sua ascesa dovette però interrompersi: nel 787 l'assedio di Salerno da parte di Carlo Magno lo costrinse a sottomettersi alla signoria dei Franchi.
    Fu in questo periodo che Benevento fu indicata da un cronista con l'appellativo di Ticinum geminum ("gemella di Ticinum", antico nome di Pavia): in pratica, fu considerata una seconda Pavia. La città subì in effetti importanti interventi di ampliamento: Arechi espanse la vecchia città romana, estendendo nuove mura e fortificazioni anche nella parte sud-occidentale della città. Qui il principe fece radere al suolo le vecchie costruzioni ed edificare un nuovo palazzo principesco, la cui corte interna è ancora oggi visibile in quella parte dell'acropoli detta Piano di Corte. Come i loro nemici bizantini, i duchi integrarono nell'architettura del palazzo la loro chiesa nazionale, quella di Santa Sofia.
    Nel 788 il principato fu nuovamente invaso dalle truppe bizantine, guidate stavolta da Adelchi, il figlio di Desiderio, che aveva trovato rifugio a Costantinopoli. Un tentativo di riscossa che fu abilmente ostacolato dal figlio di Arechi II, Grimoaldo III, che era riuscito anche a rovesciare i rapporti di forza con i Franchi giungendo ad ottenere da questi una parziale sottomissione. Alla guerra contro Adelchi presero parte anche i Franchi, che nel corso delle vicende belliche si lanciarono più volte all'attacco degli stessi territori di Benevento, ottenendo alcune piccole conquiste. Notevole fu solo l'annessione di Chieti al ducato di Spoleto.
    Nell'814 l'imperatore Ludovico il Pio pretese ancora una volta la sottomissione di Benevento e il principe Grimoaldo IV gli rese alcune vaghe promesse di tributi e obbedienza. Nessuno di questi impegni, pur rinnovati dal successore Sicone, fu realmente osservato: al contrario, il potere sempre più declinante dei sovrani carolingi consentì al principato di allargare i margini della propria autonomia.
     
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    PROLOGO
    Un Ducato diviso
    832 - Alla morte di Sicone diviene Duca e Principe di Benevento suo figlio Sicardo.
    836 - Con il Pactum Sicardi il Duca e Principe di Benevento stipula una pace di 5 anni con le città di Napoli, Sorrento e Amalfi, riconoscendo il diritto di queste città alla libera circolazione dei loro mercanti.
    837 - Nel corso della guerra col Duca Andrea II di Napoli, quest' ultimo chiama in suo aiuto i pirati saraceni. Per la prima volta i cristiano cercano l' appoggio militare degli arabi.
    838 - Sicardo conquista e sottomette Amalfi deportandone molti abitanti a Salerno.
    839 - Gli amalfitani ordiscono una congiura contro Sicardo: il Duca e Principe resta ucciso e il suo assassino, Radelchi, viene acclamato dai beneventani quale suo successore. Il fratello di Sicardo, Siconolfo, contesta la palese usurpazione sostenuto dal popolo di Salerno. Scoppia la guerra civile.
    840-850 - Per tutta la durata della guerra civile Radelchi e Siconolfo chiamano in loro aiuto i pirati saraceni i quali, più che altro, si limitano a devastare e saccheggiare l' intero territorio del vasto Ducato, arrivando persino a proclamare un Emirato, con capitale Bari, compreso nei domini beneventani. Nell' 843 Siconolfo e i suoi mercenari saraceni infliggono una dura sconfitta alle truppe di Radelchi, nei pressi delle Forche Caudine. Solo nell' 850, dopo un decennio di devastazioni e distruzioni, i due contendenti arrivano a siglare un patto: il Ducato e Principato viene spartito - Benevento a Radelchi, Salerno a Siconolfo.
    851 - L' imperatore Ludovico II, già re d' Italia, scende nel meridione per porre fine alle scorrerie dei saraceni e imporre la pace nel Ducato beneventano. Il Capitolare dell' 851 ratifica quanto già sostanzialmente deciso l' anno prima tra Radelchi e Siconolfo. I Ducati-Principati ora sono due, gli ultimi residui del potere Longobardo in Italia.
    Nell' autunno di quello stesso anno muoiono sia Siconolfo che Radelchi . A Benevento prende il potere il figlio di quest' ultimo, Radelgardo.

    853 - Alla morte di Radelgardo gli succede il fratello minore, Adelchi, di 33 anni.
    860 - Nel corso della guerra con l' emiro di Bari per riconquistare la città e l' emirato, Adelchi subisce una pesante sconfitta da parte dei saraceni ed è costretto a firmare la pace e al pagamento di tributi.
    865 - Adelchi aggiorna, per l' ultima volta, l' Editto di Rotari .
    867 - Il 20 febbraio Adelchi muore a 47 anni dopo un regno durato 14 anni, durante i preparativi per una nuova spedizione contro i saraceni di Bari. Gli succede il figlio Radelchi.
     
    Ultima modifica: 21 Gennaio 2017
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    CAPITOLO I
    Un Ducato da ricostruire


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    Il Ducato di Benevento nel 867

    867 - Marzo. Radelchi II sposa la principessa Ermentrude, figlia di re Carlo il Calvo di Francia.
    868 - Dicembre. Nasce la primogenita che viene chiamata Ermengarda in onore della prima moglie di Carlo Magno, figlia di re Desiderio.
    872 - Ottobre. Radelchi II promulga la nascita di un comitato, formato dai suoi consiglieri, che avrà il potere di votare a favore o contro la decisione
    ducale di dichiarare guerra. E' un significativo accrescimento del potere del Consiglio a scapito di quello centrale.
    874 - Aprile. Il cugino di Radelchi II, Guaifero, figlio del defunto duca Radelgardo, armato un esercito dichiara guerra al Duca rivendicandone il titolo.
    Ottobre. Dopo aver radunato le sue truppe e chiamato in aiuto un contingente di mercenari, Radelchi II sconfigge nei pressi delle rovine dell'
    antica città di Telesia l' esercito del cugino-rivale, infliggendogli pesanti perdite.
    Novembre. Nasce Ildegarda, seconda figlia di Radelchi II.

    875 - Febbraio. A Civitate della Capitanata le truppe di Radelchi II sconfiggono definitivamente ciò che resta dell' esercito di Guaifero.
    Marzo. Guaifero, catturato dalle truppe beneventane mentre cerca di scappare verso l' emirato di Bari, probabilmente per cercare aiuti, è
    arrestato e costretto a rinunciare definitivamente alle sue rivendicazioni. Termina la guerra civile.

    876 - Giugno. Nasce Ermentrude, terzogenita del Duca.
    880 - Febbraio. Viene al mondo Ilmentrude, quarta figlia di Radelchi II.
    881 - Marzo. Nasce Gertrude, quintogenita del Duca e della Duchessa.

    Dicembre. La Duchessina Ildegarda viene fidanzata con il Principe Sigmund, figlio del re di Baviera Carlo il Grosso.
    882 - Aprile. Nasce Irmintrude, sesta figlia di Radelchi II ed Ermentrude.
    Settembre. Radelchi II e Re Carlo il Calvo, padre della Duchessa Ermentrude, firmano un patto di alleanza tra il Ducato-Principato di
    Benevento e il Regno dei Franchi Occidentali.

    883 - Primavera. Radelchi II, di ritorno dal viaggio nella terra natia della moglie, si ammala improvvisamente, probabilmente di febbri malariche
    mentre si trova a Marsiglia ( che è parte del regno di Lotaringia ). Giunto stremato dopo un viaggio per mare a Napoli, fa in tempo a rivedere
    moglie e figlie nominando sua erede la primogenita Ermengarda, che ha solo 14 anni. Il primo agosto Radelchi II muore nell' Abbazia di Cava
    dei Tirreni, all' età di 38 anni, dopo un regno di 17 anni.

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  4. alberto90

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    883 - Novembre. La giovane Duchessa, sotto la tutela dello zio Aiulfo Conte di Foggia, si fidanza con Wolfran von Saint-Pol, figlio del conte Wulgrin
    di Perigord-Angouleme.

    884 - Gennaio. Nasce, postuma, l' ultima figlia di Radelchi II e della Duchessa Ermentrude. La bambina viene chiamata Giuditta.
    Luglio. Stremata dai sette parti e minata dalla polmonite, muore a 34 anni la Duchessa madre Ermentrude. Giuditta viene affidata alle cure
    delle sorelle maggiori e del reggente. Ermengarda è ora veramente sola, potenziale facile preda dell' ambizione dello zio.
    Dicembre. Ermengarda compie 16 anni e viene riconosciuta ufficialmente maggiorenne. Ha termine la reggenza. Aiulfo giura fedeltà alla nipote.

    885 - Luglio. Ermengarda e Wolfram si sposano a Benevento.
    886 - Settembre. Nasce l' erede, un maschio cui viene dato il nome di Radelchi, come il defunto nonno.
    887 - Dicembre. Viene al mondo la secondogenita della Duchessa, la bambina viene chiamata come la madre, Ermengarda.
    890 - Giugno. Ermengarda stipula un nuovo patto di alleanza con il nonno materno, Re Carlo il Calvo.
    Agosto. Ermengarda dichiara guerra a Papa Gregorio V con l' intenzione di strappargli il possesso del vescovado di Ascoli Satriano, formalmente possesso beneventano ma
    ufficialmente vassallo del Ducato Romano.

    891 - Febbraio. Ascoli Satriano, difesa dal Vescovo e dal Legato Pontificio, si arrende all' assedio dei beneventani dopo 4 mesi di blocco.
    Aprile. Un esercito papale che tenta di riprendere la cittadina contesa, è sconfitto dalle truppe beneventane e mercenarie nei pressi di Sepino.
    Mentre le sue truppe sbaragliano le milizie pontificie, Ermengarda da alla luce il terzo figlio, chiamato Adelchi.
    Giugno. Inseguendo l' esercito pontificio in ritirata, le truppe beneventane invadono il Ducato Romano e nella valle sotto Anagni infliggono una nuova sconfitta ai nemici,
    minacciando direttamente Roma. Negli stessi giorni viene annunciato il fidanzamento di Ermentrude con il principe Hranimir, figlio del re Vladimir il Giusto di Bulgaria.
    Novembre. Le truppe beneventane, entrano vittoriose in Roma, appena conquistata dopo un assedio di 4 mesi e mezzo.
    Dicembre. Papa Gregorio V, sconfitto, è costretto a firmare la pace con Ermengarda, cedendo al Ducato di Benevento il possesso del vescovado
    di Ascoli Satriano.

    892 - Marzo. Ermengarda si schiera a fianco del nonno nella guerra contro la rivolta franca e l' invasione dell' Aquitania da parte del Sultano Omayade.
    893 - Novembre. Il Consiglio rigetta la richiesta della Duchessa in merito alla Legge sulle Obbligazioni dei Nobili che prevede un aumento del numero di
    uomini che ogni vassallo deve fornire al proprio sovrano in tempo di guerra.

    895 - Aprile. Nasce Giuditta, quartogenita di Ermengarda e Wolfran.
    Maggio. Ermentrude va in sposa al principe Hranimir di Bulgaria.

    896 - Maggio. Carlo il Calvo firma una pace bianca col Sultano Omayade, che rinuncia ad invadere l' Aquitania in cambio della promessa di non intervento franco a sud dei
    Pirenei ( ad esclusione del Ducato franco di Barcellona ).

    899 - Marzo. Morto Carlo il Calvo suo figlio Carlo III sconfigge definitivamente la rivolta franca catturandone il capo e costringendolo a firmare la resa.
    Luglio. Viene annunciato il fidanzamento tra Ermengarda, seconda figlia della Duchessa, con il giovanissimo Re d' Italia Aldeberto, che è ancora un bambino.
    Novembre. Adelchi viene fidanzato con la principessa Ermengarda, figlia del re di Francia, Germania, Aquitania e Baviera, Carlo III il Santo.

    900 - Maggio. Viene stipulata un' alleanza tra il Ducato di Benevento e il Regno franco d' Italia.
    Giugno. Ermengarda, valendosi dell' aiuto italiano, dichiara guerra al Conte di Puglia, vassallo del regno di Lotaringia, rivendicandone il possesso in nome dello zio Aiulfo,
    già Conte di Foggia.
    Luglio. Il Conte Aiulfo, Cancelliere del Ducato, viene assassinato a Capua, mentre sta cercando lavorando per trovare un casus belli valido per permettere alla nipote
    di rivendicare la contea capuana. Gli succede a Foggia il figlio Nolfo. La guerra appena iniziata termina perché è venuto a mancare il casus belli.
    Novembre. Per consolidare le relazioni tra il Ducato e la Contea foggiana, Ermengarda da in sposa la sorella minore Giuditta al Conte Nolfo.

    901 - Dicembre. Nasce Gisela, quinta e ultima figlia della coppia ducale.
    903 - Febbraio. Ermengarda muore improvvisamente a soli 35 anni, stroncata dalla malaria. Le succede il primogenito Radelchi, 17enne.

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  5. Sir Matthew

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    interessante! che mod grafica usi? usi altri mod?
     
  6. alberto90

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    Non uso nessuna mod grafica .... ho un programma per modificare le immagini che mi permette di cambiare colore e cose così.
     
  7. Sir Matthew

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    ah ok, ottimo effetto!
     
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    904 - Aprile. Radelchi III sposa Ida, figlia del Barone Robert de Montbeliard.
    Giugno. Il Duca, spinto dal fratello di suo nonno, il conte di Foggia, promulga la nascita del comitato per la revocazione dei titoli, cui spetterà il compito di sottrarre a coloro che se ne mostreranno indegni ogni loro titolo nobiliare, anche senza l' approvazione del signore feudale, cioè il Duca.

    906 - Maggio. Il Ducato è in festa: la sorella del Duca, Ermengarda, sposa a Benevento il Re d' Italia Aldeberto.
    Giugno. In seguito alle nozze il Regno italico e il Ducato beneventano stringono un patto di alleanza e mutuo soccorso, che resterà valido fino a quando resteranno in vita il Re, la sua sposa o il Duca stesso.
    Luglio. L' alleanza è subito messa alla prova delle armi: vari signori del Regno insorgono contro il sovrano nel tentativo di accrescere il potere del consiglio, che il Re vorrebbe invece ridotto. Aldeberto chiama in suo aiuto Radelchi, che si unisce al cognato nella lotta contro i vassalli ribelli.

    907 - Maggio. Adelchi, fratello minore del Re, sposa la Principessa Ermengarda, figlia del Re dei Franchi Carlo III il Santo.
    908 - Agosto. Radelchi diventa zio: dal matrimonio di suo fratello infatti nasce un figlio maschio, che viene chiamato come il padre, Adelchi.
    910 - Marzo. Dopo quasi quattro anni di guerra il Re d' Italia costringe finalmente alla resa i suoi nemici interni, anche grazie al contributo beneventano, firmando, presente Radelchi III, la pace con i vassalli ribelli, che vengono incarcerati.
    Aprile. Nasce l' erede: una bambina chiamata Ermengarda come la nonna. Sarà lei a succedere al padre nell' assai probabile eventualità che la Duchessa, le cui condizioni fisiche non sono ottime, non possa più generare figli maschi.
    Maggio. Il Duca ha finalmente l' occasione di espandere i suoi possedimenti e cercare di riunire al Ducato le terre che si sono dichiarate
    indipendenti al tempo della guerra civile tra Radelchi I e Siconolfo di Salerno.
    In seguito a dispute confinali tra i beneventani e i capuani, sfociate in scontri armati e rappresaglie da entrambe le parti, Radelchi coglie la palla al balzo dichiarando guerra al conte Landolfo di Capua rivendicando il possesso della Contea.
    I capuani non si fanno trovare impreparati e, invaso il Ducato prima ancora che l' esercito beneventano sia pronto, infliggono alle truppe del Duca una sconfitta allo sbocco della Stretta di Arpaia ( non lontano dall' attuale Montesarchio ).
    Settembre. Dopo aver trascorso l' estate a raccogliere uomini e mezzi, Radelchi passa all' offensiva invadendo a sua volta la Contea capuana einfliggendo al Conte Landolfo una sconfitta decisamente pesante sulle rive del Volturno, ai piedi della collina di Triflisco.

    911 - Febbraio. I beneventani entrano in Teano conquistata dopo 3 mesi di assedio.
    Aprile. Capua apre le porte a Radelchi, dopo un breve assedio durato 45 giorni. Il Conte Landolfo si rifugia nella vicina Abbazia di Sant' Angelo in Formis, dove viene catturato pochi giorni dopo e costretto a firmare la cessione della Contea al Ducato di Benevento.

    912 - Agosto. Radelchi III, ora anche Conte di Capua, firma un nuovo trattato di alleanza con Carlo III il Santo, incoronato dal Pontefice Sacro Romano Imperatore.
    Ottobre. La Principessa Ermengarda, moglie di Adelchi, mette al mondo una figlia chiamata Matilda.

    913 - Aprile. Facendo valere i propri diritti feudali sulle Contee pugliesi di Melfi e Bari, antichi domini beneventani, Radelchi dichiara guerra al Regno di Lotaringia, il cui sovrano si è dichiarato Signore di Puglia dopo avervi cacciato i saraceni, al tempo di Radelchi II.
    A fianco del Duca si schierano, come da patti, sia il Re d' Italia sia l' Imperatore, entrambi imparentati con Radelchi.

    914 - Maggio. Approfittando della protezione garantitagli dalle armate alleate, che impegnano le truppe della Lotaringia a nord, Radelchi espugna la cittadina di Canne dopo un assedio eroico durato oltre 8 mesi.
    Agosto. Meno complicato e lungo è l' assedio posto a Melfi, che cade dopo 3 mesi di blocco.
    Settembre. Il Principe di Salerno, alleato con il Regno di Lotaringia, si unisce alla sua lotta contro Radelchi inviando truppe ad attaccare i castelli beneventani vicini al confine nord-orientale.
    Dicembre. Radelchi, manovrando con rapidità, ribatte portandosi sotto le mura di Salerno, che assedia e conquista dopo due mesi di resistenza.
    Quasi contemporaneamente cade anche Trani.

    915 -Marzo. Mentre i mercenari e i rinforzi italiani proseguono l' invasione delle Puglie, Radelchi e il suo esercito assediano e conquistano Nocera, catturandone il vescovo.
    Giugno. Cade anche il castello di Acerno, dopo 2 mesi di assedio. L' esercito salernitano è disperso e incapace di riunirsi per dare battaglia e tentare di respingere l' invasore.
    Luglio. In Puglia cade nelle mani italiane la città di Conversano dopo 6 mesi di assedio.
    Agosto. Finalmente riunite le sue truppe tra i monti della Lucania, il Principe di Salerno marcia sulle Puglie e, intercettate nei pressi di Canne le truppe beneventane in marcia, da battaglia e le costringe alla ritirata.
    Dicembre. Raggiunti dai rinforzi della Lotaringia, i salernitani riconquistano Trani.

    916 -Gennaio. Nel corso della controffensiva tedesca, i salernitani riprendono anche Conversano.
    Febbraio. I beneventani, aiutati da massicci rinforzi italiani e imperiali conquistano Bari, capitale dei domini tedeschi in Puglia. Poco dopo cade anche Giovinazzo.
    Marzo. Sarno viene espugnata dai beneventani dopo oltre 5 mesi di assedio. Le sorti della guerra sono ormai segnate.
    Aprile. Canne torna nelle mani italiane e poi, dopo il passaggio di consegne, in quelle beneventane.
    Maggio. Melfi capitola nuovamente dopo un lungo assedio condotto da truppe beneventane, italiane e tedesche.
    Giugno. Cade anche Trani.
    Novembre. Nasce Costanza, secondogenita del Duca.

    917 -Febbraio. Dopo una lunga marcia al seguito degli italiani, Radelchi III si presenta davanti alle mura della fortezza di Bouillon, seconda capitale
    del Regno di Lotaringia, la assedia e la conquista dopo 3 mesi.
    Aprile. Nei pressi di Longuyon, nella Lorena settentrionale, l' esercito della Lotaringia infligge una nuova sconfitta ai beneventani, dopo averli attirati in una trappola.
    Settembre. Morto in estate l' imperatore Carlo III e sciolta l' alleanza militare, Radelchi firma col Re di Germania Ermanno, il figlio minorenne del defunto Imperatore, un patto di non aggressione. La Germania, per ora, esce dal conflitto con la Lotaringia.
    Novembre. Nelle campagne vicino a Besançon Radelchi ottiene la vittoria definitiva sul re di Lotaringia, grazie soprattutto all' apporto delle truppe italiane. Una settimana dopo lo sconfitto sovrano firma la pace, rinunciando ai suoi possessi pugliesi che vengono ceduti al Ducato di Benevento.
    Radelchi si proclama anche Duca di Puglia.

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    923 -Febbraio. Vantando diritti assai discutibili sulla Contea di Capua, il Duca di Spoleto dichiara guerra a Radelchi. Questi, chiamato in suo aiuto il Re d' Italia, si prepara ad affrontare l' invasione che però non arriva. Il Duca, che non può schierarsi contro il suo sovrano, è costretto a rinunciare ad ogni azione bellica.
    Radelchi può così scacciare dal Ducato un pretendete al suo titolo che era sbarcato in armi sulle coste campane. Grazie all' aiuto italiano l' attacco è rapidamente respinto.
    Maggio. Nasce Giuditta, terza e ultima figlia del Duca.
    Novembre. Radelchi III, colpito probabilmente da febbri malariche o forse in seguito alle numerose ferite riportate in guerra, muore a 37 anni dopo aver governato su Benevento per quasi 20 anni. E' ricordato come Radelchi III il Conquistatore.
    Gli succede a Benevento la primogenita Ermengarda, che ha solo 13 anni, mentre nel Ducato di Puglia e nella contea di Capua gli succede la figlia Costanza, di soli 7 anni.


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    Ultima modifica: 21 Gennaio 2017
  9. alberto90

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    INTERMEZZO
    L' estinzione del ramo principale

    923 - Dicembre. La Duchessina Ermengarda II viene consacrata nella Cattedrale di Benevento.
    924 - Febbraio. Dopo soli tre mesi di governo, coadiuvata dal Consiglio di Reggenza, Ermengarda II muore improvvisamente, forse per il perdurare del
    contagio delle febbri malariche o forse per veleno.
    La sorella Costanza le succede, riunificando i ducati di Benevento e di Puglia.

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    Aprile. Il Conte Nolfo di Foggia, assunta la reggenza in nome della parente, si fa nominare erede al posto di Giuditta, ultima delle figlie di
    Radelchi
    III che viene destinata al convento.
    926 -Settembre. Costanza si fidanza con il principe Gualtiero, figlio del Re d' Italia Aldeberto. I futuri figli apparterranno alla dinastia materna.
    929 -Dicembre. Costanza muore, improvvisamente, a soli 13 anni. Si sospetta che la causa della morte sia da imputare al veleno e il mandante nella
    persona del Conte Nolfo di Foggia, ansioso di ereditare il Ducato-Principato.
    Giuditta, ancora troppo piccola e oltretutto chiusa in convento, non può nemmeno tentare di far valere i suoi diritti e verrà assassinata,
    ovviamente
    i sospetti cadranno su Nolfo, pochi mesi più tardi.
    Il ramo principale dei Radelchidi si estingue quindi dopo soli 90 anni.

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    CAPITOLO II

    Dal Ducato al Regno

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    Il Ducato di Benevento nel 929
    930 -Gennaio. Nolfo riceve dalle mani del vescovo di Benevento il giuramento di fedeltà dei suoi vassalli.
    933 -Aprile. Nolfo muore a 61 anni di morte naturale. Gli succedere il primogenito Ausilio.

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    934 -Aprile. Il fratello minore di Ausilio, Radelchi, viene riconosciuto erede, dopo la morte sospetta dei due fratelli del padre, Adelchi e Bertoldo.
    936 -Giugno. Ausilio muore improvvisamente a soli 28 anni, forse assassinato per ordine della moglie di suo zio Bertoldo.
    Il Ducato attraversa una fase di estrema debolezza e incertezza che possono essergli fatali qualora i potenti vicini del Regno d' Italia, i Bizantini
    e i Conti di Napoli e Amalfi, decidessero di scendere il guerra contro i Longobardi beneventani.
    Radelchi diviene Duca.

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    Luglio. Radelchi sposa Teodelinda, figlia del conte Niclaes di Breda, della famiglia degli Ursingi.
    937 -Settembre. Deciso a rafforzare il suo Ducato dopo oltre un decennio di debolezza, Radelchi dichiara guerra al Conte di Napoli.
    938 -Aprile. I due eserciti, quello beneventano e quello napoletano, si scontrano nei pressi di Teano. I beneventani ottengono la vittoria.
    Poco dopo, al termine di un nuovo scontro combattuto vicino a Gaeta, i beneventani vincitori marciano su Napoli.
    Giugno. Aversa, che aveva chiuso le porte agli invasori, viene espugnata dopo un mese di assedio.
    Settembre. Napoli apre le porte ai beneventani dopo un breve e feroce assedio durato 58 giorni.
    Novembre. Si arrende anche Cuma.
    939 -Marzo. Radelchi si proclama Conte di Napoli dopo aver ottenuto la vittoria e costretto il suo nemico ad abdicare cedendogli il titolo. Poco dopo
    Radelchi istituisce il Ducato di Napoli, che diviene il suo terzo feudo.

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    Aprile. Nemmeno un mese dopo la consacrazione, Radelchi deve già difendere Napoli dalle mire del Doge di Amalfi. Scoppia la guerra.
    Luglio. Gli amalfitani, grazie alle loro ricchezze, arruolano un grande esercito, marciano su Napoli e la conquistano, mentre Radelchi sta ancora
    radunando i suoi uomini.
    Agosto. Radelchi marcia su Napoli e nella campagna a nord della città sconfigge gli amalfitani grazie al tradimento dei mercenari del Doge.
    Settembre. Napoli viene riconquistata dai beneventani dopo un breve assedio.
    Dicembre. Passato all' offensiva Radelchi invade il territorio amalfitano e conquista Amalfi dopo due mesi di assedio.
    940 -Febbraio. Gli amalfitani sono sconfitti ai piedi del Vesuvio dalle truppe di Radelchi.
    Luglio. Il Doge di Amalfi ottiene la cessazione delle ostilità firmando una pace bianca. Napoli è salva.
    943 -Novembre. Radelchi istituisce il comitato che avrà il compito di approvare o rigettare le condanne alla galera chieste dal Duca. Il potere centrale
    si indebolisce sempre di più a vantaggio del Consiglio.
    944 -Giugno. Il Papa acconsente alla richiesta di divorzio per giusta causa inviata da Radelchi. La moglie Teodelinda infatti si è rivelata sterile e viene
    ripudiata e rispedita in patria.
    Il Duca sposa la sorella minore di Teodelinda, Filippa.
    945 -Ottobre. Radelchi fa sposare il fratello minore Nolfo con Sofia Lambertingi, figlia del conte Lamberto di Urbino.
    948 -Agosto. Radelchi si proclama Re di Napoli.
    Settembre. La Regina Filippa da alla luce la primogenita, che viene chiamata Melisenda. L' erede rimane comunque Nolfo.
    949 -Febbraio. Radelchi, che è quarto come Duca di Benevento e primo come Re di Napoli, trasferisce la capitale da Capua a Napoli, più grande e
    meglio difesa.
    Novembre. Nasce il secondogenito, chiamato Adelchi. In base alla successione per anzianità vigente nel regno, l' erede resta Nolfo.
    951 -Marzo. Radelchi muore a 41 anni, dopo una breve malattia. Gli succede il fratello minore Nolfo.

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  10. alberto90

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    CAPITOLO III
    Un regno sempre in armi

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    Il Regno di Napoli nel 951
    951 -Marzo. Nolfo, I come Re di Napoli, II come Duca di Benevento, riceve l' investitura ufficiale da parte del vescovo di Napoli e dal Pontefice e presenta
    il suo erede: il figlioletto Manfredo.
    957 -Marzo. Viene annunciato il fidanzamento del Principe Adelchi, nipote del re, con Erelieva Dauferidi, sorella del Duca di Salerno e sua erede.
    Aprile. Poco dopo si fidanzano anche il Principe Radelchi, secondo figlio del Re, con Amalberga, figlia del Conte Poppo di Savoia.
    Maggio. Il Duca di Salerno firma un trattato di alleanza con il Regno di Napoli. E' solo il primo passo che deve portare Salerno nuovamente sotto
    il dominio di Benevento, evento che accadrà quando il figlio di Adelchi ed Erelieva erediterà, oltre al Regno, anche il Ducato lasciatogli dalla
    madre.
    Alla fine del mese è firmata un' alleanza anche con il Conte di Savoia.
    959 -Agosto. Nolfo viene invitato a visitare il celebre monastero benedettino di Cluny, in Borgogna. Al ritorno dal viaggio porterà con se ricchi doni
    per l' Abbazia benedettina madre, Cassino, che è sotto la custodia effettiva del Regno ma formalmente possesso della Santa Sede.
    960 -Settembre. La Principessa Melisenda, nipote di Nolfo, viene fidanzata con il Principe Magnus, figlio del re Kaspar di Borgogna.
    963 -Agosto. Comincia la fase, che sarà lunga, delle guerre difensive per il Regno di Napoli. Il Doge di Venezia, che ha puntato gli occhi sui ricchi porti
    pugliesi, dichiara guerra a Nolfo per strappargli il possesso di Lucera e del suo scalo portuale.
    Settembre. A complicare la situazione interviene il Duca di Benevento, investito da poco del titolo, il quale dopo aver tentato di strappare il regno
    al sovrano e scampato alla cattura da parte degli uomini di quest' ultimo, insorge dichiarandogli guerra.
    964 -Marzo. I veneziani, sbarcati non in Puglia ma non lontano da Napoli, sono battuti dall' esercito regio nei pressi di Cuma.
    Luglio. I napoletani assediano e conquistano Benevento. Il Duca è in fuga.
    Settembre. In soccorso di Nolfo interviene anche il Duca di Salerno. Nel frattempo Melisenda e Magnus si sposano.
    Novembre. I napoletani conquistano Ascoli Satriano ma il Duca si rifugia ad Avellino e vi chiama i veneziani.
    965 -Marzo. Avellino cade dopo 3 mesi di assedio. Il Duca è catturato, costretto a firmare la resa e incarcerato. Termina la guerra civile.
    Agosto. I napoletani, sbrogliata la faccenda beneventana, marciani dritti sui possedimenti veneziani nel nord Italia e li sconfiggono nei pressi di
    Treviso.
    Ottobre. Cade la città di Veglia, che era stata posta sotto assedio ai primi di settembre.
    Novembre. Anche Frankopan si arrende ai napoletani mentre i veneziani si ritirano. Poco dopo cade anche Krk. E' un brutto colpo per il Doge e
    la Repubblica marinara, che infatti deve cedere e firmare la pace. Il Regno di Napoli ha vinto e Lucera è salva.
    Dicembre. Nolfo muore improvvisamente mentre sta tornando a Napoli dopo la firma della pace. Ha 54 anni ed ha regnato per 14. Gli succede
    il figlio Manfredo.

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    Il giorno di Natale il nuovo re, Manfredo I, si sposa con Adele de Mascara, nipote del Vescovo Angelberto, suddito del Re d' Italia.
    966 -Aprile. Manfredo muore in seguito alle ferite riportate durante il duello con Corrado Guideschi, Duca di Spoleto, dopo soli 5 mesi di regno. Gli
    succede il cugino primo Adelchi, figlio dello zio Radelchi.

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    967 -Marzo. Il Principe Radelchi, fratello minore del Re, sposa Amalberga Welf.
    968 -Ottobre. Il Doge di Venezia dichiara nuovamente guerra al Regno di Napoli, rivendicando il possesso del Ducato di Benevento.
    969 -Maggio. I napoletani sconfiggono i veneziani nei pressi di Atripalda, arrestandone l' avanzata.
    Agosto. Inseguendo i veneziani in fuga, l' esercito napoletano li sconfigge in Calabria, sull' Aspromonte.
    Dicembre. Davanti a Siponto i veneziani sono nuovamente sconfitti dai napoletani, con gravi perdite.
    970 -Febbraio. Viene firmata la pace tra Napoli e Venezia. Il Doge rinuncia a Benevento.
    Dicembre. Nasce il primogenito, chiamato Radelchi.
    971 -Marzo. Alla morte del Duca Ambrogio, il Ducato di Benevento torna in possesso della corona.
    Dicembre. Nasce Gerberga, prima figlia del Principe Radelchi.
    974 -Febbraio. Viene stipulata una nuova alleanza tra Napoli e il Ducato di Salerno.
    Aprile. Nascono i Principi Adelchi e Melisenda.
    Luglio. Da Radelchi e Amalberga, nasce il Principe Rotari.
    Settembre. L' alleanza con il Ducato di Salerno si infrange in seguito a continue tensioni di confine.
    975 -Novembre. Nasce la Principessa Amalberga, quarta figlia di Radelchi.
    Dicembre. Nasce Liutberga, quarta figlia del Re.
    976 -Aprile. Viene stipulata un' alleanza con il Re di Borgogna. Poco dopo, su pressione della Regina, Adelchi dichiara guerra al Duca di Salerno
    rivendicandone il titolo in nome nella moglie.
    Agosto. Il Re di Borgogna rifiuta di scendere in campo a fianco di Adelchi: l' alleanza è infranta.
    Novembre. I salernitani sono battuti nei pressi di Teano, nell' Agro Capuano.
    977 -Marzo. In un nuovo scontro tra napoletani e salernitani, questi ultimi sono sconfitti presso Benevento.
    Giugno. Salerno viene espugnata dai napoletani dopo un lungo assedio.
    Luglio. Il Duca di Salerno, catturato, è costretto a cedere i suoi titoli alla sorella. In questo modo, alla morte della Regina-Duchessa, il Ducato
    di Salerno verrà ereditato dal Principe Adelchi, erede al trono.
    978 -Dicembre. Nasce la Principessa Ildegarda.
    981 -Dicembre. Adelchi II promulga la Legge Salica di successione. In questo modo il Principe Radelchi, primogenito del Re, diviene erede al posto dello
    zio.
    982 -Febbraio. Scoppia la guerra tra Amalfi e Salerno per il possesso di Nocera.
    Maggio. Gli amalfitani sono sconfitti nei pressi di Nocera.
    Giugno. Nasce Manfredo, quinto nipote di Adelchi II.
    Settembre. Amalfi viene espugnata dai napoletani.
    Dicembre. Nella seconda battaglia di Nocera, gli amalfitani sono nuovamente sconfitti.
    983 -Maggio. Gli amalfitani, che tentavano di assediare Avellino, sono sconfitti dai sopraggiunti napoletani. Poco dopo viene firmata la pace.
    984 -Gennaio. Adelchi II presenta ai sudditi l' erede.
    986 -Febbraio. Adelchi dichiara guerra al Doge, rivendicando il suo titolo.
    Luglio. I napoletani entrano in Amalfi dopo 4 mesi di assedio.
    Settembre. Erelieva, la Regina di Napoli e Duchessa di Salerno, torna a Napoli dopo aver perduto la guerra con il sultano di Tunisia che le ha
    strappato il Ducato.
    Novembre. Approfittando della guerra in corso e pensando di trovare il Regno indebolito, il Doge di Venezia dichiara guerra a Napoli rivendicando
    nuovamente il possesso della città di Lucera.
    987 -Aprile. La pianura di Siponto ospita l' ennesimo scontro tra napoletani e veneziani. Ancora una volta volta i primi ottengono la vittoria.
    Luglio. I veneziani sono battuti vicino ad Aquino, mentre tentavano di attaccare Napoli da nord.
    Agosto. Sorrento viene espugnata dai napoletani.
    Dicembre. I veneziani sono ancora respinti dai napoletani vicino a Foggia.
    988 -Gennaio. Trani, che era assediata dai veneziani, è liberata dal sopraggiungere di un esercito napoletano.
    Marzo. Cade anche Ravello.
    Giugno. Muore Melisenda, sorella del Re, a 39 anni.
    989 -Febbraio. Inseguendo gli amalfitani, i napoletani li sconfiggono vicino a Messina, possedimento amalfitano. Poco dopo il Doge, sconfitto
    si consegna al Re di Napoli e gli cede la Contea amalfitana mentre Adelchi gli lascia il titolo Dogale e i possedimenti in Sicilia.
    Marzo. Una settimana dopo viene firmata la pace anche tra Napoli e Venezia. Il Doge rinuncia alle sue pretese sui porti pugliesi.
    991 -Novembre. Scoppia la prima guerra tra Napoli e Bisanzio per il possesso di Bari e della sua Contea. Adelchi II combatte per la prima volta contro
    i potenti bizantini.
    992 -Marzo. Adelchi II muore a 42 anni, forse per mano dei sicari imperiali, mentre sta preparando le difese del Regno in vista dell' imminente attacco
    greco. Gli succede il figlio ventiduenne Radelchi, II come Re di Napoli, V come Duca di Benevento.

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    992 -Marzo. Pochi giorni dopo essere stato incoronato Radelchi sposa Etelreda, figlia del re Ibor II di Lotaringia.
    Subito dopo viene stipulata un' alleanza tra Lotaringia e Napoli.
    Giugno. Viene firmata un' alleanza tra Napoli e l' Impero di Carpazia. Lotaringia e Carpazia si uniscono alla guerra contro Bisanzio.
    Novembre. I bizantini espugnano Sorrento e Amalfi.
    Dicembre. Cade Avellino.
    993 -Marzo. Anche Ravello viene presa dai bizantini.
    Novembre. I bizantini conquistano Bari.
    Dicembre. Viene espugnata anche Benevento.
    994 -Gennaio. Cadono Ascoli Satriano e Conversano.
    Marzo. I bizantini conquistano Avellino.
    Aprile. Napoli cede ai bizantini. Radelchi firma la pace con l' Imperatore cedendogli Bari e la contea.
    998 -Ottobre. Il Pontefice accorda a Radelchi l' assoluzione e assicura la benedizione al Regno di Napoli.
    1000 -Febbraio. Nasce la primogenita, Imeltrude.
    Poco dopo viene celebrato il matrimonio tra la Principessa Liutberga e il Principe Nicolas, figlio del Sacro Romano Imperatore e Re di Germania.
    Tra il Regno di Napoli e l' Impero Germanico viene stipulata un' alleanza.
    Luglio. La Principessa Melisenda viene fidanzata con il Principe Massimo, figlio dell' Imperatore di Bisanzio. E' un tentativo di migliorare
    le relazioni con l' Impero Bizantino.
    1001 -Luglio. Si celebrano le nozze tra Melisenda e Massimo.
    1007 -Luglio. Il Pontefice concede l' autorizzazione a Radelchi per ripudiare la moglie, perché non gli ha dato un figlio maschio.
    Agosto. Radelchi si sposa con Teofane, parente della Duchessa Demetra d' Anatolia.
    Poco dopo il Doge di Venezia dichiara nuovamente guerra al Regno di Napoli per il possesso di Lucera.
    1008 -Marzo. I veneziani sono sconfitti nei pressi di Pozzuoli.
    Ottobre. I napoletani, inseguendo i veneziani, li sconfiggono nuovamente vicino a Montagnana.
    1009 -Gennaio. I napoletani conquistano Veglia.
    Marzo. Il Doge firma la pace con Napoli, rinunciando nuovamente alle sue mire sui porti pugliesi.
    1010 -Ottobre. Imeltrude è nominata erede al trono.
    1012 -Ottobre. Radelchi, col sostegno dei suoi alleati ( il Re d' Italia e l' Imperatore germanico ), dichiara guerra a Bisanzio per Bari.
    Dicembre. Nasce Adelchi, che diventa l' erede al posto della sorella.
    1014 -Gennaio. I napoletani entrano in Bari, conquistata dopo un lungo assedio.
    Febbraio. Nasce Rotari, terzo figlio di Radelchi.
    Maggio. I bizantini battono i napoletani nei pressi di Conversano.
    1015 -Gennaio. Conversano viene presa dai napoletani.
    Luglio. Cade anche Giovinazzo.
    Agosto. I napoletani conquistano Salerno.
    Dicembre. Viene conquistata Nocera.
    1016 -Aprile. Acerno viene presa dai napoletani che poi conquistano anche Lecce.
    Luglio. Brindisi si arrende ai napoletani.
    Agosto. I bizantini sono sconfitti a Giovinazzo e si ritirano verso la Calabria.
    A fine mese nasce Radelchi, quarto figlio del Re.
    Novembre. I napoletani espugnano Otranto.
    1017 -Febbraio. I napoletano conquistano Sarno.
    Marzo. Cade anche Acerenza. Subito dopo viene firmata la pace: Bisanzio cede nuovamente Bari a Napoli.
    1021 -Marzo. Radelchi muore a 50 anni, dopo una breve malattia. Gli succede il figlio Adelchi II, di 8 anni, sotto reggenza della madre.

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  11. alberto90

    alberto90

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    CAPITOLO IV
    Un declino rapidissimo

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    Il Regno di Napoli nella massima espansione ( A.D. 1021 )
    1022 -Maggio. Ispirato dai consigli della madre, di fede ortodossa, il Re bambino si adegua al credo materno e impone a tutto il Regno la conversione
    all' ortodossia. E' forse un modo per farsi amico il potente Imperatore bizantino e salvaguardare l' indipendenza del Regno.
    1024 -Aprile. Sempre spinto dalla madre, Adelchi si fidanza con Teodora, sorella del conte Maurizio di Monemvasia.
    1025 -Settembre. Dopo essere caduta momentaneamente in disgrazia, a causa della sua politica filobizantina e deposta, la Regina madre riprende
    possesso del suo ruolo di reggente.
    1026 -Aprile. La Regina madre muore a 54 anni, probabilmente su ordine dell' Abate di Montecassino. La reggenza passa nelle mani del vescovo di
    Napoli.
    1028 -Dicembre. Adelchi II compie 16 anni e diventa maggiorenne. La Reggenza ha termine.
    1029 -Gennaio. Adelchi sposa Teodora Ooryphas e si imparenta con i conti di Monemvasia.
    1034 -Gennaio. Adelchi muore, improvvisamente, dopo soli 6 anni di regno effettivo. La sua morte è da attribuirsi all' aggravarsi di una
    malattia contratta da bambino. Gli succede il fratello Rotari.

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    Marzo. Rotari, dopo essere stato incoronato, sposa con rito cattolico Irmentrude von Thuringen, figlia del conte Wolfram di Weimar.
    Agosto. Nasce, postuma, l' unica figlia di Adelchi II, chiamata Teofane.
    1037 -Dicembre. Nasce il primogenito di Rotari, chiamato Adelchi.

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    Il mondo nel 1038
    1039 -Agosto. Rotari, che aveva riportato il Regno alla fede cattolica, si scontra con l' Imperatore bizantino proprio in merito a questo.
    Fallita la mediazione l' Imperatore dichiara guerra al Regno di Napoli pretendendo la cessione di Bari e della contea annessa.
    Novembre. I bizantini sbarcano in Puglia e si dispongono ad assediare Bari, ma Rotari, alla testa dell' esercito, li sconfigge presso Giovinazzo.
    Dicembre. I napoletani sconfiggono nuovamente i greci nei pressi di Brindisi. Rotari concede la mano della cognata vedova al Principe Sigfrido
    di Borgogna.
    1040 -Gennaio. Ennesima sconfitta bizantina vicino a Foggia. Rotari è ormai noto come " il Leone " o " il Vincitore ".
    Luglio. L' assedio greco di Trani è spezzato dall' intervento napoletano. I greci sono ancora battuti.
    Agosto. Rotari ottiene un' altra brillante vittoria sui greci vicino a Conversano.
    1041 -Marzo. Fallito il tentativo di prendere Bari e minacciato alle spalle dai turchi, l' Imperatore bizantino firma una nuova pace con Napoli rinunciando
    a Bari. Rotari riceve il titolo di " Invitto ".
    Novembre. La tregua dura poco. Alla morte dell' Imperatore ( ottobre ), il suo successore rifiuta di ratificare la pace con Napoli e anzi, dichiara
    nuovamente guerra, sempre per Bari.
    1042 -Marzo. Appena sbarcati a Bari, i greci sono nuovamente sconfitti dai napoletani, già allertati e in armi.
    Novembre. I napoletani passano all' offensiva e conquistano Lecce.
    1043 -Mentre infuria la guerra e le armate greche continuano a riversarsi sul Regno napoletano, Rotari muore a 29 anni colpito da Filareto Pastillas,
    nel corso della battaglia di Lecce. Gli succede il figlioletto di soli 5 anni Adelchi.

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  12. ^_AC_^

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    Peccato per questi morti giovani, la guerra contro l'Impero Bizantino stava andando bene. Spero che il successore (o meglio, il nuovo reggente) riesca a portarla a termine con successo. :)
     
  13. Djmitri

    Djmitri

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    AAR molto interessante, mi hai fatto venire voglia di iniziare una campagna con CK II. :cool::cool::cool:

    Una volta feci una bella partia con la Repubblica di Pisa, ma leRepubbliche sono un po' diverse dai regni.:whistle:
     

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