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La figura storica di Gesù e le origini del Cristianesimo

Discussione in 'Off Topic' iniziata da rob.bragg, 7 Maggio 2014.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    Se ne era già parlato in vecchie discussioni

    http://www.netwargamingitalia.net/forum/threads/gesù-gay.18787/

    http://www.netwargamingitalia.net/forum/threads/la-sacra-bibbia.21630/

    ma provo a lanciarne una nuova, sui temi :

    a) la figura 'storica' di Gesù
    b) le origini del Cristianesimo
    c) la genialità dell'opera di Paolo di Tarso

    Non volendo tediarvi subito con citazioni e libri, parto da un breve filmato introdutivo di un autore che io stimo moltissimo, per le sue ricerche sulle origini del Cristianesimo : David Donnini ...



    D.Donnini - Le Aree di Gesù.gif

    tante domande ... :)
     
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    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  2. GyJeX

    GyJeX

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    Gesù era ebreo, ricco, ultraortodosso, violento, iconoclasta... Ma la domanda più importante di tutte è: ma dov'è nato ? a Betlemme o a Nazareth ??
     
  3. rob.bragg

    rob.bragg

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    in nessuno di quelle due località ... stando alle evidenze documentarie ed archeologiche ...
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    Si, ma l'archeologia non è Vangelo!
    Scherzi a parte, questa cosa di Gamala come città natale di gesù è un po' che "gira", vedere le foto le da davvero molto più credito.
     
  5. Armilio

    Armilio

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    Sì, ma perché mai mentire sul luogo dove è vissuto? potrebbe essere il luogo di nascita giusto, e le descrizione scritte dei luoghi e dei movimenti di Gesù ad essere sbagliate.
     
  6. GyJeX

    GyJeX

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    se è vero che la bibbia contiene 400mila modifiche ed errori censiti...
     
  7. rob.bragg

    rob.bragg

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    perchè non esiste alcuna fonte storica extratestamentaria che, nel primo secolo, conosca il personaggio centrale della fede cristiana sotto il nome 'Gesù'. Le poche famose citazioni degli autori Tacito, Svetonio e Plinio, conoscono solo Christus o Chrestus, ma ignorano 'Gesù'

    perchè quindi forse il 'Gesù' storico non era il 'Gesù' del Cristianesimo di Paolo di Tarso

    perchè la versione ufficiale dei Vangeli della Conferenza Episcopale Italiana si discosta (con errori ed omissioni) in molti casi dai documenti originali redatti in greco ...

    perchè nei Vangeli - anche solo prendendo in considerazione i TRE sinottici - c'è una totale confusione su nomi, luoghi, parentele

    perchè forse il 'Gesù' fatto crocifiggere da Pilato potrebbe non essere il predicatore

    perchè probabilmente il termine 'Nazareno' aveva un significato politico, non geografico

    perchè ... ...

    perchè forse c'era più di un 'Gesù' ... ... :)
     
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  8. Armilio

    Armilio

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    Ok, concordo anche. Il fatto è: che c'è di politico nell'essere di Nazareth. Posso capire il nascere a Betlemme, che è la città di David, ma Nazareth? non fai prima allora a farlo abitare tutta la vita a Betlemme, oltre che farlo nascere?


    Concordo anche. Il fatto è che, da storico, non mi fiderei completamente nemmeno di riferimenti geografici come sinagoghe o dirupi che possono essere stati messi dentro solo per costruire una parabola.

    Che poi Nazareth possa significare qualcos'altro, è vero.
     
    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  9. rob.bragg

    rob.bragg

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    perchè probabilmente il termine 'Nazareno' aveva un significato politico, non geografico : significava ... esseno e/o zelota !

    "Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato cominciava ad essere dimenticata" (Elia Benamozegh - Gli Esseni e la Cabbala, 1979);

    "La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesù a Nazareth allo scopo di spiegare così il soprannome di Nazoreo, originariamente unito al nome di Gesù e che rimase il nome dei cristiani nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazoreo è certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..." (Alfred Loisy, La Naissance du Christianisme);

    "La piccola città che porta questo nome [Nazareth], dove ingenui pellegrini possono visitare l'officina di Giuseppe, fu identificata come la città di Cristo solamente nel medio evo..." (Charles Guignebert, Manuel d'Histoire Ancienne du Christianisme);

    "Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano tutte che gli scribi ecclesiastici conoscevano l'origine della parola ed erano ben consapevoli che non era derivata da Nazareth... Il nome storico e la posizione geografica della città natale di Cristo è Gamala... questa è la patria del Nazoreo... la montagna di Gamala è la 'montagna' dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che ne parlano incessantemente, senza nemmeno nominarla..." (E.B.Szekely,The EsseneOrigins of Christianity, 1980)

    <<Analizzando la storia di Gamala, per esempio leggendo le opere di Giuseppe Flavio, possiamo facilmente sapere che questa cittadina sulle alture del Golan era la patria del famoso ribelle Giuda "il galileo"; chiamato così come tutti gli appartenenti alla sua setta (come anche i seguaci di Gesù). Non solo, ma scopriamo che la città era la patria di origine degli zeloti, degli intransigenti messianisti, dei ribelli fondamentalisti che volevano portare a compimento, ad ogni costo, le profezie messianiche sul riscatto di Israele e sulla ricostruzione del regno di Davide >>

    Fonte : David Donnini


    Rimuovendo il vero luogo natale di 'Gesù' (la 'montagna' dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che ne parlano incessantemente, senza nemmeno nominarla...) e confondendo il titolo 'politico' 'Nazoreo' con una ipotetica Nazareth (che forse nemmeno esisteva, nel primo secolo), i redattori evangelici hanno modificato il personaggio, trasformandolo da messianico (nel significato originale ebraico del termine) a portatore del messaggio universalista voluto da Paolo di Tarso ...

    I Romani non crocifiggevano chi predicava altre religioni, ma solo chi non riconosceva l'autorità imperiale (come gli zeloti) !
     
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  10. Armilio

    Armilio

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    Sì hai ragione, stavo rispondendo mentre mi guardavo a pezzi il video ed avevo saltato quel pezzo del significato di Nazareno. :(

    Conscio che il mio intervento è stato stupido, il messaggio sopra l'ho editato con l'altra questione che avevo in mente, magari anche più stupida.
     
  11. Armilio

    Armilio

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  12. rob.bragg

    rob.bragg

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    Gesù intanto si ritirò presso il lago con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone, sentendo ciò che faceva, si recavano da lui. Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero […] Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
    Marco 3, 7-9, 13.

    Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava [discorso delle beatitudini] Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte
    Matteo 5, 1-2, 14.

    Quando Gesù scendeva dal monte molta folla lo seguiva
    Matteo 8, 1.

    Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. […] Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione
    Matteo 14, 22-23, 33-35.

    Allontanatosi di là , Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele
    Matteo 15, 29-31.


    Il ‘Lago’ è sempre quello della Galilea, il lago di Tiberiade (o Kinneret). Non ci sono altre montagne intorno, se non quelle del Golan (vedi mappa). Quelli erano chiaramente i luoghi della predicazione di 'Gesù'.


    <<Gamala, a cavallo fra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., era stata un importante centro per la produzione di olio d’oliva. Ma aveva acquistato fama soprattutto perché costituiva il luogo d’origine dei principali esponenti del fanatismo nazional-religioso e della lotta antiromana. Nel corso della terribile guerra degli anni 66-70 d.C., fra ebrei e romani, Gamala diventò una tenace roccaforte della resistenza, al punto che, per essere espugnata, dovette essere posta d’assedio per mesi, prima da Erode Agrippa, poi dalle legioni romane, comandate dal generale Vespasiano, non ancora eletto imperatore. In quell’occasione la città fu completamente distrutta e i suoi abitanti massacrati. Le sue rovine rimasero lì, visitate forse soltanto da capre e pastori.

    Finché nel 1967 i soldati israeliani non vi fecero il loro passaggio. Negli anni ’70 furono iniziati scavi sistematici sotto la guida del professor Gutmann e dello stesso Itzhak Gal. La convinzione definitiva che si trattasse proprio della città di Gamala fu presto raggiunta grazie ad una serie molteplice di prove inconfutabili, fra cui risaltano le tracce dell’assedio delle legioni di Vespasiano.

    Come già sappiamo Gamala si trovava in territorio golanita, non lontano dalle rive del lago Kinneret [o Lago di Tiberiade] (circa 8 kilometri), e nemmeno dalle rive del fiume Giordano e dal confine con la Galilea settentrionale … La principale città affacciata sul lago era Tiberiade, sulla riva occidentale, e il collegamento fra questa sponda e Gamala avveniva senz’altro mediante la navigazione tra Tiberiade e Betsaida, o fra Gennèsaret e Betsaisa. Questo ci permette di capire la stretta relazione esistente fra Gamala e Betsaida. Quest’ultima, villaggio di pescatori, costituiva l’accesso naturale di Gamala al lago. Era il suo porto, e le due città erano unite da una cooperazione stretta nelle attività quotidiane.>> (D.Donnini)
     
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    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  13. rob.bragg

    rob.bragg

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    Chi è Paolo di Tarso ?

    Un personaggio abbastanza strano : un ebreo di nascita (ci sono pochi dubbi), che ha ricevuto però un educazione ellenistica : quindi probabilmente benestante e di mentalità ben più aperta degli zeloti settari o degli esseni, religiosi integralisti.

    Come viene considerato Paolo dai contemporanei ?

    Ecco cosa riportano alcuni ‘Padri della Chiesa’ : Ireneo, Eusebio, Teodoreto (che conoscono perfettamente il significato di 'nazoreo'):

    "...(gli Ebioniti) seguono unicamente il Vangelo che è secondo Matteo e rifiutano l'apostolo Paolo, chiamandolo apostata della legge...". (Ireneo, Adv. Haer., I, 26)

    "...Gli Ebioniti, pertanto, seguendo unicamente il Vangelo che è secondo Matteo, si affidano solo ad esso e non hanno una conoscenza esatta del Signore...". (Ireneo, Adv. Haer., III, 11)

    "...costoro pensavano che fossero da rifiutare tutte le lettere dell'apostolo (Paolo), chiamandolo apostata della legge, e servendosi del solo Vangelo detto secondo gli ebrei, tenevano in poco conto tutti gli altri...". (Eusebio di Cesarea, Hist. Eccl., III, 27)

    "...(I Nazareni) accettano unicamente il Vangelo secondo gli Ebrei e chiamano apostata l'apostolo (Paolo)...". (Teodoreto, Haer. Fabul. Comp. II, 1)

    "...Essi sono Giudei che onorano Cristo come uomo giusto [uomo !] e usano il Vangelo chiamato secondo Pietro...". (Teodoreto, Haer. Fabul. Comp. II, 2)


    Ma chi sono questi ebioniti, nazorei (o nazareni) ?
    (NB : altra prova sul significato politico di ‘nazoreo’)

    Sono gli esseno-zeloti o i loro discendenti, coloro che avevano considerato Paolo "uomo di menzogna" sia nei suddetti vangeli giudeo-cristiani, sia nei documenti qumraniani come il Commentario di Abacuc (R.Eisenman, "James the brother of Jesus").

    E perché rifiutano gli insegnamenti di Paolo ?

    Perché sono differenti da quelli originali, perché Paolo – di mentalità ed educazione aperta ed ellenistica – rifiuta il messaggio messianico dell’integralismo ebraico ('il vangelo detto secondo gli Ebrei' !) e vuole trasformarlo in qualcosa di molto diverso. Per loro, Paolo è un apostata, un ‘uomo di menzogna’
     
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  14. Armilio

    Armilio

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    Ok, quindi gli ebioniti sono una fonte più affidabile di ciò che intendeva Gesù, perché ai nostri occhi ci sembra più probabile che sia così? Perché non è che c'è da una parte Paolo e dall'altra tutto il resto dei "cristiani", anzi.

    Quello che voleva dire quell'articolo è che Paolo è fortemente ebraico, e che l'educazione ebraica sia molto propenderante su quella ellenistica. Poi gli ebrei al loro interno sono sempre stati fortemente divisi, quindi non mi sembra così immediato affidare agli eboiniti l'interpretazione da vero ebreo.
     
    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  15. Armilio

    Armilio

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    Io sono più che un dilettante, un ignorante in materia. Però la mia paura è che si sostituisca ad una storia rimaneggiata per essere resa più accettabile dalla cultura dell'epoca, quella greco-romana, un'altra storia rimaneggiata per essere resa più accettabile dalla nostra cultura, intrisa di razionalismo, inserendo i personaggi nelle categorie che gli storici moderni hanno costruito per analizzare il mondo dell'epoca. Però la storia è piena di personaggi eccezionali, e forse Gesù lo è stato, visto ciò che è stato capace di far fare ai suoi seguaci.


    Sul luogo di nascita mi hai facilmente convinto, i miei erano dubbi funzionali a cercare di capire meglio, e sebbene non si possa essere certi rimangono dei grossi indizi (e credo che più di così in questi casi non si possa ottenere); ma in quel video si lascia intendere che Paolo si sia inventato di sana pianta la verginità di Maria, se non addirittura la risurrezione, per meglio impressionare i greci ed i latini. Questo mi sembra un passo più lungo della gamba, visto che Paolo non ha lavorato da solo, e se Pietro pensava che Maria non fosse vergine al momento di concepire Gesù questa cosa non ci è pervenuta. Che poi Paolo abbia spiegato il cristianesimo con le parole e quindi anche i concetti dell'ellenismo, è certamente vero, se no il cristianesimo sarebbe rimasto una setta ebraica.
     
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  16. SkySpace

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    Gesù riconosceva l'autorità politica sia di Cesare che di Ponzio Pilato.
    Ma sicuramente non riconosceva all'Imperatore l'autorità religiosa, quindi non lo vedeva come un dio.
    All'epoca autorità politica e religiosa erano strettamente collegate vero?
    Quindi i romani hanno accettato di crocifiggerlo perchè non accettava l'imperatore come dio?
     
  17. rob.bragg

    rob.bragg

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    Non si tratta di dare un giudizio teologico, ma solo storico. E nemmeno dire che gli eboniti rappresentassero la vera interpretazione, ma solo di ricostruire la cronologia delle fonti ...

    I Vangeli ‘canonici’ sono stati probabilmente redatti dopo l’anno 70 d.c. (distruzione di Gerusalemme). Ci sono molte indizi al riguardo (storici, archeologici [frammenti ritrovati, ecc.], e perfino ‘nascosti’ nel racconto evangelico stesso). Si compongono, come ben noto, di tre vangeli detti ‘sinottici’ perché possono in qualche modo essere confrontati (evidenziando peraltro notevoli discordanze) ed un quarto vangelo, detto ‘di Giovanni’ che ha una storia ed una struttura ‘a sé stante’ ed è molto posteriore.

    upload_2014-5-7_16-57-36.png

    Ovviamente, se alcuni apostoli diretti di Gesù fossero stati autori dei testi evangelici, li avrebbero redatti in ebraico o aramaico (visto che dai racconti stessi, erano di umili origini), e quindi è logico pensare che solo gli scomparsi testi giudeo-cristiani potrebbero eventualmente ambire ad una tale autorevole paternità. Quei vangeli giudeo-cristiani, ovverosia il ‘Vangelo degli Ebrei’, il ‘Vangelo degli Ebioniti’, il ‘Vangelo dei Nazareni’, di cui hanno parlato con tanta ostilità i 'Padri della Chiesa', Ireneo, Epifanio, Eusebio di Cesarea e Teodoreto, e che esistevano in lingua ebraica o aramaica, prima che fossero eliminati dalla faccia della terra : perché furono attaccati con tanto livore e distrutti ? Così come, del resto, vennero eliminati i vangeli gnostici, molti dei quali, però, ci hanno fatto la sorpresa di ricomparire dalle sabbie dell'Egitto.

    I quattro vangeli 'canonici' sono invece stati scritti :
    1. in lingua greca,
    2. da persone che non hanno assistito ai fatti narrati, e che li hanno in parte 'manipolati'
    3. quasi sicuramente da gentili, ovverosia non ebrei,
    4. e, probabilmente, per un pubblico non ebraico (e infatti i vangeli 'canonici' ebbero diffusione soprattutto nel mondo ellenistico-romano, non in quello giudaico, anche per il semplice motivo che la lingua usata era adatta all'Impero, e non alla Palestina : e perchè un nuovo messaggio religioso, nato all'interno dell'ebraismo, non avrebbe dovuto essere diffuso tra gli ebrei stessi ?)

    Il punto 2 è testimoniato (Il caso della natività è solo uno dei tanti !) dalle innumerevoli e grossolane incongruenze fra le diverse narrazioni o, addirittura, all'interno della medesima narrazione , il che mostra come l'autore, ogni tanto, non avesse la piena conoscenza dei fatti e delle circostanze su cui stava scrivendo o che le stesse manipolando. Il fatto che siano stati redatti in greco dimostra ovviamente che non furono scritti dagli Apostoli.

    Il punto 3 è testimoniato dallo stile, dalla lingua, e dai contenuti, e, per ultimo, dalla tragicamente famosa accusa al popolo ebraico:

    "Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli»." (Matteo XXVII, 24-25)

    Perchè enfatizzare il fatto che la colpa di avere assassinato il figlio di Dio è da addebitare completamente agli ebrei e non ai romani, in pratica gettando le basi del plurisecolare antisemitismo cristiano. Perché ? Perchè un ebreo o addirittura una nascente nuova setta ebraica (e non sto parlando di Paolo, ma dei cosiddetti 'evangelisti') avrebbe dovuto discolpare i romani per la morte del 'figlio di Dio', a scapito del proprio popolo ?

    Ora, al di là del giudizio teologico, da un punto di vista storico sembra evidente che i racconti originari, scritti in ebraico / aramaico (e così fortemente osteggiati dai 'Padri della Chiesa', proprio perchè Paolo, in quei vangeli, era 'un uomo di menzogna') sono stati distrutti e sostituiti da altri, posteriori, scritti in greco da autori probabilmente non ebrei ...

    Al di là delle ovvie domande sul perchè questo sia successo e cosa rappresenti storicamente, non si può che concludere che la 'storia originaria' fosse contenuta nei primi e non nei secondi. E dato che Paolo era considerato un apostata nei primi, è evidente che ci fosse uno scontro, e non da poco, tra il messaggio che voleva diffondere lo stesso Paolo e quello originario.
     
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  18. SkySpace

    SkySpace

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    Di incongruenze ce ne sono ma se uno manipola un testo non farà di modo di eliminare tali incongruenze?
    E riguardo il Vangelo di Marco: si dice redatto intorno il 70 d.C. quindi potrebbe sia prima (con possibili testimoni ancora in vita) sia dopo.
    Infine c'è un'altra fonte a cui attingono tutti gli evangelisti canonici, compreso Marco, che è la fonte Q.
     
  19. Armilio

    Armilio

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    Insomma tutto gira intorno al fatto che è stato scritto in ebraico. Mi sembra un po' poco. Non per forza ciò che è scritto in ebraico è stato scritto dagli apostoli.

    Paolo ebbe l'intuizione, e su questo credo che siamo tutti d'accordo, di portare l'insegnamento di Gesù ai gentili. Paolo parla espressamente di un mondo diviso in 3: gentili, ebrei e "cristiani". Pietro si occupava degli ebrei, Paolo dei gentili. Non mi sembra strano che quindi con Paolo si sviluppasse una riscrittura di quei testi in greco e latino, mentre in Palestina rimaneva l'aramaico, Palestina in cui però Pietro non riuscì a diffondere il cristianesimo. Riscrittura di testi che però, se è stata fatta originariamente insieme all'opera di Paolo, è stata fatta con molti apostoli in vita. Quindi, ripeto, bisognerebbe dare a Paolo un'opera di voluta modifica del pensiero di Gesù, e non è una cosa così immediata.

    Poi gli stessi ebioniti erano divisi sulla nascita di Cristo, quindi è difficile capire qual'è il messaggio della fonte originale, che non c'è giunta completa. Così come per gli ebrei non è strano auto-accusarsi di qualcosa, l'anti-sionismo all'interno del mondo ebraico ultraortodosso nasce(va) dal non credere di meritarsi la Terra promessa. Per non parlare del peccato originale. E all'interno del mondo romano era naturale crocifiggere una persona che non riconosceva l'autorità dell'Imperatore, così come però lavarsene le mani di fronte alle questioni religiose dei popoli sottomessi.

    Insomma, ripeto: queste sono congetture che ho già letto, e che trovo affascinanti e più verosimili della storia ufficiale. Ma attenzione a non razionalizzare tutto, non per forza tutto deve sembrarci verosimile, a volte la storia non lo è.
     
    Ultima modifica: 7 Maggio 2014
  20. rob.bragg

    rob.bragg

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    Sembra di no. (bisogna considerare che non avevano cellulari e internet per confrontarsi ...)

    I dodici Apostoli

    upload_2014-5-7_18-3-18.png

    upload_2014-5-7_18-3-39.png

    e questo solo per fare un esempio ... le discordanze sono enormi ... i 'giochi di nomi' imbarazzanti ...

    Si tratta comunque di una mera ipotesi elaborata dagli studiosi, proprio per giustificare quelle parti dei vangeli di Matteo e Luca che non derivano da Marco; ma non è mai stato trovato alcun manoscritto o testo antico contenente la fonte Q

    Mi sembra che ci sia molto, molto di più ...
     
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