Attila comando il primo esercito attraverso le Alpi? I romani come facevano? Tutto via mare? Quando cominciarono a usare i passi montani?
Da ciò che mi ricordo anche Annibale lo fece, con degli elefanti e un esercito non abituato a fare gli alpini. Se i romani colonizzarono la Francia di allora, le Alpi le hanno dovute passare. Immagino.
I romani avevano due strade che andavano in Francia: la via delle Gallie che passava per il Gran San Bernardo e la via Domizia per il colle del Monginevro. Annibale, immagino poichè non poteva usare questi due passi, ha usato vie più impervie. Attila è arrivato in Italia dai Balcani, e al confine verso la Slovenia non è ci siano poi queste cime impervie
https://www.theguardian.com/science...ps-italy-bill-mahaney-york-university-toronto secondo il Guardian non passò lontano dalle mie parti Dovrebbe essere il primo ad aver valicato le Alpi con un esercito, Roma allora non aveva ancora colonizzato la Gallia, nemmeno quella Cisalpina, dove ancora risiedevano tribù che in parte si allearono e in parte combatterono Annibale. I Romani però gli erano andati incontro già sul Rodano, via mare, sbarcando a Marsiglia. Alcuni passi alpini erano comunque già conosciuti e utilizzati, la via Domizia (II sec. A.C.) ricalcava un sentiero già percorso. Semplicemente non ci passavano grandi eserciti. Immagino che una banda di scout celti fosse tranquillamente in grado di attraversarli anche in pieno inverno, a piedi. Durante una passeggiata dalle parti del Colle dell'Agnello ho incrociato una carovana di muli, circa una trentina, condotti da un paio di persone. Si sono accampati su uno spiazzo con gli animali chiusi in un recinto di semplice corda e paletti, occupando parecchio spazio. Non oso immaginare cosa sia stata l'attraversata di Annibale, con 50.000 e passa uomini. Tito Livio ha descritto l'attraversamento nelle cronache Ab Urbe Condita, che forse puoi trovare qua http://www.romaeterna.org/fabulae/bib-lt.html
Consiglio se foste interessati al tema: "Annibale" di Paolo Rumiz. L'autore ripercorre fisicamente tutti gli spostamenti di Annibale, facendo a metà tra un lavoro storiografico ed uno sociologico. Niente di eccessivamente approfondito, ma è molto piacevole da leggere. Tra l'altro ovviamente il passaggio delle Alpi è l'evento più approdito nel libro