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Benvenuti all'URSS

Discussione in 'Victoria 2' iniziata da auricaesar, 17 Novembre 2015.

  1. auricaesar

    auricaesar

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    Metagame: Benvenuti al mio ennesimo AAR. Dopo il fallimento con la Prussia, il cretino sottoscritto non aveva costruito nemmeno un reggimento di artiglieria, iniziamo con la Russia!
    Ho sentito parlare dell'impossibilità in victoria di gestire una vera partita con la Russia. Sono qui per ribadire il contrario. Iniziamo!
    Annoski Dominuovski Milleottochuentotrantasei, le riforma di Auriczar il Brunetta
    Nel 1836 succede al Grande Cesare per mano di Dio un altro Grande Cesare per mano di Dio, chiamato Auri Staliniv'ic Chaicovskij, detto anche Auriczar.
    Non appena egli salì sul Grande Trono della Matuška Rossija, già si capi che le cose a San Pietroburgo sarebbero cambiate.
    Auriczar, chiamato Er Brunetta per la sua imponente altezza, decise che, per portare la Russia nel grande circo delle nazioni occidentali, era necessario scegliere il più occidentale tra i partiti: il partito liberale degli "Occidentalizzatori" (letteralmente, nel gioco si chiamano westernizer).
    Da li a poco le cose in Russia sarebbero state stravolte, ma torniamo a noi.
    Lo zar di tutte le Russie strinse una forte alleanza con la Russia d'America, gli Stati Uniti, ma rifiutò quella proposta da Francia e Serbia: l'Europa era una polveriera, e la guerra non era nei piani.
    Conscio di questo, lo Zar diminuì al 20% i compensi e le spese per gli eserciti, tagliò l'amministrazione e l'istruzione, diminuì le spese per lo stock pile, alzò al massimo le tariffe.
    Autarchia, la parola d'ordine.
    Ma quei folli tagli non furono inutili: Auriczar decise di investire il denaro nelle tasse, ed il popolo russo, prima ridotto alla miseria, riuscì invece a prendere tutto quello che serviva ed anzi, alcune volte, ad acquistare beni di lusso.
    Intanto, lo Zar, uomo pio e colto, decise di riformare l'accademia, perdendo molto prestigio agli occhi dell'Europa e degli scienziati, che nè boicottavano le ricerche, ma fu un atto necessario: ora la Russia si poneva eguale in tutti i campi.
    Fatto questo, lo Staliniv'ic ordinò di sviluppare un nuovo mezzo di trasporto, rapido e celere per attraversare le distese russe.
    Intanto si era giunti alla fine del '36, la Russia era tornata in positivo, le tasse di erano abbassate e, grazie al governo liberale, un nuovo evento si preparava nel '37.
    1837, il Boom
    Il 1837 fu un anno splendido per la Russia: le tariffe aumentate misero in difficoltà gli esportatori stranieri, mentre le tasse abbassate soprattutto ai ricchi e ai miseri fecero aumentare i capitali ed abbassare gli stipendi richiesti.
    Una miscela esplosiva, perché nel Febbraio 1837 la Russia ALZÒ LA TESTA!
    In tutto l'Ovest, da San Pietroburgo a Sebastopoli, gli imprenditori e i capitalisti iniziarono ad imitare gli occidentali, e costruirono molte attività. L'autarchia, almeno parziale, stava prendendo forma e la Rus' di Kiev, dopo aver dato uno scarso consenso ai liberali alla formazione delle camere in Gennaio, ora coglieva i frutti di quella ricca politica.
    Intanto Auriczar raccolse altri successi diplomatici, formando un prezioso patto di alleanza con la Prussia.
    Alla fine del 1837 i semi dei liberali fiorirono: le attività aprirono, la Russia iniziava a produrre finalmente e il boom fece effettivamente boom, con le entrate dello stato Russo che si alzavano di 50 talleri.
    Entrate ovviamente Reinvestite in tasse e spese militari.
    1838-39, la Russia Grande Potenza
    Fu il biennio 1838-39 a consacrare la Russia come potenza Europea.
    La scoperta delle Ferrovie, nel novembre passato, diede un'altra idea ai capitalisti Russi.
    Presto, nell'Ovest Russo e in Siberia, iniziarono i lavori per il "cavallo d'acciaio".
    Sul fronte Europeo, invece, Auriczar ebbe un'idea: creare una cinta anti ottomana.
    Concesse il passaggio nei territori ad Austria e Gram Bretagna, si alleò con gli Asburgo, con la Serbia, con la Grecia e con il Montenegro. Era nata una piccola coalizione anti ottomana, formata da due delle otto potenze mondiali. Purtroppo anch'esse contro due potenze: di fatti il traditore Prussiano si era gettato nelle mani degli infedeli.
    "Niente di che" meditò lo Zar "Non è ancora il tempo della guerra".
    Ma "se vuoi la pace, prepara la guerra" , dicevano i Romani "E anche statte attento a nun scuregià fori da 'a tazza".
    Lo zar seguì la prima parte del consiglio, ed ordinò il reclutamento di 6 brigate d'artiglieria, la costruzione di forti sul confine ottomano e la formazione di due armate al confine Prussiano, Nate dalla fusione tra il Corpo Cavalieri di Riserva e la Prima Armata russa.
    Intanto, per guadagnare soldi, lo zar nazionalizzò due banche rurali, inimicandosi i liberali e i nazionalisti.
    Auriczar non era una persona stolta (a parte quella volta che girò nudo nel palazzo d'Inverno, ma è un'altra storia...), ed infatti desiderava che i Panslavici e gli Slavofili venissero sconfitti dalla volontà del popolo russo. Perciò ritirò gli esercito da San Pietroburgo (quasi un invito alla rivoluzione), ma posizionò tre armate in Lettonia ed una in Azerbaijan, le due culle nazionaliste della Russia.
    Insieme ai ribelli, prendevano vita anche le prime ferrovie, la prima a Kola, che poi proseguirono nelle costruzioni. In Marzo San Pietroburgo era finalmente collegata a Sebastopoli, mentre nell'estremo Nord prendeva piede la linea Finlandese.
    Al termine del 1839, la Russia aveva cambiato volto: i suoi debiti erano stati ripagati, ed anzi aveva ancora molto denaro in prestito al suo più grande nemico, l'Ottomano.
    I liberali avevano raccolto largo consenso, raddoppiando i loro seggi nel Parlamento, in barba ai Reazionari e ai Consevatori.
    Intanto gli imprenditori continuavano a costruire liberi dalle grinfie di uno stato arretrato, e un certo Marx stava formulando teorie sul Capitale.
     
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  2. Rio

    Rio

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    Foto foto foto, vogliamo foto!
    Comunque sul lungo periodo gli otto implodono 99 volte su 100: tieni duro all'inizio, poi lo rulli con piacere.
    Sull'economia: tasse massime ai poracci (a meno che non intenda far crescere la POP di preti/burocrati), medie ai borghesi e minime ai ricchi, spendi pesante su educazione e amministrazione, e cerca di tenere attivo il militare, ti servirà.
    Poche tasse non aumentano la felicità
     
  3. auricaesar

    auricaesar

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    Annoski Diminuovski milleottochuentoquaruanta-quaruantadue, la Russia Potenza Globale
    Nel 1840 le riforme di Auriczar il Brunetta davano molto di più di quelli che potevano essere considerati i loro "frutti".
    Grazie alle basse tasse, le industrie continuavano a svilupparsi e la Russia, già grande esportatrice del legno, continuava grazie agli obbiettivi statali ad accrescere esponenzialmente la sua produzione.
    I soldi per l'esercito erano a terra, e molti funzionari statali, tra cui Riošlevak Josif'ič Barbonov, si lamentavano:
    "Grande zar di tutte le Russie, ascolta il nostro lamento! I servi della gleba sono sempre stati inutili e stolti, perché allora abbassi loro le tasse, quando invece le Russie potrebbero avere il dominio dell'esercito sui Turchi infedeli e sui barbari Prussiani?"
    Auriczar meditava, ma la riforma aveva preso piede e ora la Russia, prima settima nazione al mondo, era passata al quarto posto, grazie alla sua enorme industria che surclassava Austria, Belgio, Prussia e USA.
    "Vedi, caro Riošlevak, è solo grazie alle basse tasse che ora la Russia può vantare una grande posto nella politica mondiale...
    Ti rendi conto? In quattro anni siamo passati da un feudalesimo regretto e da un governo conservatore, a un liberismo forte e giovane e a un governo saggio!
    Questa è la direzione che la Russia deve prendere! Perché credi che io abbia creato la Cintura Anti-Ottomana? Perché così di certo non saremo noi a sconfiggere i Turchi, semmai abbatteremo la Persia loro alleata!
    Ora saranno gli Austriaci a giungere a Costantinopoli!"
    Intanto, negli anni, l'estendersi delle ferrovie aveva connesso tutta la Russia: solo alcune zone siberiane erano ancora isolate, ma presto l'Oriente Europeo sarebbe finalmente diventato l'avanguardia delle infrastrutture.
    Nel frattempo il popolo Russo viveva in un periodo di splendore: tutti riuscivano ad accaparrarsi i beni necessari per vivere e, nonostante la povertà tipica del territorio della steppa, finalmente la soglia della povertà si era alzata e le merci circolavano.
    Diplomatovski
    Lo zar per grazia di Dio Auriczar volle potenziare la cintura anti-ottomana in vista di quella che sembrava diventare una Grande Guerra: i Turchi, prima soli e deboli, si erano ora a alleati con tre potenze di tutto rispetto: Prussia, Persia e Francia, in contrapposizione al patto San Pietroburgo-Vienna-Washington.
    L'ago della bilancia era rappresentato dall'unica potenza fuori dai giochi e, nonostante questo, la prima al mondo: l'Inghilterra.
    Vista la sua secolare rivalità con Francia e il suo attaccamento all'Hannover, piccolo paese nelle grinfie Prussiane, lo zar pensò bene di avere un vantaggio: iniziò subito ad intrattenere relazioni con l'Inghilterra, tentando di entrare nei suoi favori e far diventare la coalizione anti-Ottomana una vera coalizione contro le forze conservatrici e monarchiche.
    Ministuero di Intierni
    Il virus delle ribellioni di diffondeva in Russia: nonostante lo scarso potere dei ribelli, molte persone, sottobanco, aderivano alle loro cause: Anarco-liberali, Reazionari, Nazionalisti Armeni, Azeri e Lettoni erano i veri nemici russi: lo zar allora riorganizzò l'esercito in cinque armate indipendenti, ottenute dalla fusione con la fanteria dei cosacchi e dei cannoni.
    Un'armata a San Pietroburgo, due in Lettonia, una in Armenia e una in Azerbaijan.
     
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