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Equipaggiamento standard della Cavalleria

Discussione in 'Altre Discussioni' iniziata da Daniel Morrison, 31 Luglio 2014.

  1. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Qual'era l'armamento standard della cavalleria leggera e di quella pesante?

    Documentandomi ho letto che quella leggera era armata di sciabola e portava uniformi normali senza alcuna corazza o protezione; Al contrario quella pesante era armata di lance ed era equipaggiata con corazze spesse e pesanti.
     
  2. TFT

    TFT

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    e... dipende dall'epoca e del contesto storico.

    Volendo proprio proprio andare a larghe braccia il cavaliere pesante aveva una qualsivoglia corazzatura in ferro-acciaio (cotta, lorica, usbergo, lamine ecc), elmo, schinieri, bracciali e tutto il resto. Era solitamente armato con un tipo di lancia pesante cui si aggiungeva un'arma da mischia, le più gettonate erano spada lunga, mazza e in alcune aree ascia, ma poteva essere qualsiasi arma da taglio o botta generalmente a una mano. Scudo, tendenzialmente rotondo e legato dietro la schiena. Alcuni cavalieri pesanti avevano anche armi da tiro o da getto che usavano prima della carica (arco composito in primis). Il cavallo poteva essere da non bardato a catafratto.

    La cavalleria leggera era solitamente corazzata con armature di cuoio e derivati o stoffa imbottita, fino ad essere senza corazzatura dal 1600 circa. Equipaggiamento classico è una lancia corta o un'arma da mischia a una mano come sciabola, spada ecc, non mi risulta fossero dotati di scudi nè di protezioni al di fuori di testa e tronco. Il cavallo non è mai bardato.
     
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  3. Amadeus

    Amadeus

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    Come ha detto TFT, l'equipaggiamento standard non esiste. Ed anche lo stesso oggetto di equipaggiamento piò scomparire e riapparire a seconda delle epoche e degli esericiti. Persono lancia e corazza, nello stesso esercito e nella stessa specialità, tendono a scomparire, riapparire, scomparire di nuovo.

    Se ci dici anni ed eserciti di riferimento, sicuramente qualcuno di noi potrà darti informazioni più precise.
     
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  4. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Come anni di riferimento direi tardo 800
     
  5. Amadeus

    Amadeus

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    Scusa non avevo visto! :D

    Brevemente, direi che l'equipaggiamento e l'organizzazione della cavalleria nella seconda metà dell'ottocento è innanzitutto figlia degli insegnamenti dell'epoca napoleonica e, poi, evolve avendo come linea guida generale la sempre maggiore attenuazione delle differenziazioni tra le diverse specialità e la sempre maggiore presa di coscienza che l'evoluzione delle armi da fuoco limita drasticamente la validità delle tattiche tradizionali.

    Alla fine del periodo napoleonico, fanno ritorno nell'equipaggiamento della cavalleria due oggetti che nei decenni precedenti erano quasi scomparsi: la lancia e la corazza.

    All'inizio delle guerre rivoluzionarie e napoleoniche, infatti, la maggior parte dei reparti denominati "corazzieri", di fatto non utilizza più corazze. Limitandoci alle potenze maggiori, vediamo che i corazzieri prussiani iniziano a lasciare le corazze nei depositi dal 1790, quelli russi abbandonano le corazze e le vecchie uniformi federiciane nel passaggio dallo zar Paolo ad Alessandro, i francesi hanno un unico reggimento di cavalleria pesante dotato ancora di corazze (gli altri ne sono privi), la Gran Bretagna non ha proprio corazzieri.
    Solo gli austriaci rimangono fedeli all'uso delle corazze per i corazzieri (solo il pettorale di acciaio brunito nero).

    Con Napoleone che diventa imperatore la situazione inizia a cambiare: i reggimenti di cavalleria pesante (non i carabinieri a cavallo che, comunque, riceveranno le corazze nel 1812) francese vengono tutti ridenominati corazzieri, vengono tutti forniti di corazza e a tutti vengono date le spalline rosse e la pelle d'orso nel copricapo che contraddistinguono le truppe d'élite nella Grande Armée.

    La scommessa di Napoleone paga, i suoi reggimenti corazzieri diventano nelle successive campagne, alcuni tra i reparti francesi più temuti dai coalizzati. Prussiani e Russi tornano sui loro passi e, entro la fine delle guerre napoleoniche, ri-corazzano i loro corazzieri.

    Anche la lancia, era virtualmente scomparsa dall'armamento delle cavallerie europee nel '700, salvo per alcuni reparti 'etnici' (cosacchi e reggimenti composti da polacchi o bosniaci negli eserciti di Prussia, Russia ed Austria), era già in declino da più di un secolo, cioè da quando ci si era accorti che poco poteva contro i solidi blocchi di picchieri.

    Alla fine del periodo napoleonico la lancia ritorna in auge come arma stand-off, in grado di dare qualche chance in più alle frotte di cavalleria coscritta o, comunque, di bassa qualità che compaiono in campo nel 1812-13. La cavalleria è un'arma tatticamente sempre offensiva, quindi soffre di più della fanteria la scarsa qualità dei suoi soldati, la lancia sembrava essere l'uovo di colombo per rendere in grado anche soldati meno addestrati e più proni a sbandarsi di avere maggior fiducia nel portare a fondo una carica.
    Non a caso, oltre all'aumento percentuale di reparti di Ulani negli eserciti di Austria e Prussia, ad essere dotati di lancia sono i reparti numerosi ma poco addestrati dei miliziani della cavalleria Landwehr prussiana, o alcuni reggimenti di ussari russi coscritti.
    Anche i francesi, negli ultimi anni, introducono la lancia non solo per alcuni pittoreschi e famosi reparti di lancieri della guardia ma anche per la nuova specialità degli chevauleger-lanciers che, nonostante il nome e, a differenza dei lancieri di tutte le altre nazioni, sono comunque cavalleria media (ex dragoni) e non leggera.

    E sì, perché tutte le varie tipologie di cavalleria dei vari eserciti, possono essere classificate in tre categorie: cavalleria leggera, cavalleria media e cavalleria pesante. Tipicamente la stazza degli uomini e dei cavalli varia come il nome può suggerire.
    La cavalleria leggera è, principalmente, impiegata per la schermaglia e la ricognizione, la sua caratteristica principale e la velocità e, spesso, la capacità di combattere in ordine aperto. La cavalleria pesante è costituita da grossi uomini su grossi cavalli il cui compito principale è l'azione d'urto mediante carica in ordine chiuso dal trotto, la cavalleria leggera sta in mezzo a questi due estremi, in teoria in grado di assolvere entrambi i ruoli, in pratica, spesso, mediocre in entrambi i casi.

    Dobbiamo, infatti, tenere presente che, così come per la fanteria, la specialità più diffusa (e meno versatile) era la cosiddetta fanteria di linea, affiancata dai meno numerosi reparti d'élite della fanteria leggera e della fanteria pesante (granatieri), anche per la cavalleria, il grosso era costituito da cavalleria media (che, presso quasi tutti gli eserciti era denominata dragoni, anche se nell'epoca che stiamo considerando la loro originaria caratteristica di essere unità in grado di combattere sia a cavallo sia a piedi si era andata perdendo) e i reggimenti di cavalleria pesante e leggera, pur meno numerosi, erano, comunque, composti da personale selezionato, tipicamente pagato meglio e con addestramento specifico.

    Alla metà dell'ottocento, le cavallerie degli eserciti maggiori erano sostanzialmente rimaste invariate come ordinamento ed equipaggiamento rispetto agli ultimi anni del periodo napoleonico. A livello di equipaggiamento la sciabola era ancora considerata l'arma principale (tipicamente curva per i reparti leggeri e dritta per quelli medi e pesanti). Le carabine erano considerate importanti per le attività di schermaglia della cavalleria leggera, anche se, tipicamente, anche i reparti medi e pesanti erano dotati di armi da fuoco (ma meno addestrati al loro uso, per ovvi motivi).

    Già prima della guerra franco-prussiana, ci si rende conto che l'evoluzione delle armi leggere inizia ad imporre dei cambiamenti nell'organizzazione e nelle tattiche degli eserciti. L'introduzione diffusa dei moschetti rigati con pallottola ogivale dà la possibilità al fante medio di avere una precisione di tiro ed una gittata impensabili con il moschetto ad anima liscia. Questo fatto inizia con l'appiattire le differenze tra le varie specialità di fanteria (fino alla metà dell'800 solo alcuni reparti di fanteria leggera, come i Rifles o gli Jäger, erano gli unici dotati di armi rigate). Quindi la differenza qualitativa tra le armi della fanteria di linea e di quella leggera tende a scomparire. Si tende al "fante universale", ossia al fante in grado di combattere sia in ordine chiuso, sia in ordine aperto, a seconda delle circostanze, in uno scenario in cui la specializzazione è vista come non pagante. Ad onor del vero, questo era un trend già presente in epoca napoleonica, soprattutto nell'esercito francese.

    La cavalleria non può fare a meno di adattarsi a questo scenario. Le differenze di addestramento e di impiego tendono a scomparire. In alcuni eserciti questo si concretizza a livello formale, pur permanendo le distinzioni tra le varie specialità di cavalleria, in altri questo implica la scomparsa di differenze che, oramai, sono solo nominali. Per esempio, nell'esercito russo durante l'anno 1882 tutti i reggimenti di cavalleria (con l'eccezione dei reparti della guardia e dei cosacchi) furono trasformati in dragoni, a sottolineare, oramai, una standardizzazione nell'addestramento e nell'impiego previsto. Ad onor del vero, i russi torneranno indietro rispetto a questa decisione pochi anni prima della Grande Guerra ma, a quel punto, si trattava solo di una questione formale.

    Alla fine dell'800 scompaiono le corazze da praticamente tutti gli eserciti (tranne quello francese che, ancora accecato dalle glorie napoleoniche, porterà i suoi corazzieri con la corazza contro le mitragliatrici tedesche nel 1914), rimanendo in uso solo in qualche reparto cerimoniale (come è ancora oggi). Chiaramente, mentre anche all'epoca napoleonica una corazza poteva ben resistere ad una palla di moschetto o di pistola, contro proiettili ogivali sparati da armi rigate, magari a ripetizione, una corazza era solo uno scomodo impedimento.

    La lancia ritrova, invece, un periodo di revival, soprattutto per il fattore psicologico di cui parlavo sopra. Importante in un periodo in cui diminuisce (e te credo!) la convinzione dei cavalieri di riuscire a portare a fondo una carica. Tant'è che alla vigilia della Grande Guerra, interi eserciti armeranno tutti i propri cavalieri di lancia a prescindere dalla specialità di appartenenza (cioè non solo i lancieri). Non sorprendentemente, tale fascinazione con la lancia andrà a scemare, tant'è che, mentre alla vigilia della prima guerra mondiale era l'arma da cavalleria più diffusa, alla vigilia della seconda era praticamente scomparsa da tutti i reggimenti di cavalleria montata d'europa (vabbe', tranne i soliti polacchi ma loro sono incorreggibili!).
     
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  6. blubasso

    blubasso

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    Ho imparto una cosa: mai chiedere ad Amadeus, potrebbe risponderti per davvero... ;) :D
     
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  7. Lirio

    Lirio

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    Non penserai mica che amadeus sia un essere umano, spero.
     
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  8. blubasso

    blubasso

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    No, potrebbe essere l'esperimento riuscito del test di Touring...

    Scusate l'OT
     
  9. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    E' un' enciclopedia vivente! :D
     
  10. Amadeus

    Amadeus

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    No, il test di Turing l'ho fallito... mi sono incartato anch'io sulla testuggine... :D
     
  11. blubasso

    blubasso

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    A proposito di tartarughe e di lepri, Amadeus: ti consiglio di leggere questo libro:

    "Gödel, Escher, Bach. Un'eterna ghirlanda brillante. Una fuga metaforica su menti e macchine nello spirito di Lewis Carroll".

    Tu dovresti apprezzarlo. :)
     
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  12. Amadeus

    Amadeus

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    Bellissimo!

    Ce l'ho sia in italiano, sia in inglese, l'ho letto e riletto non so quante volte e l'ho regalato ad almeno tre persone.
    Un vero gioiello, mi complimento per i tuoi gusti! :)
     
  13. blubasso

    blubasso

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    Scusate l'OT

    il libro me lo consiglio' un mio caro amico, allora studente di Ingegneria. Uno dei piu' bei libri che abbia mai letto. Davvero...
     
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  14. Daniel Morrison

    Daniel Morrison

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    Ed io che pensavo di essere l'unico ad averlo :D
     

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