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Fine di Roma: 476, 1453 o... 1804?

Discussione in 'Altre Discussioni' iniziata da Pandrea, 19 Febbraio 2015.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Secondo voi quando è finito veramente l'impero romano?

    Nel 476, deposizione di Romolo Augustolo ad opera del barbaro Odoacre, classica data per separare età antica e medioevo ad uso della storiografia ottocentesca?

    Nel 1453, con la fine dell'impero bizantino se consideriamo questi come autentico impero romano?

    Nel 1804, data della fine ufficiale dell'ultimo imperatore dei romani ufficiali, Francesco II d'Austria?

    O vogliamo mettere la fine di Roma prima di Romolo Augustolo, quando alla morte di Teodosio I c'è la definitiva scissione in due parti del territorio romano?

    Oppure è impossibile trovare una data più significativa delle altre?
     
  2. bacca

    bacca

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    dipende, potrei anche dire che tutt'oggi non è finito e che la UE è l'impero Romano ammodernato.
     
  3. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    E ho capito però non c'è più la dicitura "impero" nè tantomeno "romano"
    Un po' come dire che l'ISIS è l'impero ottomano (neanche tanto) ammodernato [emoji23]
     
  4. bacca

    bacca

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    inoltre l'aquila campeggia ancora sopra gli stemmi di usa e russia... , solo a noi l'hanno tolta...
     
  5. ivaldi79

    ivaldi79

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    Per non parlare del fascio littorio usato ancora in tutto il mondo sopratutto USA, per la questione di Pandrea sicuramente non nel 476 visto che prima del restauratio imperii di giustiniano si viveva ancora ai tempi dell'impero in Italia, con odoacre mi sembra che era rimasto perfino il senato.
     
  6. TFT

    TFT

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    Io personalmente, ma anche alcuni storici lo hanno fatto mi pare, classifico la fine dell'Impero e dell'età antica con l'invasione araba.

    Prima dell'invasione araba, a parte nel regno dei Vandali, la vita era cambiata molto poco dal 400 al 500, anzi in alcuni casi era anche migliorata. L'imperatore d'oriente considerava ancora le terre occidentali come sue e i re barbari governavano come tributari formali, anche se di fatto indipendenti. In molti casi venivano coniate monete col nome dell'Imperatore, i senati cittadini, specialmente quello italiano, continuavano a sopravvivere così come la burocrazia imperiale, l'aristocrazia romana e le leggi romane. Si andava ancora a teatro, alle terme, al foro (quando non erano distrutti) e c'era uniformità religiosa.

    L'invasione araba ha spezzato questo circolo trasformando il mediterraneo da culla della cristianità a frontiera, l'impero d'Oriente da potenza egemone del mondo a potenza sulla difensiva. Il Latino è sparito dall'impero d'Oriente, moltissime opere antiche sono andate distrutte così come gli stili di vita del mondo romano. Ovviamente anche in Occidente, con una Bisanzio sempre più debole, si è via via accentuato questo fenomeno.
    La Roma di Costantinopoli post araba può essere considerata l'erede diretto e morale dell'Impero romano, ma di fatto la concezione di impero universale è morta con Eraclio.
     
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  7. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Hai indicato perfettamente la cesura che stavo cercando.
     
  8. mattia I visconti

    mattia I visconti

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    Io penso che "Roma" non sia mai finita: eccetto la cattività avignonese, è sempre stata rilevante dal punto di vista politico e culturale: capitale della Cristianità e dello Stato Pontificio, poi capitale del Regno d'Italia, e della Repubblica infine.
    Per quanto riguarda l'Impero Romano, finisce convenzionalmente nel 476 d.C. perché, a mio dire, l'Impero finisce prima.
    L'Età Antica può benissimo finire con l'espansione araba, come dice TFT. Oltre ai residui della civiltà romana in occidente, l'Impero Romano detto volgarmente Impero Bizantino è ancora molto legato all'occidente, e si tenterà di riconquistare l'europa occidentale fino a circa il 600 d.C (credo).
     
  9. TFT

    TFT

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    La scelta del 476, mi permetto di precisare, immagino sia stata fatta come al solito per facilitare gli studi ai rincoglioniti vari che pensano Roma inizi con un Romolo e finisca con un Romolo, quasi a farlo apposta.
    Se proprio vogliamo tenere buona la teoria del "l'impero romano finisce quando viene tolto di scena l'ultimo imperatore d'occidente", allora la data è il 480, quando il legittimo imperatore Giulio Nepote viene ucciso da uno dei suoi generali mentre progettava la riconquista dell'Italia dalla fortezza di Spalato
     
  10. auricaesar

    auricaesar

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    E' un po' come dire che il Sacro Romano Impero carolingio è durato oltre l'800, perché era diviso in feudi, solo che i signori di banno erano autonomi.
     
  11. TFT

    TFT

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    è inutile stare a spiegare i miliardi di motivi per cui i due esempi non siano comparabili
     
  12. Tasso

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    6 agosto 1806: nel 1804 Francesco II diventa imperatore d' Austria ma mantiene anche il titolo di imperatore, il sacro romano impero viene sciolto in seguito al trattato di pace "quarta pace di Presburgo" 27 dicembre 1805, in cui si stabiliva il riconoscimento di Napoleone come imperatore e lo smembramento del sacro romano impero una volta costituita la Confederazione del Reno a sua sostituzione (proclamata ufficialmente il 12 luglio 1806): volendo sposare la teoria del nome il 1804 certamente non è, le possibilità sono 27 dicembre 1805, 12 luglio 1806, 6 agosto 1806: ma visto che il criterio è quello dell' ufficialità del titolo, direi l' ultima. Anche se dal punto di vista dei simboli alcuni sopravvivono fino ad oggi: l' aquila associata all' impero (vedi usa), qaysar-ı Rum (cesare dei romei) uno dei titoli del sultano, zar o kaiser variante del greco Καίσαρ, cesare, che compare come titolo dell' imperatore romano dall' anno dei 4 imperatori (69dc) all' istituzione della tetrarchia nel 293 dc.
     
  13. Tasso

    Tasso

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    una data arbitraria ha poco senso: è più un punto di riferimento che altro, vale per il 476, cosi come 1453, cosi come per altre date simboliche vedi il 12 ottobre 1492 per la fine del medioevo. se proprio vogliamo sceglierne una dal punto di vista del processo storico, a mio avviso la data è da scegliere tra il 20 novembre 284 e il 1 maggio 305 dc, e cioè con Diocleziano, o sempre proprio a volere una data il 300 dc. Con Diocleziano finisce la crisi del terzo secolo e comincia una serie di riforme costituzionali, amministrative, militari, sociali proseguite poi in particolare da Costantino, che cambieranno radicalmente l' impero da diversi punti di vista: nel 300( ecco perchè il mio voto va li) l' imperatore smette di essere il primo dei senatori e di aver bisogno dell' approvazione del senato per la sua nomina. le assemblee pubbliche vengono svuotate di ogni funzione se non onorifica, e l' impero assume la forma di una monarchia assoluta. cambia la stategia difensiva e da una difesa alle frontiere si passa a una difesa in profondità, con la fortificazione delle città. finiscono, con l' editto di Milano del 313 le persecuzioni dei cristiani, l' aumento dell' esercito e il contemporaneo inizio della pratica dell' arruolamento forzato, la riduzione del soldo e della qualità delle razioni, la costituzione degli ammassi e in alcuni casi del razionamento del cibo, la precettazione (quella che poi diventerà la schiavitù della gleba) e l' ereditarietà forzata delle professioni (da cui nasceranno le corporazioni medioevali) il carico fiscale sempre più pesante, il ricorso ai mercenari barbari, le province che vengono trasformate in dimensioni sempre più ridotte con il potere del dux locale progressivamente accresciuto, si comincia, Costantino proseguirà, a smantellare il sistema delle legioni e scompaiono le legioni "madre" con un accampamento stabile per costiutire una riserva centrale e una serie di "distaccamenti legionari" ecc: in sintesi si mette al centro un' unica cosa: la sopravvivenza dello stato, obbiettivo per il quale ogni cosa poteva e doveva essere sacrificata e gradualmente lo stato viene a tal punto odiato che ci si vedono i barbari come liberatori: un guscio vuoto con ben poco di romano dentro.
     

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