http://theweek.com/article/index/256824/11-words-and-phrases-popularized-by-world-war-i interessante! Qualcosa del genere esisterà anche per l'Italia ? Qualcosa di più completo rispetto ai soliti: Rompere le scatole e Girare le palle, dico
Se non sbaglio il termine "cecchino" è nato durante la WWI... Alcuni pensano che derivi dal soprannome dell'Imperatore Francesco Giuseppe "Cecco Beppe", altri dal fatto che i tiratori scelto chiudessero sempre un occhio per mirare e quindi erano "ciechi". O almeno così narravano su un vecchio numero di Focus
"Scemo di guerra". Era chiamata cosi' una persona che a causa della guerra aveva fortissimi disturbi psicologici . Poi e' passato come insulto, ma adesso non si usa piu'.
in questa discussione http://www.netwargamingitalia.net/f...i-soldati-italiani-nella-grande-guerra.14326/ c'è qualche riferimento biliografico
Altro romanzo carino che ho letto che tratta questo argomeno,visto però con gli occhi di un bambino e sentito con le emozione che accompagnano una cresciata condizionata dalla WWI e non solo. Un libro semplice,ma che comunque ha un certo fascino,non consigliato per chi è amante di qualcosa di elevato e ricerca l'aspetto storico,ma che comunque per come riesce a commuovere e a farci tornare bambini consiglierei a tutti. "Resta dove sei e poi vai" John Boyne
Ti dirò che la storia dell'"avere le palle girate" non mi ha mai convinto del tutto. Ad ogni modo, alcuni cambiamenti del lessico italiano dovuti ai postumi della Grande guerra sono sicuramente il cambiamento di genere del fiume Piave (da: la Piave, a: il Piave) o la diffusione del termine "milite ignoto" per indicare uno dei militari non identificati sepolti nei diversi sepolcri monumentali in molte capitali europee (dovuto ad una traduzione troppo ad orecchio, o forse ad una assenza di traduzione, dell'iscrizione ignoto militi posta sulla tomba al Vittoriano).
C'è l'articolo di Armi & Tiro che dimostra la fondatezza del detto, secondo loro l'effetto delle palle girate era devastante sulle carni, ma non per l'aumento della superfice di impatto quanto per l'aumento esagerato della pressione in camera
In pratica si estraeva il proiettile, la "palla", dal bossolo, si capovolgeva e si rinfilava, così la punta stava all'interno e la parte piatta fuori.
l'americanissimo "OK" si diffuse in Italia dopo la WW1. Gli americani che uscivano di pattuglia nei rapporti scrivevano OK per abbreviare "0 killed"
Io sapevo che derivasse dalla Guerra Civile Americana e cmq la mia prof di inglese sosteneva questa versione: se vai su wiki ci sono almeno 10 versioni
Viene da Cime e Trincee, solo che lì non è visibile all'utente esterno e mi sembra uno spreco... Non che la qualità sia eccelsa, ma è comunque leggibile
Quello che non mi tornava non era l'effettivo utilizzo, in alcuni casi, delle "palle girate" ma la reale derivazione dell'espressione gergale da questo fatto. Interessante articolo, comunque. Grazie per averlo postato.
Questa proprio non la sapevo The term “dogfight” originated during WWI. The pilot had to turn off the plane’s engine from time to time so it would not stall when the plane turned quickly in the air. When a pilot restarted his engine midair, it sounded like dogs barking.
OK la parola «ok» nasce «ufficialmente» il 23 marzo di 175 anni fa. Sarebbe infatti apparsa per la prima volta, nero su bianco, in quella data del 1839. Lo spazio fu il quotidiano «Boston Morning Post», che a pagina 2, al termine di un articolo sarcastico contro un giornale di Providence, in Rhode Island, stampò la dicitura «ok» accanto alla frase «all correct» («tutto a posto»). In occasione delle elezioni presidenziali americane del 1840, i sostenitori del democratico Martin Van Buren decisero di usare «ok» come marchio della loro campagna. Van Buren era nato a Kinderhook, stato di New York, ed aveva come soprannome «Old Kinderhook», abbreviato nell’efficace «ok» http://www.corriere.it/foto-gallery...ni-3f1c4b22-b1eb-11e3-a9ed-41701ef78e4b.shtml
En passant, credo che anche il cambio di genere da "la fronte" a "il fronte" sia avvenuto durante gli anni della Grande Guerra, probabilmente influenzato dall'uso francese.