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EU III COMPLETE AAR: L' isola dei tre regni

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da alberto90, 8 Aprile 2014.

  1. alberto90

    alberto90

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    Ma perchè devo spostare la capitale a tutti i costi? La capitale dell' impero è Londra e Londra resta .....
     
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  2. andry2806

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    ma no, viva Buckingham Palace...
     
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  3. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Se riesco ti postero una foto in cui Pisa(ia) prende tu la parte del impero del mali e colonizza intorno ed diventa la 3 potenza mondiale poi io ho deciso di toglierli le sei terre imperiali e cosi è calata a quinta

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  4. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    Spostare la capitale nelle colonie è utile perché tutte le provincie "oversea" non pagano le tasse normalmente ma versano delle tariffe (voce "tariffs" nella scheda del tesoro)... Se hai più terre oversea che nel vecchio continente è saggio spostare la capitale nelle colonie, anche se per essere fatto devono essere soddisfatti dei requisiti (la tua vecchia capitale non deve confinare con altri tuoi territori, in pratica deve essere un enclave)...
    Io personalmente ho sempre visto come una mossa gamey il cercare a tutti i costi di avere una capitale isolata per poi spostarla, lo faccio solo se sono realmente in guerra con qualcuno più forte di me
     
  5. alberto90

    alberto90

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    ENRICO IX

    L' ULTIMA GUERRA IN IRLANDA: L' ATTACCO CONTRO MUNSTER
    Giugno - dicembre 1555
    Salito al trono ufficialmente il primo marzo 1555 all' età di 28 anni, Enrico IX sarebbe stato destinato a portare l' impero inglese tra le primissime grandi potenze europee.
    Aveva molti progetti di espansione rivolti in tutte le direzioni, molti di essi erano ambiziosi, altri addirittura folli, solo alcuni realizzabili in breve tempo. Il primo di questi era l' annessione del piccolo regno di Munster, ultimo residuo e baluardo dell' Irlanda indipendente.
    Staccatosi dall' unione personale con l' Inghilterra alla morte di Edoardo VI, il debole sovrano irlandese si era subito reso conto che, senza appoggi dall' esterno il suo regno non sarebbe durato.
    Cercò quindi di ottenere l' amicizia e la protezione della Francia, ma i messi inviati da Munster furono catturati dalle guardie inglesi al confine e, dopo una rapida sessione di tortura, confessarono i progetti del loro re.
    Enrico, furioso, decise di sterminare quell' insulso reuccio e contemporaneamente impossessarsi delle sue terre e cingere la corona irlandese per la prima volta nella storia della monarchia inglese.
    Fece pervenire al rivale un durissimo atto d' accusa con il quale gli rimproverava non solo di essere venuto meno al patto di alleanza perpetua firmato ai tempi della grande Maria I, ma anche di volersi sottomettere al re di Francia.
    Il re di Munster capì che il suo piano era fallito e si preparò alla guerra inevitabile.
    Ai primi di giugno Enrico, alla testa dell' armata d' Irlanda, invase il regno di Munster aprendo le ostilità.
    I 3.000 irlandesi penetrarono a loro volta nei domini inglesi puntando ad assediare Galway, sperando in tal modo di costringere almeno una parte dei 10.000 inglesi in marcia verso la loro capitale a staccarsi dall' esercito principale.
    Ancora una volta il piano fallì e alla fine di giugno, dopo aver tentato di accerchiare Galway senza successo, decisero di tornare indietro per difendere la loro capitale Cork fino all' ultimo uomo.
    Fu così che il 12 luglio i due eserciti si incrociarono a nord della città, presso il villaggio di Whitechurch. Gli irlandesi erano stati rinforzati da 2.500 uomini delle guarnigioni di Cork e Limerick, mentre gli inglesi avevano dovuto lasciare indietro 10 cannoni e un migliaio di uomini malati.
    Gli irlandesi sbarravano il passo verso la loro capitale e gli inglesi sarebbero stati costretti a dare battaglia per forzare il blocco. La superiorità numerica era di circa 2:1 in loro favore e anche il morale superava quello avversario, ma era nota la caparbietà degli irlandesi e il comandante dell' armata ( il re non era riuscito ad arrivare in tempo per prendere il comando a causa di una tempesta nel canale di San Giorgio ) non era così sicuro di poter vincere senza subire perdite ingenti.
    Alla fine però, il 13 luglio all' alba la battaglia ebbe inizio.

    upload_2014-4-24_0-17-49.png
    La battaglia di Whitechurch: 13 luglio 1555.
    Il grosso dell' armata fu schierato tra il villaggio di Dromgaiff e il torrente di Carrignavar, il resto prese posizione tra Boherard Cross e l' altra riva del torrente. Davanti ai tutti furono posti i 90 cannoni da battaglia in 5 batterie.
    Gli irlandesi erano schierati specularmente: il grosso ( cioè i 3.000 regolari ) disposti tra Whitechurch e il torrente, mentre i 2.500 volontari delle guarnigioni furono posti a protezione di Carrignavar e della strada secondaria per Cork.
    Gli inglesi fecero tuonare i cannoni per un' ora prima di passare all' attacco con un piano molto semplice: l' ala destra avrebbe sfondato presso Whitechurch per poi prendere alle spalle l' ala destra irlandese, chiudendola in una morsa sfruttando il contestuale attacco della loro ala sinistra proveniente da Boherard Cross.
    L' attacco ebbe inizio alle 7 del mattino ed entro mezzogiorno Whitechurch era stata liberata dagli irlandesi e la loro ala sinistra messa in rotta. Alle 2 del pomeriggio attaccò anche l' ala sinistra inglese e mezz'ora dopo le riserve irlandesi furono prese alle spalle dalla cavalleria inglese a Carrignavar. Entro le 5 del pomeriggio la battaglia era finita. Gli irlandesi ( privati di quasi 2.000 uomini ) fuggirono verso Cork inseguiti da presso dagli inglesi vincitori che avevano avuto un migliaio tra morti e feriti.
    L' assedio a Cork ebbe inizio il giorno 15 luglio.
    Il 30 novembre la città, ormai priva di difese e senza più cibo e acqua si arrese agli inglesi. L' eroica e feroce resistenza le era costata la bellezza di 2.000 difensori morti oltre a migliaia di cittadini inermi.
    La pace fu infine firmata una settimana più tardi: il regno di Munster cessava di esistere e Cork diventava città inglese. La conquista dell' Irlanda era terminata.

    upload_2014-4-24_0-31-35.png
    L' arcipelago britannico riunito: 10 dicembre 1555

    LONDRA CENTRO DI COMMERCIO, LO STATUTO DI MONOPOLIO COMMERCIALE
    Febbraio - marzo 1556
    Dopo aver conquistato l' ultimo lembo dell' Irlanda, cinta la corona di San Patrizio e riunificato sotto un unico regno l' arcipelago britannico, Enrico IX fece un' altro passo verso l' egemonia commerciale del suo impero.
    Il 16 febbraio 1556 aprì a Londra il primo centro di commercio sul suolo britannico offrendo ai mercanti di tutta Europa nuovi prodotti da esportare nei loro paesi ( zucchero, tabacco e schiavi sopratutto, ma anche ferro e animali esotici ) con conseguente incremento delle entrate statali.
    Poche settimane dopo, il 26 marzo, con l' approvazione dello Statuto di Monopolio Commerciale, l' imperatore decretò che in ogni centro di commercio europeo i mercanti inglesi dovevano avere il monopolio delle vendite. Con questo atto l' impero inglese diventava la prima potenza commerciale del continente.
    Era sufficiente per sconvolgere lo statu quo diplomatico, e infatti, nel giro di 4 anni la situazione diplomatica mutò.


     
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  6. Askaron

    Askaron

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    Bella l'idea della mappa satellitare, rende bene l'idea dei luoghi geografici in cui si scontrano effettivamente le truppe.

    Quando arriverà il core su Munster, dovresti essere in grado di creare la GB, giusto?
     
  7. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Per la GB bastano Londra glascow e ardebeen più oxford mi pare..... ma non serve l'irlanda

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  8. alberto90

    alberto90

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    Mi servono ancora Edimburgo e Aberdeen ...
     
  9. Federico 2 di Prussia

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    Ecco tre provincie:)

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  10. Carlos V

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    Devi assolutamente cacciare via gli Austriaci dal Benelux :eek:: non puoi permettere che l'importante snodo commerciale delle Fiandre e le ricche città olandesi siano in mano all'Imperatore, che tra l'altro pare che stia menando anche i Francesi.

    Puoi seguire due strategie:
    - Metti su una coalizione contro l'Austria, includendo anche la Francia (Realpolitik :)) e conquista il Belgio e l'Olanda. Quando i tuoi mercanti cominceranno a operare nelle Fiandre, vedrai che entrate! :cool:
    - In alternativa, finanzia i ribelli olandesi e fai in modo che scoppi una Guerra d'Indipendenza (cosa peraltro storicamente avvenuta) e intervieni al fianco della neonata nazione olandese. Poi, una volta calmate le acque, conquisti anche quella e ti prendi tutta la regione.

    Bello il resoconto della battaglia contro l'Irlanda. Ora puoi concentrati con maggiore libertà su altre cose.
     
  11. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Lascia stare la mia Austria per una volta che mena la Francia

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  12. Carlos V

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    Nelle mie partite la Francia combina ben poco: viene sempre ridimensionata da qualche altra nazione, quando non viene proprio annessa o spartita tra potenze. o_O
    Comunque non ce l'ho con l'Austria :p, se giocassi con l'Inghilterra sarei nemico di qualsiasi nazione che possieda il Benelux. Quello snodo commerciale deve essere possedimento britannico! :pompous: (fu anche uno dei motivi per cui scoppiò la Guerra dei Cent'anni)

    Anche se in verità l'Inghilterra non mi piace e non ci gioco quasi mai. :D
     
  13. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Ritorno alla partita a te cmq non conviene avere possedimenti in Europa ( continentale) ti ricordo che Francia ed Austria sono i signori del land ( se non c'è la Prussia...

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  14. alberto90

    alberto90

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    Guarda Carlo che il nodo di Anversa è nelle mie mani ... ho il monopolio del commercio li. E sono primo anche a Lisbona e Genova .... Non ho bisogno di attaccare un alleato come l' Austria ( che per altro è bloccata perchè la Francia e la Boemia sono alleate ) .....
     
  15. alberto90

    alberto90

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    FRANCIA CONTRO PORTOGALLO: LA GUERRA DELLE COLONIE
    Maggio 1563 - ottobre 1564
    Divenuta padrona quasi incontrastata del commercio europeo, l' Inghilterra aveva iniziato i preparativi ( o per meglio dire li aveva accelerati ) per diventare padrona assoluta dei mari. Le flotte da guerra britanniche erano forti ma disperse tra madrepatria e colonie e il loro mantenimento non era stato accurato. Però la potenza di fuoco dei legni inglesi era impressionante e la marina francese, l' unica in grado di opporre resistenza all' avversario, aveva un timore semisacro dei velieri inglesi.
    Per un triennio, che nei secoli successivi fu ricordato da molti come " la quiete prima della tempesta ", i cantieri navali inglesi furono impegnati in un opera di consolidamento dei poderosi vascelli di sua maestà imperiale.
    Alla fine di aprile del 1563 l' aria cominciò a farsi tesa tra Francia e Portogallo. La prima era la padrona dell' Europa ( potendo contare su alleati potenti quali Boemia e Aragona e disponendo di un esercito superiore persino a quello russo ), la seconda era la prima potenza coloniale del mondo, forse a parimerito con la Castiglia, e l' alleanza con l' Inghilterra ne faceva un avversario di tutto rispetto persino per la strapotente Francia.
    Quando la tensione tra le due cancellerie cominciò a farsi preoccupante il re portoghese invocò una mediazione dell' alleato imperiale ed Enrico fu ben lieto di intervenire nelle vesti di pacificatore.
    Il tentativo, per quanto generoso, fu vano. Il re di Francia non aveva intenzione di rinunciare ai diritti sulle colonie in Nord America mentre quello portoghese non poteva assolutamente permettere che i francesi estendessero il loro campo d' azione in una regione di assoluta importanza per i lusitani. A complicare le cose ci si mise anche la questione dei nativi, sovvenzionati lautamente dalla Francia allo scopo di farsi insorgere in massa contro il dominio portoghese.
    L' aria si fece sempre più pesante e si arrivò agli insulti. L' ambasciatore portoghese fu imprigionato a Parigi e il re del Portogallo, furioso per l' affronto, restituì il favore all' ambasciatore di Francia presso di lui, che era nientemeno che il fratello del re di Francia.
    A quel punto Enrico, resosi conto che ogni mediazione era inutile, si schierò immediatamente accanto al Portogallo intimando al re di Francia di liberare l' ambasciatore portoghese e di cessare ogni forma di aiuto passivo ai nativi ribelli.
    Il re di Francia inviò all' imperatore una feroce nota diplomatica che lo invitata a levarsi di mezzo ( anche se i toni e i termini erano molto più pesanti ) e l' imperatore rispose naturalmente ritirando l' ambasciatore a Parigi.
    Evaso di prigione ( si sospettò per anni della complicità dell' arcivescovo della città, fiero oppositore del tirannico re francese ) l' ambasciatore portoghese fuggì prima a Londra e di li a Lisbona.
    Il 18 maggio 1563 il re di Francia dichiarava guerra al re del Portogallo il quale fece immediatamente appello all' alleato inglese.
    Enrico esitò. Non tanto per paura dei francesi quanto piuttosto perchè sapeva che le sue flotte erano impreparate ad uno scontro diretto con transalpini. Comunque aveva capito subito che vincere una guerra contro il tiranno francese avrebbe potuto portare enormi guadagni territoriali all' impero e fu proprio la prospettiva di conquistare altre terre a convincere l' imperatore a seguire il Portogallo nella sua guerra difensiva.

    upload_2014-4-25_0-54-56.png
    Gli schieramenti della grande guerra delle colonie: maggio 1563
    Le forze in campo erano nettamente in favore della coalizione Franco-aragonese, mentre sul mare erano gli Anglo-portoghesi a primeggiare. Si prospettava un duello lungo e molto sanguinoso.
    L' inizio dell' Inghilterra fu piuttosto deludente. Enrico aveva pensato di usare le due principali flotte da guerra nell' area della Manica ( nominate white squadron e royal squadron ) per un totale di 30 legni pesanti, per bloccare le navi avversarie nei porti e avere quindi mano libera per sbarcare truppe nelle colonie e in Bretagna ( che era in unione personale con la Francia ) e poter quindi cercare lo scontro sul suolo francese.
    Purtroppo l' ammiraglio che doveva prendere il comando delle due squadre navali riunite morì una settimana dopo la dichiarazione di guerra e il sostituto non era in grado di portare alla vittoria le sue navi. Il 29 giugno, a largo delle coste della Normandia, 30 navi francesi sconfissero 30 navi inglesi affondandone ben 29 ma perdendone 25. Andarono perse tutte le 9 caravelle inglesi e f questo senz' altro il danno maggiore.
    La notizia della disfatta fu accolta come un funesto presagio a Londra .....

    Subito dopo però iniziarono le operazioni a terra. I portoghesi invasero le colonie francesi in America del Nord e per lungo tempo tennero validamente testa agli avversari, prima di essere battuti presso Moncton il 12 ottobre e ricacciati indietro progressivamente fino all' isola di Manhattan.
    Gli inglesi decisero quindi di tentare un piano diversivo per attirare su di loro l' attenzione francese. All' inizio di novembre, con gravissimo rischio, imbarcarono i 10.000 uomini dell' armata d' Irlanda su una squadra di 15 navi da trasporto e mantenendo una rotta più sicura possibile riuscirono a farli sbarcare dopo 2 settimane sulle coste della Bretagna, a nord di Brest.
    Era l' alba del 16 novembre 1563.
    Dopo aver conquistato senza gravi perdite la cittadina di Le Conquet il 20 novembre, l' armata d' Irlanda marciò senza indugi su Brest contando di assediarla entro l' anno.
    Senonchè giunse la notizia che l' esercito bretone stava marciando a sua volta verso di loro e che prima o poi i due schieramenti erano destinati a scontrarsi.
    Giunti non lontano dal paese di Saint-Renan la mattina del 23 novembre si trovarono davanti gli 8.000 bretoni schierati a battaglia a difesa della strada più veloce per Brest.
    Il generale, Duca di Sussex, alla guida dell' armata inglese fece schierare a sua volta le sue truppe in ordine di battaglia.

    upload_2014-4-25_1-18-23.png
    La battaglia di Saint-Renan: 23 novembre 1563
    La destra inglese si schierò tra i villaggi di Kerneguel e Kerberennes, il centro si posizionò tra Kerberennes e Lamber mentre la sinistra prese posizione tra Lamber e le propaggini del bosco di Kerveatouz. 100 cannoni, distribuiti in 5 compagnie, furono posizionati davanti al dentro e alla sinistra.
    Era già mattina inoltrata quando i cannoni di entrambi gli eserciti presero a tuonare con veemenza dando inizio alla battaglia, seguiti poco dopo dalla carica della fanteria inglese che impegnò in una lotta feroce quella bretone posta al centro dello schieramento difensivo tra Kerastang e Lesvezennec.
    La sinistra inglese bloccò la carica della cavalleria bretone ai margini del bosco e respinse indietro i valorosi fino al loro campo dopo uno scontro di quasi 3 ore. Al centro intanto i fanti bretoni stavano cedendo e quando fu chiaro che erano sull' orlo del collasso la cavalleria inglese sulla destra partì alla carica, sbaragliò i difensori di Lezavarn ( 1000 fanti francesi ) e tagliò la ritirata al grosso dello schieramento bretone.
    Alle 3 del pomeriggio, con la conquista inglese del campo bretone e la cattura del loro generale in capo, la battaglia potè dirsi conclusa con un trionfo inglese.
    I bretoni avevano perso in 5 ore 3.000 uomini in tutto, gli inglesi meno di 2.000. Il 25 novembre questi erano in grado di mettere sotto assedio Brest mentre un esercito di 23.000 francesi in marcia verso la città fu richiamato indietro per contrastare un falso attacco portoghese dai Pirenei.
    Brest cadde il 5 giugno dell' anno seguente. Per allora i francesi avevano preso il controllo di questi tutte le colonie portoghesi a nord di Manhattan.
    Era una situazione di stallo comunque, perchè già entro la primavera del 1564 gli inglesi furono in grado di mettere in mare 12 nuove navi da guerra e si preparavano a sbarcare altri 15.000 uomini sul suolo francese, oltre ad aver già messo in moto i 12.000 uomini stanziati nelle colonie pronti a muoversi verso Manhattan e unirsi ai 5.000 portoghesi assediati nell' isola.
    In agosto il re di Francia cominciò timide trattative con l' imperatore per far uscire l' Inghilterra dal conflitto ma le condizioni poste dagli inglesi erano esigenti.
    Il 13 settembre i portoghesi sferrarono una violenta contro offensiva nelle colonie riuscendo in un mese a riconquistare quasi tutto quello che avevano perduto in 6.
    Fu allora che, a fine ottobre, il re di Francia acconsentì a cedere alle condizioni inglesi, anche perchè nel frattempo le loro armate in Portogallo furono isolate quando una flotta mista anglo-portoghese, affondò tutti i trasporti. La minaccia inglese di sbarcare un esercito di 20.000 uomini in Portogallo con i quali distruggere i 15.000 francesi della forza di occupazione convinse il re ad accelerare le trattative.
    Il 30 ottobre fu infine firmata la pace di Rennes tra Francia, Aragona e Benin da una parte e Inghilterra dall' altra. Agli inglesi furono cedute la Costa d' Avorio e la regione di Brest sottratta alla Bretagna, i francesi rinunciarono al core su quest' ultima regione, liberarono l' Hainaut e la Lombardia e pagarono una considerevole somma di denaro in risarcimento per i danni di guerra.
    Il Portogallo rimase da solo in guerra ( lo Stato Pontificio ne uscì pochi giorni dopo l' Inghilterra cedendo alla Francia la Romagna ) ma riuscì a tenere testa validamente ai francesi per i 9 anni seguenti. Alla fine, nel 1572 fu firmata la pace definitiva con la quale i portoghesi ottennero la colonia francese di Acadia.
    Lo scontro tra titani si era risolto a favore della coalizione numericamente inferiore e fu il primo segnale di indebolimento della Francia ......

     
  16. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Vogliamo screenshot della situazione Europea!!!!!

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  17. Carlos V

    Carlos V

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    Non riesco a capire se la disfatta della marina inglese sia colpa di un livello tecnologico obsoleto o di un ammiraglio incapace. alberto90, potresti dirci i livelli tecnologici di Inghilterra e Francia e le abilità del comandante della flotta?
     
  18. alberto90

    alberto90

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    guardo e appena trovo vi faccio sapere. Comunque la verità è che in quel momento nessuna delle due mie flotte aveva un ammiraglio. Erano morti due giorni prima e non avevo fatto in tempo a sostituirli .... ma non è un problema. Ora ho più navi di quelle che avevo perso.
     
  19. alberto90

    alberto90

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    UN' OCCHIO AL MEDITERRANEO: LA CONQUISTA DELLA SARDEGNA
    Marzo 1570 - agosto 1571
    Nonostante l' evidente successo riportato nella guerra contro la Francia, l' impero aveva avuto perdite ingenti sopratutto sul mare e ci vollero quasi 7 anni per riportare la situazione ad uno stato appena migliore di quello precedente la guerra.
    La flotta fu potentemente rinforzata, furono triplicate le ordinazioni di caravelle, galeoni, navi pesanti e più agili cannoniere, i cantieri di tutta l' isola impiegarono migliaia di uomini e furono disboscate enormi aree di foresta. Il legno dalle colonie amazzoniche risultò essere più robusto e più impermeabile e fu quindi preferito a quello europeo.
    Nel frattempo, mentre la sua flotta da guerra cresceva rapidamente, l' imperatore cominciò a cercare nuovi obbiettivi su cui puntare l' occhio.
    Era venuto a sapere che il regno di Aragona, da poco vassallo del più potente sovrano castigliano, era stato costretto a liberare dal suo giogo l' isola della Sardegna, fondamentale perno difensivo e base di collegamento tra la Spagna e il sud Italia.
    Era un obbiettivo facile e dalla grande importanza strategica e la sua conquista avrebbe consegnato agli inglesi una comoda base navale per il controllo del Mediterraneo centrale e sopratutto per tenere sotto tiro le coste mediterranee della Francia.
    Consapevole dell' importanza della Sardegna, Enrico, fece cominciare i preparativi per l' attacco. Chiese ed ottenne il diritto di transito nei territori aragonesi in modo da poter imbarcare l' armata di stanza in Scozia dal porto di Barcellona e ridurre i tempi di navigazione, fece sbarcare i 10.000 uomini dell' armata d' Irlanda nella regione di Valencia e si arrischiò anche di spostare 6.000 uomini dalla Florida alle Baleari.
    La Sardegna si era alleata con la repubblica di Venezia e con quella di Toscana e fu proprio per tenere a bada toscani e veneziani che il re di Milano ( alleato dell' Inghilterra ) fu incaricato di dare battaglia sulla penisola, in attesa che l' isola sarda fosse stata occupata. Solo allora gli inglesi sarebbero sbarcati in Toscana per completare l' attacco.
    Entro il febbraio del 1570 i preparativi erano terminati e l' imperatore si apprestava al suo grande attacco.
    Il 13 marzo, senza una dichiarazione di guerra preventiva, 10.000 inglesi sbarcarono presso Alghero, presero la città mentre la flotta da guerra composta da ben 16 navi, bombardava Cagliari e bloccava le navi sarde in porto.
    La dichiarazione di guerra di Venezia e Toscana fu immediata e subito dopo i lombardi entrarono in azione invadendo i domini veneziani ponendo sotto assedio Brescia.
    Il 12 aprile i sardi, 3.000 uomini, diedero battaglia agli invasori a nord di Cagliari e ne uscirono completamente distrutti. Il giorno dopo Cagliari era assediata.
    Nel frattempo i lombardi, sconfitti i veneziani a Montebelluna, circondavano Brescia.
    I toscani, forti di 9.000 uomini, penetrarono nei domini lombardi conquistando Parma e puntando direttamente su Milano, minacciando di tagliare le retrovie dell' esercito milanese.
    Entro l' anno Milano era nelle mani dei fiorentini e i milanesi erano già stati sconfitti due volte nel tentativo di riconquistare la loro capitale.
    Alla fine di dicembre Cagliari era caduta e la repubblica sarda cancellata dalla faccia della terra. All' inizio del nuovo anno un contingente inglese sbarco presso Livorno e puntò su Pisa, un secondo invece pose sotto assedio Bilbao, la capitale della Navarra occupata dai toscani.
    L' intervento inglese salvò i lombardi dalla distruzione e consentì loro di riconquistare Parma oltre a portare la guerra sul binario decisivo.
    Bilbao cadde il 15 luglio e l' esercito toscano fu finalmente sconfitto dagli anglo-lombardi presso Lucca il 10 agosto. 10 giorni dopo fu firmata a pace.
    Gli inglesi mantenevano la Sardegna e acquistavano la Navarra mentre i lombardi prendevano possesso di Brescia.
    Fu subito iniziato il reclutamento di uomini in Sardegna per costituire l' armata destinata a difendere l' isola e minacciare le vie di comunicazione delle flotte francesi nell' area, e una flotta da guerra prese posto nel porto di Cagliari.
    Ora che la via del Mediterraneo era aperta, l' Inghilterra poteva seriamente pensare a costituire un solido avamposto nel grande mare interno che era stato il grande lago di Roma.

     
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  20. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Ricordati di pensare potenziare il porto sardo

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