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"sblocca italia" o "sblocca padania"?

Discussione in 'Off Topic' iniziata da qwetry, 28 Ottobre 2014.

  1. qwetry

    qwetry

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    per chi non lo sapesse, cosa trascurata dai canali d'informazione nazionali, la crisi di questi anni sta impoverendo ben più il sud che il nord, aumentando lo storico dislivello, riporto un articolo che non viene dalla gazzetta di un circolo neoborbonico, ma dal sole 24 ore

    http://www.ilsole24ore.com/art/noti...pati-caduta-libera-153724.shtml?uuid=ABaDdjfB

    È un Mezzogiorno in caduta libera, a rischio «desertificazione industriale e umana», quello raccontato dal Rapporto Svimez 2014, anticipato oggi alla Camera. Una terra da cui si continua a fuggire, dove non si fanno figli e in cui, soprattutto, si diventa sempre più poveri. Un pezzo d'Italia alla deriva, dove la crisi e le manovre hanno colpito più duramente che altrove: nel 2013 il divario di Pil pro capite con il Nord è tornato ai livelli di dieci anni fa; dal 2008 i consumi delle famiglie sono crollati quasi del 13% e gli investimenti industriali del 53%; i posti di lavoro sono scesi a 5,8 milioni, sotto la soglia psicologica dei 6 milioni.

    Un Paese sempre più diviso e disuguale
    «Il lascito della peggiore crisi economica del dopoguerra è un Paese ancor più diviso del passato e sempre più diseguale», ha affermato Riccardo Padovani, direttore Svimez . I numeri gli danno ragione: nel 2013 il Pil del Mezzogiorno è crollato del 3,5% contro l'1,4% del Centro-Nord. Dal 2008 il Sud ha perso -13,3%, il Centro-Nord il 7 per cento.

    Consumi e investimenti in picchiata
    I consumi delle famiglie meridionali sono scesi ancora del 2,4% nel 2013, a fronte del 2% di quelle settentrionali. Il dato cumulato 2008-2013 fa paura: -12,7%, più del doppio del calo registrato nel resto del Paese (-5,7%). Il calo della spesa nel quinquennio ha riguardato soprattutto scarpe e abbigliamento (-23,7%, contro il -13,8% del Centro-Nord), ma anche i servizi per la cura della persona e l'istruzione (-16,2%, il tripli del Centro-Nord) - un taglio definito «preoccupante» e i consumi alimentari (-14,6% versus -10,7%). Non va meglio sul fronte investimenti, che al Sud nel 2013 sono crollati del 5,2% e negli anni della crisi del 33 per cento. «Epocale» la caduta di quelli dell'industria in senso stretto: -53,4% in cinque anni, più del doppio del calo pur rilevante del Centro-Nord. Tonfo anche per gli investimenti in agricoltura: sono calati del 44,6%, quasi tre volte più del resto del Paese.

    Opere pubbliche al palo
    Sempre in flessione la spesa pubblica per investimenti: nel 2012 quella aggiuntiva per il Sud è scesa al 67,3% del totale nazionale, lontana da quell'80% fissato per il riparto delle risorse aggiuntive tra aree depresse del Centro-Nord e del Mezzogiorno. A preoccupare sono in particolare i tagli agli investimenti in infrastrutture: oggi al Sud si spende un quinto di quanto si faceva negli anni Settanta. Nel resto d'Italia, invece, i livelli di spesa sono stabili.

    Il deserto dell'industria
    La crisi del manufatturiero si è fatta sentire molto più al Sud che al Centro-Nord: dal 2008 nel Mezzogiorno il settore ha perso il 27% della produzione e ha tagliato del 53% gli investimenti. Nel 2013 la quota del valore aggiunto manufatturiero sul Pil è stata pari al 9,3% contro il 18,6% del Centro-Nord e il 20% auspicato dal presidente di Confindustria,Giorgio Squinzi. Gli addetti impiegati nell'industria al Sud nel 2013 sono scesi dai 43,6 per mille abitanti del 2008 ai 37,4 del 2013.

    Sempre meno lavoro, sempre più povertà
    Nel quinquennio della crisi l'occupazione al Sud è crollata del 9%, al Centro-Nord del 2,4 per cento. Paradossi nostrani: il Mezzogiorno conta il 26% del totale degli occupati ma il 60% delle perdite determinate dalla recessione. Dal 2008 ben 583mila persone hanno perso il lavoro (su 985mila totali). Soltanto nel 2013 sono andati in fumo 282mila posti di lavoro, soprattutto tra gli under 35. Per la prima volta il numero di occupati nel Meridione è sceso a 5,8 milioni, sotto la soglia psicologica dei 6 milioni. «Il livello più basso almeno dal 1977, anno da cui sono disponibili le serie storiche dei dati», nota Svimez. Rincara la dose il direttore Padovani: «Si sta ridisegnando la geografia del lavoro, che rischia di escludere strutturalmente il Mezzogiorno", e con esso soprattutto i giovani e le donne». Una spirale di impoverimento economico e umano che allarma.

    Previsioni nere: la chance dei fondi strutturali non va sprecata
    Nel 2014 il Pil italiano dovrebbe crescere dello 0,6%: la ripresa certo non sarà merito del Mezzogiorno (-0,8%) ma del Centro-Nord (+1,1%). Le stime Svimez sono negative anche per i consumi, che nel Mezzogiorno resteranno in calo, e per gli investimenti. Non solo: è prevista un'ulteriore perdita di posti di lavoro (-1,2%), che porterebbe a una cifra complessiva di quasi 800mila i posti persi dal 2007. Unica nota positiva: le esportazioni, che tengono anche al Sud (+1,4%). Come se non bastasse, le manovre che si sono susseguite dal 2010 a oggi faranno sentire i loro effetti soprattutto nel Meridione: il peso sul Pil nel 2015 sarà del 9,5% al Sud contro il 6% al Centro-Nord. Il motivo? I tagli alla spesa nel Mezzogiorno sono stati doppi. Se il credit crunch ha pesato sul Pil più al Centro-Nord (ovviamente per il maggior sviluppo del comparto industriale), la via indicata da Svimez per risalire la china è quella dei fondi strutturali e per la coesione. Un pacchetto da 13,6 miliardi nel 2o14 e di 17,4 per il 2015 che potrebbero cambiare segno al Pil meridionale già da quest'anno.




    un motivo della crisi: le industrie italiane non sono competitive
    ma la scarsa competitività è accentuata al sud anche a causa delle infrastrutture di livello ben inferiore rispetto al nord del paese. chi si lamenta dei treni al nord non sa come sono i treni al sud

    e ora per "sbloccare l'italia" leggo che si farà questo:


    [​IMG]




    http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=977087&sez=ECONOMIA
    http://www.unionemediterranea.info/notizie/482/

    non so i numeri reali, ma non credo che il mattino possa essersi inventato del tutto percentuali come 19% del totale al sud e addirittura solo 1,2% come ferrovie al sud


    PS il titolo è provocatorio rispetto all'operato del governo, non ho nessuna intenzione di generare una discussione tra leghisti e nostalgici duosiciliani che inevitabilmente va finire nella storia ottocentesca con ortodossi e revisionisti.
    Mi riferisco al presente, a quei fondi ridicoli destinati alle purtroppo arretrate ferrovie meridionali, che è uno dei motivi per cui la crisi sta colpendo il sud in modo peggiore, e si parla di "sblocca italia", sbloccare l'italia, ma quale è italia?
    nelle tv nazionali i siciliani vedono pubblicità sull'alta velocità, roma milano in meno di tre ore, mentre loro per spostarsi tra palermo e trapani in treno, capoluoghi costieri di due province confinanti della repubblica italiana, di cui una è la quinta città della nazione, ci mettono tra le 3 e la 4 ore, velocità media sui 30 km/h o_O
     
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    Ultima modifica: 28 Ottobre 2014
  2. Pandrea

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    Discuto finché vuoi, ma trovami un'altra fonte rispetto al Mattino, ormai celebrità della pagina "Ah ma non è Lercio" :D
     
  3. qwetry

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    fonti autorevoli e imparziali non ne ho trovate, solamente associazioni e partiti meridionalisti, ci sarebbe da prendere il testo dello sblocca italia e mettersi a fare i conti, ma per quanto possa essere il mattino vicino a lercio, quel 60 milioni su 5 miliardi non può essere del tutto campato in aria
     
  4. Eferthad

    Eferthad

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    E comunque, distinguerei fra il Mattino ed il Mattino online. Il secondo è oggettivamente penoso.
     
  5. qwetry

    qwetry

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    ieri notte apro questo topic, e ora leggo come prima notizia su la stampa.it un articolo ancora più pessimista di quello di luglio del sole24 ore, più gente lascia il sud, e ora ci sono più morti che nati http://www.lastampa.it/2014/10/28/s...ificazione-ajDzOfnRx9LxlURKJa4NbK/pagina.html

    "il numero dei nati al Sud ha toccato il suo minimo storico ovvero 177mila, il numero più basso dal 1861. Secondo il rapporto Svimez, il Sud sarà interessato nei prossimi anni «da uno stravolgimento demografico, uno tsunami dalle conseguenze imprevedibili». Secondo le stime dell’Istituto nei prossimi 50 anni il Mezzogiorno è destinato a perdere 4,2 milioni di abitanti."
     
  6. qwetry

    qwetry

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    Delrio oggi intervistato da il mattino riguardo le esigue destinazioni (4.859 milioni stanziati tra Sblocca Italia e legge di Stabilità di cui 4.799 al Centro-Nord e 60 al Sud) al sud nel settore ferroviario:

    “Prima di spendere 5 miliardi per l’alta capacità Napoli-Bari occorre verificare con attenzione tutta la progettazione, vista la particolarità di alcuni tratti rocciosi del percorso. E lo stesso vale per la Salerno-Reggio Calabria. Sono opere prioritarie, le faremo come abbiamo indicato nel decreto Sblocca Italia: ma non vogliamo partire con il piede sbagliato”.

    un problema di rocce...
     
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    Ultima modifica: 28 Ottobre 2014
  7. supertramp

    supertramp

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    Non sono un lettore del Mattino, sarei curioso di sapere i titoloni quando le percentuali sono invertite.
    Autostrade gratuite in Sicilia, giusto? Ridistribuzione delle tasse quantomeno generosa verso il sud, giusto?
    Più soldi per le ferrovie al nord? Stracciamoci le vesti, maledetta Padania, rivogliamo i Borboni, tutta colpa dei Savoia!

    Mi da una rabbia, dal Nord vengono costantemente drenate risorse verso Sud a rimpinguare i debiti di uno stato visto unicamente come distributore di benefici.

    http://www.lozzodicadore.eu/blog/re...er-regione-e-conti-pubblici-territoriali.html

    Più soldi per le ferrovie al Sud? Se si evitassero gli enormi sprechi nella sanità nelle regioni, ecc ecc si potrebbero ridistribuire questi costi. Ma tutti tengono famiglie, guai, è più facile tirare la giacchetta a Roma, tanto si sa, lassù se si lamentano basta dire che sono padani razzisti...
     
  8. qwetry

    qwetry

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    con questi discorsi sfondi una porta aperta, io non piangerei un ritorno al 1860, costasse il declassamento a paese in via di sviluppo delle mie regioni meridionali, teneteveli i vostri soldi

    questo topic è su un fatto attuale, una scelta del governo nazionale che ai meridionali informati appare iniqua

    "sblocca italia", miglioramento delle infrastrutture per aumentare la competitività industriale
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    investimenti nelle ferrovie
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    ferrovie meridionali messe ben peggio di quelle settentrionali, concausa attualmente dell'arretratezza industriale del meridione
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    una miseria erogata alle ferrovie meridionali

    l'ultimo passaggio non torna

    tutto qui
     
  9. supertramp

    supertramp

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    Troppo facile così, non esiste, da anni grandi risorse spariscono in mille rivoli, verso sud. Il problema del mezzogiorno è che lo stato non vi destina abbastanza risorse??? Nel discorso particolare potrebbe avere un senso questa critica, ma allora allarghiamo il cerchio: più soldi per le ferrovie, meno per la pubblica amministrazione, meno per la sanità, ecc..
    Le ferrovie al sud sono messe male? Cosa è stato fatto fino a ieri per averle in migliori condizioni? A chiedere soldi son tutti bravi.
     
  10. qwetry

    qwetry

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    quale sarebbe il nesso logico tra ciò che ho scritto e il dire che i problemi del sud sono dovuti allo stato che non vi destina abbastanza risorse? non ho mai detto nulla del genere, anzi, ti ho scritto di tenervi i vostri soldi, ritengo che non ci dovrebbe essere alcuna "carità" dalle regioni del nord a quelle del sud, sia per principio, sia perchè, come insegna la storia degli ultimi 70 anni, i problemi di un ubriacone non si risolvono regalandogli soldi, dato che li userebbe per comprarsi altro vino

    eh?
    qua si parla di investimenti nazionali, un programma nazionale di rilancio dell'economia, non si parla di cassa del mezzogiorno, aiuti al mezzogiorno, e roba simile

    Roma, governo nazionale, decide in questo anno 2014 di fare investimenti nelle ferrovie, investe però ben di più in quelle settentrionali che in quelle meridionali

    il meridionale si lamenta, perchè si aspetta una omogenea (e ripeto, omogenea, non a lui più favorevole) distribuzione di questi investimenti

    arrivi tu, e gli dici che quello è chiedere soldi :uh?:


    provo a semplificare ulteriormente cosa sta avvenendo con questo "sblocca italia" riguardo le ferrovie:

    papà castoro ha due figli, due castoretti che vogliono entrambi comprati i trenini per natale
    papà castoro compra un bel treno a un figlio, e un brutto treno all'altro figlio
    il figlio col treno brutto si lamenta e dice, perchè a lui un treno da vari miliardi e a me uno da 60 milioni?

    poi arriva Delrio e spiega il perchè al castoretto deluso:


    [​IMG]







    nella storia ho omesso che i due castoretti non sono nella situazione, ho omesso che uno un trenino ce l'ha, anche se ormai vecchio e malfunzionante perchè ricevuto al natale di 5 anni prima, mentre l'altro castoretto un trenino non l'ha mai avuto ricevuto
    e ho omesso questo perchè non rilevante, dato che non pretendo che il sud riceva di più del nord come hai capito tu, quello che pretendo io è che non riceva meno, dato che è un programma di investimenti NAZIONALI
     
    Ultima modifica: 30 Ottobre 2014
  11. supertramp

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    Qualcuno dovrebbe ricordare al castorino che si lamenta del suo trenino brutto, di tutti gli altri regali a fatto a lui, molti di più di quelli ricevuti dal fratello. Quindi è troppo facile ridurre tutto alla questione del trenino, guardiamo la situazione da un punto di vista più ampio, non è corretto lamentarsi dicendo da un lato che il trenino è brutto, e tacendo dall'altro sui numerosi regali ricevuti.

    In sostanza, pensavo fosse abbastanza chiaro il pensiero: trovo ridicolo un sud che si lamenta del poco per le ferrovie, quando da 1000 altre voci riceve molto molto molto di più del resto del paese.

    Il settentrionale accetterebbe una più omogenea distribuzione delle risorse per le ferrovie, se questa si accompagnasse ad una più omogenea ridistribuzione dei fondi dati dallo stato in assoluto.
     
  12. qwetry

    qwetry

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    sapevo che andava a finire così

    se ci mettiamo a parlare di passato andiamo a finire qui:

    [​IMG]





    tornando al presente:


    siccome in questo anno del signore 2014 le regioni meridionali ricevono da roma più di quel che pagano, allora tu ritieni giusto che lo stato faccia più investimenti al nord che al sud, ho capito e rispetto il tuo pensiero, nessuna polemica
     
    Ultima modifica: 30 Ottobre 2014
  13. zethani

    zethani

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    Non ho capito una cosa. Fermo restando che lo stato spende di più per la sanità, per la pubblica amministrazione, etc, etc, al Sud... non mi torna perché dovrebbe essere destinati meno soldi per le infrastrutture rispetto al Nord.

    Due ingiustizie fanno giustizia?
     
  14. supertramp

    supertramp

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    Sintesi sostanzialmente corretta.
    E scusa per il nervosismo che traspare dai post, gira così...

    No.
    Purtroppo qua sulla terra, le ingiustizie (quelle che io ritengo tali in merito al thread), difficilmente si possono tenere così ben separate, sempre di ridistribuzione della ricchezza si tratta. Se dare meno soldi alle ferrovie al sud risarcisce (IMHO) in parte il nord, mi tengo questa ingiustizia.
     
  15. metalupo

    metalupo

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    De facto però ciò non risolve due problemi.
    1° Le ferrovie al sud sono più arretrate che al nord.
    2° La pubblica amministrazione al sud sperpera più denaro che al nord.

    Non sarebbe più logico al sud aumentare gli investimenti nelle ferrovie e ridurre i fondi destinati alla pubblica amministrazione?
     
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  16. Pandrea

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    E chi gestisce gli investimenti nelle ferrovie? E poi meno fondi alla PA al sud vuol dire meno soldi nelle tasche degli assunti per voto politico, quindi scontenti un sacco di gente, meno soldi alle ferrovie scontenti giusto gli utenti di NWI
     
  17. qwetry

    qwetry

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    credi che al meridione ci sia più gente interessata a salvaguardare un proprio impiego statale avuto per clientelismo che gente interessata a ferrovie da paese europeo?

    se si mi sembra una visione del popolo meridionale degna degli stereotipi della lega dei tempi migliori
     
  18. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Chiedendoglielo, trovi più gente interessata alle ferrovie che al posto statale.

    Dato che la comunicazione politica latita e comunque si guarda più all'immediato che al futuro (questo nel globo e da sempre), avresti solo gente estremamente arrabbiata per i tagli alla PA (si rivedrebbero i forconi) senza nessuno che difenderebbe la scelta di tagliare per investire, dato che gli effetti si vedrebbero indirettamente e col tempo.
     
  19. qwetry

    qwetry

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    l'intero discorso vale "nel globo e da sempre", i problemi del sud sono gli stessi dell'italia intera, solamente acuiti (maggior uso del voto di scambio a causa della maggiore povertà)
     
  20. bacca

    bacca

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    C'è un solo e unico motivo per cui al nord in questi due anni arriveranno più soldi che al sud, e quel motivo si chiama EXPO, poi non vi preoccupate arriveranno tutti comunque al sud, come sempre è stato...

    Nel senso che chi tiene famiglia ha deciso di magna de là, e finito là si tornerà a magna lì...
     

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